Lo sport scoppia di debiti, crisi da Vacallo a Bellinzona
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Lo sport scoppia di debiti, crisi da Vacallo a Bellinzona
12 IL NUM ERO 10.6 miliardi IL CAFFÈ 17 febbraio 2013 Se Chocosuisse dice che per il cioccolato svizzero è stato un anno dolceamaro, per la Nestlé di Vevey (VD) è dolcissimo: l’utile è andato a 10,6 miliardi di franchi (+ 11%) L’ECONOMIA & Troppe squadre sportive ai vertici. Pochi sponsor, incassi in calo e diritti tv esigui. Conseguenza: debiti e fallimenti LOSPORT LEFINANZE MAURO SPIGNESI D al paradiso all’inferno con biglietto di sola andata. E una montagna di debiti alle spalle. L’ultimo caso è quello della Sav Vacallo, dove i tifosi sono scesi in piazza. Ma la storia della società di basket, che meno di quattro anni fa aveva conquistato il titolo nazionale, non è una novità. Anche al Bellinzona calcio non se la passano bene, tra salari arretrati e fatture da onorare. Per andare avanti, dall’hockey alla pallavolo, ormai si fa una fatica immensa. Complessivamente, e senza abbondare, in Ticino servono almeno 35-40 milioni di franchi per tenere tutte le squadre ad alti livelli. Ma le casse sono sempre più vuote, gli sponsor tagliano per effetto della crisi, i diritti tv sono esigui, gli spettatori che frequentano gli stadi diminuiscono a vista d’occhio. Poi, è venuto al pettine il nodo delle troppe realtà sportive ai vertici in rapporto al numero di abitanti e alle possibilità economiche di un cantone come il Ticino. “Al di là degli aspetti finanziari, che pure esistono, se c’è la passione i problemi si superano. Nella vita come nello sport - avverte Gabriele Giulini, presidente del Bellinzona calcio -. Il Ticino, poi, oltre i club di vertice, è fatto di tante piccole squadre Renzetti, Lugano calcio: “Con 3 milioni e 200 mila franchi dobbiamo fare i salti mortali per resistere” amatoriali, segno che c’è un buon retroterra”. Ma tenere una società costa. “Il problema è che quando si parte bisogna sapere dove si vuole arrivare. E se i soldi sono pochi, è inutile porsi obiettivi ambiziosi, perché poi si affonda nei debiti”, spiega Francesco Markesch, presidente del Riva Basket, alle spalle uno scudetto con la squadra femminile costruito con grande sacrificio: “Abbiamo un bilancio che oscilla tra i 160 e 200 mila franchi. Dentro ci deve stare tutto, in particolare il settore giovanile, a cui teniamo molto. Con questa cifra dobbiamo pagare un’intera stagione. Se i risultati arrivano, bene. Altrimenti, l’importate è promuovere lo sport”. Che la crisi si senta lo hanno capito da Ambrì a Chiasso. Ma è certo che quattro squadre di calcio in Challenge League, due di hockey, tre di basket maschile (ora due), più le formazioni femminili nella massima serie dei ri- Lo sport scoppia di debiti, crisi da Vacallo a Bellinzona I presidenti: “I club puntano troppo in alto per le nostre possibilità” spettivi campionati, mettendoci anche la pallavolo Lugano, sono un bellissimo sogno ma anche lo specchio di una realtà forse sovradimensionata. E in mancanza di puntelli, come gli imprenditori che vengono da lontano con il portafoglio pieno, si crolla. “Le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti - avverte Angelo Renzetti, presidente del Lugano calcio -. Intanto il bacino di poco più di 300 mila abitanti è un limite di partenza. Poi i pochi sponsor si L’intervista BRENNO CANEVASCINI Avvocato specializzato in diritto dello sport “I l problema è che i budget hanno troppe variabili. Non puoi sapere se i soldi saranno sufficienti per la stagione o se i costi esploderanno. Basta un imprevisto e vai nei guai”. Brenno Canevascini, avvocato specializzato in diritto dello sport, è un grande appassionato di hockey. È stato dirigente e conosce bene la realtà sportiva ticinese. Il Ticino può permettersi 4 squadre di calcio, 2 di hockey, 3 di basket maschile, più quello femminile, ai massimi livelli? “È evidente che la nostra realtà non riesce LA PROTESTA La rabbia scende in piazza Ti-Press Erano una ventina, ragazzi della Gioventù giallo verde, con cartelloni e striscioni. E si sono presentati sotto la casa di Antonio Lentini, l’imprenditore che aveva promesso il suo interessamento per risollevare le sorti della Sav Vacallo Basket. Secondo i ragazzi, Lentini avrebbe assicurato il suo intervento e quello di una “cordata” di sponsor. Invece è finita con la squadra fuori dal campionato. Fallita. devono dividere tra le diverse discipline. Noi abbiamo un budget di 3 milioni e 200 mila franchi e dobbiamo farci stare dentro tutto, a cominciare dalla spesa più grossa: i salari di venti calciatori professionisti e quelli dello staff tecnico. Se si tiene conto che abbiamo ricevuto in eredità dalla precedente gestione, che buttava sul tavolo anche 5-6 milioni all’anno, contratti onerosi, ecco che si capisce perché è difficile alla fine quadrare i conti”. Una soluzione potrebbe essere quella, sussurrata appena da tanti, di concentrare le attività agonistiche in poche società. “Abbiamo da tempo imboccato questa strada, ma unicamente a livello giovanile, non per risparmiare ma per puntare sulla qualità, la selezione e l’eccellenza spiega Vincent Cavin, direttore tecnico del Team Ticino, l’uomo che è riuscito a battere le rivalità cantonali e i localismi mettendo attorno a un tavolo diverse società -. Per mantenere una squadra ai massimi livelli, oggi, oltre i soldi ci vuole la passione”. E aggiunge: “Altrimenti non riesci a durare nel tempo . Basta guardare cosa è accaduto in Usa con il calcio: hanno investito milioni, organizzato un’edizione dei Mondiali, ma non ha attecchito”. Secondo Cavin, negli ultimi anni, “le società sportive hanno cominciato ad essere gestite come aziende private, mettendo da parte il volontariato e la passione. Ma chi ci lavora dentro non ha le competenze, non c’è una scuola, un bagaglio culturale e professionale per reggere nei giorni di tempesta”. [email protected] Q@maurospignesi L’analisi di Brenno Canevascini, esperto di diritto sportivo, e dirigente dell’hockey “I budget sono bugiardi e le spese esplodono” più a far fronte alle spese. Calcolando le necessità di tutti, e restando prudenti, servirebbero complessivamente 35-40 milioni di franchi. Quando c’è la crisi non sempre arrivano”. Si viaggia nell’incertezza? “All’inizio della stagione, in teoria, il 60 per cento dei costi dovrebbe essere già pagato. Ma difficilmente succede. Hai gli impegni degli sponsor, i contributi. Ma non sai quanto incasserai dai biglietti staccati, o dal merchandising. Si spende tanto. Solo di settore giovanile l’Ambrì investe 1 milione”. Il rischio crac è reale? “Se a fine anno non interviene qualche sponsor generoso, o non sono i soci a ripianare i debiti, bè, i rischi ci sono tutti”. Poi ci sono i salari dei giocatori. “Non solo. Anche gli imprevisti. Faccio un esempio: se un giocatore di hockey si infortuna l’assicurazione non copre tutto. Paga il salario, ma la società deve intervenire per auto, casa, voli aerei e altri benefit concordati. Se poi hai bisogno di rinforzi durante la stagione bisogna passare per i manager degli atleti. Sono costi aggiunti- vi. E notevoli”. I presidenti, come antidoto anticrisi, puntano sugli stadi di proprietà. Giusto? “La struttura di proprietà ha vantaggi e svantaggi. Ci sono gli incassi dalla pubblicità, ma anche i costi di gestione negli anni. Gli incassi maggiori, tuttavia, arrivano dalla ristorazione. L’Ambrì gestisce in proprio i chioschi dentro e fuori la pista e guadagna bene. Ma mai quanto altre realtà più grandi, come Berna dove tra panini, piatti e bibite, ogni anno ricavano 7 milioni”. SMART UTILITY VEHICLE FR. Emil Frey SA, Auto-Centro Noranco-Lugano www.emilfrey.ch/lugano, 091 960 96 96 1 da 3.9 % LEASING FR. 299.- 2 ford.ch Kuga Carving 4×4 2.0 l TDCi, 140 CV/103 kW, prezzo del veicolo Fr. 32’350.- (prezzo di listino Fr. 36’350.-, meno Premio Verde Fr. 4000.-). 2 Leasing Ford Credit: da Fr. 299.-/mese, acconto Fr. 6652.-. Modello riprodotto: Kuga Titanium 2.0 l TDCi, 140 CV/103 kW, prezzo del veicolo Fr. 37’950 (prezzo di listino Fr. 39’350.- più opzioni del valore di Fr. 2600.-, meno Premio Verde Fr. 4000.-). Kuga Carving e Titanium: consumo d’energia 5.9 l/100 km. Emissioni di CO2 154 g/km. Categoria d’efficienza energetica C. 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