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[78] 31 CASTELNUOVO DI QUERO – ASA Pierio Valeriano, nel XVI

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[78] 31 CASTELNUOVO DI QUERO – ASA Pierio Valeriano, nel XVI
[78] 31 CASTELNUOVO DI QUERO – ASA
Pierio Valeriano, nel XVI secolo ricordava che “da Cesana si potrebbe navigare fino alle foci del
fiume senza alcun timore né pericolo se dodici stadi dopo Castelnuovo non si protendesse nel
largo letto del fiume il […] promontorio di Quero con un’appendice rocciosa che, obliqua rispetto
alla corrente, la costringe a rivolgersi indietro formando come un’anfiteatro”. La fortezza di
Castelnovo si erge, infatti, sulla stretta gola del Piave, originariamente a controllo del traffico via
terra e via fiume verso, e dalla pianura trevigiana. Edificato nel XIV secolo per scopi militari e
commerciali divenne in seguito un palazzo-castello e ora, conservando il suo impianto originario, è
casa di preghiera dei padri Somaschi che lo acquistarono nel 1924. Castelnovo è così chiamato
perché sostituì un precedente fortilizio posto più a sud, assaltato e smantellato nel 1196 dalle
milizie di Gherardo de Taccoli, vescovo di Belluno. L’attuale costruzione che poggia una delle due
torri quasi direttamente sul greto del fiume, fu costruita dal capitano veronese Jacopo Crivelli, per
conto della Serenissima che, fino alla caduta della Repubblica veneziana lo resse inviando
castellani, esponenti di famiglie patrizie che vi rimanevano due anni con potere di giurisdizione sul
territorio della pieve di Quero. Qui visse Girolamo Miani, fondatore dell’ordine dei Padri Somaschi
e fratello del provveditore veneziano Luca. Nei secoli successivi conobbe vari passaggi di mano e
spoliazioni, subendo gravi danneggiamenti nel corso della Prima Guerra mondiale. La fortezza è
composta da un corpo centrale con una volta per il passaggio dei carri e dei pedoni che veniva
chiusa con portali e a cui si accedeva con ponti levatoi. All’inizio del Cinquecento, sulla sponda
opposta del Piave, in sinistra idrografica, fu eretta una torre utile come avamposto di controllo e
necessaria per tendere una catena in ferro che bloccava trasversalmente il passaggio delle zattere
sul Piave. La torre venne accidentalmente distrutta nel 1885. Dal 2009 sono in corso importanti
lavori di restauro esterno del manufatto.
BIBLIOGRAFIA DI RIFERIMENTO:
Bona, Breda, Pazè, Quero, dalle origini al XVIII secolo, Crocetta del Montello 1990
B. Zanenga, Viaggio lungo il Piave nel secolo 16: dalle Antichita bellunesi di Pierio Valeriano,
Roma Casteldardo 1966
A. Vecellio, I Castelli feltrini, Feltre 1896
COMPILATORE DELLA SCHEDA: Visentin/Vallerai
ACCESSIBILE: si esterno attualmente è adibito a casa di meditazione.
COMUNE DI: Quero
LOCALITA’: Castelnuovo di Quero
COORDINATE GEOGRAFICHE: X 1726573 - Y 5092186
PROVINCIA: BL
BOX DI APPROFONDIMENTO: Sul col Maor di Quero, proteso sul Piave, sorge il Sacrario
Militare Germanico (52 ASA) ideato nel 1936-39 dall’architetto Robert Tischler, dove riposano le
spoglie di 229 soldati appartenenti al Corpo Alpino Germanico e di 3232 soldati austroungarici
caduti durante la Prima Guerra mondiale.
COME ARRIVARE: Il paese, a una quindicina di chilometri da Feltre, si raggiunge facilmente
attraverso la statale Feltrina SR348 che conduce a Treviso. Al km 41 o presso la borgata di S.
Maria (Km 42,6) si imbocca la vecchia strada leggermente più bassa dell’attuale SR portandosi a
fianco della ferrovia si prosegue fino al Castello.
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