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Per essere il più bravo basterebbe chiudere gli ospedali

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Per essere il più bravo basterebbe chiudere gli ospedali
www.il nuovomolise.it
In abbinamento obbligatorio con
Direttore Responsabile: Pino Cavuoti
€ 1,00
Anno 2 n. 111 (214) - Mercoledì 11 maggio 2011
Gruppo Edizioni Il Castello - Redazione di Campobasso in Piazza della Vittoria n. 14 - Tel 0874.91.332 - Fax 0874.18.61.521 [email protected]
San Fabio
LʼEDITORIALE
Per essere il più bravo
basterebbe chiudere
gli ospedali
di Pino Cavuoti
I
l presidente della Regione sta conducendo la sua battaglia in difesa della sanità molisana
a dispetto di quanti sono
convinti del contrario. Un
impegno contro Roma
che in maniera tecnica e
numerica ha ritenuto di
dover bocciare un settore
che ha sempre visto penalizzato la comunità molisana. Michele Iorio sta dimostrando di essere un vero
incassatore che, seppur in
alcuni frangenti sembrerebbe messo all’angolo,
riesce a mantenere il centro del ring. Dove le opposizioni, con in testa Petraroia e Romano, sono vigili
e determinate a sferrare
l’ultimo colpo, quello del
ko. La questione appare
tanto semplice da essere
persino paradossale. È
facile in questo momento
gridare all’untore chiedendo la rimozione del governatore. Un gioco dove le
minoranze, senza offrire
poi spunti di soluzione,
dimostrano grande competenze. Il problema non
è quello di mandare a casa
Michele Iorio, per giunta legittimamente eletto,
ma di far gestire la cosa
pubblica a chi sarebbe poi
avulso da una realtà, che
invece merita l’attenzione
e la determinazione di chi
conosce meglio il territorio. Sarebbe come delegittimare la funzione della
politica a tutto vantaggio
dei tecnocrati. È forse ciò
che vuole chi alza la voce
per chiedere la rimozione
di Iorio? Il governatore sta
dibattendo sul piano anche politico avendo avuto
già ragione nel momento
in cui gli è stato assegnato in questi giorni un fondo sanitario più cospicuo
e difendendo il riordino
del settore che prevede
la permanenza di tutti gli
ospedali, come vogliono i
cittadini di Larino, Venafro e Agnone, anche se ciò
accadrà con servizi seppur
parzialmente riconvertiti.
Iorio ritiene di essere sulla strada giusta. «Se qualcuno ha idee o soluzioni
diverse» ha ripetuto in
queste ore Iorio a chi gli
chiedeva di commentare
gli attacchi delle minoranze. «Questa regione – dice
– ha diritto a essere governata dal presidente eletto
e non da tecnici nominati
dall’esterno».
continua a pagina 3
Sanità,
il coraggio di Iorio
SERVIZIO
■ A PAGINA 3
I FATTI
Mercoledì 11 maggio 2011
3
Sanità, Petraroia chiede la revoca di Iorio
Lettera del consigliere regionale del Partito democratico ai ministri Tremonti e Fazio
“Oltre al debito c’è il persistere di ritardi, scelte gestionali dubbie confusione di ruoli politici, partitici e familiari”
MAURIZIO ORIUNNO
DA COSTRUIRE DEMOCRAZIA
Romano: il governatore
deve essere rimosso
L
e inefficienze del
sistema sanitario
regionale sono al
centro di una lettera indirizzata ai ministeri competenti da parte di Michele Petraroia. Il consigliere
regionale del Pd ha scritto
a Tremonti e Fazio poiché
“visto l’esito del Tavolo
tecnico ministeriale di verifica sul Piano di rientro
dal disavanzo sanitario
della Regione Molise che
ha accertato un’esposizione debitoria al 31.12.2010
pari a 98 milioni di euro e
stante il persistere di ritardi, scelte gestionali dubbie,
comportamenti discutibili
e confusioni crescenti tra
attività
amministrativa
pubblica e interessi politici, partitici e familiari
che esulano dai doveri di
chi dovrebbe limitarsi ad
assolvere esclusivamente
alle proprie funzioni istituzionali, sollecito la sostituzione del Commissario ad
Acta per la sanità regionale”.
In proposito Petraroia
cita la delibera dello scorso marzo della Corte dei
Conti, Sezione di controllo
per il Molise, che nell’analizzare il bilancio d’esercizio 2009 dell’Asrem, rileva
“una situazione di diffusa
irregolarità contabile oltre
a palesi problematiche che
non garantiscono l’attendibilità dei dati”, rileva inoltre, “ che il provvedimento
di approvazione del Bilancio è stato trasmesso alla
Giunta Regionale senza la
deliberazione del Direttore
Generale circa le modalità
di copertura delle perdite e delle azioni correttive
per il riequilibrio della situazione economica. Non
consta se detto Bilancio sia
mai stato approvato dalla
Giunta regionale o se sia
divenuto esecutivo grazie
alla norma del silenzioassenso decorsi 40 giorni
dalla sua adozione “.
Per Petraroia “non è più
tollerabile che il sistema
sanitario molisano permanga in un simile contesto di scarsa attendibilità
dei dati tecnici e contabili,
di mancati raggiungimenti
sistematici degli obiettivi
di riequilibrio finanziario
previsti dal Piano di Rientro, di omissioni, ritardi e
inadempienze che mettono
a rischio il diritto alla tutela della salute dei cittadini
violando la Costituzione
con liste d’attesa che si allungano, servizi essenziali
quali il Pronto Soccorso
che arrancano e carenze
L
Sulla sanità molisana si giocheranno ancora altre battaglie
di personale, di mezzi e
di strutture.” Nella lettera
inviata ai ministri Petraroia pone l’accento anche
sui rapporti tra struttura
commissariale e direzione
Asrem. “Gli obiettivi assegnati al Direttore Generale dell’Asrem – conclude
Petraroia nella lunga nota
- con Decreto n. 46 del
02.07.2010 del Commissario ad Acta difficilmente
possono essere raggiunti
se non si supera la commistione gestionale e l’intreccio tra finalità pubbliche
di tutela sanitaria con atti
dubbi e provvedimenti discutibili che poco hanno a
che fare con i diritti costituzionali sanciti nell’art.
32.”
Il riferimento è alla
strutturazione della Uoc
di
Neurofisiopatologia
presso l’ospedale Veneziale di Isernia (già esistente
presso il Cardarelli di Campobasso ed oggetto di una
convenzione con il Neuromed di Pozzilli) come ad
altri fatti oggetto di approfondimenti
giornalistici
e di dibattito politico che
vedono coinvolto il presidente Iorio ed il direttore
generale dell’Asrem.
“Non commento i fatti
descritti – conclude Petraroia - perché si commentano da soli. Il diritto alla tutela della salute è garantito
dalla Costituzione e non
può essere oggetto di discriminazione territoriale
a causa di disavanzi gestionali e debiti accumulati da
amministratori inefficienti. Il cittadino nelle aree
in cui il servizio sanitario
non funziona è costretto
a rivolgersi a canali riservati per ottenere risposte
minime su analisi, ricoveri,
visite specialistiche o altre
necessità. Più si tagliano
le strutture, più si indebolisce l’offerta e più si concentra il potere discrezionale in poche mani che non
sempre lo esercitano con
imparzialità e rigore come
confermano gli episodi discutibili riportati sommariamente in questa nota.”
a sanità entra prepotentemente nella mischia
degli argomenti proposti all’interno dalla campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale di Campobasso. Ieri mattina i candidati della lista Costruire Democrazia, insieme al coordinatore regionale
Massimo Romano, dopo una conferenza stampa hanno
distribuito volantini nei pressi
dell’ospedale regionale Cardarelli con il testo del risultato
Massimo Romano
del Tavolo tecnico riguardante
il piano di rientro dal debito
sanitario del 6 aprile scorso. “I
molisano pagano le tasse più
alte d’Italia – sostiene Costruire
Democrazia– per colpa del disavanzo sanitario eppure la sanità
molisana è in ginocchio, liste di
attesa lunghe mesi. Di chi è la
colpa?”. “Abbiamo voluto informare i cittadini sui fatti – ha dichiarato Romano - ovvero su quello che dicono i ministeri del Tesoro e della Salute sulla gestione di Michele
Iorio, commissario alla sanità. E’ un disastro, i molisani
pagano le tasse più alte d’Italia ed hanno servizi socio
sanitari scadenti, questo nonostante la competenza e
l’abnegazione del personale medico e paramedico. Per
questo chiediamo alla delegazione dei parlamentari
molisani e chiediamo anche ai dirigenti dei partiti nazionali di portare in Parlamento il caso Molise. Michele
Iorio va rimosso da commissario straordinario della
sanità perché da presidente della regione ha prodotto un disavanzo di oltre seicento milioni di euro e, da
commissario alla sanità, continua a fare disastri. Ripeto, deve essere rimosso: Berlusconi deve prendere atto
dell’incapacità di Michele Iorio sulla materia sanitaria.”
DALLA PRIMA
Per essere
il più bravo
basta chiudere
gli ospedali
Continua dalla prima
orio si sta battendo
ai tavoli tecnici per
difendere le ragioni del
Molise, al di là di ogni
sospetto, per una sanità complessa e articolata per le dimensioni dei
suoi confini. Una riorganizzazione che non vuole
dire tagli, ma di supporto. Il Molise per essere il
primo della classe avrebbe dovuto mettere i lucchetti alle porte e chiudere gli ospedali. Non uno,
ma tutti. Se Iorio li avesse
sbarrati sarebbe diventato il governatore più bravo d’Italia. Ma sarebbe
stato meglio così o forse
è più giusto combattere
questa battaglia in nome
e per conto del nostro
Molise?
Pino Cavuoti
I
8
CAMPOBASSO
IL FATTO
Mercoledì 11 maggio 2011
AL MOMENTO LE VICENDE GIUDIZIARIE NON HANNO INCISO SULLʼEROGAZIONE DEL SERVIZIO
L’assistenza domiciliare
non sarà interrotta
Rassicurazioni sono giunte dagli operatori
sanitari di Campobasso e Isernia
STEFANO VENDITTI
C
AMPOBASSO.
«Il
servizio sperimentale dell’assistenza domiciliare ai malati di Alzheimer non verrà interrotto,
giungerà alla sua scadenza
naturale». E’ quanto affermato dagli operatori
sanitari della cooperativa
CSS di Isernia. Le vicende
giudiziarie che hanno travolto il titolare, Liberato
Volpe, dunque, almeno al
momento, non sembrerebbero aver intaccato in maniera negativa l’erogazione
del servizio sanitario. «Diverse sono state le famiglie
che ci hanno contattato a
seguito delle notizie che
sono state date dagli organi di stampa locali in me-
rito all’arresto del nostro
datore di lavoro. Abbiamo
rassicurato tutti coloro che
ci hanno contattato che il
servizio continuerà e senza
nessun tipo d’interruzione.
Ci teniamo a sottolineare
questo aspetto per il bene
delle 100 famiglie che assistiamo su tutto il territorio
regionale. Al momento non
abbiamo ricevuto nessun
tipo di provvedimento o di
nota - hanno rimarcato gli
operatori sanitari - e quindi tutto si svolgerà come
sempre sia per ciò che
concerne i servizi attivati
a Campobasso e provincia
sia quelli in essere a Isernia e provincia. Noi continueremo a svolgere con
la medesima passione ed
abnegazione il nostro la-
voro all’interno dei nuclei
familiari che ci sono stati
assegnati. Al momento non
possiamo fare nessun tipo
di ipotesi sul nostro futuro
e su quello della cooperativa. Spetterà alle autorità
indagare sulle accuse mosse nei confronti del nostro
datore di lavoro. Noi abbiamo solo la responsabilità di
assistere nel miglior modo
possibile e professionale i
nostri pazienti, nulla più.
Siamo anche noi in attesa
di avere maggiori delucidazioni sulla vicenda che
ci ha travolto come un uragano. Un ulteriore tegola
caduta sulle nostre teste e
su quelle dei nostri assistiti
che, però, non ci fa perdere morale e fiducia - hanno
concluso gli operatori -».
LE CITTÀ DEL MOLISE
Mercoledì 11 maggio 2011
11
Larino
Rsa, concluso l’iter
Adesso si è in attesa dellʼavvio dei lavori di adeguamento dei locali
La struttura sarà ospitata nell’area che comprende i reparti di pediatria e medicina donne
DAVIDE VITIELLO
Il quesito del Comitato Pro Vietri
L
ARINO. In riferimento agli interventi di
adeguamento e ristrutturazione funzionale dell’ ospedale Vietri e, nello specifico, per ciò che concerne la
prevista istituzione della
RSA - residenza sanitaria
assistenziale, si registrano
interessanti sviluppi dopo
le attese degli ultimi mesi.
L’ufficio tecnico dell’azienda
sanitaria regionale ha predisposto il progetto di adeguamento dei locali del nosocomio frentano alle funzioni
dell’RSA. L’area ospedaliera
( ex pediatria e medicina
donne ) che ospiterà il centro di assistenza territoriale
è stata bonificata e si è ora in
attesa dell’avvio dei lavori di
adeguamento dei locali.
E’ stata inoltre istituita la
commissione medica interna
al nosocomio incaricata di
valutare la compatibilità dei
pazienti con l’Rsa, “per cui
– ha affermato in proposito l’assessore alla sanità del
comune di Larino Giovanni Quici – l’iter burocratico
e amministrativo è di fatto
concluso e siamo in una fase
estremamente avanzata”. La
residenza sanitaria assistenziale disporrà di complessivi
quaranta posti letto.
“Inizialmente – ha spiegato Quici - sarà attivato un
primo modulo di venti posti
letto e successivamente si
procederà all’attivazione del
secondo modulo di ulteriori venti posti letto”. Attorno
«E le iniziative di riordino
e adeguamento sanitarie?»
L
Una visuale dellʼOspedale “Vietri” di Larino
all’apertura della residenza sanitaria assistenziale si
registra da tempo grande
attesa essendo quest’ultima una delle attività su cui
sono puntate le speranze
dell’azienda sanitaria e del
governo regionale, in funzione della ristrutturazione dello stabilimento ospedaliero
frentano.
La Regione ha fissato il
tetto di spesa per la gestione
ed il funzionamento dell’attività territoriale.
Il 60 per cento sarà a carico dell’azienda sanitaria
regionale e il restante 40
per cento sarà invece a carico del privato. Nel caso in
cui quest’ultimo si trovasse
nella impossibilità di garantire la spesa integrativa, e
la commissione medica abbia comunque valutato il
paziente compatibile con il
ricovero in RSA, in tal caso
sarà il comune di residenza
del paziente a provvedere ad
pagamento della spesa residua. In definitiva il funzionamento della struttura si basa
sull’idea della compartecipazione tra pubblico e privato.
Essendo la RSA una attività assistenziale non ospedaliera ma bensì territoriale,
si potrebbe pensare al coinvolgimento di cooperative o
associazioni Onlus operanti
nell’ambito territoriale di
riferimento, che potrebbero contribuire fattivamente
alla gestione della struttura, la quale disporrà
comunque di personale
medico,infermieristico e socio – sanitario specializzato
nell’assistenza dei pazienti
acuti.
ARINO. Dal comitato per la difesa dell’ospedale Vietri riceviamo e pubblichiamo: “ In relazione alle
dichiarazioni rese dal segretario del
circolo cittadino del Pdl di Larino che
associa la riconsegna delle tessere elettorali ad un “modo mirato per recuperare voti” , è necessaria una doverosa
precisazione. Le tessere elettorali raccolte dal comitato per protesta contro
i tagli ai servizi sanitari operati dal governo Iorio, nel quale ha militato fino
ad oggi il candidato del centro-destra,
Rosario De Matteis, avrebbero dovuto
essere riconsegnate al Presidente della
Repubblica il quale, però, non ha voluto intromettersi in questioni di competenza regionale incaricando il Prefetto
della Provincia di Campobasso, Stefano
Trotta, di dare ascolto alle istanze avanzate dal comitato civico. Nell’incontro il
Prefetto ha auspicato che lo stesso comitato provvedesse alla restituzione
delle tessere elettorali ai legittimi proprietari, assicurando in questo modo
anche la tutela della privacy. Qualora,
ancora una volta, il voto dovesse servire ad alimentare un sistema politico
divenuto ormai insulso, l’invito che il
comitato rivolge agli elettori è, coerentemente, quello di astenersi. I cittadini
devono valutare attentamente non già
“le proposte politiche ed elettorali”
come afferma il rappresentante del Pdl
di Larino che si rivelano sempre delle
panzane, bensì le persone cui affidano
la propria rappresentanza premiando chi ha lavorato per il bene di tutti e
non per gli interessi particolari. Ed a tal
proposito rasenta il ridicolo il segretario del circolo cittadino del Pdl di Larino quando afferma: “Il Pdl ha lavorato
per offrire una concreta opportunità di
rappresentanza del nostro territorio
nell’esecutivo provinciale, nella piena
consapevolezza che solo se siamo presenti nelle istituzioni possiamo pensare ad un progetto organico di rilancio
e di sviluppo della nostra realtà.” Con
questa solfa è stata eletta l’attuale amministrazione comunale nonché la deputata di Larino che unitamente al governatore Iorio avrebbero costituito la
famosa “filiera” capace di trasformare
l’ospedale Vietri in “fiore all’occhiello
della sanità molisana” e “far rinascere
Larino a nuova vita”. Se Larino ha ancora un ospedale lo deve solo a quegli
operatori, la gran parte ma non tutti
in verità, che ancora non si sono arresi allo stillicidio della sanità molisana
causato dalla insensata politica del governatore Iorio. Sia consentito un piccolo riconoscimento anche al comitato
pro Vietri, che da oltre due anni tiene
accesi i riflettori su una situazione ampiamente sottovalutata dagli ammini-
stratori locali ma anche dai cittadini
dell’intero territorio e che si dimostra
ogni giorno più tragica per la nostra
comunità sia sotto il profilo del mero
servizio sanitario che sotto quello non
secondario dell’economia, già duramente provata dalla crisi internazionale. Perciò, continuando nella sua difesa
dell’ospedale Vietri, il comitato denuncia che sono rallentate, se non addirittura paralizzate, le iniziative di riordino e di adeguamento delle strutture
sanitarie. La RSA, tanto sbandierata,
non è stata ancora istituita e forse non
lo sarà mai: non è dato sapere, infatti,
quando entrerà in funzione nonostante
le continue dichiarazioni di imminente
apertura. Il Bambin Gesù di Roma a Larino ancora non riesce a nascere: sarà
forse perché al Vietri non ci sono più i
reparti di ostetricia e ginecologia! Eppure nella convenzione del 25 gennaio
u.s. se ne prevedeva l’attivazione entro
60 giorni; ora si parla di fine maggio
2011 e magari si rinvierà ad una data
più prossima alla “kermesse” di novembre perché qualcuno possa venire
a fare la passerella elettorale. Il reparto
di riabilitazione, unico operante nella
Provincia di Campobasso e che avrebbe dovuto essere una eccellenza, è alla
paralisi perché il personale medico e
paramedico che vi opera, assunto con
contratti a tempo determinato, finito il
proprio mandato viene licenziato per
poi eventualmente riottenere un nuovo contratto a scadenza (questa prassi
sarà legale?). Di conseguenza anche i
pazienti fanno riabilitazione a tempo
determinato e dopo l’intervento operatorio aspettano “pazienti” il sospirato ricovero. I pronti soccorsi, non fa
eccezione quello del Vietri, lamentano
la grave e pericolosa carenza di personale medico ed infermieristico mentre,
anche con lettere anonime, l’Asrem
viene invitata ad utilizzare il personale
del 118. Lo spettacolo non è esaltante! La rabbia dei malati cresce e trova
esca soprattutto in questo periodo di
consultazione elettorale. Il comitato
sollecita interventi urgenti e adeguati
a favore di chi soffre e non può certo
concedersi alcun ritardo per la propria
salute. In questo particolare momento,
inoltre, il comitato vigila e controlla le
iniziative sanitarie in corso e ribadisce
di non esercitare alcuna pressione di
propaganda elettorale, come qualche
personaggio “malevolo” con la coda di
paglia si affanna ad insinuare. Un comitato spontaneo e libero come il Pro
Vietri è, non ha e non ha mai avuto intenzione di portare i cervelli “all’ammasso”, ma opera esclusivamente per
la salvezza dell’ospedale, che costituisce un bene comune per tutti”
18
LE CITTÀ DEL MOLISE
Mercoledì 11 maggio 2011
Isernia
Lʼavvocato difensore, Mariano Prencipe, annuncia
la richiesta di scarcerazione al Riesame
IN CRONACA
F
OGGIA. Sarà ascoltato alle 9. Liberato
Volpe, imprenditore isernino di 48 anni arrestato
due giorni fa dalla Guardia
di Finanza di San Severo
con le accuse falso e truffa
aggravati in danno di ente
pubblico, potrà raccontare la sua verità al giudice
per le indagini preliminari del tribunale di Foggia,
Carlo Protano. E’ previsto
infatti per stamani l’interrogatorio di garanzia per
chiarire gli estremi della
presunta truffa alla Asl
foggiana. Volpe, forse, sceglierà di spiegare. Tenterà
di convincere il gip della
sua estraneità ai fatti. Oppure, si avvarrà inizialmente della facoltà di non
rispondere. Ammesso che
i tempi non siano ancora
maturi per parlare, qualora tocchi leggere bene tra
le carte dell’inchiesta prima di fare scelte avventate.
E’ tranquillo, il presidente
della cooperativa Css, titolare di importanti appalti
per servizi sociosanitari
in Molise e nel Centro-Sud.
Lo riferisce il suo legale di
fiducia, Mariano Prencipe,
del foro di Campobasso,
che gli ha fatto visita ieri.
E’ sereno, perché sa di aver
Truffa alla Asl,
oggi l’interrogatorio
L’imprenditore isernino Liberato Volpe sarà ascoltato dal gip di Foggia Carlo Protano
ben operato. Ma toccherà
dimostrarlo, smontando
le accuse una per una. In
attesa, l’avvocato difensore annuncia la prossima
presentazione dell’istanza
di scarcerazione al tribunale del Riesame. Insieme
al suo assistito, è finito
agli arresti anche un altro titolare di cooperative,
Giuseppe Contessa, di 40
anni. Secondo il sostituto
procuratore di Foggia Antonio Laronga avrebbero
architettato una truffa in
grado di fruttare oltre un
milione di euro. Il sistema:
emettere false fatture per
servizi sanitari, soprattutto di assistenza domiciliare ad anziani, o opere
di verde e giardinaggio
pubblico. Prestazioni mai
fornite o riguardanti attività effettivamente svolte,
ma diverse da quelle specificate nelle determine a
firma dei dirigenti Asl. Documenti, questi, rivelatisi
a loro volta contraffatti.
A fare pervenire all’ufficio patrimonio dell’Asl di
Foggia le determine sarebbe stato Contessa in
persona, recapitandole a
mano. Il pugliese, infermiere presso l’ospedale
“Masselli Mascia” di San
Severo nonché consigliere
di Futuro e Libertà al Comune di San Nicandro Garganico, avrebbe restituito
una parte del maltolto,
pari a circa 170mila euro.
Mentre a Isernia i militari
delle Fiamme Gialle hanno
anche sequestrato la sede
della cooperativa Css in
via Libero Testa 15. Un immobile del valore di circa
200mila euro, che dovrebbe servire a recuperare in
parte le somme ottenute in
maniera indebita dai due
indagati. Ammontano a
undici gli episodi accertati
dagli inquirenti, avvenuti
nel periodo compreso tra
novembre 2009 e dicembre 2010. Le indagini sono
partite cinque mesi fa, a
seguito della denuncia da
parte di alcuni dirigenti
Asl accortisi che la propria
firma era stata falsificata
in maniera palese. Prencipe, tuttavia, ha dichiarato
che la Css scrisse una lettera alla Asl pugliese per
avvertire di aver ricevuto
un compenso non dovuto.
A seguito della quale partì
una verifica interna con i
dirigenti, che disconobbero la firma apposta in calce
a una serie di determine.
24
LE CITTÀ DEL MOLISE
Mercoledì 11 maggio 2011
Alto Molise
OSPEDALE,
ALE, PAROLA AL TAR
Si discute oggi a Campobasso il ricorso presentato dall’Articolo 32 sul ridimensionamento al Caracciolo
A
GNONE. E’ soprattutto sulla sanità che gli schieramenti in campo alle prossime amministrative
si giocano la vittoria. Dopo la presentazione della ‘Lista
per Agnone’, in cui si è ribadita la piena funzionalità del
presidio ospedaliero agnonese, la polemica è divampata
e la situazione effettiva del Caracciolo è argomento di discussione quotidiana tra i cittadini. Nuovo Sogno Agnonese si è espresso così, tramite una serie di manifesti affissi per l’occasione della visita degli esponenti del Pdl in
Agnone: “A Secolare (il 26 giugno 2010, ricordate?) ci fu
promesso da Iorio in persona (sempre in ottima compagnia con De Vita, Marinelli e altri) il mantenimento del
Punto nascita, peccato che fu dimenticato un piccolissimo dettaglio: Iorio aveva firmato esattamente un mese
prima il decreto n.19 del 10-5-2010 che ne sanciva la
soppressione! Mentì sapendo di mentire? Ricordate anche il 2 maggio 2008? In una riunione alla quale, oltre a
Iorio, era presente anche l’allora assessore regionale alle
politiche per la salute, Ulisse Di Giacomo, venne sancito
che ‘Il presidio di Agnone, per il bacino di utenza e per il
livello di specializzazione di cui dispone, non è in nessun
modo giustificabile come struttura ospedaliera per cui
non ha nessun senso la previsione di un nuovo edificio,
ma deve piuttosto essere previsto un ripensamento
del suo ruolo accorpando i reparti chirurgici ai presidi
maggiori e mantenendo la connotazione medica, o addirittura riconvertendolo in presidio territoriale (poliambulatorio + country hospital)’. In quella riunione non
era presente nessuno dei nostri politici agnonesi (e chi
ne avesse voglia può prendere visione del documento di
cui parliamo presso la nostra sede). Troppe sarebbero le
cose da dire,ma per il resto guardatevi intorno. Ancora
all’insegna di questa continuità? No grazie: preferiamo
vivere!” Intanto l’altro comitato civico di più recente formazione, l’Art.32, che ha presentato un Ricorso lo scorso
febbraio, in favore della difesa del diritto alla salute per
gli abitanti del territorio interno, è stamattina a Campobasso, in attesa del pronunciamento del Tar in merito
alla vicenda sanitaria agnonese. E’ attesa infatti per oggi
la fissazione della data per l’udienza preliminare. In caso
di esito negativo, si provvederà a ricorrere al Consiglio
di Stato.
Adele Moauro
Armando Sammartino e Franco Di Nucci dellʼArticolo 32
Sopra l ospedale San Francesco Caraciolo (AZZI)
10 Campobasso
Mercoledì 11 maggio 2011
Saranno oltre 50 i centri, su tutto il territorio nazionale, che aderiranno all’iniziativa
Cattolica, al via la settimana
delle malattie digestive
Previste visite gratuite dal 23 al 27 maggio
CAMPOBASSO. Università
Cattolica del Sacro Cuore, al
via la settimana delle malattie
digestive: visite gratuite alla
Cattolica di Campobasso. Dal
23 al 27 maggio si svolgerà la
prima "Settimana delle Malattie Digestive", con la partecipazione di oltre 50 centri specialistici distribuiti su tutto il
territorio nazionale. L'evento
è stato organizzato dalla Società Italiana di Gastroenterologia (SIGE),
dall'Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri (AIGO) e
dalla Società Italiana Endo-
scopia Digestiva (SIED), con i
seguenti obiettivi: suggerire
un modello organizzativo che
punti alla stretta collaborazione tra i Medici di Famiglia che
operano nel territorio (cure
primarie) e Medici Specialisti
che operano negli Ospedali
(cure secondarie e terziarie) al
fine di informare correttamen-
te il paziente sulla patologia e
iniziare un efficace percorso
diagnostico - terapeutico; fornire dati per l'ottimizzazione
della gestione sanitaria, rendendo sempre più' efficiente
l'operato quotidiano dei Medici verso i pazienti nella prevenzione e cura delle patologie dell'apparato digerente.
Promotore dell'iniziativa il
professor Marcello Ingrosso,
Direttore dell'U.O.C. di Endoscopia Digestiva dell'Università Cattolica di Campobasso,
unico Centro di riferimento
per il Molise proposto dalle tre
società scientifiche. Durante
la 1ª Settimana delle Malattie
Digestive (23-27 Maggio
2011) saranno effettuati colloqui gratuiti (a cui potrebbero
seguire visite specialistiche
per problemi clinici e sintomi
legati a malattie dell'apparato
digerente) che verranno effettuati al di fuori dell'abituale lista d'attesa definita dal CUP. I
Medici di Famiglia coinvolti
nell'iniziativa forniranno ai
pazienti le informazioni utili
che consentiranno loro di fissare l'appuntamento attraverso
il numero verde di un call center esterno e dedicato.
Mercoledì 11 maggio 2011
Isernia e Provincia 17
La tr uffa alla Asl di Fog gia
Oggi l’interrogatorio dal gip per raccontare la sua versione
Volpe si difende: “Non
ho truffato nessuno”
ISERNIA. "Non c'entro
nulla. Dobbiamo dimostrarlo a tutti i costi". Liberato Volpe, il 48enne di
Isernia arrestato dalla
Guardia di Finanza nell'ambito di un'indagine per
una presunta truffa da un
milione di euro alla Asl di
Foggia, respinge ogni accusa. Ieri ha avuto il primo
colloquio con il suo avvocato, Mariano Prencipe del
foro di Campobasso, per
chiarire la posizione in attesa dell'interrogatorio di
garanzia che si terrà questa
mattina. "Si è detto del tutto estraneo ai fatti - ha
spiegato Prencipe -. Non sa
nulla di tutta questa storia.
Lui è una persona perbene,
come ce ne sono poche".
Dopo quasi due giorni di
carcere è molto provato
dall'esperienza. "Resta però determinato nel voler dimostrare la sua estraneità
ai fatti". L'avvocato Prencipe insinua il dubbio: "L'accusa non ha senso: è stato
arrestato perché è il legale
rappresentante della cooperativa, ma ai documenti e
agli atti non accedeva solamente lui".
Questa mattina, quindi, potrebbe esserci la prima
svolta nell'ambito dell'indagine. Al gip di Foggia
l'avvocato chiederà di scarcerare il proprio assistito.
Secondo l'accusa, Volpe, titolare della cooperativa di
servizi sanitari Css, insieme a un infermiere di Sannicandro Garganico, Giuseppe Contessa, avrebbe
messo su una truffa ai danni della struttura sanitaria
di Foggia. Gli organi di
stampa pugliesi parlano di
22 capi di imputazione per
11 episodi che si riferiscono al periodo che va dal
novembre del 2009 fino al
Già chiesto il dissequestro dello stabile
La Css: “Lavoriamo
sempre serenamente”
ISERNIA. "Continuiamo a lavorare serenamente". Dalla Css
liquidano così la vicenda giudiziaria che ha coinvolto il presidente della cooperativa, Liberato Volpe, finito in manette
nell'ambito di una inchiesta della Guardia di Finanza di San
Severo sulle prestazioni alla Asl di Foggia.
I tanti dipendenti, dopo aver appreso la notizia, sono rimasti
con il fiato sospeso, temendo per il loro posto di lavoro. I vertici della cooperativa, invece, gettano acqua sul fuoco: "Continuiamo a operare senza problemi e di questo i lavoratori devono essere certi. Il grosso del lavoro che abbiamo è in Molise e, quindi, non viene intaccato dalle vicende pugliesi. Nella zona di Foggia c'è solo una piccola parte. Quindi, continueremo a lavorare con tranquillità". E' questa la risposta dei
vertici alle preoccupazioni del piccolo esercito di lavoratori
che dopo la notizia dell'arresto del presidente hanno temuto.
Tra dipendenti e collaboratori, tra infermieri, personale sanitario e specializzato sono diverse centinaia le persone che
ruotano attorno alla cooperativa. Nata nel 1995, si occupa di
una serie infinita di servizi legati alle fasce sociali 'emarginate'. Tra i servizi che vengono pubblicizzati sul sito ci sono
quelli legati all'assistenza degli anziani, ma anche alla teleassistenza e alla gestione di centri educativi e ricreativi. Proprio
in questo periodo sempre sul sito c'è la pubblicazione di alcuni annuncia di lavoro per strutture nel Gargano. La cooperativa ha anche una serie di sedi: oltre a quella di Isernia che
è quella legale, il cuore vero e proprio, ci sono anche quelle
operative a Capracotta, Poggio Sannita e in Puglia (da Foggia a San Giovanni Rotondo passando per la provincia di
Lecce). Nell'inchiesta una delle sedi è stata sequestrata dalla
Finanza. L'avvocato Prencipe ha già inoltrato richiesta di dissequestro così da permettere alla cooperativa di rientrare in
possesso dell'immobile e utilizzarlo per continuare a lavorare. Si attende, quindi, la decisione del gip.
dicembre del 2010. Per loro le accuse sono falso aggravato e truffa aggravata
ai danni di un ente pubblico a causa della presunta
falsificazione di delibere,
fatture e mandati di pagamento.
A dare il via alle indagini è
stata la denuncia di alcuni
dirigenti della Asl che, attraverso controlli, si sarebbero accorti della falsificazione delle firme. In seguito il dirigente Castrignanò
avrebbe cominciato a svolgere una piccola indagine
interna: parte dei soldi, circa 1 milione di euro, sono
stati restituiti alle casse
dell'Asl, per un ammontare
di circa il 10%. La truffa
complessivamente è di
900mila euro.
Le Fiamme Gialle hanno
anche ricostruito le modalità del presunto raggiro.
Contessa, consigliere comunale ma anche infermiere dell'Asl a San Severo,
avrebbe presentato delle
fatture all'Asl (rivelatesi
false), servendosi di cooperative del paese in cui è
amministratore, Sannicandro Garganico, intestate alcune alla sorella (che aveva
liquidato dall'ottobre 2010
ma nonostante questo
avrebbe continuato a fatturare), e una seconda intestata al fratello Marcello.
Servendosi di queste tre
cooperative Contessa (Giuseppe) avrebbe riferito di
fornire servizi di assistenza
domiciliare agli anziani e
servizi di giardinaggio
presso l'Asl di Foggia.
Schermandosi dunque dietro questi servizi l'uomo
avrebbe presentato fatture
false con conseguenti determine: nel caso specifico
di Contessa tutte le fatture
e le determine si sarebbero
rivelate fallaci.
Al contrario, secondo
quanto emerso nel corso
della conferenza stampa
che le Fiamma Gialle hanno tenuto a San Severo, le
fatture di Volpe si sono rivelate vere ma non così le
determine "tutte false".
Volpe e Contessa sono in
carcere, mentre è stato sequestrati un immobile, sede
della Css a Isernia, per un
valore di a 200mila euro.
Agnone Alto Molise 19
Mercoledì 11 maggio 2011
Gli esponenti del comitato civico saranno davanti alla sede del Tribunale per spiegare le ragioni dell’iniziativa
Caracciolo, parola al Tar
Oggi la prima udienza per esaminare il ricorso di Articolo 32 per bloccare i tagli
AGNONE. Saranno davanti al
TAR Molise i rappresentanti del
Comitato Art.32. Stamattina, alle 9.00, è stata fissata la prima
udienza relativa alle vicende
dell'Ospedale S. Francesco Caracciolo. Così, i promotori del
ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, firmato da
quasi 1.000 persone, accompagneranno gli avvocati Franco
Cianci e Simone Dal Pozzo per
divulgare la propria iniziativa
tra la gen
te. In attesa di un responso. Con
ogni probabilità, la seduta di oggi potrebbe essere rinviata ad altra data. Ma essendo la prima,
Franco Di Nucci e Armando
Sammartino non vogliono perdere l'occasione per fare informazione su ciò che sta accadendo ad Agnone e in Alto Molise
in merito alla sanità. Hanno già
preparato un volantino da distribuire davanti la sede dell'organo
giudiziario di Campobasso e
nella zona centrale della città.
"Il Commissario della Sanità
della Regione Molise (il Presidente Iorio)" - si legge nel flyer
in questione - "insieme con il
Sub-commissario e con i dirigenti ASREM sta attuando ne-
L’ospedale Caracciolo
gli ultimi mesi una riorganizzazione della Sanità Regionale ritenuta necessaria per rientrare
dal deficit che si è accumulato
in questi anni."
Secondo gli ultimi dati, documentati nella relazione del tavolo tecnico dello scorso 6 aprile
tra il Governo nazionale e la
Regione Molise, la situazione
finanziaria relativa alla sanità
molisana risulta "grave", anche
a causa dei "ritardi nell'attuazione del Piano di rientro". "Non ci
sono" - è scritto nel documento
- "le condizioni per disapplicare
l'incremento delle aliquote fiscali IRAP e dell'addizionale regionale IRPEF, per coprire il disavanzo del 2009". E i fondi
FAS non potrebbero essere più
utilizzati per sopprimere tale
debito. Dunque, secondo quando relazionato dal Governo, il
Molise dovrebbe "pagare" circa
98 milioni di euro, tra cui 22 sarebbero stati recuperati con l'aumento delle tasse. E così, i piccoli ospedali (Agnone, Venafro
e Larino) sono stati ridimensionati. Agnone è diventato uno
"stabilimento ospedaliero" accorpato al Veneziale di Isernia.
Creando non poche difficoltà.
"Questa riorganizzazione" - affermano gli ideatori del Comitato Art.32 - "nel nostro caso
crea addirittura un serio motivo
di azzeramento del diritto alla
Tutela della Salute. E' a tutti no-
ta l'ubicazione di Agnone: in Alto Molise, al centro di una grande zona montuosa a cavallo fra
Abruzzo e Molise, in una area
svantaggiata, costellata da
30\40 piccoli comuni, con strade di difficile percorribilità soprattutto in inverno." Insomma,
secondo i promotori del ricorso
al TAR, il piano di riorganizzazione della rete ospedaliera non
ha preso in considerazione la
peculiarità di Agnone. Il cui
centro ospedaliero è stato costruito a fine '800 anche grazie
alle "rimesse degli emigrati" per
soddisfare le particolari necessità logistiche. " L'Ospedale di
Agnone "- si legge ancora nel
volantino - "ha sempre obbedito
alle esigenze di Sanità delle popolazioni dell'intera area interregionale. Ha svolto questo ruolo con efficienza ed efficacia
(con spese molto contenute come è possibile verificare) tanto
da conseguire, qualche anno fa,
l'attestato di migliore ASL italiana nel rapporto costo/benefici
(come con clamore riportato
dalla stampa nazionale)." Per
questo è anche un'importante risorsa economica per l'intera zona, capace di attirare persone bi-
Percopo e Paglione hanno partecipato alla presentazione della lista di De Vita
I vertici dell’Asrem alla convention del Pdl
Tuona l’Italia dei valori: “Siamo indignati”
AGNONE. Dopo la convention elettorale targata PDL, in
cui la questione ospedale Caracciolo è stata al centro della
discussione, il circolo dell'Italia Dei Valori di Agnone esprime il suo disappunto su alcuni
comportamenti che si sono
manifestati durante la serata.
In particolare, per la partecipazione del direttore sanitario
Paglione e il direttore generale dell'Asrem Percopo, che secondo gli esponenti del partito
di Antonio Di Pietro si sono
presentati "al seguito del governatore Iorio". "Figure istituzionali della sanità molisana" - si legge in una nota - "e
quindi "super partes" e a cui è
affidata la gestione della salute di tutti i cittadini sono diventati testimonial del Pdl in
una competizione elettorale.
L' Italia dei Valori di Agnone
esprime tutta la sua ferma indignazione per tali comportamenti che segnano oramai
l'assenza del rispetto dei ruoli
istituzionali." Per legge, il
ruolo gestionale dovrebbe essere separato dal ruolo politico. "Il dirigente" - continuano
i componenti dell'IDV - "è tenuto a rendere conto solo degli obiettivi raggiunti e non
del grado di "fedeltà" politica!
La commistione è diventata
così evidente ma non crea nessun imbarazzo nei protagonisti. Del resto, però, tali atteggiamenti sono l'indice delle
difficoltà in cui versa il governatore incapace di risolvere i
problemi che attanagliano la
sanità molisana da lui stesso
creati in oltre un decennio di
governo regionale. L' Italia dei
Valori invita tutti i cittadini di
Giuseppe Attademo
Angelo Percopo
Giancarlo Paglione
Agnone ad esprimere la propria indignazione perché ven-
gono strumentalizzati i loro
bisogni sanitari con promesse
che fino ad oggi si sono rivelate fallaci."
sognose di cure dalle Regioni
confinanti. Su questo punto, ovvero sui rapporti tra località
confinanti, nel documento stilato dopo il tavolo tecnico del 6
aprile (di cui sopra) si fa riferimento ad accordi di confine tra
regioni limitrofe. Con lo scopo
di assicurare assistenza sanitaria
ai paesi circostanti. Accordi,
che secondo quanto relazionato,
non sarebbero stati fatti. "La
Regione Molise" - ribadisce il
Comitato Art.32 - "deve colloquiare con la Regione Abruzzo
(atteso che la popolazione sanitaria è anche dell'Alto Vastese e
del Chietino) perché la nostra
zona interna non può sottostare
a logiche di confine e di passaporto per la sanità." Anche per
queste motivazioni, si teme per
la tempestività di soccorso in
caso di emergenza.
"Si pensi nei periodi invernali" continuano gli esponenti del
gruppo cittadino - "a una donna
in stato interessante, a un bambino o un vecchio con patologie
di richiesta urgente." Insomma,
un ennesimo appello alla tutela
del diritto alla salute. Difeso
dalla Costituzione e che oggi attende segnali di giustizia.
Venafro
Mercoledì 11 maggio 2011
Via Alfieri, 69 (Trav. Via Colonia Giulia) - Galleria Vittoria - 86079 Venafro (IS) - Tel. 0865 904738-902797 - Fax 0865 904759 E-mail: [email protected]
Medicina
Le cellule sono state iniettate per favorire l’osteogenesi in una paziente operata ad una gamba
Trapianto con staminali
al “Santissimo Rosario”
Eseguito dall’equipe del primario Enzo Bianchi
VENAFRO. L’intervento,
primo del genere a Venafro e
nell’intera regione, è stato
portato a buon fine dall’equipe chirurgica guidata dal prof.
Enzo Bianchi, primario dell’Unità operativa complessa
di ortopedia e traumatologia
della Asrem di Isernia. Le cellule staminali, prelevate in situ attraverso un “aspirato midollare” dalla “cresta iliaca”,
sono state iniettate ad una
donna campana alla quale due
anni fa era stata praticata
un’operazione chirurgica rivelatasi inefficace, se non
proprio dannosa. L’equipe
guidata da Enzo Bianchi ha
dapprima provveduto a rimuovere i danni del precedente intervento (praticato
presso altra struttura) e poi ad
affettuare una nuova operazione per rinsaldare una frattura riportata a livello di tibia
e perone. Ad operazione avvenuta, la frattura è stata sta-
L’innovativo intervento è stato eseguito dall’equipe di Bianchi
bilizzata con fissatore esterno
circolare “Taylor”. Al fine di
rigenerare i tessuti non adeguatamemte vitalizzati e di
favotrire l’osteogenesi, Enzo
Bianchi ha “inaugurato” a Venafro la promettente strada
delle cellule staminali. L’in-
tervento mira alla rivitalizzazione dei tessuti e al recupero
della mobilità dell’arto. Considerato il successo di questo
primo intervento, certamente
ne saranno eseguiti altri simili nel prossimo futuro.
ab
32 Larino
Mercoledì 11 maggio 2011
Il Comitato pro Vietri respinge le accuse
e insiste: non andate a votare
Sulla restituzione delle tessere elettorali non accetta lezioni
LARINO. "Ancora una volta il Comitato per la difesa dell'Ospedale
Vietri di Larino è stato fatto oggetto di meschine strumentalizzazioni
da destra come da sinistra evidenziando che i
"bollori" della
campagna elettorale danno alla
testa a molti".
Questo l'incipit
del nuovo comunicato diffuso
dal Comitato che
definisce assurde le critiche rivoltegli in merito alla restituzione delle tessere
elettorali. "Qualora, ancora una
volta, il voto do-
vesse servire ad alimentare un sistema politico divenuto ormai insulso, l'invito che il comitato rivolge agli elettori è, coerentemente,
quello di astenersi. In altre parole -
ha affermato il portavoce Michele
Palmieri - il comitato invita la gente ad un voto di responsabilità, a
valutare attentamente non già "le
proposte politiche ed elettorali",
bensì le persone
cui affidano la
propria rappresentanza
premiando chi ha lavorato per il bene
di tutti e non per
gli interessi particolari".
"Rasenta il ridicolo quanto dichiarato dal segretario del circolo cittadino del
Pdl di Larino
quando afferma
che il partito ha
lavorato per offrire una concreta opportunità di
rappresentanza del nostro territorio
nell'esecutivo provinciale, nella
piena consapevolezza che solo se
siamo presenti nelle istituzioni possiamo pensare ad un progetto organico di rilancio e di sviluppo della
nostra realtà", prosegue il Comitato, che poi ricorda che la difesa dell'ospedale è irrinunciabile. "La Rsa
tanto sbandierata non è stata ancora
istituita e forse non lo sarà mai e la
convenzione per il punto Bambin
Gesù, sottoscritta il 25 gennaio
scorso ne prevedeva l'attivazione
entro 60 giorni, ora si parla di fine
maggio e magari si rinvierà ad una
data più prossima alla 'kermesse' di
novembre perché qualcuno possa
venire a fare la passerella elettorale".
Lo spettacolo non è esaltante, con-
clude la nota: "La rabbia dei malati
cresce e trova esca soprattutto in
questo periodo di consultazione
elettorale. Il Comitato perciò sollecita interventi urgenti e adeguati a
favore di chi soffre e non può certo
concedersi alcun ritardo per la propria salute".
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