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Firmware Alternativo Enigma per la Famiglia AB IPBox HD

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Firmware Alternativo Enigma per la Famiglia AB IPBox HD
TEST REPORT
Software for ABCom Receiver
Firmware Alternativo Enigma
per la Famiglia AB IPBox HD
Buono o No?
Nickolas Ovsyadovskiy
Perché mai oggigiorno qualcuno dovrebbe considerare l’idea di installare un firmware
alternativo su un ricevitore satellitare? Se guardiamo al passato, circa 10 o 15 anni
fa aveva sicuramente senso. Quando la televisione via satellite diretta al pubblico di
massa iniziava ad apparire in Europa, i DXer e gli appassionati che volevano vedere
“quasi tutto” non avevano molta scelta di ricevitori. Seriamente limitato con il suo
firmware originale, un ricevitore rivelava il suo potenziale solo dopo essere stato
aggiornato con un’immagine alternativa. Sebbene l’interfaccia non fosse certo intuitiva,
all’epoca i firmware alternativi consentivano la ricezione SCPC, l’immissione dei PID e
molto altro. Fu una vera rivoluzione.
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36 TELE-satellite — Broadband & Fiber-Optic — 10-11/2009 — www.TELE-satellite.com
www.TELE-satellite.com — 10-11/2009 — TELE-satellite — Broadband & Fiber-Optic
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Ma basta con la nostalgia, ora viviamo
nel 21esimo secolo. Non solo la TV
digitale via satellite, ma anche l’HDTV
ha ormai raggiunto tutte le parti del
mondo. Vi sono tantissimi ricevitori a
disposizione che possono soddisfare
alla perfezione le esigenze di qualsiasi
utente già con il firmware originale. Ha
quindi ancora senso oggi “pensare alternativo”?
A maggior ragione il dubbio sorge se
stiamo parlando di potenti ricevitori HD
PVR basati su Linux. ABCom, uno dei
leader di mercato in questo segmento,
anche con il firmware originale può raggiungere una tale flessibilità che difficilmente si sente la mancanza di qualcosa.
Quando abbiamo saputo che la stessa
ABCom stava rilasciando un firmware
alternativo per il sua famiglia di ricevitori IPBox HD, abbiamo deciso di dare
un’occhiata per capire cosa li avesse
spinti in tale direzione. Abbiamo scelto
di eseguire la prova su un AB IPBox
910HD sebbene Enigma1 sia già disponibile anche per i modelli 91HD, 900HD
e 9000HD.
Installazione
La modalità più comoda e diretta
sarebbe stata l’Aggiornamento Online,
che normalmente ci consente di scaricare l’immagine da Internet direttamente nella memoria dell’apparecchio,
ma non abbiamo trovato Enigma1 nell’elenco degli aggiornamenti disponibili.
Abbiamo allora dovuto scaricare l’immagine da http://download.abcom.sk e caricarla via USB. Per questo vi occorre una
chiavetta USB formattata in FAT o FA32
appena prima di trasferirvi l’immagine. Il
passo successivo è quello di rinominare
il file in usb_update.img e rimuovere
la chiavetta USB dal PC disattivandola
dal sistema operativo. Ora inseritela
nel ricevitore IPBox HD e dimenticatevi
per un attimo del telecomando dato che
tutte le operazioni devono essere svolte
con i tasti sul pannello frontale.
Premente simultaneamente i tasti
“Standby” e “OK” per riavviare il ricevitore, poi tenete premuto “Standby”
e “Su” per alcuni secondi, rilasciando
prima lo “Standby” e poi il tasto “Su”.
Il display dovrebbe ora mostrare chiaramente “USB upgrade” e, se il ricevitore
trova sulla chiavetta il file usb_update.
img senza altri file lasciati dall’utente, il
processo dovrebbe partire. In alcuni casi
potrebbe dire “ER 10”: nessun problema,
questo può a volte succedere con le
prime versioni del bootloader. Riprovate
alcune volte e dovreste riuscire a completare il lavoro. L’aggiornamento con
questa modalità è abbastanza sicuro,
accertatevi solamente che non venga
a mancare la corrente finché l’immagine non è completamente caricata nella
memoria dell’apparecchio e il display
visualizza “Done”.
Dopo l’aggiornamento vedrete apparire “Booting”, poi “Loading”, poi “Load
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Enigma HD” ed infine uno schermo nero.
Strano, nel caso di un firmware ufficiale a questo punto ci avrebbe accolto
un grazioso assistente proponendoci la
scelta tra varie opzioni. Anche Enigma
ce l’ha, ma in questa versione appare
solo dopo un “Ripristino di Fabbrica”.
Non preoccupatevi, premete sul telecomando “Menu”, poi scegliete “Setup”,
“Expert Setup”, “Factory Reset” e potete
configurare il nuovo firmware da zero
secondo le vostre preferenze. Dapprima il ricevitore vi richiede il sistema
TV (vengono proposti PAL, PAL60, Multinorma e NTSC), poi potete scegliere
la lingua preferita per l’OSD (i menù a
video sono attualmente disponibili in
Inglese, Ceco, Danese, Tedesco, Greco,
Spagnolo, Estone, Finlandese, Francese,
Croato, Ungherese, Islandese, Italiano,
Olandese, Norvegese, Polacco, Portoghese, Rumeno, Russo, Slovacco, Sloveno, Serbo, Svedese e Turco). Il terzo
passo è il fuso orario, con numerose
città selezionabili da un elenco a tendina. Il menù successivo mostra a video
tre icone piuttosto autoesplicative: “No
DiSEqC”, “Semplice” e “Complesso”.
Esatto, ora è il momento di selezionare
le opzioni per il vostro impianto multisatellite e, una volta fatto, niente più vi
impedisce di avviare la fase più interessante: la Ricerca Canali.
Nuovamente, vengono offerte tre
alternative: “Ricerca Automatica Transponder”, “Ricerca Automatica Multisatellite” e “Ricerca Manuale”. Purtroppo,
qui l’attuale versione beta di Enigma1 è
rimasta indietro rispetto a quella ufficiale. La ricerca automatica su una posizione satellitare con 100 transponder
ha tenuto il ricevitore impegnato per 19
lunghissimi minuti e 30 secondi, memo-
rizzando 1052 canali TV e radio. Su
questo punto occorre certamente lavorare ancora, così come sull’aggiunta di
nuovi satelliti e transponder al database
di Enigma.
L’elenco dei satelliti integrato è più o
meno aggiornato per l’Europa, ma, ad
esempio, se pensate di ricevere qualche
satellite asiatico come ABS-1 a 0750, al
momento l’unico modo per poterlo fare è
scaricare l’elenco dei satelliti/transponder dal ricevitore al PC e modificarlo
manualmente. L’OSD consentirebbe di
aggiungere nuovi satelliti e transponder, ma purtroppo una volta usciti dal
menù, anche premendo “Salva”, tutte le
informazioni immesse vengono “dimenticate”. E siccome il PCEditor ufficiale
non supporta Enigma (come chiaramente dichiarato nel suo file Readme),
l’unica possibilità è quella di utilizzare
un editor di testo che non rovini il CR/
LF di Linux nel file scaricato. La maggior
parte degli utilizzatori di IPBox HD ha
il proprio apparecchio collegato in rete
e quindi ne conosce l’indirizzo IP, altrimenti è comunque facile scoprilo: andate
in Impostazioni, Impostazioni Avanzate,
Impostazioni di Comunicazione ed annotatelo, visto che, molto probabilmente,
il ricevitore avrà già configurato la connessione. Se, per qualsiasi ragione, ciò
non fosse avvenuto, tutti i parametri
possono essere immessi manualmente
in questo stesso menù.
Aprite il vostro programma FTP preferito ed inserite l’indirizzo IP del vostro
IPBox HD. Alla richiesta di username e
password rispondente rispettivamente
con “root” ed “ipbox”. Andate nella
directory /var/etc e scaricate il file satellites.xml. Fatene dapprima una copia nel
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caso qualcosa dovesse andare storto,
poi duplicate uno dei satelliti esistenti e
modificate nome, posizione e transponder in quelli che vi occorrono. Fate attenzione che i valori delle frequenze sono in
Hz ed i symbol rate in sps, il che significa
tre zeri in più rispetto ai valori disponibili sulle tabelle di SatcoDX. Terminate
le modifiche, accertatevi che non siano
rimasti spazi, a capo o lettere, poi salvate e ricaricate il file esattamente dove
lo avevate preso. Se ora andate in Impostazioni, Ricerca Servizi, i nuovi satelliti
saranno pienamente visibili e disponibili.
Uso Quotidiano
Questo è probabilmente il principale
problema con questa versione di Enigma,
ma dovrebbe essere relativamente semplice da sistemare. Inoltre, la maggior
parte degli utenti europei difficilmente
lo noterà in quanto sono già presenti
tutti i satelliti con transponder piuttosto
aggiornati. Enigma1 dispone anche di
una funzione di aggiornamento via Internet che può essere raggiunta accedendo
al menù Impostazioni, Impostazioni
Avanzate, Aggiornamento Software,
Aggiornamento via Internet. Il processo
di aggiornamento è semplice come per
il firmware ufficiale e ogni volta che una
nuova immagine vede la luce, essa può
essere nella memoria dell’apparecchio in
pochi minuti, risolvendo vecchi problemi
e apportando nuove funzioni.
Se avete selezionato lo stile telecomando “Ipbox” appena citato, premete
“OK” per aprire il classico elenco canali
di Enigma. Se avete già avuto occasione
di provare il firmware Enigma sui precedenti modelli SD di ricevitori ABCom,
saprete che i pulsanti colorati del telecomando giocano qui un ruolo chiave.
Ad esempio, il tasto rosso raccoglie
tutti i canali di tutti i satelliti in un unico
elenco, il verde mostra innanzitutto i
satelliti come cartelle che potete aprire
ad una ad una per trovare i canali che
volete guardare, il giallo forma le cartelle raggruppando per provider ed
infine il tasto azzurro apre la modalità
“Bouquet”, che in pratica significa gli
elenchi di preferiti. A differenza del firmware originale, la modifica dei canali si
raggiunge entrando nel menù Impostazioni, Organizzazione Servizi. Purtroppo
qui l’unica modifica possibile riguarda gli
elenchi di preferiti non essendo consentito cancellare, spostare o rinominare
canali nell’elenco principale. Tuttavia,
la gestione degli elenchi di preferiti è
assolutamente facile, basta selezionare il sottomenù “Aggiungere Servizi
al bouquet”, selezionare con “OK” i
canali da aggiungere et voilà! Avrete in
un unico punto i canali che vi servono
senza dover scorrere all’infinito l’elenco
principale.
Fintanto che siamo in fase di installazione, occorre ricordare che anche
Enigma stesso può apparire totalmente
diverso con soli pochi click. E’ possibile scegliere tra diverse “skin”, il menù
stesso può apparire come una “ruota”
che può essere spostata utilizzando i
tasti freccia oppure si può ritornare ad
un look più tradizionale. Anche i tasti sul
telecomando possono essere adibiti a
scopi diversi selezionando un altro “Stile
telecomando”. Tuttavia, almeno agli inizi
e per non perdersi troppo, suggeriamo
di restare sullo stile “Ipbox (Relook)”
che replica quasi tutte le funzioni del firmware originale.
L’elenco canali può essere visualizzato in tre diverse modalità: con i
nomi dei canali su un’unica colonna,
su tre colonne o, in caso di “bouquet”,
con la colonna sinistra evidenziata che
mostra le “directory”, mentre il resto
dello schermo è occupato dai nomi dei
canali. In questo modo, che assomiglia a
Esplora Risorse del PC, i canali appartenenti ad elenchi diversi possono essere
raggiunti più velocemente senza dover
continuamente cambiare schermo. Molto
comodo! Le tre modalità di visualizzazione possono essere attivate a rotazione premendo il tasto “spunta” (“v”)
sul telecomando.
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I DXer apprezzeranno certamente la
schermata di informazioni estese sul
canale disponibile nel menù Informazioni, Flusso dati. Qui vengono mostrati
nome nel canale, emittente, PID video,
audio, PCR, PMT e teletext, formato
video, Transponder Stream ID, Original Network ID, Service ID, sistemi di
codifica e parametri del transponder. I
bitrate audio e video sono visualizzabili
attraverso il plugin Visualizzatore Bitrate
accessibile premendo il tasto giallo e
selezionando “Visualizzatore Bitrate”.
Molto utile per scoprire se un canale è
veramente HD o sta solo facendo finta
di esserlo.
Una doppia pressione sul tasto EPG
provoca la comparsa del menù “Stile
EPG” contenente tre opzioni: EPG Canale,
Multi EPG e Ricerca EPG. La prima mostra
l’EPG solamente per il canale selezionato
al momento, linea per linea. Multi EPG
porta invece sullo schermo una griglia
con il canale corrente e quelli adiacenti.
La scelta effettuata (EPG Canale/Multi
EPG) viene ricordata, per cui la prossima
volta che premerete EPG verrà mantenuto lo stesso formato. La ricerca EPG
consente di cercare uno specifico programma sul canale corrente o su tutti
i canali disponibili, inoltre si può anche
scegliere il “Genere”. Un altro notevole
miglioramento! Sarebbe però piacevole
avere una modalità di immissione del
testo più comoda rispetto all’uso dei soli
tasti “su” e “giù”, ad esempio utilizzando
il tastierino numerico per inserire le lettere tipo SMS.
Purtroppo, al momento non è possibile selezionare specifici programmi
per la registrazione partendo dall’EPG,
come indicato nelle specifiche della versione. Si possono tuttavia programmare
manualmente le registrazioni nel menù
“Timer”. Gli orari di avvio/arresto sono
comodamente impostabili e da qui vi è
un collegamento verso l’EPG dalla quale
ricavare gli orari di inizio/fine del programma da registrare.
PVR
Le nostre prove sono state effettuate
su un AB IPBox 910HD con disco fisso
integrato. I file system del firmware originale e di Enigma1 non sono compatibili
tra di loco, quindi assicuratevi di aver
salvato le registrazioni a cui tenete prima
di passare al nuovo sistema operativo.
Accedendo al menù Impostazioni, Impostazioni Sistema, Impostazioni Disco
Fisso, il ricevitore vi offrirà l’opzione di
formattare il disco fisso che diverrà così
accessibile da Enigma. Il processo non
impiega troppo tempo e la voglia di fare
esperimenti non vi passerà prima che
abbia finito.
Naturalmente il buon vecchio tasto
rosso avvia immediatamente la registrazione ed i file vengono memorizzati correttamente, sia per i canali SD che HD.
L’avanzamento veloce e la pausa richiedono invece ancora del lavoro di messa
a punto, mentre la riproduzione normale
non solleva dubbi. Le registrazioni sono
accessibili dalla meravigliosa “Modalità
File” (Menù, Modalità File), che potrebbe
apparire semplicistica, ma dal punto di
vista dell’utilizzabilità stacca nettamente
il firmware originale. Sembra realmente
il file system di un computer con diverse
cartelle per foto, MP3, registrazioni PVR e
così via. Tutto è organizzato logicamente
ed in pochi secondi troverete sempre il
file cercato. Ma la cosa davvero notevole
sono le radio via Internet, introdotte
anche nelle ultime versioni del firmware
ufficiale. Nel caso di Enigma1 non c’è
la necessità di gestire e modificare file
infiniti, basta prendere il file m3u della
stazione preferita e caricarlo via FTP in
/media/mp3. Voilà, la stazione appare
immediatamente nel menù. Accedere
alla musica su Internet senza usare un
PC non è mai stato così facile!
La descrizione della gloriosa “Modalità
File” non sarebbe completa senza citare
la “Playlist” che memorizza tutte le
ultime registrazioni, file o stazioni Internet. Esatto, i ricevitori non si limitano più
a ricordare gli ultimi canali selezionati,
ma ora anche gli altri contenuti multimediali richiamati. Dato che non stiamo più
parlando di un semplice ricevitore satellitare, ma di un potente apparecchio più
simile ad un computer, è solo questione
di installare il firmware giusto.
Interfaccia Web
Anche questo è un aspetto di cui
Enigma1 può essere orgoglioso. Aprite
il vostro browser preferito e digitate lo
stesso indirizzo IP usato in precedenza
per accedere all’apparecchio via FTP.
Alla richiesta di user e password inserite
sempre root/ipbox. Da qui si possono
raggiungere quasi tutte le funzioni del
ricevitore, compreso un telecomando
virtuale che appare sullo schermo del
PC. I vostri bambini sono troppo impegnati a guardare cartoni animati invece
di fare i compiti? Potete inviare all’IPBox
un “messaggio” che apparirà sullo
schermo TV! Tramite l’interfaccia web
di Enigma1 sono visualizzabili con non
più di due click informazioni estese su
stream dati, canale, EPG e teletext. Si
possono controllare le registrazioni PVR
e la riproduzione, mentre informazioni
aggiornate sullo spazio disco ancora
disponibile vengono fornite nella parte
in alto a destra dello schermo.
Conclusione
Sebbene sia chiaro che questa prima
versione beta non possa essere perfetta
sotto tutti gli aspetti, Enigma1 è davvero
un progetto promettente. Gli appassionati di computer e i Dxer ne saranno
assolutamente felici in quanto elimina
davvero i confini tra PC e ricevitori
satellitari, liberando la piena potenza di
un apparecchio Linux. E qui non stiamo
parlando del progetto di qualche dilettante, ma di una realizzazione pienamente supportata dal costruttore. Vale
decisamente la pena di provarla e verosimilmente seguiranno a breve degli
aggiornamenti che la renderanno ancora
più flessibile, potente ed affidabile.
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