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Cavalieri una personale di Tomas a San Severino

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Cavalieri una personale di Tomas a San Severino
Periferico è partecipazione. I Cavalieri di Tomas Percorsi di realtà aumentata per la NOTTE BIANCA DEI MUSEI 16 maggio 2016, dalle ore 18 fino a tarda notte Loggiato del Museo Archeologico “Giuseppe Moretti” Castello al Monte, San Severino Marche Da tempo Jean Lave e Etienne Wenger propongono un modello di apprendimento basato sulla partecipazione periferica legittimata. Partecipare significa creare insieme. Partendo da aree ritenute periferiche per avvicinarsi a percorsi modellati e modellabili in funzione dell’attività svolta, del contesto in cui si avviano e delle conoscenze condivise. Partecipare partendo dalle periferie, sedersi a terra e collaborare interagendo, o meno, a proprio piacimento al fine di creare ciò che per quel contesto e per quella cultura rappresenta significato palpabile e contestualizzabile. In netto contrasto con il fare a scuola, più tradizionalmente legato alla rigida suddivisione delle aule e dei ruoli. Piccole comunità di pratica crescono, affacciandosi da centri propulsori situati in periferia, ma fecondi, quando si tratta di modellare materia grezza da riportare a conoscenza condivisa. Piuttosto che trasferire negli studenti e nelle studentesse nozioni astratte, qui l’azione importante è sedere in cerchio e legittimare l’azione-­‐creazione dell’artista che modella da… da ciò che è suo, da ciò che viene con sé, dal suo bagaglio esperienziale-­‐
culturale. Offrire, di questo si tratta, nient’altro che colori, colla, acqua, legno e arnesi e una piccola magia tecnologica con la realtà aumentata. Ricreando insieme per andare insieme oltre quei confini che delimitano la periferia, il quartiere, il rione. Riconoscere, come teorizzato da Wenger, legittimità anche ai contributi minori. Contributi che in un sistema complesso, alquanto simile a un organismo vivente, sono rilasciati con la consapevolezza che la loro collocazione non sarà la periferia quanto quel nucleo fondamentale di apprendimenti che sono alla base della costruzione stessa del proprio io. Un io-­‐bambino, giocoso, attento e irriverente. Dove il gioco non è gioco fine a se stesso, ma strade che s’incontrano e si scontrano passando dalla teoria alla pratica e viceversa senza essere influenzate dal ruolo svolto dagli attori coinvolti. Sviluppare nei partecipanti la consapevolezza per rappresentare la problematicità di una situazione, l’archetipo profondo che si staglia, frammenta e deframmenta in un’infinità di forme. Un ciclo eterno, un moto ondoso senza apparente inizio o fine in cui le figure mitologiche dei cavalieri avanzano per poi essere osservate dai visitatori attraverso lo smartphone e applicazioni di realtà aumentata. È prevista la partecipazione degli studenti dell’ITT “E. Divini” per facilitare la fruizione tramite smartphone attraverso le app gratuite (G.Guazzaroni). I collage da cui si attiva la realtà aumentata sono di Tomas (Luca Tomassini), un artista visivo marchigiano distintosi per una lunga carriera, molti lavori e varie partecipazioni. Gli interventi di Realtà aumentata sono a cura di Giuliana Guazzaroni con la partecipazioni degli studenti dell’Istituto Tecnico Tecnologico “Eustachio Divini” di San Severino Marche. Collage attivi con realtà aumentata, le figure dei cavalieri sono mostrate in movimento..
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