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il diario di bordo - Istituto Comprensivo D`Aosta Ottaviano

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il diario di bordo - Istituto Comprensivo D`Aosta Ottaviano
ISTITUTO COMPRENSIVO “D’AOSTA”
Tutti gli usi della parola a tutti, non perché tutti siano artisti, ma perché
nessuno sia schiavo (Rodari)
IL DIARIO DI BORDO
Nella nostra scuola si sta diffondendo, con ottimi
risultati, l’uso del diario di bordo. Il diario di bordo è un
diario che gli alunno tengono al fine di riportare tutto ciò
che riguarda lo svolgimento di attività e di compiti, anche non scolastici, tenendo in
particolar riguardo le riflessioni sulle abilità
metacognitive messe in gioco. Ovviamente la
complessità dei contenuti aumenta con le abilità di
produzione scritta dei bambini, ad esempio, nella
scuola dell'infanzia, il diario può essere costituito
da etichette iconiche che i bambini appongono in
appositi spazi approntati giornalmente, quando sono stimolati a riflettere sui giochi fatti;
mentre nella scuola primaria è costituito da testi brevi e molti disegni, fino alla scuola
secondaria che ne valorizza gli scopi narrativi e biografici. Sono tanti gli esempi
arrivati in redazione che mostrano la duttilità dello strumento e la creatività con cui i
bambini e i ragazzi se ne appropriano. Generalmente il Diario diventa un’occasione
proficua per iniziare l’anno scolastico e poi diventa gradualmente un compagno di
lavoro e di studio quasi quotidiano.
La sua polivalenza didattica è spendibile su più fronti,
vediamone alcuni
Aspetto metacognitivo. Il Diario di Bordo aiuta gli alunni a riflettere sulla logica della
composizione, sulle strategie adottate per raggiungere gli scopi di visibilità e di
comprensibilità degli elaborati, sul tempo che passa, favorendo la loro evoluzione
cognitiva e psico – affettiva e quindi è adatto a sviluppare itinerari di verifica delle
proprie capacità di selezionare e di controllare i processi conoscitivi.
Aspetto narrativo. Il Diario di Bordo induce gli alunni a raccontare la realtà che li
circonda, ad esprimere le storie, gli incontri, le persone e, in questo modo, promuove la
I.C. “D’AOSTA” viale O. Augusto, 1 80044 Ottaviano tel fax 081 8278046-NAIC8CG00G www.icdaosta.gov.it c.f. 84005830637
Istituto in Rete collaborativa con le Università di Salerno, di Napoli “L’Orientale”, di Napoli “Federico II”, di Napoli
“Parthenope” e di Macerata - Rete Scuole Associate Unesco
coscienza dei dinamismi sociali ed umani. Inoltre diventa occasione per descrivere gli
ambienti familiari, oltre a quelli scolastici, i luoghi pubblici e civili,
Aspetto autobiografico. Il Diario di Bordo è uno strumento utilissimo a sviluppare lo
sguardo interiore, cioè quel particolare moto del pensiero che analizza ciò che ci capita
e ne verifica i significati. Permette all’alunno di rivedersi in azione, rendendo
valorizzabili tutti gli aspetti vissuti.
Aspetto cooperativo e non violento. Il Diario di Bordo essendo uno strumento di
riflessione e di inintenzionale descrizione di sé conduce lentamente il soggetto a venir
fuori, ad esporsi, a esprimere i propri gusti, le preferenze, le problematiche, le speranze
e le gioie e, in questo modo, mette ciò che gli sta più a cuore a disposizione degli altri
creando una sinergia di reciproca accoglienza, generando uno spazio relazionale di
incontro che ha effetti benefici sulle persone che lo utilizzano.
Cosa contiene. Com’è fatto. Generalmente il Diario è uno strumento adottato
dall’alunno, quindi si adegua ai ritmi e alla creatività di chi lo produce; per questo non
ci sono regole rigide di strutturazione. Ogni
capitolo ed ogni fase devono essere
segnalati dalla data, che in questo tipo di
operazione didattica è fondamentale; infatti
esprime il passaggio del tempo e la lenta
maturazione dei rapporti. Inoltre il diario è
guidato dai tutti i docenti della classe e non
solo da quello di Italiano, perché ciascun
docente ha diritto ad uno spazio di racconto.
La prima pagina è la copertina dell’anno e riporta la tematica generale affrontata,
mediante un breve scritto, un disegno, una poesia. Durante l’anno, poi, esso può seguire
il ritmo delle Unità di Apprendimento e iniziare un capitolo con una breve riflessione
sulla sottotematica proposta. Si snoda poi su qualche attività scolastica particolarmente
significativa e dedica alcune pagine alla vita privata e familiare dell’alunno: il
compleanno, una festa religiosa, un evento familiare, un viaggio, le vacanze, un film
visto, una gita, un libro letto ecc. E’ composto da brevi testi, disegni, fotografie; riporta
anche qualche incursione del docente che può regalare un proprio breve scritto. Alcune
volte esso contiene brevi riflessioni sui propri vissuti, la verifica degli apprendimenti,
un’autovalutazione, il ritratto di qualche persona o personaggio ritenuto importante, il
proprio eroe fumettistico, brani di canzoni, insomma tutto ciò che si ritiene significativo
per la propria vita.
I.C. “D’AOSTA” viale O. Augusto, 1 80044 Ottaviano tel fax 081 8278046-NAIC8CG00G www.icdaosta.gov.it c.f. 84005830637
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I diari di bordo inviati in redazione
Gli alunni della 2^A della scuola primaria hanno creato dei Diari di Bordo con tanto
di copertina adornata da cuori, palloncini, decori ed hanno cominciato con la
descrizione del loro primo giorno di scuola. Simpaticissimo il testo di Aldo che scrive:
“A scuola ho 16 compagni, ma ho quattro amici del cuore. Il mio numero preferito è
il 18.” Tutti poi hanno riportato le emozioni che suscita la parola “viaggio” e si sono
rifatti ai versi famosi di Rodari “I signori genitori se hanno voglia di viaggiare debbono
farsi accompagnare”. E’ stupefacente vedere come si può parlare di classici, ritenuti
indigeribili, ai bambini di seconda, facendo gustare le storie di Ascanio e di Enea e degli
avventurosi viaggi descritti nell’Eneide, finanche la sibilla Cumana e il viaggio
nell’Ade. E poi pagine di autografi, problemi di matematica, i bambini nel mondo, la
celebrazione della giornata della terra il 22 aprile, l’alfabeto dei diritti. Una cosa assai
interessante riguarda la capacità di sviluppare percorsi metacognitivi semplici e chiari:
ciò che mi piacerebbe imparare a scuola, io imparo meglio quando … .
Gli alunni delle classi seconde B, C, D hanno prodotto un particolare tipo di Diario di
Bordo che ha preso la forma del libriccino della pace; un simpaticissimo vademecum,
molto colorato ed aggiornato, che è un esempio di dossier a
misura di bambino, ma non ha nulla da invidiare, per
precisione ed approfondimenti, a quello degli adulti: cos’è
la pace, un mondo vissuto da tanti popoli, gli ambienti
naturali, i vestiti tipici legati al clima, l’urbanistica, le
lingue del mondo e tante metafore bellissime, come quella di
un bambino e di un genitore sotto un ombrello: “Quando
scoppia la guerra è come se il mondo si nascondesse dietro
le nuvole.” Sempre gli stessi bambini poi hanno fatto uno
strano e gioioso regalo al preside, senza che le maestre ne
sapessero nulla. Gli hanno regalato il “Libro del destino”
una raccolta amorevole di frasi, disegnini, colori, ritratti di
animali che proiettano il loro preside nel futuro.
Alcuni alunni della classe 3^D della scuola primaria ci hanno inviato il loro “Fischia
il treno nell’aria azzurra” coloratissimo e vivace. Le pagine avviano il discorso
dall’accoglienza ed espongono ciò che, prima di partire si mette in valigia; qualcuno
scrive che in valigia ci mette l’attenzione, la collaborazione, il coraggio, l’autostima, la
partecipazione. Non mancano i ritratti dei compagni di banco, la descrizione del
paesaggio noto della montagna con i suoi uccelli e i suoi alberi, il racconto del passato e
della visita dei nonni. Per esempio Nonno Michele racconta dei suoi giochi di ragazzo,
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della trottola; un’altra nonna scrive che ha potuto studiare solo fino alla quarta
elementare; un’altra ancora dei suoi quattro splendidi figli; un’altra della sua Barbie e
delle maestre di una volta. Una fantasmagoria di temi, ritratti, aneddoti, episodi
esilaranti riguardanti il tempo che trascorre, i cambiamenti del mondo, la Marcia dei
Diritti, la Shoah, le preghiere dei bambini. Alcune sezioni sono dedicate ai libri di
viaggi come quello che hanno come protagonista Gulliver e il villaggio di Lilliput. Non
mancano infine le domande esistenziali profonde; allora diventa una stupenda lezione
rendersi conto di come i bambini sanno interrogarsi: in quale misura dobbiamo amare
le cose in cui crediamo? Cosa per noi è prezioso? Si può uscire dal bullismo?
Anche gli alunni della quarta A hanno prodotto un diario di bordo ricco di immagini,
poesie, riflessioni legate ai vari momenti dell’anno e ai vari temi che sono stati toccati.
Sono riportati anche alcuni laboratori linguistici come “Il gomitolo di storie” che hanno
svolto con l’aiuto dei genitori e i momenti legati allo sport, alle festività natalizie e ai
mercatini Telethon.
I ragazzi più grandi della classe 5^D della scuola primaria, poi, riportano le biografie
dei grandi pacifisti, delle donne coraggiose come Rosa Parks, con tanto di citazioni
originali. Essi richiamano spesso i testi delle canzoni preferite come “Il peso della
valigia” di Ligabue oppure”Rotolando verso sud” dei Negrita o di Pino Daniele.
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