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Gruppo INGEGNERIA
I 15 GRUPPI DI LAUREA 8. Gruppo INGEGNERIA 8. GRUPPO INGEGNERIA I corsi di laurea del gruppo di Ingegneria si articolano in quattro sottogruppi: Ingegneria civile e ambientale, Ingegneria elettronica e dell’informazione, Ingegneria industriale e altri indirizzi di Ingegneria. A quest’ultimo raggruppamento fanno riferimento diversi tipi di corso, fra cui Ingegneria dei materiali, Ingegneria gestionale e Ingegneria logistica e della produzione. Gli ingegneri che si stima si affacceranno sul mercato del lavoro nel 2006 sono circa 27.000, di cui quasi 10.000 provenienti da Ingegneria I CORSI DI LAUREA CON PIÙ IMMATRICOLATI industriale, 9.000 da Ingegneria elettronica e Ingegneria civile e ambientale dell’informazione, 5.000 da Ingegneria civile e • Ingegneria civile 2.700 dagli altri indirizzi di Ingegneria. • Ingegneria per l’ambiente e il territorio Gli ingegneri sono tra le figure professionali • Ingegneria civile e ambientale più richieste nel mercato del lavoro e l’in• Ingegneria civile, dell’ambiente e del territorio dagine Excelsior per il 2006 stima 32.000 opportunità di inserimento per questi laureati, Ingegneria elettronica e dell’informazione con 3.000 posti in più rispetto agli ingressi • Ingegneria informatica nel mercato del lavoro di giovani in cerca • Ingegneria elettronica di occupazione previsti per lo stesso anno. • Ingegneria delle telecomunicazioni Non sempre tuttavia le opportunità lavorative • Ingegneria dell’informazione coincidono con le aspirazioni di coloro che si • Ingegneria dell’automazione affacciano sul mercato del lavoro: gli “spazi” per avviare un’attività professionale autonoma, Ingegneria industriale ad esempio, sono 3 volte tanto più numerosi • Ingegneria meccanica dei giovani interessati a mettersi in proprio; al • Ingegneria aerospaziale contrario, le assunzioni previste dalle imprese • Ingegneria chimica private e dalla Pubblica Amministrazione sono • Ingegneria elettrica inferiori al numero di giovani che cercano un • Ingegneria energetica lavoro dipendente. DOMANDA DI LAVORO, OFFERTA E SQUILIBRI, 2006 -5.000 0 5.000 10.000 15.000 Lavoro autonomo Lavoro dipendente nel settore privato Lavoro dipendente nella PA Ingressi sul mercato del lavoro Opportunità lavorative Squilibrio (opportunità-ingressi) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior; nostre stime su dati MIUR 20.000 111 8. GRUPPO INGEGNERIA Fra tutti i gruppi di laurea, gli ingegneri sono quelli che a tre anni dalla fine degli studi hanno la percentuale maggiore di occupati: oltre l’85% trova infatti lavoro, contro una media del 62%. Oltretutto, ciò vale in ogni area del paese, da quasi il 90% del Nord Ovest al 78% del Mezzogiorno. Degli occupati, il 96% svolge un lavoro continuativo (a fronte di una media pari al 91%) e gli indipendenti (in massima parte professionisti) sono quasi 2 su 10. Superiore alla media è anche il grado di soddisfazione su diversi aspetti dell’attività lavorativa, in particolare per la stabilità dell’impiego, il grado di autonomia e il trattamento economico (gli ingegneri occupati a tre anni dalla laurea hanno la miglior retribuzione fra tutti i laureati occupati). OCCUPATI A TRE ANNI DALLA LAUREA 100% 75% 50% 25% 0% Nord-Ovest 112 Nord-Est Centro Ingegneria Sud Isole Italia Utilizzo delle conoscenze Grado di autonomia Altre lauree Fonte: ISTAT, indagine sugli sbocchi professionali dei laureati LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI 100% 75% 50% 25% 0% Trattamento economico Stabilità del posto di lavoro Mansioni svolte Ingegneria Possibilità di carriera Altre lauree Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti. Fonte: ISTAT, indagine sugli sbocchi professionali dei laureati I 15 GRUPPI DI LAUREA 8. Gruppo INGEGNERIA Sottogruppo INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Le lauree in Ingegneria civile e ambientale rientrano fra gli indirizzi che offrono le migliori possibilità di inserimento professionale. Considerando un insieme di indicatori che misurano le prospettive professionali dei laureati, questi titoli accademici ottengono un punteggio decisamente più alto della media e inferiore solo a quello rilevato per gli altri indirizzi di Ingegneria e per le lauree chimico-farmaceutiche. Sul territorio il sottogruppo di lauree in Ingegneria civile e ambientale risulta quinto in classifica al Nord per prospettive di inserimento professionale, mentre perde qualche posizione al Centro e al Sud, aree geografiche in cui risulta all’8° posto su 18 gruppi e sottogruppi di laurea esaminati. I tempi necessari per inserirsi nel mondo del lavoro sono un po’ più brevi della media (10 mesi contro 11), e dopo tre anni dalla laurea il 90% degli ingegneri civili risulta occupato (anche se l’8% in modo non continuativo). Più della metà degli occupati svolge un lavoro autonomo, e tra i dipendenti quasi un quarto ha raggiunto posizioni di responsabilità, come quadro o dirigente. I laureati che aspirano a un lavoro alle dipendenze nella Pubblica Amministrazione troveranno però opportunità di inserimento inferiori alle attese. Per alcune professioni, inoltre, questi laureati sono in “concorrenza” con altri giovani provenienti da un diverso percorso di studi universitari (in particolare gli architetti) o con diplomati nell’indirizzo edile. Ciò nonostante, le prospettive di questi laureati restano più che buone e in miglioramento, soprattutto nel Mezzogiorno, dove da alcuni anni la richiesta di questi professionisti sta aumentando. 115 LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 5 8 LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI 8 La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi di laurea. I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro. 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Studenti, laureati e inserimento professionale Con l’inizio degli anni duemila le immatricolazioni ai corsi di questo gruppo hanno ripreso ad aumentare e nel 2004-2005 hanno superato le 11.000 unità, per ridursi a 9.400 nell’anno accademico successivo. Parallelamente sono aumentati anche i laureati, che nel 2005 hanno sfiorato le 9.000 unità. Per il 2006 si prevede un leggero calo, ma saranno pur sempre oltre 8.000 giovani a conseguire il titolo e di essi si prevede che 4.500 entreranno nel mercato del lavoro, orientati prevalentemente (nel 75% dei casi) a svolgere un lavoro dipendente in un’impresa privata. STUDENTI LAUREATI Vecchio ordinam. Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR Triennali 2006 (p) 2005 2004 2003 05-06 (p) 2004-05 2003-04 2002-03 2001-02 2000-01 1999-00 1998-99 0 1997-98 116 2002 3 2001 6 2000 9 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 1999 12 1998 STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO 4-5 anni (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA... ...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO UN LAVORO CONTINUATIVO 53% 36% Lavoro continuativo 82% Non lavorano 10% 10% Lavoro non continuativo 8% 1% Dirigenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati Quadri Impiegati Indipendenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Le opportunità nelle imprese private ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 Media 2003-2006 2006 29% Vibo Valentia 18% Messina Nord Ovest 490 490 Piemonte 110 120 – – Valle d’Aosta 350 340 Rieti 30 30 Cosenza Nord Est 330 450 8% 8% 8% 40 20 140 180 Pesaro 30 70 Emilia Romagna 130 180 Centro Veneto Friuli V. G. 11% 9% Udine Venezia Trentino A. A. 14% Siracusa Liguria Lombardia 14% Trapani Trieste 7% Reggio Emilia 7% 290 350 Alessandria 7% Toscana 60 50 Padova 7% Umbria 10 10 Marche 40 30 Forlì-Cesena 7% Lazio 180 260 Reggio di Calabria 6% Sud e Isole 270 420 30 30 Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata – – 100 80 20 50 – – Calabria 30 60 Sicilia 70 160 Sardegna 20 40 Totale Italia 1.380 1.710 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 Costruzioni 42% Servizi avanzati Servizi operativi Altri settori I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. 117 33% 5% 21% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Settori e attività professionali di sbocco Nelle imprese private i laureati dei vari corsi di Ingegneria civile hanno due principali settori di sbocco: quello delle costruzioni e quello degli studi tecnici di ingegneria e architettura; un quarto di tutte le assunzioni previste nel 2006 è distribuito fra gli altri settori economici, sia dell’industria che dei servizi. Ovviamente questi laureati trovano impiego anche nelle Pubbliche Amministrazioni (soprattutto nelle attività urbanistiche, ambientali e di gestione del territorio) e possono svolgere attività professionale, per la quale è però necessario superare l’Esame di Stato e iscriversi all’Albo professionale degli Ingegneri. Il settore delle costruzioni 118 Il settore delle costruzioni, che comprende sia le attività dell’edilizia che quelle delle opere pubbliche, sta conoscendo una fase di notevole sviluppo. Attualmente esso conta oltre 720.000 imprese in attività, distribuite per il 53% nelle regioni del Nord, per il 22% in quelle del Centro, e per il 25% in quelle del Mezzogiorno. Nel settore delle costruzioni operavano, nel 2003, oltre 1,8 milioni di addetti, dei quali quasi 1.042.000 come dipendenti: questi ultimi sono quindi meno di 6 su 10, il che mostra quanto il settore abbia una grande componente di lavoro autonomo e piccole dimensioni aziendali: quasi 9 dipendenti su 10 sono occupati in imprese che arrivano al massimo a 10 dipendenti. I principali comparti sono la costruzione di DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE IMPRESE edifici e di opere del genio civile, con quasi il 60% dei dipendenti totali; il restante 40% imprese Sud si concentra soprattutto nei lavori di instal25% lazione di servizi nei fabbricati e in quelli di completamento e rifinitura. Tra il 1998 e il 2003 i dipendenti del settore sono aumentati quasi del 30%, con particolare intensità nel comparto del completamento Centro degli edifici (+77%). Nord 22% 53% Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA NUMERO DI DIPENDENTI, 2003 Completamento edifici Installazione servizi Edifici e genio civile Preparazione cantieri 0 100 200 300 (dati in migliaia di unità) Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 400 500 600 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Le opportunità per i neolaureati Sono circa 1.700 le assunzioni di ingegneri civili e ambientali programmate dalle imprese nel 2006, concentrate soprattutto nelle grandi regioni del Nord e del Centro (Lazio, Lombardia, Emilia Romagna, Veneto). È però in diverse province del Sud – area dove le assunzioni risultano in crescita rispetto agli ultimi anni – che l’ingegneria civile sembra rivestire maggiore importanza: la sua incidenza sul totale delle richieste di laureati raggiunge il 29% a Vibo Valentia, e supera il 13% a Messina, Trapani e Siracusa. Pur orientandosi con frequenza (per 3 assunzioni su 4) verso candidati in possesso di esperienza specifica, gli imprenditori non segnalano particolari problemi nel trovare le figure professionali cercate (le assunzioni “problematiche” sono il 25% del totale, contro una media del 31% degli altri titoli di universitari). Ciò sembra riconducibile all’aumento di laureati che si è avuto negli ultimi anni, e che ovviamente determina una maggiore “concorrenza” per la ricerca di lavoro. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 36% 25% 24% 31% TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Propensione all'assunzione di personale senza esperienza N Difficoltà di reperimento P 119 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Emilia Romagna 42% Lombardia 26% 16% Lazio Nell’85% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di professionalità di questo tipo. Per questo titolo il valore è più alto della media delle altre lauree (66%). 15% Veneto 12% Piemonte 8% Campania Friuli Venezia Giulia Sicilia 4% 3% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE Gli sbocchi professionali La maggior parte degli sbocchi professionali degli ingegneri civili e ambientali è collegata all’edilizia, mentre è tuttora contenuta la domanda di figure che operano nella sicurezza e nella tutela dell’ambiente, richieste invece soprattutto dal settore pubblico. Chi è alla ricerca di un impiego ha buone possibilità di entrare in azienda con un contratto di lavoro stabile (tre quarti delle assunzioni di questi laureati sono a tempo indeterminato). Per le principali professioni le imprese sono però disposte ad inserire in organico anche personale con un’altra formazione: si tratta in genere del diploma di scuola media superiore (nell’indirizzo edile) e talvolta, soprattutto per i progettisti, della laurea in architettura. Oltre a una concorrenza tra di loro, questi giovani incontrano quindi una concorrenza esterna per alcune professioni, particolarmente elevata per quanto riguarda agenti immobiliari e tecnici di impatto ambientale: per questi solo una piccola quota delle assunzioni totali (fra il 3% e il 5%) è riservata a laureati in Ingegneria civile e ambientale; questo titolo viene espressamente richiesto per le assunzioni di progettisti edili (37%) e per quelle dei direttori di lavori nell’edilizia (32%). LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Assunzioni di cui: previste con questa (1) formazione 120 Direttore di lavori 1.420 450 Progettista edile 1.000 370 Assistente di cantiere edile 1.530 240 Progettista di impianti industriali 680 100 Agente immobiliare Tecnico di sicurezza in ambiente lavorativo Altre professioni 850 50 280 11.700 50 450 Totale Italia 17.460 1.710 (1) Con qualsiasi titolo di studio Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Le figure professionali del direttore lavori e dell’assistente di cantiere edile sono analizzate in dettaglio nelle pagine seguenti. La figura del progettista edile è invece analizzata nell’ambito del gruppo Architettura, dove registra una maggiore incidenza. LA FIGURA PROFESSIONALE DEL DIRETTORE LAVORI Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • effettuare rilievi e misurazioni, redigere gli stati di avanzamento lavori nei cantieri della ditta, si occupa della contabilità di cantiere; • dirigere e controllare i responsabili del cantiere, fare rapporto all’azienda sull’attività svolta. NEL 2006 SONO PREVISTE 1.420 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 50% AL NORD E PER IL 34% AL SUD E ISOLE. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole Laurea 31,4 25,4 27,0 42,3 Diploma 68,6 74,6 73,0 57,7 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 121 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in ingegneria civile e ambientale 30% Altri titoli di studio 26% Fino a 29 anni Oltre 29 55% 51% …E PER DIMENSIONE AZIENDALE 15% 23% Non rilevante Lauree in ingegneria civile e ambientale Altri titoli di studio Piccole 36% 53% 47% Medio-piccole 51% 11% 2% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 12% Italia Nord 19% Centro 19% Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’84% dei nuovi assunti. 0% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ASSISTENTE DI CANTIERE EDILE Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • organizzare, in collaborazione con l’architetto, il cantiere edile e seguire le fasi di costruzione; • assistere l’ispettore dei lavori nella verifica del lavoro dell’impresa edile per quanto riguarda la qualità dei materiali, le tecnologie adottate e il rispetto di quanto previsto dal progetto; • seguire la parte burocratica dell’attività del cantiere nei rapporti con l’ente appaltatore e lo stato di avanzamento del lavoro, redigere i certificati di pagamento. NEL 2006 SONO PREVISTE 1.530 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 39% AL SUD E ISOLE E PER IL 35% AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Laurea 15,7 24,6 14,7 8,4 Diploma 84,3 75,4 85,3 91,6 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale Sud e Isole 122 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in ingegneria civile e ambientale Altri titoli di studio Fino a 29 anni …E PER DIMENSIONE AZIENDALE 72% 32% Oltre 29 16% 12% 58% Lauree in ingegneria civile e ambientale Altri titoli di studio 10% Non rilevante Piccole 28% 31% 72% 39% 30% Medio-piccole Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 40% Italia 58% Nord 43% Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 69% dei nuovi assunti. 22% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I 15 GRUPPI DI LAUREA 8. Gruppo INGEGNERIA Sottogruppo INGEGNERIA ELETTRONICA E DELLÊINFORMAZIONE 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE Le lauree in ingegneria elettronica e dell’informazione sono quelle che, assieme a quelle in Ingegneria industriale, raggiungono il più alto punteggio con riferimento al “successo” dei neolaureati in ingresso nel mercato del lavoro e nell’attività lavorativa. All’ottimo posizionamento di quest’area formativa contribuisce in larga misura la sua “spendibilità” nel mercato del lavoro: dopo tre anni dalla laurea, il 90% degli ingegneri elettronici ha un lavoro continuativo (a fronte di una media per tutti i gruppi del 68%) e solo il 2% lavora in modo occasionale (contro una media del 6%). Con queste lauree anche i tempi di accesso al lavoro sono decisamente brevi: sono sufficienti poco più di sei mesi per avere un impiego continuativo; e quasi due terzi dei laureati hanno trovato un’occupazione in un tempo ancora minore. Chi lavora in modo continuativo ha quasi sempre un contratto di lavoro dipendente, mentre solo il 5% degli occupati esercita la propria attività in forma autonoma. La richiesta di queste figure, chiamate a svolgere soprattutto professioni di tipo informatico, è particolarmente alta nelle imprese private, finanche superiore, nel 2006, agli ingressi nel mercato del lavoro di neolaureati interessati all’assunzione, nonché in costante crescita negli ultimi anni. Con ogni probabilità ciò porta le imprese a offrire buone condizioni contrattuali accompagnate da un alto livello di stabilità dell’impiego. Occorre però segnalare che le opportunità di inserimento con contratto di lavoro dipendente sono molto concentrate in Lombardia, in particolare in provincia di Milano, da cui proviene il 28% delle assunzioni di giovani con questo titolo previste dalle imprese italiane. Anche se il numero assoluto delle richieste è inferiore, si deve però osservare che le prospettive sono particolarmente favorevoli nelle regioni del Sud, dove figurano al 2° posto fra tutti i gruppi e sottogruppi di laurea considerati. LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 4 5 LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi di laurea. 2 I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro. 125 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE Studenti, laureati e inserimento professionale Sono più di 73.500 gli iscritti oggi ai corsi di laurea in campo elettronico, un dato che fa registrare un leggero calo rispetto ai primi anni duemila. Nello stesso periodo hanno invece manifestato una leggera ascesa gli iscritti al 1° anno, attestati sulle 16.000 unità. Dal 2002 in poi sono notevolmente aumentati i laureati, che nel 2006 dovrebbero superare quota 15.000 (7.500 con una laurea o un diploma triennale, 8.000 con una laurea specialistica o del vecchio ordinamento); dei laureati di I livello si stima che circa 5.500 proseguiranno gli studi per conseguire una laurea specialistica, un’altra parte non sarà comunque interessata a cercare un impiego. Al netto di tutto ciò saranno poco più di 9.000 i neolaureati di questo gruppo che faranno il loro ingresso nel mercato del lavoro. STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO STUDENTI LAUREATI 25 18 20 15 12 15 9 10 6 5 3 126 0 Vecchio ordinam. Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR Triennali 2006 (p) 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 05-06 (p) 2004-05 2003-04 2002-03 2001-02 2000-01 1999-00 1998-99 1997-98 0 4-5 anni (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA... ...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO UN LAVORO CONTINUATIVO 82% Lavoro continuativo 90% Non lavorano 8% Lavoro non continuativo 2% 12% 1% Dirigenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati Quadri 5% Impiegati Indipendenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE Le opportunità nelle imprese private ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 Media 40% L'Aquila 2003-2006 2006 2.910 3.280 650 580 20 20 Rieti 2.030 2.430 Teramo 25% 220 250 Rovigo 25% 1.090 1.250 33% Lecce Nord Ovest Piemonte Valle d’Aosta Lombardia Liguria Nord Est 30% Prato 27% Genova 24% 23% 23% 50 70 Catanzaro Veneto 380 490 Taranto Friuli V. G. 150 120 Emilia Romagna 510 580 1.680 1.580 Parma 22% 320 250 La Spezia 22% Umbria 40 60 Marche 70 80 Lazio 1.260 1.190 Sud e Isole 1.020 1.090 110 150 Trentino A. A. Centro Toscana Abruzzo Molise 20 20 Campania 330 330 Puglia 220 250 20 20 Basilicata Calabria 110 90 Sicilia 130 120 90 120 Sardegna Totale Italia 6.700 7.200 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. Isernia 23% Terni 23% 127 19% Salerno 18% Milano (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 41% ICT Ind. elettrica, elettronica Servizi avanzati Ind. meccanica Altri settori 26% 12% 5% 17% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE Settori e attività professionali di sbocco I laureati in Ingegneria elettronica e informatica sono richiesti soprattutto dai settori dell’ICT (informatica e telecomunicazioni) e dell’elettronica. Un numero considerevole di assunzioni è però previsto anche in molti altri settori, sia dell’industria che dei servizi: dalla meccanica al commercio, dalle costruzioni ai trasporti. Queste figure stanno quindi acquisendo un carattere sempre più “trasversale”, stante che l’uso delle tecnologie informatiche è oggi presente praticamente in tutti i settori e in tutte le imprese, con le relative esigenze di assistenza al personale, alle dotazioni e alle reti informatiche: oltre il 96% delle imprese ha un computer, e quasi 3 su 10 usano internet per lavoro. Nel caso delle piccole imprese, tali esigenze saranno soddisfatte ricorrendo per lo più a servizi esterni, mentre in quelle più grandi sembra sempre più necessario internalizzare questi servizi, in modo che gli interventi siano il più tempestivi possibile. Informatica e telecomunicazioni 128 Il settore dell’informatica e delle comunicazioni conta ormai in Italia oltre 450.000 addetti, dei quali oltre 351.000 dipendenti. Tra il 1998 e il 2003 questi ultimi sono aumentati di oltre il 25%, con un leggero calo (-2,1%) nelle telecomunicazioni e un cospicuo aumento nell’informatica (+40%). I dipendenti del settore si concentrano per oltre due terzi nelle medie imprese, in particolare per oltre il 40% nelle medio-grandi (da 50 a 249 dipendenti). Da un punto di vista territoriale si distribuiscono per quasi il 57% nelle regioni del Nord, per oltre un quarto DIPENDENTI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI, in quelle del Centro e per poco più di VARIAZIONI % 1998-2003 un sesto in quelle del Mezzogiorno. Totale Telecomunicazioni L’industria elettrica ed elettronica Nell’industria elettrica ed elettronica operano oltre 482.000 addetti, dei quali 401.000 dipendenti. Nell’elettronica in senso stretto i dipendenti sono poco meno di 27.000; come gli altri comparti, tra il 1998 e il 2003 anche questo ha conosciuto un calo dei dipendenti (-7%), leggermente più accentuato della media (-5%). Il settore nel suo complesso ha una forte concentrazione nelle regioni del Nord, con quasi il 72% dei dipendenti, mentre Centro e Sud ne detengono ciascuno il 14%. Informatica -5 5 15 25 35 45 DIPENDENTI PER CLASSE DIMENSIONALE D’AZIENDA 0% 20% 1 - 9 dip 40% 10 - 49 60% 50 - 249 80% 100% 250 e oltre DIPENDENTI PER AREA GEOGRAFICA 0% 20% Nord 40% 60% Centro 80% Sud 100% 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE Le opportunità per i neolaureati Le assunzioni di laureati in Ingegneria elettronica e dell’informazione previste per il 2006 ammontano a 7.200 unità, vale a dire il 12% delle entrate totali di laureati. Dei 9.000 neolaureati che si affacciano sul mercato del lavoro, si stima che circa 6.700 siano orientati verso il lavoro dipendente nel settore privato, mentre i rimanenti 2.300 siano interessati al lavoro autonomo oppure a un impiego nella Pubblica Amministrazione. È possibile quindi che risulti una domanda di lavoro superiore all’offerta, situazione decisamente favorevole per chi è alla ricerca di un impiego. Gli imprenditori segnalano qualche difficoltà in fase di ricerca del personale ma, rispetto alle assunzioni di laureati in altre discipline, sono meno propensi a impiegare candidati senza esperienza lavorativa. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 37% 30% 28% 31% TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Propensione all'assunzione di personale senza esperienza = Difficoltà di reperimento P 129 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Piemonte 39% Veneto 35% Toscana Quasi 4 su 5 assunzioni di laureati in Ingegneria elettronica e dell’informazione verranno impiegati per potenziare l’organico aziendale di professionalità di questo tipo: per le altre lauree la quota di assunzioni con questa finalità risulta inferiore (66%). 33% Campania 33% 29% Emilia Romagna 25% Lombardia Lazio Liguria 20% 16% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA ELETTRONICA E DELL’INFORMAZIONE Gli sbocchi professionali Chi ha conseguito una laurea in Ingegneria elettronica e dell’informazione viene assunto per esercitare professioni specialistiche di alto profilo collegate soprattutto al campo dell’informatica. Le prospettive occupazionali per questi giovani sono molto buone, soprattutto per quanto riguarda la stabilità lavorativa. Al 75% degli ingegneri elettronici che intendono assumere le imprese offrono infatti un contratto a tempo indeterminato, quota che risulta allineata a quella degli altri indirizzi di ingegneria ma decisamente superiore alla media delle altre lauree (pari al 62%). Per le professioni più richieste le imprese, tuttavia, reputano spesso sufficiente il diploma a indirizzo informatico, presumibilmente per svolgere mansioni meno complesse. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Assunzioni di cui: previste con questa (1) formazione 130 Progettista software 1300 950 Programmatore informatico 3.010 900 Progettista elettronico Analista programmatore informatico Tecnico manutenzione software 890 850 1.600 770 2.240 490 Consulente prodotti informatici 590 350 23.470 2.890 Altre professioni Totale Italia 33.100 7.200 (1) Con qualsiasi titolo di studio Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Le figure professionali del progettista software, del progettista elettronico, del tecnico di manutenzione software e del consulente in prodotti informatici sono analizzate in dettaglio nelle pagine seguenti. Le figure del programmatore informatico e dell’analista programmatore informatico sono invece analizzate nell’ambito delle lauree del gruppo scientifico. LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA SOFTWARE Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • scrivere e progettare codici alfanumerici e sistemi per la realizzazione di software per il controllo di macchine; • sviluppare software, cioè scrivere i codici sulla base delle analisi effettuate a seguito dei progetti forniti. NEL 2006 SONO PREVISTE 1.300 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 58% AL NORD E PER IL 36% NEL CENTRO ITALIA. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole Laurea 86,4 85,9 84,4 91,5 Diploma 13,6 14,1 15,6 8,5 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 131 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in ingegneria elettronica e dell'informazione 62% Altri titoli di studio 61% Fino a 29 anni Oltre 29 …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Lauree in ingegneria 13% elettronica e dell'informazione 24% 13% Altri titoli di studio 18% 21% Piccole Non rilevante 40% 14% 22% Medio-piccole 47% 64% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 68% Italia 70% Nord Centro Sud e Isole 59% I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’81% dei nuovi assunti. Nove imprese su dieci assumono indifferentemente uomini e donne. 72% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA ELETTRONICO Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • sviluppare programmi elettrici ed elettronici per sistemi di automazione industriale; • progettare i componenti elettronici dei prodotti commissionati dai clienti, utilizzare programmi di progettazione assistita; • progettare apparecchi elettronici e seguirne la realizzazione, prevedere costi e tempi di realizzazione. NEL 2006 SONO PREVISTE 890 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 76% AL NORD. 132 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Medio-piccole 48% Non rilevante 24% Oltre 29 39% Grandi 34% Piccole 18% Fino a 29 anni 37% ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Italia 35% Nord 35% 46% Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’82% dei nuovi assunti. 26% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO MANUTENZIONE SOFTWARE Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • provvedere all’installazione dei software presso i clienti che li hanno acquistati e risolvere i problemi apportando le dovute modifiche al programma; • occuparsi dell’assistenza tecnica sia hardware che software dei computer venduti provvedendo alla sostituzione di parti non funzionali. NEL 2006 SONO PREVISTE 2.240 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER QUASI DUE TERZI AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole Laurea 22,1 15,3 27,8 40,9 Diploma 73,8 80,2 66,0 59,1 Qualifica professionale Totale 04,1 04,5 06,2 – 100,0 100,0 100,0 100,0 133 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in ingegneria elettronica e dell'informazione Altri titoli di studio Fino a 29 anni 47% 58% Oltre 29 17% …E PER DIMENSIONE AZIENDALE 36% Lauree in ingegneria elettronica e dell'informazione 26% 16% Altri titoli di studio Non rilevante Piccole 32% 48% 49% Medio-piccole 26% 20% 24% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Italia 37% Nord 36% Centro 37% Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 62% dei nuovi assunti. 40% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL CONSULENTE PRODOTTI INFORMATICI Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • occuparsi della consulenza alla clientela per l’installazione e il funzionamento dei software ; • progettare, realizzare e gestire soluzioni informatiche, fornendo consulenza per il loro sviluppo e verificandone la corretta implementazione. NEL 2006 SONO PREVISTE 590 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 58% AL NORD E PER IL 36% NEL CENTRO. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Laurea 85,0 81,0 92,9 76,5 Diplomi 15,0 19,0 007,1 023,5 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale Sud e Isole 134 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in ingegneria 13% elettronica e dell'informazione Altri titoli di studio Fino a 29 anni …E PER DIMENSIONE AZIENDALE 68% 52% Oltre 29 Lauree in ingegneria elettronica e dell'informazione 20% 45% Altri titoli di studio 3% Non rilevante 30% 34% Piccole e medie 70% 66% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Italia Nord Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’80% dei nuovi assunti. Per il 94% delle assunzioni le imprese considerano uomini e donne ugualmente adatti a svolgere la professione. 64% 61% 67% 76% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I 15 GRUPPI DI LAUREA 8. Gruppo INGEGNERIA Sottogruppo INGEGNERIA INDUSTRIALE 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE Per quanto riguarda le prospettive di inserimento professionale, le lauree in Ingegneria industriale sono prime in classifica sull’intero territorio nazionale: l’indicatore infatti raggiunge il valore più alto fra tutti i gruppi e sottogruppi di laurea e si attesta in prima posizione in ogni area geografica del paese. Tra i vari aspetti considerati nella valutazione del grado di “occupabilità” risulta, ad esempio, che a tre anni dalla laurea 9 ingegneri industriali su 10 hanno un’occupazione, che solo nel 4% dei casi è di carattere occasionale: facilità di trovare un impiego e stabilità nel lavoro sono i principali “punti forti” di questi laureati e i motivi di maggior soddisfazione. Gli ingegneri industriali impiegano circa nove mesi per trovare un impiego, un periodo non così breve come quello degli ingegneri elettronici ma sostanzialmente inferiore alla media; più della metà di loro ha però trovato un lavoro in meno di sei mesi. Circa il 90% degli ingegneri industriali trova sbocco nel lavoro dipendente e anche da questo punto di vista vi sono buone prospettive: sono infatti in crescita le richieste con questo profilo da parte delle imprese private, e allo stesso tempo i laureati che si prevede entreranno nel mercato del lavoro non dovrebbero aumentare. Essi si troveranno a fronteggiare la concorrenza di numerosi giovani in possesso di un diploma tecnico, tipo di formazione che le imprese industriali talvolta reputano alternativo alla laurea. Tuttavia, per le figure più specialistiche e di più alto profilo la laurea in Ingegneria rimane una condizione essenziale per l’assunzione. 137 LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 1 1 LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi di laurea. 1 I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro. 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE Studenti, laureati e inserimento professionale Il numero totale di iscritti ai corsi di laurea nell’indirizzo industriale risulta in costante calo negli ultimi anni: da circa 78.000 iscritti a fine anni ’90 a poco meno di 62.000 nel 2006. Tale dinamica deriva in larga misura da un “accorciamento” del percorso di studi, grazie all’introduzione delle lauree triennali, e non da un minor interesse dei giovani per questo tipo di formazione: nella prima metà del decennio sono infatti aumentati anche gli immatricolati che, nonostante un leggero calo, nel 2005-2006 sono ancora quasi 15.000. Contemporaneamente sono aumentati anche i laureati, che nel 2006 dovrebbero sfiorare le 14.000 unità; al netto di coloro che proseguono gli studi per conseguire una laurea specialistica, 11.000 di essi termineranno gli studi e circa 10.000 entreranno nel mercato del lavoro: quasi 3 su 4 alla ricerca di un impiego dipendente in un’azienda privata, l’8% orientato verso la Pubblica Amministrazione, e circa il 18% interessato a svolgere un’attività autonoma. STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO STUDENTI LAUREATI 18 15 15 12 12 9 6 6 3 3 Triennali 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 05-06 (p) 2004-05 2003-04 2002-03 Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR 4-5 anni (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA... Lavoro continuativo 87% 0 2006 (p) Vecchio ordinam. 2001-02 2000-01 1999-00 1998-99 0 1997-98 138 9 ...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO UN LAVORO CONTINUATIVO 77% Non lavorano 9% Lavoro non continuativo 4% 13% Dirigenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 9% 1% Quadri Impiegati Indipendenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE Le opportunità nelle imprese private ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 Media Nord Ovest Piemonte Valle d’Aosta Lombardia Liguria Nord Est 2006 1.940 2.230 640 700 10 10 1.160 1.390 Parma 20% 120 140 Bergamo 20% 1.120 1.310 Potenza 22% Vibo Valentia 22% Massa 21% 19% Varese 50 40 Chieti Veneto 360 470 Pesaro Friuli V. G. 100 110 Emilia Romagna 600 690 Trentino A. A. 28% Campobasso 2003-2006 19% 17% 17% Savona 16% Frosinone Centro 810 830 Torino 16% Toscana 200 240 Modena 16% Umbria 30 30 Marche 110 120 Vicenza 16% Lazio 470 450 Sud e Isole 620 700 Abruzzo 90 90 Molise 20 30 Campania 210 280 Puglia 140 140 20 30 Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 30 20 100 80 30 30 15% Como (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. 41% Ind. meccanica Servizi avanzati Totale Italia 4.490 5.080 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 139 Metalli Ind. elettrica, elettronica Altri settori 14% 9% 7% 28% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE Settori e attività professionali di sbocco Gli ingegneri industriali sono richiesti, in 8 casi su 10, da imprese dell’industria (soprattutto manifatturiera), e negli altri 2 casi da imprese dei servizi, in modo particolare dagli studi tecnici di ingegneria e architettura. Tra le industrie manifatturiere, le maggiori assunzioni sono previste nei comparti della meccanica, dei metalli e dell’elettronica. Il settore manifatturiero 140 In Italia operano attualmente oltre 640.000 imprese manifatturiere, distribuite per il 53% al Nord, per il 22% al Centro e per il 25% nel Mezzogiorno. Nel 2003 esse occupavano oltre 4,9 milioni di addetti, dei 4 milioni e 23.000 come dipendenti. Rispetto al 1998 questi ultimi sono diminuiti di oltre l’1%, mentre gli addetti totali sono rimasti praticamente invariati. I dipendenti dei principali comparti in cui si concentrano le assunzioni previste dalle imprese hanno avuto andamenti molto diversificati: tra il -13% delle industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature, e il +10% di quelle della gomma e materie plastiche. I lavoratori delle industrie manifatturiere si concentrano per circa due terzi nelle medie imprese (da 10 a 249 dipendenti per impresa), che costituiscono il “nucleo” produttivo del settore. Un sesto dei dipendenti totali opera nelle grandi aziende, il loro numero, però, è in lenta ma continua contrazione. DIPENDENTI INDUSTRIA MANIFATTURIERA, variazioni % 1998-2003 Tessile-abbigl.-calzat. Chimica e petrolif. Elettronica Meccanica, canica, mezzi di trasp. mezzi di trasp. TOTALE Carta-editoria DIPENDENTI PER CLASSE DIMENSIONALE D’AZIENDA Altre manifatture Alimentare Legno-mobile Metalli 0% Gomma-plastica 20% 1 - 9 dip -15 -10 -5 0 5 10 Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 40% 10 - 49 60% 50 - 249 80% 100% 250 e oltre 15 Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE Le opportunità per i neolaureati Sono circa 5.000 le assunzioni di laureati in Ingegneria industriale che le imprese hanno programmato per il 2006, a fronte di oltre 7.000 neolaureati interessati a un lavoro dipendente. Nonostante il clima di incertezza che ha caratterizzato l’industria italiana negli ultimi anni, la richiesta di ingegneri industriali da parte delle imprese fa registrare una leggera crescita rispetto al passato, lasciando intravedere un ulteriore miglioramento delle possibilità di inserimento per chi è alla ricerca di un impiego. A favore di questi laureati gioca anche il fatto che gli imprenditori segnalano notevoli problemi in fase di reclutamento del personale: nella metà dei casi (la media è un terzo) la figura richiesta è difficile da trovare. Queste difficoltà non sarebbero tanto di tipo quantitativo (infatti il numero di ingegneri in cerca di lavoro supera quello delle assunzioni previste) quanto piuttosto da una scarsa presenza di candidati in possesso dei requisiti richiesti, in primo luogo l’esperienza. Le assunzioni previste risultano comunque sostanzialmente concentrate nelle aree del Nord Italia, a marcata vocazione industriale, che da sole esprimono il 70% dei nuovi posti di lavoro. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI 47% 36% 30% 28% Propensione all'assunzione di personale senza esperienza P Difficoltà di reperimento = 141 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Liguria 34% Piemonte 34% 30% Lombardia Nel 71% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di professionalità di questo tipo. Per questo titolo il valore è più alto della media delle altre lauree (66%). 29% Campania 27% Emilia Romagna Toscana Veneto Lazio 25% 24% 21% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO INGEGNERIA INDUSTRIALE Gli sbocchi professionali Le professioni di sbocco per chi ha una laurea in Ingegneria industriale sono, all’interno del comparto industriale, abbastanza diversificate, anche se le richieste più frequenti riguardano le attività di progettazione. La quota più consistente dei nuovi assunti viene infatti inserita in organico come progettista (soprattutto nel campo meccanico), figura per la quale, in particolare per i profili meno qualificati, le imprese talvolta assumono anche persone in possesso del diploma nell’indirizzo meccanico. Buone comunque le prospettive di stabilità dell’impiego dei giovani che hanno coseguito questo titolo accademico considerando che per 3 assunzioni su 4 le imprese hanno dichiarato di offrire contratti di lavoro stabili. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Assunzioni di cui: previste con questa (1) formazione 142 Progettista meccanico 2.590 1.830 Progettista di impianti industriali 680 290 Progettista in altri settori 250 220 Disegnatore CAD-CAM Resp. produz. e controllo qualità (2) Tecnico svil. applicazioni e processi Altre professioni 2.980 180 350 170 200 23.860 140 2.250 Totale Italia 30.910 5.080 (1) Con qualsiasi titolo di studio; (2) nel settore meccanico Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Le figure professionali dei progettisti (meccanico, impianti industriali, altri settori) e del responsabile di produzione e controllo di qualità sono analizzate nelle pagine che seguono. La figura del disegnatore CAD-CAM è invece analizzata nell’ambito della lauree del gruppo Architettura. LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA MECCANICO Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • occuparsi della progettazione meccanica e della stesura di progetti esecutivi e disegni tecnici utilizzando appositi programmi CAD-CAM; • occuparsi del controllo della linea di produzione e dello sviluppo tecnico dei prodotti aziendali; • progettare parti meccaniche di apparati secondo le specifiche ricevute, effettuare calcoli dinamici di struttura per il dimensionamento delle parti. NEL 2006 SONO PREVISTE 2.590 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER QUASI IL 70% AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole Laurea 81,1 78,4 85,5 88,6 Diploma 18,9 21,6 14,5 11,4 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 143 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in ingegneria industriale Altri titoli di studio Fino a 29 anni 53% …E PER DIMENSIONE AZIENDALE 39% 57% 27% Oltre 29 9% 16% Non rilevante Lauree in ingegneria 3% industriale 44% 52% Altri titoli di 13% studio 32% 55% Piccole Medio-piccole Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Italia 47% Nord 48% Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 75% dei nuovi assunti. 27% 63% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA DI IMPIANTI INDUSTRIALI Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • progettare impianti industriali, prendere contatti con il cliente, recarsi sul luogo per studiare l’eventuale progetto; • occuparsi della progettazione di parti d’impianti mediante l’uso di sistemi informatici e dell’assistenza clienti prima e dopo la vendita. NEL 2006 SONO PREVISTE 680 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 70% AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Laurea 72,8 70,9 97,6 42,5 Diploma 27,2 29,1 2,4 57,5 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale Sud e Isole 144 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in ingegneria industriale 33% Altri titoli di studio Fino a 29 anni 47% 59% Oltre 29 18% …E PER DIMENSIONE AZIENDALE 19% Lauree in ingegneria 10% industriale 23% Altri titoli di studio Non rilevante Piccole 34% 26% 56% 37% Medio-piccole 36% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Italia 55% Nord 55% 69% Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 75% dei nuovi assunti. 26% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROGETTISTA IN ALTRI SETTORI INDUSTRIALI Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • studiare l’industrializzazione del prodotto anche dal punto di vista della fattibilità e della realizzazione delle attrezzature necessarie; • progettare i prodotti e controllarne il processo produttivo. NEL 2006 SONO PREVISTE 250 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER QUASI DUE TERZI AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Laurea Diploma Totale Totale Italia Nord Centro Sud e Isole 96,8 95,0 98,3 100,0 3,2 5,0 1,7 - 100,0 100,0 100,0 100,0 145 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Non rilevante 2% Oltre 29 88% Fino a 29 anni 10% Piccole e medie 7% Grandi 93% ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Italia 88% Nord 88% Centro 88% Sud e Isole 90% I contratti prevalenti sono quelli a tempo determinato, che vengono proposti al 79% dei nuovi assunti. Per oltre il 90% delle assunzioni le aziende considerano uomini e donne ugualmente adatti per esercitare la professione. Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL RESPONSABILE PRODUZIONE E CONTROLLO QUALITÀ Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • valutare la qualità del prodotto durante l’iter produttivo e fare da interfaccia tra la qualità e le funzioni operative (progettazione, produzione); • seguire il processo produttivo, controllare che venga rispettata la norma ISO-9001 (qualità) e sviluppare procedure di controllo. NEL 2006 SONO PREVISTE 350 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER L’80% AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Laurea 61,4 62,3 40,6 73,0 Diploma 38,6 37,7 59,4 27,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale Sud e Isole 146 …E PER DIMENSIONE AZIENDALE ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in ingegneria industriale Altri titoli di studio 31% 25% Fino a 29 anni 54% 15% 52% Oltre 29 Lauree in ingegneria industriale Altri titoli di studio 23% Non rilevante 49% 51% 69% Piccole e medie 31% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Italia Nord Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 75% dei nuovi assunti. Per il 65% delle assunzioni le imprese assumono indifferentemente uomini e donne. 31% 28% 34% 51% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I 15 GRUPPI DI LAUREA 8. Gruppo INGEGNERIA Sottogruppo ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA Quanto a prospettive e condizioni di inserimento nel mondo del lavoro, i laureati di questo gruppo, ancorché con indirizzi eterogenei (da Ingegneria gestionale a Ingegneria dei materiali) si collocano in ottima posizione, subito dopo quelli di Ingegneria elettronica e Ingegneria industriale. Anzi, nelle regioni del Centro Italia figurano in seconda posizione, preceduti solo dal gruppo delle ingegnerie industriali. Questa favorevole condizione è confermata dal fatto che dopo tre anni dalla fine degli studi il 90% di questi ingegneri ha un’occupazione, e che solo in rari casi si tratta di un lavoro occasionale. Gli occupati lavorano soprattutto alle dipendenze (solo il 9% è costituito da imprenditori o lavoratori autonomi) e anche la carriera iniziale è abbastanza veloce: dirigenti e quadri a tre anni dalla laurea sono il 16%, più di quanto si riscontra per altri gruppi di Ingegneria. Brevi sono anche i tempi necessari per ottenere un lavoro: 2 laureati su 3 hanno trovato un lavoro in meno di sei mesi. A ciò contribuisce in parte la varietà di professioni che è possibile esercitare con questa laurea, nonché la diversificazione dei settori che richiedono questi profili. Per le figure più richieste le imprese sono però spesso disposte ad assumere anche personale con altre lauree o in possesso del solo diploma. Negli ultimi anni si è inoltre registrato un significativo aumento del numero di questi laureati in uscita dall’università e interessati a un lavoro dipendente, mentre il fabbisogno delle imprese si è mantenuto sostanzialmente invariato. 149 LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 3 2 LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi di laurea. 3 I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro. 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA Studenti, laureati e inserimento professionale Pur registrando un costante aumento soprattutto a partire dal 2001-2002, gli iscritti ai corsi di laurea degli “altri” indirizzi di Ingegneria oggi non raggiungono quota 23.000, un numero ancora al di sotto di quello che si registra per i corsi più tradizionali di Ingegneria industriale ed elettronica. Forte è stato però l’aumento sia degli immatricolati, sia dei laureati; nel 2006 quest’ultimi dovrebbero essere circa 5.600. Al netto di quanti proseguono gli studi per arrivare alla laurea specialistica o non sono immediatamente interessati a un’occupazione, gli ingressi nel mercato del lavoro si calcola che possano superare di poco quota 2.700. Fra questi, circa 500 dovrebbero avviare un’attività professionale in proprio, 200 si orienteranno verso il lavoro nella Pubblica Amministrazione e poco più di 2.000 verso un impiego alle dipendenze in un’impresa privata. STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO 8 7 6 5 4 3 2 1 0 6 5 4 3 2 Vecchio ordinam. Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR Triennali 2006 (p) 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 0 1998 05-06 (p) 2004-05 2003-04 2002-03 2001-02 2000-01 1999-00 1998-99 1 1997-98 150 STUDENTI LAUREATI 4-5 anni (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA... ...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO UN LAVORO CONTINUATIVO 75% Lavoro continuativo 90% Non lavorano 9% Lavoro non continuativo 1% 14% 2% Dirigenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 9% Quadri Impiegati Indipendenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA Le opportunità nelle imprese private ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 Media 2003-2006 2006 Nord Ovest 670 650 Piemonte 170 170 – 10 13% Napoli 12% Bolzano Valle d’Aosta 10% Trento 8% Gorizia 450 440 Belluno 8% Liguria 50 30 La Spezia 8% Nord Est 330 370 Lombardia 50 70 Como 100 110 Caserta 40 50 Emilia Romagna 140 140 Centro Trentino A. A. Veneto Friuli V. G. 7% Pesaro 6% 5% Udine 5% Cuneo 5% 270 230 Pordenone 5% Toscana 80 90 Aosta 5% Umbria 10 – Marche 20 30 Lazio 160 110 Sud e Isole 200 340 20 10 Abruzzo Molise – – 120 260 Puglia 20 40 Basilicata 10 – Campania Calabria – – Sicilia 30 20 Sardegna 10 10 5% Rieti 4% Brindisi (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. 23% Ind. meccanica Servizi avanzati Totale Italia 1.480 1.580 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 151 Ind. elettrica, elettronica Commercio all'ingrosso Altri settori 13% 12% 11% 41% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA Settori e attività professionali di sbocco Il sottogruppo delle “altre” ingegnerie comprende tutti quegli indirizzi di laurea che non hanno una specifica caratterizzazione, e proprio per questa ragione possono trovare impiego in diversi settori. Oltre 6 assunzioni su 10 vengono così previste dai diversi comparti dell’industria, in particolare quella manifatturiera; le restanti sono previste dai diversi settori dei servizi e, di queste, un terzo dagli studi tecnici di ingegneria e architettura. Il settore della meccanica e dei mezzi di trasporto 152 Tra i settori manifatturieri quello che esprime la maggiore domanda di questi ingegneri è quello della meccanica e dei mezzi di trasporto. In queste attività operano quasi 58.600 imprese (oltre 48.000 della meccanica, più di 10.000 dei mezzi di trasporto, comprendenti anche la produzione di ricambi, accessori, carrozzerie, ecc.); di queste imprese ben due terzi sono localizzate nel Nord Italia, quasi il 18% al Centro e il restante 15% nel Mezzogiorno. Nel 2003 l’intero settore contava oltre 817.000 addetti dei quali, 737.000 dipendenti: 502.000 nella fabbricazione di macchine e apparecchi meccanici, 146.000 nella fabbricazione di autoveicoli, 89.000 nella fabbricazione di altri mezzi di trasporto (ferroviari, aerei, navali). La concentrazione dei dipendenti nelle regioni settentrionali è ancor DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE IMPRESE più accentuata di quella delle imprese e arriva a sfiorare i tre quarti del totale. Quasi un terzo risulta occupato nelle grandi imprese (con Sud almeno 250 dipendenti), grazie soprattutto ai 15% comparti dei mezzi di trasporto, dove, se si escludono le imprese della componentistica e degli accessori e qualche produzione di “nicchia”, la fabbricazione non può che avvenire in Centro grandi industrie. Tra il 1998 e il 2003 i dipen18% Nord denti del settore sono diminuiti quasi del 5%, 67% e quasi del 20% nel comparto degli autoveicoli; al contrario, sono aumentati quasi del 10% Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA nel comparto degli altri mezzi di trasporto. DIPENDENTI, variazione % 1998-2003 Totale Altri mezzi di trasporto Autoveicoli Macchine e appar. meccanici -20 -15 -10 -5 Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 0 5 10 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA Le opportunità per i neolaureati A fronte di poco più di 2.000 neolaureati alla ricerca di un lavoro dipendente, per il 2006 sono previste circa 1.600 assunzioni. Analogamente a quando si rileva per le lauree in Ingegneria industriale, vi sarebbe un relativo “surplus” di laureati presenti sul mercato rispetto al numero di posti di lavoro disponibili. Anche per questo le imprese non segnalano particolari difficoltà nel trovare personale da assumere, pur ricercando, in 3 casi su 4, candidati con esperienza. Maggiori opportunità per i giovani senza esperienza vi sono però in Toscana e in Trentino. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 36% 31% 25% 31% TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Propensione all'assunzione di personale senza esperienza P Difficoltà di reperimento P 153 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Toscana 61% Trentino A. A. 48% 27% Lombardia Nel 69% dei casi il neoassunto verrà impiegato per diversificare o potenziare l’organico aziendale con professionalità di questo tipo. Per questo titolo, il valore è simile alla media delle altre lauree (66%). Emilia Romagna 27% Piemonte 26% 19% Veneto 17% Lazio Campania 3% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 8. GRUPPO INGEGNERIA - SOTTOGRUPPO ALTRI INDIRIZZI DI INGEGNERIA Gli sbocchi professionali In 4 casi su 5 questi ingegneri entrano in azienda con un contratto a tempo indeterminato e, stante l’eterogeneità dei corsi, sono chiamati a svolgere attività molto diversificate, nei campi soprattutto della progettazione, delle vendite e della logistica. Per le principali professioni questa laurea in genere non viene mai richiesta in modo esclusivo, vale a dire che vi è una forte concorrenza di candidati con altri tipi di formazione. Per i profili legati alla progettazione la concorrenza proviene soprattutto da ingegneri industriali e da candidati in possesso di un diploma tecnico; per le figure delle vendite, della logistica e della strategia aziendale i concorrenti sono prevalentemente laureati in discipline economicostatistiche. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Assunzioni di cui: previste con questa (1) formazione 154 Responsabile vendite Progettista meccanico Responsabili e addetti logistica Progettista di impianti industriali Venditore tecnico Esperto strategie aziendali Altre professioni 750 150 2.590 200 750 140 680 80 1.980 60 240 50 33.010 900 Totale Italia 40.000 1.580 (1) Con qualsiasi titolo di studio Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Le figure professionali del responsabile vendite e quelle collegate alla logistica sono analizzate nelle prossime pagine. Le figure del progettista meccanico e del progettista di impianti industriali sono invece analizzate nell’ambito della lauree del sottogruppo Ingegneria industriale. LA FIGURA PROFESSIONALE DEL RESPONSABILE VENDITE Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • curare il raggiungimento degli obiettivi di vendita dal punto di vista temporale ed economico, elaborare e proporre le politiche di vendita; • coordinare gli addetti alle vendite, curare i rapporti con i clienti attuali o potenziali, incrementare le vendite, occuparsi di analisi del mercato e della concorrenza. NEL 2006 SONO PREVISTE 750 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 68% AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole Laurea 48,5 31,9 60,5 95,5 Diploma 51,5 68,1 39,5 4,5 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 155 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Lauree in altri indirizzi di 5% 8% ingegneria Altri titoli di studio Fino a 29 anni 16% Oltre 29 87% 75% 8% Non rilevante Lauree in altri indirizzi di ingegneria Altri titoli di studio Piccole 86% 35% Medio-piccole 39% 9% 5% 26% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 26% Italia 33% Nord 27% Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’83% dei nuovi assunti. 6% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE FIGURE PROFESSIONALI DEL RESPONSABILE E ADDETTO ALLA LOGISTICA Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • occuparsi del coordinamento e della supervisione dei trasporti e delle spedizioni, della definizione e pianificazione delle destinazioni, organizzare il lavoro dei vari autotrasportatori, smistando e assegnando loro i turni; • curare la programmazione della produzione, occuparsi della gestione logistica dei magazzini, verificare la presenza di materie prime. NEL 2006 SONO PREVISTE 750 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 73% AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Laurea 28,3 26,2 39,1 39,9 Diploma 70,4 72,1 59,4 69,1 Qualifica professionale Totale Sud e Isole 1,3 1,7 1,4 – 100,0 100,0 100,0 100,0 156 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Altri indirizzi di ingegneria 33% 43% Altri titoli di studio 36% 32% Fino a 29 anni Oltre 29 Altri indirizzi di ingegneria 11% 24% 24% Altri titoli di studio 23% 32% Non rilevante Piccole 65% 51% 26% Medio-piccole Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 29% Italia 32% Nord 45% Centro Sud e Isole Per circa due terzi delle assunzioni è previsto un contratto stabile (a tempo indeterminato) e per circa un terzo un contratto a tempo determinato. 9% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I 15 GRUPPI DI LAUREA 9. Gruppo INSEGNAMENTO 9. GRUPPO INSEGNAMENTO Sono circa 50 i corsi di laurea cui è possibile iscriversi per ottenere una laurea nell’indirizzo dell’Insegnamento. Le prospettive di successo nel mondo del lavoro dopo la fine degli studi non sono però del tutto rosee, anche se migliori rispetto ad altre lauree di tipo umanistico. Le opportunità di inserimento sono decisamente più favorevoli nel Nord del paese, dove le lauree del gruppo Insegnamento si posizionano al 6° posto nella graduatoria dei 18 gruppi e sottogruppi considerati. I tempi necessari per trovare un lavoro sono nella media (circa 11 mesi); dopo tre anni dalla laurea quasi 4 su 5 fra questi laureati hanno un lavoro continuativo. Si tratta quasi sempre di un lavoro dipendente e tra gli occupati quasi 1 su 5 ha raggiunto una posizione di responsabilità, come quadro o dirigente. Allo stesso tempo, però, è abbastanza elevata anche l’incidenza del lavoro part-time “involontario”, ossia determinato da scarse opportunità di trovare un impiego a tempo pieno (il 17% a fronte di una media del 6%). Le assunzioni di persone con una laurea del gruppo Insegnamento risultano in calo nel settore pubblico ma in crescita nelle imprese private, dove sono però concentrate in pochi settori. Poco diversificate sono anche le professioni per cui questi laureati vengono assunti. In futuro, tra il 2005 e il 2010, si prevede che il numero di laureati in discipline dell’Insegnamento occupati nelle imprese private registrerà una crescita del 16%, contro un +26% in media per le altre lauree. 159 I PRINCIPALI CORSI DI LAUREA • • • • • Scienze dell’educazione Scienze dell’educazione e della formazione Educatore sociale Scienze pedagogiche e dell’educazione Educatore dell’infanzia LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 6 12 15 La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi di laurea. I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro. 9. GRUPPO INSEGNAMENTO Studenti, laureati e inserimento professionale I corsi di laurea del gruppo Insegnamento contano un numero piuttosto alto di iscritti: oltre 93.000 studenti, di cui quasi 18.000 immatricolati al 1° anno. Si stima che siano circa 13.700 i laureati nel 2006, dei quali, 5.500 dei corsi triennali e 8.100 dei corsi specialistici. Dei laureati triennali, quasi 2 su 3 proseguono gli studi iscrivendosi a un corso di laurea specialistica, e quindi si può stimare il numero di laureati “netti” nell’ordine dei 10.500, oltre il doppio rispetto ai primi anni duemila. Considerando che non tutti coloro che concludono il proprio percorso formativo sono intenzionati a svolgere un’attività lavorativa, si prevede che i laureati in ingresso nel mercato del lavoro nel 2006 saranno circa 7.000. Otto su 10 sono orientati verso il lavoro dipendente (sia nel settore pubblico che in quello privato) e solo 2 su 10 sono interessati a svolgere un lavoro autonomo. Vecchio ordinam. 2006 (p) 2005 2004 2003 2002 2001 Triennali Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR 2000 0 1998 3 0 05-06 (p) 6 5 2004-05 10 2003-04 9 2002-03 15 2001-02 12 2000-01 20 1999-00 15 1998-99 25 1997-98 160 STUDENTI LAUREATI 1999 STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO 4-5 anni (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA... ...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO UN LAVORO CONTINUATIVO 75% Lavoro continuativo 77% Non lavorano 16% Lavoro non continuativo 7% 17% Dirigenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 7% 2% Quadri Impiegati Indipendenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 9. GRUPPO INSEGNAMENTO Squilibri fra domanda e offerta di lavoro Le prospettive di inserimento lavorativo per i 7.000 neolaureati del 2006 che si prevede cercheranno un’occupazione non sono del tutto favorevoli, se confrontate con le opportunità lavorative previste, che risultano essere in totale poco più di 3.800 posti. Ciò è imputabile anche alla forte crescita numerica che questi laureati hanno avuto negli ultimi anni. La maggior parte delle opportunità riguarda il lavoro dipendente nelle imprese private, che prevedono quasi 2.200 assunzioni di questi laureati. Decisamente modeste sono invece le possibilità di avviare un’attività autonoma o di tipo professionale. Risultano difficili anche le prospettive di inserimento nella Pubblica Amministrazione, dove le assunzioni sono in forte calo: sono infatti 1.600 i nuovi posti di lavoro previsti per il 2006, 500 in meno dell’anno precedente. OPPORTUNITÀ LAVORATIVE, 2006 Dipendente nella PA 42% Dipendente nel settore privato 56% 161 Autonomo 2% Totale (lavoro extra-agricolo) Numero Trend Ingressi sul mercato del lavoro 7.000 Ì Opportunità lavorative 3.820 Ì -3.180 Ê Squilibrio (opportunità ingressi) Lavoro autonomo Numero Ingressi sul mercato del lavoro Opportunità lavorative Squilibrio (opportunità ingressi) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Lavoro dipendente - settore privato Trend Numero 1.600 Ì Ingressi sul mercato del lavoro 60 Ê Opportunità lavorative -1.540 Ê Squilibrio (opportunità ingressi) Lavoro dipendente - PA Numero Trend Trend Ê Ingressi sul mercato del lavoro 2.740 Ì 2.170 Ì Opportunità lavorative 1.590 Ì -490 Ê Squilibrio (opportunità ingressi) -1.150 Ì 2.660 Fonti: ingressi nel mercato del lavoro: elaborazioni su dati MIUR e ISTAT; opportunità lavorative: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 9. GRUPPO INSEGNAMENTO Le opportunità nelle imprese private LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) Media 2003-2006 Nord Ovest 920 32% Catanzaro 31% Sondrio 20% 320 Cuneo – – Reggio Calabria 300 570 Liguria 40 30 Nord Est 530 660 Piacenza 13% 40 40 Cremona 13% 140 250 60 30 Terni 13% 290 360 Piemonte Valle d’Aosta Lombardia Trentino A. A. Veneto Friuli V. G. Emilia Romagna Centro 162 540 2006 200 230 240 Toscana 60 60 Umbria 10 50 Marche 90 Lazio 16% 15% Oristano 14% Ragusa Verona 12% Lodi 12% 11% Como Livorno 10% 30 Perugia 10% 70 100 Brescia 10% 250 350 Abruzzo 10 10 Molise 10 – Campania 50 40 Puglia 40 40 Basilicata 10 10 Calabria 50 140 Sicilia 40 70 Sardegna 50 30 Sud e Isole Totale Italia 1.550 2.170 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 68% Sanità 22% Istruzione Servizi alle persone Altri settori 8% 1% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 9. GRUPPO INSEGNAMENTO Settori e attività professionali di sbocco Il gruppo di lauree indirizzate all’insegnamento non ha più come unico sbocco professionale l’insegnamento nelle scuole pubbliche e private dei diversi ordini e gradi. Infatti, molti corsi (soprattutto di recente istituzione) non preparano solo all’attività di insegnamento, ma anche a quella di formazione (rivolta in particolare agli adulti), di “tutoraggio”, di “sostegno”, di progettazione e organizzazione di corsi. Attività che richiedono anche competenze nuove, ad esempio di tipo tecnico (nella multimedialità) o comunicativo (nella formazione a distanza). La formazione ha quindi acquisito un’importanza crescente, e questi laureati, per i quali gli “spazi” nelle tradizionali istituzioni scolastiche si erano ristretti, trovano oggi opportunità di impiego più diversificate, anche all’interno di enti, imprese, istituzioni sanitarie, dove l’attività lavorativa può essere svolta anche in forma professionale autonoma. Prova ne sia che sono proprio le imprese private della sanità quelle che nel 2006 prevedono di effettuare il maggior numero di assunzioni. Il settore dell’istruzione Nel nostro paese l’istruzione, come noto, ha una forte caratterizzazione pubblica: quasi 1,3 milioni il personale della scuola pubblica (dalle materne alle superiori), meno di 100.000 quello della scuola privata. Nel pubblico tutti gli addetti sono dipendenti, nel privato poco più di 75.000. Di questi, 4 su 10 sono impegnati nell’istruzione degli adulti e in altri servizi scolastici, e altrettanti in quella primaria; solo 2 su 10 operano nell’istruzione secondaria. Tra il 1998 e il 2003 i dipendenti delle scuole private (esclusa l’università) sono aumentati in misura molto marcata (quasi del 60%); il comparto con la maggiore crescita è quello dell’istruzione agli adulti, dove l’aumento è stato di oltre il 130%; in calo invece, quasi del 5%, gli insegnanti in strutture private dell’istruzione secondaria. Il settore privato dell’istruzione è costituito soprattutto da aziende con dimensioni mediopiccole (da 10 a 49 dipendenti), nelle quali si concentra quasi la metà dei dipendenti totali. Un ulteriore 28% è occupato in piccole imprese (con meno di 10 dipendenti) e il 21% circa in quelle medio grandi o grandi (che superano i 50 dipendenti). La distribuzione territoriale dei dipendenti, DIPENDENTI NEL SETTORE PRIVATO infine, è meno squilibrata di quanto non DELL’ISTRUZIONE, 2003 sia quella di altri settori: la quota maggiore (circa il 43%) opera sempre nelle regioni del Nord, ma il Sud non è molto distante, con Primaria Per gli adulti una quota del 38% circa; 2 su 10, infine, 41% 39% lavorano nelle regioni del Centro. Secondaria 20% Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 163 9. GRUPPO INSEGNAMENTO Le opportunità per i neolaureati Sono poco meno di 2.200 i neolaureati del gruppo Insegnamento che le imprese private hanno previsto di assumere nel corso del 2006. Risulta in aumento la propensione delle aziende ad assumere candidati “alle prime armi”, anche se in misura inferiore di quanto si registra per le altre lauree. Gli imprenditori non segnalano particolari problemi nel trovare personale da inserire, e la riduzione nel livello di esperienza richiesto ai nuovi assunti probabilmente rende le assunzioni ancora più agevoli, in quanto è possibile attingere maggiormente dall’ampio “serbatoio” di neolaureati in cerca di lavoro. Questa relativa facilità nel reperire tali figure sembra del resto portare le imprese a non offrire condizioni contrattuali particolarmente favorevoli: la maggior parte delle assunzioni previste è a tempo determinato, e solo in 4 casi su 10 viene proposto un contratto a tempo indeterminato. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 36% 29% 26% 31% TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Propensione all'assunzione di personale senza esperienza N Difficoltà di reperimento P 164 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Piemonte Nel 62% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di professionalità di questo tipo. Per questo titolo il valore è più basso della media delle altre lauree (66%). 58% Lombardia 35% Toscana 34% Sicilia 30% Lazio 21% Veneto 20% Emilia Romagna Calabria 6% 4% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 9. GRUPPO INSEGNAMENTO Gli sbocchi professionali e il livello di soddisfazione dei laureati I laureati in discipline dell’insegnamento sono in genere meno soddisfatti del posto di lavoro rispetto a coloro che provengono da altri indirizzi. Questa relativa insoddisfazione riguarda diversi aspetti del rapporto di lavoro, ma soprattutto le possibilità di carriera, il trattamento economico e la stabilità dell’impiego. Costituisce invece un fattore di soddisfazione la possibilità di utilizzare le conoscenze acquisite durante gli studi. Gli sbocchi professionali di questi laureati, seppur contenuti in termini quantitativi, sono strettamente collegati al percorso di studio, e nella quasi totalità dei casi riguarderanno attività formative e di orientamento. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Educatore professionale Assunzioni previste (1) di cui: con questa formazione 2.860 1.420 760 270 1.160 260 Educatore di disabili Insegnante scuola materna Insegnante di sostegno 90 60 Insegnante elementare 250 50 Esperto formazione aziendale 260 30 Altre professioni 740 80 Le figure professionali dell’educatore di disabili e dell’insegnante di scuola materna sono analizzate in dettaglio nelle schede delle pagine seguenti. La figura dell’educatore professionale è invece analizzata nell’ambito del gruppo psicologico, dove registra una maggiore incidenza. Totale Italia 6.120 2.170 (1) Con qualsiasi titolo di studio Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI 100% 75% 50% 25% 0% Trattamento economico Stabilità del posto di lavoro Mansioni svolte Questa laurea Possibilità di carriera Utilizzo delle conoscenze Grado di autonomia Altre lauree Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti. Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 165 LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’EDUCATORE DI DISABILI Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • affiancare l’insegnante di sostegno all’interno delle scuole: educare il portatore di handicap alle capacità essenziali nella vita quotidiana; • svolgere attività educative ed assistenziali per i minori portatori di handicap durante le lezioni scolastiche. NEL 2006 SONO PREVISTE 760 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER DUE TERZI AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Laurea 42,8 50,4 48,0 9,7 Diploma 57,2 49,6 52,0 90,3 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale Sud e Isole 166 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in insegnamento 33% 19% Altri titoli di 6% 24% studio Fino a 29 anni Oltre 29 …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Lauree in insegnamento 49% Altri titoli di studio 70% Non rilevante 87% 33% Piccole e medie 13% 67% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 42% Italia 46% Nord 69% Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo determinato, che vengono proposti ai due terzi dei nuovi assunti. Per il 75% delle assunzioni gli imprenditori assumono indifferentemente uomini e donne; per il 14% invece dichiarano di preferire una figura femminile. 0% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INSEGNANTE DI SCUOLA MATERNA Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • istruire bambini dai 3 ai 5 anni, svolgere varie attività didattiche, laboratorio musicale, scientifico, linguistico, grafico-pittorico, motorio; • educare i bambini dai 3 ai 5 anni tramite attività di disegno, musica, primi approcci alla scrittura, attività ricreative. NEL 2006 SONO PREVISTE 1.160 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 47% AL NORD E PER IL 40% AL SUD E ISOLE. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole Laurea 22,4 25,0 17,9 21,1 Diploma 77,6 75,0 82,1 78,9 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 167 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in insegnamento Altri titoli di studio Fino a 29 anni 42% 29% 34% 27% Oltre 29 …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Lauree in insegnamento 23% Altri titoli di studio 44% Non rilevante Piccole 47% 36% Medio-piccole 26% 52% 27% 12% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 22% Italia 35% Nord Centro Sud e Isole 9% Il contratto prevalente è a tempo determinato (due terzi dei nuovi assunti). Circa il 40% dei contratti è part-time e in 4 casi su 5 le imprese preferirebbero una figura femminile. 11% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I 15 GRUPPI DI LAUREA 10. Gruppo LETTERARIO 10. GRUPPO LETTERARIO Il gruppo letterario prevede oltre 170 corsi di laurea di I livello e, fra tutti i gruppi di laurea, è quello che offre le minori prospettive di inserimento nel mondo dal lavoro. Considerando una serie di indicatori che misurano condizioni e opportunità di lavoro, questo gruppo ottiene il punteggio più basso e figura nelle ultime posizioni della classifica, soprattutto nel Centro Italia e nel Mezzogiorno. Vi è infatti, non da oggi, un eccesso di laureati di questo gruppo in cerca di lavoro rispetto al fabbisogno espresso dal sistema economico: già nel 2004 l’Indagine ISTAT sugli sbocchi professionali dei laureati rilevava che solo 7 laureati su 10 del 2001 erano occupati e, di questi, solo 6 in modo stabile; per questi si aveva quindi un tasso di disoccupazione del 22%, ben 8 punti in più rispetto alla media. Inoltre, il 15% degli occupati lavorava part-time, non avendo trovato un impiego a tempo pieno e ovviamente anche la retribuzione era tra le più basse. Infine, per trovare un impiego erano stati necessari 16 mesi, contro gli 11 degli altri laureati. Relativamente poche le possibilità di assunzione nelle imprese private e comunque per professioni aperte anche a laureati in altre discipline umanistiche (e talvolta anche a diplomati di scuola media superiore). 171 I PRINCIPALI CORSI DI LAUREA • • • • • • Lettere Filosofia Scienze dei beni culturali Discipline delle arti, della musica e dello spettacolo Storia LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 13 16 17 La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi di laurea. I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro. 10. GRUPPO LETTERARIO Studenti, laureati e inserimento professionale Corsi tra i più tradizionali, quelli del gruppo letterario, contano ben 160.000 iscritti, dei quali oltre 35.000 immatricolati al 1° anno (28.900 circa iscritti ai corsi di I livello e 6.400 ai corsi specialistici). Nonostante le prospettive di lavoro non favorevoli, gli iscritti a questi corsi sono in aumento, e conseguentemente anche i laureati, che nel 2006 dovrebbero essere 26.500 (12.000 circa dei corsi triennali, 14.500 dei corsi specialistici o ancora del vecchio ordinamento). Dei laureati triennali quasi l’85% prosegue gli studi per arrivare a una laurea specialistica. Si prevedono quindi, nel 2006, circa 16.300 laureati “netti”, dei quali circa l’80% entrerà nel mercato del lavoro alla ricerca di un’occupazione. STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO STUDENTI LAUREATI 30 40 25 30 20 20 15 10 10 5 Vecchio ordinam. 2006 (p) 2005 2004 2003 2002 2001 2000 Triennali Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR 1999 0 1998 05-06 (p) 2004-05 2003-04 2002-03 2001-02 2000-01 1999-00 1998-99 0 1997-98 172 4-5 anni (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA... ...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO UN LAVORO CONTINUATIVO 65% Non lavorano 30% 22% Lavoro continuativo 60% Lavoro non continuativo 10% 10% 3% Dirigenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati Quadri Impiegati Indipendenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 10. GRUPPO LETTERARIO Squilibri fra domanda e offerta di lavoro Saranno circa 12.800 i neolaureati di questo gruppo attesi sul mercato del lavoro nel 2006, orientati per oltre il 40% a un lavoro dipendente nel settore pubblico, per il 35% circa a un impiego nella Pubblica Amministrazione e per il rimanente 25% intenzionati ad avviare un’attività professionale autonoma. Le opportunità di inserimento lavorativo sono però poco più di 6 mila e concentrate per due terzi nella Pubblica Amministrazione, dove si entra per concorso e, molto spesso, con una fortissima concorrenza. Nel settore privato la “domanda” di questi laureati è particolarmente bassa, anche se leggermente in aumento rispetto al passato: aumento vanificato però dal maggior numero di giovani in cerca di assunzione. Considerando gli spazi ristretti dell’occupazione dipendente, molti sono i giovani interessati o disponibili a un lavoro autonomo, ma anche in questo caso le opportunità appaiono ancora molto limitate e inferiori alle attese. OPPORTUNITÀ LAVORATIVE, 2006 Dipendente nel settore privato 21% Totale (lavoro extra-agricolo) Numero Ingressi sul mercato del lavoro Opportunità lavorative Squilibrio (opportunità ingressi) Ì 6.080 Ì -6.740 Ê Lavoro autonomo Ingressi sul mercato del lavoro Opportunità lavorative Squilibrio (opportunità ingressi) 173 Trend 12.820 Numero Dipendente nella PA 65% Autonomo 14% Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Lavoro dipendente - settore privato Trend Numero Lavoro dipendente - PA Trend Numero Trend 3.320 Ì Ingressi sul mercato del lavoro 5.430 Ì Ingressi sul mercato del lavoro 4.060 Ì 830 = Opportunità lavorative 1.280 Ê Opportunità lavorative 3.980 Ì -2.490 Ê Squilibrio (opportunità ingressi) -4.150 Ê Squilibrio (opportunità ingressi) -80 Ì Fonti: ingressi nel mercato del lavoro: elaborazioni su dati MIUR e ISTAT; opportunità lavorative: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 10. GRUPPO LETTERARIO Le opportunità nelle imprese private ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 Media 2003-2006 Nord Ovest 280 320 Piemonte 20 20 – – Valle d’Aosta 33% Cagliari Gorizia 16% Palermo 15% 14% Rovigo 240 300 Caltanissetta Liguria 10 – Salerno Nord Est 120 170 Lombardia 8% – – 50 50 Taranto 6% Friuli V. G. 10 20 Massa 6% Emilia Romagna 60 90 Pescara 6% 150 260 Matera 6% Toscana 30 20 Forlì-Cesena 5% Umbria 10 30 Marche – – Lazio 110 210 Sud e Isole 250 540 10 20 Abruzzo Molise – – Campania 80 90 Puglia 20 50 – 10 Basilicata Calabria – – Sicilia 70 120 Sardegna 70 250 Totale Italia 800 1.280 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. 11% 8% Veneto Centro 11% Perugia Viterbo Trentino A. A. 174 2006 Sassari Parma 5% 4% (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 65% Servizi alle persone 18% Istruzione Carta, stampa, editoria 12% Servizi avanzati 2% Altri settori 3% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 10. GRUPPO LETTERARIO Settori e attività professionali di sbocco Circa due terzi dei laureati dei corsi del gruppo letterario trovano impiego nella Pubblica Amministrazione (in particolar modo nel settore dell’istruzione); un altro sesto si indirizza verso il lavoro autonomo; la “domanda” del settore privato, vale a dire le assunzioni previste dalle imprese industriali e dei servizi, è quindi appena un quinto di quella totale. Di tali assunzioni, rilevate dall’Indagine Excelsior, nel 2006 quasi l’87% sono programmate da imprese terziarie, e appena il 13% da imprese industriali, quasi interamente appartenenti al settore poligrafico-editoriale. Va peraltro detto che le attività dei servizi esprimono una domanda di queste figure che può riguardare professioni molto diverse tra loro e che può essere molto variabile di anno in anno, legata magari a eventi o a manifestazioni particolari. Per tali professioni si richiede soprattutto un buon livello culturale, che questi laureati certamente posseggono, ma che li pone comunque in forte concorrenza con altri laureati in discipline affini. Numericamente più contenuta, ma anche più stabile, è la domanda espressa dal settore privato dell’istruzione. Il settore editoriale Il settore editoriale e della stampa è costituito in Italia da quasi 32.000 imprese, che complessivamente occupano quasi 170.000 addetti; di questi, circa 50.000 nell’editoria in senso stretto; questi ultimi, a loro volta, sono per tre quarti lavoratori alle dipendenze e per un quarto lavoratori autonomi. Tra il 1998 e il 2003 il comparto dell’editoria ha conosciuto un incremento di addetti molto modesto ma, a differenza di molti altri settori manifatturieri, la variazione è stata di segno positivo (+2,8%); tuttavia, mentre gli indipendenti sono aumentati di oltre il 23%, i dipendenti sono diminuiti quasi del 3%: i primi sono L’editoria presenta una forte concentrazione passati da 10.200 a quasi 12.600, i secondi da di personale nelle regioni del nord e nelle oltre 38.100 a meno di 37.100. Il settore offre medie imprese, con più di 10 dipendenti e quindi discrete opportunità di inserimento meno di 250. lavorativo, ma sempre più sotto forma di collaborazioni professionali autonome. DIPENDENTI NEL SETTORE EDITORIALE PER AREA GEOGRAFICA, 2003 Centro 20% DIPENDENTI NEL SETTORE EDITORIALE PER CLASSE DIMENSIONALE, 2003 250 e oltre 7% Sud 12% Nord 68% Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 50 - 249 35% 1-9 23% 10 - 49 35% Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 175 10. GRUPPO LETTERARIO Le opportunità per i neolaureati Sono poco meno di 1.200 le assunzioni di laureati in discipline letterarie previste nel 2006 da parte delle imprese private. Quando assumono questi profili, i datori di lavoro ricorrono con sempre maggior frequenza a candidati in possesso di esperienza lavorativa pregressa. La quota di assunzioni rivolta a giovani “alle prime armi” è infatti decisamente bassa (il 15% contro una media per le altre lauree del 36%) e risulta altresì in riduzione rispetto agli anni passati. Fanno eccezione le imprese in Puglia e in Campania, che per 2 assunzioni su 3 non richiedono precedenti esperienze di lavoro. Questa richiesta è probabilmente all’origine delle difficoltà di reperimento segnalate dalle imprese, che nonostante l’alto numero di laureati in uscita dalle università, riguarda un terzo dei casi. Nonostante ciò (il personale esperto va spesso cercato fra coloro che sono già occupati), non vi è grande disponibilità ad assunzioni stabili, previste solo per 3 assunti su 4. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 36% 33% 31% 15% TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Propensione all'assunzione di personale senza esperienza P Difficoltà di reperimento N 176 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Puglia 64% Campania Nel 44% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di professionalità di questo tipo. Per questo titolo il valore è più basso della media delle altre lauree (66%). 64% Sicilia 16% Emilia Romagna 13% 12% Lombardia Lazio 4% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 10. GRUPPO LETTERARIO Gli sbocchi professionali e il livello di soddisfazione dei laureati Gli sbocchi professionali di questi laureati non risultano particolarmente diversificati: i quattro profili più richiesti dalle imprese concentrano oltre l’80% delle assunzioni. Chi è alla ricerca di un lavoro si può inoltre trovare in concorrenza con candidati in possesso di un diploma di scuola media superiore, eccetto che per la professione di insegnante, per la quale la laurea è ormai necessaria ad ogni livello. Alla luce di tutti gli elementi considerati non stupisce che questi laureati trovino, nell’attività lavorativa, un grado di soddisfazione costantemente inferiore alla media, soprattutto con riferimento alle possibilità di carriera e alla stabilità del posto di lavoro. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Assunzioni previste (1) di cui: con questa formazione Attore 850 640 Profess. scuola media superiore (2) 200 200 Redattore 250 110 Giornalista 230 90 50 30 170 30 19.660 180 Bibliotecario Addetto pubbliche relazioni Altre professioni Le figure professionali dell’attore, del professore di scuola media superiore (in materie umanistiche) e del redattore sono analizzate in dettaglio nelle schede delle pagine che seguono. 177 Totale Italia 21.410 1.280 (1) Con qualsiasi titolo di studio; (2) in materie umanistiche Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI 100% 75% 50% 25% 0% Trattamento economico Stabilità del posto di lavoro Mansioni svolte Questa laurea Possibilità di carriera Utilizzo delle conoscenze Grado di autonomia Altre lauree Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti. Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’ATTORE Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • recitare in spettacoli teatrali comici o drammatici, sia per bambini che per adulti, talvolta anche suonando uno strumento e interpretando brani musicali. Può occuparsi anche della regia degli spettacoli e dell’ideazione della scenografia; • organizzare laboratori teatrali per bambini e adulti; • animare eventi di vario tipo durante congressi. NEL 2006 SONO PREVISTE 850 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 45% AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole Laurea 75,1 62,2 70,3 97,0 Diploma 24,9 37,8 29,7 3,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 178 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Lauree 1% letterarie 99% Lauree 15% letterarie Altri titoli di 6% studio 94% Altri titoli di 1% 24% studio Fino a 29 anni Non rilevante Piccole Medio-piccole 79% 6% 75% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Nord Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo determinato, che vengono proposti all’82% dei nuovi assunti. Non viene espressa alcuna preferenza di genere. 13% Italia 1% 0% 41% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL PROFESSORE DI SCUOLA MEDIA SUPERIORE (IN MATERIE UMANISTICHE) Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • insegnare materie scolastiche quali storia, inglese, geografia, italiano, filosofia agli alunni della scuola superiore; • occuparsi dell’attività di programmazione. NEL 2006 SONO PREVISTE 200 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER L’87% AL SUD E ISOLE. 179 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Non rilevante 95% Fino a 29 anni 2% Grandi 3% Piccole e medie 97% Oltre 29 3% ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 13% Italia Nord 0% Centro 0% Sud e Isole 15% I contratti prevalenti sono quelli a tempo determinato, che vengono proposti a tre quarti dei nuovi assunti. Il 68% delle assunzioni è part-time e non viene espressa alcuna preferenza di genere. Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL REDATTORE Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • occuparsi di editing e cura redazionale del testo, ricerche bibliografiche e iconografiche, redazione di indici, revisione testi; • redigere i pezzi per il giornale, impaginarli e risistemarli graficamente curando anche le inserzioni pubblicitarie; • occuparsi di correzione di bozze, impaginazione e stesura di articoli. NEL 2006 SONO PREVISTE 250 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 44% AL NORD E PER IL 38% AL SUD E ISOLE. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Laurea 58,4 87,9 95,5 7,4 Diploma 41,6 12,1 4,5 92,6 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale Sud e Isole 180 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree 7% letterarie Altri titoli di studio 74% 24% 12% Fino a 29 anni Oltre 29 …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Lauree letterarie 19% 17% Altri titoli di studio 64% Piccole Non rilevante 22% 65% Medio-piccole 61% 12% 23% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 4% Italia 6% Nord 7% Centro Sud e Isole Il 64% delle assunzioni è a tempo indeterminato e un terzo dei nuovi assunti lavorerà part-time. Le imprese dichiarano di assumere indifferentemente uomini e donne. 2% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I 15 GRUPPI DI LAUREA 11. Gruppo LINGUISTICO 11. GRUPPO LINGUISTICO Le possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro per i laureati del gruppo linguistico non risultano molto incoraggianti. Un apposito indicatore, che tiene conto di molti aspetti dell’inserimento lavorativo, presenta infatti un valore particolarmente basso, in particolare nel Centro Sud del paese dove questo gruppo di corsi figura rispettivamente al 13°-14° posto. Migliori opportunità vi sono invece nelle regioni del Nord. Le principali ragioni di questa difficoltà sembrano essere il divario tra i laureati in uscita ogni anno dalle università e lo scarso numero delle opportunità lavorative. La conseguenza è che a tre anni dalla laurea un quarto di questi laureati è ancora senza un impiego e solo 2 su 3 hanno un’occupazione stabile. Le assunzioni previste dalle imprese nel 2006 sono poco più di 1.400 e per oltre la metà si concentrano nelle regioni del Nord. 183 I PRINCIPALI CORSI DI LAUREA • • • • • Lingue e letterature straniere Scienze linguistiche Mediazione linguistica e culturale Lingue e civiltà orientali Scienze della mediazione linguistica LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 8 13 14 La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi di laurea. I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro. 11. GRUPPO LINGUISTICO Studenti, laureati e inserimento professionale Il gruppo linguistico nell’ultimo anno accademico contava 92.700 iscritti; di questi, 22.400 al 1° anno, in lieve ma continuo aumento fin dall’inizio degli anni duemila. In aumento sono anche i laureati, che nel 2005 hanno toccato il record di 16.600, per poi diminuire leggermente nel 2006. L’aumento del numero di laureati è anche un effetto temporaneo della riforma universitaria introdotta nel 2000-2001 e sembra ora in via di esaurimento; questo fatto, insieme al miglioramento della situazione economica, dovrebbe aprire a questi giovani, rispetto agli anni passati, maggiori spazi di inserimento nel mondo del lavoro. Nel 2004, dopo ben tre anni dalla fine degli studi, solo due terzi dei laureati del 2001 risultavano occupati stabilmente; di questi, il 13% aveva raggiunto la posizione di quadro o dirigente. STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO STUDENTI LAUREATI 30 20 25 15 20 15 10 10 5 Vecchio ordinam. Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR Triennali 2006 (p) 2005 2004 2003 2002 2001 2000 0 1999 05-06 (p) 2004-05 2003-04 2002-03 2001-02 2000-01 1999-00 1998-99 1997-98 0 1998 5 184 4-5 anni (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR CONDIZIONE A TRE ANNI DALLA LAUREA... ...E POSIZIONE DI COLORO CHE HANNO UN LAVORO CONTINUATIVO 81% Non lavorano 25% Lavoro continuativo 66% Lavoro non continuativo 9% 12% Dirigenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 6% 1% Quadri Impiegati Indipendenti Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 11. GRUPPO LINGUISTICO Squilibri fra domanda e offerta di lavoro La Pubblica Amministrazione è il datore di lavoro più importante per chi consegue una laurea del gruppo linguistico. Da questo settore viene infatti il maggior numero di posti di lavoro disponibili, probabilmente grazie alla crescente diffusione dell’insegnamento delle lingue in tutta la scuola. Ciò nonostante non vi è un eccessivo interesse a entrare nel pubblico in confronto alle altre vie di sbocco. Le preferenze vanno infatti soprattutto alle imprese private e al lavoro autonomo che però esprimono una “domanda” di questi laureati abbastanza modesta. Il risultato complessivo è uno squilibrio tra i quasi 9.700 laureati che si stima entreranno nel 2006 nel mercato del lavoro e le circa 4.300 opportunità di impiego che questo può offrire. OPPORTUNITÀ LAVORATIVE, 2006 Dipendente nella PA 56% 185 Dipendente nel settore privato 34% Totale (lavoro extra-agricolo) Numero Trend Ingressi sul mercato del lavoro 9.690 Ì Opportunità lavorative 4.280 Ì -5.410 Ê Squilibrio (opportunità ingressi) Lavoro autonomo Numero Ingressi sul mercato del lavoro Opportunità lavorative Squilibrio (opportunità ingressi) Autonomo 10% Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Lavoro dipendente - settore privato Trend Numero 1.700 Ì Ingressi sul mercato del lavoro 450 = Opportunità lavorative -1.250 Ê Squilibrio (opportunità ingressi) Lavoro dipendente - PA Numero Trend Trend Ì Ingressi sul mercato del lavoro 1.500 Ì 1.440 Ê Opportunità lavorative 2.400 Ì -5.050 Ê Squilibrio (opportunità ingressi) 900 Ì 6.490 Fonti: ingressi nel mercato del lavoro: elaborazioni su dati MIUR e ISTAT; opportunità lavorative: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 11. GRUPPO LINGUISTICO Le opportunità nelle imprese private ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 Media 2003-2006 2006 14% Cremona 11% Isernia Nord Ovest 270 330 Piemonte 60 70 Valle d’Aosta Lombardia Liguria 11% 11% – – Modena 190 240 Napoli 20 20 450 Trentino A. A. 30 40 Lucca Veneto 90 130 Siracusa Friuli V. G. 30 20 Emilia Romagna 160 270 Centro 320 350 Toscana 300 150 90 Umbria 10 – Marche 20 20 Lazio 150 240 Sud e Isole 280 310 Abruzzo Molise Campania 30 20 – 10 120 180 Puglia 40 30 Basilicata 10 – Calabria 20 – Sicilia 40 70 Sardegna 20 – Totale Italia 1.160 1.440 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. 10% 10% Trento Pisa Nord Est 186 Reggio Emilia 9% 7% 7% 6% Viterbo Palermo 6% Pistoia 6% Vicenza 6% Forlì-Cesena 5% Taranto 5% (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 Istruzione 31% 11% Commercio all’ingrosso Industria meccanica 6% Servizi avanzati 6% Turismo e ristorazione Altri settori 5% 39% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 11. GRUPPO LINGUISTICO Settori e attività professionali di sbocco Per i laureati del gruppo si aprono oggi opportunità di impiego in diversi settori. Primo fra tutti, per numero di assunzioni previste, quello dell’industria, soprattutto manifatturiera, seguita dal tradizionale settore dell’insegnamento nel quale vi sono crescenti opportunità (ad esempio per l’insegnamento della lingua italiana a stranieri), dal commercio all’ingrosso (in imprese la cui attività è soprattutto di import-export), ai servizi avanzati per le imprese e dal turismo. A ciò si aggiunge la possibilità di lavori di traduzione e interpretariato, anche in forma di lavoro autonomo. Questi laureati, in altre parole, beneficiano di alcune grandi trasformazioni che stanno interessando la società e l’economia italiana, e non solo, e in particolare della crescente importanza delle relazioni economiche col resto del mondo, che rendono la conoscenza delle lingue un’esigenza sempre più diffusa. Certo, questa conoscenza è spesso un requisito di base richiesto qualunque sia la professione, ma al momento è anche un aspetto poco diffuso, soprattutto a livello specialistico, come richiesto in questi casi. Per questo le imprese che cercano tali figure professionali sono le più aperte ai mercati esteri, come quelle di import-export e quelle manifatturiere. Il settore del commercio all’ingrosso Quello del commercio all’ingrosso, secondo per numero di assunzioni previste, è un settore molto composito, che si può distinguere sia in base alla merceologia dei beni trattati, sia in base al mercato in cui le imprese operano, che può essere nazionale o internazionale e che può modificarsi nel tempo più facilmente di quanto non si modifichi la merceologia dei beni prodotti, importati o esportati: ad esempio, quando un’impresa che opera sul mercato interno decide, a un certo punto, di avviare rapporti commerciali anche con altri paesi. In questo settore operano in Italia oltre 441.000 imprese; nel 2003 esse occupavano quasi 1.040.000 addetti, dei quali i dipendenti erano poco più della metà: è quindi un settore con una forte componente di lavoro autonomo e imprenditoriale, e con dimensioni medie delle imprese abbastanza contenute. Il settore è costituito da due grandi comparti: quello degli intermediari, con poco più di 300.000 addetti, delle quali meno di 1 su 6 è un dipendente, e quello del commercio DIPENDENTI PER DIMENSIONE DELLE IMPRESE, all’ingrosso delle diverse categorie di beni, 2003 che occupa oltre 735.000 persone, delle quali 250 dip. e oltre 50-249 dip. quasi 490.000 alle dipendenze. 1-9 dip. 2% 11% 44% Tra il 1998 e il 2005 il settore ha conosciuto una buona espansione: gli addetti totali sono aumentati quasi del 15% e i dipendenti di oltre il 21%. Netta la prevalenza delle piccole imprese: 10-49 dip. quasi 9 dipendenti su 10 sono occupati in 43% aziende che arrivano al massimo a 49 dipenFonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA denti. 187 11. GRUPPO LINGUISTICO Le opportunità per i neolaureati Le imprese che hanno bisogno di queste figure professionali sono disposte ad assumere circa un terzo di laureati senza precedente esperienza lavorativa, in media con gli altri titoli. Questo dato comunque è più elevato in alcune regioni italiane, quali Campania, Toscana, Veneto e Lombardia. L’alto numero di laureati che cercano un lavoro dipendente nel settore privato e il basso numero di assunzioni previsto fanno sì che le imprese incontrino poche difficoltà a trovare candidati, segnalate solo nel 12% dei casi a fronte di una media del 31%. Anche da questo punto di vista si sottolinea la difficoltà di questi laureati a entrare nel mondo del lavoro. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 35% 36% 31% TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Propensione all'assunzione di personale senza esperienza N Difficoltà di reperimento P 12% 188 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Campania Nel 60% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di professionalità di questo tipo. Per questo titolo il valore è più basso della media delle altre lauree (66%). 71% Toscana 51% Veneto 50% Lombardia 45% 31% Piemonte Sicilia 17% Lazio 16% Emilia Romagna 10% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 11. GRUPPO LINGUISTICO Gli sbocchi professionali e il livello di soddisfazione dei laureati Le due figure professionali a cui sono maggiormente interessate le imprese private sono l’operatore commerciale estero e l’insegnante di lingue, per la quale le assunzioni riguardano esclusivamente laureati in questo indirizzo. Nel caso degli operatori commerciali, essendo la conoscenza delle lingue un’esigenza ormai diffusa, le imprese sono disposte ad assumere anche laureati in altre discipline (soprattutto economiche). I laureati in Lingue trovano nel mercato del lavoro dipendente non solo poche opportunità di impiego ma anche una forte concorrenza da parte di altri giovani. Anche il grado di soddisfazione per il lavoro svolto non è particolarmente elevato, soprattutto per quanto riguarda la possibilità di carriera; è però inferiore alla media anche per mansioni svolte, utilizzo delle conoscenze e autonomia nel lavoro. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Assunzioni previste (1) Operatore commerciale estero 1.220 350 310 300 Insegnante di lingue Segretaria di cui: con questa formazione 11.600 140 Assistente tecnico clienti 2.400 110 Operatore commerciale 3.990 70 60 60 21.320 450 Profess. scuola media superiore (2) Altre professioni Le figure professionali dell’operatore commerciale estero, dell’insegnante di lingue e della segretaria sono analizzate nelle pagine che seguono, in cui sono riportate con maggior dettaglio le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro. Totale Italia 40.900 1.480 (1) Con qualsiasi titolo di studio; (2) in lingue straniere Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI 100% 75% 50% 25% 0% Trattamento economico Stabilità del posto di lavoro Mansioni svolte Questa laurea Possibilità di carriera Utilizzo delle conoscenze Grado di autonomia Altre lauree Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti. Fonte: ISTAT, Indagine sugli sbocchi professionali dei laureati 189 LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’OPERATORE COMMERCIALE ESTERO Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • curare la corrispondenza e i contatti telefonici con fornitori e clienti, gestire i rapporti e i documenti necessari nei rapporti con i clienti e con gli agenti esteri; • contribuire alla realizzazione delle strategie di sviluppo dei prodotti aziendali per i mercati esteri, gestire i rapporti commerciali di propria competenza. NEL 2006 SONO PREVISTE 1.220 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 78% AL NORD. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole Laurea 53,0 46,1 56,4 90,5 Diploma 47,0 53,9 43,6 9,5 100,0 100,0 100,0 100,0 Totale 190 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in lingue 60% Altri titoli di studio 35% Fino a 29 anni 21% 41% Oltre 29 …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Lauree in lingue 18% Altri titoli di studio 24% Piccole Non rilevante 51% 24% 36% 58% Medio-piccole 13% 18% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 18% Italia 20% Nord 19% Centro Sud e Isole 1% I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti al 62% dei nuovi assunti. Per il 43% delle assunzioni le imprese assumono indifferentemente uomini e donne; per il 31% dichiarano di preferire una figura femminile. Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INSEGNANTE DI LINGUE Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • insegnare le lingue agli alunni nella scuola di secondo grado; • insegnare le lingue al personale in organico delle aziende. NEL 2006 SONO PREVISTE 310 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, CONCENTRATE PER IL 66% AL CENTRO. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Laurea Diploma Totale Totale Italia Nord Centro Sud e Isole 96,1 79,6 99,5 98,1 3,9 20,4 0,5 1,9 100,0 100,0 100,0 100,0 191 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Non rilevante 31% Con meno di 10 dipendenti 81% Con 10 o più dipendenti 19% Fino a 29 anni 51% Oltre 29 18% ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 5% Italia 14% Nord Centro Sud e Isole 3% 6% I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti per quasi 9 assunzioni su 10. Nel 93% dei casi non viene espressa alcuna preferenza di genere, nei casi rimanenti le imprese preferirebbero assumere una donna. Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DELLA SEGRETARIA Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • occuparsi della corrispondenza, protocollare la posta in entrata e in uscita, rispondere al telefono, occuparsi della trasmissione dei documenti, delle fotocopie e delle ricerche su internet, fissare gli appuntamenti, organizzare le trasferte dei dirigenti; • occuparsi della corrispondenza in lingua estera, della posta e dei contatti con i clienti all’estero; saper conversare in lingua straniera. NEL 2006 SONO PREVISTE 11.600 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO: RIPARTITE PER IL 49% AL NORD, PER IL 26% AL SUD E ISOLE E PER IL 25 NEL CENTRO ITALIA. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Laurea Diploma Qualifica professionale Totale Nord Centro Sud e Isole 5,8 5,6 5,5 6,4 91,3 92,0 89,7 91,7 2,9 2,4 4,8 1,9 100,0 100,0 100,0 100,0 192 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Lauree in lingue 54% Altri titoli di studio 51% Fino a 29 anni …E PER DIMENSIONE AZIENDALE 36% 27% Oltre 29 10% Lauree in lingue Altri titoli di studio 22% Piccole Non rilevante 66% 21% 13% 78% Medio-piccole 20% 2% Grandi ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 8% Italia 11% Nord 6% Centro Sud e Isole 5% Il 28% dei nuovi assunti lavorerà part-time e per tre quarti delle assunzioni le imprese preferirebbero assumere una figura femminile. Relativamente bassa la quota delle assunzioni con un contratto a tempo indeterminato (2 su 5). Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I 15 GRUPPI DI LAUREA 12. Gruppo MEDICO E SANITARIO 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO Il gruppo medico e sanitario è stato suddiviso in due sottogruppi con caratteristiche diverse tra loro per quanto riguarda sia il percorso degli studi che quello professionale. Il primo comprende le due lauree specialistiche a “ciclo unico” in Medicina e in Odontoiatria, non toccate dalla riforma dell’ordinamento universitario introdotta nel 2000. Il secondo sottogruppo comprende 39 corsi di laurea di I livello che preparano all’esercizio di professioni sanitarie “ausiliarie”: in pratica si tratta, con qualche ampliamento, dei corsi di diploma universitari esistenti prima della riforma. Inizialmente, a differenza di tutti gli altri corsi triennali, per queste lauree non era prevista la possibilità di proseguire gli studi per arrivare a una “laurea specialistica”; nel 2003 è stata però istituita la “classe” di laurea specialistica in Scienze della nutrizione umana e successivamente 4 “classi” di lauree specialistiche nelle professioni sanitarie, alle quali si può accedere con una laurea triennale. Anche se entrambi attinenti alle scienze medico-sanitarie, i due percorsi di studio portano a professioni distinte, che saranno quindi oggetto di trattazioni separate e specifiche. I CORSI DI LAUREA DEL SOTTOGRUPPO MEDICO E ODONTOIATRICO • Medicina e chirurgia • Odontoiatria e protesi dentaria 195 I PRINCIPALI CORSI DI LAUREA DEL SOTTOGRUPPO “PROFESSIONI SANITARIE” Il sottogruppo delle professioni sanitarie comprende 4 “classi” di laurea (per un totale di 39 corsi) orientate rispettivamente alle scienze infermieristiche e ostetriche, alle scienze della riabilitazione, alle scienze delle tecniche sanitarie e alle scienze della prevenzione. Questi i corsi con il maggior numero di studenti immatricolati: • Infermieristica • Fisioterapia • Tecniche di radiologia medica, per immagini e radioterapia • Ostetricia • Tecniche di laboratorio biomedico I 15 GRUPPI DI LAUREA 12. Gruppo MEDICO E SANITARIO Sottogruppo MEDICO 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO Gli studenti universitari in Medicina e in Odontoiatria non completano l’iter formativo necessario per la professione medica e per quella dentistica con il conseguimento del titolo accademico: per i primi, in particolare, che sono anche i più numerosi, dopo la laurea è infatti necessario un tirocinio ospedaliero, conseguire la “specializzazione” in una delle molte aree disciplinari e infine superare l’Esame di Stato che abilita alla professione e consente l’iscrizione all’Albo professionale. È quindi un gruppo abbastanza atipico, considerando che i laureati che entrano nel mercato del lavoro alla fine dell’università sono sostanzialmente coloro che non intendono esercitare la professione medica, o che comunque intendono svolgere un’attività lavorativa parallelamente alla prosecuzione degli studi (e nella misura in cui l’impegno degli studi lo consente). Il loro numero è quindi molto inferiore a quello dei laureati, anche se di anno in anno entrano nel mondo lavorativo i giovani medici che, dopo qualche anno dal titolo, hanno raggiunto il traguardo finale dell’abilitazione. Pur con qualche difficoltà nell’identificare chiaramente le figure in ingresso nel mercato del lavoro, le prospettive occupazionali per questi laureati sono sicuramente buone: l’indicatore costruito per analizzare le prospettive di inserimento lavorativo raggiunge infatti un punteggio elevato, di molto superiore alla media e che posiziona questi laureati tra la 7a e la 9a posizione fra tutti i gruppi di laurea. A tre anni dalla fine degli studi solo un terzo dei laureati risulta occupato, ma quasi il 53% studia ancora (e ben il 62% tra i laureati in medicina), cosicché il tasso di disoccupazione effettivo raggiunge appena l’8%, vale a dire 6 punti in meno della media (14%). Leggermente superiori alla media sono invece i tempi in cui trovano lavoro: 12 mesi rispetto agli 11 necessari per le altre lauree. LE PROSPETTIVE: POSIZIONI IN GRADUATORIA 9 9 LE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI IN SINTESI 7 La linea tratteggiata corrisponde alla media di tutti i gruppi di laurea. I numeri indicano la posizione in graduatoria di queste lauree rispetto agli altri gruppi e sottogruppi per prospettive di lavoro. 199 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO Studenti, laureati e inserimento professionale La facoltà di Medicina è stata fra le prime a introdurre il “numero chiuso” per evitare un eccesso di laureati. Gli studenti iscritti sono circa 70.000 (dei quali ancora 13.000 ai corsi del vecchio ordinamento); gli immatricolati (circa 6.700) sembrano ormai stabilizzati, dopo il calo registrato negli anni ‘90. Nel 2006 si prevedono poco meno di 8.000 laureati, dei quali tre quarti proseguiranno gli studi per conseguire la specializzazione che li porterà all’esercizio della professione. Al netto di una piccola quota comunque non interessata ad un’attività lavorativa, sono circa 2.000 gli ingressi attesi nel mercato del lavoro. Pochi di questi sono orientati a un lavoro alle dipendenze nel settore privato (circa 230), vuoi perché l’esercizio della professione viene svolto in forma autonoma, vuoi perché gran parte dei servizi della sanità sono pubblici. Si può quindi temere anche una “carenza di offerta” rispetto alle 640 assunzioni che le imprese hanno dichiarato di voler effettuare nel corso del 2006. STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO STUDENTI LAUREATI 10 10 8 8 6 6 4 4 2 2 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 05-06 (p) 2004-05 2003-04 0 Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR 2006 (p) Vecchio ordinam. 2002-03 2001-02 2000-01 1999-00 1998-99 0 1997-98 200 (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR QUALE LAVORO DESIDERANO I NEOLAUREATI... ...E LA SITUAZIONE NELLE IMPRESE PRIVATE 640 Dipendente nel settore privato 13% 230 Autonomo 73% Dipendente nella PA 14% Fonte: stima su dati MIUR e ISTAT Neolaureati in cerca di lavoro nel privato Assunzioni previste Fonte: stima su dati MIUR e ISTAT; Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO Le opportunità nelle imprese private ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 Media 6% L'Aquila 2003-2006 2006 Nord Ovest 220 230 Piemonte 20 10 – – 200 220 Siena 4% – – Varese 3% 80 30 Valle d’Aosta Lombardia Liguria Nord Est Potenza 5% Latina 5% 5% Pesaro 3% Ancona Trentino A. A. 10 – Viterbo Veneto 50 10 Verbania Friuli V. G. 10 – Emilia Romagna 20 20 3% 3% Enna 3% Chieti 3% 180 290 Caserta 2% 40 50 Roma 2% Umbria – – Marche 20 30 Crotone 2% Lazio 120 210 Pisa 2% Sud e Isole 170 80 40 20 Centro Toscana Abruzzo Molise – – Campania 50 20 Puglia 20 20 – 10 Calabria 10 10 Sicilia 40 10 – – Basilicata Sardegna Totale Italia 660 640 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 55% Chimica 28% Sanità Altri settori I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. 201 17% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO Settori e attività professionali di sbocco Il numero relativamente esiguo di assunzioni di questi laureati deriva evidentemente dal fatto che le strutture sanitarie, che ne rappresentano il principale sbocco professionale, sono in Italia in larga misura pubbliche. Ciò non toglie che queste figure siano richieste anche dalle imprese private, operanti sia nel settore della sanità, sia in settori industriali ad essa collegati, come il farmaceutico, compreso tra le industrie chimiche. Anzi è proprio questo comparto che esprime la maggiore “domanda” di laureati in Medicina che non intendono svolgere la professione medica, destinati prevalentemente alla professione di informatori scientifici, per la quale non è necessario il percorso post-laurea che porta all’esercizio della professione medica in senso stretto. Anche se spesso esercitata congiuntamente all’attività nelle strutture pubbliche (ma con precise limitazioni), la professione medica può essere svolta anche in modo autonomo. In ogni caso essa richiede un periodo di tirocinio solo dopo il quale è possibile sostenere l’Esame di abilitazione all’esercizio della professione e quindi l’iscrizione (obbligatoria) all’Albo professionale; dopo questo è possibile accedere a uno dei molti corsi di specializzazione, finalizzati ad acquisire le competenze necessarie alla specializzazione. Il settore della sanità 202 Il settore della sanità occupa in Italia circa 1,1 milioni di persone; di queste, oltre 900.000 in qualità di dipendenti nelle strutture pubbliche e private. Queste ultime nel 2003 contavano quasi 260.000 addetti, dei quali oltre 200.000 dipendenti, vale a dire circa 8 su 10. Sia gli addetti totali che i dipendenti, nel quinquennio 1998-2003 hanno conosciuto un apprezzabile aumento (+26 e +23%) frutto anche di alcune legislazioni regionali tese a introdurre una certa concorrenza tra pubblico e privato, che nelle intenzioni dovrebbe portare a una riduzione dei costi pubblici, a maggiori possibilità di scelta per i cittadini e a un miglioramento qualitativo dei servizi offerti. Il maggior numero di dipendenti si concentra nei servizi ospedalieri (quasi 92.000), seguiti dagli studi medici (oltre 46.000), dagli studi odontoiatrici (oltre 34.000) e dagli altri servizi sanitari (circa 29.000), che comprendono laboratori di analisi, igiene e profilassi, servizi DIPENDENTI PER CLASSE DIMENSIONALE di ambulanze, banche del sangue, studi degli D’AZIENDA, 2003 psicologi e altri servizi. 0% 20% 1 - 9 dip 40% 10 - 49 60% 50 - 249 80% 100% 250 e oltre DIPENDENTI NEL SETTORE PRIVATO DELLA SANITÀ, 2003 Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA Studi odontoiatrici 17% DIPENDENTI PER AREA GEOGRAFICA 0% 20% Nord 40% 60% Centro 80% 100% Sud Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA Altri servizi 14% Servizi ospedalieri 46% Studi medici 23% Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO Le opportunità per i neolaureati Le 640 assunzioni di laureati in Medicina che le imprese private hanno previsto per il 2006 risultano concentrate per due terzi in Lombardia e nel Lazio, regioni dove operano grandi imprese chimico-farmaceutiche (che costituiscono, all’interno del settore privato, il principale sbocco per i medici) e dove vi è la maggiore concentrazione di servizi sanitari di carattere privato. È decisamente alta la propensione delle imprese a inserire in organico medici che non abbiano ancora maturato precedenti esperienze lavorative, per una quota pari al 45% delle assunzioni totali (contro una media per le altre lauree del 36%). In parte per questa ragione le assunzioni risultano molto agevoli, e solo in 1 caso su 10 le aziende segnalano difficoltà nel reperimento di personale. Questa circostanza presumibilmente indica che il “serbatoio” di neolaureati interessati all’assunzione, pur sottodimensionato rispetto al numero di posti di lavoro disponibili, dal punto di vista qualitativo è adeguato alle esigenze delle imprese. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 45% 36% 31% 11% TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI Propensione all'assunzione di personale senza esperienza N Difficoltà di reperimento P 203 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Abruzzo In circa la metà dei casi, le assunzioni di laureati in Medicina e in Odontoiatria hanno lo scopo di potenziare l’organico aziendale di professionalità di questo tipo. Per questo titolo il valore è più basso della media delle altre lauree (66%). 71% Lombardia 63% 42% Lazio Toscana Marche 31% 3% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO MEDICO Gli sbocchi professionali e il livello di soddisfazione dei laureati Quasi 2 su 3 dei laureati in medicina assunti nelle imprese private sono chiamati a svolgere la professione di informatore medico-scientifico. Per queste figure le imprese assumono anche laureati in discipline chimico-farmaceutiche e biologiche, indirizzi di laurea considerati quindi equivalenti a quello in Medicina. I medici vengono però talvolta assunti anche per esercitare professioni di carattere tecnico (per esempio, in qualità di tecnici di radiologia) e per le quali è sufficiente la laurea a indirizzo paramedico. Medici e laureati in Medicina occupati dichiarano una soddisfazione nel lavoro superiore in ogni aspetto a quella dichiarata dagli altri laureati; ciò vale soprattutto per quanto riguarda l’utilizzo delle conoscenze, le mansioni svolte e il trattamento economico. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Informatore medico-scientifico 204 Assunzioni previste (1) di cui: con questa formazione 1.910 380 Clinical monitor 50 50 Medico ospedaliero 50 50 Medico generico 40 40 Oncologo 10 10 Analista medico 10 10 Altre professioni 490 100 Totale Italia 2.560 640 (1) Con qualsiasi titolo di studio Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior La scheda nella pagina successiva illustra le informazioni chiave sulle assunzioni previste di medici, aggregate in un’unica figura senza tener conto delle diverse specializzazioni. Questo perché le assunzioni previste per ogni singola specializzazione sono molto contenute e non consentono un’analisi dettagliata. La figura dell’informatore medico-scientifico è invece analizzata nell’ambito delle lauree chimico-farmaceutiche. LA SODDISFAZIONE SUL LAVORO DEI LAUREATI 100% 75% 50% 25% 0% Trattamento economico Stabilità del posto di lavoro Mansioni svolte Questa laurea Possibilità di carriera Utilizzo delle conoscenze Grado di autonomia Altre lauree Laureati del 2001 che nel 2004 hanno un lavoro continuativo; quota di coloro che si considerano molto o abbastanza soddisfatti. Fonte: ISTAT, indagine sugli sbocchi professionali dei laureati LA FIGURA PROFESSIONALE DEL MEDICO Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • preparare i campioni, eseguire i test ed interpretare il risultato delle analisi con l’uso di microscopio ed altri macchinari; • occuparsi del settore di microbiologia, fare esami chimici su piastre e su terreni di colture per studiare nuovi tipi di infezioni; • essere responsabile degli esami di laboratorio microbiologico e della qualità; • utilizzare apparecchiature biomediche. NEL 2006 SONO PREVISTE 230 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, RIPARTITE PER IL 45% AL NORD, PER IL 30% AL SUD E ISOLE E PER IL 25% NEL CENTRO. 205 … E PER DIMENSIONE AZIENDALE ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Non rilevante 28% Grandi 56% Oltre 29 45% Fino a 29 anni 27% Medio-piccole 29% Piccole 15% ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 66% Italia 78% Nord 81% Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti all’81% dei nuovi assunti. Per il 78% delle assunzioni le imprese non indicano una preferenza di genere. 37% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I 15 GRUPPI DI LAUREA 12. Gruppo MEDICO E SANITARIO Sottogruppo PROFESSIONI SANITARIE 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE Studenti, laureati e inserimento professionale Incentivati da una richiesta elevata e in forte crescita, i giovani che si iscrivono a questi corsi di laurea sono sempre più numerosi: nonostante la leggera flessione registrata nel 2005-2006, negli anni duemila gli immatricolati sono più che raddoppiati, passando da 10.000 a 22.000. Grazie anche alla confluenza nei nuovi corsi triennali degli iscritti ai precedenti corsi di diploma universitario, si è avuto anche un forte aumento dei laureati, che nel 2006 si stima siano stati circa 25.000. Non avendo molte possibilità di proseguire gli studi, il 90% di questi si presenterà nel mercato del lavoro orientato soprattutto a un lavoro dipendente, nel settore privato (circa un terzo) o nella Pubblica Amministrazione (circa la metà). Pochi sono invece propensi ad avviare un’attività professionale autonoma. STUDENTI IMMATRICOLATI AL 1° ANNO STUDENTI LAUREATI 25 25 20 20 15 15 2005 2004 2003 2002 2001 2000 0 1998 05-06 (p) 2004-05 2003-04 209 Nuovo ordinam. (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR 2006 (p) Vecchio ordinam. 2002-03 2001-02 2000-01 5 1999-00 0 1998-99 10 1997-98 5 1999 10 (dati in migliaia di unità) Fonte: MIUR QUALE LAVORO DESIDERANO I NEOLAUREATI... ...E LA SITUAZIONE NELLE IMPRESE PRIVATE 7.530 6.070 Dipendente nella PA 51% Dipendente nel settore privato 34% Fonte: stima su dati MIUR e ISTAT Autonomo 15% Neolaureati in cerca di lavoro nel privato Assunzioni previste Fonte: stima su dati MIUR e ISTAT; Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE Le opportunità nelle imprese private ASSUNZIONI PREVISTE PER REGIONE (*) LE PROVINCE DOVE QUESTA LAUREA INCIDE MAGGIORMENTE, 2006 Media 2003-2006 2006 1.900 2.080 350 400 10 49% Imperia 46% Pavia Nord Ovest Piemonte Valle d’Aosta Lombardia Liguria Nord Est Trentino A. A. Veneto Friuli V. G. Emilia Romagna 43% – Nuoro 41% 1.410 1.520 Agrigento 130 160 Isernia 1.040 980 39% 34% 32% Ancona 80 30 Crotone 450 490 Frosinone 40 40 470 410 30% 28% 24% Viterbo Pescara 20% 1.420 1.580 Cagliari 19% 200 160 Potenza 19% Umbria 20 20 Marche 150 190 Novara 19% Lazio 1.040 1.210 Avellino 19% Sud e Isole 1.590 1.380 170 150 Centro 210 Benevento Toscana Abruzzo Molise 40 20 Campania 490 430 Puglia 230 130 30 40 Calabria 120 100 Sicilia 370 320 Sardegna 140 190 Basilicata Totale Italia 5.950 6.020 (*) Valori assoluti arrotondati alle decine; pertanto i totali possono non coincidere con le somme dei valori. Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I dati qui riportati si riferiscono esclusivamente alle assunzioni di personale dipendente previste dalle imprese private dell’industria e dei servizi. (% sulle assunzioni totali di personale laureato) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior I PRINCIPALI SETTORI DI SBOCCO, 2006 94% Sanità Servizi alle persone 4% Altri settori 3% (distribuzione % delle assunzioni con questa laurea) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE Settori e attività professionali di sbocco La “domanda” di laureati nelle professioni tecniche della sanità (infermieri, ortottisti, ostetrici, audiometristi, tecnici radiologi, tecnici di laboratorio, audiometristi, igienisti dentali, fisioterapisti e molte altre ancora) continua a mantenersi elevata, e ovviamente ha come sbocco privilegiato il settore della sanità. Questo ha una forte componente pubblica (non compresa dall’indagine Excelsior), ma queste professioni sono richieste anche dalle strutture sanitarie private, in alcuni casi per il carattere complementare o riabilitativo rispetto alle cure mediche in senso stretto. Un altro sbocco, anche se di minore consistenza, è quello in alcuni servizi alla persona, in particolare nei servizi ambientali, nelle attività sportive e nei servizi alle famiglie; tra questi ultimi sono compresi centri e stabilimenti per il benessere fisico (esclusi gli stabilimenti termali). Due delle “classi” di laurea di questo gruppo sono infatti quelle delle scienze riabilitative e preventive. È possibile anche l’esercizio della professione in forma autonoma, senza ulteriori formalità, in quanto l’esame di laurea vale anche come Esame di Stato abilitante. Servizi ambientali I servizi ambientali (per le acque, l’aria, lo smaltimento dei rifiuti) hanno notevole importanza per la salute dei cittadini e quindi in molti casi svolgono una vera e propria azione preventiva per la conservazione dello stato di igiene, salute e di benessere fisico della popolazione. La loro gestione attiene quindi, oltre agli aspetti tecnologici, agli aspetti tecnico-sanitari in cui possono trovare sbocco i laureati in alcuni indirizzi di questo gruppo. Questo settore (esclusi i servizi che ricadono sotto la diretta gestione delle Amministrazioni Pubbliche) occupa in Italia oltre 89.000 addetti, dei quali quasi 83.000 lavoratori dipendenti. Le aziende del settore sono per lo più di dimensioni media, da 10 a 249 dipendenti), ma una quota consistente di dipendenti (circa 1 su 5) opera anche in imprese che superano i 250 DIPENDENTI PER CLASSE DIMENSIONALE dipendenti. D’AZIENDA, 2003 La distribuzione territoriale è meno squilibrata rispetto ad altri settori, e una quota di dipendenti abbastanza elevata (quasi il 36%) si con0% 20% 40% 60% 80% 100% centra nelle regioni del Mezzogiorno. 1 - 9 dip 10 - 49 50 - 249 250 e oltre Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA DIPENDENTI PER AREA GEOGRAFICA, 2003 Tra il 1998 e il 2003 i dipendenti del settore sono aumentati quasi di un terzo. 0% 20% Nord 40% 60% Centro 80% 100% Sud Fonte: elaborazioni su dati Unioncamere, Registro Imprese-REA 211 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE Le opportunità per i neolaureati Nel 2006 le imprese private hanno programmato circa 6.000 assunzioni con questo titolo, vale a dire il 10% delle assunzioni totali di laureati. In alcune province questi titoli di studio hanno però un’incidenza decisamente più elevata, che in alcuni casi (Imperia e Pavia) supera il 45%. A fronte delle 6.000 entrate sono previsti 7.500 neolaureati in ingresso nel mercato del lavoro (e orientati verso il lavoro dipendente nel settore privato); vi sarebbe quindi un “eccesso” di giovani interessati all’assunzione rispetto ai posti di lavoro disponibili. Un sovrannumero al momento non preoccupante, ma che potrebbe diventarlo se continua la forte crescita dei laureati degli ultimi anni. La quota di assunzioni riservate a laureati privi di esperienza è in linea con quella delle altre lauree e registra un aumento rispetto agli anni precedenti. Ciò nonostante, le difficoltà delle imprese nel reperire personale sono molto alte e, anche se in calo, riguardano ben due terzi delle assunzioni. In presenza di un alto numero complessivo di laureati è possibile che ciò derivi da una diversità tra le specializzazioni richieste e quelle possedute dai giovani in uscita dalle università. CARATTERISTICHE DELLE ASSUNZIONI, 2006 TENDENZA NEGLI ULTIMI ANNI 66% 36% 36% 27% Propensione all'assunzione di personale senza esperienza N Difficoltà di reperimento P 212 Senza esperienza Questo indirizzo Difficili da reperire Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Altre lauree (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LE OPPORTUNITÀ PER I NEOLAUREATI NELLE REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI, 2006 Sardegna 66% Emilia Romagna 46% Lazio Nel 49% dei casi il neoassunto verrà impiegato per potenziare l’organico aziendale di professionalità di questo tipo. Per questo titolo il valore è più basso della media delle altre lauree (66%). 43% Piemonte Campania Lombardia 40% 30% 27% Veneto 24% Sicilia 24% (quota sulle assunzioni totali) Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior 12. GRUPPO MEDICO E SANITARIO - SOTTOGRUPPO PROFESSIONI SANITARIE Gli sbocchi professionali Quasi nel 70% dei casi questi laureati vengono assunti dalle imprese private per esercitare la professione di infermiere, mentre per il 18% le assunzioni riguardano la professione di fisioterapista. Per entrambe la laurea in discipline sanitarie è richiesta in modo esclusivo. Le altre figure professionali, richieste però con una frequenza relativamente bassa, riguardano comunque profili sempre collegati all’area sanitaria. Fanno eccezione le figure dell’educatore di disabili (60 assunzioni) e dell’educatore professionale (50 assunzioni), per le quali le imprese si rivolgono però anche (e soprattutto) a laureati con una formazione nel campo dell’insegnamento. LE PROFESSIONI PIÙ RICHIESTE, 2006 Assunzioni previste (1) di cui: con questa formazione Infermiere 4.130 4.130 Fisioterapista 1.080 1.070 Tecnico di radiologia 210 170 Assistente sanitario 160 120 Tecnico laborat. medico di analisi 200 110 80 70 12.830 350 Tecnico audioprotesista Altre professioni Totale Italia 18.690 6.020 (1) Con qualsiasi titolo di studio Fonte: Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior Le figure professionali dell’infermiere, del fisioterapista e del tecnico di radiologia sono analizzate nelle pagine che seguono, in cui sono riportate le informazioni chiave sulle prospettive di lavoro. 213 LA FIGURA PROFESSIONALE DELL’INFERMIERE Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • svolgere attività infermieristica presso i vari reparti di degenza e in sala operatoria, assistere ed aiutare i malati anche per la movimentazione; • fare i prelievi di sangue ai pazienti, esami quali audiometria, spirometria, elettrocardiogramma, test visivo, a volte affiancando i medici; • assistere i pazienti, esegue i controlli richiesti, dispensare i farmaci, fare medicazioni e relazionare al medico lo stato di degenza. NEL 2006 SONO PREVISTE 4.130 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, DI CUI IL 52% AL NORD, IL 32% NEL CENTRO E IL 16% NEL SUD. 214 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Non rilevante 57% Con 250 o più dipendenti 59% Fino a 29 anni 27% Con meno di 250 dipendenti 41% Oltre 29 16% ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” Italia 48% Nord 49% 55% Centro Sud e Isole Il 76% dei contratti è a tempo indeterminato; per quasi due terzi delle assunzioni le imprese prevedono di ricorrere anche a lavoratori stranieri. 32% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL FISIOTERAPISTA Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • occuparsi di assistenza fisioterapica ai pazienti: applicare i macchinari per la ionoforesi, fare massaggi per la riabilitazione post trauma o intervento; • provvedere alla riabilitazione motoria dei pazienti allettati a volte manualmente a volte utilizzando specifici macchinari. NEL 2006 SONO PREVISTE 1.080 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO: IL 44% AL NORD, IL 28% AL SUD E IL 18% NEL CENTRO ITALIA. 215 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… Non rilevante 48% …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Grandi 28% Fino a 29 anni 26% Piccole 28% Oltre 29 26% Medio-piccole 44% ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 23% Italia Nord 15% 63% Centro Sud e Isole 12% Oltre 2 su 5 assunzioni sono a tempo determinato e il 23% dei nuovi assunti lavorerà parttime. Alta anche la quota di assunzioni per cui le imprese prevedono di ricorrere a candidati stranieri (il 20% circa). Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior LA FIGURA PROFESSIONALE DEL TECNICO DI RADIOLOGIA Alcune mansioni svolte dai nuovi assunti secondo quanto dichiarato dalle aziende: • eseguire esami di diagnostica per immagine, TAC, risonanze e radiologia tradizionale; • eseguire le cure di radioterapia ai pazienti con problemi oncologici; • svolgere gli esami di medicina nucleare (scintigrafie). NEL 2006 SONO PREVISTE 210 ASSUNZIONI CON QUESTO PROFILO, DI CUI OLTRE LA METÀ NEL SUD E ISOLE. ASSUNZIONI PER LIVELLO DI STUDIO, 2006 (%) Totale Italia Nord Centro Sud e Isole 81,8 93,8 52,9 90,0 6,7 2,1 25,5 - Laurea Diploma Qualifica professionale Totale 11,5 4,2 21,6 10,0 100,0 100,0 100,0 100,0 216 216 ASSUNZIONI PER CLASSE DI ETÀ… …E PER DIMENSIONE AZIENDALE Non rilevante 30% Grandi 23% Piccole 25% Fino a 29 anni 56% Oltre 29 14% Medio-piccole 52% ASSUNZIONI PER CUI SONO PREVISTI CORSI DI FORMAZIONE “POST ENTRY” 16% Italia 27% Nord 29% Centro Sud e Isole I contratti prevalenti sono quelli a tempo indeterminato, che vengono proposti a oltre 9 candidati su 10. 5% Tutti i dati in questa scheda sono di fonte Unioncamere-Ministero del Lavoro, Sistema Informativo Excelsior