Comments
Description
Transcript
mercurio - Omeoweb
MERCURIUS SOLUBILIS HAHNEMANNI MERCURIO Il mercurio fu per secoli un importante costituente di farmaci, come molti diuretici, antibatterici, antisettici, pomate dermatologiche e lassativi. Il mercurio trova impiego in numerosissimi campi dell’industria, per cui gli avvelenamenti dovuti a esposizione professionale o a inquinamento ambientale continuano a destare serie preoccupazioni. In molti paesi si sono verificati avvelenamenti da mercurio epidemici che hanno interessato sia l’uomo che le specie animali. ________________________________________________ IMPIEGHI INDUSTRIALI DEL MERCURIO % DI ESPOSIZIONE TOTALE AL MERCURIO ________________________________________________ Cloroalcali (per es., candeggianti) 25 Apparecchiature elettriche 20 Vernici 15 Termometri, termostati 10 Amalgame dentarie 3 Laboratori di ricerca 2 TRATTAMENTO Terapia con agenti chelanti La terapia con dimercaprolo (per alti livelli di esposizione o per pazienti sintomatici) o penicillamina è praticata di routine negli avvelenamenti da mercurio inorganico o elementare. La durata della terapia con agenti chelanti è variabile e i progressi possono essere controllati seguendo le concentrazioni di mercurio nelle urine e nel sangue. Il succimer, un nuovo agente attivo per via orale, sembra essere un efficace chelante del mercurio. Il chelato dimercaprolo-mercurio viene escreto nella bile e nelle urine, mentre il chelato penicillamina-mercurio si ritrova soltanto nelle urine. La penicillamina, pertanto, deve essere somministrata con estrema cautela a pazienti con funzionalità renale compromessa, per i quali può rendersi necessario effettuare l’emodialisi nel caso la funzione renale si riduca ulteriormente. I chelanti possono essere comunque utilizzati, poiché il complesso dimercaprolo-mercurio viene rimosso tramite dialisi. In generale Il mercurio è un metallo pesante molto diffuso, che allo stato di vapore diventa solubile nel plasma e nel sangue intero. Le maggiori fonti di inquinamento sono dovute alla emissione dai vulcani, alla sua utilizzazione nelle industrie (batterie), agli amalgama dentali e alla alimentazione (da considerare la diffusione attraverso il pesce). materiale didattico riservato Suicidi Giovane donna italiana: si inietta e ingerisce una quantità enorme di metallo, ricavato da ben 37 termometri. La donna muore dopo 30 giorni, a seguito di alcuni disturbi, uno conseguente all’altro: embolia polmonare, complicata da ARDS (sindrome da distress respiratorio), dermatite tossica, anemia marcata e danno epato-renale. materiale didattico riservato Suicidi In un altro caso, un uomo di 42 anni si inietta il mercurio nella vena cubitale sinistra. Ricoverato in ospedale, presenta i segni della infusione e una cellulite di tutto il braccio sx. Pur non avendo sintomi respiratori, una lastra del torace mostra numerose opacità metalliche su entrambi i polmoni. La terapia chelante (acido mercaptosuccinico) e l’emodialisi messe in atto, permettono l’uscita dall’ospedale, ma dopo un mese il paziente ritorna in emergenza, per sintomi respiratori, dovuti a effusione pleurica, come evidenziato dalla radiografia. materiale didattico riservato Due bambini… Un bambino di tre anni viene ricoverato in ospedale, per sintomi sistemici, con ipertensione arteriosa e alterazioni periferiche e orofaringee, compatibili con la m. di Kawasaki. La concomitanza di un quadro simile, in un bambino di 20 mesi, una volta esclusa una patologia tumorale, secernente catecolamine, ha orientato i pediatri verso una intossicazione, identificata successivamente con il mercurio. materiale didattico riservato Piccolo studio In un altro interessante lavoro, 6 bambini con diagnosi di malattia di Kawasaki, sono stati messi a confronto con un gruppo di sani, per verificare il livello di escrezione urinaria di mercurio. Rispetto al controllo, tutti e sei i bambini malati hanno evidenziato un alto tasso di mercurio nelle urine. materiale didattico riservato Particolarità Alla esposizione occupazionale cronica del mercurio consegue proteinuria, mentre nei bambini è stata riportata acrodinia (m. di Pink) e la malattia di Kawasaki, per intossicazione da vapore. Il mercurio, allo stato liquido è assorbito scarsamente dal tratto gastro-intestinale, mentre i vapori inalati si mantengono nell’organismo per circa l’80%. L’effetto neurotossico è attribuito alla esposizione di vapori nella forma di ione divalente, che si forma per ossidazione materiale didattico riservato Effetti della intossicazione acuta da vapori di mercurio: polmonite interstiziale, bronchiolite necrotizzante, edema polmonare, tosse, dispnea e costrizione toracica, emottisi, dolore toracico; alterazioni del sistema nervoso centrale; danno renale, con proteinuria (danno glomerulare e tubulare); gengivite e stomatite, sapore metallico, vomito, nausea, dolore addominale, diarrea; brividi, debolezza,cefalea, tremore, disturbi della vista. materiale didattico riservato Effetti della intossicazione cronica da mercurio: predominanza di sintomi neurologici, con alterazioni della personalità, allucinazioni, delirio, insonnia, irritabilità, eretismo, cefalea, perdita di memoria, alterazioni sensoriali (soprattutto gusto), atassia, tremori, iper-reflessia, parestesie, disturbo della conduzione sensoriale e motoria; diaforesi, dermatite allergica, eritemi; disturbi visivi, con alterazioni della cornea e della lente; acrodinia nei bambini, associata a crampi delle gambe; malattia di Kawasaki; anoressia e disturbi digestivi. materiale didattico riservato Sulla psiche Due ragazzi, di 13 e 15 anni, esposti involontariamente ai vapori del metallo per un periodo di 3 mesi, hanno sviluppato: alterazione della percezione visiva, disturbi della memoria non verbale e ridotta capacità di costruzione e astrazione concettuale. A differenza di quanto avviene negli adulti, che tendono al miglioramento dei sintomi neuropsichiatrici, fino alla scomparsa, le conseguenze tossiche su un sistema cerebrale in via di sviluppo possono permanere, come si è verificato in questo caso materiale didattico riservato Neurotossicità Un uomo di 63 anni ingerisce il mercurio a scopo suicida. Radiogrammi seriati dell’addome dimostrano una graduale, ma incompleta, eliminazione del metallo dal colon, mentre le lastre del torace mettono in evidenza materiali radiopachi nel lobo inferiore del polmone dx. I livelli ematici e urinari di mercurio oltrepassano la soglia considerata compatibile con una disfunzione cognitiva. Questo signore mostra una evidente inibizione della risposta, insieme a un disturbo della capacità verbale, del processo visivo-spaziale e della memoria visiva. materiale didattico riservato Tremori e disfunzione cerebellare Una donna di 23 anni sviluppa uno stato di mioclonia e atassia invalidanti, due anni dopo l’iniezione di mercurio. Lo studio elettrofisiologico dimostra l’origine corticale del mioclono, il quale si sviluppa gradualmente, dal momento della iniezione, insieme a depositi sottocutanei del metallo, successivamente rimossi con interventi chirurgici materiale didattico riservato Dall’amalgama Un gruppo di 465 pazienti, ai quali venne posta diagnosi di intossicazione da amalgama di mercurio, in Nuova Zelanda, mostrarono deficit di memoria (88,8%), astenia marcata (32,3%) e depressione (27,5%), con un significativo aumento delle apolipoproteine E4, che possono essere considerate un buon marcatore tossico e un ottimo indicatore di suscettibilità neurotossica. La rimozione delle amalgama comportò la graduale scomparsa dei sintomi in tutti i soggetti materiale didattico riservato Parkinsonismo 14 soggetti con morbo di Parkinson vennero messi a confronto con altri 14 soggetti diversamente malati. Selezionando casualmente gli individui dei due gruppi, si esaminarono eventuali eruzioni cutanee e i livelli ematici di mercurio Dei 14 con Parkinson, ben 13 mostravano la malattia di Grover e un significativo livello di mercurio ematico. Nessuno, nel gruppo di controllo aveva la dermatite e solo 2 evidenziavano il metallo nel sangue. Le conclusioni sembrano piuttosto importanti e riguardano il possibile ruolo del mercurio nella patogenesi del morbo di Parkinson e della malattia di Grover materiale didattico riservato Atassia Una bambina di 4 anni fu ricoverata in ospedale per un quadro ingravescente di febbre, irritabilità, astenia, cefalea, anoressia e atassia. Dimessa dopo due giorni, con una diagnosi di atassia cerebellare acuta, la bimba mostrò un aggravamento nei giorni successivi, tanto da richiedere un nuovo ricovero, insieme alla sorella di 11 anni, la quale manifestava, oltre all’atassia e alla debolezza, anche dolore lombare. In ambedue i casi si riscontrò un’alta concentrazione di mercurio nelle urine delle 24 ore, tale da giustificare una diagnosi di intossicazione acuta del metallo materiale didattico riservato SLA? Tra i sintomi di neurotossicità da mercurio è stato segnalato anche un quadro clinico molto simile a quello della sclerosi laterale amiotrofica, soprattutto qualora l’esposizione al metallo sia breve, ma intensa. Tale tossicità deve essere presa in considerazione in tutti coloro che mostrano una recente disfunzione dei corni anteriori del midollo e anche nei casi di inspiegabile neuropatia periferica, associata a tremore, atassia, depressione e confusione mentale materiale didattico riservato Neurotossicità subacuta alterazione della percezione visiva, disturbi della memoria non verbale e ridotta capacità di costruzione e astrazione concettuale; disturbo della capacità verbale, del processo visivo-spaziale e della memoria visiva; tremori e disfunzione cerebellare (mioclonie e atassia), astenia; delirio, allucinazioni, tendenza al suicidio; parkinsonismo; quadro clinico simile alla sclerosi laterale amiotrofica. materiale didattico riservato Piastrinopenia L’intossicazione da mercurio ha degli effetti importanti anche sulle piastrine, come evidenzia la letteratura. Sono stati descritti, infatti, numerosi casi di trombocitopenia, in associazione alle suddette manifestazioni neuro-dermatologiche e alla acrodinia, legati a un meccanismo immunologico. materiale didattico riservato Nefrotossicità 85 lavoratori del metallo sono stati divisi in due gruppi: uno di soggetti in buona salute e l’altro con sintomi di intossicazione, ambedue a confronto con un gruppo di 65 individui sani non esposti, per controllo. I risultati di questo studio confermano l’insorgenza di un danno renale, dovuto a esposizione cronica di mercurio, con aumento dei tipici indicatori (azotemia, creatinina) e anche della β2-microglobulina, che è stata proposta come un valido indicatore della nefrotossicità da mercurio materiale didattico riservato Dermotossicità Di notevole interesse è anche la manifestazione dermotropa delle intossicazioni. Tali reazioni cutanee possono essere diverse: dermatite da contatto, esantema disseminato e alterazioni varie. Tra queste, sono stati descritti due quadri patologici denominati “pustolosi esantematica” e “sindrome del babbuino”, oltre a reazioni allergiche, dimostrate con le comuni indagini allergometriche, le quali si evidenziano con esantema nelle pieghe degli arti materiale didattico riservato Studio cutaneo È stato condotto uno studio su 15 pazienti, con eruzioni diffuse, comparse 1-2 giorni dopo inalazione di vapori mercuriali (per rottura dei termometri) o per cure dentali con amalgama. La manifestazioni cutanee sono molto simili nei diversi soggetti, con eritema simmetrico, predominante nelle aree flessurali. In alcuni casi sono comparse pustole miliari e in altri anche un forma simile alla porpora. materiale didattico riservato Baboon syndrome Descritta da Andersen nel 1984, è caratterizzata dalla presenza di una dermatite sistemica, per la confluenza di aree maculo-papulari, molto arrossate e con scarso prurito, localizzata prevalentemente nei glutei (onde il nome della sindrome, per la somiglianza con i babbuini) e nelle flessure maggiori, poche ore o pochi giorni dopo il contatto con le sostanze tossiche. Tra queste, il mercurio è l’agente etiologico più frequentemente implicato nella genesi della lesione materiale didattico riservato Atassia 5. Vertigini; sedendo alla sua scrivania c’era un turbinio nella testa, come se fosse ubriaco; si alza e cammina per la stanza, barcollando, poi un calore ansioso lo ricopre per intero, con nausea, ma non fino al vomito; nello stesso tempo cefalea (per 3 giorni consecutivi, mattina e pomeriggio) 14. Vertigini e barcollamento camminando all’aperto, ma solo pesantezza alla testa nella stanza (dopo 48 ore) materiale didattico riservato Disturbo della capacità verbale 283 (perdita della parola e della voce; sentiva bene tutto, ma poteva replicare solo con segni e gesti e, sebbene si sforzasse di mettere in azione gli organi deputati alla parola, era incapace di pronunciare una sola sillaba, anche con voce fioca, o anche emettere un suono, con pianto improvviso per la sua condizione; non riusciva a dormire e si sentiva molto stanca; aveva appetito per tutti i tipi di cibo, e sete di birra; feci e urine passarono facilmente) 282. Perdita della parola e della coscienza per 12 ore materiale didattico riservato Ridotta capacità di costruzione e astrazione concettuale 36. Distrazione; quando spera di fare qualche lavoro, gli viene sempre altro nella mente; un pensiero prende sempre il posto di un altro, di tanto in tanto (per un paio di giorni) materiale didattico riservato Cefalea 64. Cefalea lancinante alla fronte (immediatamente) 54. Dolore che preme in fuori nella fronte, peggiore stando sdraiato; trovò sollievo premendo con la mano aperta (dopo 41 ore) 77. Violento stiramento nella tempia dx (5° giorno) materiale didattico riservato Disturbi visivi, con alterazioni della cornea e della lente, congiuntivite, uveite 102. Insetti neri o mosche sembrano volare davanti lo sguardo 104. La vista lo lascia completamente per 5minuti, e ogni mezz’ora ritorna un simile attacco, nel quale è del tutto privo della vista per 5 minuti 107. Nebbia davanti a uno o entrambi gli occhi 112. Diminuzione della vista in entrambi gli occhi 118. La luce del fuoco abbaglia molto gli occhi 137. Dolenzia negli occhi 140. Prurito nei globi oculari materiale didattico riservato Gengivite, stomatite 290. Grande gonfiore della lingua 310. Una sorta di afte nella bocca 251. Gonfiore delle gengive, ogni notte 258. Gonfiore dolente delle gengive, per molti giorni 259. Sanguinamento delle gengive ad ogni minimo tocco, per 56 giorni materiale didattico riservato Alterazione del gusto 359. L’insapore ossido di mercurio comincia a dare un percettibile, poi molto marcato, sapore sgradevole (metallico, di terra, viscido, putrido, etc.); alla fine diventa intollerabile 372. Molto salato sulle labbra 373. Sapore salato sulla lingua, per diversi giorni 381. Sapore di uova marce nella bocca, muovendo la lingua; poi deglutizione involontaria 385. Sapore viscido nella bocca materiale didattico riservato Anoressia 395. Mancanza di appetito, soprattutto al mattino 405. Completa perdita dell’appetito materiale didattico riservato Nausea 426. Nausea nella regione gastrica (immediatamente), e poi dolore contusivo nel lato dx, proprio sopra le anche, che peggiora con il movimento e al tatto materiale didattico riservato Dolore addominale, diarrea 491. Dolore tagliente nell’addome, la sera, con dolenzia nelle parti superiori, che lo obbliga ad allentare gli abiti in queste parti (dopo 2,5 ore) 496. Pressione nell’addome (immediatamente) 557. Feci diarroiche, giallastre, due volte al giorno, senza alcuna sensazione, per molti giorni 570. Feci verdi, sottili e acide, che escoriano l’ano 578. Dolore bruciante all’ano, assieme a feci soffici materiale didattico riservato Danno renale 605. Urina molto torbida immediatamente dopo essere passata, con deposito di sedimento 611. Urina molto più di quanto abbia bevuto 612. Minzione troppo frequente e profusa materiale didattico riservato Disturbi polmonari 720. Durante la tosse, inclinazione al vomito 74 0 . C o s t r i z i o n e e t e n s i o n e n e l l a t o s x , immediatamente vicino le coste; una sensazione che, sebbene poco dolente, minaccia la sua vita; è molto insufficiente nel respiro e non osa muoversi, anche per ogni piccolo movimento, ad esempio del braccio, o per dire una sola parola, la sua vita minacciava di lasciarlo (dopo 1 ora) materiale didattico riservato Emottisi 421. Tosse con sangue 422. Espettorazione sanguinolenta, camminando all’aperto 423. Espettorazione sanguinolenta, camminando materiale didattico riservato Dolore toracico 761. (Sedendo) dolore tensivo verso la parte anteriore del torace, che impedisce la respirazione (per molti giorni) materiale didattico riservato Delirio, tendenza al suicidio 1240. Non ha il coraggio di vivere 1241. Sperava di morire, indifferente a ogni cosa, anche a ciò che lo deliziava maggiormente 1261. Parlava senza senso; guarda! Tu colpisci una mosca sulla mia mano e precedentemente mi avevi vietato di fare lo stesso (che non era vero) 1263. Mania materiale didattico riservato Insonnia 1099. Frequente risveglio dal sonno, come per la sveglia (dopo 22 ore) 1068. Sonno notturno con la bocca aperta, senza russare, ma con frequente bisogno di alzarsi dal letto, come se non potesse rimanere fermo (dopo 23 ore) materiale didattico riservato Parestesie 1012. Appena si side, tutte le parti del corpo si addormentano, le cosce, le braccia, gli avambracci, insieme alle mani e anche, sebbene meno, l’addome, il tronco e il torace, tanto da non avere alcuna sensibilità; tutto è come intorpidito e morto; quando si muove avverte formicolio nelle parti che muove, come di solito si verifica dopo che si addormentano alcune zone materiale didattico riservato Parkinsonismo, tremori 993. Grande esaurimento, fatica, tremore e sensazione di calore, dopo un piccolo lavoro manuale (9° giorno) 1017. Rigidità di tutti gli arti, al punto che, per alcune ore, non riesce minimamente a muoverli 911. Fine tremore delle gambe, camminando, specialmente alle ginocchia e alla regione inguinale, ove è più forte materiale didattico riservato SLA 317. Difficoltà nel deglutire: con grande difficoltà e con violento sforzo riesce a mandare giù qualcosa 1041. Al mattino non è stanco, ma appena cammina si affatica 1009. Crampi in molte parti del corpo, con il movimento 755. Tremore nei muscoli pettorali di dx (dopo 24 ore) 815. Mioclonie in tutti i muscoli del braccio dx 1000. Mioclonie 1001. Involontarie mioclonie negli arti materiale didattico riservato Brividi 1155. Brividi, anche la mattina, nel letto 1160. Brividi verso sera; più cerca di scaldarsi alla stufa e più ha brividi materiale didattico riservato Diaforesi 1202. Sudorazione fetida per molte notti 1210. Sudorazione ogni notte, per un’ora e mezza, dopo essere andato a letto materiale didattico riservato Eritema, eruzioni 880. Prurito, piacevole al grattamento, nella parte interna della coscia, con piccole rilevatezze 898. Eruzione pruriginosa nella parte supero-interna delle cosce 975. Eruzione pruriginosa, eczema, in addome e cosce 978. Eruzione di macchie rilevate rosse, con dolore pruriginoso pungente 979. Eritema, che dopo 2 giorni si trasforma in macchie rosse materiale didattico riservato Pustolosi eritematosa 988. Pustole nella parte alta e bassa delle estremità, con pus ai loro apici e prurito 976. Eruzione agli arti inferiori, genitali, poplite, collo e addome, arrossata, come ferita, che essuda e prude, considerevolmente rilevata; in molte zone ha l’aspetto di un eczema pustoloso materiale didattico riservato acrodinia nei bambini, associata a crampi delle gambe (dolori a mani e piedi, con anoressia, apatia e insonnia, accessi di bruciore e prurito pungente) 847. Mani e dita tendono a diventare rigide nel lavoro, con dolore crampoide in esse (7° giorno) 966. Attacchi di lacerazione, dall’alluce al ginocchio 1039. Attacchi di prostrazione della mente e del corpo 405. Completa perdita dell’appetito 1099. Frequente risveglio dal sonno, come per la sveglia (dopo 22 ore) 980. eruzioni secche, rilevate, brucianti e pruriginose per tutto il corpo, soprattutto gambe, braccia, polsi e mani, ma anche tra le dita 986. Intollerabile prurito solleticante sul corpo, come da puntura di pulce, qua e là, la sera (7° giorno) materiale didattico riservato Malattia di Kawasaki 320. Secchezza del palato, come dovuto a febbre 299. Lingua gonfia e ulcerata, scavata profondamente 348. Dolore lancinante nelle ghiandole cervicali 978. Eritemi rilevati, con dolore pungente, prurito 848. Desquamazione al dorso delle mani 1189. Sensazione alternante di febbre e brivido 123. Molti vasi rossi sono visibili nel bianco dell’occhio materiale didattico riservato Malattia di Grover (eruzione pruriginosa, con piccoli rilievi rossi al torace, stomaco, dorso e talvolta gambe e braccia). 978. Eruzione di macchie rosse rilevate, con dolore pungente e prurito 976. Eruzione agli arti inferiori, genitali, poplite, collo e addome, arrossata, come ferita, che essuda e prude, considerevolmente rilevata; in molte zone ha l’aspetto di un eczema pustoloso materiale didattico riservato Hahnemann, 1° vol; 3° e. 1830 Un grano di mercurio perfettamente puro (quale quello impiegato per fare i termometri) viene triturato, come per le altre sostanze medicinali secche, con tre volte cento grani di lattosio, per tre ore, fino all’attenuazione milionesima in polvere e un grano di questa sciolto in alcool diluito. Questa soluzione è scossa due volte e una goccia aumentata con 26 boccette di diluizione, fino alla decilionesima potenza (hydrargyrum purum potentiatum X). materiale didattico riservato Applicazione clinica La più piccola dose del mercurio più puro, nel sopra- menzionato altissimo sviluppo di potenza, richiede la più accurata selezione del caso di malattia cronica, per il quale è indicato. Mi rivolgo a casi diversi dalla pura malattia venerea cancerosa (sifilide), non complicati con la psora, ove il suo impiego è positivamente indicato. In questo caso, inoltre, una singola piccolissima dose è sempre sufficiente per la cura di tale miasma cronico materiale didattico riservato MATERIA MEDICA (dal I volume, 3° edizione, 1830) Quando anche la preparazione mercuriale più pura provochi effetti nocivi, se somministrata in casi non adatti di malattia, dunque in modo non omeopatico, in accordo al carattere dei sintomi che insorgono conseguentemente, l’antidoto sarà trovato in hepar sulphuris, sulphur, camphora, opium, china o nitricum acidum. Tutti questi rimedi devono, comunque, essere dati in piccole dosi e selezionati in base ai sintomi presenti. materiale didattico riservato MATERIA MEDICA 54. Dolore che preme in fuori nella fronte, peggiore stando sdraiato; trovò sollievo premendo con la mano aperta (dopo 41 ore) 89. Prurito sul cuoio capelluto, giorno e notte 102. Insetti neri o mosche sembrano volare davanti lo sguardo 107. Nebbia davanti a uno o entrambi gli occhi 112. Diminuzione della vista in entrambi gli occhi 118. La luce del fuoco abbaglia molto gli occhi 120. Gli occhi non riescono a sopportare la luce del fuoco e del giorno 137. Dolenzia negli occhi 140. Prurito nei globi oculari materiale didattico riservato MATERIA MEDICA 164. Rumore davanti le orecchie, a pulsazioni 210. Epistassi con vario grado di intensità 272. Forte odontalgia notturna; quando scompare, grande brivido per tutto il corpo 287. Lingua bianca, come ricoperta di calcare, soprattutto al mattino 290. Grande gonfiore della lingua 310. Una sorta di afte nella bocca 321. Qualcosa di bollente le sale alla gola 335. Dolore lancinante nelle tonsille, con la deglutizione 372. Molto salato sulle labbra materiale didattico riservato MATERIA MEDICA 372. Molto salato sulle labbra 373. Sapore salato sulla lingua, per diversi giorni 374. Espettorazione salata 381. Sapore di uova marce nella bocca, muovendo la lingua; poi deglutizione involontaria 385. Sapore viscido nella bocca 390. Bulimia; ella sente di non avere propriamente fame (dopo 1 ora) 392. Voracità (dopo ½ e 1 ora) 427. Di notte (1 a.m.) molta acqua fluisce nella bocca; nausea nello stesso tempo, così che si deve alzare e vomitare; viene su qualcosa di molto amaro materiale didattico riservato MATERIA MEDICA 441. Eruttazione mangiando, tanto che viene alla bocca un fluido acido (9° giorno) 444. Singhiozzo frequente, soprattutto la mattina 450. Dolore bruciante nello scrobiculus cordis (immediatamente) 512. Dolore ulcerativo nell’inguine dx, stando sdraiato e camminando (dopo 12 ore) 516. Dolore come da gonfiore nelle ghiandole inguinali (1° giorno) 513. Dolenzia nell’inguine sx (dopo 30 ore) 521. Gonfiore della ghiandola inguinale (bubbone), dapprima circondato da rossore, dolente camminando e premendovi sopra, poi rosso al suo apice e infiammato; non può stare in piedi, nè camminare, senza grandi dolori, e si deve sdraiare 522. La ghiandola inguinale si gonfia e diventa arrossata e infiammata, dolente al tatto e camminando velocemente materiale didattico riservato MATERIA MEDICA 567. Feci emorragiche, con sensazione dolente di acido all’ano 570. Feci verdi, sottili e acide, che escoriano l’ano 578. Dolore bruciante all’ano, assieme a feci soffici 587. Ascaridi strisciano fuori dal retto (dopo ½ ora) 588. Eliminazione di molti grandi lombrichi 605. Urina molto torbida immediatamente dopo essere passata, con deposito di sedimento 611. Urina molto più di quanto abbia bevuto 612. Minzione troppo frequente e profusa 653. Gonorrhoea glandis materiale didattico riservato MATERIA MEDICA 674. Emissione seminale notturna, mista a sangue 676. Bruciore nell’uretra maschile durante il coito (7° giorno) 693. Il flusso mestruale è eccessivamente profuso e accompagnato a dolore nell’addome 703. Frequenti starnuti, senza coriza fluente 708. Coriza per due giorni 720. Durante la tosse, inclinazione al vomito 948. Dolori, come da lussazione, nell’articolazione della caviglia dx 986. Intollerabile prurito solleticante sul corpo, come da puntura di pulce, qua e là, la sera (7° giorno) 998. Stanchezza nelle cosce, come se le gambe fossero contuse materiale didattico riservato MATERIA MEDICA 1026. Profusa sudorazione camminando 1027. Sudorazione ad ogni movimento 1031. I pazienti idropici (cosiddetti) persero molto rapidamente il loro gonfiore, mentre invece comparvero ulcere alle gambe, fetide e rapidamente in decomposizione 1073. Sonno troppo lungo e troppo profondo 1099. Frequente risveglio dal sonno, come da sveglia (dopo 22 ore) 1143. Sete straordinariamente intensa 1189. Sensazione alternante di calore e brivido; non percepibile esternamente al tatto 1211. Sudorazione profusa la mattina 1215. Profusa sudorazione notturna materiale didattico riservato USO DEL MERCURIO Teoria unitaria della sifilide (ulcera venerea e blenorragia) Somiglianza strutturale tra cardiolipina del treponema e fosfolipidi di membrana Somiglianza strutturale tra le due neisseriae (gonococco e meningococco) Reattività crociata: treponema, borrelia e mycoplasmi materiale didattico riservato .." Conosco la Sicilia attraverso Modica, la patria del Campailla, l'ideatore delle Botti" . - disse un medico giapponese in un congresso di microbiologia tenutosi a Firenze.Le stufe o botti mercuriali funzionano nell'Ospedale già S. Maria della Pietà di Modica, ore Campailla, dal nome dello studioso e scienziato che nel secolo XVII le ideò e le costruì. Tale metodo, ben noto alla classe medica non soltanto della nostra provincia, ma anche dell'Italia e dell'Estero (come attestano i migliori trattati di medicina), viene praticato in speciali botti ed è stato nel passato adottato per la cura della sifilide e delle malattie reumatiche e nevralgiche materiale didattico riservato SINTOMI DI SIFILOMA 657. Molte e piccole vescicole rosse nella parte terminale del glande, sotto il prepuzio, che dopo 4 giorni ruppero in piccole ulcere…erano tonde, i bordi, come carne viva, erano rilevati e la loro superficie ricoperta di un deposito caseoso 521. Gonfiore della ghiandola inguinale (bubbone), dapprima circondato da rossore, dolente camminando e premendovi sopra, poi rosso al suo apice e infiammato; non può stare in piedi, nè camminare, senza grandi dolori, e si deve sdraiare 522. La ghiandola inguinale si gonfia e diventa arrossata e infiammata, dolente al tatto e camminando velocemente materiale didattico riservato SIFILIDE SECONDARIA Sintomi costituzionali: depressione fisica e morale (1111); malessere generale, astenia (992, 993), algidità periferiche (1111); sudorazione notturna, anche fetida (1211, 1215); gastralgia, vomito frequente e dispepsia (450, 426, 440), bulimia (391, 392), a volte enterite (557, 576, 567, 570); cefalea frontale (64, 54), accompagnata a vertigini (14); dolori intercostali (740); abolizione del riflesso pupillare alla luce (99); dolori ossei, tendino-muscolari e articolari (948, 773, 822, 919, 945, 1013); febbre di vario tipo (1195, 1198, 1189); ipertrofia delle tonsille, con disfagia (335) Sintomi ricavati da Balzer F. Nuovo Trattato di Medicina e Terapia. Traduzione di C. Bozzolo, per la UTET, Torino, 1914; vol. VII. Tra parentesi i sintomi descritti nella Materia Medica Pura di Hahnemann. materiale didattico riservato ROSEOLA SECONDARIA Inizio subdolo, tendenza alla cronicità, forma ordinariamente rotonda degli elementi; macule, papule, vescicole o pustole, dapprima disseminate e poi tendenti a raggrupparsi in maniera simmetrica; colore roseo, rosso o rameico; assenza di prurito; risoluzione in tempi più o meno lunghi materiale didattico riservato Isr J Med Sci 1997 Nov;33(11):724-7 False-positive reaction between syphilis and hepatitis C infection. Sonmez E, Ozerol IH, Senol M, Kizilkaya N, Sahin K, Ozbilge H There are limited data about false-positive reactions against hepatitis C virus (HCV) in syphilitic patients and false-positive reactions against syphilis in the patients with HCV infection. The aim of this study was to demonstrate the false-positivity of syphilis in patients with HCV infection, the falsepositivity of anti-HCV in patients with syphilis and the validity of the serological tests in such patients. Fifty patients with positive anti-HCV, 21 patients with positive VDRL and 50 healthy subjects were studied. Syphilis serology was determined by the Venereal Disease Research Laboratory (VDRL) test and microhemagglutination for T. pallidum (MHA-TP) test. Hepatitis C serology was determined by a second generation ELISA (Ortho Diagnostics) test for HCV antibody, and anti-HCV positive patients were tested for HCV RNA by polymerase chain reaction (PCR). All assays were performed on all subjects. Not only the false-positive VDRL reaction in the patients with HCV infection but also falsepositive anti-HCV tests in syphilitic patients have been observed. Four patients with syphilis had positive anti-HCV and negative HCV-RNA, whereas 10% (5 of 50) of patients with hepatitis C infection had positive VDRL and these patients were negative for MHA-TP test. The rates of false-positivity of VDRL and anti-HCV were higher than within the control group (p < 0.05). According to these data, positive anti-HCV in syphilitic patients and positive VDRL in chronic hepatitis C may be false-positive results with regard to the reaginic tests. Therefore, therapeutic measures should not be initiated without confirmation with a treponemal test or PCR. VDRL and HCV-ELISA tests may be interacted with IgM or IgG antibodies. This relationship should be investigated in further studies. materiale didattico riservato J Diabetes Complications 1994 Jan-Mar;8(1):57-62 False-positive treponemal serology in patients with diabetes mellitus. Brauner A, Carlsson B, Sundkvist G, Ostenson CG In sera from 476 diabetic outpatients, positive reaction in the Fluorescent Treponemal Antibody-Absorption (FTA-Abs) test, a commonly used serological test for syphilis, was found in 36 of the patients. None of 100 healthy control subjects were positive in the FTAAbs test. Additional treponemal and nontreponemal tests confirmed the diagnosis of syphilis in only three of the diabetic patients. In 10 of the 36 patients, the positive FTA-Abs reactivity appeared to be due to cross-reactivity between the treponemal antigen and Borrelia burgdorferi, which causes Lyme borreliosis. In the remaining 23 patients (5%), no other explanation for a false-positive FTA-Abs reactivity was found besides diabetes. Diabetic patients with false-positive FTA-Abs reactivity had similar degree of long-term metabolic control and prevalence of islet cell antibodies (ICA) as well as late diabetic complications as FTA-Abs negative diabetic patients, matched regarding to sex, age, type, and duration of diabetes. In conclusion, false-positive FTA-Abs reactivity is not rare in diabetic patients. The reason for this phenomenon is unknown, but could be a sign of autoimmunity of its own. Hence, in diabetic patients with FTA-Abs test indicating syphilis, the diagnosis must be verified with a combination of other tests. materiale didattico riservato Infect Immun 1999 Nov;67(11):6213-6 P48 major surface antigen of Mycoplasma agalactiae is homologous to a malp product of Mycoplasma fermentans and belongs to a selected family of bacterial lipoproteins. Rosati S, Pozzi S, Robino P, Montinaro B, Conti A, Fadda M, Pittau M Dipartimento di Produzioni Animali, Epidemiologia ed Ecologia, Universita degli Studi di Torino, Torino, Italy. A major surface antigenic lipoprotein of Mycoplasma agalactiae, promptly recognized by the host's immune system, was characterized. The mature product, P48, showed significant similarity and shared conserved amino acid motifs with lipoproteins or predicted lipoproteins from Mycoplasma fermentans, Mycoplasma hyorhinis, relapsing fever Borrelia spp., Bacillus subtilis, and Treponema pallidum. materiale didattico riservato MERCURIUS SOLUBILIS Non indicato nelle ulcere veneree in atto ulcera venerea del tutto risolta da antibiotico, ma con test ancora positivo Trova indicazione nella risposta persistente tipo Wasserman e VDRL 6-18-30CH: una fiala una volta al giorno Diabete mellito e HCV, con falsi positivi per la sifilide Anti-mycoplasma persistente e resistente a terapia con belladonna materiale didattico riservato BLENORRAGIA Iniziale formicolio e calore dell’uretra; formazione di scolo purulento (giallo, giallo-verdastro) e arrossamento uretrale; dolori urenti alla minzione, a volte spontanei; pesantezza dolorosa lungo il canale (Balzer, op. cit.) Precisa corrispondenza omeopatica ai sintomi specifici seguenti (Materia Medica Pura del mercurius solubilis): 605, 611, 612, 653 (gonorrhea glandis), 674, 589, 676, 624, 625, 659 materiale didattico riservato FEMS Microbiol Lett 1993 May 1;109(1):85-91 Antigenic relationships of transferrin-binding proteins from Neisseria meningitidis, N. gonorrhoeae and Haemophilus influenzae: cross-reactivity of antibodies to NH2-terminal peptides. Griffiths E, Stevenson P, Byfield P, Ala'Aldeen DA, Borriello SP, Holland J, Parsons T, Williams P . The NH2-terminal amino sequence through the first 20 amino acids was obtained for transferrinbinding protein (TBP)1 from three strains of Neisseria meningitidis. These were identical except for a glutamine to a glycine substitution at residue 6 in one case. The sequences of the NH2-terminal 20 amino acids of TBP2 from the same three strains were also determined; one TBP2 had a M(r) of 68,000 and the other two of 78,000. Sequences were identical up to residue 13 in all three proteins. Peptides based on the NH2-terminal sequences of TBP1 and 2 were synthesized, linked to Keyhole Limpet haemocyanin and used to raise antibodies in rabbits. Anti-peptide antibodies cross-reacted on immunoblotting with the respective TBPs from all meningococcal strains tested, as well as with those from N. gonorrhoeae, suggesting that the NH2-terminals of these proteins are well conserved in the Neisseria. Neither anti-peptide serum reacted with the analogous TBP1 and 2 from Haemophilus influenzae, although common epitopes have previously been shown to exist. materiale didattico riservato MERCURIUS SOLUBILIS Persistenza della risposta anti-gonococco (dopo terapia antibiotica) Postumi di infezione da meningococco 6-18-30CH: una fiala una volta al giorno Storia clinica di blenorragia Sintomi ricorrenti a livello uro-genitale (bruciori uretrali, eritemi genitali, etc.) materiale didattico riservato Mercurio e antifosfolipidi Validazione del modello cronico di malattia sifilitica scelta del mercurio sulla similitudine molecolare dei fosfolipidi di membrana Dimostrazione di efficacia del farmaco attraverso la negativizzazione dei titoli materiale didattico riservato Fosfolipidi di membrana testa Doppio strato lipidico Fosfolipidi, colesterolo, glicolipidi acidi grassi a catena variabile coda fosfatidilglicerolo = cardiolipina glicerolo, fosfato, parte specifica materiale didattico riservato Anticorpi antifosfolipidi Wassermann (1906): cardiolipina isolata dal cuore di bue VDRL (anni ‘40): Venereal Disease Reference Laboratory Hartmann-Couley (1952): LAC, con allungamento coagulazione in vitro Harris (anni ‘80): ACA, con elevata incidenza di trombosi arteriose e venose materiale didattico riservato Anticorpi antifosfolipidi Wassermann: fissazione del complemento VDRL: prove di flocculazione aPTT: tempo di tromboplastina parziale attivata KCT: tempo di coagulazione del caolino rVVT: tempo di veleno di vipera Russel TITT: inibizione tromboplastina tessutale materiale didattico riservato Anticorpi antifosfolipidi RIA: metodi radioimmunologici ELISA: metodi immunoenzimatici Specificità 200-400 volte maggiore della VDRL Individuano direttamente gli antifosfolipidi con IgG e IgM materiale didattico riservato Sindrome primaria da antifosfolipidi trombosi idiopatica di vene superficiali e profonde; tromboembolia occlusioni arteriose, tipo infarto, TIA, ictus e trombosi periferiche aborti ripetuti, mancata crescita o morte intrauterina del feto trombocitopenia idiopatica materiale didattico riservato Sindromi secondarie da antifosfolipidi malattie autoimmuni malattie linfoproliferative infezioni virali (HVC, HBV, HIV) infezioni batteriche (chlamydiae, borrelia) infezioni da protozoi farmaci (contraccettivi, clorpromazina, procainamide) materiale didattico riservato MANIFESTAZIONI OSTETRICHE Poliabortività Perdita fetale Ritardo di accrescimento Parti pretermine Si osservano spesso trombosi dei vasi placentari ed infarti placentari Aumentata incidenza di complicanze materne: gestosi, eclampsia (25% dei casi) MANIFESTAZIONI NEUROLOGICHE Legate essenzialmente alla ostruzione di arteriole cerebrali, alcune manifestazioni sembrano tuttavia da correlarsi ad altri fattori. Corea Epilessia TIA/ ictus Emicrania/cefalea intrattabile Mielite trasversa (rari casi) MANIFESTAZIONI CUTANEE Ulcere cutanee secondarie a ischemia/ tromboflebiti/occlusione arteriole cutanee Livaedo reticularis: caratteristica della malattia Trombocitopenia e APL IgG di anti-cardiolipina più rischiose di IgM per insorgenza di trombosi Soprattutto per piastrinopenia moderata (50.000-110.000) Al di sotto del valore limite 50.000 il rischio di trombosi diminuisce progressivamente materiale didattico riservato Neurologia della sindrome APL Manifestazioni cliniche dovute a trombosi dei vasi cerebrali: amaurosi fugace, corea, epilessia, emicrania periodica, mielopatie trasverse, atassia cerebellare, encefalopatia meccanismo patogenetico legato a reazione crociata tra APL e i fosfolipidi del sistema nervoso centrale materiale didattico riservato Antifosfolipidi HLAcostituzione Classe II Classe I Almeno un locus di classe II è predisponente DR4-DR7-DQ7 beta2 nessuno materiale didattico riservato MERCURIUS E APL LAC si negativizza mediamente in un mese Così come IgM di anticardiolipina IgG di anticardiolipina si negativizzano in un tempo medio di 30-50 giorni Il mercurio non agisce mai in caso di terapia anticoagulante (warfarina) associata materiale didattico riservato APL e BORRELIOSI Soprattutto ACA IgM Mimetismo tra spirochete (borrelia e treponema pallidum) Frequente trombocitopenia Manifestazioni essenzialmente neurologiche (neuroborreliosi) Meningoencefaliti, neuropatie centrali e periferiche materiale didattico riservato SPIROCHETE treponema pallidum, borrelia burgdorferi e recurrrentis, leptospira Infezioni croniche Corpo cellulare avvolto a spirale Reazioni crociate tra generi diversi materiale didattico riservato MIMETISMO MOLECOLARE VDRL e Wasserman cardiolipina antifosfolipidi Mycoplasma pneumoniae (Hoeprich Infectious diseases. Lippincott, Philadelphia: 708) Borrelia e treponema MERCURIUS SOLUBILIS HAHNEMANNI materiale didattico riservato Leptospirosi DEFINIZIONE: zoonosi causata da diversi sierotipi di leptospire (spirochete) con quadro clinico variabile dall’andamento subclinico all’evoluzione fatale EPIDEMIOLOGIA: sottostima dei casi e della distribuzione mondiale Ratti, roditori selvatici, animali domestici (cani, maiali, gatti, bovini, equini) SERBATOIO URINE (portatori permanenti o transitori) Contatto - Diretto (urine,tessuti) / Indiretto (acque stagnanti) Via congiuntivale, nasale, orale TRASMISSIONE INCUBAZIONE: 1-2 settimane (min. 4gg, max 4 sett) 1°FASE (fase setticemica) ,iperpiressia, bradicardia interessamento polmonare (tosse,emoftoe) soffusioni emorragiche (congiuntivali,cutanee) 2°FASE (fase delle localizzazioni) 2°settimana L. icterohaemorrhagiae Morbo di Weil (int.epato-renale) • epatomegalia,ittero • Oligo-anuria, ipercreatininemia,proteinuria,cilindruria,em aturia • Manif.emorragiche (petecchie,enterroragie) • Obnubilamento del sensorio cefalea, rigidità nucale L.pomona Meningite asettica mialgie(spt.lombari), iperestesia cutanea • Cefalea,vomito,rigor nucalis • Pleiocitosi linfocitaria,↑alb Borreliosi 1902: “acrodermatite cronica atrofizzante” - Herxheimer e Hartmann. 1909: nesso causale fra zecca ed ECM - Afzelius. 1922: meningoradicolite “da zecca” con ECM - Garin e Bujadoux. 1977: artrite di Lyme - Steere e Malawista. 1982: Borrelia burgdorferi - Burgdorfer e Benach. Eziologia Spirochetosi: Borrelia burgdorferi s.l. 1992: tre nuove “genospecie”: B.burgdorferi s.s. B.garinii B.afzelii 1993: B.japonica 1995: B.andersoni,................... Epidemiologia Zoonosi Vettori: zecche Ixodidi Ixodes ricinus Infezione localizzata Sintomi Principali: eritema cronico migrante (ECM) Sintomi Secondari: linfodenopatia febbre astenia Infezione disseminata Sintomi Principali: meningoradicoloneurite-meningite artrite (artralgie) blocco atrio-ventricolare mielodisplasia-linfocitoma Infezione disseminata Sintomi Secondari: congiuntivite (panoftalmite) tendinite, miosite epatite tosse non produttiva microematuria-proteinuria-orchite linfoadenopatia-astenia Infezione persistente Sintomi Principali: artrite acrodermatite cronica atrofizzante (ACA) encefalomielite-encefalite-vasculite cerebraleneuropatie periferiche (VII o VIII) “disorientamento cognitivo” Infezione persistente Sintomi Secondari: miosite (+ACA) miocardiopatia linfoadenopatia Infezione persistente LATENZA: - periodo asintomatico fra prime due fasi e terza - isolamento del patogeno da soggetti ASINTOMATICI - soggetti sieropositivi possono sviluppare sintomatologia “in ritardo” BORRELIA b. recurrentis Veicolo pidocchi e e zecche Febbre ricorrente con periodi di apiressia di 4-10 gironi b. burgdorferi m. di Lyme IgG-IgM Malattia demielinizzante IgG neuroborreliosi materiale didattico riservato BORRELIA E MERCURIUS Innesco infettivo di artrite reumatoide, per mimetismo con HLA-DR4 Indicazione elettiva nella malattia di Lyme, anche APL+ AURA Sintomi primari e artrite reattiva Fasi iniziali di malattia demielinizzante con anti-borrelia IgG+ materiale didattico riservato