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22 Settembre 2015 - Comune di Vittoria

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22 Settembre 2015 - Comune di Vittoria
CITTÀ DI VITTORIA
UFFICIO STAMPA
RASSEGNA STAMPA
MARTEDI' 22 SETTEMBRE 2015
LA SICILIA
4.
MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015
il FATTO
Le mani della mafia sul mercato ortofrutticolo. Un’operazione della polizia svela l’ennesimo nesso
fra la criminalità organizzata e la struttura. Coldiretti: «Agromafia, in Sicilia business da 5 miliardi»
Vittoria
Cassette e imballaggi erano “cosa loro”
GIACOMO
CONSALVO
60 anni
GIOVANNI
CONSALVO
35 anni
MICHAEL
CONSALVO
26 anni
Arrestati padre e due figli: imponevano il monopolio a operatori e commercianti. Sequestrati 450mila euro
MICHELE FARINACCIO
RAGUSA. «Venditi la cassa a Gela oppure
vendi quanto la vendo io, e qua a Vittoria
di te non si deve sentire nemmeno l’odore! Non appena i signori della (...), che sono stati da me verranno da te a Gela, gli
deve dire che le casse si vendono a Vittoria e che prima deve passare di qua». È
una delle centinaia di intercettazioni
contenute nell’ordinanza di custodia
cautelare in carcere, emessa nei confronti di tre membri della famiglia Consalvo di Vittoria: il padre Giacomo di 60
anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso,
traffico di stupefacenti ed estorsione) e i
figli Giovanni di 35 (stessi precedenti
del genitore) e Michael di 26, arrestati all’alba di ieri in un blitz della polizia.
Padre e figli avevano imposto alle ditte del mercato ortofrutticolo di Vittoria
cassette e prodotti per l’imballaggio, con
l’aggravante di aver agito con il metodo
mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla
vicinanza al clan degli “stiddari”. Oltre ai
tre arrestati risultano indagate un’altra
decina di persone.
I dettagli dell’operazione, denominata “Box”, sono stati illustrati ieri mattina
dal questore di Ragusa, Giuseppe Gammino, e dai dirigenti delle Squadre mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola
e Antonio Salvago. Quando hanno avuto
inizio le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catania, durate oltre due anni, gli investigatori si
sono subito concentrati sui Consalvo che
venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante
spessore nel settore delle imposizioni
sul mercato e per le estorsioni. Migliaia
le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla polizia.
I tre arrestati, titolari di aziende per il
confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette e imballaggi in plastica),
erano fortemente temuti dagli altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro
imposizioni, anche i prezzi di mercato; di
conseguenza recando un enorme danno
ai consumatori. La vendita delle cassette
in legno o prodotti in plastica per il loro
confezionamento erano controllate dai
Consalvo ed inoltre le aziende vittoriesi
non potevano comprare in altre città.
Tutto questo, anche se il mercato era più
favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si piegavano alle imposizioni.
Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre avevano la disponibilità di armi (che ad ogni modo non sono state trovate nel corso del blitz della notte scorsa), pronte per un eventuale uso verso i
“disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano
pagare una tangente per poter lavorare a
Vittoria. «Nessuna cassetta entra qui sul
mio territorio senza che io ne sappia
niente – dichiara uno degli indagati». I
guadagni ammontavano a svariati migliaia di euro al mese.
Pure se i tre arrestati sono tra loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità di uno dei figli e dello stesso padre, li aveva fatti dividere in affari, tanto che il padre è arriva-
to perfino a minacciare di morte il figlio
più volte, se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti «gli avrebbe sparato in testa». Nel corso del blitz gli investigatori
hanno trovato e sequestrato la somma di
450mila euro tra assegni e contanti. Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo
sfruttava addirittura presunti collega-
La conferenza
stampa: al centro
il questore di
Ragusa, Gambino,
fra i dirigenti della
Mobile di Catania
e Ragusa, Salvago
(a sinistra) e
Ciavola (a destra)
menti con il capomafia Toto Riina per aumentare il proprio potere di assoggettamento. In una intercettazione Consalvo
comunica al suo interlocutore di avere
appreso da terzi che il proprietario della
fabbrica di cui è dipendente sta girando,
forse per vendere delle cassette, e che gli
ha fatto sapere che «se lo prende in giro
gli fa sparire il camion, ma prende pure
legnate se gli dice qualcosa», e che aveva
dato appuntamento a questa persona
«per spiegargli come vanno le cose a Vittoria, ma questi non si è fatto vedere».
«L’agricoltura è sempre più nel mirino
delle mafia e della delinquenza. Un sistema che le denunce e l’incremento dei
controlli possono contribuire a smantellare». Così Coldiretti Sicilia commenta
gli arresti, aggiungendo un dato inquietante sull’agromafia: nel 2014, il business
a livello nazionale ha superato i 15,4 miliardi di euro incrementando la percentuale siciliana che va oltre i 5 miliardi,
«anche a causa della posizione di approdo che rende l’isola destinataria di importazioni che diventano siciliane una
volta toccate le coste».
O LE CARTE DELL’INCHIESTA “BOX”
«Qui ci siamo noi, di te non si deve sentire mancu ‘u ciauru»
MARIO BARRESI
NOSTRO INVIATO
VITTORIA. Poteva anche scapparci un morto in famiglia. Ma, alle 7,53 di quella mattina del 23 luglio del
2008, nel magazzino della loro ditta, i Consalvo
provano a risolvere «la questione». Le telecamere
della polizia inquadrano la scena. Giovanni, il figlio
ribelle, minaccia il padre Giacomo: «Te la faccio
pagare... Ti sparo! Ti sparo! ». E il genitore, che indossa una maglietta bianca lacerata dopo uno scontro fisico con l’erede, gli risponde: «Sei un pezzo
d’infame e drogato di merda». Giovanni viene strattonato dallo zio Salvatore; Giacomo è tenuto a bada dall’altro figlio, Michael. «A chi devi sparare?
Fammi sparare», è la sfida del padre-padrone, ma lui
- il primogenito - non demorde. «Vattene! », prova
a fermarlo il fratello. E anche lo zio fa da paciere:
«Giacomo, lascialo stare! ». Giovanni risale sulla
Bmw X5, si fa trattenere dallo zio, ma non scampa
all’ultimo “agguato” del padre. Che lo picchia, per
l’ennesima volta. Fin quando - alle 7,56 - Giovanni
mette in moto il suv e sgomma via dal magazzino.
Non è soltanto una questione di casci (cassette),
di fitari (ominicchi) e di mafia al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Perché l’operazione che ha portato all’arresto dei Consalvo (il padre e i due figli) s’intreccia in un groviglio di capitoli. Dentro i quali c’è
davvero di tutto: lo scontro generazionale padre-figlio, le intimidazioni a commercianti e operatori
della zona, i racconti dei collaboratori di giustizia, la
“mafiosità” ancien régime dei vecchi e la spocchiosa ostentazione dei giovani. E poi ancora: le armi
nascoste (ma di cui ci si vanta) e i soldi sporchi; i
commercianti che collaborano e quelli che negano,
davanti ai poliziotti, pure le estorsioni più evidenti; la mappa del potere, passata e presente, delle cosche nel Ragusano e i collegamenti con i boss del resto della Sicilia. C’è un vero e proprio Romanzo Criminale, nelle 181 pagine dell’ordinanza del gip di
Catania, Alessandro Ricciardolo, che ha accolto le richieste di custodia cautelare del pm Andrea Ursino.
Le minacce e le estorsioni
Gli episodi di estorsione sono documentati da enciclopediche intercettazioni telefoniche e ambientali. Tutti, scrive il gip, commessi dalla famiglia Consalvo «con l’aggravante di aver agito con metodo
mafioso, avvalendosi della forza di intimidazione e
della condizione di assoggettamento e di omertà
derivante dalla sua contiguità al clan mafioso “Dominante” di Vittoria».
Il primo caso ha come vittime Giovanni e Lucia
Puccia, titolari della “Bosco Grande Srl”, costretti a
comprare cassette in plastica e angolari dalla “Multipack”, ditta intestata a Silvia Cicerone, ma «di fatto gestita dall’indagato Giovanni Consalvo», anziché
dalla concorrente “Pap Srl” di Giovanni Cassiba.
Con minacce esplicite, colte in un’intercettazione
dell’11 novembre 2008: «Se non scarico le casse io
- intima Consalvo a Puccia - non scarica nemmeno
Cassiba... Io adesso me ne vado e vi faccio vedere...
». Nota bene: sia l’azienda dei Puccia sia quella del
concorrente Cassiba sono state oggetto di furti,
danneggiamenti e incendi, fra il 2008 e il 2010. I
Puccia, sentiti dagli investigatori, hanno raccontato alcune delle circostanze poi confermate da altri
metodi di indagine.
Il secondo episodio riguarda la “Plasticontenitor”
di Scicli, di Guglielmo Santospagnuolo, che produce e vende contenitori di plastica. Michael Consalvo, istigato dal padre, ferma l’autista Santo Scivoletto mentre, il 7 marzo 2008, scarica le cassette alla
Cormaci in una minacciosa telefonata dell’8 aprile
2009, prima di chiedere (e ottenere) all’impaurito
interlocutore di restituire tutto il ricavato di un carico di merce consegnata al «traditore», con tante
scuse e la promessa che «non succederà più».
La lezione finale: «State attenti a come vi comportate!... Perché... non mi dovete far perdere la pazienza», dice Giacomo a Cormaci, che «sentito nel
corso delle indagini, non ha in realtà confermato le
minacce del Consalvo - annota il gip Ricciardolo ma ha lasciato intendere come ben sapesse che
costui era soggetto pericoloso».
Estorsioni e mafia.
Concorrenza e faida
in famiglia, armi
e pentiti. Il “Romanzo
Criminale” dei
Consalvo (e di Vittoria)
nell’ordinanza del gip
“Malizia” di Acate. «Lo hai capito che qui non puoi
scaricare? », dice il giovane Consalvo all’attempato
autista. Il titolare e il dipendente dell’azienda minacciata non fanno i nomi, ma si limitano a «una descrizione sommaria del soggetto autore della minaccia». Il resto, però, lo fa il chiacchiericcio degli
estorsori intercettati.
Ben più pesanti, invece, le intimidazioni subite da
Antonino Salafia, titolare della “Vittoria Colonna”,
per comprare gli imballaggi dalla “Co. Gi. Mi” di Angela Scifo, moglie del capostipite Giacomo Consalvo. «Si è andato a comprare le casse da un’altra
parte», riferisce al telefono Michael alla fidanzata.
Con la quale, il 10 novembre 2008, si vanta di «aver
schiaffeggiato», assieme al padre, una persona: Salafia, che, sentito in commissariato, «ha negato le
percosse», annota il gip. Poco dopo la mezzanotte
del 20 marzo 2010 i locali della “Vittoria Colonna”
saranno inghiottiti da un incendio: mezzo milione
di euro di danni. «Mai ricevuto richieste di estorsioni», dichiarerà Salafia ai poliziotti.
L’Edipo dell’ortofrutticolo
Carmelo Comaci, detto Gianni, è un agente di commercio della “Breplast Spa” di Stradella, in provincia di Pavia. L’uomo, suo malgrado, viene schiacciato da una faida all’interno dei Consalvo. Il figlio
Giovanni, infatti, si mette in proprio e chiude questo “affare” all’insaputa del padre Giacomo. Che,
scoperto il raggiro, va su tutte le furie: «Io non è che
lo faccio succedere così il bordello!... Io lo faccio succedere con le cose serie! », dice Consalvo senior a
Le armi e il pentito
Fra le ipotesi di reato contestate ai Consalvo c’è anche la detenzione illecita di armi da fuoco: due semiautomatiche dapprima custodite nel magazzino
della “Co. Gi. Mi” e poi nascoste per paura dei controlli di polizia. Un “peccatuccio”, rispetto alla gestione del racket delle cassette. Le evocano più volte «quelle cose che sono messe là sopra», padre e figli. Michael, addirittura, ne fa oggetto di vanto con
un’amica con le microspie che registrano: «Tu chiedilo ai Nigito chi è mio padre! A chi ha sparato mio
padre». Poi sposta un muletto e mostra alla ragazza il segreto: «Una è mia e una è di mio padre».
La disponibilità delle armi è dimostrata anche
dalle minacce reciproche che i Consalvo si fanno nei
momenti di tensione. «T’ammazzo» e «ti sparo» sono frasi ricorrenti. E poi lo stesso Giacomo minaccia
un meccanico di Acate estraendo una pistola, come
si evince da una telefonata fra Emanuele Messineo
e Giuseppe Ballarò. Ma una «straordinaria conferma», per i magistrati, arriva da un collaboratore di
giustizia, Giovanni Ferma, sentito nel novembre
del 2012, che racconta al pm di «aver visto le armi
nascoste» e di «averne addirituttura preso in prestito una nell’estate del 2012».
IL BLITZ DELLA POLIZIA IN UNO DEI MAGAZZINI DELLA FAMIGLIA CONSALVO
“
Il figlio Giovanni: te la
faccio pagare... Ti sparo! Ti
sparo! Il padre Giacomo:
sparami, a chi spari? Sei
un pezzo d’infame e
drogato di merda!
“
Le minacce. Io non è che
faccio succedere così il
bordello!... Io lo faccio
succedere con le cose
serie. State attenti... non
mi fate perdere la pazienza
L’AGGRAVANTE DEL METODO MAFIOSO
«Io e Totò Riina? Ci conosciamo di nome e di fama»
NOSTRO INVIATO
RAGUSA. La mafia c’è e si vede. L’aggravante nel
metodo contestata dal gip, il filo conduttore di quasi
tutta l’inchiesta “Box”. Pulsioni giovanili, come
quelle del figlio Michael Consalvo: «Voi mi dovete
bruciare la macchina a me? Voi che siete quattro
scopini! Io sono mafioso! » dice litigando con la
sorella della fidanzata. O come quando lo stesso
chiede al padre lo status di affiliazione di un
detenuto: «Ma Triolo (Gabriele, ndr) è con noi? ». Ma
soprattutto il pedigree criminale di chi s’è fatto da
sé, come racconta il capofamiglia Giacomo Consalvo
a Salvatore Gulino: «Io se non agivo a modo mio sarei
ancora senza una lira (...) Nessuno ti regala niente...
Tutto ti devi conquistare (...) e poi ti devi difendere
con i denti. Come faccio io! ». E Consalvo senior si
lascia andare, intercettato col figlio Michael e la
segretaria, a vecchi ricordi: «Quando uscivo io dal
carcere, tutti i capi clan della Sicilia volevano che
prendevo il comando del clan (...) sono uscito e ho
visto chi c’era, giovani che non valevano niente,
cretini, infami, e ho continuato a fare il mio
mestiere». La ragazza, ammirata, gli chiede: «Hai mai
commesso omicidi? ». E lui: «Lasciamo perdere...
queste sono cose molto delicate (...) non voglio
ricordare le cose del passato, ormai i morti sono
all’obitorio... ». Eppure, quando la segretaria gli
domanda del rapporto con Totò Riina, Consalvo non
resiste alla tentazione di dimostrare il proprio calibro
di boss: «No, non ci siamo mai incontrati. Ma ci
conosciamo di fama e di nome». E, per dimostrarlo,
racconta di quella volta in carcere. Quando degli
emissari del boss dei boss si fecero arrestare con una
banale imputazione (pascolo abusivo) per
contattarlo e commissionargli una missione nell’ora
d’aria: una corsa repentina, un salto sul muro che lo
separava dall’“obiettivo” e quattro coltellate a un
detenuto, per poi scappare senza che nessuno si
accorgesse di nulla. Il compenso: 20 milioni di lire,
recapitate alla moglie.
MA. B.
Il racket delle cassette
Già un altro collaboratore, lo stiddaro pentito Giuseppe Doilo, aveva parlato nel marzo 2012 della famiglia Consalvo, confermando che «esplicitava minacce verso i clienti al fine di costringerli a rifornirsi presso di loro». Ed è proprio a queste accuse estorsione e di illecita concorrenza con minaccia o
violenze - che il gip dedica buona parte dell’ordinanza. Unendo, come si fa con i puntini nella Settimana Enigmistica, tutti gli episodi che dimostrano
l’esistenza del racket delle cassette.
Decine e decine di intercettazioni. Con chiare
minacce, come nella telefonata del 12 novembre
2008 di Giacomo Consalvo al venditore Roberto
Sola di Gela “colpevole” di aver proposto un prezzo
più conveniente alla “Sicil Ortaggi”: «Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo lavorare o dobbiamo levare
mano? Tu me lo devi dire... ». Esplicando il concetto: «Tu gli hai detto 67 più Iva... Qua noi la cassa la
vendiamo 75 perché i ruffiani non li facciamo a nessuno e già è la seconda volta... Da Ventura e da
questo! Se pensi che tu levi i clienti a me ti stai sbagliando». L’interlocutore prova a difendere le sue ragioni: «No, io non ti voglio togliere i clienti, voglio
solo lavorare». Ma la replica di Consalvo è chiara:
«Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto
la vendo io e qua a Vittoria di te non si deve nemmeno sentire l’odore! ». Anche perché, come chiarisce all’impaurito Cormaci nel suo magazzino il 26
maggio 2009, Giacomo Consalvo «dopo 24 anni
che sono uscito (dal carcere, ndr) non sono lo “scopino” di nessuno» e «nel mio piatto mangio solo io».
Quasi impossibile essere più chiari di così.
twitter: @MarioBarresi
GIORNALE DI SICILIA 22 SETTEMBRE 2015
LA SICILIA
28.
MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015
RAGUSA
Vittoria
OPERAZIONE
ANTIMAFIA
LA DENUNCIA DI AIELLO
«Prg, riunione di Giunta
con l’ex assessore?»
Arrestati dalla polizia
Giacomo, Giovanni e
Michael Consalvo, padre e
figli vicini agli stiddari
Imponevano la loro legge
influenzando persino i
prezzi dei prodotti
gi. cas.) Una interrogazione urgente è
stata presentata dal consigliere comunale,
Francesco Aiello, al fine di sapere se alcuni
voci, a suo dire preoccupanti, sul Prg siano
vere. Pare che da Palazzo Iacono sia
trapelata la notizia che si sarebbe tenuta
una riunione della Giunta per deliberare
sulla proposta di variante al Prg alla quale
sarebbe stato invitato, l’ex assessore
Angelo Dezio. “Considerato che alcuni
fenomeni di commistione si sono
effettivamente verificati nel recente
passato in ordine non solo alla
elaborazione della variante al Prg - scrive
Aiello-. Chiedo di sapere se corrispondano
a verità segnalate, se il sindaco non
ritenga di potere o dovere smentire
comunque una ipotetica, simile
contaminazione di livelli decisionali e di
interessi divergenti nella elaborazione
della variante al Prg”.
INCHIODATI. A sinistra un momento della conferenza stampa a Ragusa con il
questore Giuseppe Gammino tra i capi della squadra mobile di Catania Antonio
Salvago (a sinistra) e di Ragusa Antonino Ciavola. In alto gli arrestati: da sinistra
Giacomo, Michael e Giovanni Consalvo. L’interrogatorio di garanzia si terrà giovedì
24 nel carcere di Bicocca a Catania, dove sono detenuti, davanti al Gip Ricciardolo.
Erano i boss delle cassette
Soltanto quelle prodotte da loro entravano al mercato, e nessuno osava ribellarsi
LE INTERCETTAZIONI
MICHELE FARINACCIO
VITTORIA. Padre e figli, avevano imposto alle ditte del
mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito
con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al
clan mafioso degli stiddari. Due anni di indagini al
termine delle quali è stata chiesta ed ottenuta l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare nei
confronti di tre membri della famiglia Consalvo di
Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione);
ed i figli Giovanni di 35 (già in passato arrestato per
associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e Michael di 26
(già segnalato in materia di droga). Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone.
Ieri mattina, nella sala “Filippo Raciti” della Questura di Ragusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione, denominata “Box”, da parte del questore Giuseppe Gammino e dei dirigenti delle squadre
mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. “La città di Vittoria – ha detto Gammino – è nelle nostre attenzioni da sempre: lo è
sempre stata e lo continuerà ad essere con maggiore forza perché è un territorio produttivamente all’avanguardia. Un territorio che è sano e che è fatto
di imprenditori sani ma che chiaramente devono
confrontarsi con realtà mafiose che tendono a rallentarne le dinamiche”.
Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania,
durate oltre 2 anni, gli investigatori si sono subito
concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul
mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla Polizia
che ha poi ricostruito l’attività degli indagati.
I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette ed imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli
altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La
vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano da loro controllate ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città, e questo anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si
piegavano alle imposizioni.
Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre
avevano la disponibilità di armi, pronte per un
eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una
tangente per lavorare a Vittoria. “Nessuna cassetta
entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia
niente – dichiara uno degli indagati”. I guadagni
ammontavano a svariate migliaia di euro al mese.
«E se si fa vedere qui gli rompo le corna»
Le indagini sono
state condotte
anche attraverso
le intercettazioni
telefoniche
Intimidazioni, vanterie
e contrasti persino tra
il padre e un figlio
VITTORIA. Pure se i tre arrestati sono tra
loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità
di uno dei figli e dello stesso padre, li
aveva portati a dividersi negli affari,
tanto che il padre è arrivato perfino a
minacciare di morte il figlio più volte,
se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti “gli avrebbe sparato in testa”.
Nel corso del blitz non sono state trovate armi, ma gli investigatori hanno
trovato e sequestrato la somma di
450mila euro tra assegni e contanti.
Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti
collegamenti con il boss dei boss, Toto
Riina per aumentare il proprio potere
di assoggettamento.
In una intercettazione Giacomo
Consalvo comunica al suo interlocutore di “avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, probabilmente per
vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che se lo prende in giro gli fa
sparire il camion, e non solo non glielo fa ritrovare ma prende pure legnate
se gli dice qualcosa, che aveva dato
appuntamento a questo per oggi pomeriggio per spiegargli come vanno le
cose a Vittoria, ma lui non si è fatto vedere”.
Il Consalvo continua chiedendo all’interlocutore “di informarlo di tutti i
movimenti e le vendite che fa a Vittoria” e che “prima di venire i camion devono passare tutti dal suo magazzino,
perché gli vuole rompere le corna”.
In un’altra intercettazione viene detto: “Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a
Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore!... non appena i signori
della xxxxxxx, che sono stati da me
verranno da te a Gela, gli deve dire
che le casse si vendono a Vittoria e
che prima deve passare di qua. Che a
Vittoria gli dicono di no e lui non si può
permettere oltretutto essendo di fuori a vendere a 67 centesimi quando a
Vittoria c’è lui, per cui quando qualcuno di Vittoria va da lui non deve fare
assolutamente concorrenza”.
Ancora, in un’altra intercettazione
Michael Consalvo chiama la fidanzata
e le racconta la vicenda, verificatasi
qualche ora prima, in cui si vanta di
avere, insieme al padre “schiaffeggiato
una persona perché si era andata a
comprare le casse da un’altra parte”.
DISABILITÀ
Incontri e integrazione
promossi dal Movis
d. c.) E’stata un successo la Giornata di
Integrazione che promossa da Movis e
Anonimo Vittoriese ha riscosso una grande
partecipazione. “Altri gruppi si stanno
avvicinando a questo “movimento” di
pensiero ma soprattutto di azione” spiega
il presidente Movis, Carmelo Comisi (nella
foto), sottolineando ancora una volta gli
scopi solidali della sua
associazione. “La Giornata
dell’Integrazione - aggiunge
Comisi - ha rappresentato
l’inizio di un percorso
condiviso ed è stata anche
l’occasione per una raccolta
benefica destinata
all’acquisto di una speciale
carrozzina che, predisposta a percorrere
sentieri scoscesi, potrà permettere la
partecipazione dei disabili ad escursioni
naturalistiche anche impegnative”.
L’acquisto della Joelette fa sanare una
lunga attesa.
VERSO LE AMMINISTRATIVE
Mazza presenta sabato
il programma elettorale
M. F.
I CC RICERCANO UN ANZIANO
E’ scomparso da casa: chi l’ha visto?
NADIA D’AMATO
Proseguono senza sosta le ricerche, iniziate
già domenica, di un anziano ottantacinquenne vittoriese. Si tratta di Michele Occhipinti, pensionato. A dare l’allarme, il figlio. Allarmato per il mancato rientro a casa del padre, infatti, l’uomo si è recato alla
locale Stazione dei Carabinieri ed ha denunciato l’allontanamento del padre. Immediatamente i militari dell’intera Compagnia di Vittoria hanno informato la Prefettura, la quale ha attivato il piano provinciale
per la ricerca di persone scomparse. I militari, supportati anche da altre pattuglie del
Comando Provinciale di Ragusa, nonché dai
volontari della Protezione Civile di Ragusa e
Vittoria, e dai Vigili del fuoco di Vittoria,
hanno iniziato a
setacciare casolari ed appezzamenti di Contrada San Bartolo,
località dove
l’uomo viveva.
Sia domenica
che ieri mattina
sono state inol- MICHELE OCCHIPINTI
tre avviate delle
operazioni di svuotamento di alcune vasche di raccolta d’acqua dove l’anziano potrebbe essere caduto. Gli investigatori, quindi, non escludono alcuna pista.
L’anziano, alto circa 170 cm e di corporatura robusta, al momento della scomparsa
indossava una camicia a righe bianche e
azzurre, ed un paio di jeans di colore blu. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo
si è allontanato a piedi e non aveva con sé
telefoni cellulari. Per agevolarne il ritrovamento, i familiari, attraverso i Carabinieri
della Compagnia di Vittoria, hanno diffuso
una foto dell’uomo. Chiunque abbia visto
l’uomo nella giornata di domenica, o avere
ogni tipo di informazione utile, può contattare i Carabinieri ai numeri 0932.981200 o
al 0932.981370. A disposizione, ovviamente, anche il numero di emergenza 112.
La speranza è quella di ritrovare il signor
Michele vivo ed in buona salute. Ogni più
piccolo dettaglio, quindi, potrebbe rilevarsi
utile agli inquirenti per capire i luoghi che
ha frequentato l’uomo e dove possa aver
trovato rifugio.
gi. cas.) Settore amministrativo, raccolta
differenziata, ispettori ambientali,
randagismo, consulta ambiente, piano
spiagge, valorizzazione villa comunale e
riserva naturale del Pino d’Aleppo:
questi i punti programmatici per la
gestione del territorio e dell’ambiente
elaborati dal candidato
sindaco, Arcangelo Mazza
(nella foto), Patto per
Vittoria e Scoglitti, Forza
Vittoria, Noi con Salvini. Un
ricco programma che
Mazza farà conoscere alla
città nel corso di un
comizio pubblico che si
terrà sabato 26 settembre a Scoglitti.
Una occasione per mettere in chiaro la
visione che l’opposizione ha della
gestione del territorio e dell’ambiente.
Questo tra l’altro uno dei temi più cari
alla popolazione stanca di vedere una
città sempre più brutta e sporca. Sono le
lamentele che si sentono con maggiore
frequenza. Per Mazza, dunque, è
arrivato il momento di cambiare
registro.
TACCUINO
IL METEO:
Poco nuvoloso. Temperature comprese fra 17 e 28 gradi. I venti,
prevalentemente deboli, soffieranno da Ovest con intensità di 9 km/h.
Possibili raffiche fino a 18 km/h. Il sole sorge alle 6.48 e tramonta alle
19.58. La luna, gibbosa crescente, leva alle 14.49 e cala alle 0.25. Mare
da mosso a molto mosso. Altezza onde da 92 a 149 cm.
NUMERI UTILI:
POLIZIA:
Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932-997411.
VIGILI DEL FUOCO:
Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932-804694 oppure 0932- 981735.
POLSTRADA:
via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920.
CARABINIERI:
via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200 oppure 0932-981370.
Scoglitti, tel: 0932-980106
GUARDIA DI FINANZA:
Viale Vol. Libertà, 16
Tel: 0932-981894
CAPITANERIA DI PORTO:
Piazza Sorelle Arduino, 22.
Tel: 0932-980976
POLIZIA MUNICIPALE:
Via S. re Incardona, s. n.
Esame autoptico sul corpo di Dario Cognata
Incidente mortale. I magistrati intendono accertare la presenza di eventuali responsabilità sanitarie
GIUSEPPE LA LOTA
L’INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA A DARIO COGNATA SULLA VITTORIA-SCOGLITTI
Si allungano i tempi per dare l’ultimo saluto
al giovane Dario Cognata, morto la notte tra
giovedì e venerdì scorso a seguito dell’incidente stradale sulla Vittoria-Scoglitti. La burocrazia deve fare il suo corso e non tiene
conto del dramma e del dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ieri pomeriggio il
sostituto procuratore catanese Iole Boscarino ha disposto l’esame autoptico sul corpo
dello sfortunato giovane e a nulla è valso il
viaggio a Catania dei consulenti tecnici di
parte nominati dalla famiglia cognata, i medici legali Giuseppe Algieri di Vittoria e Domenico Morgante di Gela. Il magistrato vuole accertare eventuali responsabilità sanitarie.
I due medici si erano recati a Catania per
assistere all’ispezione cadaverica, ma la richiesta dell’autopsia fa allungare i tempi di
qualche altro giorno. Il consulente tecnico
d’ufficio è invece il dott. Giuseppe Ragazzi.
Da cinque giorni i genitori di Dario attendono la salma del loro congiunto per procedere con il rito funebre. Purtroppo le procedure legali in questi casi devono fare il loro
corso, il dolore viene messo in secondo piano. Gran da fare per l’avvocato Ninni Schembari, esperto in infortunistica stradale, nominato dalla famiglia per indagare e fare luce
sulle responsabilità civili e penali su quanto
accaduto. Attualmente c’è un indagato, il tunisino di 47 anni, M. M. che era alla guida
della Passat che ha effettuato la svolta a sinistra su un tratto di strada dove esiste la doppia linea continua, anche se il colore bianco
è un po’ sbiadito dall’incuria del tempo.
LA SICILIA
28.
MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015
RAGUSA
Vittoria
LA SICILIA 22 SETTEMBRE 2015
OPERAZIONE
ANTIMAFIA
LA DENUNCIA DI AIELLO
«Prg, riunione di Giunta
con l’ex assessore?»
Arrestati dalla polizia
Giacomo, Giovanni e
Michael Consalvo, padre e
figli vicini agli stiddari
Imponevano la loro legge
influenzando persino i
prezzi dei prodotti
gi. cas.) Una interrogazione urgente è
stata presentata dal consigliere comunale,
Francesco Aiello, al fine di sapere se alcuni
voci, a suo dire preoccupanti, sul Prg siano
vere. Pare che da Palazzo Iacono sia
trapelata la notizia che si sarebbe tenuta
una riunione della Giunta per deliberare
sulla proposta di variante al Prg alla quale
sarebbe stato invitato, l’ex assessore
Angelo Dezio. “Considerato che alcuni
fenomeni di commistione si sono
effettivamente verificati nel recente
passato in ordine non solo alla
elaborazione della variante al Prg - scrive
Aiello-. Chiedo di sapere se corrispondano
a verità segnalate, se il sindaco non
ritenga di potere o dovere smentire
comunque una ipotetica, simile
contaminazione di livelli decisionali e di
interessi divergenti nella elaborazione
della variante al Prg”.
INCHIODATI. A sinistra un momento della conferenza stampa a Ragusa con il
questore Giuseppe Gammino tra i capi della squadra mobile di Catania Antonio
Salvago (a sinistra) e di Ragusa Antonino Ciavola. In alto gli arrestati: da sinistra
Giacomo, Michael e Giovanni Consalvo. L’interrogatorio di garanzia si terrà giovedì
24 nel carcere di Bicocca a Catania, dove sono detenuti, davanti al Gip Ricciardolo.
Erano i boss delle cassette
Soltanto quelle prodotte da loro entravano al mercato, e nessuno osava ribellarsi
LE INTERCETTAZIONI
MICHELE FARINACCIO
VITTORIA. Padre e figli, avevano imposto alle ditte del
mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito
con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al
clan mafioso degli stiddari. Due anni di indagini al
termine delle quali è stata chiesta ed ottenuta l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare nei
confronti di tre membri della famiglia Consalvo di
Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione);
ed i figli Giovanni di 35 (già in passato arrestato per
associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e Michael di 26
(già segnalato in materia di droga). Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone.
Ieri mattina, nella sala “Filippo Raciti” della Questura di Ragusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione, denominata “Box”, da parte del questore Giuseppe Gammino e dei dirigenti delle squadre
mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. “La città di Vittoria – ha detto Gammino – è nelle nostre attenzioni da sempre: lo è
sempre stata e lo continuerà ad essere con maggiore forza perché è un territorio produttivamente all’avanguardia. Un territorio che è sano e che è fatto
di imprenditori sani ma che chiaramente devono
confrontarsi con realtà mafiose che tendono a rallentarne le dinamiche”.
Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania,
durate oltre 2 anni, gli investigatori si sono subito
concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul
mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla Polizia
che ha poi ricostruito l’attività degli indagati.
I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette ed imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli
altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La
vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano da loro controllate ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città, e questo anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si
piegavano alle imposizioni.
Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre
avevano la disponibilità di armi, pronte per un
eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una
tangente per lavorare a Vittoria. “Nessuna cassetta
entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia
niente – dichiara uno degli indagati”. I guadagni
ammontavano a svariate migliaia di euro al mese.
«E se si fa vedere qui gli rompo le corna»
Le indagini sono
state condotte
anche attraverso
le intercettazioni
telefoniche
Intimidazioni, vanterie
e contrasti persino tra
il padre e un figlio
VITTORIA. Pure se i tre arrestati sono tra
loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità
di uno dei figli e dello stesso padre, li
aveva portati a dividersi negli affari,
tanto che il padre è arrivato perfino a
minacciare di morte il figlio più volte,
se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti “gli avrebbe sparato in testa”.
Nel corso del blitz non sono state trovate armi, ma gli investigatori hanno
trovato e sequestrato la somma di
450mila euro tra assegni e contanti.
Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti
collegamenti con il boss dei boss, Toto
Riina per aumentare il proprio potere
di assoggettamento.
In una intercettazione Giacomo
Consalvo comunica al suo interlocutore di “avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, probabilmente per
vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che se lo prende in giro gli fa
sparire il camion, e non solo non glielo fa ritrovare ma prende pure legnate
se gli dice qualcosa, che aveva dato
appuntamento a questo per oggi pomeriggio per spiegargli come vanno le
cose a Vittoria, ma lui non si è fatto vedere”.
Il Consalvo continua chiedendo all’interlocutore “di informarlo di tutti i
movimenti e le vendite che fa a Vittoria” e che “prima di venire i camion devono passare tutti dal suo magazzino,
perché gli vuole rompere le corna”.
In un’altra intercettazione viene detto: “Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a
Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore!... non appena i signori
della xxxxxxx, che sono stati da me
verranno da te a Gela, gli deve dire
che le casse si vendono a Vittoria e
che prima deve passare di qua. Che a
Vittoria gli dicono di no e lui non si può
permettere oltretutto essendo di fuori a vendere a 67 centesimi quando a
Vittoria c’è lui, per cui quando qualcuno di Vittoria va da lui non deve fare
assolutamente concorrenza”.
Ancora, in un’altra intercettazione
Michael Consalvo chiama la fidanzata
e le racconta la vicenda, verificatasi
qualche ora prima, in cui si vanta di
avere, insieme al padre “schiaffeggiato
una persona perché si era andata a
comprare le casse da un’altra parte”.
DISABILITÀ
Incontri e integrazione
promossi dal Movis
d. c.) E’stata un successo la Giornata di
Integrazione che promossa da Movis e
Anonimo Vittoriese ha riscosso una grande
partecipazione. “Altri gruppi si stanno
avvicinando a questo “movimento” di
pensiero ma soprattutto di azione” spiega
il presidente Movis, Carmelo Comisi (nella
foto), sottolineando ancora una volta gli
scopi solidali della sua
associazione. “La Giornata
dell’Integrazione - aggiunge
Comisi - ha rappresentato
l’inizio di un percorso
condiviso ed è stata anche
l’occasione per una raccolta
benefica destinata
all’acquisto di una speciale
carrozzina che, predisposta a percorrere
sentieri scoscesi, potrà permettere la
partecipazione dei disabili ad escursioni
naturalistiche anche impegnative”.
L’acquisto della Joelette fa sanare una
lunga attesa.
VERSO LE AMMINISTRATIVE
Mazza presenta sabato
il programma elettorale
M. F.
I CC RICERCANO UN ANZIANO
E’ scomparso da casa: chi l’ha visto?
NADIA D’AMATO
Proseguono senza sosta le ricerche, iniziate
già domenica, di un anziano ottantacinquenne vittoriese. Si tratta di Michele Occhipinti, pensionato. A dare l’allarme, il figlio. Allarmato per il mancato rientro a casa del padre, infatti, l’uomo si è recato alla
locale Stazione dei Carabinieri ed ha denunciato l’allontanamento del padre. Immediatamente i militari dell’intera Compagnia di Vittoria hanno informato la Prefettura, la quale ha attivato il piano provinciale
per la ricerca di persone scomparse. I militari, supportati anche da altre pattuglie del
Comando Provinciale di Ragusa, nonché dai
volontari della Protezione Civile di Ragusa e
Vittoria, e dai Vigili del fuoco di Vittoria,
hanno iniziato a
setacciare casolari ed appezzamenti di Contrada San Bartolo,
località dove
l’uomo viveva.
Sia domenica
che ieri mattina
sono state inol- MICHELE OCCHIPINTI
tre avviate delle
operazioni di svuotamento di alcune vasche di raccolta d’acqua dove l’anziano potrebbe essere caduto. Gli investigatori, quindi, non escludono alcuna pista.
L’anziano, alto circa 170 cm e di corporatura robusta, al momento della scomparsa
indossava una camicia a righe bianche e
azzurre, ed un paio di jeans di colore blu. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo
si è allontanato a piedi e non aveva con sé
telefoni cellulari. Per agevolarne il ritrovamento, i familiari, attraverso i Carabinieri
della Compagnia di Vittoria, hanno diffuso
una foto dell’uomo. Chiunque abbia visto
l’uomo nella giornata di domenica, o avere
ogni tipo di informazione utile, può contattare i Carabinieri ai numeri 0932.981200 o
al 0932.981370. A disposizione, ovviamente, anche il numero di emergenza 112.
La speranza è quella di ritrovare il signor
Michele vivo ed in buona salute. Ogni più
piccolo dettaglio, quindi, potrebbe rilevarsi
utile agli inquirenti per capire i luoghi che
ha frequentato l’uomo e dove possa aver
trovato rifugio.
gi. cas.) Settore amministrativo, raccolta
differenziata, ispettori ambientali,
randagismo, consulta ambiente, piano
spiagge, valorizzazione villa comunale e
riserva naturale del Pino d’Aleppo:
questi i punti programmatici per la
gestione del territorio e dell’ambiente
elaborati dal candidato
sindaco, Arcangelo Mazza
(nella foto), Patto per
Vittoria e Scoglitti, Forza
Vittoria, Noi con Salvini. Un
ricco programma che
Mazza farà conoscere alla
città nel corso di un
comizio pubblico che si
terrà sabato 26 settembre a Scoglitti.
Una occasione per mettere in chiaro la
visione che l’opposizione ha della
gestione del territorio e dell’ambiente.
Questo tra l’altro uno dei temi più cari
alla popolazione stanca di vedere una
città sempre più brutta e sporca. Sono le
lamentele che si sentono con maggiore
frequenza. Per Mazza, dunque, è
arrivato il momento di cambiare
registro.
TACCUINO
IL METEO:
Poco nuvoloso. Temperature comprese fra 17 e 28 gradi. I venti,
prevalentemente deboli, soffieranno da Ovest con intensità di 9 km/h.
Possibili raffiche fino a 18 km/h. Il sole sorge alle 6.48 e tramonta alle
19.58. La luna, gibbosa crescente, leva alle 14.49 e cala alle 0.25. Mare
da mosso a molto mosso. Altezza onde da 92 a 149 cm.
NUMERI UTILI:
POLIZIA:
Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932-997411.
VIGILI DEL FUOCO:
Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932-804694 oppure 0932- 981735.
POLSTRADA:
via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920.
CARABINIERI:
via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200 oppure 0932-981370.
Scoglitti, tel: 0932-980106
GUARDIA DI FINANZA:
Viale Vol. Libertà, 16
Tel: 0932-981894
CAPITANERIA DI PORTO:
Piazza Sorelle Arduino, 22.
Tel: 0932-980976
POLIZIA MUNICIPALE:
Via S. re Incardona, s. n.
Esame autoptico sul corpo di Dario Cognata
Incidente mortale. I magistrati intendono accertare la presenza di eventuali responsabilità sanitarie
GIUSEPPE LA LOTA
L’INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA A DARIO COGNATA SULLA VITTORIA-SCOGLITTI
Si allungano i tempi per dare l’ultimo saluto
al giovane Dario Cognata, morto la notte tra
giovedì e venerdì scorso a seguito dell’incidente stradale sulla Vittoria-Scoglitti. La burocrazia deve fare il suo corso e non tiene
conto del dramma e del dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ieri pomeriggio il
sostituto procuratore catanese Iole Boscarino ha disposto l’esame autoptico sul corpo
dello sfortunato giovane e a nulla è valso il
viaggio a Catania dei consulenti tecnici di
parte nominati dalla famiglia cognata, i medici legali Giuseppe Algieri di Vittoria e Domenico Morgante di Gela. Il magistrato vuole accertare eventuali responsabilità sanitarie.
I due medici si erano recati a Catania per
assistere all’ispezione cadaverica, ma la richiesta dell’autopsia fa allungare i tempi di
qualche altro giorno. Il consulente tecnico
d’ufficio è invece il dott. Giuseppe Ragazzi.
Da cinque giorni i genitori di Dario attendono la salma del loro congiunto per procedere con il rito funebre. Purtroppo le procedure legali in questi casi devono fare il loro
corso, il dolore viene messo in secondo piano. Gran da fare per l’avvocato Ninni Schembari, esperto in infortunistica stradale, nominato dalla famiglia per indagare e fare luce
sulle responsabilità civili e penali su quanto
accaduto. Attualmente c’è un indagato, il tunisino di 47 anni, M. M. che era alla guida
della Passat che ha effettuato la svolta a sinistra su un tratto di strada dove esiste la doppia linea continua, anche se il colore bianco
è un po’ sbiadito dall’incuria del tempo.
GIORNALE DI SICILIA 22 SETTEMBRE 2015
LA SICILIA
28.
MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015
RAGUSA
Vittoria
OPERAZIONE
ANTIMAFIA
LA DENUNCIA DI AIELLO
«Prg, riunione di Giunta
con l’ex assessore?»
Arrestati dalla polizia
Giacomo, Giovanni e
Michael Consalvo, padre e
figli vicini agli stiddari
Imponevano la loro legge
influenzando persino i
prezzi dei prodotti
gi. cas.) Una interrogazione urgente è
stata presentata dal consigliere comunale,
Francesco Aiello, al fine di sapere se alcuni
voci, a suo dire preoccupanti, sul Prg siano
vere. Pare che da Palazzo Iacono sia
trapelata la notizia che si sarebbe tenuta
una riunione della Giunta per deliberare
sulla proposta di variante al Prg alla quale
sarebbe stato invitato, l’ex assessore
Angelo Dezio. “Considerato che alcuni
fenomeni di commistione si sono
effettivamente verificati nel recente
passato in ordine non solo alla
elaborazione della variante al Prg - scrive
Aiello-. Chiedo di sapere se corrispondano
a verità segnalate, se il sindaco non
ritenga di potere o dovere smentire
comunque una ipotetica, simile
contaminazione di livelli decisionali e di
interessi divergenti nella elaborazione
della variante al Prg”.
INCHIODATI. A sinistra un momento della conferenza stampa a Ragusa con il
questore Giuseppe Gammino tra i capi della squadra mobile di Catania Antonio
Salvago (a sinistra) e di Ragusa Antonino Ciavola. In alto gli arrestati: da sinistra
Giacomo, Michael e Giovanni Consalvo. L’interrogatorio di garanzia si terrà giovedì
24 nel carcere di Bicocca a Catania, dove sono detenuti, davanti al Gip Ricciardolo.
Erano i boss delle cassette
Soltanto quelle prodotte da loro entravano al mercato, e nessuno osava ribellarsi
LE INTERCETTAZIONI
MICHELE FARINACCIO
VITTORIA. Padre e figli, avevano imposto alle ditte del
mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito
con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al
clan mafioso degli stiddari. Due anni di indagini al
termine delle quali è stata chiesta ed ottenuta l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare nei
confronti di tre membri della famiglia Consalvo di
Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione);
ed i figli Giovanni di 35 (già in passato arrestato per
associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e Michael di 26
(già segnalato in materia di droga). Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone.
Ieri mattina, nella sala “Filippo Raciti” della Questura di Ragusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione, denominata “Box”, da parte del questore Giuseppe Gammino e dei dirigenti delle squadre
mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. “La città di Vittoria – ha detto Gammino – è nelle nostre attenzioni da sempre: lo è
sempre stata e lo continuerà ad essere con maggiore forza perché è un territorio produttivamente all’avanguardia. Un territorio che è sano e che è fatto
di imprenditori sani ma che chiaramente devono
confrontarsi con realtà mafiose che tendono a rallentarne le dinamiche”.
Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania,
durate oltre 2 anni, gli investigatori si sono subito
concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul
mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla Polizia
che ha poi ricostruito l’attività degli indagati.
I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette ed imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli
altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La
vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano da loro controllate ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città, e questo anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si
piegavano alle imposizioni.
Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre
avevano la disponibilità di armi, pronte per un
eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una
tangente per lavorare a Vittoria. “Nessuna cassetta
entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia
niente – dichiara uno degli indagati”. I guadagni
ammontavano a svariate migliaia di euro al mese.
«E se si fa vedere qui gli rompo le corna»
Le indagini sono
state condotte
anche attraverso
le intercettazioni
telefoniche
Intimidazioni, vanterie
e contrasti persino tra
il padre e un figlio
I CC RICERCANO UN ANZIANO
VITTORIA. Pure se i tre arrestati sono tra
loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità
di uno dei figli e dello stesso padre, li
aveva portati a dividersi negli affari,
tanto che il padre è arrivato perfino a
minacciare di morte il figlio più volte,
se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti “gli avrebbe sparato in testa”.
Nel corso del blitz non sono state trovate armi, ma gli investigatori hanno
trovato e sequestrato la somma di
450mila euro tra assegni e contanti.
Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti
collegamenti con il boss dei boss, Toto
Riina per aumentare il proprio potere
di assoggettamento.
In una intercettazione Giacomo
Consalvo comunica al suo interlocutore di “avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, probabilmente per
vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che se lo prende in giro gli fa
sparire il camion, e non solo non glielo fa ritrovare ma prende pure legnate
se gli dice qualcosa, che aveva dato
appuntamento a questo per oggi pomeriggio per spiegargli come vanno le
cose a Vittoria, ma lui non si è fatto vedere”.
Il Consalvo continua chiedendo all’interlocutore “di informarlo di tutti i
movimenti e le vendite che fa a Vittoria” e che “prima di venire i camion devono passare tutti dal suo magazzino,
perché gli vuole rompere le corna”.
In un’altra intercettazione viene detto: “Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a
Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore!... non appena i signori
della xxxxxxx, che sono stati da me
verranno da te a Gela, gli deve dire
che le casse si vendono a Vittoria e
che prima deve passare di qua. Che a
Vittoria gli dicono di no e lui non si può
permettere oltretutto essendo di fuori a vendere a 67 centesimi quando a
Vittoria c’è lui, per cui quando qualcuno di Vittoria va da lui non deve fare
assolutamente concorrenza”.
Ancora, in un’altra intercettazione
Michael Consalvo chiama la fidanzata
e le racconta la vicenda, verificatasi
qualche ora prima, in cui si vanta di
avere, insieme al padre “schiaffeggiato
una persona perché si era andata a
comprare le casse da un’altra parte”.
DISABILITÀ
Incontri e integrazione
promossi dal Movis
d. c.) E’stata un successo la Giornata di
Integrazione che promossa da Movis e
Anonimo Vittoriese ha riscosso una grande
partecipazione. “Altri gruppi si stanno
avvicinando a questo “movimento” di
pensiero ma soprattutto di azione” spiega
il presidente Movis, Carmelo Comisi (nella
foto), sottolineando ancora una volta gli
scopi solidali della sua
associazione. “La Giornata
dell’Integrazione - aggiunge
Comisi - ha rappresentato
l’inizio di un percorso
condiviso ed è stata anche
l’occasione per una raccolta
benefica destinata
all’acquisto di una speciale
carrozzina che, predisposta a percorrere
sentieri scoscesi, potrà permettere la
partecipazione dei disabili ad escursioni
naturalistiche anche impegnative”.
L’acquisto della Joelette fa sanare una
lunga attesa.
VERSO LE AMMINISTRATIVE
Mazza presenta sabato
il programma elettorale
M. F.
LA SICILIA 22 SETTEMBRE 2015
E’ scomparso da casa: chi l’ha visto?
NADIA D’AMATO
Proseguono senza sosta le ricerche, iniziate
già domenica, di un anziano ottantacinquenne vittoriese. Si tratta di Michele Occhipinti, pensionato. A dare l’allarme, il figlio. Allarmato per il mancato rientro a casa del padre, infatti, l’uomo si è recato alla
locale Stazione dei Carabinieri ed ha denunciato l’allontanamento del padre. Immediatamente i militari dell’intera Compagnia di Vittoria hanno informato la Prefettura, la quale ha attivato il piano provinciale
per la ricerca di persone scomparse. I militari, supportati anche da altre pattuglie del
Comando Provinciale di Ragusa, nonché dai
volontari della Protezione Civile di Ragusa e
Vittoria, e dai Vigili del fuoco di Vittoria,
hanno iniziato a
setacciare casolari ed appezzamenti di Contrada San Bartolo,
località dove
l’uomo viveva.
Sia domenica
che ieri mattina
sono state inol- MICHELE OCCHIPINTI
tre avviate delle
operazioni di svuotamento di alcune vasche di raccolta d’acqua dove l’anziano potrebbe essere caduto. Gli investigatori, quindi, non escludono alcuna pista.
L’anziano, alto circa 170 cm e di corporatura robusta, al momento della scomparsa
indossava una camicia a righe bianche e
azzurre, ed un paio di jeans di colore blu. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo
si è allontanato a piedi e non aveva con sé
telefoni cellulari. Per agevolarne il ritrovamento, i familiari, attraverso i Carabinieri
della Compagnia di Vittoria, hanno diffuso
una foto dell’uomo. Chiunque abbia visto
l’uomo nella giornata di domenica, o avere
ogni tipo di informazione utile, può contattare i Carabinieri ai numeri 0932.981200 o
al 0932.981370. A disposizione, ovviamente, anche il numero di emergenza 112.
La speranza è quella di ritrovare il signor
Michele vivo ed in buona salute. Ogni più
piccolo dettaglio, quindi, potrebbe rilevarsi
utile agli inquirenti per capire i luoghi che
ha frequentato l’uomo e dove possa aver
trovato rifugio.
gi. cas.) Settore amministrativo, raccolta
differenziata, ispettori ambientali,
randagismo, consulta ambiente, piano
spiagge, valorizzazione villa comunale e
riserva naturale del Pino d’Aleppo:
questi i punti programmatici per la
gestione del territorio e dell’ambiente
elaborati dal candidato
sindaco, Arcangelo Mazza
(nella foto), Patto per
Vittoria e Scoglitti, Forza
Vittoria, Noi con Salvini. Un
ricco programma che
Mazza farà conoscere alla
città nel corso di un
comizio pubblico che si
terrà sabato 26 settembre a Scoglitti.
Una occasione per mettere in chiaro la
visione che l’opposizione ha della
gestione del territorio e dell’ambiente.
Questo tra l’altro uno dei temi più cari
alla popolazione stanca di vedere una
città sempre più brutta e sporca. Sono le
lamentele che si sentono con maggiore
frequenza. Per Mazza, dunque, è
arrivato il momento di cambiare
registro.
TACCUINO
IL METEO:
Poco nuvoloso. Temperature comprese fra 17 e 28 gradi. I venti,
prevalentemente deboli, soffieranno da Ovest con intensità di 9 km/h.
Possibili raffiche fino a 18 km/h. Il sole sorge alle 6.48 e tramonta alle
19.58. La luna, gibbosa crescente, leva alle 14.49 e cala alle 0.25. Mare
da mosso a molto mosso. Altezza onde da 92 a 149 cm.
NUMERI UTILI:
POLIZIA:
Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932-997411.
VIGILI DEL FUOCO:
Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932-804694 oppure 0932- 981735.
POLSTRADA:
via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920.
CARABINIERI:
via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200 oppure 0932-981370.
Scoglitti, tel: 0932-980106
GUARDIA DI FINANZA:
Viale Vol. Libertà, 16
Tel: 0932-981894
CAPITANERIA DI PORTO:
Piazza Sorelle Arduino, 22.
Tel: 0932-980976
POLIZIA MUNICIPALE:
Via S. re Incardona, s. n.
Esame autoptico sul corpo di Dario Cognata
Incidente mortale. I magistrati intendono accertare la presenza di eventuali responsabilità sanitarie
GIUSEPPE LA LOTA
L’INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA A DARIO COGNATA SULLA VITTORIA-SCOGLITTI
Si allungano i tempi per dare l’ultimo saluto
al giovane Dario Cognata, morto la notte tra
giovedì e venerdì scorso a seguito dell’incidente stradale sulla Vittoria-Scoglitti. La burocrazia deve fare il suo corso e non tiene
conto del dramma e del dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ieri pomeriggio il
sostituto procuratore catanese Iole Boscarino ha disposto l’esame autoptico sul corpo
dello sfortunato giovane e a nulla è valso il
viaggio a Catania dei consulenti tecnici di
parte nominati dalla famiglia cognata, i medici legali Giuseppe Algieri di Vittoria e Domenico Morgante di Gela. Il magistrato vuole accertare eventuali responsabilità sanitarie.
I due medici si erano recati a Catania per
assistere all’ispezione cadaverica, ma la richiesta dell’autopsia fa allungare i tempi di
qualche altro giorno. Il consulente tecnico
d’ufficio è invece il dott. Giuseppe Ragazzi.
Da cinque giorni i genitori di Dario attendono la salma del loro congiunto per procedere con il rito funebre. Purtroppo le procedure legali in questi casi devono fare il loro
corso, il dolore viene messo in secondo piano. Gran da fare per l’avvocato Ninni Schembari, esperto in infortunistica stradale, nominato dalla famiglia per indagare e fare luce
sulle responsabilità civili e penali su quanto
accaduto. Attualmente c’è un indagato, il tunisino di 47 anni, M. M. che era alla guida
della Passat che ha effettuato la svolta a sinistra su un tratto di strada dove esiste la doppia linea continua, anche se il colore bianco
è un po’ sbiadito dall’incuria del tempo.
LA SICILIA
28.
MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015
RAGUSA
Vittoria
OPERAZIONE
ANTIMAFIA
LA DENUNCIA DI AIELLO
«Prg, riunione di Giunta
con l’ex assessore?»
Arrestati dalla polizia
Giacomo, Giovanni e
Michael Consalvo, padre e
figli vicini agli stiddari
Imponevano la loro legge
influenzando persino i
prezzi dei prodotti
gi. cas.) Una interrogazione urgente è
stata presentata dal consigliere comunale,
Francesco Aiello, al fine di sapere se alcuni
voci, a suo dire preoccupanti, sul Prg siano
vere. Pare che da Palazzo Iacono sia
trapelata la notizia che si sarebbe tenuta
una riunione della Giunta per deliberare
sulla proposta di variante al Prg alla quale
sarebbe stato invitato, l’ex assessore
Angelo Dezio. “Considerato che alcuni
fenomeni di commistione si sono
effettivamente verificati nel recente
passato in ordine non solo alla
elaborazione della variante al Prg - scrive
Aiello-. Chiedo di sapere se corrispondano
a verità segnalate, se il sindaco non
ritenga di potere o dovere smentire
comunque una ipotetica, simile
contaminazione di livelli decisionali e di
interessi divergenti nella elaborazione
della variante al Prg”.
INCHIODATI. A sinistra un momento della conferenza stampa a Ragusa con il
questore Giuseppe Gammino tra i capi della squadra mobile di Catania Antonio
Salvago (a sinistra) e di Ragusa Antonino Ciavola. In alto gli arrestati: da sinistra
Giacomo, Michael e Giovanni Consalvo. L’interrogatorio di garanzia si terrà giovedì
24 nel carcere di Bicocca a Catania, dove sono detenuti, davanti al Gip Ricciardolo.
Erano i boss delle cassette
Soltanto quelle prodotte da loro entravano al mercato, e nessuno osava ribellarsi
LE INTERCETTAZIONI
MICHELE FARINACCIO
VITTORIA. Padre e figli, avevano imposto alle ditte del
mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito
con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al
clan mafioso degli stiddari. Due anni di indagini al
termine delle quali è stata chiesta ed ottenuta l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare nei
confronti di tre membri della famiglia Consalvo di
Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione);
ed i figli Giovanni di 35 (già in passato arrestato per
associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e Michael di 26
(già segnalato in materia di droga). Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone.
Ieri mattina, nella sala “Filippo Raciti” della Questura di Ragusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione, denominata “Box”, da parte del questore Giuseppe Gammino e dei dirigenti delle squadre
mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. “La città di Vittoria – ha detto Gammino – è nelle nostre attenzioni da sempre: lo è
sempre stata e lo continuerà ad essere con maggiore forza perché è un territorio produttivamente all’avanguardia. Un territorio che è sano e che è fatto
di imprenditori sani ma che chiaramente devono
confrontarsi con realtà mafiose che tendono a rallentarne le dinamiche”.
Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania,
durate oltre 2 anni, gli investigatori si sono subito
concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul
mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla Polizia
che ha poi ricostruito l’attività degli indagati.
I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette ed imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli
altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La
vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano da loro controllate ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città, e questo anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si
piegavano alle imposizioni.
Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre
avevano la disponibilità di armi, pronte per un
eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una
tangente per lavorare a Vittoria. “Nessuna cassetta
entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia
niente – dichiara uno degli indagati”. I guadagni
ammontavano a svariate migliaia di euro al mese.
«E se si fa vedere qui gli rompo le corna»
Le indagini sono
state condotte
anche attraverso
le intercettazioni
telefoniche
Intimidazioni, vanterie
e contrasti persino tra
il padre e un figlio
VITTORIA. Pure se i tre arrestati sono tra
loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità
di uno dei figli e dello stesso padre, li
aveva portati a dividersi negli affari,
tanto che il padre è arrivato perfino a
minacciare di morte il figlio più volte,
se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti “gli avrebbe sparato in testa”.
Nel corso del blitz non sono state trovate armi, ma gli investigatori hanno
trovato e sequestrato la somma di
450mila euro tra assegni e contanti.
Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti
collegamenti con il boss dei boss, Toto
Riina per aumentare il proprio potere
di assoggettamento.
In una intercettazione Giacomo
Consalvo comunica al suo interlocutore di “avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, probabilmente per
vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che se lo prende in giro gli fa
sparire il camion, e non solo non glielo fa ritrovare ma prende pure legnate
se gli dice qualcosa, che aveva dato
appuntamento a questo per oggi pomeriggio per spiegargli come vanno le
cose a Vittoria, ma lui non si è fatto vedere”.
Il Consalvo continua chiedendo all’interlocutore “di informarlo di tutti i
movimenti e le vendite che fa a Vittoria” e che “prima di venire i camion devono passare tutti dal suo magazzino,
perché gli vuole rompere le corna”.
In un’altra intercettazione viene detto: “Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a
Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore!... non appena i signori
della xxxxxxx, che sono stati da me
verranno da te a Gela, gli deve dire
che le casse si vendono a Vittoria e
che prima deve passare di qua. Che a
Vittoria gli dicono di no e lui non si può
permettere oltretutto essendo di fuori a vendere a 67 centesimi quando a
Vittoria c’è lui, per cui quando qualcuno di Vittoria va da lui non deve fare
assolutamente concorrenza”.
Ancora, in un’altra intercettazione
Michael Consalvo chiama la fidanzata
e le racconta la vicenda, verificatasi
qualche ora prima, in cui si vanta di
avere, insieme al padre “schiaffeggiato
una persona perché si era andata a
comprare le casse da un’altra parte”.
DISABILITÀ
Incontri e integrazione
promossi dal Movis
d. c.) E’stata un successo la Giornata di
Integrazione che promossa da Movis e
Anonimo Vittoriese ha riscosso una grande
partecipazione. “Altri gruppi si stanno
avvicinando a questo “movimento” di
pensiero ma soprattutto di azione” spiega
il presidente Movis, Carmelo Comisi (nella
foto), sottolineando ancora una volta gli
scopi solidali della sua
associazione. “La Giornata
dell’Integrazione - aggiunge
Comisi - ha rappresentato
l’inizio di un percorso
condiviso ed è stata anche
l’occasione per una raccolta
benefica destinata
all’acquisto di una speciale
carrozzina che, predisposta a percorrere
sentieri scoscesi, potrà permettere la
partecipazione dei disabili ad escursioni
naturalistiche anche impegnative”.
L’acquisto della Joelette fa sanare una
lunga attesa.
VERSO LE AMMINISTRATIVE
Mazza presenta sabato
il programma elettorale
M. F.
I CC RICERCANO UN ANZIANO
E’ scomparso da casa: chi l’ha visto?
NADIA D’AMATO
Proseguono senza sosta le ricerche, iniziate
già domenica, di un anziano ottantacinquenne vittoriese. Si tratta di Michele Occhipinti, pensionato. A dare l’allarme, il figlio. Allarmato per il mancato rientro a casa del padre, infatti, l’uomo si è recato alla
locale Stazione dei Carabinieri ed ha denunciato l’allontanamento del padre. Immediatamente i militari dell’intera Compagnia di Vittoria hanno informato la Prefettura, la quale ha attivato il piano provinciale
per la ricerca di persone scomparse. I militari, supportati anche da altre pattuglie del
Comando Provinciale di Ragusa, nonché dai
volontari della Protezione Civile di Ragusa e
Vittoria, e dai Vigili del fuoco di Vittoria,
TACCUINO
IL METEO:
Poco nuvoloso. Temperature comprese fra 17 e 28 gradi. I venti,
prevalentemente deboli, soffieranno da Ovest con intensità di 9 km/h.
Possibili raffiche fino a 18 km/h. Il sole sorge alle 6.48 e tramonta alle
19.58. La luna, gibbosa crescente, leva alle 14.49 e cala alle 0.25. Mare
da mosso a molto mosso. Altezza onde da 92 a 149 cm.
NUMERI UTILI:
POLIZIA:
Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932-997411.
VIGILI DEL FUOCO:
Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932-804694 oppure 0932- 981735.
POLSTRADA:
via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920.
CARABINIERI:
via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200 oppure 0932-981370.
Scoglitti, tel: 0932-980106
GUARDIA DI FINANZA:
Viale Vol. Libertà, 16
Tel: 0932-981894
CAPITANERIA DI PORTO:
Piazza Sorelle Arduino, 22.
Tel: 0932-980976
POLIZIA MUNICIPALE:
Via S. re Incardona, s. n.
hanno iniziato a
setacciare casolari ed appezzamenti di Contrada San Bartolo,
località dove
l’uomo viveva.
Sia domenica
che ieri mattina
sono state inol- MICHELE OCCHIPINTI
tre avviate delle
operazioni di svuotamento di alcune vasche di raccolta d’acqua dove l’anziano potrebbe essere caduto. Gli investigatori, quindi, non escludono alcuna pista.
L’anziano, alto circa 170 cm e di corporatura robusta, al momento della scomparsa
indossava una camicia a righe bianche e
azzurre, ed un paio di jeans di colore blu. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo
si è allontanato a piedi e non aveva con sé
telefoni cellulari. Per agevolarne il ritrovamento, i familiari, attraverso i Carabinieri
della Compagnia di Vittoria, hanno diffuso
una foto dell’uomo. Chiunque abbia visto
l’uomo nella giornata di domenica, o avere
ogni tipo di informazione utile, può contattare i Carabinieri ai numeri 0932.981200 o
al 0932.981370. A disposizione, ovviamente, anche il numero di emergenza 112.
La speranza è quella di ritrovare il signor
Michele vivo ed in buona salute. Ogni più
piccolo dettaglio, quindi, potrebbe rilevarsi
utile agli inquirenti per capire i luoghi che
ha frequentato l’uomo e dove possa aver
trovato rifugio.
gi. cas.) Settore amministrativo, raccolta
differenziata, ispettori ambientali,
randagismo, consulta ambiente, piano
spiagge, valorizzazione villa comunale e
riserva naturale del Pino d’Aleppo:
questi i punti programmatici per la
gestione del territorio e dell’ambiente
elaborati dal candidato
sindaco, Arcangelo Mazza
(nella foto), Patto per
Vittoria e Scoglitti, Forza
Vittoria, Noi con Salvini. Un
ricco programma che
Mazza farà conoscere alla
città nel corso di un
comizio pubblico che si
terrà sabato 26 settembre a Scoglitti.
Una occasione per mettere in chiaro la
visione che l’opposizione ha della
gestione del territorio e dell’ambiente.
Questo tra l’altro uno dei temi più cari
alla popolazione stanca di vedere una
città sempre più brutta e sporca. Sono le
lamentele che si sentono con maggiore
frequenza. Per Mazza, dunque, è
arrivato il momento di cambiare
registro.
LA SICILIA 22 SETTEMBRE 2015
Esame autoptico sul corpo di Dario Cognata
Incidente mortale. I magistrati intendono accertare la presenza di eventuali responsabilità sanitarie
GIUSEPPE LA LOTA
L’INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA A DARIO COGNATA SULLA VITTORIA-SCOGLITTI
Si allungano i tempi per dare l’ultimo saluto
al giovane Dario Cognata, morto la notte tra
giovedì e venerdì scorso a seguito dell’incidente stradale sulla Vittoria-Scoglitti. La burocrazia deve fare il suo corso e non tiene
conto del dramma e del dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ieri pomeriggio il
sostituto procuratore catanese Iole Boscarino ha disposto l’esame autoptico sul corpo
dello sfortunato giovane e a nulla è valso il
viaggio a Catania dei consulenti tecnici di
parte nominati dalla famiglia cognata, i medici legali Giuseppe Algieri di Vittoria e Domenico Morgante di Gela. Il magistrato vuole accertare eventuali responsabilità sanitarie.
I due medici si erano recati a Catania per
assistere all’ispezione cadaverica, ma la richiesta dell’autopsia fa allungare i tempi di
qualche altro giorno. Il consulente tecnico
d’ufficio è invece il dott. Giuseppe Ragazzi.
Da cinque giorni i genitori di Dario attendono la salma del loro congiunto per procedere con il rito funebre. Purtroppo le procedure legali in questi casi devono fare il loro
corso, il dolore viene messo in secondo piano. Gran da fare per l’avvocato Ninni Schembari, esperto in infortunistica stradale, nominato dalla famiglia per indagare e fare luce
sulle responsabilità civili e penali su quanto
accaduto. Attualmente c’è un indagato, il tunisino di 47 anni, M. M. che era alla guida
della Passat che ha effettuato la svolta a sinistra su un tratto di strada dove esiste la doppia linea continua, anche se il colore bianco
è un po’ sbiadito dall’incuria del tempo.
LA SICILIA
32.
MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015
RAGUSA SPORT
PROMOZIONE
& DINTORNI
ECCELLENZA
Modica in affanno
Lucenti: «In ritardo
con la preparazione»
Cominciano ad essere
delineati, già dopo due
giornate, i rapporti di forza
in seno a un campionato
che si annuncia avvincente
I giocatori del
Ragusa hanno
fatto festa allo
stadio «Campo»
Ragusa e S. Croce, avanti tutta
Gli azzurri rifilano cinque reti al Ravanusa, i camarinensi in testa espugnano Gela
O SQUADRA ANCORA A ZERO PUNTI
MICHELE FARINACCIO
Sorridono Ragusa e Santa Croce (così come
farà la New Team dopo il responso del giudice sportivo), conquista un punticino il Comiso mentre il Marina di Ragusa ne incassa
quattro sul campo del Casteltermini. E’ la
fotografia delle cinque iblee nella seconda
giornata del campionato di Promozione, girone D (il Pozzallo, nel girone C, è ancora fermo al palo), che si è svolta lo scorso fine settimana.
Per gli azzurri del presidente Tuccitto, all’esordio casalingo in campionato, è stata
goleada. Cinque a zero sul Ravanusa a dimostrazione, ancora una volta, del valore del
gruppo che è stato messo a disposizione del
tecnico Salvatore Utro. Quattro punti in due
partite che dimostrano sempre di più come
questo Ragusa sia una delle formazioni più
temibili e meglio attrezzate del girone. Il
campionato è ancora all’inizio ed i veri valori delle squadre devono ancora venire fuori.
Ma se il buongiorno si vede dal mattino, nell’ambiente ibleo si può ragionevolmente
pensare di fare un campionato d’alta classifica e di lottare per un posto al piano di sopra.
Al comando della classifica, a punteggio
pieno con sei punti in due partite, c’è il Santa Croce, che domenica scorsa ha battuto a
domicilio l’Atletico Gela, mentre per domenica prossima si annuncia già di fondamentale importanza il derby che al Kennedy di
Santa Croce metterà di fronte i locali proprio
all’Usd Ragusa calcio. Qualunque delle due
squadre, battendo l’altra, darebbe un segnale non indifferente al campionato, in vista degli obiettivi futuri.
New Pozzallo
nuova sconfitta
gi. ca.) Simone Pitino e
compagni pagano a caro
prezzo alcune ingenuità
comportamentali e subiscono
la seconda sconfitta stagionale
nel campionato di Promozione.
New Pozzallo, dopo due turni
disputati, ancora a zero punti
in classifica - quindi - ma con
tanta voglia di iniziare a
conquistare qualche risultato
favorevole per non rimanere
attardato (di già) in classifica
generale. La prima sconfitta
interna del campionato, contro
la formazione catanese dell’Aci
S. Antonio, non ha lasciato
tracce sul morale ma ha
contribuito a fare un’analisi
molto precisa e attenta delle
problematiche esistenti nella
formazione.
Saranno assegnati i tre punti alla New
Team dopo che la gara sul campo della Polisportiva Palma è stata sospesa per l’aggressione all’arbitro da parte di un tesserato locale. La formazione allenata da Fabrizio Vacca
conquisterà dunque, seppur a tavolino, i primi punti della propria stagione mentre saba-
CALCIO A CINQUE: BATTUTO IN CASA IL SIRACUSA
to prossimo riceverà in casa proprio quel
Casteltermini che domenica ha rifilato quattro reti al Marina di Ragusa. Per la squadra di
Gianni Gurrieri, soltanto il gol della bandiera (la partita è terminata sul punteggio di 41), messo a segno da Leone. Per il Marina, che
ha tre punti in due partite in virtù della buo-
na vittoria conquistata nella prima giornata
di campionato, domenica prossima all’Aldo
Campo, sarà derby con il Comiso. Proprio
nell’ultimo turno di campionato i verdearancio hanno conquistato il primo punto
della stagione in virtù del pareggio interno
per una rete a una contro il Macchitella Gela.
GIOVANNI CALABRESE
Inizio di campionato difficile per il Modica calcio
nella maggiore categoria del calcio dilettantistico siciliano, l’Eccellenza. E sono molte le componenti che
hanno contribuito, e contribuiscono, ad uno stato di
crisi che ha dati precisi e inconfutabili; che sono
quelli del ritardato inizio della preparazione atletica, della pochezza dell’organico in rapporto al tipo e
qualità di campionato, alla mancanza di certezze
della sede dove disputare le proprie gare interne della stagione. Ieri pomeriggio, all’indomani della difficile (in tutti i sensi) trasferta di Rocca di Caprileone, il momento della formazione (ma come dobbiamo definirla: rossoblù o biancorossa?)
è stato analizzato con il responsabile
Dopo
tecnico della squadra Gaetano Lucenti.
Mister, allora, com’è lo stato di salute di
la pesante
questo Modica che ha iniziato il campiosconfitta
nato con due sconfitte?
“Al di là dello stato di fatto, delle due
sul campo
sconfitte subite, dell’essere a zero pundi Rocca di ti in classifica, rispetto all’affermare
impressioni sul rendiCaprileone, determinate
mento della squadra, bisognerebbe doil tecnico
cumentarsi e fare un’analisi realistica
motivi di questa partenza difficoltoanalizza la sui
sa. Abbiamo iniziato la preparazione
situazione: con un mese di ritardo rispetto a tutte
le altre formazioni che compongono il
«Saremo
nostro girone. Questo particolare, si
in difficoltà evidenzia in tutta la sua crudezza
quando incontriamo (almeno fino a
con le
quando non recupereremo del tutto
sotto l’aspetto atletico) squadre che
squadre
della velocità la loro arma mipiù veloci» fanno
gliore”.
E a Rocca di Caprileone com’è andata
realmente la gara?
“Difficile già nella fase preparatoria della stessa. Basti pensare che ci siamo dovuti alzare alle 6 di domenica mattina per metterci subito in viaggio alla volta di Messina; per poi trasferirci nel pomeriggio
nella cittadina tirrenica ed affrontare il match sul
sintetico. Un altro elemento di difficoltà, sempre in
considerazione della nostra preparazione, specialmente dopo avere subito la rete dello svantaggio”.
Qualcuno ha detto che il Modica è stato assente…
“La velocità di esecuzione degli schemi di gioco dei
messinesi ci ha messo in grande difficoltà e dopo
avere subito il primo gol, con i calciatori della squadra di casa grintosi e con grande entusiasmo, ci siamo ulteriormente «seduti» atleticamente. Così la
formazione di casa ci ha letteralmente massacrato,
se vogliamo utilizzare un termine forte”.
LA SICILIA 22 SETTEMBRE 2015
MERCATO. La forte atleta in odore di Nazionale torna a vestire la maglia del team ipparino
Sabatino con la Vittoria calcetto
A un mese circa dall’inizio del campionato
nazionale di Serie A femminile non si ferma
l’attività di potenziamento della società storica vittoriese del Vittoria Calcetto del presidente Alfonso Leta. Il neodirettore sportivo Davide Rosario Nobile (fino alla scorsa stagione allenatore della squadra) ha concluso le trattative per un ritorno in biancorosso del forte laterale calabrese Imma Sabatino, in odore di
nazionale.
Un graditissimo ritorno quello di Imma che
ha dichiarato il proprio stato d’animo non appena appreso della conclusione positiva delle
trattative: “Sono felice di ritornare in Sicilia e
nella Vittoria calcetto nello specifico, perché
pur avendo ricevuto proposte da altre società
sempre di Serie A, ho preferito ripetere l’esperienza in terra siciliana con il Vittoria Calcetto, che mi ha portato alla selezione in Nazio-
L’Arcobaleno s’illumina
e ne mette a segno sette
Debutto alla grande per l’Arcobaleno Ispica nel torneo interprovinciale di calcio a
cinque Serie C2, al cospetto del pubblico
amico ha superato il Siracusa con l’eloquente risultato di 7-3. Presenti nella
struttura sportiva del Bracati il sindaco
Pierenzo Muraglie, l’assessore allo Sport
Di Stefano ed il vice presidente del Consiglio, Pluchinotta. Esordio positivo anche
per il nuovo direttivo presieduto da Angelo Galifi, suo vice Angelo Cavarra (nella foto con alcuni giocatori). Mezza compagine è andata in rete, segno di un gioco corale, gioco e gara che hanno dato segnali
positivi per i lavori di mister Fabio Lorefice. Le reti portano la firma di Di Benedetto (2), Sortino, Corallo, Cappello, Lupo e
Gambuzza, tutti giovani elementi così come il resto della «rosa» coinvolta nella ga-
GI. CA.
LA VITTORIA CALCETTO POTENZIA IL PROPRIO ORGANICO
Il Città di Scicli è partito col piede giusto
Calcio a cinque. Squadra ancora imballata ma all’esordio in C2 contava soprattutto vincere
ra (Sessa, Canturi, Ficarra, Barone, Scivoletto). La nuova proprietà ha inteso proseguire il percorso di formazione dei giovani iniziato lo scorso anno in C1.
I giovani ispicesi hanno lasciato poco
spazio all’emozione e sin dal fischio d’inizio hanno condotto prevalentemente il
gioco nella metà campo avversaria. La gara è stata sbloccata solo al 20’ ma gli ultimi minuti del tempo sono stati un monologo degli ispicesi che segnavano ancora e
si portavano fino al 4-0 con la doppietta di
Di Benedetto e il gol di Corallo. Nei primi
dieci minuti della ripresa gli aretusei avevano una reazione veemente e accorciavano le distanze fino al 4-2, sfiorando anche
il gol del 4 -3. Pronta la reazione dei ragazzi di mister Fabio Lorefice.
GIUSEPPE FLORIDDIA
nale. Devo parecchio a questa società che mi
sta valorizzando anche se non sono di proprietà della stessa - ma del Locri - e questo mi
stimola per fare sempre meglio e dare il massimo per questa importante maglia”.
Una freccia in più per il nuovo allenatore
biancorosso Peppe Marino, che già poteva
contare sulla nuova arrivata Laura Gresia; che
ha disputato le ultime stagioni con il Potenza
prima e con il Fasano dopo. A giorni potrebbero esserci altre nuove sorprese di atlete in arrivo, mentre per il momento viene implementata l’area tecnica con il tesseramento di
Giuseppe Lo Monaco – un passato da portiere in varie squadre della provincia - che sarà il
vice di Marino e si occuperà della preparazione dei portieri, per colmare una lacuna esistente.
OTTAVIO MODICA
ADRIANO GENNARO (CITTÀ DI SCICLI)
E’ iniziata sabato pomeriggio la stagione 2015/2016 del Città di Scicli nel campionato di serie C2 di calcio a 5. E’ stato un esordio vittorioso sul team Leontinoi S. Tecla di Lentini, con il risultato
finale di 6-3 (pt 2-0). La squadra allenata da Marcelo Mittelman è apparsa
“imballata”, comunque mostrando
spunti positivi che lasciano ben sperare. La forte intensità del caldo e il tappeto del geodetico reso scivoloso hanno
danneggiato lo spettacolo, davanti a un
discreto numero di appassionati. La
squadra di Naso e Trombatore, seppur
apparsa non al meglio della condizione,
ha messo in difficoltà in diverse occasioni i cremisi locali ed in più di un’oc-
casione Rossini ha detto di no. Il risultato finale comunque è apparso legittimo
ed inconfutabile e verso la fine avrebbe
potuto assumere una differenza maggiore. In evidenza le doppiette realizzate rispettivamente da Adriano Gennaro
e Devid Drago. Le altre due reti sono
state realizzate da Simone Giannì e Damiano Cavallaro.
“La squadra ha disputato una partita
dai due volti. Sicuramente non ha
espresso un gioco brillante, ma c’è da
considerare che si trattava della prima
di campionato, con tutto il carico fisico
della preparazione svolta ed un caldo
asfissiante che ha condizionato tutti”,
così ha commentato subito Marcelo
Mittelman. Il quale ha poi continuato:
“Mi aspettavo una partita difficile e co-
sì è stato. Abbiamo trovato difronte una
squadra molto combattiva. Dobbiamo
sicuramente crescere ancora, per poter
gestire meglio i momenti della partita,
in particolare sul 2-0 e sul 4-1 in cui dovevamo chiudere la gara, invece, abbiamo concesso qualcosa agli avversari. Intanto prendiamoci questi tre punti con la consapevolezza di dover migliorare ancora tanto”. Non è un lavoro
semplice quello che attende l’esperto
Mittelman, ma il gruppo appare unito
come una famiglia e si appresta ad affrontare la stagione con entusiasmo e
spirito battagliero. Sabato prossimo il
Città di Scicli farà visita alla matricola
La Piramide di Chiaramonte Gulfi, che è
stata sconfitta all’esordio sul campo
del Villasmundo.
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