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Piano occupazioni suolo pubblico per ristoro all`aperto regolamento

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Piano occupazioni suolo pubblico per ristoro all`aperto regolamento
REGOLAMENTO
PIANO PER LE OCCUPAZIONI DI SUOLO PUBBLICO PER RISTORO
ALL’APERTO
(Deliberazione C n. 1del 11/01/2010, Deliberazione C n. 6 del 7/03/2011, Deliberazione C n. 66 del 22/12/2011 e Deliberazione C n.
26 del 13/04/2015)
Indice
CAPO I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1 Oggetto e finalità
Art. 2 Campo di applicazione
Art. 3 Occupazioni temporanee di suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto (déhors) definizione
Art 4 Concessioni di suolo pubblico per spazi di cortesia all’aperto - definizione
Art. 5 Attuazione del Piano – Zonizzazione
Art. 6 Aree soggette a divieto assoluto d’occupazione di suolo pubblico
Art 7 Limite di superficie
Art 8 Tipologie ammissibili
Art 9 Progetti unitari
CAPO II
REGOLE GENERALI
Art. 10 Revoca e sospensione della concessione
Art. 11 Rinuncia alla concessione
Art. 12 Rinnovo della concessione
Art. 13 Conferenza di Servizi
Art. 14 Sospensione e decadenza per inadempimento
Art. 15 Occupazioni abusive e senza titolo
Art. 16 Mancato rilascio
Art. 17 Sanzioni pecuniarie
Art. 18 Durata della concessione
CAPO III
NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 19 Norma Transitoria e tempi di attuazione della disciplina
Regolamentare
Art. 20 Esclusioni
1
CAPO I
PRINCIPI GENERALI
Art. 1 Oggetto e finalità
1. Il presente Piano costituisce l’insieme delle norme relative alle occupazioni di spazi, aree
pubbliche ed aree private soggette a servitù di pubblico passaggio, per ristoro all’aperto delle
attività di somministrazione all’interno del quadro normativo costituito dal regolamento per
l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.
2. La finalità del Piano è quella di consentire il riordino dell’uso del suolo pubblico per la categorie
indicate nel seguente articolo 2, di pianificare e di regolamentare le tipologie e le modalità di
effettuazione di uso del suolo e delle modalità di occupazioni connesse.
3. Il presente Piano individua le tipologie di occupazioni ammissibili in quanto compatibili con il
decoro urbano della città di Firenze, la loro disciplina e localizzazione, il tutto nella quantità
massima di occupazione di suolo pubblico potenzialmente concedibile determinando i criteri per
l’inserimento ambientale dei déhors e le caratteristiche delle strutture ammesse in relazione alla
zona urbana dell’inserimento.
Art. 2 Campo di applicazione
1. Il presente Piano riguarda l’intero territorio del Comune di Firenze e si applica a tutti gli esercizi
di somministrazione alimenti e bevande, disciplinati dagli artt. 42 e 42 bis della L.R.T. 28/2005 e
ss.mm.ii. e dal vigente Piano comunale della distribuzione e localizzazione della funzione di
somministrazione, approvato con delibera di C.C. n. 10/2012, in possesso dei requisiti .
2. Il Piano si applica inoltre alle attività artigiane di gelaterie e cioccolaterie e ai commercianti
alimentari su area pubblica operanti in strutture fisse autorizzate come chioschi ai sensi dell’ art.32
della L.R.T. 28/2005 e ss.mm.ii.
3. Possono altresì chiedere il rilascio di concessione le librerie che svolgono attività accessoria di
somministrazione
Art.3 Occupazioni temporanee di suolo pubblico per spazi di ristoro all’aperto (déhors) definizione
1. Al fine e per gli effetti del presente Piano, per occupazione temporanea di suolo pubblico per
spazi di ristoro all’aperto (déhors), s’intende l’insieme degli elementi mobili posti temporaneamente
sullo spazio pubblico, o privato gravato da servitù d’uso pubblico, che costituisce, delimita ed
arreda lo spazio per il ristoro all’aperto annesso alla attività.
Art 4 Concessioni di suolo pubblico per spazi di cortesia all’aperto - definizione
1. Le concessioni ammesse dall’art. 2, comma 2 del presente Piano posso essere solo per spazi di
cortesia all’aperto.
Art. 5 Attuazione del Piano : Zonizzazione
1. Considerata la complessità del tessuto urbano della città e i diversi valori ambientali, storici e
culturali degli spazi pubblici, il Piano individua una classificazione sulla base della seguente
struttura del territorio comunale:
• “zona 1”del territorio comunale coincidente con l’area classificata Patrimonio Mondiale
Unesco individuata nell’allegato “1” mappa cartografica ambito denso di assetti storici
dominanti. Nella zona 1 per la sua rilevanza storica e culturale nonché per la presenza di un
numero rilevante di occupazioni, i dehors devono presentare caratteristiche che definiscano
2
l’aspetto armonico tra le occupazioni stesse ed il contesto urbano circostante sulla base di
aree territoriali omogenee tenuto conto dei profili architettonici, storici ed urbanistici della
Città.
• aree del territorio comunale esterne alla “zona 1”. Nelle altre aree del territorio comunale
non ricomprese nella zona 1, sono consentite occupazioni con caratteristiche tecniche,
specifiche e gli elementi costituenti l’occupazione, specificati dal disciplinare di giunta.
Art. 6 - Aree soggette a divieto assoluto d’occupazione di suolo pubblico
1. Nell’ambito del tessuto cittadino sono state rilevate delle aree all’interno delle quali non è
prevista alcuna occupazione di suolo pubblico ai fini del presente Piano. L’importanza di alcuni assi
viari di notevole interesse storico–artistico ed ambientale, ed al contempo l’impossibilità strutturale
di alcuni spazi (carreggiate di ridotte dimensioni, corsie a traffico intenso, ecc.) comportano la
determinazione delle seguenti aree dove non è consentita l’occupazione del suolo pubblico a norma
del presente Piano:
-
Borgo Albizi (degli) dal n. 48/r all’incrocio con via del Proconsolo
Piazza Antinori (degli)
Piazza de’ Frescobaldi
Piazza de’ Rucellai
Piazza San Lorenzo
Piazza Santa Trìnita
Piazzale Uffizi (degli)
Ponte Vecchio
Via dell’Agnolo (da viale Giovine Italia a Borgo Allegri)
Via Calimala (di)
Via Calzaiuoli (dè)
Via Corso (del)
Via Guicciardini
Via Maggio
Via Por Santa Maria
Via Proconsolo (del)
Via Roma
Via Speziali (degli)
Via Strozzi (degli)
Via Tornabuoni
Via Vigna Nuova (della)
Piazza Santa Maria Nuova
Piazza Bambini e Bambine di Beslan
Via della Vigna Vecchia
Via Battisti
Via Alfani (da via Ricasoli a via de Servi)
Via Ricasoli da Piazza San Marco a piazza delle Belle Arti compresa
Lungarno A.M.L. dei Medici
Lungarno Archibusieri
Largo Bargellini lato Basilica Santa Croce
Art 7 Limite di superficie
1. L’amministrazione ritiene di mettere a disposizione delle concessioni di cui al presente Piano
14.000 metri quadrati nella “zona 1” e 6.000 “fuori zona 1”.
3
2. Il massimo di superficie richiedibile da un esercente è quella prevista dall’articolo 15, comma 2,
lettera b del Piano della distribuzione e localizzazione della funzione di somministrazione.
3. La lunghezza massima consentita è in ogni caso pari a ml. 12,00. Sono consentite deroghe a
questo limite esclusivamente nel caso che l’occupazione venga a trovarsi davanti agli sporti del
concessionario.
Art 8 Tipologie ammissibili
1. Le Tipologie di occupazioni ammesse,come meglio dettagliate nell’allegato “2”, sono:
Tipologia A: sistema di delimitazione di suolo pubblico senza pedana e senza ringhiera.
Tipologia B: sistema di delimitazione di suolo pubblico con pedana, senza copertura stabile,
aperta su tutti i lati.
• Tipologia C: sistema di delimitazione di suolo pubblico con pedana, con copertura stabile,
aperta su tutti i lati.
• Tipologia D : sistema di delimitazione di suolo pubblico con pedana, con struttura chiusa su
più lati e copertura stabile con occupazione stagionale continuativa.
• Tipologia D*: sistema di delimitazione di suolo pubblico con pedana, con struttura chiusa
su più lati (massimo 3) e copertura stabile con chiusura stagionale massima limitata al
periodo 16/11-15/03
2. Fuori dalla Zona 1 sono ammissibili tutte le tipologie di dehor.
3. Con atto deliberativo della Giunta Comunale verrà approvato il disciplinare applicativo del
presente Piano, contenente le specifiche tecniche per la realizzazione delle strutture concedibili.
4. Il progetto del manufatto dovrà garantire il rispetto della quinta scenica urbana nella quale si
inserisce, salvaguardandone i principali coni visuali e relativi assi visivi dalla via/piazza verso i
principali monumenti e/o edifici limitrofi vincolati. La rispondenza del progetto a tale requisito
dovrà essere attestata e dimostrata attraverso adeguato foto inserimento.
•
•
Art. 9 Progetti unitari
1. Sono ammesse proposte unitarie (sia per via che per piazza) presentate almeno dal 75 % degli
operatori aventi titolo a richiedere l’occupazione dell’area.
Qualora nella piazza o via siano già state concesse occupazioni di suolo pubblico nell’ambito di un
progetto unitario, le nuove richieste dovranno adeguarsi al progetto approvato.
CAPO II
REGOLE GENERALI
Art. 10 - Revoca o sospensione della concessione
1. L’efficacia ovvero l’esecuzione del provvedimento concessorio può essere sospesa per gravi
ragioni, per sopravvenute variazioni ambientali, di traffico e per qualsiasi altro motivo di pubblico
interesse, per il tempo strettamente necessario all’Amministrazione Comunale. Il termine della
sospensione dovrà essere esplicitamente indicato nell’atto che la dispone.
2. Per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di
fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario il provvedimento concessorio può
essere revocato da parte dell’Amministrazione Comunale.
3. Il provvedimento di sospensione o revoca, salvo casi di particolare urgenza, sarà preceduto da
comunicazione di avvio di procedimento nel rispetto della vigente normativa e dovrà prevedere un
termine per l’esecuzione della rimozione dell’occupazione e la conseguente rimessa in pristino stato
dei luoghi; in caso di mancata ottemperanza a tale obbligo di rimozione, l’Amministrazione
Comunale provvederà direttamente con rivalsa delle relative spese.
4
Art. 11 - Rinuncia alla concessione
1. Il titolare dell’atto di concessione può rinunciare all’occupazione, dandone comunicazione scritta
alla Direzione che a suo tempo ha rilasciato il provvedimento almeno 15 giorni prima dell’inizio
dell’occupazione. Nella comunicazione predetta deve essere indicato il termine entro il quale si
provvederà alla rimozione dell’occupazione ed alla conseguente rimessa in pristino dell’area o degli
spazi occupati. Tale termine non dovrà superare comunque quello di durata dell’occupazione già
previsto nel provvedimento di concessione.
Art. 12 - Rilascio della concessione
1. Le istanze di concessione devono essere conformi alle prescrizioni del presente piano e del
relativo disciplinare.
2. La istanze per il rilascio di nuovo titolo concessorio devono essere presentate almeno 60 giorni
prima della scadenza del titolo concessorio preesistente.
Art. 13- Conferenza di servizi
1. L’esame delle domande di rilascio concessione per dehors è disciplinato dal Regolamento per
l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche.
2. La Conferenza di servizi viene integrata da funzionari della Soprintendenza ai Beni architettonici
nel caso di richieste di occupazioni rientranti nei casi previsti dal Protocollo di Intesa approvato con
la deliberazione prevista all’art. 8, comma 3 del presente Piano
Art. 14 Sospensione e decadenza per inadempimento
1. Il titolare della concessione incorre nel provvedimento di sospensione, per un periodo di sette
giorni, nel caso di violazioni alle prescrizioni contenute nell’atto concessorio.
2. Qualora vengano commesse le violazioni di cui sopra, per un numero di volte superiore a due,
verrà dichiarata la decadenza del titolo.
3.La disciplina di cui ai commi 1 e 2 si applica anche nel caso in cui, a seguito di rilievi fonometrici
effettuati da parte degli organi accertatori, siano state riscontrate difformità rispetto ai limiti
acustici, sia all’ interno che all’esterno del locale, consentiti dalla legge.
4. Il titolare della concessione dichiarata decaduta dovrà procedere, nei termini indicati nel
provvedimento di decadenza, a rimuovere l’occupazione con conseguente rimessa in pristino dello
stato dei luoghi.
4. La decadenza non dà diritto al rimborso del canone eventualmente versato.
Art. 15 Occupazioni abusive e senza titolo
1. Le occupazioni di spazi ed aree pubbliche o di aree private soggette a servitù di pubblico
passaggio effettuate senza la prescritta concessione, sono abusive.
2. Le sopra citate occupazioni devono essere immediatamente rimosse con conseguente rimessa in
pristino dello stato dei luoghi a cura del titolare dell’occupazione.
3. In caso di mancata ottemperanza a tale obbligo di rimessa in pristino, l’Amministrazione
Comunale provvederà direttamente con applicazione di sigilli e conseguente rimozione della
struttura con rivalsa delle relative spese, secondo le procedure previste nel vigente Regolamento di
Polizia Urbana - Norme per la civile convivenza in città -, approvato con Delibera n. 69 del
24.07.2008.
4. Tale disciplina sarà applicata anche alle occupazioni senza titolo, cioè a quelle il cui titolo sia
stato revocato, dichiarato decaduto, scaduto e non rinnovato o per le quali sia stata comunicata la
rinuncia, qualora l’occupazione si protragga oltre i termini stabiliti.
5
Art. 16 - Mancato rilascio
Non si procederà al rilascio di concessione per l’ occupazione di suolo pubblico per il ristoro
all’aperto prima di sei mesi dalla notifica della diffida alla rimozione ovvero dalla notifica del
provvedimento di decadenza, qualora il suolo pubblico oggetto dell’istanza sia stato occupato
abusivamente o ne sia stata dichiarata la decadenza a norma del precedente articolo 14.
Art. 17 Sanzioni pecuniarie
1. Fatto salvo quanto già disposto dagli artt. 11, 12 e 13, nel caso di inadempimento alle norme
contenute nel presente Piano, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di
euro 50,00 ad un massimo di euro 500,00.
Art. 18 - Durata della concessione
1. Le occupazioni per spazi di ristoro all’aperto di cui al presente Piano sono temporanee e
coincidenti con i periodi 15.03 – 15.11. e 16.11. –14.03.
2. Dette occupazioni temporanee, se ricorrenti e con le stesse caratteristiche, possono essere
richieste e rilasciate con un unico provvedimento valido fino ad un massimo di tre annualità, salva
sempre la possibilità dell’Amministrazione Comunale di sospenderle o revocarle.
CAPO II
NORME TRANSITORIE E FINALI
Art. 19 Norma Transitoria e tempi di attuazione della disciplina regolamentare:
Le concessioni già rilasciate o il cui procedimento di rilascio sia in corso di istruttoria alla data di
entrata in vigore del presente Piano rimangono soggette alle modalità del precedente Piano, fino alla
data di scadenza del provvedimento concessorio già rilasciato o in corso di rilascio.
E’ fatta eccezione per quelle occupazioni che risultino in contrasto con le prescrizioni e modifiche
introdotte nell’allegato 2.1. del Protocollo sottoscritto in data … tra il Comune di Firenze e la
Soprintendenza per i Beni Architettonici, e, ad ogni altra criticità rilevata formalmente dalle
Amministrazioni firmatarie del Protocollo, che dovranno essere adeguate, entro sei mesi, dalla data
del rinnovo.
A norma del suindicato Protocollo, dovrà procedersi a nuova istruttoria in sede di commissione di
cui all’art. 13 comma 2 del presente Piano, per i seguenti ambiti urbani:
- Piazza San Giovanni;
- Piazza Duomo;
- Largo Bargellini.
Art. 20 Esclusioni
Nel caso in cui l’amministrazione decida di concedere spazi di somministrazione stagionali tali
concessioni di suolo pubblico rispetteranno il generale regolamento suolo pubblico e non il presente
Piano.
Allegato 1: Cartografia zona Unesco
Allegato 2: Tipologie ammissibili e concept
6
Allegato 1
7
TIPOLOGIA
TIPOLOGIE E CONCEPT
MATERIALI
COLORI
CONCEPT
A
SENZA PEDANA NE' RINGHIERA
[SOLO SU PORTICI
E/O MARCIAPIEDI]
B
PEDANA E RINGHIERA SENZA
COPERTURA
STABILE [SOLO OMBRELLONE APERTA SU TUTTI I
LATI]
C
PEDANA E RINGHIERA CON
COPERTURA STABILE
[APERTA SU TUTTI I LATI]
struttura in acciaio tubolare
verniciato, ringhiera in vetro
temperato con doppia
traversa centrale, pedane in
multistrato marino e
ombrelloni
tonalità dell'acciaio
spazzolato (color steel)
e del color ecrù e
marrone
(copertura)
1
struttura in alluminio
verniciato,
ringhiera in vetro temperato,
pedane in doghe di legno.
Ombrelloni con fusto
assemblato a
baionetta
Acciaio verniciato, Vetro
temperato
"frame less" mm. 8, involucro
in
pelle di lamiera a "nastro",
pedane
in multistrato marino,
copertura in
tessuto impermeabile
struttura in alluminio
verniciato,
ringhiera in vetro temperato,
pedane in doghe di legno,
copertura
trasparente.
Acciaio verniciato, Vetro
temperato
"frame less", pedane in legno
trattato.
tonalità del grigio (color
pietra serena e
antracite) e del color
ecrù (copertura)
6
tonalità dell'acciaio
grigio freddo e della
brunitura
1
tonalità del grigio,
marrone e vetro
5
Effetti Brunitura, tonalità
del marrone
(ocramarrone)
e del grigio
(pietra serena)
Effetti Brunitura, tonalità
del marrone (tortora al
testa di moro) e del
grigio (pietra serena al
ferro battuto)
4
Effetti Brunitura, tonalità
3
Acciaio verniciato, Vetro
temperato
"frame less" e visarm 5+5
fumè,
lamiera metallica microforata.
Pedane in pietra serena
levigata e
bisellata. Copertura in tessuto
tesato, gres laminato piano,
cella
fotovoltaica o pannello verde
Acciaio verniciato, Vetro
3
8
D
PEDANA E RINGHIERA CON
STRUTTURA CHIUSA
[CHIUSA SU PIU' LATI E
COPERTURA STABILE]
temperato
"frame less" e visarm 5+5
fumè,
lamiera metallica microforata.
Pedane in pietra serena
levigata e
bisellata. Copertura in tessuto
tesato, gres laminato piano,
cella
fotovoltaica o pannello verde
Acciaio verniciato, Vetro
temperato
"frame less", pedane in legno
trattato.
Acciaio verniciato, Vetro
temperato
"frame less" mm. 8, involucro
in
pelle di lamiera a "nastro",
pedane
in multistrato marino,
copertura in
tessuto impermeabile
del marrone (tortora al
testa di moro) e del
grigio (pietra serena al
ferro battuto)
Effetti Brunitura, tonalità
del marrone
(ocramarrone)
e del grigio
(pietra serena)
tonalità dell'acciaio
grigio freddo e della
brunitura
2, 3
1,3,4,5
9
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