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Mako Edizioni - Bassfishing in Post Frega
Mako Edizioni S.a.s. Via Praga 52 09045 Quartu Sant\'Elena CA P.IVA 02166230926 www.makoedizioni.it Bassfishing in Post Frega 15 Luglio 2013 ore 09:00 Autore: Alessio Niffoi. Categoria: Mondo Pesca / Acque interne URL della pagina: http://www.makoedizioni.it/news.php?page_id=1060&l=2 Data scaricamento: 6 Luglio 2016 ore 15:10 Dopo un inverno e una primavera caratterizzati da basse temperature e pioggia, è tempo di caldo e … bass! Caccia ai big post frega fra grandi laghi e piccole acque. Va bene, è ufficiale, il clima quest’anno ha proprio rotto le scatole. Un inverno così piovoso non si vedeva da tempo, e peggio ancora una primavera così fredda, bagnata e sferzata dal vento non la ricordavano nemmeno i nostri nonni. Visto il periodo di crisi e ristrettezze economiche che attanaglia la nostra isola e un po’ tutta l’Europa è proprio il caso di dire che piove sul bagnato. A parte le considerazioni sulle comuni attività giornaliere, focalizzando l’attenzione sulla nostra passione possiamo dire che mai come quest’anno siamo in attesa di quelle belle giornate soleggiate da trascorrere sulle sponde del nostro corso d’acqua preferito. La caccia ai big bass del pre frega quest’anno si è rivelata assai dura, con belle catture sudatissime lottando con freddo, pioggia e vento e uscite a vuoto passate a rimpiangere il calduccio del caminetto magari sorseggiando una bevanda calda. Il periodo di chiusura fra Aprile e Maggio quest’anno è passato un po’ più a cuor leggero soprattutto quando fuori dalla finestra vento e nubi nerissime ci confortavano sul fatto che comunque, probabilmente, saremmo comunque rimasti a casa a fare altro. Adesso ci siamo, la pesca al bass è aperta, fra gli sprazzi di bel tempo i pesci hanno concluso la frega e noi siamo belli carichi per dar loro la caccia, bene, dove? E soprattutto come? Quali sono gli spot da battere con maggior convinzione e quali le tecniche più redditizie? Gli spot Ovviamente ovunque ci siano i bass vale la pena lanciare i nostri artificiali, e altrettanto ovviamente non dovremmo mai sottovalutare uno spot, ma, in linea di massima ogni periodo ha i suoi “hot spot” ai quali dedicare maggiore attenzione. Durante il post frega, in genere i grossi bass, dopo aver deposto le uova (femmine) ed aver concluso le cure parentali (maschi e femmine) si spostano dalle acque basse verso batimetriche maggiori. Gli spostamenti però non sono marcati come quelli invernali quando le temperature scendono bruscamente, i bass si spostano in zone più tranquille, dove recuperare le forze e avere a disposizione cibo senza impiegare troppe energie. Allo scopo possono essere validi i gradini in cui la batimetrica subisce una prima marcata differenza (anche di poche decine di centimetri ) oppure ostacoli isolati come cover, strutture artificiali o massi isolati. In situazioni particolari, come l’instabilità meteo che ci affligge quest’anno, possiamo però focalizzare la nostra attenzione anche su altri spot. Quando le temperature hanno un andamento irregolare anche le abitudini di caccia dei predatori risentono di questa instabilità, comprendendo tempi, modalità e zone di caccia. Capiterà perciò di trovare i bass più attivi nelle ore centrali della giornata, un po’ come accade a fine autunno o in inverno, oppure di trovare i pesci “piantati” nelle profondità più intricate delle cover più fitte o dei canneti più folti. Le tecniche Abitualmente, parlando di bass in post frega, avrei potuto quasi fare una lista di esche e tecniche, ma quest’anno vi posso assicurare che ci si può aspettare di tutto. Quando l’acqua si scalda i pesci prediligono attestare la loro presenza in fasce d’acqua non troppo superficiali per risalire a cacciare a galla nelle prime ore della giornata e prima del tramonto. L’inizio di questa estate tutt’altro che torrido ci “costringe” però a rivedere le nostre abitudini, mettendo alla prova la nostra versatilità. Top water all’alba e al tramonto, gomma piombata e finesse nelle ore più calde e crank a tutto spiano alla ricerca Pagina 1 di 2 Mako Edizioni S.a.s. Via Praga 52 09045 Quartu Sant\'Elena CA P.IVA 02166230926 www.makoedizioni.it dei pesci attivi in prossimità di gradini e ostacoli in profondità. Questo che può apparire come un buon piano di battaglia nel post frega dovrà essere spesso rivisto ed adattato alle condizioni del momento, quando, per aver successo, ci capiterà di dover pescare tutta la giornata a gomma (spiombata o meno), oppure di “frullare” deep crank fino a sentirci le braccia indolenzite o ancora a godere delle spettacolari cacciate a galla su popper, wtd e frog bait. Qualcuno resterà deluso ma le indicazioni più utili che mi sento di dare sono queste: versatilità e tenacia, rimettersi continuamente in discussione è l’unico modo per raggiungere grosse soddisfazioni. Qui sotto: Andrea Balvis mostra un bass catturato in un piccolo laghetto. La particolari condizioni meteo che hanno caratterizzato gli ultimi mesi consigliano di sondare i bassi fondali di stretti canali e piccole cave. Le esche Ovviamente in una condizione di instabilità di questo tipo sarà bene non dimenticare a casa nessuna delle nostre esche più valide, le condizioni possono cambiare tantissimo nel corso della stessa uscita e il “jolly” che ci cambia la giornata potrà essere un esca che proprio non avremmo pensato di usare in questo periodo. La cosa importante è trovare la giusta misura, senza esagerare ma cercando di coprire un po’ tutte le possibilità. Se proprio vogliamo fare la “lista della spesa” direi 2-3 buste di gomme finesse in due colori molto diversi, 1-2 buste di gomma con appendici vibranti (grub o worm curl tail), soft shad (molto varsatili) in due misure e due colori per misura, trailer compatti e trailer voluminosi per i jig, 2-3 jig da 3/8 (i più versatili), 1 jig da 3/4 , 2 micro jig, jig head di varie misure, 1 buzz bait, 2 spinner (3/8 e 1/2 oncia), 2 popper (di misure diverse), 2 wtd (di misure diverse), 2-3 jerk suspending, 2 deep crank, 2 medium crank, 2 shallow crank, 1-2 frog bait. Ad alcuni questa lista potrà apparire molto riduttiva e minimalista, per altri sarà esagerata. Si tratta di un piccolo promemoria, un modesto suggerimento per poter affrontare diverse situazioni che in una giornata di questa pazza stagione al bass si possono presentare. Qualcuno si chiederà “ma tu che ci suggerisci questo, cosa ti porti nelle tue uscite in questo periodo?”. Personalmente mi porto dietro tutto ciò che mi posso portare in funzione del luogo e delle condizioni di pesca. Pertanto pescando al piede avrò dietro una borsa a tracolla abbastanza piena in ogni ordine di posto, in belly tutte le plano che ci posso infilare e in barca… tutto. Vedi mai che quella vecchia esca che non lancio da un po’ mi regali un bel big!! In bocca al bass a tutti e fateci sapere come è andato il vostro post frega! Pagina 2 di 2