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Gruppo INGEGNERIA

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Gruppo INGEGNERIA
I 15 GRUPPI DI LAUREA
8.
Gruppo INGEGNERIA
8. GRUPPO INGEGNERIA
I corsi di laurea del gruppo di Ingegneria si articolano in quattro sottogruppi: Ingegneria civile
e ambientale, Ingegneria elettronica e dell’informazione, Ingegneria industriale e altri indirizzi
di Ingegneria. A quest’ultimo raggruppamento fanno riferimento diversi tipi di corso, fra cui
Ingegneria dei materiali, Ingegneria gestionale e Ingegneria logistica e della produzione.
Gli ingegneri che si stima si affacceranno sul
mercato del lavoro nel 2006 sono circa 27.000,
di cui quasi 10.000 provenienti da Ingegneria
I CORSI DI LAUREA CON PIÙ IMMATRICOLATI
industriale, 9.000 da Ingegneria elettronica e
Ingegneria civile e ambientale
dell’informazione, 5.000 da Ingegneria civile e
• Ingegneria civile
2.700 dagli altri indirizzi di Ingegneria.
• Ingegneria per l’ambiente e il territorio
Gli ingegneri sono tra le figure professionali
• Ingegneria civile e ambientale
più richieste nel mercato del lavoro e l’in• Ingegneria civile, dell’ambiente e del territorio
dagine Excelsior per il 2006 stima 32.000
opportunità di inserimento per questi laureati,
Ingegneria elettronica e dell’informazione
con 3.000 posti in più rispetto agli ingressi
• Ingegneria informatica
nel mercato del lavoro di giovani in cerca
• Ingegneria elettronica
di occupazione previsti per lo stesso anno.
• Ingegneria delle telecomunicazioni
Non sempre tuttavia le opportunità lavorative
• Ingegneria dell’informazione
coincidono con le aspirazioni di coloro che si
• Ingegneria dell’automazione
affacciano sul mercato del lavoro: gli “spazi”
per avviare un’attività professionale autonoma,
Ingegneria industriale
ad esempio, sono 3 volte tanto più numerosi
• Ingegneria meccanica
dei giovani interessati a mettersi in proprio; al
• Ingegneria aerospaziale
contrario, le assunzioni previste dalle imprese
• Ingegneria chimica
private e dalla Pubblica Amministrazione sono
• Ingegneria elettrica
inferiori al numero di giovani che cercano un
• Ingegneria energetica
lavoro dipendente.
DOMANDA DI LAVORO, OFFERTA E SQUILIBRI, 2006
-5.000
0
5.000
10.000
15.000
Lavoro autonomo
Lavoro dipendente nel
settore privato
Lavoro dipendente nella
PA
Ingressi sul mercato del lavoro
Opportunità lavorative
Squilibrio (opportunità-ingressi)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior; nostre stime su dati MIUR
20.000
111
8. GRUPPO INGEGNERIA
Fra tutti i gruppi di laurea, gli ingegneri sono quelli che a tre anni dalla fine degli studi hanno
la percentuale maggiore di occupati: oltre l’85% trova infatti lavoro, contro una media del
62%. Oltretutto, ciò vale in ogni area del paese, da quasi il 90% del Nord Ovest al 78% del
Mezzogiorno.
Degli occupati, il 96% svolge un lavoro continuativo (a fronte di una media pari al 91%) e gli
indipendenti (in massima parte professionisti) sono quasi 2 su 10.
Superiore alla media è anche il grado di soddisfazione su diversi aspetti dell’attività lavorativa,
in particolare per la stabilità dell’impiego, il grado di autonomia e il trattamento economico
(gli ingegneri occupati a tre anni dalla laurea hanno la miglior retribuzione fra tutti i laureati
occupati).
OCCUPATI A TRE ANNI DALLA LAUREA
100%
75%
50%
25%
0%
Nord-Ovest
112
Nord-Est
Centro
Ingegneria
Sud
Isole
Italia
Utilizzo delle
conoscenze
Grado di
autonomia
Altre lauree
Fonte: ISTAT, indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI
100%
75%
50%
25%
0%
Trattamento
economico
Stabilità del
posto di lavoro
Mansioni svolte
Ingegneria
Possibilità di
carriera
Altre lauree
Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti.
Fonte: ISTAT, indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
I 15 GRUPPI DI LAUREA
8.
Gruppo INGEGNERIA
Sottogruppo INGEGNERIA CIVILE
E AMBIENTALE
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Le lauree in Ingegneria civile e ambientale rientrano fra gli indirizzi che offrono le migliori
possibilità di inserimento professionale.
Considerando un insieme di indicatori che misurano le prospettive professionali dei laureati,
questi titoli accademici ottengono un punteggio decisamente più alto della media e inferiore
solo a quello rilevato per gli altri indirizzi di Ingegneria e per le lauree chimico-farmaceutiche.
Sul territorio il sottogruppo di lauree in Ingegneria civile e ambientale risulta quinto in classifica al Nord per prospettive di inserimento professionale, mentre perde qualche posizione al
Centro e al Sud, aree geografiche in cui risulta all’8° posto su 18 gruppi e sottogruppi di laurea
esaminati.
I tempi necessari per inserirsi nel mondo del lavoro sono un po’ più brevi della media (10 mesi
contro 11), e dopo tre anni dalla laurea il 90% degli ingegneri civili risulta occupato (anche se
l’8% in modo non continuativo).
Più della metà degli occupati svolge un lavoro autonomo, e tra i dipendenti quasi un quarto ha
raggiunto posizioni di responsabilità, come quadro o dirigente.
I laureati che aspirano a un lavoro alle dipendenze nella Pubblica Amministrazione troveranno
però opportunità di inserimento inferiori alle attese.
Per alcune professioni, inoltre, questi laureati sono in “concorrenza” con altri giovani provenienti da un diverso percorso di studi universitari (in particolare gli architetti) o con diplomati
nell’indirizzo edile.
Ciò nonostante, le prospettive di questi laureati restano più che buone e in miglioramento,
soprattutto nel Mezzogiorno, dove da alcuni anni la richiesta di questi professionisti sta
aumentando.
115
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
5
8
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
8
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi
di laurea.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree
rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro.
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Studenti, laureati e inserimento professionale
Con l’inizio degli anni duemila le immatricolazioni ai corsi di questo gruppo hanno ripreso
ad aumentare e nel 2004-2005 hanno superato le 11.000 unità, per ridursi a 9.400 nell’anno
accademico successivo. Parallelamente sono aumentati anche i laureati, che nel 2005 hanno
sfiorato le 9.000 unità. Per il 2006 si prevede un leggero calo, ma saranno pur sempre oltre
8.000 giovani a conseguire il titolo e di essi si prevede che 4.500 entreranno nel mercato del
lavoro, orientati prevalentemente (nel 75% dei casi) a svolgere un lavoro dipendente in un’impresa privata.
STUDENTI LAUREATI
Vecchio ordinam.
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
Triennali
2006 (p)
2005
2004
2003
05-06 (p)
2004-05
2003-04
2002-03
2001-02
2000-01
1999-00
1998-99
0
1997-98
116
2002
3
2001
6
2000
9
9
8
7
6
5
4
3
2
1
0
1999
12
1998
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
4-5 anni
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA...
...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO
UN LAVORO CONTINUATIVO
53%
36%
Lavoro
continuativo
82%
Non lavorano
10%
10%
Lavoro
non continuativo
8%
1%
Dirigenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
Quadri
Impiegati Indipendenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Le opportunità nelle imprese private
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
Media
2003-2006
2006
29%
Vibo Valentia
18%
Messina
Nord Ovest
490
490
Piemonte
110
120
–
–
Valle d’Aosta
350
340
Rieti
30
30
Cosenza
Nord Est
330
450
8%
8%
8%
40
20
140
180
Pesaro
30
70
Emilia Romagna
130
180
Centro
Veneto
Friuli V. G.
11%
9%
Udine
Venezia
Trentino A. A.
14%
Siracusa
Liguria
Lombardia
14%
Trapani
Trieste
7%
Reggio Emilia
7%
290
350
Alessandria
7%
Toscana
60
50
Padova
7%
Umbria
10
10
Marche
40
30
Forlì-Cesena
7%
Lazio
180
260
Reggio di Calabria
6%
Sud e Isole
270
420
30
30
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
–
–
100
80
20
50
–
–
Calabria
30
60
Sicilia
70
160
Sardegna
20
40
Totale Italia
1.380
1.710
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
Costruzioni
42%
Servizi
avanzati
Servizi
operativi
Altri settori
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
117
33%
5%
21%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Settori e attività professionali di sbocco
Nelle imprese private i laureati dei vari corsi di Ingegneria civile hanno due principali settori
di sbocco: quello delle costruzioni e quello degli studi tecnici di ingegneria e architettura; un
quarto di tutte le assunzioni previste nel 2006 è distribuito fra gli altri settori economici, sia
dell’industria che dei servizi.
Ovviamente questi laureati trovano impiego anche nelle Pubbliche Amministrazioni (soprattutto nelle attività urbanistiche, ambientali e di gestione del territorio) e possono svolgere attività professionale, per la quale è però necessario superare l’Esame di Stato e iscriversi all’Albo
professionale degli Ingegneri.
Il settore delle costruzioni
118
Il settore delle costruzioni, che comprende sia le attività dell’edilizia che quelle delle opere
pubbliche, sta conoscendo una fase di notevole sviluppo.
Attualmente esso conta oltre 720.000 imprese in attività, distribuite per il 53% nelle regioni
del Nord, per il 22% in quelle del Centro, e per il 25% in quelle del Mezzogiorno.
Nel settore delle costruzioni operavano, nel 2003, oltre 1,8 milioni di addetti, dei quali quasi
1.042.000 come dipendenti: questi ultimi sono quindi meno di 6 su 10, il che mostra quanto il
settore abbia una grande componente di lavoro autonomo e piccole dimensioni aziendali: quasi
9 dipendenti su 10 sono occupati in imprese che arrivano al massimo a 10 dipendenti.
I principali comparti sono la costruzione di
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE IMPRESE
edifici e di opere del genio civile, con quasi
il 60% dei dipendenti totali; il restante 40%
imprese
Sud
si concentra soprattutto nei lavori di instal25%
lazione di servizi nei fabbricati e in quelli di
completamento e rifinitura.
Tra il 1998 e il 2003 i dipendenti del settore
sono aumentati quasi del 30%, con particolare
intensità nel comparto del completamento
Centro
degli edifici (+77%).
Nord
22%
53%
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
NUMERO DI DIPENDENTI, 2003
Completamento edifici
Installazione servizi
Edifici e genio civile
Preparazione cantieri
0
100
200
300
(dati in migliaia di unità)
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
400
500
600
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Le opportunità per i neolaureati
Sono circa 1.700 le assunzioni di ingegneri civili e ambientali programmate dalle imprese nel
2006, concentrate soprattutto nelle grandi regioni del Nord e del Centro (Lazio, Lombardia,
Emilia Romagna, Veneto). È però in diverse province del Sud – area dove le assunzioni risultano
in crescita rispetto agli ultimi anni – che l’ingegneria civile sembra rivestire maggiore importanza: la sua incidenza sul totale delle richieste di laureati raggiunge il 29% a Vibo Valentia, e
supera il 13% a Messina, Trapani e Siracusa.
Pur orientandosi con frequenza (per 3 assunzioni su 4) verso candidati in possesso di esperienza
specifica, gli imprenditori non segnalano particolari problemi nel trovare le figure professionali
cercate (le assunzioni “problematiche” sono il 25% del totale, contro una media del 31% degli
altri titoli di universitari).
Ciò sembra riconducibile all’aumento di laureati che si è avuto negli ultimi anni, e che ovviamente determina una maggiore “concorrenza” per la ricerca di lavoro.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
36%
25%
24%
31%
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
N
Difficoltà di reperimento
P
119
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Emilia Romagna
42%
Lombardia
26%
16%
Lazio
Nell’85% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di
professionalità di questo tipo. Per questo
titolo il valore è più alto della media delle altre
lauree (66%).
15%
Veneto
12%
Piemonte
8%
Campania
Friuli Venezia Giulia
Sicilia
4%
3%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE
Gli sbocchi professionali
La maggior parte degli sbocchi professionali degli ingegneri civili e ambientali è collegata
all’edilizia, mentre è tuttora contenuta la domanda di figure che operano nella sicurezza e nella
tutela dell’ambiente, richieste invece soprattutto dal settore pubblico.
Chi è alla ricerca di un impiego ha buone possibilità di entrare in azienda con un contratto di
lavoro stabile (tre quarti delle assunzioni di questi laureati sono a tempo indeterminato).
Per le principali professioni le imprese sono però disposte ad inserire in organico anche personale con un’altra formazione: si tratta in genere del diploma di scuola media superiore (nell’indirizzo edile) e talvolta, soprattutto per i progettisti, della laurea in architettura.
Oltre a una concorrenza tra di loro, questi giovani incontrano quindi una concorrenza esterna
per alcune professioni, particolarmente elevata per quanto riguarda agenti immobiliari e tecnici
di impatto ambientale: per questi solo una piccola quota delle assunzioni totali (fra il 3% e il
5%) è riservata a laureati in Ingegneria civile e ambientale; questo titolo viene espressamente
richiesto per le assunzioni di progettisti edili (37%) e per quelle dei direttori di lavori nell’edilizia (32%).
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Assunzioni
di cui:
previste
con questa
(1)
formazione
120
Direttore di lavori
1.420
450
Progettista edile
1.000
370
Assistente di cantiere edile
1.530
240
Progettista di impianti industriali
680
100
Agente immobiliare
Tecnico di sicurezza in ambiente
lavorativo
Altre professioni
850
50
280
11.700
50
450
Totale Italia
17.460
1.710
(1) Con qualsiasi titolo di studio
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le figure professionali del direttore lavori e dell’assistente di cantiere edile
sono analizzate in dettaglio nelle pagine seguenti. La figura del progettista
edile è invece analizzata nell’ambito del
gruppo Architettura, dove registra una
maggiore incidenza.
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL DIRETTORE LAVORI
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• effettuare rilievi e misurazioni, redigere gli stati di avanzamento lavori nei cantieri della ditta, si
occupa della contabilità di cantiere;
• dirigere e controllare i responsabili del cantiere, fare rapporto all’azienda sull’attività svolta.
NEL 2006 SONO PREVISTE 1.420 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 50% AL NORD
E PER IL 34% AL SUD E ISOLE.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
Laurea
31,4
25,4
27,0
42,3
Diploma
68,6
74,6
73,0
57,7
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
121
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in ingegneria
civile e ambientale
30%
Altri titoli di studio
26%
Fino a 29 anni
Oltre 29
55%
51%
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
15%
23%
Non rilevante
Lauree in ingegneria
civile e ambientale
Altri titoli di studio
Piccole
36%
53%
47%
Medio-piccole
51%
11%
2%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
12%
Italia
Nord
19%
Centro
19%
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’84% dei
nuovi assunti.
0%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSISTENTE DI CANTIERE EDILE
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• organizzare, in collaborazione con l’architetto, il cantiere edile e seguire le fasi di costruzione;
• assistere l’ispettore dei lavori nella verifica del lavoro dell’impresa edile per quanto riguarda la qualità dei materiali, le tecnologie adottate e il rispetto di quanto previsto dal progetto;
• seguire la parte burocratica dell’attività del cantiere nei rapporti con l’ente appaltatore e lo stato di
avanzamento del lavoro, redigere i certificati di pagamento.
NEL 2006 SONO PREVISTE 1.530 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 39% AL SUD
E ISOLE E PER IL 35% AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Laurea
15,7
24,6
14,7
8,4
Diploma
84,3
75,4
85,3
91,6
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
Sud e Isole
122
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in ingegneria
civile e ambientale
Altri titoli di studio
Fino a 29 anni
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
72%
32%
Oltre 29
16% 12%
58%
Lauree in ingegneria
civile e ambientale
Altri titoli di studio
10%
Non rilevante
Piccole
28%
31%
72%
39%
30%
Medio-piccole
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
40%
Italia
58%
Nord
43%
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 69% dei
nuovi assunti.
22%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
I 15 GRUPPI DI LAUREA
8.
Gruppo INGEGNERIA
Sottogruppo INGEGNERIA ELETTRONICA
E DELLÊINFORMAZIONE
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE
Le lauree in ingegneria elettronica e dell’informazione sono quelle che, assieme a quelle in
Ingegneria industriale, raggiungono il più alto punteggio con riferimento al “successo” dei
neolaureati in ingresso nel mercato del lavoro e nell’attività lavorativa.
All’ottimo posizionamento di quest’area formativa contribuisce in larga misura la sua “spendibilità” nel mercato del lavoro: dopo tre anni dalla laurea, il 90% degli ingegneri elettronici ha
un lavoro continuativo (a fronte di una media per tutti i gruppi del 68%) e solo il 2% lavora in
modo occasionale (contro una media del 6%).
Con queste lauree anche i tempi di accesso al lavoro sono decisamente brevi: sono sufficienti
poco più di sei mesi per avere un impiego continuativo; e quasi due terzi dei laureati hanno
trovato un’occupazione in un tempo ancora minore.
Chi lavora in modo continuativo ha quasi sempre un contratto di lavoro dipendente, mentre solo
il 5% degli occupati esercita la propria attività in forma autonoma.
La richiesta di queste figure, chiamate a svolgere soprattutto professioni di tipo informatico,
è particolarmente alta nelle imprese private, finanche superiore, nel 2006, agli ingressi nel
mercato del lavoro di neolaureati interessati all’assunzione, nonché in costante crescita negli
ultimi anni. Con ogni probabilità ciò porta le imprese a offrire buone condizioni contrattuali
accompagnate da un alto livello di stabilità dell’impiego.
Occorre però segnalare che le opportunità di inserimento con contratto di lavoro dipendente
sono molto concentrate in Lombardia, in particolare in provincia di Milano, da cui proviene il
28% delle assunzioni di giovani con questo titolo previste dalle imprese italiane.
Anche se il numero assoluto delle richieste è inferiore, si deve però osservare che le prospettive sono particolarmente favorevoli nelle regioni del Sud, dove figurano al 2° posto fra tutti i
gruppi e sottogruppi di laurea considerati.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
4
5
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi
di laurea.
2
I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree
rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro.
125
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE
Studenti, laureati e inserimento professionale
Sono più di 73.500 gli iscritti oggi ai corsi di laurea in campo elettronico, un dato che fa
registrare un leggero calo rispetto ai primi anni duemila. Nello stesso periodo hanno invece
manifestato una leggera ascesa gli iscritti al 1° anno, attestati sulle 16.000 unità.
Dal 2002 in poi sono notevolmente aumentati i laureati, che nel 2006 dovrebbero superare
quota 15.000 (7.500 con una laurea o un diploma triennale, 8.000 con una laurea specialistica
o del vecchio ordinamento); dei laureati di I livello si stima che circa 5.500 proseguiranno gli
studi per conseguire una laurea specialistica, un’altra parte non sarà comunque interessata a
cercare un impiego. Al netto di tutto ciò saranno poco più di 9.000 i neolaureati di questo
gruppo che faranno il loro ingresso nel mercato del lavoro.
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
STUDENTI LAUREATI
25
18
20
15
12
15
9
10
6
5
3
126
0
Vecchio ordinam.
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
Triennali
2006 (p)
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
05-06 (p)
2004-05
2003-04
2002-03
2001-02
2000-01
1999-00
1998-99
1997-98
0
4-5 anni
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA...
...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO
UN LAVORO CONTINUATIVO
82%
Lavoro
continuativo
90%
Non lavorano
8%
Lavoro
non continuativo
2%
12%
1%
Dirigenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
Quadri
5%
Impiegati Indipendenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE
Le opportunità nelle imprese private
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
Media
40%
L'Aquila
2003-2006
2006
2.910
3.280
650
580
20
20
Rieti
2.030
2.430
Teramo
25%
220
250
Rovigo
25%
1.090
1.250
33%
Lecce
Nord Ovest
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Liguria
Nord Est
30%
Prato
27%
Genova
24%
23%
23%
50
70
Catanzaro
Veneto
380
490
Taranto
Friuli V. G.
150
120
Emilia Romagna
510
580
1.680
1.580
Parma
22%
320
250
La Spezia
22%
Umbria
40
60
Marche
70
80
Lazio
1.260
1.190
Sud e Isole
1.020
1.090
110
150
Trentino A. A.
Centro
Toscana
Abruzzo
Molise
20
20
Campania
330
330
Puglia
220
250
20
20
Basilicata
Calabria
110
90
Sicilia
130
120
90
120
Sardegna
Totale Italia
6.700
7.200
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
Isernia
23%
Terni
23%
127
19%
Salerno
18%
Milano
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
41%
ICT
Ind. elettrica, elettronica
Servizi avanzati
Ind. meccanica
Altri settori
26%
12%
5%
17%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE
Settori e attività professionali di sbocco
I laureati in Ingegneria elettronica e informatica sono richiesti soprattutto dai settori dell’ICT
(informatica e telecomunicazioni) e dell’elettronica. Un numero considerevole di assunzioni è
però previsto anche in molti altri settori, sia dell’industria che dei servizi: dalla meccanica al
commercio, dalle costruzioni ai trasporti. Queste figure stanno quindi acquisendo un carattere
sempre più “trasversale”, stante che l’uso delle tecnologie informatiche è oggi presente praticamente in tutti i settori e in tutte le imprese, con le relative esigenze di assistenza al personale,
alle dotazioni e alle reti informatiche: oltre il 96% delle imprese ha un computer, e quasi 3 su
10 usano internet per lavoro. Nel caso delle piccole imprese, tali esigenze saranno soddisfatte
ricorrendo per lo più a servizi esterni, mentre in quelle più grandi sembra sempre più necessario
internalizzare questi servizi, in modo che gli interventi siano il più tempestivi possibile.
Informatica e telecomunicazioni
128
Il settore dell’informatica e delle comunicazioni conta ormai in Italia oltre 450.000 addetti, dei
quali oltre 351.000 dipendenti. Tra il 1998 e il 2003 questi ultimi sono aumentati di oltre il 25%,
con un leggero calo (-2,1%) nelle telecomunicazioni e un cospicuo aumento nell’informatica
(+40%). I dipendenti del settore si concentrano per oltre due terzi nelle medie imprese, in particolare per oltre il 40% nelle medio-grandi (da 50 a 249 dipendenti). Da un punto di vista territoriale si
distribuiscono per quasi il 57% nelle
regioni del Nord, per oltre un quarto
DIPENDENTI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI,
in quelle del Centro e per poco più di
VARIAZIONI % 1998-2003
un sesto in quelle del Mezzogiorno.
Totale
Telecomunicazioni
L’industria elettrica
ed elettronica
Nell’industria elettrica ed elettronica operano oltre 482.000 addetti, dei quali 401.000 dipendenti.
Nell’elettronica in senso stretto
i dipendenti sono poco meno di
27.000; come gli altri comparti,
tra il 1998 e il 2003 anche questo ha conosciuto un calo dei
dipendenti (-7%), leggermente più
accentuato della media (-5%). Il
settore nel suo complesso ha una
forte concentrazione nelle regioni
del Nord, con quasi il 72% dei
dipendenti, mentre Centro e Sud
ne detengono ciascuno il 14%.
Informatica
-5
5
15
25
35
45
DIPENDENTI PER CLASSE DIMENSIONALE D’AZIENDA
0%
20%
1 - 9 dip
40%
10 - 49
60%
50 - 249
80%
100%
250 e oltre
DIPENDENTI PER AREA GEOGRAFICA
0%
20%
Nord
40%
60%
Centro
80%
Sud
100%
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE
Le opportunità per i neolaureati
Le assunzioni di laureati in Ingegneria elettronica e dell’informazione previste per il 2006
ammontano a 7.200 unità, vale a dire il 12% delle entrate totali di laureati.
Dei 9.000 neolaureati che si affacciano sul mercato del lavoro, si stima che circa 6.700 siano
orientati verso il lavoro dipendente nel settore privato, mentre i rimanenti 2.300 siano interessati al lavoro autonomo oppure a un impiego nella Pubblica Amministrazione. È possibile
quindi che risulti una domanda di lavoro superiore all’offerta, situazione decisamente favorevole
per chi è alla ricerca di un impiego.
Gli imprenditori segnalano qualche difficoltà in fase di ricerca del personale ma, rispetto alle
assunzioni di laureati in altre discipline, sono meno propensi a impiegare candidati senza
esperienza lavorativa.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
37%
30%
28%
31%
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
=
Difficoltà di reperimento
P
129
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Piemonte
39%
Veneto
35%
Toscana
Quasi 4 su 5 assunzioni di laureati in Ingegneria elettronica e dell’informazione verranno
impiegati per potenziare l’organico aziendale
di professionalità di questo tipo: per le altre
lauree la quota di assunzioni con questa finalità risulta inferiore (66%).
33%
Campania
33%
29%
Emilia Romagna
25%
Lombardia
Lazio
Liguria
20%
16%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE
Gli sbocchi professionali
Chi ha conseguito una laurea in Ingegneria elettronica e dell’informazione viene assunto per
esercitare professioni specialistiche di alto profilo collegate soprattutto al campo dell’informatica. Le prospettive occupazionali per questi giovani sono molto buone, soprattutto per quanto
riguarda la stabilità lavorativa.
Al 75% degli ingegneri elettronici che intendono assumere le imprese offrono infatti un contratto a tempo indeterminato, quota che risulta allineata a quella degli altri indirizzi di ingegneria
ma decisamente superiore alla media delle altre lauree (pari al 62%).
Per le professioni più richieste le imprese, tuttavia, reputano spesso sufficiente il diploma a
indirizzo informatico, presumibilmente per svolgere mansioni meno complesse.
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Assunzioni
di cui:
previste
con questa
(1)
formazione
130
Progettista software
1300
950
Programmatore informatico
3.010
900
Progettista elettronico
Analista programmatore informatico
Tecnico manutenzione software
890
850
1.600
770
2.240
490
Consulente prodotti informatici
590
350
23.470
2.890
Altre professioni
Totale Italia
33.100
7.200
(1) Con qualsiasi titolo di studio
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le figure professionali del progettista
software, del progettista elettronico, del
tecnico di manutenzione software e
del consulente in prodotti informatici
sono analizzate in dettaglio nelle pagine
seguenti. Le figure del programmatore
informatico e dell’analista programmatore informatico sono invece analizzate nell’ambito delle lauree del gruppo
scientifico.
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA SOFTWARE
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• scrivere e progettare codici alfanumerici e sistemi per la realizzazione di software per il controllo di
macchine;
• sviluppare software, cioè scrivere i codici sulla base delle analisi effettuate a seguito dei progetti
forniti.
NEL 2006 SONO PREVISTE 1.300 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 58% AL NORD
E PER IL 36% NEL CENTRO ITALIA.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
Laurea
86,4
85,9
84,4
91,5
Diploma
13,6
14,1
15,6
8,5
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
131
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
ingegneria
elettronica e
dell'informazione
62%
Altri titoli
di studio
61%
Fino a 29 anni
Oltre 29
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Lauree in
ingegneria
13%
elettronica e
dell'informazione
24% 13%
Altri titoli
di studio
18% 21%
Piccole
Non rilevante
40%
14% 22%
Medio-piccole
47%
64%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
68%
Italia
70%
Nord
Centro
Sud e Isole
59%
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’81% dei
nuovi assunti. Nove imprese su dieci assumono indifferentemente uomini e donne.
72%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA ELETTRONICO
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• sviluppare programmi elettrici ed elettronici per sistemi di automazione industriale;
• progettare i componenti elettronici dei prodotti commissionati dai clienti, utilizzare programmi di
progettazione assistita;
• progettare apparecchi elettronici e seguirne la realizzazione, prevedere costi e tempi di realizzazione.
NEL 2006 SONO PREVISTE 890 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 76% AL NORD.
132
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Medio-piccole
48%
Non rilevante
24%
Oltre 29
39%
Grandi
34%
Piccole
18%
Fino a 29 anni
37%
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Italia
35%
Nord
35%
46%
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’82% dei
nuovi assunti.
26%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO MANUTENZIONE SOFTWARE
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• provvedere all’installazione dei software presso i clienti che li hanno acquistati e risolvere i problemi
apportando le dovute modifiche al programma;
• occuparsi dell’assistenza tecnica sia hardware che software dei computer venduti provvedendo alla
sostituzione di parti non funzionali.
NEL 2006 SONO PREVISTE 2.240 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER QUASI DUE
TERZI AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
Laurea
22,1
15,3
27,8
40,9
Diploma
73,8
80,2
66,0
59,1
Qualifica professionale
Totale
04,1
04,5
06,2
–
100,0
100,0
100,0
100,0
133
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
ingegneria
elettronica e
dell'informazione
Altri titoli
di studio
Fino a 29 anni
47%
58%
Oltre 29
17%
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
36%
Lauree in
ingegneria
elettronica e
dell'informazione
26% 16%
Altri titoli
di studio
Non rilevante
Piccole
32%
48%
49%
Medio-piccole
26%
20%
24%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Italia
37%
Nord
36%
Centro
37%
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 62% dei
nuovi assunti.
40%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL CONSULENTE PRODOTTI INFORMATICI
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• occuparsi della consulenza alla clientela per l’installazione e il funzionamento dei software ;
• progettare, realizzare e gestire soluzioni informatiche, fornendo consulenza per il loro sviluppo e
verificandone la corretta implementazione.
NEL 2006 SONO PREVISTE 590 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 58% AL
NORD E PER IL 36% NEL CENTRO.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Laurea
85,0
81,0
92,9
76,5
Diplomi
15,0
19,0
007,1
023,5
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
Sud e Isole
134
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
ingegneria
13%
elettronica e
dell'informazione
Altri titoli
di studio
Fino a 29 anni
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
68%
52%
Oltre 29
Lauree in
ingegneria
elettronica e
dell'informazione
20%
45%
Altri titoli
di studio
3%
Non rilevante
30%
34%
Piccole e medie
70%
66%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’80% dei
nuovi assunti. Per il 94% delle assunzioni le
imprese considerano uomini e donne ugualmente adatti a svolgere la professione.
64%
61%
67%
76%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
I 15 GRUPPI DI LAUREA
8.
Gruppo INGEGNERIA
Sottogruppo INGEGNERIA INDUSTRIALE
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE
Per quanto riguarda le prospettive di inserimento professionale, le lauree in Ingegneria industriale sono prime in classifica sull’intero territorio nazionale: l’indicatore infatti raggiunge il
valore più alto fra tutti i gruppi e sottogruppi di laurea e si attesta in prima posizione in ogni
area geografica del paese.
Tra i vari aspetti considerati nella valutazione del grado di “occupabilità” risulta, ad esempio,
che a tre anni dalla laurea 9 ingegneri industriali su 10 hanno un’occupazione, che solo nel 4%
dei casi è di carattere occasionale: facilità di trovare un impiego e stabilità nel lavoro sono i
principali “punti forti” di questi laureati e i motivi di maggior soddisfazione.
Gli ingegneri industriali impiegano circa nove mesi per trovare un impiego, un periodo non così
breve come quello degli ingegneri elettronici ma sostanzialmente inferiore alla media; più della
metà di loro ha però trovato un lavoro in meno di sei mesi.
Circa il 90% degli ingegneri industriali trova sbocco nel lavoro dipendente e anche da questo
punto di vista vi sono buone prospettive: sono infatti in crescita le richieste con questo profilo
da parte delle imprese private, e allo stesso tempo i laureati che si prevede entreranno nel
mercato del lavoro non dovrebbero aumentare.
Essi si troveranno a fronteggiare la concorrenza di numerosi giovani in possesso di un diploma
tecnico, tipo di formazione che le imprese industriali talvolta reputano alternativo alla laurea.
Tuttavia, per le figure più specialistiche e di più alto profilo la laurea in Ingegneria rimane una
condizione essenziale per l’assunzione.
137
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
1
1
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi
di laurea.
1
I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree
rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro.
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE
Studenti, laureati e inserimento professionale
Il numero totale di iscritti ai corsi di laurea nell’indirizzo industriale risulta in costante calo
negli ultimi anni: da circa 78.000 iscritti a fine anni ’90 a poco meno di 62.000 nel 2006.
Tale dinamica deriva in larga misura da un “accorciamento” del percorso di studi, grazie all’introduzione delle lauree triennali, e non da un minor interesse dei giovani per questo tipo di
formazione: nella prima metà del decennio sono infatti aumentati anche gli immatricolati che,
nonostante un leggero calo, nel 2005-2006 sono ancora quasi 15.000.
Contemporaneamente sono aumentati anche i laureati, che nel 2006 dovrebbero sfiorare le
14.000 unità; al netto di coloro che proseguono gli studi per conseguire una laurea specialistica, 11.000 di essi termineranno gli studi e circa 10.000 entreranno nel mercato del lavoro:
quasi 3 su 4 alla ricerca di un impiego dipendente in un’azienda privata, l’8% orientato verso la
Pubblica Amministrazione, e circa il 18% interessato a svolgere un’attività autonoma.
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
STUDENTI LAUREATI
18
15
15
12
12
9
6
6
3
3
Triennali
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
05-06 (p)
2004-05
2003-04
2002-03
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
4-5 anni
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA...
Lavoro
continuativo
87%
0
2006 (p)
Vecchio ordinam.
2001-02
2000-01
1999-00
1998-99
0
1997-98
138
9
...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO
UN LAVORO CONTINUATIVO
77%
Non lavorano
9%
Lavoro non
continuativo
4%
13%
Dirigenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
9%
1%
Quadri
Impiegati Indipendenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE
Le opportunità nelle imprese private
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
Media
Nord Ovest
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Liguria
Nord Est
2006
1.940
2.230
640
700
10
10
1.160
1.390
Parma
20%
120
140
Bergamo
20%
1.120
1.310
Potenza
22%
Vibo Valentia
22%
Massa
21%
19%
Varese
50
40
Chieti
Veneto
360
470
Pesaro
Friuli V. G.
100
110
Emilia Romagna
600
690
Trentino A. A.
28%
Campobasso
2003-2006
19%
17%
17%
Savona
16%
Frosinone
Centro
810
830
Torino
16%
Toscana
200
240
Modena
16%
Umbria
30
30
Marche
110
120
Vicenza
16%
Lazio
470
450
Sud e Isole
620
700
Abruzzo
90
90
Molise
20
30
Campania
210
280
Puglia
140
140
20
30
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
30
20
100
80
30
30
15%
Como
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
41%
Ind. meccanica
Servizi avanzati
Totale Italia
4.490
5.080
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
139
Metalli
Ind. elettrica, elettronica
Altri settori
14%
9%
7%
28%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE
Settori e attività professionali di sbocco
Gli ingegneri industriali sono richiesti, in 8 casi su 10, da imprese dell’industria (soprattutto
manifatturiera), e negli altri 2 casi da imprese dei servizi, in modo particolare dagli studi tecnici di ingegneria e architettura. Tra le industrie manifatturiere, le maggiori assunzioni sono
previste nei comparti della meccanica, dei metalli e dell’elettronica.
Il settore manifatturiero
140
In Italia operano attualmente oltre 640.000 imprese manifatturiere, distribuite per il 53% al Nord,
per il 22% al Centro e per il 25% nel Mezzogiorno.
Nel 2003 esse occupavano oltre 4,9 milioni di addetti, dei 4 milioni e 23.000 come dipendenti.
Rispetto al 1998 questi ultimi sono diminuiti di oltre l’1%, mentre gli addetti totali sono rimasti
praticamente invariati.
I dipendenti dei principali comparti in cui si concentrano le assunzioni previste dalle imprese
hanno avuto andamenti molto diversificati: tra il -13% delle industrie tessili, dell’abbigliamento e
delle calzature, e il +10% di quelle della gomma e materie plastiche.
I lavoratori delle industrie manifatturiere si concentrano per circa due terzi nelle medie
imprese (da 10 a 249 dipendenti per impresa), che costituiscono il “nucleo” produttivo del
settore. Un sesto dei dipendenti totali opera nelle grandi aziende, il loro numero, però, è in
lenta ma continua contrazione.
DIPENDENTI INDUSTRIA MANIFATTURIERA,
variazioni % 1998-2003
Tessile-abbigl.-calzat.
Chimica e petrolif.
Elettronica
Meccanica,
canica, mezzi
di trasp.
mezzi di trasp.
TOTALE
Carta-editoria
DIPENDENTI PER CLASSE DIMENSIONALE
D’AZIENDA
Altre manifatture
Alimentare
Legno-mobile
Metalli
0%
Gomma-plastica
20%
1 - 9 dip
-15
-10
-5
0
5
10
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
40%
10 - 49
60%
50 - 249
80%
100%
250 e oltre
15
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE
Le opportunità per i neolaureati
Sono circa 5.000 le assunzioni di laureati in Ingegneria industriale che le imprese hanno programmato per il 2006, a fronte di oltre 7.000 neolaureati interessati a un lavoro dipendente.
Nonostante il clima di incertezza che ha caratterizzato l’industria italiana negli ultimi anni, la
richiesta di ingegneri industriali da parte delle imprese fa registrare una leggera crescita rispetto al passato, lasciando intravedere un ulteriore miglioramento delle possibilità di inserimento
per chi è alla ricerca di un impiego.
A favore di questi laureati gioca anche il fatto che gli imprenditori segnalano notevoli problemi
in fase di reclutamento del personale: nella metà dei casi (la media è un terzo) la figura richiesta
è difficile da trovare. Queste difficoltà non sarebbero tanto di tipo quantitativo (infatti il numero
di ingegneri in cerca di lavoro supera quello delle assunzioni previste) quanto piuttosto da una
scarsa presenza di candidati in possesso dei requisiti richiesti, in primo luogo l’esperienza.
Le assunzioni previste risultano comunque sostanzialmente concentrate nelle aree del Nord
Italia, a marcata vocazione industriale, che da sole esprimono il 70% dei nuovi posti di lavoro.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
47%
36%
30%
28%
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
P
Difficoltà di reperimento
=
141
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Liguria
34%
Piemonte
34%
30%
Lombardia
Nel 71% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di
professionalità di questo tipo. Per questo
titolo il valore è più alto della media delle altre
lauree (66%).
29%
Campania
27%
Emilia Romagna
Toscana
Veneto
Lazio
25%
24%
21%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE
Gli sbocchi professionali
Le professioni di sbocco per chi ha una laurea in Ingegneria industriale sono, all’interno del
comparto industriale, abbastanza diversificate, anche se le richieste più frequenti riguardano le
attività di progettazione.
La quota più consistente dei nuovi assunti viene infatti inserita in organico come progettista (soprattutto nel campo meccanico), figura per la quale, in particolare per i profili meno
qualificati, le imprese talvolta assumono anche persone in possesso del diploma nell’indirizzo
meccanico.
Buone comunque le prospettive di stabilità dell’impiego dei giovani che hanno coseguito questo
titolo accademico considerando che per 3 assunzioni su 4 le imprese hanno dichiarato di offrire
contratti di lavoro stabili.
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Assunzioni
di cui:
previste
con questa
(1)
formazione
142
Progettista meccanico
2.590
1.830
Progettista di impianti industriali
680
290
Progettista in altri settori
250
220
Disegnatore CAD-CAM
Resp. produz. e controllo
qualità (2)
Tecnico svil. applicazioni
e processi
Altre professioni
2.980
180
350
170
200
23.860
140
2.250
Totale Italia
30.910
5.080
(1) Con qualsiasi titolo di studio; (2) nel settore meccanico
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le figure professionali dei progettisti
(meccanico, impianti industriali, altri
settori) e del responsabile di produzione e controllo di qualità sono analizzate
nelle pagine che seguono. La figura del
disegnatore CAD-CAM è invece analizzata nell’ambito della lauree del gruppo
Architettura.
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA MECCANICO
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• occuparsi della progettazione meccanica e della stesura di progetti esecutivi e disegni tecnici utilizzando appositi programmi CAD-CAM;
• occuparsi del controllo della linea di produzione e dello sviluppo tecnico dei prodotti aziendali;
• progettare parti meccaniche di apparati secondo le specifiche ricevute, effettuare calcoli dinamici di
struttura per il dimensionamento delle parti.
NEL 2006 SONO PREVISTE 2.590 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER QUASI IL 70%
AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
Laurea
81,1
78,4
85,5
88,6
Diploma
18,9
21,6
14,5
11,4
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
143
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
ingegneria
industriale
Altri titoli di
studio
Fino a 29 anni
53%
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
39%
57%
27%
Oltre 29
9%
16%
Non rilevante
Lauree in
ingegneria 3%
industriale
44%
52%
Altri titoli di
13%
studio
32%
55%
Piccole
Medio-piccole
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Italia
47%
Nord
48%
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 75% dei
nuovi assunti.
27%
63%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA DI IMPIANTI INDUSTRIALI
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• progettare impianti industriali, prendere contatti con il cliente, recarsi sul luogo per studiare l’eventuale progetto;
• occuparsi della progettazione di parti d’impianti mediante l’uso di sistemi informatici e dell’assistenza clienti prima e dopo la vendita.
NEL 2006 SONO PREVISTE 680 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 70% AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Laurea
72,8
70,9
97,6
42,5
Diploma
27,2
29,1
2,4
57,5
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
Sud e Isole
144
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
ingegneria
industriale
33%
Altri titoli di
studio
Fino a 29 anni
47%
59%
Oltre 29
18%
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
19%
Lauree in
ingegneria 10%
industriale
23%
Altri titoli di
studio
Non rilevante
Piccole
34%
26%
56%
37%
Medio-piccole
36%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Italia
55%
Nord
55%
69%
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 75% dei
nuovi assunti.
26%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA IN ALTRI SETTORI INDUSTRIALI
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• studiare l’industrializzazione del prodotto anche dal punto di vista della fattibilità e della realizzazione delle attrezzature necessarie;
• progettare i prodotti e controllarne il processo produttivo.
NEL 2006 SONO PREVISTE 250 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER QUASI DUE TERZI
AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Laurea
Diploma
Totale
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
96,8
95,0
98,3
100,0
3,2
5,0
1,7
-
100,0
100,0
100,0
100,0
145
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Non rilevante
2%
Oltre 29
88%
Fino a 29 anni
10%
Piccole e medie
7%
Grandi
93%
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Italia
88%
Nord
88%
Centro
88%
Sud e Isole
90%
I contratti prevalenti sono quelli a tempo
determinato, che vengono proposti al 79%
dei nuovi assunti. Per oltre il 90% delle
assunzioni le aziende considerano uomini e
donne ugualmente adatti per esercitare la
professione.
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL RESPONSABILE PRODUZIONE E CONTROLLO QUALITÀ
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• valutare la qualità del prodotto durante l’iter produttivo e fare da interfaccia tra la qualità e le funzioni operative (progettazione, produzione);
• seguire il processo produttivo, controllare che venga rispettata la norma ISO-9001 (qualità) e sviluppare procedure di controllo.
NEL 2006 SONO PREVISTE 350 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER L’80% AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Laurea
61,4
62,3
40,6
73,0
Diploma
38,6
37,7
59,4
27,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
Sud e Isole
146
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
ingegneria
industriale
Altri titoli di
studio
31%
25%
Fino a 29 anni
54%
15%
52%
Oltre 29
Lauree in
ingegneria
industriale
Altri titoli di
studio
23%
Non rilevante
49%
51%
69%
Piccole e medie
31%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 75% dei
nuovi assunti. Per il 65% delle assunzioni le
imprese assumono indifferentemente uomini
e donne.
31%
28%
34%
51%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
I 15 GRUPPI DI LAUREA
8.
Gruppo INGEGNERIA
Sottogruppo ALTRI INDIRIZZI
DI INGEGNERIA
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA
Quanto a prospettive e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro, i laureati di questo
gruppo, ancorché con indirizzi eterogenei (da Ingegneria gestionale a Ingegneria dei materiali)
si collocano in ottima posizione, subito dopo quelli di Ingegneria elettronica e Ingegneria
industriale. Anzi, nelle regioni del Centro Italia figurano in seconda posizione, preceduti solo
dal gruppo delle ingegnerie industriali.
Questa favorevole condizione è confermata dal fatto che dopo tre anni dalla fine degli studi
il 90% di questi ingegneri ha un’occupazione, e che solo in rari casi si tratta di un lavoro
occasionale.
Gli occupati lavorano soprattutto alle dipendenze (solo il 9% è costituito da imprenditori o
lavoratori autonomi) e anche la carriera iniziale è abbastanza veloce: dirigenti e quadri a tre
anni dalla laurea sono il 16%, più di quanto si riscontra per altri gruppi di Ingegneria.
Brevi sono anche i tempi necessari per ottenere un lavoro: 2 laureati su 3 hanno trovato un
lavoro in meno di sei mesi. A ciò contribuisce in parte la varietà di professioni che è possibile esercitare con questa laurea, nonché la diversificazione dei settori che richiedono questi
profili.
Per le figure più richieste le imprese sono però spesso disposte ad assumere anche personale
con altre lauree o in possesso del solo diploma. Negli ultimi anni si è inoltre registrato un significativo aumento del numero di questi laureati in uscita dall’università e interessati a un lavoro
dipendente, mentre il fabbisogno delle imprese si è mantenuto sostanzialmente invariato.
149
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
3
2
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi
di laurea.
3
I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree
rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro.
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA
Studenti, laureati e inserimento professionale
Pur registrando un costante aumento soprattutto a partire dal 2001-2002, gli iscritti ai corsi
di laurea degli “altri” indirizzi di Ingegneria oggi non raggiungono quota 23.000, un numero
ancora al di sotto di quello che si registra per i corsi più tradizionali di Ingegneria industriale
ed elettronica.
Forte è stato però l’aumento sia degli immatricolati, sia dei laureati; nel 2006 quest’ultimi
dovrebbero essere circa 5.600. Al netto di quanti proseguono gli studi per arrivare alla laurea
specialistica o non sono immediatamente interessati a un’occupazione, gli ingressi nel mercato
del lavoro si calcola che possano superare di poco quota 2.700. Fra questi, circa 500 dovrebbero
avviare un’attività professionale in proprio, 200 si orienteranno verso il lavoro nella Pubblica
Amministrazione e poco più di 2.000 verso un impiego alle dipendenze in un’impresa privata.
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
8
7
6
5
4
3
2
1
0
6
5
4
3
2
Vecchio ordinam.
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
Triennali
2006 (p)
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
0
1998
05-06 (p)
2004-05
2003-04
2002-03
2001-02
2000-01
1999-00
1998-99
1
1997-98
150
STUDENTI LAUREATI
4-5 anni
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA...
...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO
UN LAVORO CONTINUATIVO
75%
Lavoro
continuativo
90%
Non lavorano
9%
Lavoro
non continuativo
1%
14%
2%
Dirigenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
9%
Quadri
Impiegati Indipendenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA
Le opportunità nelle imprese private
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
Media
2003-2006
2006
Nord Ovest
670
650
Piemonte
170
170
–
10
13%
Napoli
12%
Bolzano
Valle d’Aosta
10%
Trento
8%
Gorizia
450
440
Belluno
8%
Liguria
50
30
La Spezia
8%
Nord Est
330
370
Lombardia
50
70
Como
100
110
Caserta
40
50
Emilia Romagna
140
140
Centro
Trentino A. A.
Veneto
Friuli V. G.
7%
Pesaro
6%
5%
Udine
5%
Cuneo
5%
270
230
Pordenone
5%
Toscana
80
90
Aosta
5%
Umbria
10
–
Marche
20
30
Lazio
160
110
Sud e Isole
200
340
20
10
Abruzzo
Molise
–
–
120
260
Puglia
20
40
Basilicata
10
–
Campania
Calabria
–
–
Sicilia
30
20
Sardegna
10
10
5%
Rieti
4%
Brindisi
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
23%
Ind. meccanica
Servizi avanzati
Totale Italia
1.480
1.580
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
151
Ind. elettrica, elettronica
Commercio all'ingrosso
Altri settori
13%
12%
11%
41%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA
Settori e attività professionali di sbocco
Il sottogruppo delle “altre” ingegnerie comprende tutti quegli indirizzi di laurea che non hanno
una specifica caratterizzazione, e proprio per questa ragione possono trovare impiego in diversi
settori. Oltre 6 assunzioni su 10 vengono così previste dai diversi comparti dell’industria, in
particolare quella manifatturiera; le restanti sono previste dai diversi settori dei servizi e, di
queste, un terzo dagli studi tecnici di ingegneria e architettura.
Il settore della meccanica e dei mezzi di trasporto
152
Tra i settori manifatturieri quello che esprime la maggiore domanda di questi ingegneri è quello
della meccanica e dei mezzi di trasporto. In queste attività operano quasi 58.600 imprese (oltre
48.000 della meccanica, più di 10.000 dei mezzi di trasporto, comprendenti anche la produzione di ricambi, accessori, carrozzerie, ecc.); di queste imprese ben due terzi sono localizzate
nel Nord Italia, quasi il 18% al Centro e il restante 15% nel Mezzogiorno. Nel 2003 l’intero
settore contava oltre 817.000 addetti dei quali, 737.000 dipendenti: 502.000 nella fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici, 146.000 nella fabbricazione di autoveicoli, 89.000
nella fabbricazione di altri mezzi di trasporto (ferroviari, aerei, navali). La concentrazione dei
dipendenti nelle regioni settentrionali è ancor
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE IMPRESE
più accentuata di quella delle imprese e arriva
a sfiorare i tre quarti del totale. Quasi un terzo
risulta occupato nelle grandi imprese (con
Sud
almeno 250 dipendenti), grazie soprattutto ai
15%
comparti dei mezzi di trasporto, dove, se si
escludono le imprese della componentistica e
degli accessori e qualche produzione di “nicchia”, la fabbricazione non può che avvenire in
Centro
grandi industrie. Tra il 1998 e il 2003 i dipen18%
Nord
denti del settore sono diminuiti quasi del 5%,
67%
e quasi del 20% nel comparto degli autoveicoli; al contrario, sono aumentati quasi del 10%
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
nel comparto degli altri mezzi di trasporto.
DIPENDENTI, variazione % 1998-2003
Totale
Altri mezzi di trasporto
Autoveicoli
Macchine e appar. meccanici
-20
-15
-10
-5
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
0
5
10
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA
Le opportunità per i neolaureati
A fronte di poco più di 2.000 neolaureati alla ricerca di un lavoro dipendente, per il 2006 sono
previste circa 1.600 assunzioni. Analogamente a quando si rileva per le lauree in Ingegneria
industriale, vi sarebbe un relativo “surplus” di laureati presenti sul mercato rispetto al numero
di posti di lavoro disponibili.
Anche per questo le imprese non segnalano particolari difficoltà nel trovare personale da assumere, pur ricercando, in 3 casi su 4, candidati con esperienza.
Maggiori opportunità per i giovani senza esperienza vi sono però in Toscana e in Trentino.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
36%
31%
25%
31%
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
P
Difficoltà di reperimento
P
153
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Toscana
61%
Trentino A. A.
48%
27%
Lombardia
Nel 69% dei casi il neoassunto verrà impiegato per diversificare o potenziare l’organico
aziendale con professionalità di questo tipo.
Per questo titolo, il valore è simile alla media
delle altre lauree (66%).
Emilia Romagna
27%
Piemonte
26%
19%
Veneto
17%
Lazio
Campania
3%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA
Gli sbocchi professionali
In 4 casi su 5 questi ingegneri entrano in azienda con un contratto a tempo indeterminato e,
stante l’eterogeneità dei corsi, sono chiamati a svolgere attività molto diversificate, nei campi
soprattutto della progettazione, delle vendite e della logistica.
Per le principali professioni questa laurea in genere non viene mai richiesta in modo esclusivo,
vale a dire che vi è una forte concorrenza di candidati con altri tipi di formazione.
Per i profili legati alla progettazione la concorrenza proviene soprattutto da ingegneri industriali e da candidati in possesso di un diploma tecnico; per le figure delle vendite, della logistica e
della strategia aziendale i concorrenti sono prevalentemente laureati in discipline economicostatistiche.
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Assunzioni
di cui:
previste
con questa
(1)
formazione
154
Responsabile vendite
Progettista meccanico
Responsabili e addetti logistica
Progettista di impianti industriali
Venditore tecnico
Esperto strategie aziendali
Altre professioni
750
150
2.590
200
750
140
680
80
1.980
60
240
50
33.010
900
Totale Italia
40.000
1.580
(1) Con qualsiasi titolo di studio
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le figure professionali del responsabile
vendite e quelle collegate alla logistica
sono analizzate nelle prossime pagine.
Le figure del progettista meccanico e
del progettista di impianti industriali sono invece analizzate nell’ambito
della lauree del sottogruppo Ingegneria
industriale.
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL RESPONSABILE VENDITE
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• curare il raggiungimento degli obiettivi di vendita dal punto di vista temporale ed economico, elaborare e proporre le politiche di vendita;
• coordinare gli addetti alle vendite, curare i rapporti con i clienti attuali o potenziali, incrementare le
vendite, occuparsi di analisi del mercato e della concorrenza.
NEL 2006 SONO PREVISTE 750 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 68% AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
Laurea
48,5
31,9
60,5
95,5
Diploma
51,5
68,1
39,5
4,5
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
155
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Lauree in altri indirizzi di
5% 8%
ingegneria
Altri titoli di studio
Fino a 29 anni
16%
Oltre 29
87%
75%
8%
Non rilevante
Lauree in altri indirizzi di
ingegneria
Altri titoli di studio
Piccole
86%
35%
Medio-piccole
39%
9% 5%
26%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
26%
Italia
33%
Nord
27%
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’83% dei
nuovi assunti.
6%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LE FIGURE PROFESSIONALI DEL RESPONSABILE E ADDETTO ALLA LOGISTICA
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• occuparsi del coordinamento e della supervisione dei trasporti e delle spedizioni, della definizione
e pianificazione delle destinazioni, organizzare il lavoro dei vari autotrasportatori, smistando e assegnando loro i turni;
• curare la programmazione della produzione, occuparsi della gestione logistica dei magazzini, verificare la presenza di materie prime.
NEL 2006 SONO PREVISTE 750 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 73% AL
NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Laurea
28,3
26,2
39,1
39,9
Diploma
70,4
72,1
59,4
69,1
Qualifica professionale
Totale
Sud e Isole
1,3
1,7
1,4
–
100,0
100,0
100,0
100,0
156
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Altri indirizzi di ingegneria
33%
43%
Altri titoli di studio
36%
32%
Fino a 29 anni
Oltre 29
Altri indirizzi di ingegneria 11% 24%
24%
Altri titoli di studio 23%
32%
Non rilevante
Piccole
65%
51%
26%
Medio-piccole
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
29%
Italia
32%
Nord
45%
Centro
Sud e Isole
Per circa due terzi delle assunzioni è previsto
un contratto stabile (a tempo indeterminato)
e per circa un terzo un contratto a tempo
determinato.
9%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
I 15 GRUPPI DI LAUREA
9.
Gruppo INSEGNAMENTO
9. GRUPPO INSEGNAMENTO
Sono circa 50 i corsi di laurea cui è possibile iscriversi per ottenere una laurea nell’indirizzo
dell’Insegnamento. Le prospettive di successo nel mondo del lavoro dopo la fine degli studi non
sono però del tutto rosee, anche se migliori rispetto ad altre lauree di tipo umanistico.
Le opportunità di inserimento sono decisamente più favorevoli nel Nord del paese, dove le
lauree del gruppo Insegnamento si posizionano al 6° posto nella graduatoria dei 18 gruppi e
sottogruppi considerati.
I tempi necessari per trovare un lavoro sono nella media (circa 11 mesi); dopo tre anni dalla
laurea quasi 4 su 5 fra questi laureati hanno un lavoro continuativo. Si tratta quasi sempre di un
lavoro dipendente e tra gli occupati quasi 1 su 5 ha raggiunto una posizione di responsabilità,
come quadro o dirigente.
Allo stesso tempo, però, è abbastanza elevata anche l’incidenza del lavoro part-time “involontario”, ossia determinato da scarse opportunità di trovare un impiego a tempo pieno (il 17% a
fronte di una media del 6%).
Le assunzioni di persone con una laurea del gruppo Insegnamento risultano in calo nel settore
pubblico ma in crescita nelle imprese private, dove sono però concentrate in pochi settori. Poco
diversificate sono anche le professioni per cui questi laureati vengono assunti.
In futuro, tra il 2005 e il 2010, si prevede che il numero di laureati in discipline dell’Insegnamento occupati nelle imprese private registrerà una crescita del 16%, contro un +26% in media
per le altre lauree.
159
I PRINCIPALI CORSI DI LAUREA
•
•
•
•
•
Scienze dell’educazione
Scienze dell’educazione e della formazione
Educatore sociale
Scienze pedagogiche e dell’educazione
Educatore dell’infanzia
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
6
12
15
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi
di laurea.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree
rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro.
9. GRUPPO INSEGNAMENTO
Studenti, laureati e inserimento professionale
I corsi di laurea del gruppo Insegnamento contano un numero piuttosto alto di iscritti: oltre
93.000 studenti, di cui quasi 18.000 immatricolati al 1° anno.
Si stima che siano circa 13.700 i laureati nel 2006, dei quali, 5.500 dei corsi triennali e 8.100
dei corsi specialistici. Dei laureati triennali, quasi 2 su 3 proseguono gli studi iscrivendosi a un
corso di laurea specialistica, e quindi si può stimare il numero di laureati “netti” nell’ordine dei
10.500, oltre il doppio rispetto ai primi anni duemila. Considerando che non tutti coloro che
concludono il proprio percorso formativo sono intenzionati a svolgere un’attività lavorativa, si
prevede che i laureati in ingresso nel mercato del lavoro nel 2006 saranno circa 7.000. Otto su
10 sono orientati verso il lavoro dipendente (sia nel settore pubblico che in quello privato) e
solo 2 su 10 sono interessati a svolgere un lavoro autonomo.
Vecchio ordinam.
2006 (p)
2005
2004
2003
2002
2001
Triennali
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
2000
0
1998
3
0
05-06 (p)
6
5
2004-05
10
2003-04
9
2002-03
15
2001-02
12
2000-01
20
1999-00
15
1998-99
25
1997-98
160
STUDENTI LAUREATI
1999
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
4-5 anni
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA...
...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO
UN LAVORO CONTINUATIVO
75%
Lavoro continuativo
77%
Non lavorano
16%
Lavoro
non continuativo
7%
17%
Dirigenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
7%
2%
Quadri
Impiegati Indipendenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
9. GRUPPO INSEGNAMENTO
Squilibri fra domanda e offerta di lavoro
Le prospettive di inserimento lavorativo per i 7.000 neolaureati del 2006 che si prevede cercheranno un’occupazione non sono del tutto favorevoli, se confrontate con le opportunità
lavorative previste, che risultano essere in totale poco più di 3.800 posti.
Ciò è imputabile anche alla forte crescita numerica che questi laureati hanno avuto negli ultimi
anni.
La maggior parte delle opportunità riguarda il lavoro dipendente nelle imprese private, che
prevedono quasi 2.200 assunzioni di questi laureati. Decisamente modeste sono invece le possibilità di avviare un’attività autonoma o di tipo professionale.
Risultano difficili anche le prospettive di inserimento nella Pubblica Amministrazione, dove le
assunzioni sono in forte calo: sono infatti 1.600 i nuovi posti di lavoro previsti per il 2006,
500 in meno dell’anno precedente.
OPPORTUNITÀ LAVORATIVE, 2006
Dipendente
nella PA
42%
Dipendente
nel settore
privato
56%
161
Autonomo
2%
Totale (lavoro extra-agricolo)
Numero
Trend
Ingressi sul mercato del lavoro
7.000
Ì
Opportunità
lavorative
3.820
Ì
-3.180
Ê
Squilibrio
(opportunità ingressi)
Lavoro autonomo
Numero
Ingressi sul mercato del lavoro
Opportunità
lavorative
Squilibrio
(opportunità ingressi)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Lavoro dipendente - settore privato
Trend
Numero
1.600
Ì
Ingressi sul mercato del lavoro
60
Ê
Opportunità
lavorative
-1.540
Ê
Squilibrio
(opportunità ingressi)
Lavoro dipendente - PA
Numero
Trend
Trend
Ê
Ingressi sul mercato del lavoro
2.740
Ì
2.170
Ì
Opportunità
lavorative
1.590
Ì
-490
Ê
Squilibrio
(opportunità ingressi)
-1.150
Ì
2.660
Fonti: ingressi nel mercato del lavoro: elaborazioni su dati MIUR e ISTAT; opportunità lavorative: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema
Informativo Excelsior
9. GRUPPO INSEGNAMENTO
Le opportunità nelle imprese private
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
Media
2003-2006
Nord Ovest
920
32%
Catanzaro
31%
Sondrio
20%
320
Cuneo
–
–
Reggio Calabria
300
570
Liguria
40
30
Nord Est
530
660
Piacenza
13%
40
40
Cremona
13%
140
250
60
30
Terni
13%
290
360
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Trentino A. A.
Veneto
Friuli V. G.
Emilia Romagna
Centro
162
540
2006
200
230
240
Toscana
60
60
Umbria
10
50
Marche
90
Lazio
16%
15%
Oristano
14%
Ragusa
Verona
12%
Lodi
12%
11%
Como
Livorno
10%
30
Perugia
10%
70
100
Brescia
10%
250
350
Abruzzo
10
10
Molise
10
–
Campania
50
40
Puglia
40
40
Basilicata
10
10
Calabria
50
140
Sicilia
40
70
Sardegna
50
30
Sud e Isole
Totale Italia
1.550
2.170
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
68%
Sanità
22%
Istruzione
Servizi alle
persone
Altri settori
8%
1%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
9. GRUPPO INSEGNAMENTO
Settori e attività professionali di sbocco
Il gruppo di lauree indirizzate all’insegnamento non ha più come unico sbocco professionale
l’insegnamento nelle scuole pubbliche e private dei diversi ordini e gradi. Infatti, molti corsi
(soprattutto di recente istituzione) non preparano solo all’attività di insegnamento, ma anche
a quella di formazione (rivolta in particolare agli adulti), di “tutoraggio”, di “sostegno”, di
progettazione e organizzazione di corsi. Attività che richiedono anche competenze nuove, ad
esempio di tipo tecnico (nella multimedialità) o comunicativo (nella formazione a distanza).
La formazione ha quindi acquisito un’importanza crescente, e questi laureati, per i quali gli
“spazi” nelle tradizionali istituzioni scolastiche si erano ristretti, trovano oggi opportunità di
impiego più diversificate, anche all’interno di enti, imprese, istituzioni sanitarie, dove l’attività
lavorativa può essere svolta anche in forma professionale autonoma. Prova ne sia che sono
proprio le imprese private della sanità quelle che nel 2006 prevedono di effettuare il maggior
numero di assunzioni.
Il settore dell’istruzione
Nel nostro paese l’istruzione, come noto, ha una forte caratterizzazione pubblica: quasi 1,3
milioni il personale della scuola pubblica (dalle materne alle superiori), meno di 100.000 quello
della scuola privata. Nel pubblico tutti gli addetti sono dipendenti, nel privato poco più di
75.000. Di questi, 4 su 10 sono impegnati nell’istruzione degli adulti e in altri servizi scolastici, e altrettanti in quella primaria; solo 2 su 10 operano nell’istruzione secondaria.
Tra il 1998 e il 2003 i dipendenti delle scuole private (esclusa l’università) sono aumentati
in misura molto marcata (quasi del 60%); il comparto con la maggiore crescita è quello dell’istruzione agli adulti, dove l’aumento è stato di oltre il 130%; in calo invece, quasi del 5%,
gli insegnanti in strutture private dell’istruzione secondaria.
Il settore privato dell’istruzione è costituito soprattutto da aziende con dimensioni mediopiccole (da 10 a 49 dipendenti), nelle quali si concentra quasi la metà dei dipendenti totali.
Un ulteriore 28% è occupato in piccole imprese (con meno di 10 dipendenti) e il 21% circa in
quelle medio grandi o grandi (che superano i 50 dipendenti).
La distribuzione territoriale dei dipendenti,
DIPENDENTI NEL SETTORE PRIVATO
infine, è meno squilibrata di quanto non
DELL’ISTRUZIONE, 2003
sia quella di altri settori: la quota maggiore
(circa il 43%) opera sempre nelle regioni del
Nord, ma il Sud non è molto distante, con
Primaria
Per gli adulti
una quota del 38% circa; 2 su 10, infine,
41%
39%
lavorano nelle regioni del Centro.
Secondaria
20%
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
163
9. GRUPPO INSEGNAMENTO
Le opportunità per i neolaureati
Sono poco meno di 2.200 i neolaureati del gruppo Insegnamento che le imprese private hanno
previsto di assumere nel corso del 2006.
Risulta in aumento la propensione delle aziende ad assumere candidati “alle prime armi”, anche
se in misura inferiore di quanto si registra per le altre lauree.
Gli imprenditori non segnalano particolari problemi nel trovare personale da inserire, e la
riduzione nel livello di esperienza richiesto ai nuovi assunti probabilmente rende le assunzioni
ancora più agevoli, in quanto è possibile attingere maggiormente dall’ampio “serbatoio” di
neolaureati in cerca di lavoro.
Questa relativa facilità nel reperire tali figure sembra del resto portare le imprese a non offrire
condizioni contrattuali particolarmente favorevoli: la maggior parte delle assunzioni previste è
a tempo determinato, e solo in 4 casi su 10 viene proposto un contratto a tempo indeterminato.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
36%
29%
26%
31%
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
N
Difficoltà di reperimento
P
164
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Piemonte
Nel 62% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di
professionalità di questo tipo. Per questo titolo
il valore è più basso della media delle altre
lauree (66%).
58%
Lombardia
35%
Toscana
34%
Sicilia
30%
Lazio
21%
Veneto
20%
Emilia Romagna
Calabria
6%
4%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
9. GRUPPO INSEGNAMENTO
Gli sbocchi professionali e il livello di soddisfazione dei laureati
I laureati in discipline dell’insegnamento sono in genere meno soddisfatti del posto di lavoro
rispetto a coloro che provengono da altri indirizzi.
Questa relativa insoddisfazione riguarda diversi aspetti del rapporto di lavoro, ma soprattutto
le possibilità di carriera, il trattamento economico e la stabilità dell’impiego.
Costituisce invece un fattore di soddisfazione la possibilità di utilizzare le conoscenze acquisite
durante gli studi.
Gli sbocchi professionali di questi laureati, seppur contenuti in termini quantitativi, sono strettamente collegati al percorso di studio, e nella quasi totalità dei casi riguarderanno attività
formative e di orientamento.
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Educatore professionale
Assunzioni
previste
(1)
di cui:
con questa
formazione
2.860
1.420
760
270
1.160
260
Educatore di disabili
Insegnante scuola materna
Insegnante di sostegno
90
60
Insegnante elementare
250
50
Esperto formazione aziendale
260
30
Altre professioni
740
80
Le figure professionali dell’educatore
di disabili e dell’insegnante di scuola
materna sono analizzate in dettaglio
nelle schede delle pagine seguenti. La
figura dell’educatore professionale è
invece analizzata nell’ambito del gruppo
psicologico, dove registra una maggiore
incidenza.
Totale Italia
6.120
2.170
(1) Con qualsiasi titolo di studio
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI
100%
75%
50%
25%
0%
Trattamento
economico
Stabilità del
posto di lavoro
Mansioni svolte
Questa laurea
Possibilità di
carriera
Utilizzo delle
conoscenze
Grado di
autonomia
Altre lauree
Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti.
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
165
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE DI DISABILI
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• affiancare l’insegnante di sostegno all’interno delle scuole: educare il portatore di handicap alle
capacità essenziali nella vita quotidiana;
• svolgere attività educative ed assistenziali per i minori portatori di handicap durante le lezioni scolastiche.
NEL 2006 SONO PREVISTE 760 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER DUE TERZI AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Laurea
42,8
50,4
48,0
9,7
Diploma
57,2
49,6
52,0
90,3
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
Sud e Isole
166
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
insegnamento
33%
19%
Altri titoli di
6% 24%
studio
Fino a 29 anni
Oltre 29
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Lauree in
insegnamento
49%
Altri titoli di
studio
70%
Non rilevante
87%
33%
Piccole e medie
13%
67%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
42%
Italia
46%
Nord
69%
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo
determinato, che vengono proposti ai due terzi
dei nuovi assunti. Per il 75% delle assunzioni
gli imprenditori assumono indifferentemente
uomini e donne; per il 14% invece dichiarano
di preferire una figura femminile.
0%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INSEGNANTE DI SCUOLA MATERNA
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• istruire bambini dai 3 ai 5 anni, svolgere varie attività didattiche, laboratorio musicale, scientifico,
linguistico, grafico-pittorico, motorio;
• educare i bambini dai 3 ai 5 anni tramite attività di disegno, musica, primi approcci alla scrittura,
attività ricreative.
NEL 2006 SONO PREVISTE 1.160 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 47% AL NORD
E PER IL 40% AL SUD E ISOLE.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
Laurea
22,4
25,0
17,9
21,1
Diploma
77,6
75,0
82,1
78,9
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
167
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
insegnamento
Altri titoli di
studio
Fino a 29 anni
42%
29%
34%
27%
Oltre 29
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Lauree in
insegnamento
23%
Altri titoli di
studio
44%
Non rilevante
Piccole
47%
36%
Medio-piccole
26%
52%
27%
12%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
22%
Italia
35%
Nord
Centro
Sud e Isole
9%
Il contratto prevalente è a tempo determinato
(due terzi dei nuovi assunti). Circa il 40% dei
contratti è part-time e in 4 casi su 5 le imprese
preferirebbero una figura femminile.
11%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
I 15 GRUPPI DI LAUREA
10.
Gruppo LETTERARIO
10. GRUPPO LETTERARIO
Il gruppo letterario prevede oltre 170 corsi di laurea di I livello e, fra tutti i gruppi di laurea,
è quello che offre le minori prospettive di inserimento nel mondo dal lavoro.
Considerando una serie di indicatori che misurano condizioni e opportunità di lavoro, questo
gruppo ottiene il punteggio più basso e figura nelle ultime posizioni della classifica, soprattutto
nel Centro Italia e nel Mezzogiorno.
Vi è infatti, non da oggi, un eccesso di laureati di questo gruppo in cerca di lavoro rispetto al
fabbisogno espresso dal sistema economico: già nel 2004 l’Indagine ISTAT sugli sbocchi professionali dei laureati rilevava che solo 7 laureati su 10 del 2001 erano occupati e, di questi, solo
6 in modo stabile; per questi si aveva quindi un tasso di disoccupazione del 22%, ben 8 punti
in più rispetto alla media. Inoltre, il 15% degli occupati lavorava part-time, non avendo trovato
un impiego a tempo pieno e ovviamente anche la retribuzione era tra le più basse. Infine, per
trovare un impiego erano stati necessari 16 mesi, contro gli 11 degli altri laureati.
Relativamente poche le possibilità di assunzione nelle imprese private e comunque per professioni aperte anche a laureati in altre discipline umanistiche (e talvolta anche a diplomati di
scuola media superiore).
171
I PRINCIPALI CORSI DI LAUREA
•
•
•
•
•
•
Lettere
Filosofia
Scienze dei beni culturali
Discipline delle arti, della musica
e dello spettacolo
Storia
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
13
16
17
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi
di laurea.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree
rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro.
10. GRUPPO LETTERARIO
Studenti, laureati e inserimento professionale
Corsi tra i più tradizionali, quelli del gruppo letterario, contano ben 160.000 iscritti, dei quali
oltre 35.000 immatricolati al 1° anno (28.900 circa iscritti ai corsi di I livello e 6.400 ai corsi
specialistici).
Nonostante le prospettive di lavoro non favorevoli, gli iscritti a questi corsi sono in aumento,
e conseguentemente anche i laureati, che nel 2006 dovrebbero essere 26.500 (12.000 circa dei
corsi triennali, 14.500 dei corsi specialistici o ancora del vecchio ordinamento).
Dei laureati triennali quasi l’85% prosegue gli studi per arrivare a una laurea specialistica. Si
prevedono quindi, nel 2006, circa 16.300 laureati “netti”, dei quali circa l’80% entrerà nel
mercato del lavoro alla ricerca di un’occupazione.
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
STUDENTI LAUREATI
30
40
25
30
20
20
15
10
10
5
Vecchio ordinam.
2006 (p)
2005
2004
2003
2002
2001
2000
Triennali
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
1999
0
1998
05-06 (p)
2004-05
2003-04
2002-03
2001-02
2000-01
1999-00
1998-99
0
1997-98
172
4-5 anni
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA...
...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO
UN LAVORO CONTINUATIVO
65%
Non lavorano
30%
22%
Lavoro
continuativo
60%
Lavoro
non continuativo
10%
10%
3%
Dirigenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
Quadri
Impiegati Indipendenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
10. GRUPPO LETTERARIO
Squilibri fra domanda e offerta di lavoro
Saranno circa 12.800 i neolaureati di questo gruppo attesi sul mercato del lavoro nel 2006,
orientati per oltre il 40% a un lavoro dipendente nel settore pubblico, per il 35% circa a un
impiego nella Pubblica Amministrazione e per il rimanente 25% intenzionati ad avviare un’attività professionale autonoma.
Le opportunità di inserimento lavorativo sono però poco più di 6 mila e concentrate per due
terzi nella Pubblica Amministrazione, dove si entra per concorso e, molto spesso, con una fortissima concorrenza.
Nel settore privato la “domanda” di questi laureati è particolarmente bassa, anche se leggermente in aumento rispetto al passato: aumento vanificato però dal maggior numero di giovani
in cerca di assunzione.
Considerando gli spazi ristretti dell’occupazione dipendente, molti sono i giovani interessati
o disponibili a un lavoro autonomo, ma anche in questo caso le opportunità appaiono ancora
molto limitate e inferiori alle attese.
OPPORTUNITÀ LAVORATIVE, 2006
Dipendente
nel settore
privato
21%
Totale (lavoro extra-agricolo)
Numero
Ingressi sul mercato del lavoro
Opportunità
lavorative
Squilibrio
(opportunità ingressi)
Ì
6.080
Ì
-6.740
Ê
Lavoro autonomo
Ingressi sul mercato del lavoro
Opportunità
lavorative
Squilibrio
(opportunità ingressi)
173
Trend
12.820
Numero
Dipendente
nella PA
65%
Autonomo
14%
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Lavoro dipendente - settore privato
Trend
Numero
Lavoro dipendente - PA
Trend
Numero
Trend
3.320
Ì
Ingressi sul mercato del lavoro
5.430
Ì
Ingressi sul mercato del lavoro
4.060
Ì
830
=
Opportunità
lavorative
1.280
Ê
Opportunità
lavorative
3.980
Ì
-2.490
Ê
Squilibrio
(opportunità ingressi)
-4.150
Ê
Squilibrio
(opportunità ingressi)
-80
Ì
Fonti: ingressi nel mercato del lavoro: elaborazioni su dati MIUR e ISTAT; opportunità lavorative: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema
Informativo Excelsior
10. GRUPPO LETTERARIO
Le opportunità nelle imprese private
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
Media
2003-2006
Nord Ovest
280
320
Piemonte
20
20
–
–
Valle d’Aosta
33%
Cagliari
Gorizia
16%
Palermo
15%
14%
Rovigo
240
300
Caltanissetta
Liguria
10
–
Salerno
Nord Est
120
170
Lombardia
8%
–
–
50
50
Taranto
6%
Friuli V. G.
10
20
Massa
6%
Emilia Romagna
60
90
Pescara
6%
150
260
Matera
6%
Toscana
30
20
Forlì-Cesena
5%
Umbria
10
30
Marche
–
–
Lazio
110
210
Sud e Isole
250
540
10
20
Abruzzo
Molise
–
–
Campania
80
90
Puglia
20
50
–
10
Basilicata
Calabria
–
–
Sicilia
70
120
Sardegna
70
250
Totale Italia
800
1.280
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
11%
8%
Veneto
Centro
11%
Perugia
Viterbo
Trentino A. A.
174
2006
Sassari
Parma
5%
4%
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
65%
Servizi alle persone
18%
Istruzione
Carta, stampa, editoria
12%
Servizi avanzati
2%
Altri settori
3%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
10. GRUPPO LETTERARIO
Settori e attività professionali di sbocco
Circa due terzi dei laureati dei corsi del gruppo letterario trovano impiego nella Pubblica
Amministrazione (in particolar modo nel settore dell’istruzione); un altro sesto si indirizza
verso il lavoro autonomo; la “domanda” del settore privato, vale a dire le assunzioni previste
dalle imprese industriali e dei servizi, è quindi appena un quinto di quella totale.
Di tali assunzioni, rilevate dall’Indagine Excelsior, nel 2006 quasi l’87% sono programmate da
imprese terziarie, e appena il 13% da imprese industriali, quasi interamente appartenenti al
settore poligrafico-editoriale.
Va peraltro detto che le attività dei servizi esprimono una domanda di queste figure che può
riguardare professioni molto diverse tra loro e che può essere molto variabile di anno in anno,
legata magari a eventi o a manifestazioni particolari. Per tali professioni si richiede soprattutto
un buon livello culturale, che questi laureati certamente posseggono, ma che li pone comunque
in forte concorrenza con altri laureati in discipline affini. Numericamente più contenuta, ma
anche più stabile, è la domanda espressa dal settore privato dell’istruzione.
Il settore editoriale
Il settore editoriale e della stampa è costituito in Italia da quasi 32.000 imprese, che complessivamente occupano quasi 170.000 addetti; di questi, circa 50.000 nell’editoria in senso
stretto; questi ultimi, a loro volta, sono per tre quarti lavoratori alle dipendenze e per un
quarto lavoratori autonomi.
Tra il 1998 e il 2003 il comparto dell’editoria ha conosciuto un incremento di addetti molto
modesto ma, a differenza di molti altri settori manifatturieri, la variazione è stata di segno
positivo (+2,8%); tuttavia, mentre gli indipendenti sono aumentati di oltre il 23%, i dipendenti sono diminuiti quasi del 3%: i primi sono
L’editoria presenta una forte concentrazione
passati da 10.200 a quasi 12.600, i secondi da
di personale nelle regioni del nord e nelle
oltre 38.100 a meno di 37.100. Il settore offre
medie imprese, con più di 10 dipendenti e
quindi discrete opportunità di inserimento
meno di 250.
lavorativo, ma sempre più sotto forma di collaborazioni professionali autonome.
DIPENDENTI NEL SETTORE EDITORIALE PER AREA
GEOGRAFICA, 2003
Centro
20%
DIPENDENTI NEL SETTORE EDITORIALE
PER CLASSE DIMENSIONALE, 2003
250 e oltre
7%
Sud
12%
Nord
68%
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
50 - 249
35%
1-9
23%
10 - 49
35%
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
175
10. GRUPPO LETTERARIO
Le opportunità per i neolaureati
Sono poco meno di 1.200 le assunzioni di laureati in discipline letterarie previste nel 2006 da
parte delle imprese private.
Quando assumono questi profili, i datori di lavoro ricorrono con sempre maggior frequenza a
candidati in possesso di esperienza lavorativa pregressa. La quota di assunzioni rivolta a giovani “alle prime armi” è infatti decisamente bassa (il 15% contro una media per le altre lauree
del 36%) e risulta altresì in riduzione rispetto agli anni passati.
Fanno eccezione le imprese in Puglia e in Campania, che per 2 assunzioni su 3 non richiedono
precedenti esperienze di lavoro.
Questa richiesta è probabilmente all’origine delle difficoltà di reperimento segnalate dalle
imprese, che nonostante l’alto numero di laureati in uscita dalle università, riguarda un terzo
dei casi. Nonostante ciò (il personale esperto va spesso cercato fra coloro che sono già occupati), non vi è grande disponibilità ad assunzioni stabili, previste solo per 3 assunti su 4.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
36%
33%
31%
15%
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
P
Difficoltà di reperimento
N
176
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Puglia
64%
Campania
Nel 44% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di
professionalità di questo tipo. Per questo titolo
il valore è più basso della media delle altre
lauree (66%).
64%
Sicilia
16%
Emilia Romagna
13%
12%
Lombardia
Lazio
4%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
10. GRUPPO LETTERARIO
Gli sbocchi professionali e il livello di soddisfazione dei laureati
Gli sbocchi professionali di questi laureati non risultano particolarmente diversificati: i quattro
profili più richiesti dalle imprese concentrano oltre l’80% delle assunzioni.
Chi è alla ricerca di un lavoro si può inoltre trovare in concorrenza con candidati in possesso
di un diploma di scuola media superiore, eccetto che per la professione di insegnante, per la
quale la laurea è ormai necessaria ad ogni livello.
Alla luce di tutti gli elementi considerati non stupisce che questi laureati trovino, nell’attività
lavorativa, un grado di soddisfazione costantemente inferiore alla media, soprattutto con riferimento alle possibilità di carriera e alla stabilità del posto di lavoro.
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Assunzioni
previste
(1)
di cui:
con questa
formazione
Attore
850
640
Profess. scuola media superiore (2)
200
200
Redattore
250
110
Giornalista
230
90
50
30
170
30
19.660
180
Bibliotecario
Addetto pubbliche relazioni
Altre professioni
Le figure professionali dell’attore, del
professore di scuola media superiore
(in materie umanistiche) e del redattore
sono analizzate in dettaglio nelle schede
delle pagine che seguono.
177
Totale Italia
21.410
1.280
(1) Con qualsiasi titolo di studio; (2) in materie umanistiche
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI
100%
75%
50%
25%
0%
Trattamento
economico
Stabilità del
posto di lavoro
Mansioni svolte
Questa laurea
Possibilità di
carriera
Utilizzo delle
conoscenze
Grado di
autonomia
Altre lauree
Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti.
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ATTORE
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• recitare in spettacoli teatrali comici o drammatici, sia per bambini che per adulti, talvolta anche
suonando uno strumento e interpretando brani musicali. Può occuparsi anche della regia degli
spettacoli e dell’ideazione della scenografia;
• organizzare laboratori teatrali per bambini e adulti;
• animare eventi di vario tipo durante congressi.
NEL 2006 SONO PREVISTE 850 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 45% AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
Laurea
75,1
62,2
70,3
97,0
Diploma
24,9
37,8
29,7
3,0
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
178
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Lauree
1%
letterarie
99%
Lauree
15%
letterarie
Altri titoli di
6%
studio
94%
Altri titoli di
1% 24%
studio
Fino a 29 anni
Non rilevante
Piccole
Medio-piccole
79%
6%
75%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Nord
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo
determinato, che vengono proposti all’82%
dei nuovi assunti. Non viene espressa alcuna
preferenza di genere.
13%
Italia
1%
0%
41%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROFESSORE DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE
(IN MATERIE UMANISTICHE)
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• insegnare materie scolastiche quali storia, inglese, geografia, italiano, filosofia agli alunni della
scuola superiore;
• occuparsi dell’attività di programmazione.
NEL 2006 SONO PREVISTE 200 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER L’87% AL SUD
E ISOLE.
179
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Non rilevante
95%
Fino
a 29 anni
2%
Grandi
3%
Piccole
e medie
97%
Oltre 29
3%
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
13%
Italia
Nord
0%
Centro
0%
Sud e Isole
15%
I contratti prevalenti sono quelli a tempo
determinato, che vengono proposti a tre quarti
dei nuovi assunti. Il 68% delle assunzioni è
part-time e non viene espressa alcuna preferenza di genere.
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL REDATTORE
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• occuparsi di editing e cura redazionale del testo, ricerche bibliografiche e iconografiche, redazione
di indici, revisione testi;
• redigere i pezzi per il giornale, impaginarli e risistemarli graficamente curando anche le inserzioni
pubblicitarie;
• occuparsi di correzione di bozze, impaginazione e stesura di articoli.
NEL 2006 SONO PREVISTE 250 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 44% AL NORD
E PER IL 38% AL SUD E ISOLE.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Laurea
58,4
87,9
95,5
7,4
Diploma
41,6
12,1
4,5
92,6
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
Sud e Isole
180
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree
7%
letterarie
Altri titoli di
studio
74%
24% 12%
Fino a 29 anni
Oltre 29
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Lauree
letterarie
19%
17%
Altri titoli di
studio
64%
Piccole
Non rilevante
22%
65%
Medio-piccole
61%
12% 23%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
4%
Italia
6%
Nord
7%
Centro
Sud e Isole
Il 64% delle assunzioni è a tempo indeterminato e un terzo dei nuovi assunti lavorerà
part-time. Le imprese dichiarano di assumere
indifferentemente uomini e donne.
2%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
I 15 GRUPPI DI LAUREA
11.
Gruppo LINGUISTICO
11. GRUPPO LINGUISTICO
Le possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro per i laureati del gruppo linguistico non risultano
molto incoraggianti. Un apposito indicatore, che tiene conto di molti aspetti dell’inserimento
lavorativo, presenta infatti un valore particolarmente basso, in particolare nel Centro Sud del
paese dove questo gruppo di corsi figura rispettivamente al 13°-14° posto. Migliori opportunità
vi sono invece nelle regioni del Nord.
Le principali ragioni di questa difficoltà sembrano essere il divario tra i laureati in uscita ogni
anno dalle università e lo scarso numero delle opportunità lavorative.
La conseguenza è che a tre anni dalla laurea un quarto di questi laureati è ancora senza un
impiego e solo 2 su 3 hanno un’occupazione stabile.
Le assunzioni previste dalle imprese nel 2006 sono poco più di 1.400 e per oltre la metà si
concentrano nelle regioni del Nord.
183
I PRINCIPALI CORSI DI LAUREA
•
•
•
•
•
Lingue e letterature straniere
Scienze linguistiche
Mediazione linguistica e culturale
Lingue e civiltà orientali
Scienze della mediazione linguistica
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
8
13
14
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi
di laurea.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree
rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro.
11. GRUPPO LINGUISTICO
Studenti, laureati e inserimento professionale
Il gruppo linguistico nell’ultimo anno accademico contava 92.700 iscritti; di questi, 22.400
al 1° anno, in lieve ma continuo aumento fin dall’inizio degli anni duemila. In aumento sono
anche i laureati, che nel 2005 hanno toccato il record di 16.600, per poi diminuire leggermente
nel 2006.
L’aumento del numero di laureati è anche un effetto temporaneo della riforma universitaria
introdotta nel 2000-2001 e sembra ora in via di esaurimento; questo fatto, insieme al miglioramento della situazione economica, dovrebbe aprire a questi giovani, rispetto agli anni passati,
maggiori spazi di inserimento nel mondo del lavoro.
Nel 2004, dopo ben tre anni dalla fine degli studi, solo due terzi dei laureati del 2001 risultavano occupati stabilmente; di questi, il 13% aveva raggiunto la posizione di quadro o dirigente.
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
STUDENTI LAUREATI
30
20
25
15
20
15
10
10
5
Vecchio ordinam.
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
Triennali
2006 (p)
2005
2004
2003
2002
2001
2000
0
1999
05-06 (p)
2004-05
2003-04
2002-03
2001-02
2000-01
1999-00
1998-99
1997-98
0
1998
5
184
4-5 anni
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA...
...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO
UN LAVORO CONTINUATIVO
81%
Non lavorano
25%
Lavoro
continuativo
66%
Lavoro
non continuativo
9%
12%
Dirigenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
6%
1%
Quadri
Impiegati Indipendenti
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
11. GRUPPO LINGUISTICO
Squilibri fra domanda e offerta di lavoro
La Pubblica Amministrazione è il datore di lavoro più importante per chi consegue una laurea
del gruppo linguistico. Da questo settore viene infatti il maggior numero di posti di lavoro
disponibili, probabilmente grazie alla crescente diffusione dell’insegnamento delle lingue in
tutta la scuola.
Ciò nonostante non vi è un eccessivo interesse a entrare nel pubblico in confronto alle altre vie
di sbocco. Le preferenze vanno infatti soprattutto alle imprese private e al lavoro autonomo
che però esprimono una “domanda” di questi laureati abbastanza modesta.
Il risultato complessivo è uno squilibrio tra i quasi 9.700 laureati che si stima entreranno nel
2006 nel mercato del lavoro e le circa 4.300 opportunità di impiego che questo può offrire.
OPPORTUNITÀ LAVORATIVE, 2006
Dipendente
nella PA
56%
185
Dipendente
nel settore
privato
34%
Totale (lavoro extra-agricolo)
Numero
Trend
Ingressi sul mercato del lavoro
9.690
Ì
Opportunità
lavorative
4.280
Ì
-5.410
Ê
Squilibrio
(opportunità ingressi)
Lavoro autonomo
Numero
Ingressi sul mercato del lavoro
Opportunità
lavorative
Squilibrio
(opportunità ingressi)
Autonomo
10%
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Lavoro dipendente - settore privato
Trend
Numero
1.700
Ì
Ingressi sul mercato del lavoro
450
=
Opportunità
lavorative
-1.250
Ê
Squilibrio
(opportunità ingressi)
Lavoro dipendente - PA
Numero
Trend
Trend
Ì
Ingressi sul mercato del lavoro
1.500
Ì
1.440
Ê
Opportunità
lavorative
2.400
Ì
-5.050
Ê
Squilibrio
(opportunità ingressi)
900
Ì
6.490
Fonti: ingressi nel mercato del lavoro: elaborazioni su dati MIUR e ISTAT; opportunità lavorative: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema
Informativo Excelsior
11. GRUPPO LINGUISTICO
Le opportunità nelle imprese private
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
Media
2003-2006
2006
14%
Cremona
11%
Isernia
Nord Ovest
270
330
Piemonte
60
70
Valle d’Aosta
Lombardia
Liguria
11%
11%
–
–
Modena
190
240
Napoli
20
20
450
Trentino A. A.
30
40
Lucca
Veneto
90
130
Siracusa
Friuli V. G.
30
20
Emilia Romagna
160
270
Centro
320
350
Toscana
300
150
90
Umbria
10
–
Marche
20
20
Lazio
150
240
Sud e Isole
280
310
Abruzzo
Molise
Campania
30
20
–
10
120
180
Puglia
40
30
Basilicata
10
–
Calabria
20
–
Sicilia
40
70
Sardegna
20
–
Totale Italia
1.160
1.440
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
10%
10%
Trento
Pisa
Nord Est
186
Reggio Emilia
9%
7%
7%
6%
Viterbo
Palermo
6%
Pistoia
6%
Vicenza
6%
Forlì-Cesena
5%
Taranto
5%
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
Istruzione
31%
11%
Commercio all’ingrosso
Industria meccanica
6%
Servizi avanzati
6%
Turismo e ristorazione
Altri settori
5%
39%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
11. GRUPPO LINGUISTICO
Settori e attività professionali di sbocco
Per i laureati del gruppo si aprono oggi opportunità di impiego in diversi settori. Primo fra
tutti, per numero di assunzioni previste, quello dell’industria, soprattutto manifatturiera,
seguita dal tradizionale settore dell’insegnamento nel quale vi sono crescenti opportunità (ad
esempio per l’insegnamento della lingua italiana a stranieri), dal commercio all’ingrosso (in
imprese la cui attività è soprattutto di import-export), ai servizi avanzati per le imprese e
dal turismo. A ciò si aggiunge la possibilità di lavori di traduzione e interpretariato, anche in
forma di lavoro autonomo.
Questi laureati, in altre parole, beneficiano di alcune grandi trasformazioni che stanno interessando la società e l’economia italiana, e non solo, e in particolare della crescente importanza
delle relazioni economiche col resto del mondo, che rendono la conoscenza delle lingue un’esigenza sempre più diffusa. Certo, questa conoscenza è spesso un requisito di base richiesto
qualunque sia la professione, ma al momento è anche un aspetto poco diffuso, soprattutto a
livello specialistico, come richiesto in questi casi.
Per questo le imprese che cercano tali figure professionali sono le più aperte ai mercati esteri,
come quelle di import-export e quelle manifatturiere.
Il settore del commercio all’ingrosso
Quello del commercio all’ingrosso, secondo per numero di assunzioni previste, è un settore
molto composito, che si può distinguere sia in base alla merceologia dei beni trattati, sia in
base al mercato in cui le imprese operano, che può essere nazionale o internazionale e che
può modificarsi nel tempo più facilmente di quanto non si modifichi la merceologia dei beni
prodotti, importati o esportati: ad esempio, quando un’impresa che opera sul mercato interno
decide, a un certo punto, di avviare rapporti commerciali anche con altri paesi.
In questo settore operano in Italia oltre 441.000 imprese; nel 2003 esse occupavano quasi
1.040.000 addetti, dei quali i dipendenti erano poco più della metà: è quindi un settore con
una forte componente di lavoro autonomo e imprenditoriale, e con dimensioni medie delle
imprese abbastanza contenute.
Il settore è costituito da due grandi comparti: quello degli intermediari, con poco più di
300.000 addetti, delle quali meno di 1 su
6 è un dipendente, e quello del commercio
DIPENDENTI PER DIMENSIONE DELLE IMPRESE,
all’ingrosso delle diverse categorie di beni,
2003
che occupa oltre 735.000 persone, delle quali
250 dip. e oltre
50-249 dip.
quasi 490.000 alle dipendenze.
1-9 dip.
2%
11%
44%
Tra il 1998 e il 2005 il settore ha conosciuto
una buona espansione: gli addetti totali sono
aumentati quasi del 15% e i dipendenti di
oltre il 21%.
Netta la prevalenza delle piccole imprese:
10-49 dip.
quasi 9 dipendenti su 10 sono occupati in
43%
aziende che arrivano al massimo a 49 dipenFonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
denti.
187
11. GRUPPO LINGUISTICO
Le opportunità per i neolaureati
Le imprese che hanno bisogno di queste figure professionali sono disposte ad assumere circa un
terzo di laureati senza precedente esperienza lavorativa, in media con gli altri titoli.
Questo dato comunque è più elevato in alcune regioni italiane, quali Campania, Toscana, Veneto
e Lombardia.
L’alto numero di laureati che cercano un lavoro dipendente nel settore privato e il basso numero
di assunzioni previsto fanno sì che le imprese incontrino poche difficoltà a trovare candidati,
segnalate solo nel 12% dei casi a fronte di una media del 31%.
Anche da questo punto di vista si sottolinea la difficoltà di questi laureati a entrare nel mondo
del lavoro.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
35%
36%
31%
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
N
Difficoltà di reperimento
P
12%
188
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Campania
Nel 60% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di
professionalità di questo tipo. Per questo titolo
il valore è più basso della media delle altre
lauree (66%).
71%
Toscana
51%
Veneto
50%
Lombardia
45%
31%
Piemonte
Sicilia
17%
Lazio
16%
Emilia Romagna
10%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
11. GRUPPO LINGUISTICO
Gli sbocchi professionali e il livello di soddisfazione dei laureati
Le due figure professionali a cui sono maggiormente interessate le imprese private sono
l’operatore commerciale estero e l’insegnante di lingue, per la quale le assunzioni riguardano
esclusivamente laureati in questo indirizzo. Nel caso degli operatori commerciali, essendo la
conoscenza delle lingue un’esigenza ormai diffusa, le imprese sono disposte ad assumere anche
laureati in altre discipline (soprattutto economiche). I laureati in Lingue trovano nel mercato
del lavoro dipendente non solo poche opportunità di impiego ma anche una forte concorrenza
da parte di altri giovani.
Anche il grado di soddisfazione per il lavoro svolto non è particolarmente elevato, soprattutto
per quanto riguarda la possibilità di carriera; è però inferiore alla media anche per mansioni
svolte, utilizzo delle conoscenze e autonomia nel lavoro.
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Assunzioni
previste
(1)
Operatore commerciale estero
1.220
350
310
300
Insegnante di lingue
Segretaria
di cui:
con questa
formazione
11.600
140
Assistente tecnico clienti
2.400
110
Operatore commerciale
3.990
70
60
60
21.320
450
Profess. scuola media superiore (2)
Altre professioni
Le figure professionali dell’operatore
commerciale estero, dell’insegnante di
lingue e della segretaria sono analizzate nelle pagine che seguono, in cui
sono riportate con maggior dettaglio le
informazioni chiave sulle prospettive
di lavoro.
Totale Italia
40.900
1.480
(1) Con qualsiasi titolo di studio; (2) in lingue straniere
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI
100%
75%
50%
25%
0%
Trattamento
economico
Stabilità del
posto di lavoro
Mansioni svolte
Questa laurea
Possibilità di
carriera
Utilizzo delle
conoscenze
Grado di
autonomia
Altre lauree
Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti.
Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
189
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE COMMERCIALE ESTERO
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• curare la corrispondenza e i contatti telefonici con fornitori e clienti, gestire i rapporti e i documenti
necessari nei rapporti con i clienti e con gli agenti esteri;
• contribuire alla realizzazione delle strategie di sviluppo dei prodotti aziendali per i mercati esteri,
gestire i rapporti commerciali di propria competenza.
NEL 2006 SONO PREVISTE 1.220 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 78% AL NORD.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
Laurea
53,0
46,1
56,4
90,5
Diploma
47,0
53,9
43,6
9,5
100,0
100,0
100,0
100,0
Totale
190
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
lingue
60%
Altri titoli di
studio
35%
Fino a 29 anni
21%
41%
Oltre 29
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Lauree in
lingue
18%
Altri titoli di
studio
24%
Piccole
Non rilevante
51%
24%
36%
58%
Medio-piccole
13%
18%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
18%
Italia
20%
Nord
19%
Centro
Sud e Isole
1%
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 62% dei
nuovi assunti. Per il 43% delle assunzioni le
imprese assumono indifferentemente uomini
e donne; per il 31% dichiarano di preferire
una figura femminile.
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INSEGNANTE DI LINGUE
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• insegnare le lingue agli alunni nella scuola di secondo grado;
• insegnare le lingue al personale in organico delle aziende.
NEL 2006 SONO PREVISTE 310 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 66% AL CENTRO.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Laurea
Diploma
Totale
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
96,1
79,6
99,5
98,1
3,9
20,4
0,5
1,9
100,0
100,0
100,0
100,0
191
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Non rilevante
31%
Con meno di 10
dipendenti
81%
Con 10 o più
dipendenti
19%
Fino a 29 anni
51%
Oltre 29
18%
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
5%
Italia
14%
Nord
Centro
Sud e Isole
3%
6%
I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti per quasi
9 assunzioni su 10. Nel 93% dei casi non
viene espressa alcuna preferenza di genere,
nei casi rimanenti le imprese preferirebbero
assumere una donna.
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DELLA SEGRETARIA
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• occuparsi della corrispondenza, protocollare la posta in entrata e in uscita, rispondere al telefono,
occuparsi della trasmissione dei documenti, delle fotocopie e delle ricerche su internet, fissare gli
appuntamenti, organizzare le trasferte dei dirigenti;
• occuparsi della corrispondenza in lingua estera, della posta e dei contatti con i clienti all’estero;
saper conversare in lingua straniera.
NEL 2006 SONO PREVISTE 11.600 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO: RIPARTITE PER IL 49% AL NORD,
PER IL 26% AL SUD E ISOLE E PER IL 25 NEL CENTRO ITALIA.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Laurea
Diploma
Qualifica professionale
Totale
Nord
Centro
Sud e Isole
5,8
5,6
5,5
6,4
91,3
92,0
89,7
91,7
2,9
2,4
4,8
1,9
100,0
100,0
100,0
100,0
192
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Lauree in
lingue
54%
Altri titoli di
studio
51%
Fino a 29 anni
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
36%
27%
Oltre 29
10%
Lauree in
lingue
Altri titoli di
studio
22%
Piccole
Non rilevante
66%
21% 13%
78%
Medio-piccole
20% 2%
Grandi
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
8%
Italia
11%
Nord
6%
Centro
Sud e Isole
5%
Il 28% dei nuovi assunti lavorerà part-time e
per tre quarti delle assunzioni le imprese preferirebbero assumere una figura femminile.
Relativamente bassa la quota delle assunzioni
con un contratto a tempo indeterminato (2
su 5).
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
I 15 GRUPPI DI LAUREA
12.
Gruppo MEDICO E SANITARIO
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO
Il gruppo medico e sanitario è stato suddiviso in due sottogruppi con caratteristiche diverse tra
loro per quanto riguarda sia il percorso degli studi che quello professionale.
Il primo comprende le due lauree specialistiche a “ciclo unico” in Medicina e in Odontoiatria,
non toccate dalla riforma dell’ordinamento universitario introdotta nel 2000.
Il secondo sottogruppo comprende 39 corsi di laurea di I livello che preparano all’esercizio di
professioni sanitarie “ausiliarie”: in pratica si tratta, con qualche ampliamento, dei corsi di
diploma universitari esistenti prima della riforma. Inizialmente, a differenza di tutti gli altri
corsi triennali, per queste lauree non era prevista la possibilità di proseguire gli studi per arrivare a una “laurea specialistica”; nel 2003 è stata però istituita la “classe” di laurea specialistica
in Scienze della nutrizione umana e successivamente 4 “classi” di lauree specialistiche nelle
professioni sanitarie, alle quali si può accedere con una laurea triennale.
Anche se entrambi attinenti alle scienze medico-sanitarie, i due percorsi di studio portano a
professioni distinte, che saranno quindi oggetto di trattazioni separate e specifiche.
I CORSI DI LAUREA DEL SOTTOGRUPPO MEDICO
E ODONTOIATRICO
• Medicina e chirurgia
• Odontoiatria e protesi dentaria
195
I PRINCIPALI CORSI DI LAUREA DEL SOTTOGRUPPO
“PROFESSIONI SANITARIE”
Il sottogruppo delle professioni sanitarie comprende 4
“classi” di laurea (per un totale di 39 corsi) orientate
rispettivamente alle scienze infermieristiche e ostetriche,
alle scienze della riabilitazione, alle scienze delle tecniche
sanitarie e alle scienze della prevenzione.
Questi i corsi con il maggior numero di studenti immatricolati:
• Infermieristica
• Fisioterapia
• Tecniche di radiologia medica, per immagini
e radioterapia
• Ostetricia
• Tecniche di laboratorio biomedico
I 15 GRUPPI DI LAUREA
12.
Gruppo MEDICO E SANITARIO
Sottogruppo MEDICO
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO
Gli studenti universitari in Medicina e in Odontoiatria non completano l’iter formativo necessario per la professione medica e per quella dentistica con il conseguimento del titolo accademico:
per i primi, in particolare, che sono anche i più numerosi, dopo la laurea è infatti necessario
un tirocinio ospedaliero, conseguire la “specializzazione” in una delle molte aree disciplinari
e infine superare l’Esame di Stato che abilita alla professione e consente l’iscrizione all’Albo
professionale.
È quindi un gruppo abbastanza atipico, considerando che i laureati che entrano nel mercato
del lavoro alla fine dell’università sono sostanzialmente coloro che non intendono esercitare la
professione medica, o che comunque intendono svolgere un’attività lavorativa parallelamente
alla prosecuzione degli studi (e nella misura in cui l’impegno degli studi lo consente).
Il loro numero è quindi molto inferiore a quello dei laureati, anche se di anno in anno entrano
nel mondo lavorativo i giovani medici che, dopo qualche anno dal titolo, hanno raggiunto il
traguardo finale dell’abilitazione.
Pur con qualche difficoltà nell’identificare chiaramente le figure in ingresso nel mercato del
lavoro, le prospettive occupazionali per questi laureati sono sicuramente buone: l’indicatore
costruito per analizzare le prospettive di inserimento lavorativo raggiunge infatti un punteggio
elevato, di molto superiore alla media e che posiziona questi laureati tra la 7a e la 9a posizione
fra tutti i gruppi di laurea.
A tre anni dalla fine degli studi solo un terzo dei laureati risulta occupato, ma quasi il 53%
studia ancora (e ben il 62% tra i laureati in medicina), cosicché il tasso di disoccupazione
effettivo raggiunge appena l’8%, vale a dire 6 punti in meno della media (14%).
Leggermente superiori alla media sono invece i tempi in cui trovano lavoro: 12 mesi rispetto
agli 11 necessari per le altre lauree.
LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA
9
9
LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI
7
La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi
di laurea.
I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree
rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro.
199
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO
Studenti, laureati e inserimento professionale
La facoltà di Medicina è stata fra le prime a introdurre il “numero chiuso” per evitare un eccesso
di laureati. Gli studenti iscritti sono circa 70.000 (dei quali ancora 13.000 ai corsi del vecchio
ordinamento); gli immatricolati (circa 6.700) sembrano ormai stabilizzati, dopo il calo registrato negli anni ‘90.
Nel 2006 si prevedono poco meno di 8.000 laureati, dei quali tre quarti proseguiranno gli studi
per conseguire la specializzazione che li porterà all’esercizio della professione.
Al netto di una piccola quota comunque non interessata ad un’attività lavorativa, sono circa
2.000 gli ingressi attesi nel mercato del lavoro.
Pochi di questi sono orientati a un lavoro alle dipendenze nel settore privato (circa 230), vuoi
perché l’esercizio della professione viene svolto in forma autonoma, vuoi perché gran parte dei
servizi della sanità sono pubblici. Si può quindi temere anche una “carenza di offerta” rispetto
alle 640 assunzioni che le imprese hanno dichiarato di voler effettuare nel corso del 2006.
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
STUDENTI LAUREATI
10
10
8
8
6
6
4
4
2
2
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
05-06 (p)
2004-05
2003-04
0
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
2006 (p)
Vecchio ordinam.
2002-03
2001-02
2000-01
1999-00
1998-99
0
1997-98
200
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
QUALE LAVORO DESIDERANO I NEOLAUREATI...
...E LA SITUAZIONE NELLE IMPRESE PRIVATE
640
Dipendente
nel settore privato
13%
230
Autonomo
73%
Dipendente
nella PA
14%
Fonte: stima su dati MIUR e ISTAT
Neolaureati in cerca di
lavoro nel privato
Assunzioni previste
Fonte: stima su dati MIUR e ISTAT;
Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO
Le opportunità nelle imprese private
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
Media
6%
L'Aquila
2003-2006
2006
Nord Ovest
220
230
Piemonte
20
10
–
–
200
220
Siena
4%
–
–
Varese
3%
80
30
Valle d’Aosta
Lombardia
Liguria
Nord Est
Potenza
5%
Latina
5%
5%
Pesaro
3%
Ancona
Trentino A. A.
10
–
Viterbo
Veneto
50
10
Verbania
Friuli V. G.
10
–
Emilia Romagna
20
20
3%
3%
Enna
3%
Chieti
3%
180
290
Caserta
2%
40
50
Roma
2%
Umbria
–
–
Marche
20
30
Crotone
2%
Lazio
120
210
Pisa
2%
Sud e Isole
170
80
40
20
Centro
Toscana
Abruzzo
Molise
–
–
Campania
50
20
Puglia
20
20
–
10
Calabria
10
10
Sicilia
40
10
–
–
Basilicata
Sardegna
Totale Italia
660
640
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
55%
Chimica
28%
Sanità
Altri settori
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
201
17%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO
Settori e attività professionali di sbocco
Il numero relativamente esiguo di assunzioni di questi laureati deriva evidentemente dal fatto
che le strutture sanitarie, che ne rappresentano il principale sbocco professionale, sono in Italia
in larga misura pubbliche. Ciò non toglie che queste figure siano richieste anche dalle imprese
private, operanti sia nel settore della sanità, sia in settori industriali ad essa collegati, come il
farmaceutico, compreso tra le industrie chimiche. Anzi è proprio questo comparto che esprime la
maggiore “domanda” di laureati in Medicina che non intendono svolgere la professione medica,
destinati prevalentemente alla professione di informatori scientifici, per la quale non è necessario il percorso post-laurea che porta all’esercizio della professione medica in senso stretto.
Anche se spesso esercitata congiuntamente all’attività nelle strutture pubbliche (ma con precise limitazioni), la professione medica può essere svolta anche in modo autonomo. In ogni
caso essa richiede un periodo di tirocinio solo dopo il quale è possibile sostenere l’Esame di
abilitazione all’esercizio della professione e quindi l’iscrizione (obbligatoria) all’Albo professionale; dopo questo è possibile accedere a uno dei molti corsi di specializzazione, finalizzati ad
acquisire le competenze necessarie alla specializzazione.
Il settore della sanità
202
Il settore della sanità occupa in Italia circa 1,1 milioni di persone; di queste, oltre 900.000 in
qualità di dipendenti nelle strutture pubbliche e private. Queste ultime nel 2003 contavano quasi
260.000 addetti, dei quali oltre 200.000 dipendenti, vale a dire circa 8 su 10. Sia gli addetti totali
che i dipendenti, nel quinquennio 1998-2003 hanno conosciuto un apprezzabile aumento (+26
e +23%) frutto anche di alcune legislazioni regionali tese a introdurre una certa concorrenza tra
pubblico e privato, che nelle intenzioni dovrebbe portare a una riduzione dei costi pubblici, a
maggiori possibilità di scelta per i cittadini e a un miglioramento qualitativo dei servizi offerti.
Il maggior numero di dipendenti si concentra nei servizi ospedalieri (quasi 92.000), seguiti
dagli studi medici (oltre 46.000), dagli studi odontoiatrici (oltre 34.000) e dagli altri servizi sanitari (circa 29.000), che comprendono
laboratori di analisi, igiene e profilassi, servizi
DIPENDENTI PER CLASSE DIMENSIONALE
di ambulanze, banche del sangue, studi degli
D’AZIENDA, 2003
psicologi e altri servizi.
0%
20%
1 - 9 dip
40%
10 - 49
60%
50 - 249
80%
100%
250 e oltre
DIPENDENTI NEL SETTORE PRIVATO
DELLA SANITÀ, 2003
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
Studi
odontoiatrici
17%
DIPENDENTI PER AREA GEOGRAFICA
0%
20%
Nord
40%
60%
Centro
80%
100%
Sud
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
Altri servizi
14%
Servizi
ospedalieri
46%
Studi
medici
23%
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO
Le opportunità per i neolaureati
Le 640 assunzioni di laureati in Medicina che le imprese private hanno previsto per il 2006 risultano concentrate per due terzi in Lombardia e nel Lazio, regioni dove operano grandi imprese
chimico-farmaceutiche (che costituiscono, all’interno del settore privato, il principale sbocco
per i medici) e dove vi è la maggiore concentrazione di servizi sanitari di carattere privato.
È decisamente alta la propensione delle imprese a inserire in organico medici che non abbiano
ancora maturato precedenti esperienze lavorative, per una quota pari al 45% delle assunzioni
totali (contro una media per le altre lauree del 36%).
In parte per questa ragione le assunzioni risultano molto agevoli, e solo in 1 caso su 10 le
aziende segnalano difficoltà nel reperimento di personale.
Questa circostanza presumibilmente indica che il “serbatoio” di neolaureati interessati all’assunzione, pur sottodimensionato rispetto al numero di posti di lavoro disponibili, dal punto di
vista qualitativo è adeguato alle esigenze delle imprese.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
45%
36%
31%
11%
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
N
Difficoltà di reperimento
P
203
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Abruzzo
In circa la metà dei casi, le assunzioni di
laureati in Medicina e in Odontoiatria hanno
lo scopo di potenziare l’organico aziendale di
professionalità di questo tipo. Per questo titolo
il valore è più basso della media delle altre
lauree (66%).
71%
Lombardia
63%
42%
Lazio
Toscana
Marche
31%
3%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO
Gli sbocchi professionali e il livello di soddisfazione dei laureati
Quasi 2 su 3 dei laureati in medicina assunti nelle imprese private sono chiamati a svolgere
la professione di informatore medico-scientifico. Per queste figure le imprese assumono anche
laureati in discipline chimico-farmaceutiche e biologiche, indirizzi di laurea considerati quindi
equivalenti a quello in Medicina.
I medici vengono però talvolta assunti anche per esercitare professioni di carattere tecnico (per
esempio, in qualità di tecnici di radiologia) e per le quali è sufficiente la laurea a indirizzo
paramedico.
Medici e laureati in Medicina occupati dichiarano una soddisfazione nel lavoro superiore in ogni
aspetto a quella dichiarata dagli altri laureati; ciò vale soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo
delle conoscenze, le mansioni svolte e il trattamento economico.
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Informatore medico-scientifico
204
Assunzioni
previste
(1)
di cui:
con questa
formazione
1.910
380
Clinical monitor
50
50
Medico ospedaliero
50
50
Medico generico
40
40
Oncologo
10
10
Analista medico
10
10
Altre professioni
490
100
Totale Italia
2.560
640
(1) Con qualsiasi titolo di studio
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
La scheda nella pagina successiva illustra le informazioni chiave sulle assunzioni previste di medici, aggregate in
un’unica figura senza tener conto delle
diverse specializzazioni. Questo perché
le assunzioni previste per ogni singola
specializzazione sono molto contenute
e non consentono un’analisi dettagliata.
La figura dell’informatore medico-scientifico è invece analizzata nell’ambito
delle lauree chimico-farmaceutiche.
LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI
100%
75%
50%
25%
0%
Trattamento
economico
Stabilità del
posto di lavoro
Mansioni svolte
Questa laurea
Possibilità di
carriera
Utilizzo delle
conoscenze
Grado di
autonomia
Altre lauree
Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti.
Fonte: ISTAT, indagine sugli sbocchi professionali dei laureati
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL MEDICO
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• preparare i campioni, eseguire i test ed interpretare il risultato delle analisi con l’uso di microscopio
ed altri macchinari;
• occuparsi del settore di microbiologia, fare esami chimici su piastre e su terreni di colture per studiare nuovi tipi di infezioni;
• essere responsabile degli esami di laboratorio microbiologico e della qualità;
• utilizzare apparecchiature biomediche.
NEL 2006 SONO PREVISTE 230 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, RIPARTITE PER IL 45% AL NORD,
PER IL 30% AL SUD E ISOLE E PER IL 25% NEL CENTRO.
205
… E PER DIMENSIONE AZIENDALE
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Non rilevante
28%
Grandi
56%
Oltre 29
45%
Fino a 29 anni
27%
Medio-piccole
29%
Piccole
15%
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
66%
Italia
78%
Nord
81%
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo
indeterminato, che vengono proposti all’81%
dei nuovi assunti. Per il 78% delle assunzioni
le imprese non indicano una preferenza di
genere.
37%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
I 15 GRUPPI DI LAUREA
12.
Gruppo MEDICO E SANITARIO
Sottogruppo PROFESSIONI SANITARIE
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE
Studenti, laureati e inserimento professionale
Incentivati da una richiesta elevata e in forte crescita, i giovani che si iscrivono a questi corsi
di laurea sono sempre più numerosi: nonostante la leggera flessione registrata nel 2005-2006,
negli anni duemila gli immatricolati sono più che raddoppiati, passando da 10.000 a 22.000.
Grazie anche alla confluenza nei nuovi corsi triennali degli iscritti ai precedenti corsi di diploma
universitario, si è avuto anche un forte aumento dei laureati, che nel 2006 si stima siano stati
circa 25.000.
Non avendo molte possibilità di proseguire gli studi, il 90% di questi si presenterà nel mercato
del lavoro orientato soprattutto a un lavoro dipendente, nel settore privato (circa un terzo) o
nella Pubblica Amministrazione (circa la metà). Pochi sono invece propensi ad avviare un’attività professionale autonoma.
STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO
STUDENTI LAUREATI
25
25
20
20
15
15
2005
2004
2003
2002
2001
2000
0
1998
05-06 (p)
2004-05
2003-04
209
Nuovo ordinam.
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
2006 (p)
Vecchio ordinam.
2002-03
2001-02
2000-01
5
1999-00
0
1998-99
10
1997-98
5
1999
10
(dati in migliaia di unità)
Fonte: MIUR
QUALE LAVORO DESIDERANO I NEOLAUREATI...
...E LA SITUAZIONE NELLE IMPRESE PRIVATE
7.530
6.070
Dipendente
nella PA
51%
Dipendente
nel settore privato
34%
Fonte: stima su dati MIUR e ISTAT
Autonomo
15%
Neolaureati in cerca di
lavoro nel privato
Assunzioni previste
Fonte: stima su dati MIUR e ISTAT;
Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE
Le opportunità nelle imprese private
ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*)
LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE
MAGGIORMENTE, 2006
Media
2003-2006
2006
1.900
2.080
350
400
10
49%
Imperia
46%
Pavia
Nord Ovest
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Liguria
Nord Est
Trentino A. A.
Veneto
Friuli V. G.
Emilia Romagna
43%
–
Nuoro
41%
1.410
1.520
Agrigento
130
160
Isernia
1.040
980
39%
34%
32%
Ancona
80
30
Crotone
450
490
Frosinone
40
40
470
410
30%
28%
24%
Viterbo
Pescara
20%
1.420
1.580
Cagliari
19%
200
160
Potenza
19%
Umbria
20
20
Marche
150
190
Novara
19%
Lazio
1.040
1.210
Avellino
19%
Sud e Isole
1.590
1.380
170
150
Centro
210
Benevento
Toscana
Abruzzo
Molise
40
20
Campania
490
430
Puglia
230
130
30
40
Calabria
120
100
Sicilia
370
320
Sardegna
140
190
Basilicata
Totale Italia
5.950
6.020
(*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori.
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente
previste dalle imprese private dell’industria e
dei servizi.
(% sulle assunzioni totali di personale laureato)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006
94%
Sanità
Servizi alle
persone
4%
Altri settori
3%
(distribuzione % delle assunzioni con questa laurea)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE
Settori e attività professionali di sbocco
La “domanda” di laureati nelle professioni tecniche della sanità (infermieri, ortottisti, ostetrici,
audiometristi, tecnici radiologi, tecnici di laboratorio, audiometristi, igienisti dentali, fisioterapisti e molte altre ancora) continua a mantenersi elevata, e ovviamente ha come sbocco
privilegiato il settore della sanità.
Questo ha una forte componente pubblica (non compresa dall’indagine Excelsior), ma queste
professioni sono richieste anche dalle strutture sanitarie private, in alcuni casi per il carattere
complementare o riabilitativo rispetto alle cure mediche in senso stretto.
Un altro sbocco, anche se di minore consistenza, è quello in alcuni servizi alla persona, in
particolare nei servizi ambientali, nelle attività sportive e nei servizi alle famiglie; tra questi
ultimi sono compresi centri e stabilimenti per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali). Due delle “classi” di laurea di questo gruppo sono infatti quelle delle scienze riabilitative
e preventive.
È possibile anche l’esercizio della professione in forma autonoma, senza ulteriori formalità, in
quanto l’esame di laurea vale anche come Esame di Stato abilitante.
Servizi ambientali
I servizi ambientali (per le acque, l’aria, lo smaltimento dei rifiuti) hanno notevole importanza
per la salute dei cittadini e quindi in molti casi svolgono una vera e propria azione preventiva
per la conservazione dello stato di igiene, salute e di benessere fisico della popolazione.
La loro gestione attiene quindi, oltre agli aspetti tecnologici, agli aspetti tecnico-sanitari in
cui possono trovare sbocco i laureati in alcuni indirizzi di questo gruppo.
Questo settore (esclusi i servizi che ricadono sotto la diretta gestione delle Amministrazioni
Pubbliche) occupa in Italia oltre 89.000 addetti, dei quali quasi 83.000 lavoratori dipendenti.
Le aziende del settore sono per lo più di dimensioni media, da 10 a 249 dipendenti), ma una
quota consistente di dipendenti (circa 1 su 5)
opera anche in imprese che superano i 250
DIPENDENTI PER CLASSE DIMENSIONALE
dipendenti.
D’AZIENDA, 2003
La distribuzione territoriale è meno squilibrata
rispetto ad altri settori, e una quota di dipendenti abbastanza elevata (quasi il 36%) si con0%
20%
40%
60%
80%
100%
centra nelle regioni del Mezzogiorno.
1 - 9 dip
10 - 49
50 - 249
250 e oltre
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
DIPENDENTI PER AREA GEOGRAFICA, 2003
Tra il 1998 e il 2003 i dipendenti del settore
sono aumentati quasi di un terzo.
0%
20%
Nord
40%
60%
Centro
80%
100%
Sud
Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA
211
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE
Le opportunità per i neolaureati
Nel 2006 le imprese private hanno programmato circa 6.000 assunzioni con questo titolo, vale
a dire il 10% delle assunzioni totali di laureati. In alcune province questi titoli di studio hanno
però un’incidenza decisamente più elevata, che in alcuni casi (Imperia e Pavia) supera il 45%.
A fronte delle 6.000 entrate sono previsti 7.500 neolaureati in ingresso nel mercato del lavoro
(e orientati verso il lavoro dipendente nel settore privato); vi sarebbe quindi un “eccesso” di
giovani interessati all’assunzione rispetto ai posti di lavoro disponibili. Un sovrannumero al
momento non preoccupante, ma che potrebbe diventarlo se continua la forte crescita dei laureati degli ultimi anni.
La quota di assunzioni riservate a laureati privi di esperienza è in linea con quella delle altre
lauree e registra un aumento rispetto agli anni precedenti. Ciò nonostante, le difficoltà delle
imprese nel reperire personale sono molto alte e, anche se in calo, riguardano ben due terzi
delle assunzioni.
In presenza di un alto numero complessivo di laureati è possibile che ciò derivi da una diversità
tra le specializzazioni richieste e quelle possedute dai giovani in uscita dalle università.
CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006
TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI
66%
36%
36%
27%
Propensione all'assunzione di personale
senza esperienza
N
Difficoltà di reperimento
P
212
Senza esperienza
Questo indirizzo
Difficili da reperire
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
Altre lauree
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE
REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006
Sardegna
66%
Emilia Romagna
46%
Lazio
Nel 49% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di
professionalità di questo tipo. Per questo titolo
il valore è più basso della media delle altre
lauree (66%).
43%
Piemonte
Campania
Lombardia
40%
30%
27%
Veneto
24%
Sicilia
24%
(quota sulle assunzioni totali)
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo
Excelsior
12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE
Gli sbocchi professionali
Quasi nel 70% dei casi questi laureati vengono assunti dalle imprese private per esercitare la
professione di infermiere, mentre per il 18% le assunzioni riguardano la professione di fisioterapista.
Per entrambe la laurea in discipline sanitarie è richiesta in modo esclusivo.
Le altre figure professionali, richieste però con una frequenza relativamente bassa, riguardano
comunque profili sempre collegati all’area sanitaria. Fanno eccezione le figure dell’educatore di
disabili (60 assunzioni) e dell’educatore professionale (50 assunzioni), per le quali le imprese
si rivolgono però anche (e soprattutto) a laureati con una formazione nel campo dell’insegnamento.
LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006
Assunzioni
previste
(1)
di cui:
con questa
formazione
Infermiere
4.130
4.130
Fisioterapista
1.080
1.070
Tecnico di radiologia
210
170
Assistente sanitario
160
120
Tecnico laborat. medico di analisi
200
110
80
70
12.830
350
Tecnico audioprotesista
Altre professioni
Totale Italia
18.690
6.020
(1) Con qualsiasi titolo di studio
Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
Le figure professionali dell’infermiere, del fisioterapista e del tecnico di
radiologia sono analizzate nelle pagine
che seguono, in cui sono riportate le
informazioni chiave sulle prospettive
di lavoro.
213
LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• svolgere attività infermieristica presso i vari reparti di degenza e in sala operatoria, assistere ed
aiutare i malati anche per la movimentazione;
• fare i prelievi di sangue ai pazienti, esami quali audiometria, spirometria, elettrocardiogramma, test
visivo, a volte affiancando i medici;
• assistere i pazienti, esegue i controlli richiesti, dispensare i farmaci, fare medicazioni e relazionare
al medico lo stato di degenza.
NEL 2006 SONO PREVISTE 4.130 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, DI CUI IL 52% AL NORD, IL 32%
NEL CENTRO E IL 16% NEL SUD.
214
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Non rilevante
57%
Con 250 o più
dipendenti
59%
Fino a 29 anni
27%
Con meno
di 250 dipendenti
41%
Oltre 29
16%
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
Italia
48%
Nord
49%
55%
Centro
Sud e Isole
Il 76% dei contratti è a tempo indeterminato;
per quasi due terzi delle assunzioni le imprese prevedono di ricorrere anche a lavoratori
stranieri.
32%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL FISIOTERAPISTA
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• occuparsi di assistenza fisioterapica ai pazienti: applicare i macchinari per la ionoforesi, fare massaggi per la riabilitazione post trauma o intervento;
• provvedere alla riabilitazione motoria dei pazienti allettati a volte manualmente a volte utilizzando
specifici macchinari.
NEL 2006 SONO PREVISTE 1.080 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO: IL 44% AL NORD, IL 28% AL SUD E IL
18% NEL CENTRO ITALIA.
215
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
Non rilevante
48%
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Grandi
28%
Fino a 29 anni
26%
Piccole
28%
Oltre 29
26%
Medio-piccole
44%
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
23%
Italia
Nord
15%
63%
Centro
Sud e Isole
12%
Oltre 2 su 5 assunzioni sono a tempo determinato e il 23% dei nuovi assunti lavorerà parttime. Alta anche la quota di assunzioni per cui
le imprese prevedono di ricorrere a candidati
stranieri (il 20% circa).
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO DI RADIOLOGIA
Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende:
• eseguire esami di diagnostica per immagine, TAC, risonanze e radiologia tradizionale;
• eseguire le cure di radioterapia ai pazienti con problemi oncologici;
• svolgere gli esami di medicina nucleare (scintigrafie).
NEL 2006 SONO PREVISTE 210 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, DI CUI OLTRE LA METÀ NEL SUD E
ISOLE.
ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%)
Totale Italia
Nord
Centro
Sud e Isole
81,8
93,8
52,9
90,0
6,7
2,1
25,5
-
Laurea
Diploma
Qualifica professionale
Totale
11,5
4,2
21,6
10,0
100,0
100,0
100,0
100,0
216
216
ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ…
…E PER DIMENSIONE AZIENDALE
Non rilevante
30%
Grandi
23%
Piccole
25%
Fino a 29 anni
56%
Oltre 29
14%
Medio-piccole
52%
ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI
DI FORMAZIONE “POST ENTRY”
16%
Italia
27%
Nord
29%
Centro
Sud e Isole
I contratti prevalenti sono quelli a tempo
indeterminato, che vengono proposti a oltre 9
candidati su 10.
5%
Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior
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