...

memoria semantica - laral

by user

on
Category: Documents
15

views

Report

Comments

Transcript

memoria semantica - laral
Psicologia
Anno Accademico 2005-2006
Anna M. Borghi
[email protected]
Sito web: http://gral.istc.cnr.it/borghi
1
La memoria
1. I compiti più usati per studiare la memoria
2. I sistemi di memoria
La memoria a breve termine come memoria di lavoro
La Memoria a Lungo Termine
Memoria episodica, memoria semantica – conoscenza procedurale e
dichiarativa
Memoria retrospettiva e prospettica
3. I processi di memoria
a. Codifica
b. Ritenzione
c. Recupero
d. Oblio
4. Una visione nuova: oltre i sistemi di memoria -> la memoria per agire
5. Memoria e immagini mentali
2
Compiti per studiare la memoria:
rievocazione e riconoscimento
2 classi di compiti:
a.
rievocazione (libera, seriale o guidata)
™
™
™
b.
libera, senza cue (=indizi, stimoli) ; effetti di posizione
seriale: effetto di priorità ed effetto di recenza.
seriale: ripetizione di una serie di items dopo la loro
presentazione: usata per cogliere lo “span” di memoria (cioè
quanti elementi contiene la memoria)
guidata: uso di cues di natura semantica, fonemica ecc. in
genere va meglio della rievocazione libera.
riconoscimento (a scelta multipla o sì/no).
piu’ facile della rievocazione guidata: maggiore sostegno del contesto
di recupero.
3
Altri compiti e misure per
studiare la memoria
Oggi anche altre misure: questionari, diari e altre misure
implicite. Esempi:
‰ test sulla conoscenza concettuale (es. categorizzare
stimoli), lessicale (es. decisione lessicale) e percettiva (es.
riconoscimento di volti, denominazione di figure)
‰ test sulla conoscenza procedurale (es. soluzione di
problemi, prove di abilità motoria)
Misure:
‰
‰
primarie: es. accuratezza dell’informazione ricordata. Ma
problema: omissione considerata errore, ma non
necessariamente vuoto di memoria.
secondarie: es. tempo per fornire la risposta.
4
I sistemi di memoria. MBT e
MLT
Memoria a Breve Termine
(MBT)
Memoria a Lungo Termine
(MLT)
Funzione
Elabora l’informazione e la
passa alla MLT
Trattiene l’informazione in
modo permanente
Capacita’
Limitata (7 +-2)
Infinita
Durata
Corrisponde al tempo di
elaborazione
Illimitata
Codifica
Acustico-articolatoria
Semantica (per significato)
Modalita’
Magazzino separato per
modalita’
Magazzino unico per i 5
sensi
Oblio
Decadimento e interferenza
Interferenza o inesistente5
Evidenze a favore della
distinzione MBT-MLT
Anni ’60. Capacita’ limitata MBT: studi sullo “span” di memoria e sugli
effetti di posizione seriale. Miller (1956): magico numero 7 +-2.
Raggruppamento (chunks).
Effetti di recenza (MBT) e di priorita’ (MLT).
Evidenze:
Magico numero 7: presentazione per breve tempo di elementi in numero
crescente: quanti se ne ricordano? SPAN (ESTENSIONE) della memoria.
“My problem is that I have been persecuted by an integer. For seven years this number has
followed me around, has intruded in my most private data, and has assaulted me from
the pages of our most public journals. This number assumes a variety of disguises, being
sometimes a little larger and sometimes a little smaller than usual, but never changing so
much as to be unrecognizable. The persistence with which this number plagues me is far
more than a random accident. There is, to quote a famous senator, a design behind it,
some pattern governing its appearances. Either there really is something unusual about
the number or else I am suffering from delusions of persecution.” Miller, 1956
6
Evidenze a favore della
distinzione MBT-MLT
Paradigma di Brown-Peterson:
3 consonanti da rievocare dopo un
intervallo variabile (fino a 18 sec.),
poi compito distraente (contare
all’indietro per tre),
poi ripetizione lettere: prestazioni
scarse.
Oblio in MBT dovuto al decadimento
della traccia e non all’interferenza
(numeri diversi dalle lettere).
7
Modelli del doppio magazzino:
Atkinson e Shiffrin
Un esempio: il Modello di Atkinson e Shiffrin (68):
i. I magazzini sensoriali elaborano l’informazione in parallelo
ii. la mandano nel magazzino a breve termine che la mantiene
accessibile temporaneamente - MBT
iii. poi la trasferisce nel magazzino e a lungo termine.
Trasferimento nella MLT funzione del tempo trascorso nella
MBT. MLT
Attenzione! I 3 magazzini di memoria non sono visti come strutture
anatomiche cerebrali ma come tipi di memoria distinti
8
funzionalmente.
Il modello di Atkinson e
Shiffrin
Registro sensoriale, Memoria di lavoro o memoria a breve
termine MBT, memoria a lungo termine MLT
9
I sistemi di memoria.
Il registro sensoriale
Detto anche memoria ICONICA
„
Funzione – trattiene l’informazione finche’ non viene processata
„
Capacita’ - ampia
„
Durata – Breve (250-300 msec informazione visiva, 2-3 sec
uditiva)
„
Codifica – copia (pre-categoriale)
„
Modalita’ – magazzino separato per ogni modalita’ sensoriale
„
Dimenticanza – decadimento
Evidenze a favore del registro sensoriale (Sperling, 1960):
Matrice di lettere presentata per 50 msec. I soggetti ricordano solo
4-5 lettere. Se stimolo acustico indicante una fila la percentuale
di ricordo aumenta.
10
I sistemi di memoria.
Il registro sensoriale
K
L
W
D
S
P
H
J
A
9 elementi verranno presentati nel riquadro, poi spariranno. Quanti riesci
a ricordarne?
11
I sistemi di memoria.
Il registro sensoriale
Quanti elementi riesci a ricordare? Ricordo di 4-5 lettere.
12
I sistemi di memoria.
Il registro sensoriale
Dovrai ricordare solo gli elementi di una riga: della riga in alto se senti un
tono alto, in mezzo se un tono intermedio, in basso se un tono basso.
13
I sistemi di memoria.
Il registro sensoriale
14
La MBT come memoria di lavoro
Memoria di lavoro (working memory) = sistema
deputato al mantenimento e elaborazione
temporanea dell’informazione durante l’esecuzione di
differenti compiti cognitivi.
Baddeley:
Compito: apprendere una lista di parole
presentate visivamente e ricordare cifre presentate
uditivamente: c’è lieve decadimento ma buona
prestazione:
Quindi: la MBT non e’ un sistema unitario.
15
I sistemi della memoria di
lavoro
16
I sistemi della memoria di
lavoro
Sistema esecutivo centrale (SED): e’ piu’ un sistema attentivo
che di memoria: seleziona strategie, integra informazioni di fonti
diverse ecc. Sistema a capacità limitata.
limitata
Controlla diversi sottosistemi:
„
„
Loop articolatorio:
articolatorio 2 sottosistemi: a) magazzino fonologico
(circa 2 secondi); b) componente di natura articolatoria: es.
ripetizione numero di telefono.
Taccuino visuo-spaziale:
spaziale memoria di lavoro visiva, per
spiegare i processi di immaginazione. Componente passiva
(magazzino visivo) e processo attivo di ripetizione.
„
Evidenze: doppio compito:
compito se codifica acustica non interferenza di
un compito visivo-spaziale.
17
Effetti primacy e recency
Effetti primacy: dipende dalla memoria a lungo termine
Effetto recency: dipende dalla memoria di lavoro o dalla memoria ecoica
18
MLT: memoria procedurale,
episodica e semantica
Conoscenza dichiarativa (accessibile
direttamente):
memoria episodica e semantica
(Tulving, 1972)
Conoscenza procedurale
(accessibile solo svolgendo
l’azione):
memoria procedurale
es. Andare in bicicletta
Van den Bergh & al. (90): i dattilografi
preferiscono scegliere coppie di lettere
che si battono con dita differenti: quindi
parte della codifica delle lettere è in
termini di programmi motori.
La prima a svilupparsi nell’infanzia
19
Il sistema biologico della
memoria
corteccia prefrontale: codifica
e recupera informazione;
Ippocampo e corteccia
temporale: immagazzina
ricordi episodici e semantici;
cortecce associative e
sensoriali: aspetti della
memoria percettiva
implicita;
altre aree corticali e
sottocorticali:
apprendimento motorio
implicito; memoria
procedurale.
20
Il sistema biologico della
memoria
„
„
„
„
Memoria = frutto di qualche modificazione
inizialmente temporanea (MBT), poi permanente
(MLT) delle sinapsi.
Regola di Hebb, psicologo canadese, 1949:
la coincidenza temporale di un neurone presinaptico
con uno postsinaptico ne rafforza la connessione.
Es. 2 input deboli, A e B, associati ad uno forte, C. Se
A e C sono temporalmente vicini, si rafforza il nesso
tra A e C e non tra B e C. Plasticità sinaptica.
21
Evidenze a favore dell’esistenza
di sottosistemi: amnesia
Amnesia = deficit della memoria in seguito a
lesioni cerebrali, traumi psicologici, malattie.
Può riguardare: conoscenze nuove o precedenti,
memoria a lungo o breve termine, memoria
episodica, conoscenza procedurale.
Casi di amnesia transiente: scomparsa in 24-48
ore.
Studi delle “doppie dissociazioni”: evidenza
dell’esistenza di sottosistemi.
22
Evidenze a favore dell’esistenza
di sottosistemi: amnesia
Amnesici: memoria implicita (riconoscimento) ma
incapacita’ di far uso della memoria esplicita (ricordo).
Ma dati controversi: anche per i controlli il
riconoscimento va meglio del ricordo.
23
Evidenze a favore dell’esistenza
di sottosistemi: amnesia
Amnesici: studi con priming. Memoria implicita
(riconoscimento) preservata ma incapacita’ di far uso
della memoria esplicita (ricordo). Ma dati controversi.
Compiti:
Studio di una lista di parole. Poi
radici delle parole: devono
completarle (memoria implicita) o
dire la prima parola che viene
loro in mente che inizia con
quella radice (memoria esplicita).
24
Memoria episodica e semantica
‰
Memoria episodica:
„
„
„
‰
Memoria di episodi di vita di una persona
Riferimento al se’ (autobiografia)
Organizzata in base a spazio e tempo
Memoria semantica:
„
„
„
Memoria di parole, concetti, regole,idee
Conoscenza generale (enciclopedia, dizionario)
Organizzata per un recupero veloce
25
Memoria episodica e semantica:
due sistemi distinti?
„
„
Visione tradizionale (ma ancora dominante). Sistemi separati
nella MLT. Tulving (72): memoria episodica = riferita a
esperienze specifiche (memoria autobiografica) con informazioni
spazio-temporali su dove è stato l’evento; memoria semantica =
trascende dalle condizioni in cui è stata formata.
Visione alternativa: non distinzione episodico / semantico:
sistema unico. Es. non ricordiamo dove e quando abbiamo appreso che
Parigi è la capitale francese a causa dell'interferenza di diversi ricordi episodici.
Le memorie differiscono per frequenza, contenuto, accessibilità
ecc. ma ciò non implica sistemi separati.
26
Memoria semantica: come
studiarla
‰
Compiti di associazione
™
‰
Compiti di generazione di caratteristiche
™
‰
Es.canarino-uccello (si’) / canarino-nido (no) - RT + errori
Verifica di proprieta’
™
‰
Es. Il canarino e’ un uccello? - RT + errori
Verifica di categoria (category verification)
™
‰
Es. Uccello – piume, coda, canta, cinguetta, zampe - codifica
Verifica di frasi (sentence verification)
™
‰
Es. Cane – coda, abbaia, ne ho uno, mi piace - codifica
Es. Canarino-zampe (si`) / canarino-coperchio (no) - RT + errori
Decisione lessicale
™
Parola – non parola - RT + errori
27
Alcuni disturbi della memoria:
Alzheimer
I Ss affetti da morbo di Alzheimer presentano un deterioramento
della memoria semantica.
Hodges, Salmon e Butters (1992): batteria di test di memoria
semantica sottoposti a pazienti e soggetti di controllo:
- denominare il maggior numero di membri di una categoria
- denominare l’oggetto rappresentato da un disegno
- generare definizioni di parole
I pazienti avevano prestazioni peggiori in tutti i test rispetto ai Ss di
controllo. Le prestazioni in un test correlavano con quelle
riportate negli altri test.
Ciò suggerisce che l’Alzheimer non comporta l’incapacità di
recuperare conoscenze esistenti, ma il deterioramento di
conoscenze preesistenti.
28
Alcuni disturbi della memoria:
Alzheimer
Esempi di test di memoria
semantica per pazienti con
Alzheimer e controlli:
Denominazione
Inclusione in categorie
29
I modelli a rete - Hierarchical
semantic network – Collins e
Quillian, 1969
Assunti sulla modalita’ di rappresentazione
Organizzazione gerarchica dei concetti
„
Principio di economia cognitiva: proprieta’
codificate al livello piu’ alto possibile
Verifiche sperimentali
a) Effetto di grandezza di categoria:
„
es. un pettirosso e’ un uccello / e’ un animale
b) Economia cognitiva:
es. un uccello ha le piume / ha la pelle
30
Come funziona il modello
31
Problemi del modello di Collins e
Quillian
a) Limiti dell’assunzione gerarchica
1) opposto dell’effetto della grandezza di categoria
„
„
Un cane e’ un mammifero vs. E’ un animale
Un pettirosso vs. Uno struzzo e’ un uccello
b) Limiti dell’economia cognitiva:
Esempio
Distanza RT
Banjo-strings
0
1100
1210
goose-wings
1
1150
orange-edible 2
1060
Esempio
Associazione RT (msec)
goldfish-mouth debole
elm-roots
orange-edible
media
alta
1110
1060
RT legati piu’ al tasso di associazione che alla distanza nella
gerarchia
c) RT di frasi negative non previsti dal modello
Frasi non plausibili:
A leopard is a snail.
Frasi plausibili:
A tiger has a mane.
RT(msec)
1500
RT(msec)
1700
RT piu’ veloci per le frasi non plausibili.
32
I modelli a rete - Il modello della
diffusione dell’attivazione (Collins e
Loftus, 1975)
„
1.
2.
3.
Assunzioni:
Non gerarchico: la lunghezza dei legami rappresenta il
grado di relazione. Il tempo di ricerca dipende dalla
lunghezza delle connessioni
Diffusione dell’attivazione (Spreading Activation):
l’attivazione di uno dei legami porta ad attivare parzialmente
i nodi connessi. Il grado di attivazione cala con la distanza.
L’attivazione decresce con il tempo.
33
Come funziona il modello
34
Previsioni del modello della
“spreading activation”
Previsioni:
a. Effetti di tipicita’ :
Un pettirosso e’ un uccello vs. Una gallina e’ un uccello.
b. Priming Semantico:
Compito di decisione lessicale (parola/non
parola):
prime
bread
target
butter
RT
600
nurse
butter
670
35
I modelli a rete – Propositional
network models – Anderson,
1983
„
„
„
Assunzioni:
La conoscenza e’ rappresentata in reti. Le
connessioni tra reti hanno la forma di proposizioni.
Es.The tall lawyer believed the men were from Mars.
36
Modelli di confronto tra tratti
(feature comparison models)
Assunzione:
Concetti rappresentati come insiemi di
tratti
Cane
[vivente
coda
abbaia
....
.....]
Cane da caccia
[vivente
coda
.....
ottimo fiuto
.....]
Tratti definienti vs. Tratti caratteristici:es.
Relazioni tra concetti calcolate in base agli attributi comuni
37
Previsioni e problemi dei modelli
di confronto tra tratti
Previsioni:
1. Effetto dell’ampiezza di categoria:
„
Un pettirosso e’ un uccello vs. E’ un animale.
2. Effetti di tipicita’
„
Un pettirosso e’ un uccello vs. Un pinguino e’ un uccello.
3. Rifiuto veloce di frasi false:
„
Un pipistrello e’ un uccello
vs. Una matita e’ un uccello
1.
Problemi:
Tratti definitori?
2.
Priming semantico (relazioni concettuali)?
„
38
Conclusioni sulla memoria
semantica
„
w
w
„
„
„
Due questioni principali:
rappresentazione: rete o lista di tratti?
elaborazione : intersezione, attivazione di
percorsi, confronto tra tratti?
Modelli attuali:
Reti neurali: modellate riprendendo la
struttura del sistema nervoso.
Mantengono molti degli assunti dei modelli di
“spreading activation”.
39
Memoria retrospettiva e
prospettica
Finora memoria retrospettiva, riferita al passato: ricordare ciò
che abbiamo fatto.
Memoria prospettica: la memoria del futuro.
Intenzioni: ricordare ciò che dobbiamo fare.
Puo’ essere:
Basata su eventi (event based): es. quando vedo Giovanna devo dirglielo
Basata sul tempo (time based): es. alle 6 devo prendere la medicina
(basata sul tempo: calo maggiore con l’eta’?)
40
Macrostrutture della
conoscenza: gli schemi
Anni ‘70-’80: memoria semantica: Necessita’ di strutture piu’ ampie dei
semplici “nodi concettuali” – schemi, frames, script –
Riscoperta degli studi di Bartlett
Riproduzioni ripetute: “Guerra di fantasmi” (Bartlett, Remebering, 1932)
(lettura)
Tendenza ad ogni riproduzione a rievocare peggio
Ricordo migliore delle proposizioni importanti
Omissioni, razionalizzazione, ricerca di un senso:
Bartlett introduce il concetto di “schema”
“il ricordo non è una rieccitazione di tracce isolate, fisse e senza vita,
ma una costruzione immaginativa costruita dalla relazione del
nostro atteggiamento verso un’intera massa attiva di reazioni
passate organizzate e verso qualche dettaglio di rilievo che emerge
sul resto, apparendo in forma di immagine sensoriale o in forma
verbale.”
41
Macrostrutture della conoscenza:
schemi, frames, scripts
Caratteristiche comuni a schemi/frame/script (Schank e
Abelson, Minsky, Rumelhart, Bower)
‰
‰
‰
‰
‰
Strutture con cui la nostra conoscenza e’ organizzata
Riguardano oggetti/eventi/situazioni
Utili per la comprensione: creano aspettative
Sono strutture generali, che incorporano informazioni su
esemplari o eventi specifici
Influenzano il modo in cui interpretiamo e ricordiamo
oggetti ed eventi
42
Macrostrutture della conoscenza:
schemi, frames, scripts
Script per le situazioni sociali: es. Andare
al ristorante:
Sedersi, guardare il menu, ordinare,
mangiare, pagare, uscire (azioni
prodotte dal 73% dei soggetti)
A cosa servono gli script?
™
A formarsi aspettative, a cogliere
deviazioni dallo script. Es. Lascio’
una mancia di 100 Euro.
™
A non immagazzinare tutta
l’informazione nuova: Economia
cognitiva.
43
Macrostrutture della conoscenza:
schemi, frames, scripts
Influenza degli script sulla memoria
I soggetti ricordano dettagli non presenti ma conformi allo script: es.
ristorante.
Lo script adottato porta a concentrarsi su informazione diversa: es. Ladro
vs. agente immobiliare. Ricordo con la stessa o una diversa
prospettiva: se cambiamento della prospettiva il ricordo aumenta.
Lo script adottato influenza comprensione e ricordo: es. Processo descritto
nella pagina successiva.
Si ricordano piu’ facilmente elementi conformi allo script: es. Studenti di
dottorato: ricordo di oggetti in ufficio. Tendenza a inferire la presenza
di oggetti non visti (es. Libri) e a dimenticare quella di oggetti poco
salienti (es. Ombrello)
44
Macrostrutture della conoscenza:
schemi, frames, scripts
Indovinare: di cosa si tratta?
The procedure is actually quite simple. First, you arrange things into
different groups. Of course one pile might be sufficient depending
on how muche there is to do. If you have to go somewhere else
due to lack of facilities that is the next step, otherwise you are
pretty well set. It is important not to overdo things. That is, it is
better to do a few things at once than too many. In the short run
this may not seem important but complications can easily arise. At
first the whole procedure will seem complicated. Soon, however, it
will become just another facet of life. It is difficult to foresee any
end to the necessity for this task in the immediate future, but then
one can never tell. After the procedure is completed one arranges
the materials into groups again. Then they can be put into their
appropriate places. Eventually they will be used one more and the
whole cycle will have to be repeated. However, this is part of life.
Soluzione: doing laundry, lavare i panni in lavatrice.
45
I sistemi di memoria: oggi
Studi recenti: l’idea dicotomica (MBT/MLT) della memoria viene
messa in crisi.
3 direzioni:
A. accento sui processi di codifica in MLT e importanza della natura
dell’elaborazione. Es. teoria dei livelli di elaborazione: mantiene
la differenza tra MBT e MLT ma si concentra sui processi. Un
unico magazzino, memoria primaria parte consapevole,
secondaria il resto.
B. non distinzione tra sistemi: immagazzinamento nelle stesse unità
neuronali che hanno codificato l’informazione; il successo del
recupero dipende dal fatto che i cues riattivino le tracce
formatesi durante la codifica.
C. approccio multicomponenziale (Baddeley; Shiffrin): la MBT
include tanti sottosistemi da non essere più unica.
46
Oltre i sistemi di memoria: la
memoria per agire
Glenberg (1987). What memory is for. BBS.
Domanda: a che serve la memoria? Risposta comune: a
memorizzare.
Altra risposta: La memoria serve per consentirci di agire nel
mondo. La memoria è incorporata (embodied ) per facilitare
l’interazione con l’ambiente.
Nessuna distinzione tra memoria episodica e semantica.
Ambiente naturale; per sopravvivere dobbiamo essere capaci di
navigarlo: il sistema percettivo si è evoluto in tal senso: es.
capacità di evitare ostacoli.
Spesso occorre differenziare: es. distinguere un percorso, luogo,
oggetto particolare: quindi necessità di un sistema di memoria.
47
Memoria per agire
Come percepiamo e concettualizziamo il mondo è influenzato dal
tipo di corpo che abbiamo.
SIGNIFICATO di un oggetto o situazione = pattern di azione
possibile, determinato dalle proprietà dell’oggetto condizionate
dai vincoli del nostro corpo e modificate dalle memorie di azioni
precedenti.
es. significato di una teiera sul mio tavolo: dato da quanto dista da me,
dall’orientamento e forma, dalla sua grandezza e materiale.
somiglianza con il concetto di affordance (Gibson)
In genere la concettualizzazione è guidata dall’ambiente.
Es. rocce, suolo.
Capacità umana = sopprimere il contributo dell’ambiente
consentendo alla memoria di guidare la concettualizzazione.
Es. scopi: ‘tornare a casa senza bagnarsi’.
48
Memoria per agire 2
2 modi in cui la memoria lavora:
a) patterns di azioni basati sull’ambiente, mescolati (meshed) con
patterns basati su esperienze precedenti. Uso automatico,
corrispondente a quello della memoria implicita o indiretta
b) i patterns dell’ambiente possono essere soppressi così che la
concettualizzazione è guidata dalle esperienze precedenti. Uso
conscio e deliberato della memoria. L’abilità di sopprimere i
patterns ambientali vale per: previsione, esperienza di ricordare,
ecc.
Qui negazione della differenza tra memoria episodica e semantica e
tra memoria a breve e lungo termine.
Proposta: il carattere episodico sorge dalla soppressione delle
proprietà proiettabili fisse dell’ambiente.
49
I processi di memoria: le
diverse fasi
La memoria non consiste di un
singolo processo.
Fasi nei processi di memoria:
codifica
(registrazione)
ritenzione
recupero
oblio (eventuale)
Analogia con il
computer:
Inserire dati tramite
la tastiera
Salvare files sul disco
fisso
Aprire i files e
mostrare i dati sul
monitor
50
I processi di memoria: la
codifica (encoding)
Codifica = processo consistente di un insieme di regole e
operazioni che convertono l’informazione proveniente
dall’esterno in una traccia che può essere conservata
La ripetizione semplice non aiuta a codificare e
mantenere informazioni nella memoria a lungo
termine (reiterazione di mantenimento)
E’ piu’ efficace ripetere l’informazione associandola a
qualche forma di significato (reiterazione elaborativa)
Particolarmente utili le associazioni con informazioni
che riguardano noi stessi
che attivano immagini visive
51
I processi di memoria: la
codifica e la teoria dei livelli di
elaborazione
Teoria dei livelli di elaborazione (Craik & Tulving): distinzione
tra codifica superficiale / profonda (semantica):
Codifica superficiale
Codifica intermedia
Codifica profonda
Caratteristiche fisiche dello stimolo
Caratteristiche fonetiche
Caratteristiche semantiche
52
La codifica: come migliorarla
Modalita’ di organizzazione del materiale che
facilitano la codifica:
‰ chunking: gli items si ricordano meglio se in
blocchi;
‰ associazione dell’informazione a rime o ritmi;
‰ mnemotecniche a carattere immaginativo;
Caratteristiche che facilitano comprensione e
codifica, ad es. di un brano:
‰ esempi esplicativi;
‰ figure;
‰ domande aggiunte;
‰ organizzatori anticipati: sommari in forma
verbale o visiva che precedono il brano.
53
I processi di memoria: il
mantenimento (storage)
La traccia di memoria permane? Punto controverso.
a. La traccia resta se la codifica e’ profonda
b. La memoria è un processo ri-costruttivo
Elizabeth Loftus, studi sulla testimonianza oculare: se
informazioni fuorvianti durante l’intervallo di ritenzione il
ricordo viene distorto.
¾
¾
se immaginazione vivida di un evento, difficile
ricordare se effettivamente successo o no.
si accettano informazioni fuorvianti se i ricordi
dell’evento originale non sono perfetti.
54
I processi di memoria: il
mantenimento (storage)
Confronto
tra medie.
Scala 1-3
punti:
Quanto sei
certo/a
di..?
Clinico che interpreta un sogno come prova di un evento traumatico prima
dei 3 anni. False credenze.
Items critici: perso in un luogo pubblico, abbandonato dai genitori,
abbandonato e perso in luogo non familiare.
55
I processi di memoria: il
mantenimento (storage)
56
I processi di memoria: il
recupero (retrieval)
Principio della specificita’ di codifica: la
traccia dell’evento e il cue devono essere
compatibili per un recupero migliore.
I soggetti apprendono delle parole sott’acqua
o sulla terra. Si ha un ricordo libero (non
un riconoscimento) migliore se il contesto
di codifica e di recupero e’ lo stesso.
Effetto del contesto esterno.
Effetto anche di alcool, droghe, stato
d’animo: recupero migliore se stesse
condizioni durante la codifica e il recupero.
Effetto del contesto interno.
57
I processi di memoria: l’oblio Ebbinghaus
Curva dell’oblio di
Ebbinghaus (1885): calo
iniziale, poi più ridotto.
Grandi variazioni per forma
e quantità dell’oblio:
molto dipende dal tipo di
informazione che va
ritenuta, dal tempo per
apprenderla, dalle
condizioni di recupero,
dalla motivazione ecc.
58
I processi di memoria: l’oblio –
La legge del disuso
1.il tempo deteriora i ricordi: legge del disuso o teoria del decadimento della
traccia.
Apprendimento di
sillabe senza senso.
Soggetti testati dopo
1, 2, 4, 6, 8 ore.
2 condizioni: veglia,
sonno
Se teoria del
decadimento, le due
condizioni NON
dovrebbero differire
59
I processi di memoria: l’oblio –
La teoria dell’interferenza
2.Competizione tra tracce simili. Teoria dell’interferenza, più recente.
La causa dell’oblio non è il tempo ma ciò che intercorre tra
apprendimento e recupero.
Interferenza retroattiva: la nuova informazione inibisce il recupero di
informazioni vecchie.
Anche interferenza proattiva: le informazioni vecchie inibiscono il
recupero di materiale appreso di recente.
Disegni sperimentali per studiare l’interferenza:
Retroattiva:
Gruppo Interferenza Studio A Studio B Test A
Gruppo Controllo
Studio A
Test A
Proattiva:
Gruppo Interferenza
Gruppo Controllo
Studio A
-
Studio B Test A
Studio B Test B
60
I processi di memoria: l’oblio – La
teoria dell’inesistenza dell’oblio
3.l’oblio non esiste: traccia non persa ma temporaneamente inaccessibile.
Bahric (84): permastore, sistema di memoria permanente. Informazioni
temporaneamente non ricordate possono riemergere con modificazioni
del contesto e del compito: es. compagni di classe, lingue straniere.
61
Memoria e immagini mentali:
Paivio
Paivio (71, 86): Teoria del doppio codice: 2 sistemi di MLT
indipendenti ma interconnessi: l’informazione presente in uno
dei 2 sistemi può attivare un processo nell’altro: es. descrizione
di un tavolo: immagine poi descrizione e vs. 2 sistemi: verbale
(unità: logogens), sequenziale, e non verbale (unità: imagens),
sincronico.
Ipotesi della ridondanza dei codici: ricordo favorito se codifica
attraverso entrambi i codici. Dati: parole concrete ricordate
meglio delle astratte.
Ipotesi della superiorità del codice per immagini. Dati: ricordo
favorito più con visualizzazione dell’oggetto che ripetizione della
parola. Es. prosa letta: ricordo migliore se dopo immagini
mentali anziché sintesi mentale.
62
Mnemotecniche
Elemento centrale delle mnemotecniche: associazione con conoscenze
preesistenti
A. Metodo dei loci: ricordo come passeggiata tra i loci della memoria:
capacità di ricordare fino a 2000 items di una lista dopo 1 sola
presentazione.
B. Metodo della parola chiave: si avvale del vantaggio mnestico delle
immagini interattive: es. ‘horse’: orso che cavalca un cavallo, ‘rain’: rana sotto
la pioggia.
C. Uso di acronimi: es. Per ricordare i colori dell’arcobaleno in ordine: Red,
Orange, Yellow, Green, Blue, Indigo, Violet. Richard Of York Gave Battle In Vain
D. Uso di rime, ritmi: es. 30 giorni ha settembre, etc.
E. Inserimento delle parole in una storia.
F. Ripetizione mentale di un’attivita’ percettivo motoria: per la
memoria implicita: es. Atleti.
63
Metodi di studio
A. PQ4R: preview (scorrere il testo), question (porsi domande), read
(leggere), reread (rileggere), recite (ripetere), review (rivedere nel suo
insieme).
B. MURDER (Mood, Understand, Recall, Detect, Elaborate, Review):
importanza dell’atteggiamento mentale positivo.
C. REAP: (read, encode, annotate, ponder) importanza della comprensione
profonda del materiale.
D. Structured Overview: Importanza di uno schema anticipatorio fornito
dall’insegnante (preparation), presentazione e discussione dello schema
prima della lettura (presentation), lettura e confronto con lo schema
(follow up)
E. RTA (Directed Reading and Thinking Activity) Lettura come processo di
pensiero. Previsione del contenuto del materiale che sta per leggere,
lettura mentale per trovare conferma delle proprie previsioni, verifica
tramite ragionamento
F. ReQuest:Idea sottostante: il porre domande aiuta la comprensione e
memorizzazione Prima fase: studenti e insegnanti leggono mentalmente il
brano Seconda fase: si pongono domande
64
Fly UP