I gamberi di fiume nativi: specie e distribuzione in FVG e produzione
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I gamberi di fiume nativi: specie e distribuzione in FVG e produzione
I gamberi di fiume nativi: specie e distribuzione in FVG e produzione di giovanili ai fini del ripopolamento. Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] SEMINARIO PER GUARDIE FORESTALI E ALTRI ADDETTI ALLA VIGILANZA FAUNISTICO-VENATORIA E TERRITORIALE. LIFE RARITY 10 NAT / IT / 000239M - AZIONE C1 Acquario di Ariis ; 26 ottobre 2012 specie e distribuzione in FVG QUADRO STORICO Acquario di Ariis ; ven 26 ottobre 2012 Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] SEMINARIO PER GUARDIE FORESTALI E ALTRI ADDETTI ALLA VIGILANZA FAUNISTICO-VENATORIA E TERRITORIALE. LIFE RARITY 10 NAT / IT / 000239M - AZIONE C1 QUADRO STORICO Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] 3 1985/86: INIZIO ATTIVITA’ MONITORAGGIO DELLE POPOLAZIONI ASTACICOLE in Friuli Venezia Giulia Periodo di osservazione: Gennaio 1985 - Settembre 1986 QUANDO nei mesi più adatti, soprattutto durante il periodo estivo ed autunnale, indagine preliminare per valutare la presenza e la distribuzione dell’App.i F nelle acque del Friuli Venezia Giulia. COME Sulla base di segnalazioni ed informazioni ricevute da numerosi pescatori e dai guardia pesca dell’E.T.P. (Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia - Giulia), con la collaborazione di questi ultimi sono stati eseguiti parecchi sopralluoghi su 60 corsi d’acqua regionali atti a verificare le segnalazioni ricevute e a valutarle quantitativamente, ottenendo così un accertamento sullo stato delle popolazioni astacicole presenti, o verificando la loro assenza. 4 Situazione astacicola al 1996 da: G. De Luise (1987). Indagine preliminare sulla distribuzione del gambero d'acqua dolce della specie Austropotamobius pallipes italicus FAXON nel Friuli - Venezia Giulia. Sue possibilità di allevamento e ripopolamento. C.C.I.A.A. di Udine pp.VII+45 5 Elenco corsi d’acqua con presenza di gamberi da: G. De Luise (1987). Indagine preliminare sulla distribuzione del gambero d'acqua dolce della specie Austropotamobius pallipes italicus FAXON nel Friuli - Venezia Giulia. Sue possibilità di allevamento e ripopolamento. C.C.I.A.A. di Udine pp.VII+45 6 1986/88: SECONDO MONITORAGGIO DELLE POPOLAZIONI ASTACICOLE in Friuli Venezia Giulia Periodo di osservazione: Ottobre1986 - Ottobre 1988 PERCHE’ Aggiornamento dati indagine preliminare promossa nel 1985 dalla Fondazione Gaspardis - C.C.I.A.A. di Udine con ampliamento e perfezionamento della ricerca. Indagini sul campo per valutare la presenza e la distribuzione dell’A. pallipes nelle acque del Friuli-Venezia Giulia. DOVE Su 174 corsi d’acqua G. De Luise (1991). Diffusione, allevamento e ripopolamento in Friuli del gambero d'acqua dolce. CHIANDETTI EDITORE(Reana del Rojale), 174pp. 7 COME Osservazione e prelievo diretto e/o con l’ausilio di nasse e bilancini Diversi tipi di esche sono stati testati: il cuore di bue ed il fegato di suino sono risultati i migliori, avendo dimostrato una eccellente e veloce attrattività. A tal proposito sono state condotte delle prove per verificare l’interesse per l’insolito alimento da parte dei crostacei e quantificare (in termini di tempo) la loro percezione. I risultati ottenuti sono stati molto interessanti ed hanno dimostrato che i gamberi (soprattutto in periodo estivo autunnale) percepiscono quasi subito, grazie al loro acuto olfatto, esercitato tramite le antenne ed antennule, la presenza della carne offerta, dirigendosi verso la fonte da distanze anche elevate, fino a 5/6 metri a monte e lateralmente all’esca e fino ai 15/20 metri a valle della stessa. Questo è dovuto all’azione di trasporto degli aromi da parte del flusso idrico che crea anche correnti a ritroso e circolari. Mediamente dopo soltanto pochi minuti (dai 3 ai 5) i crostacei presenti si indirizzavano verso la trappola. Quelli poi che si trovavano a valle, si ponevano lungo la scia di corrente risalendo verso la fonte odorosa quasi in fila indiana. Le osservazioni fatte sull’ApiF hanno mostrato che i maschi, generalmente più mobili, vengono catturati più frequentemente delle femmine, fino a quando queste ultime, liberatesi delle uova ormai schiuse, tornano (dopo il lungo forzato digiuno) a cercare attivamente l’alimento. I limitati periodi in cui si possono catturare crostacei di entrambi i sessi sono l’estate — maggior attività — e il tardo autunno — epoca degli accoppiamenti — caratterizzata da una maggior erratismo degli animali. Nativi in “processione” dalle loro tane verso la nassa posizionata due ore prima a c.a. 8 metri di distanza ed innescata con fegato suino (t. Inglagna). Luglio 2011 8 RISULTATI OTTENUTI I risultati consentono di ipotizzare due cause principali di rarefazione o scomparsa del gambero d’acqua dolce. 1. Una buona parte del territorio regionale è vocato alla viticoltura (in particolar modo quello collinare e pede collinare). Come è noto questa particolare coltura richiede ripetuti trattamenti anticrittogamici e antiparassitari, con preparati vari tra cui quelli a base di zinco e di rame. Nota è l’estrema tossicità del rame per i crostacei d’acqua dolce. La bibliografia non ne indica la DL5O ma, da esperienze maturate in questi ultimi anni, è stato appurato che bastano anche poche tracce nell’acqua per avere, dopo poco tempo, mortalità dei gamberi con presenza del metallo nel loro epatopancreas (bio accumulo). Tali episodi possono manifestarsi in forma acuta o cronica, 2. causa, tuttora presente, che ha contribuito alla rarefazione del gambero limitatamente ad alcune delle acque regionali è senz’altro il massiccio ripopolamento che viene fatto ormai sempre più spesso con salmonidi alieni. 9 STIMA POPOLAZIONE ASTACICOLA: RIO INGLAGNA (PN) Da: G. De Luise (1991). Diffusione, allevamento e ripopolamento in Friuli del gambero d'acqua dolce. CHIANDETTI EDITORE (Reana del Rojale), 174pp. 10 Da: G. De Luise (1991). Diffusione, allevamento e ripopolamento in Friuli del gambero d'acqua dolce. CHIANDETTI EDITORE (Reana del Rojale), 174pp. 11 Ottobre 2003 - Novembre 2004 12 80 sopralluoghi valutazione della presenza e della distribuzione del gambero d’acqua dolce indagine circoscritta alle sole acque presenti all’interno delle aree SIC del Friuli-Venezia Giulia. Dalla disamina del materiale è stata operata una prima scelta dei Siti vocati ai gamberi 1) 2) 3) 4) 5) 6) 7) 8) 9) 10) 11) 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18) codice sito IT 3310001 codice sito IT 3310002 codice sito IT 3310003 codice sito IT 3310004 codice sito IT 3310010 codice sito IT 3310011 codice sito IT 3320005 codice sito IT 3320006 codice sito IT 3320012 codice sito IT 3320014 codice sito IT 3320015 codice sito IT 3320016 codice sito IT 3320017 codice sito IT 3320018 codice sito IT 3320020 codice sito IT 3320026 codice sito IT 3320031 codice sito IT 3340004 Dolomiti Friulane Val Colvera di Jof Monte Ciaurlec e Forra del Torrente Cosa Forra del Torrente Cellina Risorgive del Vinchiaruzzo Bosco Marzinis Valloni di Rio Bianco e di Malborghetto Conca di Fusine Prealpi Giulie Settentrionali Torrente Lerada Valle del Medio Tagliamento Forra del Cornappo Rio Bianco di Taipana e Gran Monte Forra del Pradolino e Monte Mia Lago di Ragogna Risorgive dello Stella Paludi di Gonars Val Rosandra e Monte Cocusso 13 LIFE presentation 14 Pubblicazione sul riconoscimento delle specie di gamberi d’acqua dolce presenti nelle acque della Regione G. De Luise(2004).Guida ai crostacei d’acqua dolce del Friuli Venezia Giulia. pp.31 Ente Tutela Pesca FVG 15 Periodo di osservazione: MARZO 2002 - GENNAIO 2003 G. De Luise (2006) Guida ai crostacei d’acqua dolce del Friuli Venezia Giulia pp.31- Ente Tutela Pesca del Friuli Venezia Giulia. DOVE 174 corpi idrici con 274 sopralluoghi 16 TENDENZA IN DIMINUZIONE IN AUMENTO LIFE presentation STABILE 17 COLLEGIO 1 TENDENZA 18 COLLEGIO 2 TENDENZA 19 COLLEGIO 3 TENDENZA 20 COLLEGIO 4 TENDENZA 21 COLLEGIO 5 TENDENZA 22 COLLEGIO 6 TENDENZA 23 COLLEGIO 7 TENDENZA 24 COLLEGIO 8 25 COLLEGIO 8 TENDENZA Austropotamobius torrentium 26 COLLEGIO 9 27 COLLEGIO 9 TENDENZA Astacus astacus 28 COLLEGIO 10 29 COLLEGIO 10 TENDENZA Potamon fluviatilis Astacus astacus Astacus astacus 30 COLLEGIO 11 31 COLLEGIO 11 TENDENZA Astacus astacus 32 COLLEGIO 12 TENDENZA 33 COLLEGIO 13 TENDENZA 34 COLLEGIO 14 35 COLLEGIO 14 TENDENZA Astacus astacus 36 COLLEGIO 15 TENDENZA 37 Risultati a fronte di una generale presenza di gamberi in molti corsi d’acqua regionali, in diverse aree a loro vocate, oggi questi animali appaiono drasticamente diminuiti se non assenti. Principali cause di rarefazione in ordine di importanza: 1. immissione di specie ittiche, 38 2. lavori di regimentazione delle acque, 39 3. asciutte artificiali 40 4. presenza di depuratori 41 5. pratiche agricole in alcune zone 42 6. bracconaggio 43 Giugno2007: I° segnalazione presenza della specie aliena 2009 - 2011 monitoraggio preliminare su alcune acque della nostra Regione; la ricerca ha interessato 20 Stazioni G. De Luise 44 Servizio TG3 Rai 45 Segnalazioni recenti Presenza accertata 46 2011 47 COLLEGI DI PESCA 1* (G. De Luise 1987.Indagine preliminare sulla distribuzione del gambero d'acqua dolce della specie Austropotamobius pallipes italicus FAXON nel Friuli - Venezia Giulia. Sue possibilità di allevamento e ripopolamento. C.C.I.A.A. di Udine pp.VII+45) 2* (G. De Luise, 1991. Diffusione, allevamento e ripopolamento in Friuli del gambero d'acqua dolce. CHIANDETTI Editore. Reana del Rojale, 174pp.) 3* (G. De Luise, 2006. I crostacei decapodi d’acqua dolce in Friuli Venezia Giulia. Recenti acquisizioni sul comportamento e sulla distribuzione nelle acque dolci della Regione. Venti anni di studi e ricerche. Marzo 2006, p 91.Ente Tutela Pesca - Regione Friuli Venezia Giulia) 4**(G. De Luise, 2009. Studio preliminare sulla presenza del gambero rosso della Louisiana Procambarus clarkii in Friuli Venezia Giulia. Ente Tutela Pesca del FVG. 110 pp.) IA: Indice di abbondanza di MOYLE & NICHOLS (1973) modificato IP: Indice di popolazione di MOYLE & NICHOLS (1973) modificato 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 1* IA° IP° 5 4 5 5 3 5 2 1 1 5 5 5 5 5 3 1 2 1 1 1 1 3 2 2 1 1 3 1 1 1 2* IA° IP° 3 5 5 5 4 5 3 1 2 4 5 5 5 4 4 1 3 1 1 1 1 3 2 2 3 1 2 1 1 1 3* IA° IP° 2 5 5 5 5 5 4 3 3 5 5 4 4 3 4 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4** 5 1 3 1 3 1 2 3 3 1 4 1 3 1 3 1 Parziale condivisione areale Collegio specie aliena con quella nativa 48 49 50 Contenuto stomacale di una trota Marmorata (Kg. 3.2) Femmina di A. pallipes sessualmente matura 51 Femmina di A. pallipes già fecondata 52 Spermatofore su femmina di A. astacus Femmina ovigera di A. pallipes 53 Rigenerazione degli arti in femmina di A. pallipes (video) 54 Tana naturale di un A. pallipes (video) 55 Riproduttori di A. pallipes in allevamento(video) 56 produzione di giovanili ai fini del ripopolamento. (video) 57 Acquario di Ariis ; 26 ottobre 2012 SEMINARIO PER GUARDIE FORESTALI E ALTRI ADDETTI ALLA VIGILANZA FAUNISTICOVENATORIA E TERRITORIALE. LIFE RARITY 10 NAT / IT / 000239M - AZIONE C1 Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] AMARO S.VITO AL TAGLIAMENTO Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] trattandosi di Astacidae appartenenti al genere Austropotamobius, si riproduce una sola volta all’anno e che il periodo del suo accoppiamento, essendo legato oltre che al fotoperiodo, anche dalla temperatura dell’acqua, non è sincronizzato su tutto il territorio regionale; la Regione FVG presenta una tipologia di acque estremamente diversificata che va dalle aree montane, a quelle pedemontane e collinari, a quelle di pianura e, soprattutto a quelle di risorgiva; di norma, il periodo riproduttivo della specie inizia da metà Settembre per concludersi nel mese di Novembre. nella maggior parte dei luoghi bisognerà attendere che la temperatura delle acque sia consona alla ripresa della piena attività biologica della specie che, nella nostra Regione vede, solitamente, permanere gli animali all’interno delle loro tane in una sorta di semiletargo fino a primavera inoltrata. … di giorno Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] … di giorno Accoppiamento di A. pallipes Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] … e di notte Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Opportunamente settata per questa specie con un voltaggio ed amperaggio corretto di 200 Volts e 0,5 - 0,8 Ampere; WESTMAN et al.,1978) per ottenere il miglior risultato è comunque indispensabile mantenere attivo il campo elettrico per un periodo compreso tra 20 e 30 sec (tempo di norma superiore a quello solitamente utilizzato per la cattura di specie ittiche). Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] STABULAZIONE DEI RIPRODUTTORI Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Lymneae Planorbis Riproduttore di A. pallipes mentre si alimenta con pellet artificiale (video) Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Strutture da parto utilizzate nel 1988 Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Alcune tipologie di tane artificiali destinate al ricovero delle larve nate in vasca Nuove strutture da parto utilizzate nel progetto Rarity Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Femmine ovigere di A. pallipes stabulate in vasca a diversi stadi di maturazione delle uova Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Stadi di maturazione delle uova di A. pallipes Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Stadi di maturazione delle uova di A. pallipes ed ecclosione della larva (particolari) Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected] Precedenti esperienze dell’ETP nell’allevamento e riproduzione di crostacei nativi Dr. Giorgio De Luise www.dr-giorgiodeluise.eu email: [email protected]