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per pregare... - Seminario di Vicenza

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per pregare... - Seminario di Vicenza
d. Alberto Dinello
d. Stefano Piccolo
d. Marco Sterchele
c/o Seminario Vescovile
Borgo S. Lucia, 43
36100 Vicenza (VI)
Tel. 0444/501177
E-mail:
[email protected]
[email protected]
[email protected]
N°
132 NOVEMBRE 2015
Sito internet: www.seminariovicenza.org
Cari amici ministranti un saluto caro a tutti voi e ai vostri responsabili.
Domenica 25 ottobre scorso abbiamo terminato, con le ultime 3 zone, la “grande maratona” delle giornate
zonali del ministrante portando in cuore la gioia e l’allegria di tanti ragazzi incontrati qua e là per la nostra
cara diocesi. Ora l’appuntamento è per il Convegno Diocesano il prossimo 28 dicembre… vi aspettiamo!!!
A pag. 2 di questo numero del K-News prosegue la riflessione sugli ultimi quattro atteggiamenti per
diventare ed essere un bravo ministrante: buona scoperta e buon impegno a tutti (vedi chieri-card).
A pag. 4 trovate un bel contributo del gruppo ministranti della parrocchia di Cologna Veneta che ha
voluto condividere con noi una sua esperienza speciale. In questo mese iniziano i gruppi vocazionali dei
“Chiamati per Nome” per ragazzi e del “Gruppo Betania” per ragazze (vedi K-News ottobre n° 131)
PER PREGARE...
«Seguimi!»
GIOIA
Dal Vangelo di Matteo
5,1-12
Gesù, vedendo le folle, salì sul monte e si mise a
sedere. I suoi discepoli si accostarono a lui, ed egli,
aperta la bocca, insegnava loro dicendo:
«Beati i poveri in spirito, perché di loro è il regno dei
cieli.
Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.
Beati i mansueti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che sono affamati e assetati di giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché a loro misericordia sarà
fatta.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati quelli che si adoperano per la pace, perché
saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per motivo di giustizia, perché di
loro è il regno dei cieli.
Beati voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno
e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male
per causa mia. Rallegratevi e giubilate, perché il
vostro premio è grande nei cieli; poiché così hanno
perseguitato i profeti che sono stati prima di voi.
Festeggiare i Santi significa celebrare una Storia
alternativa. La storia che studiamo sui testi scolastici,
la storia che dolorosamente giunge nelle nostre case,
nei giornali è fatta di violenza e di prepotenza. Si può
scriverne un’altra ricca di gioia se ci facciamo aiutare
da Dio.
Le Beatitudini ci ricordano
con forza qual è la logica
di felicità a cui Dio ci
invita.
Siamo nella GIOIA se
attraverso le nostre parole,
i nostri gesti, il nostro
comportamento sapremo
amare e accettare chi ci è
v ic ino
senza
far e
differenze. Cambiando noi
stessi riusciremo a far
cambiare o rinnovare il mondo che è attorno a noi.
grazie a tutto questo chi ci incontrerà
Quanti santi vivono al nostro fianco la vita di ogni
giorno senza che nessuno mai li eleverà alla gloria
degli altari! Non compiono gesti particolari, ma
cercano di essere onesti e veri in tutto quello che
fanno. Da qui nasce la vera gioia e non
dall’imbroglio.
ATTIVITÀ:
In questo mese fai
attenzione a quante bugie
dic i per ché t i se i
dimenticato dei compiti
che ti erano stati affidati.
Fai attenzione a come incontri gli altri, se eviti
qualcuno perché ti è antipatico. Prova a conoscerlo
prima di giudicarlo.
Fai attenzione a come vivi il tuo servizio, se lasci lo
spazio anche agli altri o se vuoi fare tutto per farti
vedere.
«Seguimi!»
Carissimi ministranti,
siamo arrivati alla terza e ultima tappa (sigh! ) del percorso di scoperta
dei 10 atteggiamenti che è invitato a mettere in pratica un bravo ministrante.
Il settimo atteggiamento ci ricorda che un ministrante è sempre pronto e sveglio! Ma questo non si
improvvisa di sicuro quando varchi la porta della chiesa o della sacrestia: è in casa che inizi
ad imparare la prontezza nell’ascoltare ciò che ti chiedono i tuoi genitori… ma soprattutto
nel rispondere loro facendo quanto ti hanno chiesto! E se questo viene fatto subito, senza
dire “Un attimo e arrivo…” (e poi passa un’ora!), tanto meglio! Ecco perché ci abbiniamo il
cellulare: come sei prontissimo a rispondere ai messaggi e alle chiamate, altrettanto potresti tentare
di fare per quelle occasioni in cui gli altri ti domandano qualcosa.
E veniamo all’ottavo atteggiamento che riguarda il saper coltivare il silenzio interiore ed esteriore.
Sono importanti entrambe le dimensioni: il silenzio interiore dice che sei
concentrato su ciò che stai facendo, che sai raccogliere tutti i tuoi pensieri e
sentimenti, per indirizzarli sull’obiettivo da raggiungere, come fa uno sciatore
quando si lancia sulla pista! Ma se non fai tacere i rumori fuori di te, tutto è
inutile! Te lo vedi uno che studia mentre la televisione o la radio sono accesi?
Beh, lasciamo a te immaginare che cosa potrà rimanere nella sua memoria...
Come esercizi per allenarti a scoprire il valore del silenzio ti proponiamo di:
1) provare ad ascoltare ciò che senti: scrivi su un foglio quanti suoni e rumori hai sentito,
sia dentro la tua camera sia aprendo la finestra. Ci sono differenze nei due casi?
2) prova a contare un minuto senza guardare l’orologio: vediamo se hai una buona
percezione del tempo oppure no! Fai partire il cronometro e poi fermalo quando, secondo
te, hai raggiunto i 60 secondi: controlla sul display quanti sono veramente...
Il nono atteggiamento evidenzia ciò che potremmo anche fare a meno di dire: un bravo
ministrante fa tutto con grande gioia! Ricordati: il funerale è solo una delle celebrazioni che
vengono fatte nella chiesa… le altre sono tutte occasioni di festa e di allegria, se hai avuto
l’occasione di fare servizio durante un battesimo, una cresima, un matrimonio, e soprattutto nella
celebrazione a cui Dio ci invita ogni settimana: l’Eucaristia. Quante volte papa Francesco ci ha
ricordato che il cristiano deve mostrare sul proprio volto la gioia di essere discepolo di Gesù, di
sentirsi amato da Lui. La gioia dovrebbe vedersi in tutto ciò che sei e che fai!
Siamo arrivati in fondo! Ti invitiamo adesso a prendere in mano la chieri-card che hai ricevuto
nell’incontro vicariale o zonale nella Giornata del ministrante fatta di recente, per scrivere con una
penna sul retro, accanto alle 9 parole lì riportate, il decimo atteggiamento, che viene definito «la
virtù nascosta»: l’umiltà.
Ci sono tanti santi e sante che l’hanno vissuta, testimoniando il Vangelo di
Gesù attraverso i gesti più nascosti, nella gratuità, con una grande attenzione
verso chi era nel bisogno. A noi sembra bello vedere in Maria, la mamma di
Gesù, colei che possiamo pregare per chiedere il dono dell’umiltà: quello che
non ci fa pensare di essere migliori degli altri, né di saper tutto!
Potresti allora andare a leggerti il cantico del Magnificat, che trovi al cap. 1 del
vangelo secondo Luca, nei versetti dal 46 al 55. Anzi, sarebbe molto bello se ti
mettessi di impegno nel cercare di impararlo a memoria, perché così potresti
unire la tua preghiera ai cristiani che usano questo bel testo nella preghiera dei
vespri quando il sole inizia a scendere sull’orizzonte…
Con questo numero termina la prima parte del nostro cammino formativo. Dal mese di dicembre
anche noi scopriremo alcuni aspetti della misericordia del Signore: con l’apertura della Porta santa
chiederemo a Dio di aiutarci a tener aperto il nostro cuore, la nostra mente, la nostra volontà,
affinché Lui possa fare in ciascuno di noi cose grandi…
Buon cammino!
In questo numero diamo spazio ad esercizi 2D e 3D: provare... per capire!
E come sempre ecco a voi le soluzioni!
Ciaooooo
dalla Rubrica…
Chiamati a servire
Fiera di Primiero (TN) - Domenica 6 Settembre 2015
i chierichetti della parrocchia di Cologna Veneta, nel
contesto del loro primo campo-scuola ministranti,
hanno ricevuto la visita di don Alberto Dinello,
responsabile diocesano dei ministranti.
La mattinata è iniziata con una breve preghiera
sulla figura di Maria e poi proseguita con un’attività
riguardante la figura del ministrante. Ai ragazzi è
stato presentato il brano del Vangelo di Matteo in
cui si narra la vocazione dello stesso apostolo. Una
chiamata a “seguire” dunque, ma soprattutto a “servire” Cristo. Sull’onda di questa lettura, Don
Alberto ha poi illustrato loro il “Decalogo del Ministrante” mediante il quale i ragazzi hanno
potuto riflettere sul loro ruolo nella vita della comunità. In particolare i ministranti sono stati
invitati a considerare il loro servizio all’altare guardando ai rapporti in famiglia, con gli amici, a
scuola… e in generale considerando la vita quotidiana.
Quello che è emerso è che l’essere al servizio di Cristo non può concludersi “semplicemente” con
il servizio all’altare, bensì deve essere uno stimolo per vivere la vita con la disposizione d’animo
di chi si presta ad aiutare, ad amare, dunque a servire il prossimo. I ministranti hanno quindi
terminato l’attività scrivendo su un cartellone alcune loro esperienze quotidiane in cui
dimostrano il loro essere ministranti anche nella vita di tutti i giorni.
Don Alberto ha in seguito presentato alcune iniziative riguardanti il Seminario di Vicenza, come
la “Giornata del Seminario”, in programma il 24 gennaio prossimo, che avrà come slogan
vocazionale la parola “Seguimi” tratta proprio dal passo sopracitato inerente la vocazione di
Matteo. Il gruppo di Cologna Veneta è stato infine invitato a visitare lo stesso Seminario di
Vicenza, al fine di conoscere maggiormente uno dei luoghi più importanti della Diocesi dove
ragazzi e giovani si interrogano, camminando insieme, sulla loro vocazione.
La mattinata è terminata con la Santa Messa presieduta da Don Alberto e dal diacono Giuliano
Rebusti, guida dei ministranti colognesi. Durante la celebrazione, al momento dell’omelia, si è
riservato uno spazio anche per l’ascolto di alcune storie personali di servizio. Alcuni ministranti
hanno voluto infatti condividere la loro personale esperienza di servizio, passaggio significativo
a coronamento del percorso di riflessione intrapreso durante il campo-scuola.
Dopo una mattinata di intenso lavoro e riflessione ci siamo seduti a tavola molto volentieri con
un pranzo preparato dalle bravissime cuoche che, anche qui, vogliamo ringraziare per il
l’impegno e la loro generosità ad assolvere un compito così gravoso come quello di saziare un
gruppo di 16 affamatissimi ragazzi. Nel ringraziare
infine tutte le altre persone, il diacono Giuliano, i
genitori, il nostro autista Gigi, che hanno reso possibile
questo campo-scuola, un sentito grazie va a don
Alberto per la giornata condivisa e per gli spunti
importanti che ci ha dato per comprendere meglio il
significato di essere al servizio di Cristo e del prossimo.
Gli animatori del gruppo ministranti
di Cologna Veneta
Federico, Giammarco, Isabella
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