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22 Settembre 2015 - Comune di Vittoria
CITTÀ DI VITTORIA UFFICIO STAMPA RASSEGNA STAMPA MARTEDI' 22 SETTEMBRE 2015 LA SICILIA 4. MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015 il FATTO Le mani della mafia sul mercato ortofrutticolo. Un’operazione della polizia svela l’ennesimo nesso fra la criminalità organizzata e la struttura. Coldiretti: «Agromafia, in Sicilia business da 5 miliardi» Vittoria Cassette e imballaggi erano “cosa loro” GIACOMO CONSALVO 60 anni GIOVANNI CONSALVO 35 anni MICHAEL CONSALVO 26 anni Arrestati padre e due figli: imponevano il monopolio a operatori e commercianti. Sequestrati 450mila euro MICHELE FARINACCIO RAGUSA. «Venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore! Non appena i signori della (...), che sono stati da me verranno da te a Gela, gli deve dire che le casse si vendono a Vittoria e che prima deve passare di qua». È una delle centinaia di intercettazioni contenute nell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa nei confronti di tre membri della famiglia Consalvo di Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e i figli Giovanni di 35 (stessi precedenti del genitore) e Michael di 26, arrestati all’alba di ieri in un blitz della polizia. Padre e figli avevano imposto alle ditte del mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla vicinanza al clan degli “stiddari”. Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone. I dettagli dell’operazione, denominata “Box”, sono stati illustrati ieri mattina dal questore di Ragusa, Giuseppe Gammino, e dai dirigenti delle Squadre mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura distrettuale antimafia di Catania, durate oltre due anni, gli investigatori si sono subito concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla polizia. I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette e imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano controllate dai Consalvo ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città. Tutto questo, anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si piegavano alle imposizioni. Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre avevano la disponibilità di armi (che ad ogni modo non sono state trovate nel corso del blitz della notte scorsa), pronte per un eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una tangente per poter lavorare a Vittoria. «Nessuna cassetta entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia niente – dichiara uno degli indagati». I guadagni ammontavano a svariati migliaia di euro al mese. Pure se i tre arrestati sono tra loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità di uno dei figli e dello stesso padre, li aveva fatti dividere in affari, tanto che il padre è arriva- to perfino a minacciare di morte il figlio più volte, se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti «gli avrebbe sparato in testa». Nel corso del blitz gli investigatori hanno trovato e sequestrato la somma di 450mila euro tra assegni e contanti. Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti collega- La conferenza stampa: al centro il questore di Ragusa, Gambino, fra i dirigenti della Mobile di Catania e Ragusa, Salvago (a sinistra) e Ciavola (a destra) menti con il capomafia Toto Riina per aumentare il proprio potere di assoggettamento. In una intercettazione Consalvo comunica al suo interlocutore di avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, forse per vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che «se lo prende in giro gli fa sparire il camion, ma prende pure legnate se gli dice qualcosa», e che aveva dato appuntamento a questa persona «per spiegargli come vanno le cose a Vittoria, ma questi non si è fatto vedere». «L’agricoltura è sempre più nel mirino delle mafia e della delinquenza. Un sistema che le denunce e l’incremento dei controlli possono contribuire a smantellare». Così Coldiretti Sicilia commenta gli arresti, aggiungendo un dato inquietante sull’agromafia: nel 2014, il business a livello nazionale ha superato i 15,4 miliardi di euro incrementando la percentuale siciliana che va oltre i 5 miliardi, «anche a causa della posizione di approdo che rende l’isola destinataria di importazioni che diventano siciliane una volta toccate le coste». O LE CARTE DELL’INCHIESTA “BOX” «Qui ci siamo noi, di te non si deve sentire mancu ‘u ciauru» MARIO BARRESI NOSTRO INVIATO VITTORIA. Poteva anche scapparci un morto in famiglia. Ma, alle 7,53 di quella mattina del 23 luglio del 2008, nel magazzino della loro ditta, i Consalvo provano a risolvere «la questione». Le telecamere della polizia inquadrano la scena. Giovanni, il figlio ribelle, minaccia il padre Giacomo: «Te la faccio pagare... Ti sparo! Ti sparo! ». E il genitore, che indossa una maglietta bianca lacerata dopo uno scontro fisico con l’erede, gli risponde: «Sei un pezzo d’infame e drogato di merda». Giovanni viene strattonato dallo zio Salvatore; Giacomo è tenuto a bada dall’altro figlio, Michael. «A chi devi sparare? Fammi sparare», è la sfida del padre-padrone, ma lui - il primogenito - non demorde. «Vattene! », prova a fermarlo il fratello. E anche lo zio fa da paciere: «Giacomo, lascialo stare! ». Giovanni risale sulla Bmw X5, si fa trattenere dallo zio, ma non scampa all’ultimo “agguato” del padre. Che lo picchia, per l’ennesima volta. Fin quando - alle 7,56 - Giovanni mette in moto il suv e sgomma via dal magazzino. Non è soltanto una questione di casci (cassette), di fitari (ominicchi) e di mafia al mercato ortofrutticolo di Vittoria. Perché l’operazione che ha portato all’arresto dei Consalvo (il padre e i due figli) s’intreccia in un groviglio di capitoli. Dentro i quali c’è davvero di tutto: lo scontro generazionale padre-figlio, le intimidazioni a commercianti e operatori della zona, i racconti dei collaboratori di giustizia, la “mafiosità” ancien régime dei vecchi e la spocchiosa ostentazione dei giovani. E poi ancora: le armi nascoste (ma di cui ci si vanta) e i soldi sporchi; i commercianti che collaborano e quelli che negano, davanti ai poliziotti, pure le estorsioni più evidenti; la mappa del potere, passata e presente, delle cosche nel Ragusano e i collegamenti con i boss del resto della Sicilia. C’è un vero e proprio Romanzo Criminale, nelle 181 pagine dell’ordinanza del gip di Catania, Alessandro Ricciardolo, che ha accolto le richieste di custodia cautelare del pm Andrea Ursino. Le minacce e le estorsioni Gli episodi di estorsione sono documentati da enciclopediche intercettazioni telefoniche e ambientali. Tutti, scrive il gip, commessi dalla famiglia Consalvo «con l’aggravante di aver agito con metodo mafioso, avvalendosi della forza di intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla sua contiguità al clan mafioso “Dominante” di Vittoria». Il primo caso ha come vittime Giovanni e Lucia Puccia, titolari della “Bosco Grande Srl”, costretti a comprare cassette in plastica e angolari dalla “Multipack”, ditta intestata a Silvia Cicerone, ma «di fatto gestita dall’indagato Giovanni Consalvo», anziché dalla concorrente “Pap Srl” di Giovanni Cassiba. Con minacce esplicite, colte in un’intercettazione dell’11 novembre 2008: «Se non scarico le casse io - intima Consalvo a Puccia - non scarica nemmeno Cassiba... Io adesso me ne vado e vi faccio vedere... ». Nota bene: sia l’azienda dei Puccia sia quella del concorrente Cassiba sono state oggetto di furti, danneggiamenti e incendi, fra il 2008 e il 2010. I Puccia, sentiti dagli investigatori, hanno raccontato alcune delle circostanze poi confermate da altri metodi di indagine. Il secondo episodio riguarda la “Plasticontenitor” di Scicli, di Guglielmo Santospagnuolo, che produce e vende contenitori di plastica. Michael Consalvo, istigato dal padre, ferma l’autista Santo Scivoletto mentre, il 7 marzo 2008, scarica le cassette alla Cormaci in una minacciosa telefonata dell’8 aprile 2009, prima di chiedere (e ottenere) all’impaurito interlocutore di restituire tutto il ricavato di un carico di merce consegnata al «traditore», con tante scuse e la promessa che «non succederà più». La lezione finale: «State attenti a come vi comportate!... Perché... non mi dovete far perdere la pazienza», dice Giacomo a Cormaci, che «sentito nel corso delle indagini, non ha in realtà confermato le minacce del Consalvo - annota il gip Ricciardolo ma ha lasciato intendere come ben sapesse che costui era soggetto pericoloso». Estorsioni e mafia. Concorrenza e faida in famiglia, armi e pentiti. Il “Romanzo Criminale” dei Consalvo (e di Vittoria) nell’ordinanza del gip “Malizia” di Acate. «Lo hai capito che qui non puoi scaricare? », dice il giovane Consalvo all’attempato autista. Il titolare e il dipendente dell’azienda minacciata non fanno i nomi, ma si limitano a «una descrizione sommaria del soggetto autore della minaccia». Il resto, però, lo fa il chiacchiericcio degli estorsori intercettati. Ben più pesanti, invece, le intimidazioni subite da Antonino Salafia, titolare della “Vittoria Colonna”, per comprare gli imballaggi dalla “Co. Gi. Mi” di Angela Scifo, moglie del capostipite Giacomo Consalvo. «Si è andato a comprare le casse da un’altra parte», riferisce al telefono Michael alla fidanzata. Con la quale, il 10 novembre 2008, si vanta di «aver schiaffeggiato», assieme al padre, una persona: Salafia, che, sentito in commissariato, «ha negato le percosse», annota il gip. Poco dopo la mezzanotte del 20 marzo 2010 i locali della “Vittoria Colonna” saranno inghiottiti da un incendio: mezzo milione di euro di danni. «Mai ricevuto richieste di estorsioni», dichiarerà Salafia ai poliziotti. L’Edipo dell’ortofrutticolo Carmelo Comaci, detto Gianni, è un agente di commercio della “Breplast Spa” di Stradella, in provincia di Pavia. L’uomo, suo malgrado, viene schiacciato da una faida all’interno dei Consalvo. Il figlio Giovanni, infatti, si mette in proprio e chiude questo “affare” all’insaputa del padre Giacomo. Che, scoperto il raggiro, va su tutte le furie: «Io non è che lo faccio succedere così il bordello!... Io lo faccio succedere con le cose serie! », dice Consalvo senior a Le armi e il pentito Fra le ipotesi di reato contestate ai Consalvo c’è anche la detenzione illecita di armi da fuoco: due semiautomatiche dapprima custodite nel magazzino della “Co. Gi. Mi” e poi nascoste per paura dei controlli di polizia. Un “peccatuccio”, rispetto alla gestione del racket delle cassette. Le evocano più volte «quelle cose che sono messe là sopra», padre e figli. Michael, addirittura, ne fa oggetto di vanto con un’amica con le microspie che registrano: «Tu chiedilo ai Nigito chi è mio padre! A chi ha sparato mio padre». Poi sposta un muletto e mostra alla ragazza il segreto: «Una è mia e una è di mio padre». La disponibilità delle armi è dimostrata anche dalle minacce reciproche che i Consalvo si fanno nei momenti di tensione. «T’ammazzo» e «ti sparo» sono frasi ricorrenti. E poi lo stesso Giacomo minaccia un meccanico di Acate estraendo una pistola, come si evince da una telefonata fra Emanuele Messineo e Giuseppe Ballarò. Ma una «straordinaria conferma», per i magistrati, arriva da un collaboratore di giustizia, Giovanni Ferma, sentito nel novembre del 2012, che racconta al pm di «aver visto le armi nascoste» e di «averne addirituttura preso in prestito una nell’estate del 2012». IL BLITZ DELLA POLIZIA IN UNO DEI MAGAZZINI DELLA FAMIGLIA CONSALVO “ Il figlio Giovanni: te la faccio pagare... Ti sparo! Ti sparo! Il padre Giacomo: sparami, a chi spari? Sei un pezzo d’infame e drogato di merda! “ Le minacce. Io non è che faccio succedere così il bordello!... Io lo faccio succedere con le cose serie. State attenti... non mi fate perdere la pazienza L’AGGRAVANTE DEL METODO MAFIOSO «Io e Totò Riina? Ci conosciamo di nome e di fama» NOSTRO INVIATO RAGUSA. La mafia c’è e si vede. L’aggravante nel metodo contestata dal gip, il filo conduttore di quasi tutta l’inchiesta “Box”. Pulsioni giovanili, come quelle del figlio Michael Consalvo: «Voi mi dovete bruciare la macchina a me? Voi che siete quattro scopini! Io sono mafioso! » dice litigando con la sorella della fidanzata. O come quando lo stesso chiede al padre lo status di affiliazione di un detenuto: «Ma Triolo (Gabriele, ndr) è con noi? ». Ma soprattutto il pedigree criminale di chi s’è fatto da sé, come racconta il capofamiglia Giacomo Consalvo a Salvatore Gulino: «Io se non agivo a modo mio sarei ancora senza una lira (...) Nessuno ti regala niente... Tutto ti devi conquistare (...) e poi ti devi difendere con i denti. Come faccio io! ». E Consalvo senior si lascia andare, intercettato col figlio Michael e la segretaria, a vecchi ricordi: «Quando uscivo io dal carcere, tutti i capi clan della Sicilia volevano che prendevo il comando del clan (...) sono uscito e ho visto chi c’era, giovani che non valevano niente, cretini, infami, e ho continuato a fare il mio mestiere». La ragazza, ammirata, gli chiede: «Hai mai commesso omicidi? ». E lui: «Lasciamo perdere... queste sono cose molto delicate (...) non voglio ricordare le cose del passato, ormai i morti sono all’obitorio... ». Eppure, quando la segretaria gli domanda del rapporto con Totò Riina, Consalvo non resiste alla tentazione di dimostrare il proprio calibro di boss: «No, non ci siamo mai incontrati. Ma ci conosciamo di fama e di nome». E, per dimostrarlo, racconta di quella volta in carcere. Quando degli emissari del boss dei boss si fecero arrestare con una banale imputazione (pascolo abusivo) per contattarlo e commissionargli una missione nell’ora d’aria: una corsa repentina, un salto sul muro che lo separava dall’“obiettivo” e quattro coltellate a un detenuto, per poi scappare senza che nessuno si accorgesse di nulla. Il compenso: 20 milioni di lire, recapitate alla moglie. MA. B. Il racket delle cassette Già un altro collaboratore, lo stiddaro pentito Giuseppe Doilo, aveva parlato nel marzo 2012 della famiglia Consalvo, confermando che «esplicitava minacce verso i clienti al fine di costringerli a rifornirsi presso di loro». Ed è proprio a queste accuse estorsione e di illecita concorrenza con minaccia o violenze - che il gip dedica buona parte dell’ordinanza. Unendo, come si fa con i puntini nella Settimana Enigmistica, tutti gli episodi che dimostrano l’esistenza del racket delle cassette. Decine e decine di intercettazioni. Con chiare minacce, come nella telefonata del 12 novembre 2008 di Giacomo Consalvo al venditore Roberto Sola di Gela “colpevole” di aver proposto un prezzo più conveniente alla “Sicil Ortaggi”: «Che cosa dobbiamo fare? Dobbiamo lavorare o dobbiamo levare mano? Tu me lo devi dire... ». Esplicando il concetto: «Tu gli hai detto 67 più Iva... Qua noi la cassa la vendiamo 75 perché i ruffiani non li facciamo a nessuno e già è la seconda volta... Da Ventura e da questo! Se pensi che tu levi i clienti a me ti stai sbagliando». L’interlocutore prova a difendere le sue ragioni: «No, io non ti voglio togliere i clienti, voglio solo lavorare». Ma la replica di Consalvo è chiara: «Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io e qua a Vittoria di te non si deve nemmeno sentire l’odore! ». Anche perché, come chiarisce all’impaurito Cormaci nel suo magazzino il 26 maggio 2009, Giacomo Consalvo «dopo 24 anni che sono uscito (dal carcere, ndr) non sono lo “scopino” di nessuno» e «nel mio piatto mangio solo io». Quasi impossibile essere più chiari di così. twitter: @MarioBarresi GIORNALE DI SICILIA 22 SETTEMBRE 2015 LA SICILIA 28. MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015 RAGUSA Vittoria OPERAZIONE ANTIMAFIA LA DENUNCIA DI AIELLO «Prg, riunione di Giunta con l’ex assessore?» Arrestati dalla polizia Giacomo, Giovanni e Michael Consalvo, padre e figli vicini agli stiddari Imponevano la loro legge influenzando persino i prezzi dei prodotti gi. cas.) Una interrogazione urgente è stata presentata dal consigliere comunale, Francesco Aiello, al fine di sapere se alcuni voci, a suo dire preoccupanti, sul Prg siano vere. Pare che da Palazzo Iacono sia trapelata la notizia che si sarebbe tenuta una riunione della Giunta per deliberare sulla proposta di variante al Prg alla quale sarebbe stato invitato, l’ex assessore Angelo Dezio. “Considerato che alcuni fenomeni di commistione si sono effettivamente verificati nel recente passato in ordine non solo alla elaborazione della variante al Prg - scrive Aiello-. Chiedo di sapere se corrispondano a verità segnalate, se il sindaco non ritenga di potere o dovere smentire comunque una ipotetica, simile contaminazione di livelli decisionali e di interessi divergenti nella elaborazione della variante al Prg”. INCHIODATI. A sinistra un momento della conferenza stampa a Ragusa con il questore Giuseppe Gammino tra i capi della squadra mobile di Catania Antonio Salvago (a sinistra) e di Ragusa Antonino Ciavola. In alto gli arrestati: da sinistra Giacomo, Michael e Giovanni Consalvo. L’interrogatorio di garanzia si terrà giovedì 24 nel carcere di Bicocca a Catania, dove sono detenuti, davanti al Gip Ricciardolo. Erano i boss delle cassette Soltanto quelle prodotte da loro entravano al mercato, e nessuno osava ribellarsi LE INTERCETTAZIONI MICHELE FARINACCIO VITTORIA. Padre e figli, avevano imposto alle ditte del mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al clan mafioso degli stiddari. Due anni di indagini al termine delle quali è stata chiesta ed ottenuta l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre membri della famiglia Consalvo di Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione); ed i figli Giovanni di 35 (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e Michael di 26 (già segnalato in materia di droga). Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone. Ieri mattina, nella sala “Filippo Raciti” della Questura di Ragusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione, denominata “Box”, da parte del questore Giuseppe Gammino e dei dirigenti delle squadre mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. “La città di Vittoria – ha detto Gammino – è nelle nostre attenzioni da sempre: lo è sempre stata e lo continuerà ad essere con maggiore forza perché è un territorio produttivamente all’avanguardia. Un territorio che è sano e che è fatto di imprenditori sani ma che chiaramente devono confrontarsi con realtà mafiose che tendono a rallentarne le dinamiche”. Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, durate oltre 2 anni, gli investigatori si sono subito concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla Polizia che ha poi ricostruito l’attività degli indagati. I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette ed imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano da loro controllate ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città, e questo anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si piegavano alle imposizioni. Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre avevano la disponibilità di armi, pronte per un eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una tangente per lavorare a Vittoria. “Nessuna cassetta entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia niente – dichiara uno degli indagati”. I guadagni ammontavano a svariate migliaia di euro al mese. «E se si fa vedere qui gli rompo le corna» Le indagini sono state condotte anche attraverso le intercettazioni telefoniche Intimidazioni, vanterie e contrasti persino tra il padre e un figlio VITTORIA. Pure se i tre arrestati sono tra loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità di uno dei figli e dello stesso padre, li aveva portati a dividersi negli affari, tanto che il padre è arrivato perfino a minacciare di morte il figlio più volte, se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti “gli avrebbe sparato in testa”. Nel corso del blitz non sono state trovate armi, ma gli investigatori hanno trovato e sequestrato la somma di 450mila euro tra assegni e contanti. Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti collegamenti con il boss dei boss, Toto Riina per aumentare il proprio potere di assoggettamento. In una intercettazione Giacomo Consalvo comunica al suo interlocutore di “avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, probabilmente per vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che se lo prende in giro gli fa sparire il camion, e non solo non glielo fa ritrovare ma prende pure legnate se gli dice qualcosa, che aveva dato appuntamento a questo per oggi pomeriggio per spiegargli come vanno le cose a Vittoria, ma lui non si è fatto vedere”. Il Consalvo continua chiedendo all’interlocutore “di informarlo di tutti i movimenti e le vendite che fa a Vittoria” e che “prima di venire i camion devono passare tutti dal suo magazzino, perché gli vuole rompere le corna”. In un’altra intercettazione viene detto: “Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore!... non appena i signori della xxxxxxx, che sono stati da me verranno da te a Gela, gli deve dire che le casse si vendono a Vittoria e che prima deve passare di qua. Che a Vittoria gli dicono di no e lui non si può permettere oltretutto essendo di fuori a vendere a 67 centesimi quando a Vittoria c’è lui, per cui quando qualcuno di Vittoria va da lui non deve fare assolutamente concorrenza”. Ancora, in un’altra intercettazione Michael Consalvo chiama la fidanzata e le racconta la vicenda, verificatasi qualche ora prima, in cui si vanta di avere, insieme al padre “schiaffeggiato una persona perché si era andata a comprare le casse da un’altra parte”. DISABILITÀ Incontri e integrazione promossi dal Movis d. c.) E’stata un successo la Giornata di Integrazione che promossa da Movis e Anonimo Vittoriese ha riscosso una grande partecipazione. “Altri gruppi si stanno avvicinando a questo “movimento” di pensiero ma soprattutto di azione” spiega il presidente Movis, Carmelo Comisi (nella foto), sottolineando ancora una volta gli scopi solidali della sua associazione. “La Giornata dell’Integrazione - aggiunge Comisi - ha rappresentato l’inizio di un percorso condiviso ed è stata anche l’occasione per una raccolta benefica destinata all’acquisto di una speciale carrozzina che, predisposta a percorrere sentieri scoscesi, potrà permettere la partecipazione dei disabili ad escursioni naturalistiche anche impegnative”. L’acquisto della Joelette fa sanare una lunga attesa. VERSO LE AMMINISTRATIVE Mazza presenta sabato il programma elettorale M. F. I CC RICERCANO UN ANZIANO E’ scomparso da casa: chi l’ha visto? NADIA D’AMATO Proseguono senza sosta le ricerche, iniziate già domenica, di un anziano ottantacinquenne vittoriese. Si tratta di Michele Occhipinti, pensionato. A dare l’allarme, il figlio. Allarmato per il mancato rientro a casa del padre, infatti, l’uomo si è recato alla locale Stazione dei Carabinieri ed ha denunciato l’allontanamento del padre. Immediatamente i militari dell’intera Compagnia di Vittoria hanno informato la Prefettura, la quale ha attivato il piano provinciale per la ricerca di persone scomparse. I militari, supportati anche da altre pattuglie del Comando Provinciale di Ragusa, nonché dai volontari della Protezione Civile di Ragusa e Vittoria, e dai Vigili del fuoco di Vittoria, hanno iniziato a setacciare casolari ed appezzamenti di Contrada San Bartolo, località dove l’uomo viveva. Sia domenica che ieri mattina sono state inol- MICHELE OCCHIPINTI tre avviate delle operazioni di svuotamento di alcune vasche di raccolta d’acqua dove l’anziano potrebbe essere caduto. Gli investigatori, quindi, non escludono alcuna pista. L’anziano, alto circa 170 cm e di corporatura robusta, al momento della scomparsa indossava una camicia a righe bianche e azzurre, ed un paio di jeans di colore blu. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo si è allontanato a piedi e non aveva con sé telefoni cellulari. Per agevolarne il ritrovamento, i familiari, attraverso i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, hanno diffuso una foto dell’uomo. Chiunque abbia visto l’uomo nella giornata di domenica, o avere ogni tipo di informazione utile, può contattare i Carabinieri ai numeri 0932.981200 o al 0932.981370. A disposizione, ovviamente, anche il numero di emergenza 112. La speranza è quella di ritrovare il signor Michele vivo ed in buona salute. Ogni più piccolo dettaglio, quindi, potrebbe rilevarsi utile agli inquirenti per capire i luoghi che ha frequentato l’uomo e dove possa aver trovato rifugio. gi. cas.) Settore amministrativo, raccolta differenziata, ispettori ambientali, randagismo, consulta ambiente, piano spiagge, valorizzazione villa comunale e riserva naturale del Pino d’Aleppo: questi i punti programmatici per la gestione del territorio e dell’ambiente elaborati dal candidato sindaco, Arcangelo Mazza (nella foto), Patto per Vittoria e Scoglitti, Forza Vittoria, Noi con Salvini. Un ricco programma che Mazza farà conoscere alla città nel corso di un comizio pubblico che si terrà sabato 26 settembre a Scoglitti. Una occasione per mettere in chiaro la visione che l’opposizione ha della gestione del territorio e dell’ambiente. Questo tra l’altro uno dei temi più cari alla popolazione stanca di vedere una città sempre più brutta e sporca. Sono le lamentele che si sentono con maggiore frequenza. Per Mazza, dunque, è arrivato il momento di cambiare registro. TACCUINO IL METEO: Poco nuvoloso. Temperature comprese fra 17 e 28 gradi. I venti, prevalentemente deboli, soffieranno da Ovest con intensità di 9 km/h. Possibili raffiche fino a 18 km/h. Il sole sorge alle 6.48 e tramonta alle 19.58. La luna, gibbosa crescente, leva alle 14.49 e cala alle 0.25. Mare da mosso a molto mosso. Altezza onde da 92 a 149 cm. NUMERI UTILI: POLIZIA: Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932-997411. VIGILI DEL FUOCO: Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932-804694 oppure 0932- 981735. POLSTRADA: via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920. CARABINIERI: via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200 oppure 0932-981370. Scoglitti, tel: 0932-980106 GUARDIA DI FINANZA: Viale Vol. Libertà, 16 Tel: 0932-981894 CAPITANERIA DI PORTO: Piazza Sorelle Arduino, 22. Tel: 0932-980976 POLIZIA MUNICIPALE: Via S. re Incardona, s. n. Esame autoptico sul corpo di Dario Cognata Incidente mortale. I magistrati intendono accertare la presenza di eventuali responsabilità sanitarie GIUSEPPE LA LOTA L’INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA A DARIO COGNATA SULLA VITTORIA-SCOGLITTI Si allungano i tempi per dare l’ultimo saluto al giovane Dario Cognata, morto la notte tra giovedì e venerdì scorso a seguito dell’incidente stradale sulla Vittoria-Scoglitti. La burocrazia deve fare il suo corso e non tiene conto del dramma e del dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ieri pomeriggio il sostituto procuratore catanese Iole Boscarino ha disposto l’esame autoptico sul corpo dello sfortunato giovane e a nulla è valso il viaggio a Catania dei consulenti tecnici di parte nominati dalla famiglia cognata, i medici legali Giuseppe Algieri di Vittoria e Domenico Morgante di Gela. Il magistrato vuole accertare eventuali responsabilità sanitarie. I due medici si erano recati a Catania per assistere all’ispezione cadaverica, ma la richiesta dell’autopsia fa allungare i tempi di qualche altro giorno. Il consulente tecnico d’ufficio è invece il dott. Giuseppe Ragazzi. Da cinque giorni i genitori di Dario attendono la salma del loro congiunto per procedere con il rito funebre. Purtroppo le procedure legali in questi casi devono fare il loro corso, il dolore viene messo in secondo piano. Gran da fare per l’avvocato Ninni Schembari, esperto in infortunistica stradale, nominato dalla famiglia per indagare e fare luce sulle responsabilità civili e penali su quanto accaduto. Attualmente c’è un indagato, il tunisino di 47 anni, M. M. che era alla guida della Passat che ha effettuato la svolta a sinistra su un tratto di strada dove esiste la doppia linea continua, anche se il colore bianco è un po’ sbiadito dall’incuria del tempo. LA SICILIA 28. MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015 RAGUSA Vittoria LA SICILIA 22 SETTEMBRE 2015 OPERAZIONE ANTIMAFIA LA DENUNCIA DI AIELLO «Prg, riunione di Giunta con l’ex assessore?» Arrestati dalla polizia Giacomo, Giovanni e Michael Consalvo, padre e figli vicini agli stiddari Imponevano la loro legge influenzando persino i prezzi dei prodotti gi. cas.) Una interrogazione urgente è stata presentata dal consigliere comunale, Francesco Aiello, al fine di sapere se alcuni voci, a suo dire preoccupanti, sul Prg siano vere. Pare che da Palazzo Iacono sia trapelata la notizia che si sarebbe tenuta una riunione della Giunta per deliberare sulla proposta di variante al Prg alla quale sarebbe stato invitato, l’ex assessore Angelo Dezio. “Considerato che alcuni fenomeni di commistione si sono effettivamente verificati nel recente passato in ordine non solo alla elaborazione della variante al Prg - scrive Aiello-. Chiedo di sapere se corrispondano a verità segnalate, se il sindaco non ritenga di potere o dovere smentire comunque una ipotetica, simile contaminazione di livelli decisionali e di interessi divergenti nella elaborazione della variante al Prg”. INCHIODATI. A sinistra un momento della conferenza stampa a Ragusa con il questore Giuseppe Gammino tra i capi della squadra mobile di Catania Antonio Salvago (a sinistra) e di Ragusa Antonino Ciavola. In alto gli arrestati: da sinistra Giacomo, Michael e Giovanni Consalvo. L’interrogatorio di garanzia si terrà giovedì 24 nel carcere di Bicocca a Catania, dove sono detenuti, davanti al Gip Ricciardolo. Erano i boss delle cassette Soltanto quelle prodotte da loro entravano al mercato, e nessuno osava ribellarsi LE INTERCETTAZIONI MICHELE FARINACCIO VITTORIA. Padre e figli, avevano imposto alle ditte del mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al clan mafioso degli stiddari. Due anni di indagini al termine delle quali è stata chiesta ed ottenuta l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre membri della famiglia Consalvo di Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione); ed i figli Giovanni di 35 (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e Michael di 26 (già segnalato in materia di droga). Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone. Ieri mattina, nella sala “Filippo Raciti” della Questura di Ragusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione, denominata “Box”, da parte del questore Giuseppe Gammino e dei dirigenti delle squadre mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. “La città di Vittoria – ha detto Gammino – è nelle nostre attenzioni da sempre: lo è sempre stata e lo continuerà ad essere con maggiore forza perché è un territorio produttivamente all’avanguardia. Un territorio che è sano e che è fatto di imprenditori sani ma che chiaramente devono confrontarsi con realtà mafiose che tendono a rallentarne le dinamiche”. Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, durate oltre 2 anni, gli investigatori si sono subito concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla Polizia che ha poi ricostruito l’attività degli indagati. I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette ed imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano da loro controllate ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città, e questo anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si piegavano alle imposizioni. Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre avevano la disponibilità di armi, pronte per un eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una tangente per lavorare a Vittoria. “Nessuna cassetta entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia niente – dichiara uno degli indagati”. I guadagni ammontavano a svariate migliaia di euro al mese. «E se si fa vedere qui gli rompo le corna» Le indagini sono state condotte anche attraverso le intercettazioni telefoniche Intimidazioni, vanterie e contrasti persino tra il padre e un figlio VITTORIA. Pure se i tre arrestati sono tra loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità di uno dei figli e dello stesso padre, li aveva portati a dividersi negli affari, tanto che il padre è arrivato perfino a minacciare di morte il figlio più volte, se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti “gli avrebbe sparato in testa”. Nel corso del blitz non sono state trovate armi, ma gli investigatori hanno trovato e sequestrato la somma di 450mila euro tra assegni e contanti. Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti collegamenti con il boss dei boss, Toto Riina per aumentare il proprio potere di assoggettamento. In una intercettazione Giacomo Consalvo comunica al suo interlocutore di “avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, probabilmente per vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che se lo prende in giro gli fa sparire il camion, e non solo non glielo fa ritrovare ma prende pure legnate se gli dice qualcosa, che aveva dato appuntamento a questo per oggi pomeriggio per spiegargli come vanno le cose a Vittoria, ma lui non si è fatto vedere”. Il Consalvo continua chiedendo all’interlocutore “di informarlo di tutti i movimenti e le vendite che fa a Vittoria” e che “prima di venire i camion devono passare tutti dal suo magazzino, perché gli vuole rompere le corna”. In un’altra intercettazione viene detto: “Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore!... non appena i signori della xxxxxxx, che sono stati da me verranno da te a Gela, gli deve dire che le casse si vendono a Vittoria e che prima deve passare di qua. Che a Vittoria gli dicono di no e lui non si può permettere oltretutto essendo di fuori a vendere a 67 centesimi quando a Vittoria c’è lui, per cui quando qualcuno di Vittoria va da lui non deve fare assolutamente concorrenza”. Ancora, in un’altra intercettazione Michael Consalvo chiama la fidanzata e le racconta la vicenda, verificatasi qualche ora prima, in cui si vanta di avere, insieme al padre “schiaffeggiato una persona perché si era andata a comprare le casse da un’altra parte”. DISABILITÀ Incontri e integrazione promossi dal Movis d. c.) E’stata un successo la Giornata di Integrazione che promossa da Movis e Anonimo Vittoriese ha riscosso una grande partecipazione. “Altri gruppi si stanno avvicinando a questo “movimento” di pensiero ma soprattutto di azione” spiega il presidente Movis, Carmelo Comisi (nella foto), sottolineando ancora una volta gli scopi solidali della sua associazione. “La Giornata dell’Integrazione - aggiunge Comisi - ha rappresentato l’inizio di un percorso condiviso ed è stata anche l’occasione per una raccolta benefica destinata all’acquisto di una speciale carrozzina che, predisposta a percorrere sentieri scoscesi, potrà permettere la partecipazione dei disabili ad escursioni naturalistiche anche impegnative”. L’acquisto della Joelette fa sanare una lunga attesa. VERSO LE AMMINISTRATIVE Mazza presenta sabato il programma elettorale M. F. I CC RICERCANO UN ANZIANO E’ scomparso da casa: chi l’ha visto? NADIA D’AMATO Proseguono senza sosta le ricerche, iniziate già domenica, di un anziano ottantacinquenne vittoriese. Si tratta di Michele Occhipinti, pensionato. A dare l’allarme, il figlio. Allarmato per il mancato rientro a casa del padre, infatti, l’uomo si è recato alla locale Stazione dei Carabinieri ed ha denunciato l’allontanamento del padre. Immediatamente i militari dell’intera Compagnia di Vittoria hanno informato la Prefettura, la quale ha attivato il piano provinciale per la ricerca di persone scomparse. I militari, supportati anche da altre pattuglie del Comando Provinciale di Ragusa, nonché dai volontari della Protezione Civile di Ragusa e Vittoria, e dai Vigili del fuoco di Vittoria, hanno iniziato a setacciare casolari ed appezzamenti di Contrada San Bartolo, località dove l’uomo viveva. Sia domenica che ieri mattina sono state inol- MICHELE OCCHIPINTI tre avviate delle operazioni di svuotamento di alcune vasche di raccolta d’acqua dove l’anziano potrebbe essere caduto. Gli investigatori, quindi, non escludono alcuna pista. L’anziano, alto circa 170 cm e di corporatura robusta, al momento della scomparsa indossava una camicia a righe bianche e azzurre, ed un paio di jeans di colore blu. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo si è allontanato a piedi e non aveva con sé telefoni cellulari. Per agevolarne il ritrovamento, i familiari, attraverso i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, hanno diffuso una foto dell’uomo. Chiunque abbia visto l’uomo nella giornata di domenica, o avere ogni tipo di informazione utile, può contattare i Carabinieri ai numeri 0932.981200 o al 0932.981370. A disposizione, ovviamente, anche il numero di emergenza 112. La speranza è quella di ritrovare il signor Michele vivo ed in buona salute. Ogni più piccolo dettaglio, quindi, potrebbe rilevarsi utile agli inquirenti per capire i luoghi che ha frequentato l’uomo e dove possa aver trovato rifugio. gi. cas.) Settore amministrativo, raccolta differenziata, ispettori ambientali, randagismo, consulta ambiente, piano spiagge, valorizzazione villa comunale e riserva naturale del Pino d’Aleppo: questi i punti programmatici per la gestione del territorio e dell’ambiente elaborati dal candidato sindaco, Arcangelo Mazza (nella foto), Patto per Vittoria e Scoglitti, Forza Vittoria, Noi con Salvini. Un ricco programma che Mazza farà conoscere alla città nel corso di un comizio pubblico che si terrà sabato 26 settembre a Scoglitti. Una occasione per mettere in chiaro la visione che l’opposizione ha della gestione del territorio e dell’ambiente. Questo tra l’altro uno dei temi più cari alla popolazione stanca di vedere una città sempre più brutta e sporca. Sono le lamentele che si sentono con maggiore frequenza. Per Mazza, dunque, è arrivato il momento di cambiare registro. TACCUINO IL METEO: Poco nuvoloso. Temperature comprese fra 17 e 28 gradi. I venti, prevalentemente deboli, soffieranno da Ovest con intensità di 9 km/h. Possibili raffiche fino a 18 km/h. Il sole sorge alle 6.48 e tramonta alle 19.58. La luna, gibbosa crescente, leva alle 14.49 e cala alle 0.25. Mare da mosso a molto mosso. Altezza onde da 92 a 149 cm. NUMERI UTILI: POLIZIA: Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932-997411. VIGILI DEL FUOCO: Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932-804694 oppure 0932- 981735. POLSTRADA: via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920. CARABINIERI: via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200 oppure 0932-981370. Scoglitti, tel: 0932-980106 GUARDIA DI FINANZA: Viale Vol. Libertà, 16 Tel: 0932-981894 CAPITANERIA DI PORTO: Piazza Sorelle Arduino, 22. Tel: 0932-980976 POLIZIA MUNICIPALE: Via S. re Incardona, s. n. Esame autoptico sul corpo di Dario Cognata Incidente mortale. I magistrati intendono accertare la presenza di eventuali responsabilità sanitarie GIUSEPPE LA LOTA L’INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA A DARIO COGNATA SULLA VITTORIA-SCOGLITTI Si allungano i tempi per dare l’ultimo saluto al giovane Dario Cognata, morto la notte tra giovedì e venerdì scorso a seguito dell’incidente stradale sulla Vittoria-Scoglitti. La burocrazia deve fare il suo corso e non tiene conto del dramma e del dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ieri pomeriggio il sostituto procuratore catanese Iole Boscarino ha disposto l’esame autoptico sul corpo dello sfortunato giovane e a nulla è valso il viaggio a Catania dei consulenti tecnici di parte nominati dalla famiglia cognata, i medici legali Giuseppe Algieri di Vittoria e Domenico Morgante di Gela. Il magistrato vuole accertare eventuali responsabilità sanitarie. I due medici si erano recati a Catania per assistere all’ispezione cadaverica, ma la richiesta dell’autopsia fa allungare i tempi di qualche altro giorno. Il consulente tecnico d’ufficio è invece il dott. Giuseppe Ragazzi. Da cinque giorni i genitori di Dario attendono la salma del loro congiunto per procedere con il rito funebre. Purtroppo le procedure legali in questi casi devono fare il loro corso, il dolore viene messo in secondo piano. Gran da fare per l’avvocato Ninni Schembari, esperto in infortunistica stradale, nominato dalla famiglia per indagare e fare luce sulle responsabilità civili e penali su quanto accaduto. Attualmente c’è un indagato, il tunisino di 47 anni, M. M. che era alla guida della Passat che ha effettuato la svolta a sinistra su un tratto di strada dove esiste la doppia linea continua, anche se il colore bianco è un po’ sbiadito dall’incuria del tempo. GIORNALE DI SICILIA 22 SETTEMBRE 2015 LA SICILIA 28. MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015 RAGUSA Vittoria OPERAZIONE ANTIMAFIA LA DENUNCIA DI AIELLO «Prg, riunione di Giunta con l’ex assessore?» Arrestati dalla polizia Giacomo, Giovanni e Michael Consalvo, padre e figli vicini agli stiddari Imponevano la loro legge influenzando persino i prezzi dei prodotti gi. cas.) Una interrogazione urgente è stata presentata dal consigliere comunale, Francesco Aiello, al fine di sapere se alcuni voci, a suo dire preoccupanti, sul Prg siano vere. Pare che da Palazzo Iacono sia trapelata la notizia che si sarebbe tenuta una riunione della Giunta per deliberare sulla proposta di variante al Prg alla quale sarebbe stato invitato, l’ex assessore Angelo Dezio. “Considerato che alcuni fenomeni di commistione si sono effettivamente verificati nel recente passato in ordine non solo alla elaborazione della variante al Prg - scrive Aiello-. Chiedo di sapere se corrispondano a verità segnalate, se il sindaco non ritenga di potere o dovere smentire comunque una ipotetica, simile contaminazione di livelli decisionali e di interessi divergenti nella elaborazione della variante al Prg”. INCHIODATI. A sinistra un momento della conferenza stampa a Ragusa con il questore Giuseppe Gammino tra i capi della squadra mobile di Catania Antonio Salvago (a sinistra) e di Ragusa Antonino Ciavola. In alto gli arrestati: da sinistra Giacomo, Michael e Giovanni Consalvo. L’interrogatorio di garanzia si terrà giovedì 24 nel carcere di Bicocca a Catania, dove sono detenuti, davanti al Gip Ricciardolo. Erano i boss delle cassette Soltanto quelle prodotte da loro entravano al mercato, e nessuno osava ribellarsi LE INTERCETTAZIONI MICHELE FARINACCIO VITTORIA. Padre e figli, avevano imposto alle ditte del mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al clan mafioso degli stiddari. Due anni di indagini al termine delle quali è stata chiesta ed ottenuta l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre membri della famiglia Consalvo di Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione); ed i figli Giovanni di 35 (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e Michael di 26 (già segnalato in materia di droga). Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone. Ieri mattina, nella sala “Filippo Raciti” della Questura di Ragusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione, denominata “Box”, da parte del questore Giuseppe Gammino e dei dirigenti delle squadre mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. “La città di Vittoria – ha detto Gammino – è nelle nostre attenzioni da sempre: lo è sempre stata e lo continuerà ad essere con maggiore forza perché è un territorio produttivamente all’avanguardia. Un territorio che è sano e che è fatto di imprenditori sani ma che chiaramente devono confrontarsi con realtà mafiose che tendono a rallentarne le dinamiche”. Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, durate oltre 2 anni, gli investigatori si sono subito concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla Polizia che ha poi ricostruito l’attività degli indagati. I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette ed imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano da loro controllate ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città, e questo anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si piegavano alle imposizioni. Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre avevano la disponibilità di armi, pronte per un eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una tangente per lavorare a Vittoria. “Nessuna cassetta entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia niente – dichiara uno degli indagati”. I guadagni ammontavano a svariate migliaia di euro al mese. «E se si fa vedere qui gli rompo le corna» Le indagini sono state condotte anche attraverso le intercettazioni telefoniche Intimidazioni, vanterie e contrasti persino tra il padre e un figlio I CC RICERCANO UN ANZIANO VITTORIA. Pure se i tre arrestati sono tra loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità di uno dei figli e dello stesso padre, li aveva portati a dividersi negli affari, tanto che il padre è arrivato perfino a minacciare di morte il figlio più volte, se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti “gli avrebbe sparato in testa”. Nel corso del blitz non sono state trovate armi, ma gli investigatori hanno trovato e sequestrato la somma di 450mila euro tra assegni e contanti. Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti collegamenti con il boss dei boss, Toto Riina per aumentare il proprio potere di assoggettamento. In una intercettazione Giacomo Consalvo comunica al suo interlocutore di “avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, probabilmente per vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che se lo prende in giro gli fa sparire il camion, e non solo non glielo fa ritrovare ma prende pure legnate se gli dice qualcosa, che aveva dato appuntamento a questo per oggi pomeriggio per spiegargli come vanno le cose a Vittoria, ma lui non si è fatto vedere”. Il Consalvo continua chiedendo all’interlocutore “di informarlo di tutti i movimenti e le vendite che fa a Vittoria” e che “prima di venire i camion devono passare tutti dal suo magazzino, perché gli vuole rompere le corna”. In un’altra intercettazione viene detto: “Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore!... non appena i signori della xxxxxxx, che sono stati da me verranno da te a Gela, gli deve dire che le casse si vendono a Vittoria e che prima deve passare di qua. Che a Vittoria gli dicono di no e lui non si può permettere oltretutto essendo di fuori a vendere a 67 centesimi quando a Vittoria c’è lui, per cui quando qualcuno di Vittoria va da lui non deve fare assolutamente concorrenza”. Ancora, in un’altra intercettazione Michael Consalvo chiama la fidanzata e le racconta la vicenda, verificatasi qualche ora prima, in cui si vanta di avere, insieme al padre “schiaffeggiato una persona perché si era andata a comprare le casse da un’altra parte”. DISABILITÀ Incontri e integrazione promossi dal Movis d. c.) E’stata un successo la Giornata di Integrazione che promossa da Movis e Anonimo Vittoriese ha riscosso una grande partecipazione. “Altri gruppi si stanno avvicinando a questo “movimento” di pensiero ma soprattutto di azione” spiega il presidente Movis, Carmelo Comisi (nella foto), sottolineando ancora una volta gli scopi solidali della sua associazione. “La Giornata dell’Integrazione - aggiunge Comisi - ha rappresentato l’inizio di un percorso condiviso ed è stata anche l’occasione per una raccolta benefica destinata all’acquisto di una speciale carrozzina che, predisposta a percorrere sentieri scoscesi, potrà permettere la partecipazione dei disabili ad escursioni naturalistiche anche impegnative”. L’acquisto della Joelette fa sanare una lunga attesa. VERSO LE AMMINISTRATIVE Mazza presenta sabato il programma elettorale M. F. LA SICILIA 22 SETTEMBRE 2015 E’ scomparso da casa: chi l’ha visto? NADIA D’AMATO Proseguono senza sosta le ricerche, iniziate già domenica, di un anziano ottantacinquenne vittoriese. Si tratta di Michele Occhipinti, pensionato. A dare l’allarme, il figlio. Allarmato per il mancato rientro a casa del padre, infatti, l’uomo si è recato alla locale Stazione dei Carabinieri ed ha denunciato l’allontanamento del padre. Immediatamente i militari dell’intera Compagnia di Vittoria hanno informato la Prefettura, la quale ha attivato il piano provinciale per la ricerca di persone scomparse. I militari, supportati anche da altre pattuglie del Comando Provinciale di Ragusa, nonché dai volontari della Protezione Civile di Ragusa e Vittoria, e dai Vigili del fuoco di Vittoria, hanno iniziato a setacciare casolari ed appezzamenti di Contrada San Bartolo, località dove l’uomo viveva. Sia domenica che ieri mattina sono state inol- MICHELE OCCHIPINTI tre avviate delle operazioni di svuotamento di alcune vasche di raccolta d’acqua dove l’anziano potrebbe essere caduto. Gli investigatori, quindi, non escludono alcuna pista. L’anziano, alto circa 170 cm e di corporatura robusta, al momento della scomparsa indossava una camicia a righe bianche e azzurre, ed un paio di jeans di colore blu. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo si è allontanato a piedi e non aveva con sé telefoni cellulari. Per agevolarne il ritrovamento, i familiari, attraverso i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, hanno diffuso una foto dell’uomo. Chiunque abbia visto l’uomo nella giornata di domenica, o avere ogni tipo di informazione utile, può contattare i Carabinieri ai numeri 0932.981200 o al 0932.981370. A disposizione, ovviamente, anche il numero di emergenza 112. La speranza è quella di ritrovare il signor Michele vivo ed in buona salute. Ogni più piccolo dettaglio, quindi, potrebbe rilevarsi utile agli inquirenti per capire i luoghi che ha frequentato l’uomo e dove possa aver trovato rifugio. gi. cas.) Settore amministrativo, raccolta differenziata, ispettori ambientali, randagismo, consulta ambiente, piano spiagge, valorizzazione villa comunale e riserva naturale del Pino d’Aleppo: questi i punti programmatici per la gestione del territorio e dell’ambiente elaborati dal candidato sindaco, Arcangelo Mazza (nella foto), Patto per Vittoria e Scoglitti, Forza Vittoria, Noi con Salvini. Un ricco programma che Mazza farà conoscere alla città nel corso di un comizio pubblico che si terrà sabato 26 settembre a Scoglitti. Una occasione per mettere in chiaro la visione che l’opposizione ha della gestione del territorio e dell’ambiente. Questo tra l’altro uno dei temi più cari alla popolazione stanca di vedere una città sempre più brutta e sporca. Sono le lamentele che si sentono con maggiore frequenza. Per Mazza, dunque, è arrivato il momento di cambiare registro. TACCUINO IL METEO: Poco nuvoloso. Temperature comprese fra 17 e 28 gradi. I venti, prevalentemente deboli, soffieranno da Ovest con intensità di 9 km/h. Possibili raffiche fino a 18 km/h. Il sole sorge alle 6.48 e tramonta alle 19.58. La luna, gibbosa crescente, leva alle 14.49 e cala alle 0.25. Mare da mosso a molto mosso. Altezza onde da 92 a 149 cm. NUMERI UTILI: POLIZIA: Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932-997411. VIGILI DEL FUOCO: Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932-804694 oppure 0932- 981735. POLSTRADA: via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920. CARABINIERI: via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200 oppure 0932-981370. Scoglitti, tel: 0932-980106 GUARDIA DI FINANZA: Viale Vol. Libertà, 16 Tel: 0932-981894 CAPITANERIA DI PORTO: Piazza Sorelle Arduino, 22. Tel: 0932-980976 POLIZIA MUNICIPALE: Via S. re Incardona, s. n. Esame autoptico sul corpo di Dario Cognata Incidente mortale. I magistrati intendono accertare la presenza di eventuali responsabilità sanitarie GIUSEPPE LA LOTA L’INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA A DARIO COGNATA SULLA VITTORIA-SCOGLITTI Si allungano i tempi per dare l’ultimo saluto al giovane Dario Cognata, morto la notte tra giovedì e venerdì scorso a seguito dell’incidente stradale sulla Vittoria-Scoglitti. La burocrazia deve fare il suo corso e non tiene conto del dramma e del dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ieri pomeriggio il sostituto procuratore catanese Iole Boscarino ha disposto l’esame autoptico sul corpo dello sfortunato giovane e a nulla è valso il viaggio a Catania dei consulenti tecnici di parte nominati dalla famiglia cognata, i medici legali Giuseppe Algieri di Vittoria e Domenico Morgante di Gela. Il magistrato vuole accertare eventuali responsabilità sanitarie. I due medici si erano recati a Catania per assistere all’ispezione cadaverica, ma la richiesta dell’autopsia fa allungare i tempi di qualche altro giorno. Il consulente tecnico d’ufficio è invece il dott. Giuseppe Ragazzi. Da cinque giorni i genitori di Dario attendono la salma del loro congiunto per procedere con il rito funebre. Purtroppo le procedure legali in questi casi devono fare il loro corso, il dolore viene messo in secondo piano. Gran da fare per l’avvocato Ninni Schembari, esperto in infortunistica stradale, nominato dalla famiglia per indagare e fare luce sulle responsabilità civili e penali su quanto accaduto. Attualmente c’è un indagato, il tunisino di 47 anni, M. M. che era alla guida della Passat che ha effettuato la svolta a sinistra su un tratto di strada dove esiste la doppia linea continua, anche se il colore bianco è un po’ sbiadito dall’incuria del tempo. LA SICILIA 28. MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015 RAGUSA Vittoria OPERAZIONE ANTIMAFIA LA DENUNCIA DI AIELLO «Prg, riunione di Giunta con l’ex assessore?» Arrestati dalla polizia Giacomo, Giovanni e Michael Consalvo, padre e figli vicini agli stiddari Imponevano la loro legge influenzando persino i prezzi dei prodotti gi. cas.) Una interrogazione urgente è stata presentata dal consigliere comunale, Francesco Aiello, al fine di sapere se alcuni voci, a suo dire preoccupanti, sul Prg siano vere. Pare che da Palazzo Iacono sia trapelata la notizia che si sarebbe tenuta una riunione della Giunta per deliberare sulla proposta di variante al Prg alla quale sarebbe stato invitato, l’ex assessore Angelo Dezio. “Considerato che alcuni fenomeni di commistione si sono effettivamente verificati nel recente passato in ordine non solo alla elaborazione della variante al Prg - scrive Aiello-. Chiedo di sapere se corrispondano a verità segnalate, se il sindaco non ritenga di potere o dovere smentire comunque una ipotetica, simile contaminazione di livelli decisionali e di interessi divergenti nella elaborazione della variante al Prg”. INCHIODATI. A sinistra un momento della conferenza stampa a Ragusa con il questore Giuseppe Gammino tra i capi della squadra mobile di Catania Antonio Salvago (a sinistra) e di Ragusa Antonino Ciavola. In alto gli arrestati: da sinistra Giacomo, Michael e Giovanni Consalvo. L’interrogatorio di garanzia si terrà giovedì 24 nel carcere di Bicocca a Catania, dove sono detenuti, davanti al Gip Ricciardolo. Erano i boss delle cassette Soltanto quelle prodotte da loro entravano al mercato, e nessuno osava ribellarsi LE INTERCETTAZIONI MICHELE FARINACCIO VITTORIA. Padre e figli, avevano imposto alle ditte del mercato ortofrutticolo di Vittoria cassette e prodotti per l’imballaggio, con l’aggravante di aver agito con il metodo mafioso avvalendosi della forza dell’intimidazione e della condizione di assoggettamento e di omertà derivante dalla contiguità al clan mafioso degli stiddari. Due anni di indagini al termine delle quali è stata chiesta ed ottenuta l’emissione di tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti di tre membri della famiglia Consalvo di Vittoria: il padre Giacomo di 60 anni (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione); ed i figli Giovanni di 35 (già in passato arrestato per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti ed estorsione) e Michael di 26 (già segnalato in materia di droga). Oltre ai tre arrestati risultano indagate un’altra decina di persone. Ieri mattina, nella sala “Filippo Raciti” della Questura di Ragusa, sono stati illustrati i dettagli dell’operazione, denominata “Box”, da parte del questore Giuseppe Gammino e dei dirigenti delle squadre mobili di Ragusa e Catania, Antonino Ciavola e Antonio Salvago. “La città di Vittoria – ha detto Gammino – è nelle nostre attenzioni da sempre: lo è sempre stata e lo continuerà ad essere con maggiore forza perché è un territorio produttivamente all’avanguardia. Un territorio che è sano e che è fatto di imprenditori sani ma che chiaramente devono confrontarsi con realtà mafiose che tendono a rallentarne le dinamiche”. Quando hanno avuto inizio le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Catania, durate oltre 2 anni, gli investigatori si sono subito concentrati sui Consalvo che venivano descritti anche dai collaboratori di giustizia come soggetti di rilevante spessore nel settore delle imposizioni sul mercato e per le estorsioni. Migliaia le intercettazioni telefoniche ed ambientali registrate dalla Polizia che ha poi ricostruito l’attività degli indagati. I tre arrestati, titolari di aziende per il confezionamento dei prodotti ortofrutticoli (cassette ed imballaggi in plastica), erano fortemente temuti dagli altri imprenditori; tanto da falsare, con le loro imposizioni, anche i prezzi di mercato; di conseguenza recando un enorme danno ai consumatori. La vendita delle cassette in legno o prodotti in plastica per il loro confezionamento erano da loro controllate ed inoltre le aziende vittoriesi non potevano comprare in altre città, e questo anche se il mercato era più favorevole. Imprenditori, rappresentanti e addetti al mercato, per non subire ritorsioni, si piegavano alle imposizioni. Le intercettazioni hanno inoltre provato che i tre avevano la disponibilità di armi, pronte per un eventuale uso verso i “disobbedienti”. Ogni qualvolta gli imprenditori agricoli del vittoriese si rivolgevano ad altri, quest’ultimi dovevano pagare una tangente per lavorare a Vittoria. “Nessuna cassetta entra qui sul mio territorio senza che io ne sappia niente – dichiara uno degli indagati”. I guadagni ammontavano a svariate migliaia di euro al mese. «E se si fa vedere qui gli rompo le corna» Le indagini sono state condotte anche attraverso le intercettazioni telefoniche Intimidazioni, vanterie e contrasti persino tra il padre e un figlio VITTORIA. Pure se i tre arrestati sono tra loro legati da vincoli di sangue, durante le indagini è emerso che l’avidità di uno dei figli e dello stesso padre, li aveva portati a dividersi negli affari, tanto che il padre è arrivato perfino a minacciare di morte il figlio più volte, se quest’ultimo avesse venduto cassette a Vittoria: solo lui poteva farlo, altrimenti “gli avrebbe sparato in testa”. Nel corso del blitz non sono state trovate armi, ma gli investigatori hanno trovato e sequestrato la somma di 450mila euro tra assegni e contanti. Nelle intercettazioni Giacomo Consalvo sfruttava addirittura presunti collegamenti con il boss dei boss, Toto Riina per aumentare il proprio potere di assoggettamento. In una intercettazione Giacomo Consalvo comunica al suo interlocutore di “avere appreso da terzi che il proprietario della fabbrica di cui è dipendente sta girando, probabilmente per vendere delle cassette, e che gli ha fatto sapere che se lo prende in giro gli fa sparire il camion, e non solo non glielo fa ritrovare ma prende pure legnate se gli dice qualcosa, che aveva dato appuntamento a questo per oggi pomeriggio per spiegargli come vanno le cose a Vittoria, ma lui non si è fatto vedere”. Il Consalvo continua chiedendo all’interlocutore “di informarlo di tutti i movimenti e le vendite che fa a Vittoria” e che “prima di venire i camion devono passare tutti dal suo magazzino, perché gli vuole rompere le corna”. In un’altra intercettazione viene detto: “Allora venditi la cassa a Gela oppure vendi quanto la vendo io, e qua a Vittoria di te non si deve sentire nemmeno l’odore!... non appena i signori della xxxxxxx, che sono stati da me verranno da te a Gela, gli deve dire che le casse si vendono a Vittoria e che prima deve passare di qua. Che a Vittoria gli dicono di no e lui non si può permettere oltretutto essendo di fuori a vendere a 67 centesimi quando a Vittoria c’è lui, per cui quando qualcuno di Vittoria va da lui non deve fare assolutamente concorrenza”. Ancora, in un’altra intercettazione Michael Consalvo chiama la fidanzata e le racconta la vicenda, verificatasi qualche ora prima, in cui si vanta di avere, insieme al padre “schiaffeggiato una persona perché si era andata a comprare le casse da un’altra parte”. DISABILITÀ Incontri e integrazione promossi dal Movis d. c.) E’stata un successo la Giornata di Integrazione che promossa da Movis e Anonimo Vittoriese ha riscosso una grande partecipazione. “Altri gruppi si stanno avvicinando a questo “movimento” di pensiero ma soprattutto di azione” spiega il presidente Movis, Carmelo Comisi (nella foto), sottolineando ancora una volta gli scopi solidali della sua associazione. “La Giornata dell’Integrazione - aggiunge Comisi - ha rappresentato l’inizio di un percorso condiviso ed è stata anche l’occasione per una raccolta benefica destinata all’acquisto di una speciale carrozzina che, predisposta a percorrere sentieri scoscesi, potrà permettere la partecipazione dei disabili ad escursioni naturalistiche anche impegnative”. L’acquisto della Joelette fa sanare una lunga attesa. VERSO LE AMMINISTRATIVE Mazza presenta sabato il programma elettorale M. F. I CC RICERCANO UN ANZIANO E’ scomparso da casa: chi l’ha visto? NADIA D’AMATO Proseguono senza sosta le ricerche, iniziate già domenica, di un anziano ottantacinquenne vittoriese. Si tratta di Michele Occhipinti, pensionato. A dare l’allarme, il figlio. Allarmato per il mancato rientro a casa del padre, infatti, l’uomo si è recato alla locale Stazione dei Carabinieri ed ha denunciato l’allontanamento del padre. Immediatamente i militari dell’intera Compagnia di Vittoria hanno informato la Prefettura, la quale ha attivato il piano provinciale per la ricerca di persone scomparse. I militari, supportati anche da altre pattuglie del Comando Provinciale di Ragusa, nonché dai volontari della Protezione Civile di Ragusa e Vittoria, e dai Vigili del fuoco di Vittoria, TACCUINO IL METEO: Poco nuvoloso. Temperature comprese fra 17 e 28 gradi. I venti, prevalentemente deboli, soffieranno da Ovest con intensità di 9 km/h. Possibili raffiche fino a 18 km/h. Il sole sorge alle 6.48 e tramonta alle 19.58. La luna, gibbosa crescente, leva alle 14.49 e cala alle 0.25. Mare da mosso a molto mosso. Altezza onde da 92 a 149 cm. NUMERI UTILI: POLIZIA: Via Emanuela Loi, 40. Tel: 0932-997411. VIGILI DEL FUOCO: Contrada Mendolilli, s. n. Tel: 0932-804694 oppure 0932- 981735. POLSTRADA: via Pietro Nenni, 86. Tel: 0932-981920. CARABINIERI: via Garibaldi, 397. Tel: 0932.981200 oppure 0932-981370. Scoglitti, tel: 0932-980106 GUARDIA DI FINANZA: Viale Vol. Libertà, 16 Tel: 0932-981894 CAPITANERIA DI PORTO: Piazza Sorelle Arduino, 22. Tel: 0932-980976 POLIZIA MUNICIPALE: Via S. re Incardona, s. n. hanno iniziato a setacciare casolari ed appezzamenti di Contrada San Bartolo, località dove l’uomo viveva. Sia domenica che ieri mattina sono state inol- MICHELE OCCHIPINTI tre avviate delle operazioni di svuotamento di alcune vasche di raccolta d’acqua dove l’anziano potrebbe essere caduto. Gli investigatori, quindi, non escludono alcuna pista. L’anziano, alto circa 170 cm e di corporatura robusta, al momento della scomparsa indossava una camicia a righe bianche e azzurre, ed un paio di jeans di colore blu. Secondo quanto ricostruito dai militari, l’uomo si è allontanato a piedi e non aveva con sé telefoni cellulari. Per agevolarne il ritrovamento, i familiari, attraverso i Carabinieri della Compagnia di Vittoria, hanno diffuso una foto dell’uomo. Chiunque abbia visto l’uomo nella giornata di domenica, o avere ogni tipo di informazione utile, può contattare i Carabinieri ai numeri 0932.981200 o al 0932.981370. A disposizione, ovviamente, anche il numero di emergenza 112. La speranza è quella di ritrovare il signor Michele vivo ed in buona salute. Ogni più piccolo dettaglio, quindi, potrebbe rilevarsi utile agli inquirenti per capire i luoghi che ha frequentato l’uomo e dove possa aver trovato rifugio. gi. cas.) Settore amministrativo, raccolta differenziata, ispettori ambientali, randagismo, consulta ambiente, piano spiagge, valorizzazione villa comunale e riserva naturale del Pino d’Aleppo: questi i punti programmatici per la gestione del territorio e dell’ambiente elaborati dal candidato sindaco, Arcangelo Mazza (nella foto), Patto per Vittoria e Scoglitti, Forza Vittoria, Noi con Salvini. Un ricco programma che Mazza farà conoscere alla città nel corso di un comizio pubblico che si terrà sabato 26 settembre a Scoglitti. Una occasione per mettere in chiaro la visione che l’opposizione ha della gestione del territorio e dell’ambiente. Questo tra l’altro uno dei temi più cari alla popolazione stanca di vedere una città sempre più brutta e sporca. Sono le lamentele che si sentono con maggiore frequenza. Per Mazza, dunque, è arrivato il momento di cambiare registro. LA SICILIA 22 SETTEMBRE 2015 Esame autoptico sul corpo di Dario Cognata Incidente mortale. I magistrati intendono accertare la presenza di eventuali responsabilità sanitarie GIUSEPPE LA LOTA L’INCIDENTE CHE È COSTATO LA VITA A DARIO COGNATA SULLA VITTORIA-SCOGLITTI Si allungano i tempi per dare l’ultimo saluto al giovane Dario Cognata, morto la notte tra giovedì e venerdì scorso a seguito dell’incidente stradale sulla Vittoria-Scoglitti. La burocrazia deve fare il suo corso e non tiene conto del dramma e del dolore di una famiglia che ha perso un figlio. Ieri pomeriggio il sostituto procuratore catanese Iole Boscarino ha disposto l’esame autoptico sul corpo dello sfortunato giovane e a nulla è valso il viaggio a Catania dei consulenti tecnici di parte nominati dalla famiglia cognata, i medici legali Giuseppe Algieri di Vittoria e Domenico Morgante di Gela. Il magistrato vuole accertare eventuali responsabilità sanitarie. I due medici si erano recati a Catania per assistere all’ispezione cadaverica, ma la richiesta dell’autopsia fa allungare i tempi di qualche altro giorno. Il consulente tecnico d’ufficio è invece il dott. Giuseppe Ragazzi. Da cinque giorni i genitori di Dario attendono la salma del loro congiunto per procedere con il rito funebre. Purtroppo le procedure legali in questi casi devono fare il loro corso, il dolore viene messo in secondo piano. Gran da fare per l’avvocato Ninni Schembari, esperto in infortunistica stradale, nominato dalla famiglia per indagare e fare luce sulle responsabilità civili e penali su quanto accaduto. Attualmente c’è un indagato, il tunisino di 47 anni, M. M. che era alla guida della Passat che ha effettuato la svolta a sinistra su un tratto di strada dove esiste la doppia linea continua, anche se il colore bianco è un po’ sbiadito dall’incuria del tempo. LA SICILIA 32. MARTEDÌ 22 SE T TEMBRE 2015 RAGUSA SPORT PROMOZIONE & DINTORNI ECCELLENZA Modica in affanno Lucenti: «In ritardo con la preparazione» Cominciano ad essere delineati, già dopo due giornate, i rapporti di forza in seno a un campionato che si annuncia avvincente I giocatori del Ragusa hanno fatto festa allo stadio «Campo» Ragusa e S. Croce, avanti tutta Gli azzurri rifilano cinque reti al Ravanusa, i camarinensi in testa espugnano Gela O SQUADRA ANCORA A ZERO PUNTI MICHELE FARINACCIO Sorridono Ragusa e Santa Croce (così come farà la New Team dopo il responso del giudice sportivo), conquista un punticino il Comiso mentre il Marina di Ragusa ne incassa quattro sul campo del Casteltermini. E’ la fotografia delle cinque iblee nella seconda giornata del campionato di Promozione, girone D (il Pozzallo, nel girone C, è ancora fermo al palo), che si è svolta lo scorso fine settimana. Per gli azzurri del presidente Tuccitto, all’esordio casalingo in campionato, è stata goleada. Cinque a zero sul Ravanusa a dimostrazione, ancora una volta, del valore del gruppo che è stato messo a disposizione del tecnico Salvatore Utro. Quattro punti in due partite che dimostrano sempre di più come questo Ragusa sia una delle formazioni più temibili e meglio attrezzate del girone. Il campionato è ancora all’inizio ed i veri valori delle squadre devono ancora venire fuori. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, nell’ambiente ibleo si può ragionevolmente pensare di fare un campionato d’alta classifica e di lottare per un posto al piano di sopra. Al comando della classifica, a punteggio pieno con sei punti in due partite, c’è il Santa Croce, che domenica scorsa ha battuto a domicilio l’Atletico Gela, mentre per domenica prossima si annuncia già di fondamentale importanza il derby che al Kennedy di Santa Croce metterà di fronte i locali proprio all’Usd Ragusa calcio. Qualunque delle due squadre, battendo l’altra, darebbe un segnale non indifferente al campionato, in vista degli obiettivi futuri. New Pozzallo nuova sconfitta gi. ca.) Simone Pitino e compagni pagano a caro prezzo alcune ingenuità comportamentali e subiscono la seconda sconfitta stagionale nel campionato di Promozione. New Pozzallo, dopo due turni disputati, ancora a zero punti in classifica - quindi - ma con tanta voglia di iniziare a conquistare qualche risultato favorevole per non rimanere attardato (di già) in classifica generale. La prima sconfitta interna del campionato, contro la formazione catanese dell’Aci S. Antonio, non ha lasciato tracce sul morale ma ha contribuito a fare un’analisi molto precisa e attenta delle problematiche esistenti nella formazione. Saranno assegnati i tre punti alla New Team dopo che la gara sul campo della Polisportiva Palma è stata sospesa per l’aggressione all’arbitro da parte di un tesserato locale. La formazione allenata da Fabrizio Vacca conquisterà dunque, seppur a tavolino, i primi punti della propria stagione mentre saba- CALCIO A CINQUE: BATTUTO IN CASA IL SIRACUSA to prossimo riceverà in casa proprio quel Casteltermini che domenica ha rifilato quattro reti al Marina di Ragusa. Per la squadra di Gianni Gurrieri, soltanto il gol della bandiera (la partita è terminata sul punteggio di 41), messo a segno da Leone. Per il Marina, che ha tre punti in due partite in virtù della buo- na vittoria conquistata nella prima giornata di campionato, domenica prossima all’Aldo Campo, sarà derby con il Comiso. Proprio nell’ultimo turno di campionato i verdearancio hanno conquistato il primo punto della stagione in virtù del pareggio interno per una rete a una contro il Macchitella Gela. GIOVANNI CALABRESE Inizio di campionato difficile per il Modica calcio nella maggiore categoria del calcio dilettantistico siciliano, l’Eccellenza. E sono molte le componenti che hanno contribuito, e contribuiscono, ad uno stato di crisi che ha dati precisi e inconfutabili; che sono quelli del ritardato inizio della preparazione atletica, della pochezza dell’organico in rapporto al tipo e qualità di campionato, alla mancanza di certezze della sede dove disputare le proprie gare interne della stagione. Ieri pomeriggio, all’indomani della difficile (in tutti i sensi) trasferta di Rocca di Caprileone, il momento della formazione (ma come dobbiamo definirla: rossoblù o biancorossa?) è stato analizzato con il responsabile Dopo tecnico della squadra Gaetano Lucenti. Mister, allora, com’è lo stato di salute di la pesante questo Modica che ha iniziato il campiosconfitta nato con due sconfitte? “Al di là dello stato di fatto, delle due sul campo sconfitte subite, dell’essere a zero pundi Rocca di ti in classifica, rispetto all’affermare impressioni sul rendiCaprileone, determinate mento della squadra, bisognerebbe doil tecnico cumentarsi e fare un’analisi realistica motivi di questa partenza difficoltoanalizza la sui sa. Abbiamo iniziato la preparazione situazione: con un mese di ritardo rispetto a tutte le altre formazioni che compongono il «Saremo nostro girone. Questo particolare, si in difficoltà evidenzia in tutta la sua crudezza quando incontriamo (almeno fino a con le quando non recupereremo del tutto sotto l’aspetto atletico) squadre che squadre della velocità la loro arma mipiù veloci» fanno gliore”. E a Rocca di Caprileone com’è andata realmente la gara? “Difficile già nella fase preparatoria della stessa. Basti pensare che ci siamo dovuti alzare alle 6 di domenica mattina per metterci subito in viaggio alla volta di Messina; per poi trasferirci nel pomeriggio nella cittadina tirrenica ed affrontare il match sul sintetico. Un altro elemento di difficoltà, sempre in considerazione della nostra preparazione, specialmente dopo avere subito la rete dello svantaggio”. Qualcuno ha detto che il Modica è stato assente… “La velocità di esecuzione degli schemi di gioco dei messinesi ci ha messo in grande difficoltà e dopo avere subito il primo gol, con i calciatori della squadra di casa grintosi e con grande entusiasmo, ci siamo ulteriormente «seduti» atleticamente. Così la formazione di casa ci ha letteralmente massacrato, se vogliamo utilizzare un termine forte”. LA SICILIA 22 SETTEMBRE 2015 MERCATO. La forte atleta in odore di Nazionale torna a vestire la maglia del team ipparino Sabatino con la Vittoria calcetto A un mese circa dall’inizio del campionato nazionale di Serie A femminile non si ferma l’attività di potenziamento della società storica vittoriese del Vittoria Calcetto del presidente Alfonso Leta. Il neodirettore sportivo Davide Rosario Nobile (fino alla scorsa stagione allenatore della squadra) ha concluso le trattative per un ritorno in biancorosso del forte laterale calabrese Imma Sabatino, in odore di nazionale. Un graditissimo ritorno quello di Imma che ha dichiarato il proprio stato d’animo non appena appreso della conclusione positiva delle trattative: “Sono felice di ritornare in Sicilia e nella Vittoria calcetto nello specifico, perché pur avendo ricevuto proposte da altre società sempre di Serie A, ho preferito ripetere l’esperienza in terra siciliana con il Vittoria Calcetto, che mi ha portato alla selezione in Nazio- L’Arcobaleno s’illumina e ne mette a segno sette Debutto alla grande per l’Arcobaleno Ispica nel torneo interprovinciale di calcio a cinque Serie C2, al cospetto del pubblico amico ha superato il Siracusa con l’eloquente risultato di 7-3. Presenti nella struttura sportiva del Bracati il sindaco Pierenzo Muraglie, l’assessore allo Sport Di Stefano ed il vice presidente del Consiglio, Pluchinotta. Esordio positivo anche per il nuovo direttivo presieduto da Angelo Galifi, suo vice Angelo Cavarra (nella foto con alcuni giocatori). Mezza compagine è andata in rete, segno di un gioco corale, gioco e gara che hanno dato segnali positivi per i lavori di mister Fabio Lorefice. Le reti portano la firma di Di Benedetto (2), Sortino, Corallo, Cappello, Lupo e Gambuzza, tutti giovani elementi così come il resto della «rosa» coinvolta nella ga- GI. CA. LA VITTORIA CALCETTO POTENZIA IL PROPRIO ORGANICO Il Città di Scicli è partito col piede giusto Calcio a cinque. Squadra ancora imballata ma all’esordio in C2 contava soprattutto vincere ra (Sessa, Canturi, Ficarra, Barone, Scivoletto). La nuova proprietà ha inteso proseguire il percorso di formazione dei giovani iniziato lo scorso anno in C1. I giovani ispicesi hanno lasciato poco spazio all’emozione e sin dal fischio d’inizio hanno condotto prevalentemente il gioco nella metà campo avversaria. La gara è stata sbloccata solo al 20’ ma gli ultimi minuti del tempo sono stati un monologo degli ispicesi che segnavano ancora e si portavano fino al 4-0 con la doppietta di Di Benedetto e il gol di Corallo. Nei primi dieci minuti della ripresa gli aretusei avevano una reazione veemente e accorciavano le distanze fino al 4-2, sfiorando anche il gol del 4 -3. Pronta la reazione dei ragazzi di mister Fabio Lorefice. GIUSEPPE FLORIDDIA nale. Devo parecchio a questa società che mi sta valorizzando anche se non sono di proprietà della stessa - ma del Locri - e questo mi stimola per fare sempre meglio e dare il massimo per questa importante maglia”. Una freccia in più per il nuovo allenatore biancorosso Peppe Marino, che già poteva contare sulla nuova arrivata Laura Gresia; che ha disputato le ultime stagioni con il Potenza prima e con il Fasano dopo. A giorni potrebbero esserci altre nuove sorprese di atlete in arrivo, mentre per il momento viene implementata l’area tecnica con il tesseramento di Giuseppe Lo Monaco – un passato da portiere in varie squadre della provincia - che sarà il vice di Marino e si occuperà della preparazione dei portieri, per colmare una lacuna esistente. OTTAVIO MODICA ADRIANO GENNARO (CITTÀ DI SCICLI) E’ iniziata sabato pomeriggio la stagione 2015/2016 del Città di Scicli nel campionato di serie C2 di calcio a 5. E’ stato un esordio vittorioso sul team Leontinoi S. Tecla di Lentini, con il risultato finale di 6-3 (pt 2-0). La squadra allenata da Marcelo Mittelman è apparsa “imballata”, comunque mostrando spunti positivi che lasciano ben sperare. La forte intensità del caldo e il tappeto del geodetico reso scivoloso hanno danneggiato lo spettacolo, davanti a un discreto numero di appassionati. La squadra di Naso e Trombatore, seppur apparsa non al meglio della condizione, ha messo in difficoltà in diverse occasioni i cremisi locali ed in più di un’oc- casione Rossini ha detto di no. Il risultato finale comunque è apparso legittimo ed inconfutabile e verso la fine avrebbe potuto assumere una differenza maggiore. In evidenza le doppiette realizzate rispettivamente da Adriano Gennaro e Devid Drago. Le altre due reti sono state realizzate da Simone Giannì e Damiano Cavallaro. “La squadra ha disputato una partita dai due volti. Sicuramente non ha espresso un gioco brillante, ma c’è da considerare che si trattava della prima di campionato, con tutto il carico fisico della preparazione svolta ed un caldo asfissiante che ha condizionato tutti”, così ha commentato subito Marcelo Mittelman. Il quale ha poi continuato: “Mi aspettavo una partita difficile e co- sì è stato. Abbiamo trovato difronte una squadra molto combattiva. Dobbiamo sicuramente crescere ancora, per poter gestire meglio i momenti della partita, in particolare sul 2-0 e sul 4-1 in cui dovevamo chiudere la gara, invece, abbiamo concesso qualcosa agli avversari. Intanto prendiamoci questi tre punti con la consapevolezza di dover migliorare ancora tanto”. Non è un lavoro semplice quello che attende l’esperto Mittelman, ma il gruppo appare unito come una famiglia e si appresta ad affrontare la stagione con entusiasmo e spirito battagliero. Sabato prossimo il Città di Scicli farà visita alla matricola La Piramide di Chiaramonte Gulfi, che è stata sconfitta all’esordio sul campo del Villasmundo.