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Così l`antico carcere diventò simbolo della città

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Così l`antico carcere diventò simbolo della città
VIII
GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE 2014
GustaLO
il Cittadino
LA CURIOSITÀ
Così l’antico carcere
diventò simbolo della città
Attraverso i secoli
la torre Pusterla ha
vissuto alterne vicende,
fino a quando è finita
sulla bandiera di Casale
sotto una corona d’oro
n Antico carcere del castello
medioevale scomparso,simbolo
civico della città, sede della Pro
loco e di eventi culturali, ispiratrice di artisti, di artigiani e di
progetti futuri. Tutto questo ed
anche molto altro è la storica
Torre Pusterla di Casalpusterlengo, parte integrante dell’antico maniero della città, demolito nel 1846.
La torre faceva parte in origine
del castello, insieme ad una torre più piccola,scomparsa,detta
“Il torrino”. Il castello fu, presumibilmente, fatto costruire da
Angilberto I Pusterla intorno all’anno mille,occupava un’area
di 10 pertiche ed era circondato
da un fossato. La torre principale, quella che tuttora sovrasta la
città, era adibita, come nelle
migliori tradizioni dei comuni
medievali italiani, a carcere; la
più piccola, che fu fatta demolire nel Settento, ospitava nel suo
portico il fiorente mercato del
lino.
NEGLI ANNI 60
SI VOLEVA ABBATTERE
Una torre antica che ha resistito
all’usura del tempo per secoli,
ma che i casalini volevano abbattere. Fortunatamente, negli
anni Sessanta il consiglio comunale non diede parere positivo ad un progetto presentato
che prevedeva l’eliminazione
della torre per facilitare il colle-
IL SIMBOLO A destra la torre, qui sopra la ricostruzione in “meccano”
gamento fra le due piazze centrali: quella del Popolo e quella
della Repubblica. Salvatasi ora
fa bella mostra di sè sul gonfalone municipale sovrastata da
una corona d’oro.
DAL MECCANO A... SOUVENIR
La Torre è fonte ispiratrice anche di artisti ed artigiani, nonchè di... collezionisti. Per celebrare il primo secolo di vita
l’azienda Lac, fondata nel 1908,
ha creato una speciale scatola di
montaggio “Meccano” in edizione limitata per poter edificare la Torre Pusterla.
La torre è anche il soggetto
principale di alcune opere del-
l’artista Angelo Palazzini tra cui
“La mia Città” esposto nell’atrio
del municipio e “Napoleone a
Casale” di proprietà della Pro
loco.Tutta di pane è stata realizzata dal panificatore Luca Pedrazzini, mentre sembra che alcuni mattoni mancanti alla sua
base, siano stati probabilmente
“rubati” e custoditi come souvenir storico.
PROGETTI PER RADDOPPIARLA
Molti i progetti che hanno riguardato la torre in questi anni.
Da quello dell’ex consigliere
comunale Roberto Riboldi che
consisterebbe in un recupero di
altre due sale che andrebbero ad
aggiungersi agli attuali due spazi espositivi. La prima sala si
trova proprio sotto il tetto ed è
contraddistinta da mattoni a vista e soffitto a botte. L’altra sala
invece è al piano terra ed in
questo caso il discorso potrebbe
essere più complesso perché
occorrerebbe aprire un accesso
diretto a questo spazio che in
ogni caso, nella versione architettonica originale della torre,
esisteva.
Altri progetti riguardano la sua
trasformazione in una pinacoteca o in un museo municipale
da dedicare alla figura di Francesco Agello, il mitico aviatore,
detentore del record mondiale
di velocità su idrovolanti conquistato a Desenzano il 23 ottobre 1934 con 709,209 chilometri
orari.
Un museo che potrebbe raccogliere libri, testi, immagini fotografiche, modellini aerei ma
anche occuparsi di curare la
memoria storica dell’impresa di
Francesco Agello spesso dimenticata.
Francesco Dionigi
QUESTO SPECIALE
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