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ISTITUTO COMPRENSIVO “San Sperato

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ISTITUTO COMPRENSIVO “San Sperato
UNIONE EUROPEA
REPUBBLICA ITALIANA
REGIONE CALABRIA
IC “SAN SPERATO –
CARDETO”
ISTITUTO COMPRENSIVO “San Sperato - Cardeto”
Via Riparo Cannavò, 24 - 89133 Reggio Calabria
Telefono 0965/672052 - 683088 - 673553 - Fax 0965/673650 COD. MEC. RCIC875006- Cod. Fisc. 92081250802
Prot n. 8196/A5
Reggio Calabria 14.10.2015
ATTO D’INDIRIZZO AL COLLEGIO DEI DOCENTI PER LA PREDISPOSIZIONE DEL POF TRIENNALE
a decorrere dall’anno scolastico 2016-2017
EX ART.1, COMMA14, LEGGE N.107/2015.
Al Collegio dei Docenti
Alla Funzione strumentale Area 1 POF
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
 VISTO il D.P.R. n. 275/99;
 VISTO l’art. 25 del Decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 ;
 VISTO il D.P.R. 20 MARZO 2009, N.89, recante Revisione dell’assetto ordinamentale,
organizzativo e didattico della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione ai sensi
dell’art. 64, comma 4, del Decreto Legge 25 GIUGNO 2008 , N. 112 , convertito, con
modificazioni, dalla Legge 4 AGOSTO 2009, N. 133;
 VISTO l’art. 14 del C.C.N.L., commi 2,3,4 dell'Area V relativo al quadriennio normativo
2006/2009;
 VISTO il d.p.r. n. 275 dell'8 marzo 1999 così come modificato ed integrato dalla Legge n. 107
del 13 luglio 2015;
 VISTO l'art. 1, commi 14, 15, 16, 17, 29, 40, 63, 78, 85, 93 della Legge n. 107/2015;
 VISTO il d.p.r. n. 80 del 28 marzo 2013;
 ESAMINATO il piano dell’offerta formativa della scuola per l’anno scolastico 20015/2016;
 PRESA VISIONE della Nota MIUR del 1° settembre 2015, relativa al Rapporto di
Autovalutazione e al Piano di Miglioramento;
 PRESO ATTO delle indicazioni fornite dal MIUR con la Nota del 21 settembre 2015,
riguardante l'organico aggiuntivo;
 TENUTO CONTO che l'Istituto San Sperato-Cardeto ha negli anni elaborato un piano
dell'offerta formativa sulla base dei bisogni e delle esigenze espresse dalle famiglie e dagli
alunni, nonché delle offerte educative programmate sul territorio;
 TENUTO CONTO delle disposizioni in merito all’attuazione degli Indirizzi Nazionali per il





Curricolo (art.1, c.4 DPR 20.03.2009 n.89, secondo i criteri indicati dal DM 254 del
16.11.2012);
TENUTO CONTO delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012;
TENUTO CONTO delle risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel
Rapporto di Autovalutazione;
PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1. le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno
scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta
formativa (d’ora in poi: Piano);
2. il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le
attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal
dirigente scolastico;
3. il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
4. esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i
limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al
MIUR;
5. 5. una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà
pubblicato nel portale unico dei dati della scuola;
PRESO ATTO che le norme contenute nella Legge n. 107/2015 devono ancora essere fatte
oggetto di disposizioni successive anche di tipo amministrativo;
PREMESSO che lo scopo del presente documento è di orientare l’attività decisionale del
collegio dei docenti in ordine ai contenuti tecnici di competenza in particolare gli obiettivi
strategici, le priorità, gli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, che devono
trovare adeguata esplicitazione nel Piano Triennale dell’Offerta Formativa, e sugli
adempimenti che il corpo docente è chiamato a svolgere in base alla normativa vigente
EMANA
i seguenti indirizzi relativi alla realizzazione delle attività didattiche e formative della scuola, in una
logica di continuità con le buone pratiche già esistenti e dentro una prospettiva orientata alla
successiva e puntuale pianificazione triennale dell'offerta formativa:
1. Rendere coerente il POF triennale con quanto emerso dal RAV e con quanto previsto nel
PdM.
2. Migliorare la qualità dei processi formativi individuando uno o più obiettivi strategici di cui
al comma 7, punti a-s dell'art.1 della Legge n. 107/2015.
3. Vagliare i progetti e le attività di arricchimento ed ampliamento dell'offerta formativa, alla
luce della loro coerenza con i punti 1 e 2.
4. Trovare modalità e forme per presidiare il piano dell’offerta formativa nelle fasi di
realizzazione, monitoraggio, autovalutazione e rendicontazione sociale dei risultati.
5. Individuare i bisogni formativi del personale in coerenza con le azioni di miglioramento da
attivare, con particolare attenzione alla valorizzazione delle professionalità esistenti e alle
esigenze espresse dalla Legge n. 107/2015.
Al fine di meglio definire gli ambiti di intervento da parte del Collegio dei docenti, si precisa quanto
segue:
In ordine al punto 1, qui di seguito si riportano le priorità emerse dal RAV, le criticità e le Aree di
riferimento, i traguardi e gli obiettivi operativi.

Area degli Esiti nel cui ambito si deve attivare il miglioramento:
ESITI DEGLI STUDENTI
Risultati scolastici
Risultati nelle prove
standardizzate nazionali
Competenze chiave e di
cittadinanza
DESCRIZIONE DELLA
PRIORITA'
Migliorare gli esiti di
apprendimento conseguiti dagli
studenti dell'Istituto in termini
di miglioramento dei risultati
Necessità di proseguire
nell'azione di
revisione/miglioramento della
progettualità formativa
intrapresa dalla scuola
Aumentare il successo degli
studenti nelle prove Invalsi
Innalzare il livello medio di
competenze chiave e di
cittadinanza raggiunto dagli
alunni
DESCRIZIONE DEL
TRAGUARDO
Ridurre il numero di alunni con
insufficienze nelle competenze
disciplinari di base. Aumentare il
numero degli alunni con livelli di
eccellenza
Implementazione di una
Progettazione didattica condivisa
e promozione della cultura della
valutazione e autovalutazione
Mantenere la media di istituto
nelle rilevazioni nazionali rispetto
a scuole con contesto socioeconomico e culturale simile
(ESCS)
Acquisire competenza nella
progettazione e nella valutazione
per competenze.
La scuola ha fissato tali priorità strategiche sulla base della reale possibilità di catalizzare le energie
intellettuali interne, i contributi e le risorse del territorio, le risorse finanziarie e strumentali
disponibili verso il perseguimento degli obiettivi strategici connessi. Dalla valutazione interna e dagli
esiti degli alunni è emersa l'esigenza di realizzare una sistematica attività di rafforzamento/recupero
delle competenze di base e di potenziamento delle eccellenze e nel contempo, mirare all'equità del
successo formativo in tutte le discipline
 Obiettivi di processo
AREA DI PROCESSO
Curricolo, progettazione e valutazione
Ambiente di apprendimento
OBIETTIVO DI PROCESSO
Proseguire nella revisione del curricolo verticale per
competenze in un’ottica innovativa e condivisa
Rivedere e diffondere maggiormente i format
esistenti per la progettazione e la valutazione alla
luce del percorso di formazione intrapreso dai
docenti
Divenire competenti nella strutturazione di prove di
verifica comuni e nella costruzione di verifiche/prove
esperte
Qualora la nuova assegnazione delle risorse
economiche lo consentirà si provvederà a dotare
personale e aule di supporti tecnologici alla didattica
Orientamento
organizzazione
della scuola
strategico
Sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane
e Monitorare Mission e obiettivi anche al fine di
un’eventuale revisione nel processo di valutazione
Estendere la partecipazione alla valutazione dei
risultati dei processi e al processo di miglioramento
anche alle partnership e al territorio
Effettuare attività di monitoraggio per la rilevazione
del grado di conoscenza dei valori della mission e dei
criteri scelti per la sua realizzazione
Proseguire nella formazione dei docenti sulle
esigenze
dell’Istituto
(Curricoli,
Unità
di
Apprendimento, Valutazione per competenze)
Costruzione di una Banca dati delle competenze e
delle esperienze professionali e formative dei singoli
docenti
Creare cloud condivisi, accessibili dal sito
istituzionale, per la diffusione di, materiale didattico
e buone pratiche, nell'ottica di autoformazione
Gli obiettivi di processo afferenti al perseguimento delle priorità strategiche prefissate, sono stati
individuati all’interno del processo di miglioramento attivato da questa istituzione che ha
partecipato alla sperimentazione Vales. Pertanto gli obiettivi proposti tengono conto dei risultati del
RV (Rapporto di valutazione esterna), dei processi attivati all’interno del PdM (Piano di
Miglioramento), della comparazione RA – RV-PdM e della valutazione positiva degli stessi in termini
di fattibilità e impatto.
In ordine al punto 2, l'attenta lettura dei commi della legge rende necessario individuare uno o più
obiettivi, in una logica di coerenza con il POF della nostra scuola, la tipologia dell'Istituto, le priorità
del PdM, le risorse disponibili, anche di natura professionale, da integrare con la puntuale richiesta
dell'organico aggiuntivo.
In ordine al punto 3, tutti i progetti ed attività, previsti nel POF fino allo scorso anno scolastico,
debbono subire un vaglio rigoroso che non può e non deve essere fatto in riferimento al gradimento,
bensì all'efficacia educativa e didattica rapportata al piano di miglioramento di cui al punto 1 e agli
obiettivi strategici individuati tra quelli enumerati nella recente legge di riforma.
In ordine al punto 4, fermo restando l'incertezza interpretativa della legge di riforma, soprattutto
per quanto riguarda le modalità di designazione ed utilizzo di funzioni e figure – alcune già presenti
nella scuola, altre da identificare in relazione al POF dell'anno scolastico in corso e al PdM e,
soprattutto, in vista dell'elaborazione di quello triennale - si sottolinea la necessità di presidiare gli
snodi più critici del PdM. Anche in questo caso si tratta di vagliare in modo accurato tutte le
disponibilità esistenti, in vista di un organigramma in grado di supportare la transizione dal POF al
PTOF
Infine, in ordine al punto 5, è necessario sottolineare che, con la Legge n. 107/2015, la formazione
in servizio è diventata “obbligatoria, permanente e strutturale”. Pertanto essa va rapportata al
fabbisogno professionale della scuola, definito in base alle esigenze di miglioramento, che sono
ineludibili perché emerse dall'autovalutazione d'istituto. Per quanto riguarda, invece,
l’aggiornamento professionale personale, la legge prevede l'attribuzione nominale di una “Carta
elettronica”.
Si tratta, in ogni caso, di arricchire le competenze professionali, sviluppando un’articolazione della
funzione docente sempre più qualificata e complessa. La qualità di una scuola ha come condizione
essenziale una elevata qualità della professionalità docente, intesa anche come la capacità dei
singoli professionisti di porsi all’interno di una logica di sistema che vede il contributo di ciascuno
per il miglioramento dell'offerta formativa di tutta la scuola, valutata in base ai risultati formativi.
L’Offerta Formativa deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti
indicazioni, ma facendo anche riferimento a vision e mission condivise e dichiarate nei piani
precedenti, nonché del patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito
a costruire l’immagine della scuola.
È necessario:
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rafforzare i processi di costruzione del curricolo d’istituto verticale e caratterizzante
l’identità dell’istituto;
strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano
esattamente alle Indicazioni Nazionali ed ai Profili di competenza, tenendo presente che con
esse il MIUR esplicita i livelli essenziali delle prestazioni (LEP), dunque non il punto di arrivo
per gli studenti migliori, bensì i livelli che obbligatoriamente devono essere conseguiti da
ciascuno studente nell’esercizio del diritto-dovere all’istruzione.
migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio
(curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per ordine di scuola,
curricolo d’istituto);
superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico
in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica, allo sviluppo delle
competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti
disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze
logicomatematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare,
iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche);
operare per la reale personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in
difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della
valorizzazione delle eccellenze;
monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una
segnalazione precoce di casi potenziali DSA/ BES/ dispersione);
abbassare le percentuali di dispersione e di abbandono;
implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione,
miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo;
integrare funzionalmente le attività, i compiti e le funzioni dei diversi organi collegiali;
potenziare ed integrare il ruolo dei dipartimenti e delle Funzioni Strumentali al POF;
migliorare il sistema di comunicazione, la socializzazione e la condivisione tra il personale, gli
alunni e le famiglie delle informazioni e delle conoscenze interne ed esterne relative agli
obiettivi perseguiti, le modalità di gestione, i risultati conseguiti;
promuovere la condivisione delle regole di convivenza e di esercizio dei rispettivi ruoli
all’interno dell’istituzione;
generalizzare l’uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza;
migliorare quantità e qualità delle dotazioni tecnologiche;
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migliorare l’ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica);
sostenere formazione ed autoaggiornamento per la diffusione dell’innovazione
metodologico-didattica;
implementare i processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;
accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti,
accordi, progetti, fundraising e crowd funding;
operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo.
Ovviamente, in questa fase, la struttura del POF della nostra scuola resta essenzialmente la
medesima, in attesa di indicazioni che rendano possibile, anche sul piano della gestione contabile e
finanziaria, l'elaborazione di un piano dell'offerta formativa la cui processualità si dovrà sviluppare
nell'arco di un triennio.
Inoltre includerà:
 iniziative di formazione per gli studenti, compresa la conoscenza delle procedure di primo
soccorso (Legge n. 107/15 comma 16),
 attività formative obbligatorie per il personale docente ed ATA (Legge n.107/15 comma 12),
definizione risorse occorrenti, attuazione principi pari opportunità, parità dei sessi, lotta alla
violenza di genere e le discriminazioni, (con specifico impegno alla realizzazione di attività di
sensibilizzazione),
 percorsi formativi e iniziative diretti all'orientamento ed alla valorizzazione del merito
scolastico e dei talenti (Legge n. 107/15 comma 29),
 azioni per difficolta e problematiche relative all’integrazione degli alunni stranieri e con
italiano come L2,
 azioni specifiche per alunni adottati;
 azioni per sviluppare e migliorare le competenze digitali di alunni e personale attraverso il
Piano Nazionale per la Scuola Digitale (obiettivi specifici al comma 58),
 il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa,
(comma 2) e il fabbisogno di ATA (comma 3)
Il presente atto d’indirizzo, introdotto da una normativa recente, potrà essere oggetto di revisione,
modifica o integrazione.
Il Dirigente Scolastico
f.to Maria Morabito
Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai sens idell'art.3, c. 2 del D.lgs. n. 39/93
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