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Dal II triumvirato al principato di Augusto. Bocancea, Martellini

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Dal II triumvirato al principato di Augusto. Bocancea, Martellini
Marco Antonio e il testamento di
Cesare
 Dopo la morte di Cesare, fu il console Marco Antonio
l’uomo forte di Roma. Esso creò un compromesso politico:
- da una parte gli anticesariani
- dall’altra il senato
Antonio disse al popolo che Cesare aveva
lasciato un testamento nel quale c’era scritto
che il vero erede di Cesare era Ottaviano.
Quando quest’ ultimo venne a Roma per
prendere quello che gli spettava,
Antonio si rifiutò.
Lo scontro tra Antonio e Ottaviano

Antonio vide la situazione complicarsi sempre più

Non volendosi allontanare dall’Italia, cercò di conquistare
la Gallia Cisalpina (scontro con Decimo Bruto). Dopo
quest’ azione il Senato lo nominò come un tiranno e un
grave pericolo per lo Stato .

Nel 43 a.C Ottaviano sconfisse Antonio e lo costrinse a
ritirarsi nella Gallia Transalpina, dove si trovava Marco
Emilio Lepido .
Il secondo triumvirato
Ottaviano si presentò alle porte di Roma con il suo
esercito e ottenne così il consolato . Ma lui sapeva bene
che non era in grado di vincere contro il Senato e contro
Decimo e Cassio. Strinse così un’ alleanza con Antonio e
Lepido, formando il secondo triumvirato .
L’eliminazione degli anticesariani e la
divisione dell’impero
Furono compilate delle liste di proscrizione, in
cui era presente anche Cicerone
 Nel 42 a.C Antonio sconfisse  Gli anticesariani fuggirono
gli uccisori di Cesare.
in Spagna dove si
allearono con Sesto
Pompeo .
I possedimenti di Roma furono divisi poi in 3 parti:
- Antonio si prese l’Oriente
- Ottaviano l’Occidente
- Lepido l’Africa
La politica di Ottaviano in Italia
 Ottaviano fece diventare tutte
le terre private proprietà dello
Stato e scatenò una rivolta contro
i proprietari delle terre.
Successivamente Ottaviano e Antonio si incontrarono a
Brindisi per stringere degli accordi nei quali introdussero
anche Sesto Pompeo che fu poi sconfitto nel 36 a.C nella
battaglia navale di Nauloco .
Antonio e i domini orientali
Antonio si era stabilito in Egitto
ed è qui che incontra l’affascinante
sovrana Cleopatra; i due
diventarono amanti.
Ora Antonio aveva intenzione di:

Dar vita a una monarchia indipendente da Roma

Riorganizzare i domini Orientali, fondando nuovi regni
Nel 32 a.C Antonio tradisce sua moglie Ottavia, sorella di
Ottaviano, il quale colse l’occasione per iniziare una
violenta campagna contro Antonio.
La fine di Antonio e Cleopatra

Il Senato dichiarò Antonio “traditore dello Stato”.

Ottaviano riceve da Livia il testamento di Antonio e decide di
pubblicarlo. Si vide così che Antonio lasciava ai suoi figli, avuti
da Cleopatra, le provincie romane d’Oriente.

Ottaviano fece pronunciare alle città italiane un giuramento di
fedeltà.
La vittoria di Ottaviano
Nel 31 a.C ad Azio scoppiò una
battaglia dove la flotta di
Ottaviano, comandata da Marco
Agrippa, vinse.
Ottaviano si trovò
padrone assoluto
dell’impero romano.
L’anno seguente, mentre l’esercito
di Ottaviano conduceva l’assalto
finale ad Alessandria, Antonio
ricevette la falsa notizia della
morte di Cleopatra
così decise di uccidersi, poco
dopo anche la regina si tolse la
vita.
La pax augustea
Ottaviano fece una grande opera di riforma
e di pacificazione la pax augustea una
pace basata sul consenso di tutte le parti
sociali e politiche nei confronti del principe.
Il potere nelle mani di Ottaviano
I romani erano
cittadini e non sudditi
perciò Ottaviano lasciò
in vita la repubblica
e si creò un potere
personale assoluto.
Successivamente
33 a.C.
Ottaviano diventa
Princeps Senatus
(capo del Senato)
27 a.C.
Ottaviano prende
il nome di “Augustus”
(Augusto)
23 a.C.
Augusto si fa attribuire:
1. tribunicia potestas
2.l’ imperium proconsulare
Il principato: un nuovo sistema politico
A Ottaviano spettavano ora queste cariche:
1. Porre il veto sulle decisioni del Senato e dei magistrati
2. Aveva il potere supremo (militari e civili)
• Nel 12 a.C fu nominato Pontefice Massimo
• Nel 2 a.C diventò padre della patria. Augusto
rispettava l’autorità e la dignità del Senato perché era
composto maggiormente da senatori di sua fiducia e
aveva anche un rapporto privilegiato con i cavalieri.
Augusto ricercò i loro gradi più alti nella burocrazia,
assicurandosi però un sostegno politico ed
economico.
L’Amministrazione della
province
Terminate le lotte per il potere, Augusto si
dedicò alla divisione del suo Impero.
Lo divise in:
• Province Imperiali
• Province del popolo o Senatorie
• Egitto
• L’Italia
Lo sviluppo economico
Grande sviluppo economico di tutte le attività, ogni
parte dell’Impero era specializzata in un campo
dell’economia. Ostia e Pozzuoli diventarono i porti
più importanti dove si importavano ed esportavano
i prodotti. Nei centri maggiori gli uomini liberi si
riunivano nei Collegia.
L’amministrazione dell’Impero
Problema di restaurare le finanze dello Stato. Infatti Augusto creò:
 le Casse dello Stato
 la Cassa Imperiale
Le imposte dirette non riguardavano gli abitanti dell’Italia e quelle
indirette riguardavano l’eredità e la vendita dei terreni.
Augusto privilegiò L’Italia.
Nerone diminuì il potere della moneta in oro rispetto a quella in
argento e questo portò dei vantaggi, l’arricchimento:
 Dello Stato
 Dei ceti più bassi
 Dei soldati
Fece nascere nuovi funzionari governativi e portò anche a una
istruzione superiore.
Amministrazione di Roma
Roma e Alessandria d’Egitto erano le più
importanti metropoli del tempo. Roma viene
divisa in 14 distretti e ogni distretto a sua volta
in quartieri.
Nacquero così diverse figure amministrative
nominate da Augusto:
 PREFETTI
 PREFETTO DELLA CITTA’
 PREFETTO DEL PRETORIO
 PREFETTO DELL’ANNONA
The end
… Created by …
Bocancea Catalina, Martellini Camilla, Quadrelli Alice
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