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L`orchestra di Borgo Lercio

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L`orchestra di Borgo Lercio
Dal testo al fumetto:
lavoro di Ivan Lambiase (1M) dal testo della Prova d’ingresso di quest’anno qui riportato.
Nella Terra dei Leoni della Criniera Azzurra viveva Benjamin, un ragazzino vispo come un
grillo e con un grande sogno nella testa: diventare un grande musicista. Era una passione
che aveva ereditato dal nonno che gli suonava con la chitarra delle bellissime melodie per
farlo addormentare, fin da quando era nella culla. Quando crebbe gli insegnò a suonare.
Ora il nonno non c'era più e la vecchia chitarra era tutto quello che gli rimaneva di lui.
Purtroppo Benjamin viveva in una catapecchia con il patrigno che non sopportava la
musica, né avere attorno il ragazzino e ogni scusa era buona per picchiarlo. "Invece di
perdere tempo a strimpellare, vai a lavorare!" gli gridava sempre. Così Benjamin era costretto a suonare di nascosto. Finché un giorno il patrigno, rientrando a
casa ubriaco, trovò il bambino mentre suonava. La collera gli diede alla testa, afferrò la chitarra e la fece in mille pezzi.
Per Benjamin fu un colpo al cuore. Fece un fagotto con le sue poche cose e scappò via di casa. Decise di andare a vivere a Borgo Lercio, la discarica della città,
dove i più poveri tra i poveri vivevano alle pendici di una montagna di spazzatura: Monte Pattume. Gli abitanti si nutrivano degli avanzi raccattati tra i rifiuti,
si vestivano con gli stracci scovati nella spazzatura e vivevano in un villaggio di baracche. Benjamin non si perse d'animo. Decise di costruire la sua capanna in
cima al Monte Pattume. Ma non volle rinunciare alla sua passione. Così si costruì una chitarra con i rifiuti. Con il legno di un vecchio mobile ci fece il manico e la
cassa. Per le corde utilizzò fili delle canna da pasca di diversa misura, che accordò con molta pazienza. Non era certo la chitarra del nonno, ma a Benjamin
piaceva lo stesso.
Cominciò a suonare finalmente libero da paure. E le note rendevano un pò meno triste la vita nella discarica. Presto la notizia del musicista del Monte Pattume si
sparse per tutto il borgo e alcuni ragazzi si arrampicarono fin sulla cima per conoscerlo. Anche loro amavano la musica e volevano suonare assieme a lui.
Benjamin fu felice di accoglierli. Costruirono altri strumenti con i rifiuti: percussioni fatte con zucche vuote, barattoli e pentole; flauti e trombe con ossi e canne di
bambù e così via. Da mattina a sera i piccoli musicisti suonavano ininterrottamente, allietando con la loro melodia tutto il quartiere. Molte persone venivano da
fuori per assistere ai concerti di quella che ormai era conosciuta come l'orchestra di Borgo Lercio.
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