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Relazioni funzionali e chi
RELAZIONE LINEARE: I MINIMI QUADRATI (cenni) Spesso si ha a che fare con grandezze legate tra loro da una relazione lineare. E possibile ricavare la relazione funzionale tra le grandezze tramite la misura delle stesse. Esempio: (t 4 , s4 ) (t3 , s3 ) (t 2 , s2 ) (t1 , s1 ) s s s0 v t t Legge del moto rettilineo uniforme: tramite la misura della posizione si ad istanti di tempo successivi ti si ricostruisce la legge oraria e si ricava quindi la posizione iniziale s0 e la velocità v RELAZIONE LINEARE: I MINIMI QUADRATI (cenni) Misurando le coppie di valori: ( xi , yi i ) dove in genere gli xi sono supposti con errore trascurabile, mentre agli yi viene associato un errore sperimentali i si vuole ricavare l’equazione della retta che meglio interpola (fitta) i dati sperimentali. In pratica considerata la retta: Y=A+B·x si vogliono ricavare i valori (e i rispettivi errori) dei parametri A e B RELAZIONE LINEARE: I MINIMI QUADRATI (cenni) Si dimostra che la miglior retta (e quindi i valori dei parametri della retta) si ottiene andando a minimizzare la seguente quantità: Chi-quadrato RELAZIONE LINEARE: I MINIMI QUADRATI (cenni) Si possono quindi ricavare delle formule per calcolare i parametri A e B della retta, ed i rispettivi errori. RELAZIONE LINEARE: I MINIMI QUADRATI (cenni) Nel caso semplificato: i valori yi abbiano anch’essi errore trascurabile, o tutti gli errori sono uguali tra loro, le formule si “riducono” a: A 2 x i yi xi yi xi A i i i N xi2 xi i i y2 xi2 i N xi2 xi i i B i 2 2 B N xi yi xi yi i i i N xi2 xi i i 2 N y2 N xi2 xi i i 2 Tali analisi vengono in genere affrontate mediante l’uso di opportuni software di statistica, che forniscono i valori dei parametri, e dei loro errori, unitamente a indici di bontà del fit Test del chi quadrato (cenni) Il fatto di avere delle formule o degli algoritmi che permettono di ricavare i valori incogniti dei parametri non significa automaticamente che le misure sperimentali sono in accordo con la relazione funzionale ipotizzata. Un primo, banale test per verificare l’esistenza della relazione è mettere in grafico i valori delle misure e confrontarli con la curva prevista (es. retta). 12 14 12 10 10 8 8 6 6 4 4 2 2 0 0 0 2 4 6 8 10 12 0 2 4 6 8 10 12 Test del chi quadrato (cenni) Un metodo quantitativo è statisticamente corretto per verificare l’accordo dei dati con una determinata relazione funzionale è il test del chi quadrato Idealmente il numeratore (e quindi anche il chi quadrato) dovrebbe essere uguale a zero (se tutti i punti giacessero sulla retta). In realtà ci si aspetta che la differenza tra la misura (yi) e la previsione (A+B·xi) sia dello stesso ordine di grandezza dell’error sperimentale i pertanto ci si aspetta che ogni termine della sommatoria sia uguale a 1. Di conseguenza è ragionevole aspettarsi che il chi quadrato sia circa uguale al numero di misure effettuate (il numero cioè di addendi che sommo) Test del chi quadrato (cenni) Per generalizzare il discorso risulta quindi utile considerate il chi quadrato ridotto, definito come rapporto tra il chi quadrato e il numero di gradi di libertà: 2 2 ng Il numero di gradi di libertà ng lo possiamo considerare come il numero di misure, meno il numero di parametri ricavati a partire da tali misure Il numero di gradi di libertà ng lo possiamo considerare come il numero di misure, meno il numero di parametri ricavati a partire da tali misure Di conseguenza è ragionevole aspettarsi che il chi quadrato ridotto sia poco superiore a 1. Anche per il chi quadrato (ridotto) esiste una funzione di densità di probabilità (analogamente alla gaussiana) e, a partire da questa funzione è possibile calcolare quanto vale la probabilità di trovare un certo valore di chi quadrato. Test del chi quadrato (cenni) Probabilità percentuale di trovare un valore di chi quadrato ridotto maggiore o uguale a valori prefissati, in funzione del numero di gradi di libertà. Con tale tabella si ricava quindi la probabilità che le misure fatte siano regolate dalla relazione che era stata ipotizzata (ipotesi verificata se P>5%) Test del chi quadrato (cenni) In corrispondenza dei seguenti valori delle ascisse (tempo): 0s, 2s, 3s, 5s, sono misurati I seguenti valori della variabile y (spazio =: -1.3 cm, 4.5 cm, 6.3 cm, 11.8 cm). L’errore sulle x è trascurabile, quello sulle y è pari a 0.4 cm per tutti I punti. Si suppone l’esistenza di una relazione lineare y=A+Bx con A=-1 e B=2.5. Verificare tale ipotesi mediante il test del chi quadrato 13 11 9 7 5 3 1 -1 0 -3 1 2 3 4 5 6 Test del chi quadrato (cenni) In corrispondenza dei seguenti valori delle ascisse (tempo): 0s, 2s, 3s, 5s, sono misurati I seguenti valori della variabile y (spazio =: -1.3 cm, 4.5 cm, 6.3 cm, 11.8 cm). L’errore sulle x è trascurabile, quello sulle y è pari a 0.4 cm per tutti I punti. Si suppone l’esistenza di una relazione lineare y=A+Bx con A=-1 e B=2.5. Verificare tale ipotesi mediante il test del chi quadrato Calcoliamo il chi quadrato: y1 A B x1 y A B x 2 2 y3 A B x3 y4 A B x4 1.3 1 2.5 0 0.3 cm 4.5 1 2.5 2 6.3 1 2.5 3 0.5 cm 0.2 cm 11.8 1 2.5 5 0.3 cm yi A B xi 0.3 0.5 0.2 0.3 2 2.94 2 2 2 2 2 i i 0.4 0.4 0.4 0.4 2 2 2 2 2 I gradi di libertà sono 4 (ho quattro misure e nessun parametro ricavato dai dati, A e B infatti sono noti (ipotizzati): Il chi quadrato ridotto è quindi pari a: 2 2 2.94 0.73 ng 4 Test del chi quadrato (cenni) In corrispondenza dei seguenti valori delle ascisse (tempo): 0s, 2s, 3s, 5s, sono misurati I seguenti valori della variabile y (spazio =: -1.3 cm, 4.5 cm, 6.3 cm, 11.8 cm). L’errore sulle x è trascurabile, quello sulle y è pari a 0.4 cm per tutti I punti. Si suppone l’esistenza di una relazione lineare y=A+Bx con A=-1 e B=2.5. Verificare tale ipotesi mediante il test del chi quadrato Dalla tabella si ricava che la probabilità di avere un valore di chi quadrato ridotto con 4 gradi di libertà pari a 0.73 è circa 59% (interpolando i valori tabulati per 0.6 e 0.8). L’ipotesi di linearità con i parametri dati può quindi dirsi ben verificata. Test del chi quadrato (cenni) Abbiamo introdotto il test del chi quadrato nel caso specifico di una relazione lineare. E’ tuttavia possibile generalizzare il discorso e usare il test per valutare quanto i dati misurati si adattano bene ad una funzione teorica ipotizzata f(x) qualsiasi (retta, parabola, esponenziale, ecc…) 25 20 15 10 5 0 0 100 200 Post-administration time (min) 300 400 FORMULE ED ELEMENTI DA RICORDARE -1 errore (assoluto): x errore relativo: media aritmetica: x errore%: 100 x xi i 1 N x x N N dev. standard della media: S x N dev. standard: S x x (x x) i 1 2 i ( N 1) propagazione degli errori: (x x) 2 i i 1 N ( N 1) Sx N f ( x1 , x2 ,....x N ) somma e differenze: prodotti e rapporti: f ( x1 , x2 ) K x1 x2 n m x1 n f x1 f x2 m x2 2 2 FORMULE ED ELEMENTI DA RICORDARE -2 f ( x) Gaussiana: compatibilità: x1 S1 t media pesata: X best N xi 2 i e x 2 2 2 (significato dei parametri e uso della tabella delle probabilità) ; x2 S 2 S S 2 1 2 2 P (t ) CL 100 P (t ) errore sulla media pesata: X best 1 i 1 2 x1 x2 i 1 N 1 2 i rappresentazione dei risultati FINALI con il corretto numero di CIFRE SIGNIFICATIVE 1 N 1 i 1 2 i