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difendersi dalle zanzare
Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Toscana DIFENDERSI DALLE ZANZARE Torna la stagione calda e, inevitabilmente, l’emergenza zanzare. Le principali preoccupazioni sono legate alla presenza della zanzara tigre e di quella comune, tra l'altro possibili vettori di malattie che possono colpire anche l’uomo (es. Dengue, febbre Chikungunya, febbre West Nile). In un ambiente ecologicamente equilibrato esistono dei naturali predatori che tengono sotto controllo le popolazioni di insetti: per esempio, le rane e la piccola fauna ittica, presenti nelle acque superficiali, si nutrono delle larve di zanzara. Gli uccelli insettivori, durante il giorno, ed i pipistrelli, durante la notte, danno la caccia agli insetti adulti. Inoltre, alcune amministrazioni pubbliche hanno introdotto, in via sperimentale, nelle vasche cittadine, un piccolo pesce (Gambusia), che si nutre principalmente di larve di zanzara e, nelle aiuole urbane, semine di miscele di fiori particolari (wild flowers) che richiamano insetti utili. Purtroppo, però, la lotta alle zanzare non potrà mai essere definitivamente vinta e nessuna delle tecniche impiegate può, da sola, aiutare nell'intento. E' necessario, quindi, adottare un sistema integrato amministrazione pubblica - privato cittadino, che consenta di contrastare efficacemente l'infestazione. Per riprodursi, le zanzare (femmina) necessitano obbligatoriamente della presenza di acqua stagnante, dove, una volta “pasteggiato” col sangue, depongono le uova, da cui si sviluppano le larve, le pupe ed infine un nuovo insetto adulto. Risulta fondamentale, dunque, eliminare l'acqua stagnante, presente, ad esempio, in: Sottovasi. Se possibile, evitare di usarli e comunque non lasciare mai che l'acqua vi ristagni. Svuotarli ogni settimana o trattarli con granulati antilarvali; Caditoie e pozzetti. Le amministrazioni locali hanno il dovere di intervenire nelle caditoie e nei pozzetti pubblici, mentre è il privato cittadino che deve intervenire direttamente in quelli presenti nella sua proprietà. Nel caso di caditoie e tombini privati, ripulire il fondo del pozzetto, rimuovendo fango e/o fogliame, applicando quindi una rete a maglia fitta (zanzariera) sistemata sotto la griglia, per impedire che le zanzare possano accedere all'acqua e deporre le loro uova. E' sufficiente applicare la rete solo nei mesi caldi. Controllare periodicamente l'integrità della rete e tenerla pulita dai detriti portati dalla pioggia. Aggiungere presidi antilarvali inibitori della crescita (IGR) ogni 3 settimane; Pneumatici. Coloro che per qualsiasi ragione posseggono pneumatici devono fare particolare attenzione, affinché non si formino piccole raccolte di acqua al loro interno; Condomini, vivai, cantieri edili, orti urbani. Le larve di zanzara si trovano nei tombini, in barattoli, lattine, bacinelle, depositi e contenitori per l'irrigazione degli orti e dei fiori, innaffiatoi, fogli di nylon, buste di plastica, ecc. Non lasciare mai abbandonati recipienti e contenitori, né oggetti che permettano il ristagno delle piccole raccolte d'acqua; Vasche e fontane ornamentali. Effettuare regolari manutenzioni delle vasche e delle fontane ornamentali, accertandosi che non vi siano perdite di acqua nell'impianto. È anche opportuno introdurre pesci larvivori (come i pesci rossi o la Gambusia) in alternativa all'impiego di prodotti specifici antilarvali. Cimiteri. I vasetti dei fiori in cui l'acqua rimane per giorni sono ottimi focolai di 1 Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Toscana riproduzione. Quindi è necessario non lasciare vasetti inutilizzati, usare argilla espansa o sabbia ove possibile, cambiare frequentemente l'acqua dei vasi. E' doveroso effettuare periodici trattamenti antilarvali tra aprile ed ottobre (obbligatori in alcuni Comuni nelle aree di competenza privata), utilizzando prodotti (biocidi), autorizzati come presidi medico chirurgici, in libera vendita nelle farmacie e nei negozi di articoli per l'agricoltura, il giardinaggio ed il bricolage. Tra questi vi sono: Inibitori della crescita (IGR). Preparati a base di DIFLUBENZURON e PYRIPROXYFEN, Sono preferibili i preparati in compresse da 2 grammi, sufficienti per trattare 1 pozzetto da 40 litri con cadenza ogni 20 giorni. In alternativa è possibile utilizzare soluzioni concentrate o preparati granulari, più adatti al trattamento di fossati e scoline. I preparati effervescenti si diffondono più facilmente in acqua ad alta concentrazione di materiale organico (foglie, ecc.); Preparati biologici. A base di BACILLUSTHURINGIENSIS, varietà ISRAELENSIS, in confezioni simili alle precedenti. L'azione antilarvale di questi presidi è inibita da piogge intense ed in caso di acque molto contaminate da residui organici. I trattamenti devono essere ripetuti con cadenza non superiore a 7 giorni. Anche se classificati come presidi medico chirurgici ed in libera vendita, è necessario porre attenzione alle indicazioni riportate sulla confezione e sulla scheda di sicurezza, in particolare per i dispositivi di protezione individuale da indossare, la custodia responsabile in luoghi inaccessibili ad animali e bambini, il rischio per l'ambiente. I preparati in compresse sono i più indicati ed i meno complicati da impiegare, essendo sufficiente indossare guanti monouso od i comuni guanti da cucina. Oltre che contro le forme larvali, è possibile intervenire anche contro quelle adulte, utilizzando varie strategie: Trattamenti adulticidi con insetticidi ad uso civile. Sono solitamente sconsigliati. Infatti si sono rivelati dannosi per l'ambiente e per la salute. Inoltre i loro effetti sono di breve durata, costituendo quindi un rimedio palliativo. Sono da adottare solo in caso di reale ed urgente necessità. Al fine di ridurre al minimo l'impatto ambientale prodotto dall'insetticida: si raccomanda di scegliere prodotti commerciali a base di principi attivi con bassa tossicità e breve persistenza attiva nell'ambiente (i biocidi autorizzati di uso prevalente, reperibili presso i Consorzi Agrari e le rivendite di articoli per il giardinaggio, appartengono alla classe delle piretrine). poiché il prodotto deve essere nebulizzato nell'ambiente da trattare, è necessario disporre almeno di una pompa a spalla, con ugello regolato per una fine nebulizzazione. Il trattamento deve essere eseguito tassativamente in assenza di vento e preferibilmente da metà mattina a metà pomeriggio, quando le zanzare (perlomeno quelle comuni) non sono in volo; il getto del liquido nebulizzato dovrà essere diretto verso anfratti, siepi, arbusti ed erba su cui le zanzare di regola si posano. si può stimare che l'eventuale riduzione delle zanzare adulte non si prolunghi oltre alcuni giorni. 2 Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Toscana leggere sempre attentamente l'etichetta apposta sulla confezione del prodotto ed in caso di dubbi astenersi dal trattamento. durante la preparazione della soluzione, il riempimento della pompa a spalla e l'esecuzione del trattamento, l'operatore dovrà indossare tuta (lavabile), occhiali protettivi, mascherina e guanti monouso. Qualora il prodotto, concentrato o diluito, bagnasse una superficie cutanea, anche coperta da indumenti, questa dovrà essere prontamente lavata, usando acqua e sapone. evitare di sottoporre a trattamenti adulticidi le aree ove siano coltivati ortaggi e/o frutta. Elettroinsetticidi a griglia o a piastra collante . I secondi sono da preferire nel caso vengano utilizzati in cucina o dove si consumano alimenti, in quanto evitano la contaminazione con frammenti di ali o arti degli insetti; Fornelletti a piastrina e spray. Liberano nell'ambiente preparati a base di piretrine. E' opportuno non utilizzarli in ambienti chiusi con presenza di persone; Erogatori di sostanze repellenti (geranio-citronella). Sono scarsamente efficaci contro la zanzara tigre, possono essere utili all'aperto e per rendere gli abiti repellenti agli insetti; Zanzariere. Sono il rimedio più antico, ma ancora il più efficacie e definitivo per garantire sonni tranquilli e sicuri. Repellenti cutanei. Ne esistono svariate tipologie, contenenti diversi principi attivi, quali DEET, PICARIDIN, IR3535 e olio vegetale a base di eucalipto limone (v. tabella allegata). Devono essere applicati sulle parti scoperte del corpo (non su ferite, bocca ed occhi) e sui vestiti prima di uscire all’aria aperta, lavandosi le mani dopo tale operazione. E’ consigliabile consultare sempre il farmacista prima di applicare un repellente a donne in stato interessante ed a bambini di età inferiore ai 12 anni. Non devono essere applicati a bambini di età inferiore ai 3 mesi. 3 Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Toscana Tabella - Repellenti cutanei Repellenti cutanei Tabella dei principi attivi e delle caratteristiche Principio attivo Caratteristiche Icaridina (KBR 3023) E' uno dei più recenti principi attivi immessi sul mercato. Ha scarso assorbimento cutaneo, caratteristica che consente l’applicazione anche a bambini con più di 2 anni (escluso le formulazioni spray). Può avere efficacia dalle 3 alle 10 ore, in proporzione alla quantità applicata sulla cute. La dose di prima efficacia è di 0,02 mg di principio attivo per cm 2 di cute. Ha effetto repellente contro zanzare, mosche, tabanidi, simulidi e zecche Dietiltoluamide (DEET) E’ il principio attivo di maggiore applicazione. Ha caratteristiche di persistenza della protezione e repellenza simili a quelle del KBR 3023, in rapporto alla concentrazione di principio attivo. Si trova in commercio con formulazioni dal 7% al 35% di concentrazione. Alla concentrazione più bassa può essere applicato a soggetti con più di 12 anni di età. Alle concentrazioni più elevate può irritare la pelle ed è sconsigliata l’applicazione sul viso Estratti vegetali (eucalipto, citronella, geranio, lavanda, piretro, bergamotto, timo, ecc.) Per assicurare una protezione prolungata devono essere usati ad elevate concentrazioni, con possibili odori sgradevoli anche alle persone. Sono efficaci per pochi minuti, quindi devono essere ripetutamente applicati. Trovano concrete applicazioni per la protezione di bambini inferiori ai 2 anni di età. Il principio attivo più efficace è il paramatandiolo (Citrodiol), ricavato dall’eucalipto. Apparecchi ad ultrasuoni Non esistono sperimentazioni che ne dimostrino l’efficacia nell'uccidere o nell'allontanare le zanzare Permetrina (piretroide) Principio attivo usato per impregnare indumenti e zanzariere, con azione repellente contro le zanzare in zone endemiche. Persiste anche al lavaggio dei tessuti, è poco tossico per i mammiferi e scarsamente assorbito dalla pelle. Deve essere usato per brevi periodi ed in località dove sono presenti in forma endemica malaria, Dengue, febbre Chikungunya e febbre West Nile Tabella dei repellenti cutanei più diffusi in Italia 4 Nome prodotto Principio attivo e concentrazione Durata dell'azione repellente Insect Spray abiti (Permanone) Permetrina 2-6 settimane Mousti Fluid tessuti Permetrina 2-6 settimane Anti Brumm Forte Deet 30% 12 ore Mosi-guard spray Citrodiol 40% 10 ore Autan protection plus Icaridina 20% 8 ore Off active lozione Deet 33,5% 8 ore Vape derm extra spray, salviette, lozione Deet 32% 8 ore Off salviette Icaridina 20% 6-8 ore Off active spray Deet 30% 6 ore Vape derm herbal spray, salviette, lozione Deet 7,5% 5 ore Autan family care Icaridina 10% 4 ore Off spray Deet 15% 4 ore Off lozione Deet 7% 2 ore Citronella Tiger Citronella 5% 20 minuti Croce Rossa Italiana Comitato Regionale della Toscana BIBLIOGRAFIA Comune di Firenze - Igiene pubblica e prevenzione: “Zanzara tigre - prevenzione”. 21/03/2014 5 Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta (IZSTO): “Emergenza zanzare, come difenderci?”. 2014 Portale Sanità Regione Veneto - Coordinamento regionale per la prevenzione ed il Controllo delle Malattie: “West Nile Virus: Come difendersi?”. 17/09/2012