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Minotauro, la parola al pentito Ciccia
Alto Canavese LUNEDÌ 12 GENNAIO 2015 LA SENTINELLA castellamonte Madre e figlia investite sulle strisce ◗ CASTELLAMONTE La scena dell’incidente stradale in via Barengo Sono fortunatamente meno gravi di quanto temuto in un primo momento le condizioni delle due donne, madre e figlia, residenti a Castellamonte investite sabato pomeriggio da un’autovettura guidata da un ragazzo appena maggioren- ne, mentre stavano attraversando, sulle strisce pedonali, via Barengo. Secondo una prima ricostruzione da parte degli agenti delle locale Polizia municipale le due donne (una delle quali era appoggiata ad una bicicletta), A.R., di 83 anni, e A.A.M., di 60, entrambi abitanti in via Marino, verso le 16, stavano attraversando la strada in direzione della chiesa di San Bernardo. All’improvviso, alle loro spalle, uscendo da via Marino (la stessa via dove abitano le due donne) si è immessa in via Barengo, svoltando verso il centro cittadino, la Y10 condotta da P.Z. di 18 anni, residente a Colleretto Ca- 15 stelnuovo. Investite in pieno e trascinate a terra, madre e figlia sono state immediatamente soccorse dai sanitari del 118 i quali, dopo le prime cure sul posto, hanno disposto il trasferimento al pronto soccorso dell’ospedale di Cuorgnè. Come detto, non sono in pericolo di vita. Illeso, ma in stato di shock, il giovane investitore. Il traffico in entrambe le direzioni è rimasto bloccato per circa un’ora. (d.r.) Minotauro, la parola al pentito Ciccia Cuorgnè. Collaboratore di giustizia dal 2013, era braccio destro del boss Iaria. Testimonieranno anche due imprenditori ◗ CUORGNÈ Cuorgnè solidale alle vittime di atti terroristici CUORGNÈ. Anche il sindaco di Cuorgnè, Beppe Pezzetto, e l’assessore allo Sport, Roberto Scotti (foto), hanno presenziato, giovedì, a Torino, alla manifestazione svoltasi in piazza Castello in segno di solidarietà alle vittime dei tragici attentati in Francia. «Abbiamo partecipato per solidarietà e vicinanza con i nostri cugini francesi, per il diritto alla libertà di espressione, perché nella nostra comunità convivono pacificamente etnie e credo religiosi diversi - sottolineano Pezzetto e Scotti -. Sono gli estremismi che devono essere isolati e respinti». (c.c.) Minotauro non si ferma, anzi. L’inchiesta che ha messo in luce quanto la criminalità organizzata abbia saputo infiltrarsi fino ad arrivare al cuore delle istituzioni va avanti, al di là dei processi e del primo grado di giudizio. La novità dell’ultima ora è rappresentata dal fatto che il pentito Nicodemo Ciccia sarà sentito e con lui anche due imprenditori canavesani minacciati dai presunti ’ndranghetisti. È stato deciso venerdì dalla terza sezione penale della Corte d’appello di Torino dove il processo di secondo grado è entrato nel vivo. Con questa decisione, i magistrati hanno accolto le richieste dell’accusa, rappresentata dal sostituto procuratore generale Antonio Malagnino e dal sostituto procuratore Roberto Sparagna. La discussione, in buona sostanza, verrà integrata con i nuovi elementi portati da Ciccia che ha intrapreso un percorso di collaborazione con la giustizia nel settembre 2013, dopo il suo nuovo arresto. Già nelle fasi finali del processo di primo grado la direzione distrettuale antimafia di Torino avrebbe voluto portare i contributi dell’uomo, braccio destro del boss di Cuorgné, Bruno Iaria, e che ha patteggiato una condan- brevi forno In gita con la Pro loco alla Veillà di Donnas ■■ L’attiva Pro loco di Forno, guidata dalla presidente Luciana Alice, organizza per venerdì 16 gennaio una visita alla Veillà di Sant’Orso di Donnas. La partenza dell’autobus davanti al cimitero del paese è prevista per le 18. Costo del viaggio ed entrata nel caratteristico borgo antico di Donnas alla ricerca delle cantine aperte, 20 euro. Prenotazioni, tel. 338/6953169. (c.c.) cuorgnÈ L’aula bunker delle Vallette di Torino dove si è tenuto il primo grado di giudizio del processo Minotauro na a un anno e sei mesi per associazione di stampo mafiosa. Tuttavia il tribunale decise di non sentirlo perché lo riteneva inutile. A distanza di un anno i giudici dell'appello hanno preso una decisione contraria rispetto a quella dei colleghi e venerdì 16 Ciccia verrà interrogato in videocollegamento. Oltre a lui, nelle prossime udienze, verranno sentiti come testimoni due imprenditori diventati l'obiettivo di tentate estorsioni da parte di alcuni imputati. Il primo è Vincenzo Caccuri, titolare della Cems costruzioni di Volpiano. Secondo le rivelazioni del nuovo pentito, il boss Iaria, Cosimo Capace, Nicodemo Agostino e lui (affiliati alla locale di Cuorgné) insieme ad Antonio Agresta (della locale di Volpiano) avrebbero dato fuoco a una gru e sparato contro una baracca di un cantiere per estorcere denaro al costruttore. L’altro testimone, invece, è Roberto Carraro, titolare della Claro di San Benigno, datore di lavoro di Salvatore Pititto, ritenuto un componente della locale di Chivasso, che l’avrebbe aiutato ad allontanare gli autori di altre estorsioni. I giudici della Corte d’appello non hanno voluto acquisire una copia della sentenza della Corte d’assise di Reggio Calabria del 1934, quella in cui vennero condannati per associazione a delinquere i nonni e i padri di alcuni presunti affiliati della locale di Chivasso, tra cui Bruno Trunfio. Andrea Giambartolomei Lezione all’Unitre su Michelangelo ■■ Dopo la parentesi natalizia riprende a pieno ritmo l’attività dell’Università della terza età Alto Canavese e lo fa con una bella lezione del corso sull’arte italiana che è tra i maggiormente apprezzati. Oggi, lunedì 12, alle 15.30, nell’ex chiesa della Trinità, Giovanna Bernard parlerà di uno dei maestri indiscussi del Rinascimento, ovvero Michelangelo, nella sua duplice veste di scultore e pittore. In esame, il Tondo Doni. (c.c.) rivarolo torre Bomba in un deposito di ghiaia Conta il presepe, ci riescono in 13 Nell’area della Morletto. Fatta brillare dagli artificieri venerdì Successo dell’iniziativa. Alla fine la vincitrice è Loredana Brunetto ◗ RIVAROLO ◗ TORRE È stato fatto brillare venerdì mattina nell’area della Morletto scavi, a Rivarolo, un proiettole di mortaio delle dimensioni di 40 centimetri per 50. L’operazione è stata effettuata dagli artificieri del Genio civile dopo essere stata concordata con i carabinieri della stazione di Rivarolo, il Comune e i titolari dell’azienda. L’ordigno, risalente alla Seconda guerra mondiale, era venuto alla luce nel pomeriggio di mercoledì all’interno di una cava della stessa area, in via Trieste 78. Un operaio, durante la lavorazione di materiale inerte proveniente dai torrenti Orco e Malone, abituali zone di scavo da parte della ditta rivarolese, aveva intercettato il proiettile da mortaio che si era incastrato negli ingranaggi del frantoio bloccandolo. Che non potesse trattarsi di grosso pietrame da frantuma- Successo per la seconda edizione del concorso “Conta il presepe nel presepe di Torre Canavese”, memorial Secondo Buffo. Sono risultati 137 i votanti tra gli oltre mille visitatori che nel periodo delle recenti festività hanno fatto una puntata nel suggestivo borgo alla scoperta delle sacre rappresentazioni della Natività allestite dagli abitanti del paese d’arte in cortili, balconi, legnaie e negli angoli più remoti (dalle mura dell’antica prigione del Guardiano che non c’è a sotto la torre del ricetto, lungo la Viassa felliniana e di rimpetto alla panoramica terrazza del Belvedere). Il percorso guidato si è snodato anche lungo le vie Balbo e San Grato per addentrarsi nei caratteristici vicoli verso il castello. Quarantotto, alla fine, i presepi realizzati e ad azzeccare il numero esatto sono stati 13 concorrenti tra i quali la più fortunata, Loredana Brunetto, si è aggiudicata una cena per due Artificieri in azione per far brillare un ordigno (Archivio) re ci si è accorti subito. Immediatamente sono stati avvertiti i carabinieri, fotografato l’ordigno, allertata l’amministrazione comunale ed attraverso gli uomini dell’Arma contattati gli artificieri del 32º Reggimento Genio Guastatori per procedere all’interventi di bonifica. Tutta l’area, come da prassi, venerdì mattina è stata messa in sicurezza per poi procedere col brillamento del proiettile. Non è la prima volta che bombe inesplose vengono rinvenute in campi, ma anche in sottotetti e scantinati dell’Alto Canavese. (m.mi.) Premiazione del concorso dei presepi a Torre persone al ristorante Del Monte di Colleretto Giacosa ed una notte al B&B del castello di Strambinello. L’estrazione è avvenuta all’Epifania nella pinacoteca Raissa Gorbaciova alla presenza del vicesindaco, Gianpiero Cavallo, e della famiglia Buffo. Il presepe più votato (20 preferen- ze) è stato quello proposto da Vera Bertetti che ha preceduto quelli di Martina Forzano ed Adriana Faletto piazzatesi a pari merito e l’allestimento di Franco Pavetto. Il pomeriggio è proseguito con l’animazione dei volontari della Croce rossa di Rivarolo e San Francesco al Campo e la festa a Casa Testa. (c.c.)