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Nerone, era poi così cattivo?
Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda ITALIA – Distretto 2050 – Anno di Fondazione 1957 Presidente: Renzo Dusi Presidente Rotary International 2014-2015: Gary C. Huang Governatore 2014-2015: Fabio Zanetti Assistente del Governatore: Marcello Sabatini Anno 2014-2015 Bollettino N. 20 Conviviale del 10 febbraio 2015 Park Hotel Desenzano del Garda (BS) V Serata Romana Nerone, era poi così cattivo? Soci presenti Amati Luigi Carattoni Angelo Casarini Giovanni Castelnovi Lodovico Cerri Brunello Codognola Giampiero Colombo Ambrogio Corica Giovanni De Aloe Antonio Dusi Renzo Forelli Pierangelo Gambarini Gaetano Gaoso Alessandro Gnesotto Marco Granelli Maria Guetta Andrea Hardiman G. Colin Masserdotti Giuseppe Merlin Marco Monti Alberto Palvarini Marco Pedercini Giorgio Peretti Gianluca Piccerillo Carmine Piccerillo Sergio Pontoglio Marco G. Salvini Genesio Schlude Herfried Valtorta Silvio Zavattaro Vittorio Il Presidente Dusi, appena iniziata la serata, ha ricordato Achille Goffi, imprenditore, già rotariano e amico, scomparso qualche giorno fa. Persona sempre positiva, insieme alla moglie, che spesso ha partecipato alla vita rotariana del club, si è fatto conoscere per le sue qualità e la sua simpatia. Chiedendo ai soci un momento di raccoglimento, il Presidente ha rammentato come si erano conosciuti e alcuni dei progetti affrontati insieme. Certamente ci sentiamo tristi in questo momento di commemorazione perché ancora una volta, come troppo spesso ultimamente sta accadendo al nostro Club, dobbiamo fare i conti con il tempo indifferente che passa sulle nostre vite chiamando a sé qualcuno di noi. “Sed fugit interea fugit irreparabile tempus”, recita Virgilio nelle sue Georgiche: “Ma fugge intanto, fugge irreparabilmente il tempo” e sentiamo profondamente il senso di queste parole che sfiorano come il vento le nostre anime lasciando sempre una traccia di malinconia. Sull’onda della letteratura latina e della storia di Roma, tratto distintivo dell’annata rotariana in corso, abbiamo assistito all’ottima relazione del nostro socio Gigi Amati che tra i suoi numerosi interessi ha anche quello per la storia di Roma. Il tema della relazione è stato il ritratto dell’Imperatore Nerone, il racconto sulla sua vita. Foto: il nostro socio Gigi Amati relatore della serata Ultimo della dinastia giulio-claudia, non godette del favore degli storici: forse perché la storia viene scritta sempre dai vincitori e Nerone fu Segretario: Sergio Piccerillo – Cell. 335 6614094 – e-mail: [email protected] www.rotarysalodesenzano.org – [email protected] Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda ITALIA – Distretto 2050 – Anno di Fondazione 1957 Presidente: Renzo Dusi Anno 2014-2015 Bollettino N. 20 Conviviale del 10 febbraio 2015 Park Hotel Desenzano del Garda (BS) comunque uno sconfitto; forse perché fu persecutore dei cristiani, oltre che matricida e fratricida nonché incendiario e suicida, in un mondo divenuto, dopo di lui, cristiano, non poteva che diventare un esempio negativo. Addirittura fu indicato come l’Anticristo e sulla sua tomba fu costruita una chiesa, oggi Santa Maria del Popolo a Roma. Ospiti Amati Giovanna Casarini Giuliana De Aloe Anna Guetta Lena Hardiman Donatella SchlüdeTina Valtorta Nucci Foto: John William Waterhouse – Il rimorso dell’Imperatore Nerone dopo l’uccisione di sua madre 1878 D’altra parte la storiografia dice di lui anche che fu tra i migliori imperatori. Nei quattordici anni di regno (54 - 68 d.C.) sin dall’inizio del suo potere fu soggetto a forte pressione, potere ottenuto a soli 17 anni, tra la guardinga e invadente madre Agrippina e le manovre del Senato, simbolo dell’oligarchia aristocratica, sempre inviso ai suoi occhi e sempre molto critico nei suoi confronti. Nerone fu molto amato dal popolo e per questo osteggiato dall’aristocrazia latifondista così ben rappresentata in Senato. Gli storici Svetonio e Tacito, appartenenti proprio alla classe degli aristocratici, non furono clementi nelle loro descrizioni di Nerone, ne enfatizzarono i difetti senza essere obiettivi. Quando morì, Nerone lasciò l’impero in ottimo stato, senza alcun segno di cedimento. La dimensione dei territori sotto il dominio romano aveva raggiunto la sua massima, estensione partendo dalle isole britanniche fino al Medio Oriente senza quasi soluzione di continuità. Insomma, questi fatti contrastano con l’immagine di dissolutezza e decadenza con cui fu dipinto e soprattutto contrastano con quel racconto che disegnava gli imperatori dopo Augusto come spregevoli sanguinari. Nerone nacque nel 37 da Agrippina, sorella esiliata di Caligola. Il suo nome era Lucio Domizio Enobarbo Nerone Claudio Cesare Augusto Germanico. Enobarbo perché aveva la barba rossa. Crebbe in pratica senza madre, esiliata, e senza padre. Quando Caligola morì, ucciso dai pretoriani, eletto Imperatore Claudio, Agrippina tornò dall’esilio e cominciò a tessere la sua tela di influenze che portò al potere il figlio Nerone. Segretario: Sergio Piccerillo – Cell. 335 6614094 – e-mail: [email protected] www.rotarysalodesenzano.org – [email protected] Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda ITALIA – Distretto 2050 – Anno di Fondazione 1957 Presidente: Renzo Dusi Anno 2014-2015 Bollettino N. 20 Conviviale del 10 febbraio 2015 Park Hotel Desenzano del Garda (BS) Bella e intrigante, Agrippina si fece sposare dallo zio Claudio Imperatore e riuscì a fargli adottare Nerone, nonostante egli avesse già due figli: Britannico e Ottavia. Forse perché Britannico era malato di epilessia, Claudio accettò l’adozione di Nerone, dopo avergli già fatto sposare Ottavia qualche anno prima. Agrippina fece in modo che Nerone avesse la migliore educazione chiamando come suo precettore il grande Seneca, fatto tornare allo scopo dall’esilio. Gli insegnamenti dello stoico di origine ispanica permisero a Nerone di farsi molto apprezzare e di ben destreggiarsi, anche se giovanissimo, in Senato. Nel 54 divenne imperatore in seguito alla morte di Claudio, avvelenato da una tempestiva e interessata ingestione di funghi. Anche il figlio di Claudio, Britannico, morì allo stesso modo e Agrippina non sembra essere, rispetto a queste morti, totalmente estranea. La nomina di Nerone a Imperatore fu un’operazione di palazzo. Dopo la morte di Claudio la notizia venne tenuta nascosta per i primi tempi, fino a che Nerone non fu nominato capo dell’impero, con l’appoggio dai pretoriani che gli giurarono fedeltà. I primi anni di governo di Nerone furono molto positivi, anche per l’influsso sapiente della madre Agrippina che aveva saputo mettere nei posti più rilevanti uomini di sua fiducia. Il Senato, tutto rivolto alla difesa dei propri interessi aristocratici, aveva perso la spinta propulsiva per lo sviluppo dell’Impero. Nerone, vista l’indolenza e la cupidigia dei senatori, sempre in conflitto latente con essi, decise di puntare sull’aiuto di molti liberti, di solito di origine orientale, per costruire una nuova struttura amministrativa dello stato. Molti di questi personaggi avevano dato dimostrazione di sapersi occupare molto bene dell’amministrazione dei beni delle famiglie romane e dunque meritavano la fiducia dell’Imperatore nel progetto di costruzione del nuovo stato. La nuova struttura fu ovviamente molto osteggiata dal Senato, che vedeva in questo modo limitato il proprio potere. Nonostante tale conflitto, tale scelta portò notevoli vantaggi alla cosa pubblica. Altra decisione positiva di Nerone fu il ripopolamento delle campagne del sud della penisola italica, contrastando il latifondo con la distribuzione di Segretario: Sergio Piccerillo – Cell. 335 6614094 – e-mail: [email protected] www.rotarysalodesenzano.org – [email protected] Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda ITALIA – Distretto 2050 – Anno di Fondazione 1957 Presidente: Renzo Dusi terre ai soldati e ai veterani. Anno 2014-2015 Bollettino N. 20 Conviviale del 10 febbraio 2015 Park Hotel Desenzano del Garda (BS) In ambito economico Nerone fu ispiratore e promotore di una coraggiosa riforma tributaria fondata sull’abolizione delle tasse indirette (dazi) e sullo stimolo dei commerci. L’idea di togliere i dazi per far circolare più merci e recuperare maggiori introiti con le tasse dirette non riuscì ad essere realizzata, proprio per l’avversione del Senato a rinunciare ai proventi che gliene derivavano. Nonostante ciò, non arresosi, nel 64 Nerone attuò il suo disegno di stimolare i commerci e l’economia attraverso uno strumento nuovo e diverso: la svalutazione monetaria. Diminuì infatti la quantità di oro presente nell’”Aureo” e la quantità di argento presente nel” Denario”, monete che circolavano nell’Impero del I e II secolo dopo Cristo. In questo modo, adottando in pratica una politica espansiva tramite la leva monetaria e la minore tassazione, favorì un grande sviluppo economico trainato soprattutto dall’edilizia e dal commercio. Una manovra “keynesiana” antelitteram. In politica estera continuò la strategia di deterrenza di Augusto piuttosto che l’aggressione con la guerra. Fu costretto ad intervenire in Britannia contro la rivolta capeggiata dalla donna guerriera, Boudicca, regina degli Iceni (60-61). Domò la rivolta e impose una nuova stabilità. Ebbe un grande successo anche contro i Parti, popolazione dell’odierno Iran e Iraq che rappresentava da sempre uno spauracchio per l’Impero. Riuscì con diplomazia a far incoronare re dell’Armenia Tiridate I, fratello di Vologese I re dei Parti, mantenendo l’Armenia sotto il controllo di Roma. Con lo stesso spirito promosse l’esplorazione di nuovi territori, verso il Sudan e verso il Baltico, come verso la Cina sulle orme di Alessandro Magno. Foto: testa di marmo di Nerone Nerone si considerava un artista ed amava esibirsi in pubblico. Era anche Segretario: Sergio Piccerillo – Cell. 335 6614094 – e-mail: [email protected] www.rotarysalodesenzano.org – [email protected] Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda ITALIA – Distretto 2050 – Anno di Fondazione 1957 Presidente: Renzo Dusi Anno 2014-2015 Bollettino N. 20 Conviviale del 10 febbraio 2015 Park Hotel Desenzano del Garda (BS) uno spericolato auriga: correva personalmente con la sua quadriga negli spettacoli del Circo Massimo da lui stesso istituiti. Proibì gli spettacoli dei Gladiatori, che tanto sangue avevano fatto scorrere fino ad allora, per promuovere maggiormente intrattenimenti popolari più fantasiosi. Promosse una rivoluzione culturale impostata sulla diffusione della cultura greca e allo scopo istituì gli “Juvenalia” e le “Neronidi”. Era un artista, cantante, danzatore e collezionista di opere d’arte. Aveva una voce da basso ma poco potente. Per rinforzare la voce si sottoponeva a strani allenamenti: si stendeva supino e si faceva mettere una lastra pesante di piombo sul petto. Ma non erano le sole stranezze a cui si prestava: spesso si vestiva da donna ed essendo un po’ tarchiato e dal collo taurino, i suoi abbigliamenti non dovevano essere esteticamente molto apprezzabili. Amava la corsa delle quadrighe e quelle in gara nel Circo Massimo dovevano essere davvero spettacolari. Come già detto amava esibirsi davanti al suo popolo alla guida di una quadriga nelle gare al Circo Massimo, e il suo popolo amava quel grandioso spettacolo partecipando in massa. Più di 250.000 persone accorrevano allo spettacolo delle quadrighe al Circo Massimo, un quarto della popolazione di Roma. Dodici quadrighe dovevano percorrere 7 giri attorno a due obelischi di origine egizia posti agli estremi del percorso di gara. Le curve ad ogni mezzo giro diventavano sempre più veloci e spettacolari e ma pericolosissime. Gli auriga infatti, molto ben pagati e sempre in mezzo a donne bellissime, vivevano mediamente molto poco per la pericolosità estrema del loro mestiere. Nerone non fu solo estroso nella vita pubblica, in cui dimostrava la sua bipolarità di uomo di potere da un lato e di uomo popolare dall’altro, ma anche nella vita privata. Amò profondamente Poppea, che fece sposare formalmente ad un amico per poterla tenere vicino, essendo lui sposato sin da ragazzo con Ottavia. Ebbe da lei anche una figlia, Giulia Claudia, nata morta con sua grande tristezza. Non gli dispiaceva però l’amore omosessuale: sposò anche un liberto che gli rimase accanto fino all’ultimo giorno. Foto: Carlo Giorgio Pedercini, Gianluca Peretti e Marco Pontoglio Bina Segretario: Sergio Piccerillo – Cell. 335 6614094 – e-mail: [email protected] www.rotarysalodesenzano.org – [email protected] Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda ITALIA – Distretto 2050 – Anno di Fondazione 1957 Presidente: Renzo Dusi Anno 2014-2015 Bollettino N. 20 Conviviale del 10 febbraio 2015 Park Hotel Desenzano del Garda (BS) Viene ricordato purtroppo anche per molti omicidi il primo dei quali perpetrò contro la giovane Ottavia, di cui non era riuscito a liberarsi in altro modo dopo essersi innamorato di Poppea. Su istigazione della nuova amante, fece uccidere anche la madre Agrippina, divenuta oltremodo ingombrante e minacciosa. Prima di tentare la sua uccisione, eliminò tutti gli uomini che la madre aveva saggiamente distribuito nei centri di potere più importanti dell’Impero. Poi, con uno stratagemma, cercò di farla annegare dopo averla fatta salire su una nave manomessa in modo opportuno perché affondasse una volta in mare aperto, di ritorno verso il porto di Anzio da una festa sulle coste campane da lui stesso organizzata. La cosa non riuscì, ma Agrippina, nonostante a nuoto fosse riuscita a guadagnare la salvezza, avendo mandato inconsapevole un messaggio di aiuto all’Imperatore, fu raggiunta e uccisa dai sicari di Nerone. In punto di morte pronunciò la famosa frase: “Ventrem feri!” Colpisci il ventre! Lo stesso ventre che aveva generato il mandante assassino. Dal momento della morte della madre cominciò il vero declino dell’Imperatore. Un altro omicidio politico fu quello di Tigellino, compagno giovanile di tante avventure, delegato alla gestione del potere a cui aveva atteso in maniera sin troppo zelante, tanto da divenire una minaccia per Nerone stesso, il quale vedeva congiurati ovunque. Foto: da sinistra Genesio Salvini, Gigi Amati e Renzo Dusi Nerone è ricordato, forse ingiustamente, per il grande incendio che colpì Roma nel luglio del 64. L’incendio durò sei giorni e poi si riaccese per altri tre, distruggendo completamente quattro dei quattordici quartieri della città, danneggiandone molto gravemente altri sette. Sembra improbabile che l’Imperatore, in quei giorni lontano da Roma, fosse il colpevole dell’incendio. Numerosi furono gli incendi distruttivi in molte città dell’Impero, costruite in modo incoerente rispetto a tale fatale pericolo. Segretario: Sergio Piccerillo – Cell. 335 6614094 – e-mail: [email protected] www.rotarysalodesenzano.org – [email protected] Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda ITALIA – Distretto 2050 – Anno di Fondazione 1957 Presidente: Renzo Dusi Anno 2014-2015 Bollettino N. 20 Conviviale del 10 febbraio 2015 Park Hotel Desenzano del Garda (BS) Anche Roma aveva tale difetto ed aveva già subito diversi incendi prima di quello enorme del 64. Nerone, nel grande incendio, perse la sua villa più amata e piena di opere d’arte e ciò fa propendere per cercare altrove il colpevole forse in cause molto diverse, più legate alle abitudini dei cittadini di far uso in quei tempi di grandi bracieri. Nonostante ciò, Nerone intuì che montava sempre più l’opinione popolare di una sua responsabilità nel disastro. Pensò dunque di incolpare la setta dei cristiani, composta allora di circa tremila persone, che insieme ai Giudei erano tra i più odiati dal popolo romano in quei tempi. Terribili furono le punizioni riservate ai cristiani, divorati dalle belve, sottoposti alla più efferata e straziante carneficina, arsi vivi nelle “tuniche infuocate”. L’opera più grandiosa voluta da Nerone fu senz’altro la Domus Aurea. Ampia più di 100 ettari, era dotata di una cupola aperta ricoperta di pietre preziose, di una enorme sala banchetti che ruotava, di trentamila metri quadrati di affreschi e di un enorme statua, detta colosso, alta 33 metri posta su un piedistallo alto 11 metri, raffigurante Nerone stesso. Foto: un momento intenso della relazione Nel 67 Nerone decise di fare un viaggio in Grecia. Amante dell’ellenismo, dopo la visita di diverse isole, si stabilì a Corinto dove iniziò, assoldando più di diecimila lavoratori, il taglio dell’istmo che avrebbe evitato la circumnavigazione del Peloponneso alle navi che volevano raggiungere Atene. Il suo viaggio in Grecia era dettato anche da ragioni di stanchezza. A Roma nel frattempo covava il risentimento nei suoi confronti. Tornato a Roma senza aver terminato i lavori dell’istmo, fu costretto ad affrontare la rivolta di Gaio Giulio Vindice, governatore della Gallia Lugdunense, e poi del generale Servio Sulpicio Galba, futuro imperatore, allora governatore nelle province ispaniche. Si ribellò quindi anche Lucio Clodio Macero, Segretario: Sergio Piccerillo – Cell. 335 6614094 – e-mail: [email protected] www.rotarysalodesenzano.org – [email protected] Rotary Club di Salò e Desenzano del Garda ITALIA – Distretto 2050 – Anno di Fondazione 1957 Presidente: Renzo Dusi Anno 2014-2015 Bollettino N. 20 Conviviale del 10 febbraio 2015 Park Hotel Desenzano del Garda (BS) comandante della III legione Augusta in Africa, bloccando la fornitura di grano per la città di Roma. Nimfidio corruppe i pretoriani, che si ribellarono a loro volta a Nerone, con la promessa di somme di denaro da parte di Galba. Infine il Senato lo depose ufficialmente e Nerone fuggì dal suo palazzo dove era rimasto solo e senza protezione, e si suicidò il 9 giugno 68, nella villa suburbana del liberto Faonte, pugnalandosi alla gola con l'aiuto del suo segretario Epafrodito. Prima di morire, secondo Svetonio, pronunciò la frase "Qualis artifex pereo!" Quale artista muore con me! Il Segretario Prossimi appuntamenti: - Martedì 17 febbraio 2015 – ore 20:00 presso Park Hotel Desenzano Relazione: Passeggiata casuale per Monte Carlo – Storia di un’avventura scientifica Relatore: Carmine Piccerillo - Martedì 24 febbraio 2015 – ore 20:00 presso Park Hotel Desenzano Relazione: Il lago di Garda: situazione e futuri sviluppi (anche in relazione al riconoscimento UNESCO) Relatore: Giorgio Passionelli - Presidente Comunità del Garda * * * Allegati: Lettera del governatore di Febbraio 2015 Statistica presenze: N° Soci: 63 N° Soci D.O.F.: 27 N° Soci presenti: 37 N° Soci D.O.F. presenti: 12 (37-12)/(63-27)= 70% Segretario: Sergio Piccerillo – Cell. 335 6614094 – e-mail: [email protected] www.rotarysalodesenzano.org – [email protected]