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i blocchi - 4m group
Voglia di pigrizia… i blocchi 02 Una necessità che accomuna tutti gli utilizzatori di AutoCAD consiste nel posizionare più volte lo stesso gruppo di oggetti nel disegno. Ad esempio un geometra si trova nella necessità di posizionare ripetutamente la rappresentazione di finestre e porte all’interno di una pianta di un edificio, un progettista meccanico ha l’esigenza di inserire viti, dadi, cuscinetti, un progettista elettrico non può sopravvivere se non disegna dei pulsanti, dei morsetti, delle resistenze. L’elenco potrebbe continuare ancora a lungo. La risposta a questa esigenza, nel contesto di AutoCAD si chiama Blocco. I blocchi sono una parte essenziale per quasi ogni disegno. Cos’è un blocco I blocchi sono una serie di entità grafiche (linee, archi, spline) che durante il processo di creazione vengono aggregati e salvati con un nome. Il blocco, lo vedremo nel corso di questo e del prossimo capitolo, ha una serie di caratteristiche che lo contraddistinguono. Un blocco si comporta come un singolo oggetto indipendente dal numero e dal tipo di elementi che lo costituiscono. Essendo un oggetto unico è possibile eseguire i più comuni comandi di modifica quali Sposta, Copia, Scala, Ruota e via dicendo. Se una o più copie del blocco devono essere modificate più profondamente (ad esempio stirate, modificate nel numero di elementi costitutivi, ecc.) non preoccupatevi: la singola ricorrenza del blocco può essere Esplosa per riottenere i singoli elementi originali. Un vantaggio non trascurabile nell’uso dei blocchi è la riduzione delle dimensioni del disegno: la forma geometrica del blocco è memorizzata una sola volta, mentre per tutti i posizionamenti successivi al primo, viene memorizzato un semplice riferimento alla descrizione del blocco. Quando il blocco è inserito nel disegno è possibile interagire con esso come con qualsiasi altra entità, utilizzando gli Snap a oggetto. In molte realtà aziendali vengono create e utilizzate delle librerie di blocchi (componenti 2D) composte anche da centinaia o migliaia di elementi che possono essere posizionati nel disegno all’occorrenza. Una libreria di simboli è, in breve, un file di disegno che contiene definizioni di blocchi. All’interno di AutoCAD una o più librerie di blocchi vengono gestite attraverso uno strumento chiamato DesignCenter, che, data l’importanza, merita un capitolo tutto per sé. Ne riparleremo nel capitolo 19. Quando inserite Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 1 ca p ito lo 02 un blocco nel disegno, AutoCAD crea un’istanza del blocco alla quale assegnerete un fattore di scala e un angolo di rotazione, inoltre l’istanza può essere scalata con valori differenti nelle 3 direzioni X, Y, Z. Figura 2.1 Pannelli dei comandi dei Blocchi nelle schede Inizio e Inserisci ed esempi di blocchi per la progettazione elettronica Figura 2.2 Esempi d’inserimento di blocchi con parametri differenziati I blocchi possono essere definiti, come abbiamo detto, da oggetti creati su layer, tipi di linee, colori e spessori differenti; queste informazioni su layer e proprietà vengono conservate all’interno del blocco. Ogni volta che inserite il blocco, i singoli oggetti vengono disegnati sul layer originale con i propri colori e tipi di linea. A questo comportamento sono previste delle eccezioni. Per esempio, quando viene creato un blocco 2 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi composto da oggetti disegnati sul layer 0 e a cui sono stati assegnati colore, tipo e spessore di linea “daLayer”, tale blocco, nei successivi posizionamenti assume il colore, il tipo di linea e lo spessore del layer corrente al momento del posizionamento. Se, viceversa, un blocco è costituito da oggetti il cui colore, tipo di linea e spessore è stato specificato con “daBlocco”, al suo posizionamento successivo viene disegnato con le proprietà che risultano correnti al momento della creazione. Infine, sappiate che un blocco può contenere altri blocchi. I blocchi di blocchi vengono identificati come blocchi nidificati. Potete inserire per esempio un insieme meccanico costituito da più parti (figura 1.3). La nidificazione dei blocchi è molto utile, ma anche prodiga di insidie. Ad esempio: un uso non corretto di layer, tipo e spessore di linea può renderla molto ostica. Per evitare questo inconveniente, è consigliabile attenersi ad alcune semplici indicazioni: •• Se tutte le istanze devono mantenere layer e tipi di linea come l’originale è opportuno assegnare a tutti gli oggetti del blocco, compresi quelli nidificati, lo stesso layer •• Per controllare il colore, il tipo e lo spessore di linea delle istanze di un blocco usando le proprietà dei layer è necessario assegnare il layer 0 al blocco stesso, anche per i sotto-blocchi nidificati, con le proprietà DaLayer •• Per controllare il colore e il tipo e lo spessore di linea delle istanze di un blocco, usando le proprietà correnti, dovete disegnare gli elementi con le proprietà impostate su DaBlocco. Prima di creare un blocco è possibile modificare il layer, il colore e il tipo di linea. Figura 2.3 Esempio di blocco composto Come definire un blocco Dopo questa breve spiegazione delle caratteristiche e dei vantaggi dei blocchi, tutto è pronto per cominciare con la definizione del primo blocco. La procedura consta di alcuni passi da eseguire sequenzialmente ma, vi assicuro, è tutto molto facile. Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 3 ca p ito lo 02 1. Forse è superfluo dirlo ma, per definire un blocco, è necessario disegnare innanzitutto la geometria che deve essere aggregata in blocco. Se avete bisogno di uno schema di un PLC, la prima cosa da fare è disegnare con linee e cerchi l’intera geometria del componente 2. Attivare il comando Crea blocco facendo clic sull’icona nel pannello dei comandi Blocco, vi apparirà la finestra Definizione di un blocco (figura 1.4). Figura 2.4 Finestra di dialogo per la definizione di un blocco ·· Alla riga Nome digitate il nome che volete assegnare al blocco ·· Nell’area Oggetti, scegliete il pulsante Selez. Oggetti in modo da utilizzare i comandi di selezione per scegliere la geometria che farà parte del blocco. Durante la selezione la finestra di dialogo viene temporaneamente chiusa: è sufficiente premere <Invio> per confermare la selezione, così la finestra viene visualizzata nuovamente. ·· Nell’area Oggetti dovete anche specificare se desiderate mantenere gli oggetti nel disegno corrente conservandoli allo stato originale, se convertire gli oggetti in blocco oppure se eliminare gli oggetti selezionati dopo aver definito il blocco ·· Nell’area Punto base digitate i valori delle coordinate del punto base, necessari per i futuri inserimenti del blocco, oppure (meglio) scegliete il pulsante Seleziona punto e indicate un punto sull’area grafica ·· Nella casella Descrizione digitare il testo per facilitare l’individuazione del blocco con DesignCenter ·· Nell’icona Anteprima dovete specificare se creare un’icona (immagine di anteprima del blocco) oppure non includerne nessuna. Potete infine scegliere le unità di misura del blocco tra un lungo elenco di unità possibili ·· Nell’area Funzionamento potete, soprattutto, scegliere se rendere il blocco Annotativo, proprietà che consente a blocchi, testi, quote, tratteggi ed altri oggetti di essere riprodotti con una visibilità (grandezza) predeterminata e costante al variare della scala di rappresentazione del disegno. Con le altre due opzioni di quest’area scegliete se in futuro il blocco creato potrà (default) o no essere esploso e se sarà scalabile solo in modo uniforme 3. Facendo clic su OK la definizione del blocco viene creata nel disegno. 4 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi Per verificare se il blocco sia stato creato, provate a selezionarlo: se dopo la selezione notate un solo grip visibile in corrispondenza del punto scelto come origine del blocco, allora l’operazione si è conclusa con successo! (figura 1.5). Figura 2.5 Differenza tra geometria non aggregata e blocco Salvare il blocco su disco Le operazioni di creazione del blocco descritte nel paragrafo precedente consentono di definire un blocco nel contesto del disegno corrente. Questo significa, in breve, che il blocco è a disposizione per posizionamenti multipli nel solo disegno corrente. Se avete necessità di richiamare lo stesso simbolo in un altro disegno è necessario salvarlo, oppure, come vedremo in seguito, richiamarlo attraverso il DesignCenter. Per salvare un blocco o un oggetto come file di disegno distinto occorre lanciare il comando Scrivi blocco nella parte estesa del comando Crea blocco della scheda Inserisci e vi apparirà la finestra di dialogo mostrata in figura 1.6. Figura 2.6 Finestra di dialogo per il salvataggio di un blocco su disco Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 5 ca p ito lo 02 In risposta alla finestra, dovete specificare un blocco o un oggetto da salvare come file, in funzione del fatto che il blocco sia già stato creato o meno: selezionare Blocco, se il blocco che vi interessa salvare è già presente nel disegno, Disegno intero, se avete manie di grandezza, oppure Oggetti, se non avete ancora aggregato la geometria in blocco. Se avete scelto Blocco selezionate un nome dall’elenco; se avete scelto Oggetti come Origine allora si attivano l’area Punto base e l’area Oggetti che hanno le stesse caratteristiche e funzioni di quelle già descritte nel paragrafo precedente. Nell’area Destinazione definire il nome del file nel quale salvare il blocco, completo di percorso. Infine fate clic su OK in questo modo la definizione del blocco è definita come file di disegno. Inserimento di un blocco La parte faticosa del processo è conclusa. Ora comincia il divertimento: utilizzare quello che si è prodotto! È possibile inserire blocchi o disegni interi nel disegno facendo clic sull’icona corrispondente oppure tramite DesignCenter, o tramite la tavolozza degli strumenti. Attivando il comando con l’icona, vi apparirà la finestra di dialogo descritta in figura 1.7. L’inserimento prevede una serie di parametri di posizionamento: il Punto di inserimento, la Scala e l’Angolo di rotazione. A questo punto il discorso è completo! Sbizzarritevi con la creazione e l’inserimento di blocchi. Figura 2.7 Finestra di dialogo del comando Inserisci blocco Inserimento di blocchi dalle tavolozze degli strumenti e da DesignCenter Come vedremo in dettaglio nel capitolo 19, è possibile inserire blocchi dalle tavolozze degli strumenti e dal DesignCenter. Trovate il comando Tavolozze degli strumenti nella scheda Vista, pannello Tavolozze. Per introdurre un blocco trascinate l’icona dalla tavolozza nel disegno oppure fate clic sul blocco e specificate un punto d’inserimento. Durante il posizionamento è possibile scegliere l’angolo di rotazione così come succede per l’inserimento standard. Quando un blocco viene trascinato da una tavolozza, questo verrà scalato automaticamente in base al rapporto tra le unità di misura del 6 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi blocco e del disegno corrente. Invece per visualizzare Design Center fate clic sull’icona nella scheda Vista, pannello Tavolozze. Potete trascinare il nome o l’icona del blocco nel disegno oppure, in alternativa, si può fare doppio clic sui nomi dei blocchi per specificarne la posizione, la rotazione e la scala. Figura 2.8 Inserisci blocco attraverso la tavolozza degli strumenti Figura 2.9 Inserisci blocco attraverso il DesignCenter Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 7 ca p ito lo 02 I blocchi dinamici Il blocco dinamico è un blocco un po’ speciale che contiene una serie di possibilità aggiuntive rispetto al blocco standard nella sua fase di creazione e, successivamente, di utilizzo. Una volta creato (vedremo come tra un attimo) il blocco standard è accessibile utilizzando tutti i metodi standard di inserimento che abbiamo fin qui descritto. Ricordate solo una cosa: riconoscerete i blocchi dinamici dal simbolo del fulmine visibile nell’anteprima, all’atto del posizionamento. Durante il suo inserimento, un blocco dinamico può essere orientato nel modo a voi più congegnale; un valido esempio delle modalità di posizionamento è rappresentato da una porta in un progetto architettonico. Alla richiesta del punto di inserimento del blocco in un’apertura simile a quella riportata nella figura 2.10, avvicinandosi all’angolo che rappresenta il perno delle cerniere della porta, AutoCAD intuisce il grip che avete selezionato e se muovete il puntatore in direzione orizzontale la porta si orienterà in questo senso, in caso contrario l’apertura sarà verticale. Una volta posizionato il blocco con il giusto orientamento non è detto che la geometria corrisponda esattamente al disegno che si sta creando, ma le opzioni grafiche definite nel blocco dinamico e disponibili attraverso dei grip speciali permettono di ovviare al problema senza dover esplodere, specchiare, stirare, ruotare e ridefinire il blocco! Facendo clic sulla freccia orizzontale posta nella mezzeria della porta è possibile invertire il senso di apertura (figura 2.10). Figura 2.10 Ribaltamento della porta attraverso l’utilizzo del grip Facendo clic sul grip a forma di freccia che punta verso il basso, posizionata sulla traiettoria di apertura, e tirando alla misura desiderata, si allunga (o accorcia) la lunghezza della porta (figura 2.11). Un’ulteriore modifica può essere quella di regolare l’ango8 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi lo di apertura della porta: facendo clic sulla freccia rivolta verso il basso, posizionata in alto a sinistra, appare un nuovo esempio di menu contestuale che propone diverse misure (figura 2.12). Provate l’ebbrezza di usare questo blocco dinamico selezionando Porte unità metriche dalla tavolozza degli strumenti (figura 2.13) e inserendolo in un disegno. Figura 2.12 Angolo di apertura della porta scelto dal menu contestuale Figura 2.13 Tavolozza degli strumenti per blocchi architettonici L’editor dei blocchi Il blocco della porta che abbiamo utilizzato come esempio nel paragrafo precedente è solo una delle numerose possibilità offerte dall’impiego dei blocchi dinamici. In questo paragrafo ci dedicheremo all’ambiente nel quale i blocchi dinamici vengono costruiti: l’Editor dei blocchi. Una volta creato un nuovo blocco, oppure utilizzandone uno esistente, potete attivare la finestra Modifica definizione blocco facendo clic sull’icona Editor blocchi nella scheda Inizio, pannello Blocco (figura 2.14). Potete scegliere di modificare tutti i blocchi presenti nel disegno selezionando la voce Disegno corrente oppure uno per volta, selezionandoli dall’elenco. Dopo averlo selezionato oppure dopo aver fatto doppio clic sul blocco, seguito dal pulsante OK, venite proiettati in un ambiente abbastanza diverso da quello tradizionale di AutoCAD: vi trovate nell’Editor dei blocchi (figura 2.15). Una delle caratteristiche più evidenti dell’amMateriale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 9 ca p ito lo 02 biente di Editor dei blocchi è lo sfondo della finestra grafica: di solito appare di colore grigio chiaro. Inoltre, la finestra include nella parte alta una barra degli strumenti ulteriore, che contiene le opzioni per modificare e salvare i blocchi. All’interno di questa finestra potete utilizzare i comandi tradizionali di disegno e modifica, al fine di creare o modificare la geometria utile al blocco. Per ottenere dei blocchi dinamici dovete assegnare alcuni parametri e azioni alla geometria del blocco standard, questi due elementi identificano quali caratteristiche del blocco verranno modificate. Figura 2.14 Finestra di dialogo per la modifica definizione blocco Figura 2.15 Aspetto della finestra grafica quando ci si trova all’interno dell’Editor dei blocchi 10 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi I parametri del blocco dinamico La Tavolozza di creazione dei blocchi dell’Editor dei blocchi contiene una serie di Parametri dimensionali che potete aggiungere alla geometria di base per definire la dinamicità dei blocchi per quanto riguarda la distanza, l’angolo e, in generale, la geometria. Scendendo nel dettaglio, sappiate che sono disponibili molte tipologie di parametri, ognuna con una serie univoca di proprietà per il controllo delle caratteristiche dei blocchi. I parametri sono identificati dai Grip. La forma del Grip è dipendente dal tipo di parametro e funge da indicatore visivo dell’effetto che il parametro avrà sul blocco. I parametri sono composti da un nome e da una etichetta che definisce il nome e le caratteristiche. Utilizzate i parametri quando dovete combinarne l’uso con le azioni (figura 2.16). Per esempio il parametro Inversione vi permette di specificare due punti per definire una linea di specchiatura. Se inserite un parametro Inversione, questo va completato con il cosiddetto Contrassegno del parametro. Il contrassegno è mostrato solo nella tavolozza dei parametri. Quand.o assegnate un parametro a un blocco, in aggiunta al contrassegno viene inserita automaticamente un’icona, che indica se c’è un’azione associata a quel parametro o meno (figura 2.17). Figura 2.16 Tavolozza di creazione dei blocchi – scheda Parametri Figura 2.17 Icona del parametro Inversione e contrassegno Le azioni del blocco dinamico Le Azioni rappresentano la seconda parte importante dei blocchi dinamici. Quando assegnate un’azione a uno o più parametri, questa guida il parametro attraverso le modifiche possibili del blocco. Potete, ad esempio, aggiungere un’azione di Stiratura a un parametro Lineare, che ad esempio potrebbe contenere una serie di misure fisse (20, 25, 30, 35 mm) per il posizionamento. Oppure, con un altro esempio, potete assegnare un’azione Inversione ad un parametro Inversione, per invertire la geometria. Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 11 ca p ito lo 02 alcuni approfondimenti sulle azioni In molti casi è possibile assegnare più di una azione a un singolo parametro, ad esempio ad un blocco porta potete aggiungere sia l’azione Scala sia l’azione Inversione al parametro Larghezza. Quando il parametro viene modificato, automaticamente vengono mostrate tutte le azioni associate. Dopo aver aggiunto i Parametri alla geometria del blocco, il passo successivo è quello di associargli le Azioni. Per prima cosa selezionate l’azione che vi interessa, quindi seguite le richieste della riga di comando per selezionare gli oggetti del blocco nel modo corretto. La tavolozza delle azioni contiene una collezione di azioni preconfezionate che potete assegnare ai blocchi. Queste azioni, ripeto, attuano le relazioni definite nel blocco attraverso i parametri assegnati (figura 2.18). Quando l’azione è associata al parametro, il punto esclamativo giallo scompare e lascia il posto ad un lampo. Figura 2.18 Tavolozza di creazione dei blocchi – scheda Azioni I gruppi di parametri I gruppi di parametri contengono una lista di potenziali Parametri e Azioni già combinati. Usando questi gruppi, potete accorciare i tempi di definizione di azioni e parametri sul blocco, essendo già combinati in un singolo elemento. Invece di definire i Parametri appropriati e quindi associare le Azioni, potete associare entrambi alla geometria del blocco tramite un singolo clic. 12 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi Figura 2.19 Tavolozza di creazione dei blocchi – scheda Gruppi di parametri Notate la differenza nelle icone e nelle descrizioni dei vari gruppi di parametri. Non vi sono grosse differenze nell’utilizzare i gruppi di parametri piuttosto che parametri e azioni separatamente. Dipende dal tipo di gruppi di parametri che scegliete, le opzioni e le differenti richieste. Per utilizzare i gruppi occorre prima identificare il tipo di parametro richiesto, quindi seguire le indicazioni della riga di comando. Dal blocco tradizionale a quello dinamico Tutto chiaro fin qui ? Dato che l’argomento è abbastanza articolato propongo di continuare l’apprendimento attraverso alcuni esercizi. Il tema principale sarà quello di trasformare i blocchi tradizionali in blocchi dinamici. Il primo esercizio consiste nel creare un blocco che possieda diversi punti per l’inserimento. Modifica del punto di inserimento Definite, in modo tradizionale, il blocco di un Letto matrimoniale, non importano particolarmente le dimensioni, però fate in modo che il punto di inserimento sia in alto a sinistra, coincidente con l’origine degli assi (figura 2.20), cioè in coordinate 0,0. Chiamatelo Letto matrimoniale. Una volta creato il blocco, entrate nella finestra Editor blocchi, facendo doppio clic sul blocco stesso. L’interfaccia dovrebbe apparire come in figura 2.21. Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 13 ca p ito lo 02 Figura 2.20 Creazione del blocco di un letto a due piazze con il punto di inserimento in alto a sinistra Figura 2.21 Finestra di editor dei blocchi per la modifica del blocco 14 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi La prima attività riguarda la ridefinizione del punto di inserimento. Nella Tavolozza di creazione dei blocchi – scheda Parametri – fate clic sul Parametro punto base e, con gli Snap ad oggetto attivi, selezionate l’angolo in alto a destra: in quel punto comparirà il simbolo del mirino (figura 2.22). Ora potete definire tanti altri punti di inserimento quanti ne volete (non esagerate). Ricordate che i punti di inserimento secondari vengono gestiti nell’ordine di definizione. Nella tavolozza di creazione dei blocchi selezionate ancora il Parametro punto e definite gli angoli rimanenti del blocco (figura 2.23). Figura 2.22 Nuovo punto base (di inserimento blocco) per il letto a due piazze Figura 2.23 Punti base secondari per ulteriori posizionamenti A questo punto fate clic sul pulsante Chiudi l’editor blocchi. AutoCAD visualizza una finestra di attenzione nella quale si chiede di salvare le definizioni di blocco appena create: scegliete Salva modifiche (figura 2.24). Figura 2.24 Messaggio di attenzione di AutoCAD Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 15 ca p ito lo 02 Ora, facendo clic sull’icona Inserisci blocco, cercate nell’elenco dei blocchi presenti nel disegno quello che avete appena creato e fate clic su OK. A questo punto, prima di definire il punto nel disegno in cui il blocco verrà posizionato, premendo il tasto <Ctrl> sulla tastiera potete far scorrere i punti base secondari del blocco e scegliere quello desiderato (figura 2.25). Mi sono spiegato? Vi stanno cominciando a piacere le funzionalità dei blocchi dinamici? Fate alcune altre prove e, quando vi sentite pronti, passate all’argomento successivo! Figura 2.25 Cambio punti base all’atto del posizionamento del blocco La modifica delle viste La prossima sfida riguarda la visibilità (totale o parziale) degli oggetti presenti nel blocco. Questo significa, in breve, che potete gestire cosa vedere e cosa no in un blocco che preveda delle rappresentazioni diverse in funzione del contesto nel quale viene utilizzato. Inserire un blocco da DesignCenter (il file si trova nella cartella: C:\Programmi\Autodesk\AutoCAD 2014\Sample\it-IT\DesignCenter\). Attivate l’Editor dei blocchi, scegliete il parametro Visibilità e posizionatelo sopra il blocco, questo simbolo apparirà ogni volta che selezionerete il blocco (figura 2.26). 16 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi Figura 2.26 Inserimento del blocco WC da sopra e parametro di visibilità In alto a destra diventerà visibile il pannello Visibilità. Fate clic sull’icona Gestisci stati di visibilità e vi apparirà la finestra di dialogo di figura 2.27. Ora rinominate lo stato di visibilità selezionato come 1:50 facendo clic su Rinomina. A questo punto create un secondo stato di visibilità facendo clic su Nuovo… (figura 2.28). Lasciate invariate le opzioni presenti nella finestra di dialogo e nominatelo 1:100. Rendete corrente lo stato di visibilità 1:50 e uscite dalla finestra di dialogo facendo clic su OK. Ciò che appare nella finestra dell’Editor dei blocchi è quello che vedrete scegliendo lo stato di visibilità 1:50. Figura 2.27 Finestra di dialogo degli Stati di visibilità Figura 2.28 Nuovo Stato di visibilità Per variare gli elementi visualizzabili fate clic sull’icona Rendi invisibile. Il cursore cambia d’aspetto e vi permette di selezionare gli elementi da rendere invisibili in una vista meno particolareggiata (figura 2.29 a sinistra). Gli oggetti selezionati diventano tratteggiati e dopo aver premuto <Invio> gli stessi assumono una colorazione più leggera rispetto al resto del disegno (figura 2.29 a destra). A questo punto uscite dall’Editor blocchi e salvate il blocco. Selezionatelo e vedrete che, sopra di esso, apparirà un nuovo simbolo: una freccia rivolta verso il basso (figura 2.30). Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 17 ca p ito lo 02 Figura 2.29 Selezione oggetti da rendere invisibili ed effetti del comando (il colore è più tenue) Figura 2.30 Blocco con grip di visibilità (triangolo) e di posizionamento (quadrato) Fate clic sulla freccia, vi apparirà un piccolo menu contestuale dove potete scegliere lo stato di visibilità (figura 2.31). Per concludere argomento e paragrafo, si noti lo stesso blocco posizionato una volta in modalità 1:50 e una volta in modalità 1:100. Intuite la potenzialità anche in ambiti diversi dall’arredamento del bagno?! Figura 2.31 Selezione dello stato di visibilità con esempio La modifica delle dimensioni Altro passo avanti nelle caratteristiche che rendono il blocco dinamico. Il prossimo esempio riguarda la modifica delle dimensioni di un blocco. L’esempio più appropriato, secondo l’autore, è quello di una vite ma, ovviamente, si potrebbe utilizzare anche un esempio nel campo dei mobili o nel campo del piping, o… Quindi inserite una vite all’interno del disegno, sempre da DesignCenter. Entrate nell’Editor blocchi e assegnate al gambo della vite il parametro Lineare (figura 2.32). 18 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi Figura 2.32 Blocco di una vite a testa svasata prima e dopo l’applicazione del parametro lineare Associate al parametro Lineare l’azione Stira (figura 2.33), seguendo le istruzioni che seguono. Posizionate il punto parametro nel punto finale della vite a destra dove è presente la freccia (figura 2.34). Figura 2.33 Definizione Parametro-Azione Figura 2.34 Definizione Punto parametro Quindi specificate il parametro di stiratura selezionando la parte della vite sottotesta e poi i segmenti da stirare (figura 2.35). E definite gli oggetti da stirare (figura 2.36). Figura 2.35 Definizione parametro di stiratura Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Figura 2.36 Definizione oggetti da stirare 19 ca p ito lo 02 Infine posizionate l’icona dell’azione Stira (figura 2.37). Il passo successivo è quello di inserire valori reali per la stiratura della vite. A questo punto selezionate il parametro Lineare, fate clic sul tasto destro del mouse e scegliete Proprietà dal menu contestuale. Vi apparirà la finestra delle proprietà, è qui che dovrete lavorare (figura 2.38). Figura 2.37 Azione Stira Figura 2.38 Tavolozza delle proprietà del parametro lineare nel caso dell’elenco valori I valori che importano sono il Tipo distanza, che deve essere impostato su Elenco ed Elenco valori. L’Elenco valori può essere compilato con dei valori che allungano o accorciano la vite (figura 2.39). Fare clic su […] e osservate la finestra di dialogo (figura 2.40). Aggiungete i valori 20, 25, 40, 60, 80, 100 (figura 2.41). Chiudete la finestra delle proprietà e chiudete l’editor blocchi salvando il tutto. Figura 2.39 Dettagli dell’elenco valori nella tavolozza 20 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi Figura 2.40 Finestra di dialogo Aggiungi valore distanza Figura 2.41 Finestra di dialogo per aggiungere dei valori distanza Inserite il blocco salvato, fate clic sulla freccia a destra e trascinatela. Si noti che appare il valore della lunghezza insieme ad alcune tacche sullo schermo: queste linee rappresentano gli step delle misure che sono state imposte con l’elenco valori (figura 2.42). Figura 2.42 Blocco dinamico con dimensioni multiple prestabilite L’allineamento dei blocchi L’ultimo esempio dimostra come ottenere l’allineamento di un blocco direttamente all’atto del posizionamento, senza dover ricorrere all’opzione Angolo o, peggio, al comando Ruota. Per affrontare quest’ultimo esempio, inserite anche in questo caso un altro blocco da DesignCenter: una vite a testa esagonale. Attivate l’Editor blocchi e inserite il parametro Allineato, posizionandolo al centro del sottotesta della vite con orientamento verso il basso (figura 2.44). Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 21 ca p ito lo 02 Figura 2.43 Blocco vite da utilizzare come esempio Figura 2.44 Parametro Allineamento Chiudete l’Editor blocchi e salvate. Questo è tutto ciò che occorre fare! Ora, per sperimentare l’utilizzo, si possono tracciare delle linee inclinate rispetto all’orizzontale ed inserire il blocco dinamico. Avvicinandovi alle linee inclinate si noterà che la vite ruota automaticamente in modo da disporsi perpendicolarmente alla linea; il verso dipende da che parte vi muovete con il puntatore (figura 2.45). Figura 2.45 Vite allineata Conclusioni Considero l’argomento blocchi tremendamente interessante. I blocchi sono estremamente importanti in qualunque ambito della progettazione 2D. Non è importante che vi ricordiate a memoria l’intero set di comandi per la creazione di un blocco, ma che sappiate che lì dentro ci sono strumenti per accrescere la produttività e l’efficienza dell’intero team di progettazione. Con i blocchi (statici e, ancor più, dinamici) porterete una ventata di aria fresca sulle metodologie di disegno in ogni campo. Fate in modo che queste funzionalità facciano parte integrante del vostro bagaglio cognitivo. 22 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi Esercizio guidato – Creazione di blocco dinamico con diverse visibilità In questo esercizio guidato potete creare il blocco dinamico di un Bidet, a partire da 3 blocchi statici che ne rappresentano le viste. Potete usare il parametro visibilità per visualizzare il blocco nelle sue viste superiore, laterale e frontale. Per prima cosa aprire un nuovo disegno e salvarlo sul Desktop con il nome Bidet. Attivare l’Editor blocchi facendo clic sull‘icona Modifica. Apparirà la finestra Modifica definizione blocco; nel campo Blocco da creare o modificare selezionare Disegno corrente e premere OK. Figura 2.46 Finestra Modifica definizione blocco Si aprirà la finestra dell’Editor blocchi e, nella barra multifunzione, apparirà la scheda contestuale Editor blocchi. Selezionare la scheda Inserisci, pannello Blocco, fare clic su Inserisci, e nella finestra di dialogo selezionare il file Bidet Top, cercandolo nell’Hard Disk. Fare clic su OK e scegliere un punto di posizionamento nel disegno. Figura 2.47 Inserimento blocco Bidet Top Figura 2.48 Posizionamento Bidet Top Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 23 ca p ito lo 02 Eseguire le stesse operazioni e inserire i blocchi Bidet Side e Bidet Front. Posizionare i blocchi uno sull’ altro usando gli snap ad oggetto medio come mostrato in figura 2.49. Figura 2.49 Posizionamento dei tre blocchi Rendere visibile la Tavolozza di creazione facendo clic sull’ icona corrispondente. Fare clic su parametro Punto e posizionarlo nel punto medio come mostrato in figura 2.50. Figura 2.50 Posizionamento Punto Passare ora alla finestra Azioni presente nella Tavolozza di creazione. Selezionare Azione di spostamento. Selezionare il parametro posizione e in seguito, utilizzando una finestra di selezione, selezionare tutte le geometrie e il parametro e premere <Invio>. Posizionare l’azione di Spostamento vicino al parametro Punto. 24 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. Voglia di pigrizia… i blocchi Figura 2.51 Posizionamento movimento Nella finestra Parametri fare clic su Parametro visibilità e posizionarlo come mostrato in figura 2.52. Figura 2.52 Posizionamento visibilità Fare doppio clic sul Parametro visibilità, per rendere visibile la finestra Stati di visibilità. Selezionare lo stato esistente (Stato di visibilità0) e rinominarlo Plan. Fare clic su Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati. 25 ca p ito lo 02 nuovo e creare uno stato di visibilità chiamato Front e uno stato di visibilità chiamato Side, mantenendo invariate le caratteristiche proposte. Figura 2.53 Stati di visibilità Top, Front e Side La sequenza così scritta sta a significare che prima vedrete la vista Top, poi la Front e infine la Side. L’ordine però può essere modificato selezionando e spostando le viste attraverso i tasti Sposta in alto, Sposta in basso. Fare clic su OK, poi nel pannello Visibilità (scheda contestuale Editor blocchi) fare clic su Rendi Invisibile. Selezionare i blocchi con la vista Front e con la vista Side e premere <Invio>. Notare che le viste selezionate spariscono premendo <Invio>. Sulla barra dei menu Editor Blocchi cambiare vista selezionandola dal menu a discesa mostrato in figura 2.54. Ripetere le stesse operazioni alternando le varie viste. Nella barra dei menu Editor Blocchi fare clic su Chiudi Editor blocchi. AutoCAD chiederà di salvare le modifiche, scegliere Salva. Nella barra dei menu Disegna attivare il comando Inserisci blocco, scegliere Bidet e posizionare nell’area di disegno. Selezionare il blocco, per attivare i grip. Fare clic sul Grip Visibilità e provare a scegliere le varie viste. Figura 2.54 Cambio viste Figura 2.55 Blocco bidet completo 26 Materiale di proprietà di 4m group www.4mgroup.it – Tutti i diritti riservati.