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I dIscorsI e le parole

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I dIscorsI e le parole
I
3 ANNI
d iscorsi e le parole
Strategie di intervento: esplorazione libera e guidata
dello spazio, creazione di un angolo della conversazione, mediazione con burattini e filastrocche, gioco simbolico.
Spazi: aula-sezione, angolo della conversazione, spazi esterni
alla sezione.
Raggruppamenti: piccoli gruppi.
Risorse occorrenti: piuma colorata, macchina fotografica
digitale, PC con stampante, cartoncini di vario colore, riviste e
cataloghi di settore.
Tempi: circa 30 minuti per attività.
1. input
Una storia per fare
conoscenze
Organizziamo dei momenti per
stare tutti riuniti in gruppo e prevediamo un piccolo dono per dare
il benvenuto ai bambini: la piuma
variopinta di un pappagallo che
vuole farci conoscere la sua storia
e che noi raccontiamo.
Il pappagallo Giò
C’era una volta un piccolo pappagallo di nome Giò.
Giò viveva nella foresta e il suo nido era costruito su un robusto ramo tra le
foglie di un grande albero. Il pappagallo, piccino piccino, ogni giorno usciva
dal nido, passeggiava sul ramo, giocava con le foglie, annusava i fiori e pensava che abitare sul grande albero fosse la cosa più bella e più sicura del
mondo. Un giorno, però, il pappagallino provò a guardare un po’ più lontano e subito si fece più curioso. “Chissà cosa ci sarà oltre il mio nido? Sono
stufo di giocare solamente con le foglie e di guardare il cielo a pezzetti!”
Giò non aveva mai provato a volare lontano dal suo nido e in verità l’idea lo
spaventava molto, ma la sua curiosità cresceva giorno dopo giorno finché
una mattina udì un allegro cinguettare.
Se vuoi scoprire il cielo
devi solo prendere il volo
cip cip cip cip
aspettiamo anche te
fuori dal nido… un, due, tre.
Quando Giò vide tanti uccellini volare gioiosi capì che non c’era nulla di cui
aver paura, soprattutto adesso che non era più solo e aveva trovato degli
amici. Ma la cosa più interessante è che da quel giorno Giò imparò molte
nuove cose che non avrebbe mai potuto conoscere se fosse rimasto per
sempre nel suo nido.
(A. Pascetta)
Il racconto fornisce lo spunto per
mettere in relazione l’avventura
del personaggio con quella di
ogni bambino che, per la prima
volta, si trova a vivere l’esperienza
scolastica e che, come Giò, deve
imparare a conoscere tutto ciò che
lo circonda.
Un, due, tre…
vieni dietro a me
Rivisitiamo il racconto in chiave
motoria proponendo un gioco
in cui i bambini sono seduti in
cerchio mentre noi percorriamo
esternamente il girotondo fermandoci di volta in volta vicino ad uno
di loro che chiamiamo per nome
e invitiamo ad accodarsi a noi per
proseguire il percorso-gioco.
2. elaborazione
Diamo il benvenuto
a…
Supportiamo il racconto di riferimento con la realizzazione di un
pannello sul quale abbiamo predisposto come sfondo una foresta
dove i bambini si divertiranno a
inserire i personaggi: Giò e gli altri
uccellini.
Collochiamo il pannello nello spazio che abbiamo individuato come
angolo della conversazione, in cui
ogni mattina ci ritroveremo per
proporre giochi e attività e per salutare il nostro personaggio-guida
che, a sua volta, ci accoglierà con
una filastrocca.
Adottiamola come routine quotidiana per facilitare la reciproca
conoscenza dei nomi.
Progetto TRE-SEI Gulliver n. 118
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