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I TRASFERIMENTI - Casa di Riposo di Nembro ONLUS

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I TRASFERIMENTI - Casa di Riposo di Nembro ONLUS
L’INTERVENTO DI TERAPIA OCCUPAZIONALE
Organizzazione e attività:
I TRASFERIMENTI
Nembro 28 novembre 2008
Micaela Bianco
In generale
I trasferimenti
Il movimento è essenziale
per stabilire un’interazione con l’ambiente
Privazione del
movimento
impoverimento globale
di esperienze
Bisogno di mobilizzazione del paziente
Quantitativo
di quanto
aiuto il
paziente ha
bisogno
Qualitativo
Personalizzazione dell’intervento
tenendo conto di:
caratteristiche proprie di ogni individuo
 bisogni e loro modificarsi nel tempo
Micaela Bianco - USC Medicina Fisica e Riabilitazione - Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo
I trasferimenti
PERCHE’ E’ IMPORTANTE MOBILIZZARE IL PAZIENTE
Cute  decubiti
Apparato locomotore
(retraz. mm tendinee - limitazioni articolari
lussazioni - POA)
RISCHI
IMMOBILITÀ
Apparato respiratorio
(ipoventilazione per insufficiente
espansione della gabbia toracica)
SN: ipocinesia
disturbi equilibrio
disturbi neuropsicologici
Psiche
(depressione,
perdita di autonomia)
Apparato
cardiovascolare
(disadattamento allo sforzo
tromboflebiti)
Micaela Bianco - USC Medicina Fisica e Riabilitazione - Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo
I trasferimenti
PERCHE’ E’ IMPORTANTE MOBILIZZARE IL PAZIENTE
Cute  decubiti
Apparato locomotore
(retraz. mm tendinee - limitazioni articolari
lussazioni - POA)
RISCHI
RISCHI
MOBILIZZAZIONE
IMMOBILITÀ
SCORRETTA
Apparato respiratorio
(ipoventilazione per insufficiente
espansione della gabbia toracica)
SN: ipocinesia
disturbi equilibrio
disturbi neuropsicologici
Psiche
(depressione,
perdita di autonomia)
sfiducia nel personale ,
regressione
Apparato
cardiovascolare
(disadattamento allo sforzo
tromboflebiti)
Micaela Bianco - USC Medicina Fisica e Riabilitazione - Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo
influenza
sul tono
I trasferimenti
DEFINIZIONI
CAMBI
DI POSIZIONE O
CAMBIAMENTI POSTURALI
 SPOSTAMENTI A LETTO
 PASSAGGI DI STAZIONE
 TRASFERIMENTI
variazione del decubito (supino–sul fianco-prono) o
piccoli movimenti anche parziali ma
sufficienti a evitare problemi edi
arrossamento,escoriazioni, e quindi piaghe
da decubito)
permettono al paziente, pur senza
cambiare posizione, un maggior comfort,
sono funzionali a cambi di postura, sono di
preparazione a un trasferimento ( es.
spostam. sul bordo del letto o verso la
testata)
dal decubito (a letto) alla stazione seduta
o eretta
spostamento del paziente da una superficie
d’appoggio ad un’altra (es.letto-carrozzina,
carrozzina-WC)
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I trasferimenti
TRASFERIMENTO
La possibilità di muoversi da
una posizione di partenza
per arrivare ad una
posizione di arrivo diversa
Micaela Bianco - USC Medicina Fisica e Riabilitazione - Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo
I trasferimenti
I TRASFERIMENTI
stabilizzazione clinica
Variabili
da considerare
possibilità di verticalizzazione
ipotensione ortostatica
tutori- ortesi,
corsetto-collare etc
Problemi ortopedici associati
(es fatture in altri distretti corporei)
Presenza di disturbi
neurologici
tempi
possibilità di carico sugli AASS
possibilità di carico sugli AAII
Funzionalità degli AASS
modi
Funzionalità degli AAII
Funzionalità del tronco
Disturbi di equilibrio e
coordinazione
Girarsi nel letto
Supino-Seduto
Seduto-Eretto
tipi
Seduto-Seduto
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I trasferimenti
I TRASFERIMENTI
Girarsi nel letto
Da decubito Supino
a decubito sul fianco
a decubito prono
Supino-Seduto
il primo passaggio per
alzarsi dal letto
Seduto-Eretto
dal letto o da una sedia
alla stazione eretta
Seduto-Seduto
Letto-carrozzina
carrozzina - WC
Carrozzina- sedile
doccia/vasca
Carrozzina- Auto
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tipi
I trasferimenti
Relativamente all’AIUTO e alle COMPETENZE di chi assiste
nei trasferimenti, è opportuno distinguere FASI DIVERSE:
la persona è in grado di compiere questi movimenti in modo
autonomo;
 la persona può compierli con aiuto;
la persona non può offrire collaborazione e i trasferimenti
devono avvenire con assistenza completa.
La quantità di collaborazione che la persona può offrire
determina il modo in cui effettuare il trasferimento e
l’opportunità o meno di utilizzare strumenti che possano
facilitare il compito degli assistenti.
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I trasferimenti
Girarsi nel letto
Da decubito Supino
a decubito sul fianco
a decubito prono
Se la persona è in grado di girarsi da sola, ma ciò costa
fatica, può essere opportuno usare alcuni accorgimenti
utilizzando un materasso in cui non si senta sprofondare;
mantenendo il lenzuolo ben teso;
riscaldando opportunamente l’ambiente per ridurre il
peso delle coperte ( oppure usando un piumone invece che
le coperte);
utilizzando un archetto alza-coperte che alleggerisca del
peso delle stesse lasciando le gambe più libere di muoversi;
modificando il pigiama
(dotandolo, per esempio, di “agganci” per le mani).
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I trasferimenti
Girarsi nel letto
Il modo piu’ semplice – in autonomia
•Prima di ruotare sul fianco è necessario spostarsi verso il centro
del letto o addirittura un po' più vicino al lato opposto a quello verso
cui si muoverà (per non rischiare di trovarsi pericolosamente vicino al
bordo una volta effettuata la rotazione).
A questo punto:
Se ciò è possibile piegare entrambe le gambe facendo scivolare i
piedi sul materasso, quindi puntare i talloni, sollevare i glutei per
spostarli un po' di lato, poi lasciar cadere le ginocchia dal lato
desiderato.
Possono essere d’aiuto dei punti d’aggancio per le mani ( il bordo
del materasso o degli appigli raggiungibili ai quali affrancarsi per
ruotare con le spalle).
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I trasferimenti
Girarsi nel letto
Il modo piu’ semplice – con assistenza
Se il paziente ha bisogno di aiuto per cambiare
posizione, chi lo assiste dovrà prima piegargli le
gambe per poi sostenerle avvolgendole con un
braccio.
A questo punto:
 se la persona ha sufficiente forza nelle braccia,
può aiutarsi ruotando con le spalle mentre chi la
aiuta gli accompagna le gambe;
 se la persona non riesce ad aiutarsi nel
trasferimento l’assistente passa un braccio al di
sotto delle sue spalle per aiutarla nel rotolamento,
usando l’accortezza di non afferrarla per un
braccio esercitando una trazione, che potrebbe
essere molto fastidiosa, a carico della spalla.
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I trasferimenti
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I trasferimenti
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I trasferimenti
SPOSTARE IL PAZIENTE VERSO IL CUSCINO
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I trasferimenti
Supino-Seduto
il primo passaggio per
alzarsi dal letto
IL MODO PIU’ SEMPLICE – IN AUTONOMIA
1. anzitutto ruotare sul fianco (sfruttando le modalità
sopra descritte), mantenendo le ginocchia piegate;
2. a questo punto far scivolare le gambe fuori dal letto
3. ora, appoggiandosi sul gomito, ed eventualmente
trazionandosi ad un appiglio, spingersi in posizione seduta
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ANDATA...E RITORNO
Se stando seduti sul
bordo del letto
lasciamo cadere il
nostro tronco di
fianco verso il cuscino,
provochiamo una
spinta verso l’alto
delle gambe che
potranno venir portate
più facilmente nel
letto. Il bacino in
questo caso funge da
fulcro.
(Filmato)
Il letto
I trasferimenti
L’utilizzo di un letto ortopedico a più snodi può presentare alcuni
vantaggi nel cambiare posizione, in particolare nel passare dalla
posizione supina a quella seduta.
(la manovra risulta molto facilitata se si parte da una posizione semi-seduta)
Il modello ad azionamento elettrico permette al
paziente di cambiare posizione autonomamente ai
diversi segmenti del suo corpo, mediante una
pulsantiera.
Se la persona ha difficoltà nell’uso delle mani, ma
conserva una buona motilità agli arti inferiori è
possibile spostare la pulsantiera in una posizione
che ne consenta l’azionamento a piede.
Soprattutto in questi casi il letto elettrico
rappresenta un ottimo aiuto
(ci si può portare in posizione semi-seduta senza doversi
spingere sulle braccia e quindi continuare ad alzarsi
autonomamente).
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I trasferimenti
Le manovre risultano più facili se il materasso è
sufficientemente “rigido” da non far sprofondare
troppo e da consentire di far scivolare facilmente le
gambe.
L’’altezza del letto deve essere tale da permettere di
appoggiare bene i piedi a terra. Ciò conferisce
maggiore stabilità in posizione seduta e facilita i
passaggi successivi.
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I trasferimenti
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I trasferimenti
Supino-Seduto
IL MODO PIU’ SEMPLICE – CON ASSISTENZA
Agire in modo economico ed
efficace, limitando il più
possibile i rischi di
danneggiare la propria
schiena e usando al meglio
la propria forza:
è comunque consigliabile
mantenere la stessa
sequenza di movimenti
sopra descritta.
sfruttare al
meglio la
forza d’inerzia:
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I trasferimenti
Supino-Seduto
CON ASSISTENZA
1. disporsi con gli arti inferiori leggermente divaricati e flessi (maggiore
stabilità);
2. l’assistente porta, per prima cosa, le gambe della persona fuori dal letto,
quindi infila un braccio sotto le sue spalle, l’altro braccio avvolge le sue
gambe all’altezza delle ginocchia, questa volta dal di sopra;
3. sfruttando il suo peso e la forza d’inerzia aiuta il paziente a raggiungere
la posizione seduta, facendolo ruotare attorno al bacino.
E’ bene che l’assistente non
lasci la presa delle spalle fino
a che non si sia assicurato
che la persona è seduta in
modo stabile e che abbia i
piedi ben appoggiati a terra.
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I trasferimenti
Il letto
L’altezza più appropriata dipende da vari fattori :
un letto più alto facilita le manovre di assistenza e riduce lo sforzo
a chi riesce ad entrare e uscire dal letto stando in piedi.
per chi usa la carrozzina il trasferimento è facilitato se il letto si
trova alla stessa altezza del sedile.
Se necessario
è possibile
modificarne
l’altezza:
Un letto troppo basso può essere rialzato
posizionando sotto le gambe dei semplici
blocchetti di legno
Ad un letto troppo alto è possibile
segare le gambe.
Se è necessario un letto alto per alcune
attività e basso per altre si può utilizzare un
letto ad altezza variabile.
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I trasferimenti
Seduto-Eretto
dal letto o da una sedia
alla stazione eretta
Alzarsi dal letto o alzarsi da una sedia prevedono grosso
modo le stesse sequenze di gesti e lo stesso tipo di
impegno muscolare.
Qualora si verifichi che la persona trovi più facile alzarsi
dal letto e più difficile farlo da una sedia (o viceversa)
probabilmente il letto e la sedia hanno altezze diverse.
L’altezza del piano da cui si solleva è determinante: può
essere che la fatica aumenti semplicemente perché
questo è troppo basso o troppo morbido; molte persone
si sono riscoperte capaci di alzarsi da sole
semplicemente rialzando il letto, la sedia, la poltrona.
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I trasferimenti
ALZARSI IN PIEDI
Il modo più’ semplice - In autonomia
Ad es. partendo da seduti sul letto con i piedi appoggiati a terra,
1. E’ conveniente, per prima cosa, portarsi un po’ in avanti fino a sedere
sul bordo, in modo da avere più spazio per retrocedere un po' con
i piedi e ridurre l’attrito esercitato dal bacino sul materasso;
2. a questo punto piegarsi in avanti con il tronco mentre con le mani
ci si spinge sul materasso. Se a portata di mano si trova un appiglio
stabile (attenzione a mobili o ad accessori con ruote che rischiano di
spostarsi) ci si può afferrare ad esso, mentre l’altra mano spinge sul
materasso.
Anche qualora le braccia non possano aiutare a spingere, piegarsi in avanti rende
comunque più semplice la manovra.
L’altezza del letto sarà determinante: un letto più alto renderà molto meno faticoso tutto
il passaggio.
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I trasferimenti
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I trasferimenti
In autonomia
Per sedersi
portarsi dapprima con le spalle rivolte alla sedia in
modo da toccarla con la parte posteriore delle gambe;
piegarsi quindi in avanti il tronco e cercare con le mani
l’appoggio sui braccioli;
piegando leggermente le gambe sedersi lentamente.
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I trasferimenti
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I trasferimenti
ALZARSI IN PIEDI Il modo più’ semplice – con assistenza
L’assistente si pone di fronte alla persona e la aiuta a retrocedere i
piedi stabilizzandoli con i propri, in modo da evitare che scivolino in
avanti durante il trasferimento;
piegandosi leggermente sulle gambe pone quindi le proprie ginocchia a
contatto con quelle del paziente, “abbracciandole” e gli chiede di
inclinarsi in avanti con il tronco (può chiedergli di appoggiare la fronte
al suo corpo);
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I trasferimenti
ALZARSI IN PIEDI
Il modo più’ semplice – con assistenza
afferra il paziente a livello del bacino (eventualmente si può utilizzare
una fascia di tessuto dotata di maniglie) e, utilizzando il proprio corpo
come contrappeso, lo tira verso di sé.
Il fatto di aver bloccato le ginocchia della persona e di esercitare una
trazione a livello del bacino impedirà che possa cadere. Questa
sequenza di gesti, oltre ad essere “sicura” per la persona che viene
aiutata, previene dolori di schiena a chi assiste e ne riduce la fatica.
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I trasferimenti
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I trasferimenti
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I trasferimenti
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I trasferimenti
Seduto-Seduto
Accorgimenti:
Letto-carrozzina
carrozzina - WC
Carrozzina- sedile
doccia/vasca
Carrozzina- Auto
calzare scarpe non scivolose;
accertarsi che l’altezza del sedile da cui si parte sia uguale
a quella del sedile su cui ci si trasferisce;
se una parte del corpo è più forte, effettuare il passaggio
muovendosi verso quel lato;
assicurarsi che la carrozzina sia frenata;
rimuovere la pedana e il bracciolo della carrozzina dal
lato verso cui ci si sta trasferendo.
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I trasferimenti
DAL LETTO ALLA CARROZZINA (E VICEVERSA)
Poiché è possibile effettuare il trasferimento in modi diversi
è opportuno che il terapista della riabilitazione aiuti ad
individuare il metodo che più si confà al singolo caso.
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I trasferimenti
Come fare - In autonomia
A) TRASFERIMENTO CON ASSICELLA
Usando un’apposita assicella,
in legno o plastica, che fa da
ponte tra il piano del letto e
il sedile della carrozzina, è
possibile effettuare il
passaggio senza doversi
alzare in piedi. E’ necessaria
però una certa forza nelle
braccia.
La carrozzina va posizionata parallelamente al letto (assicurarsi sempre
che sia ben frenata);
il bracciolo e la pedana dal lato adiacente al letto vanno rimossi
(sarebbero di ostacolo al trasferimento);
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I trasferimenti
appoggiare i piedi a
terra;
spingendosi sulle
mani effettuare piccoli
movimenti sollevando
leggermente il bacino
(come se si alzasse in
piedi) e facendolo
scivolare in direzione
della carrozzina, fino a
che non se ne raggiunge
il sedile;
a questo punto è possibile rimuovere l’assicella e riposizionare
bracciolo e pedana.
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La testa e il bacino
Molto schematicamente si può affermare che,
nella posizione seduta, ad ogni movimento del capo
in una determinata direzione corrisponde uno
spostamento del bacino nella direzione opposta.
Se flettiamo il tronco in avanti e abbassiamo il capo, il
bacino si muove verso l’alto.
Se estendiamo la testa all’indietro il bacino ha la
tendenza a scivolare in avanti.
Se portiamo il capo in
avanti il bacino scorre
all’indietro.
Se voltiamo le spalle e la testa di lato, il bacino ruota nella
direzione opposta.

I trasferimenti
B) PASSANDO ATTRAVERSO LA STAZIONE ERETTA
La carrozzina, ben frenata e senza pedane, deve essere
posizionata in modo da formare un leggero angolo con il
letto, possibilmente dal lato più forte;
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I trasferimenti
B) PASSANDO ATTRAVERSO LA STAZIONE ERETTA
retrocedere con i piedi e inclinare in avanti il tronco;
sollevare il bacino spingendosi con le mani sul materasso;
spostare la mano più vicina alla carrozzina sul bracciolo;
ruotare attorno ai propri piedi in modo da trovarsi con
le spalle alla carrozzina;
inclinandosi in avanti con il tronco piegarsi lentamente
sulle gambe per sedersi;
riposizionare le pedane;
piegandosi leggermente in avanti e, sfruttando l’appoggio dei
gomiti sui braccioli e dei piedi sulle pedane, spingere indietro
il bacino.
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I trasferimenti
Come fare - Con assistenza
CON UN UNICO
ASSISTENTE
L’assistente deve:
posizionare la carrozzina a fianco del letto (in modo che formi con esso
un certo angolo), frenarla e rimuovere il bracciolo dal lato più vicino al
letto;
porsi di fronte alla persona da sollevare e aiutarla a retrocedere i piedi
fermandoli con i propri;
“abbracciare” le ginocchia del paziente fissandole con le proprie e
afferrarlo dal bacino;.
usando il proprio corpo come contrappeso, tirare la
persona verso di sé.
una volta raggiunta la stazione eretta far
effettuare alla persona una rotazione attorno ai piedi
e lentamente, senza abbandonare l’appoggiofissazione delle ginocchia, accompagnarlo fino a che
si trova seduto
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I trasferimenti
Come fare - Con assistenza
CON UN UNICO ASSISTENTE
se il passaggio avviene dal letto alla carrozzina, a questo punto si
riposizionano il bracciolo e le pedane, si aiuta la persona ad appoggiarvi i
piedi e a spingersi indietro con il bacino ;
se il passaggio è avvenuto dalla carrozzina al letto, è bene non lasciare
la presa del paziente fino a che non ci si è assicurati che egli possa
mantenersi in equilibrio.
La tecnica utilizzata è la stessa sia che si passi dal letto alla
carrozzina che viceversa.
Il passaggio può essere facilitato con l’uso di un disco girevole che,
posto sotto i piedi della persona che si trasferisce, ne facilita la
rotazione.
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I trasferimenti
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I trasferimenti
CON DUE ASSISTENTI
Il trasferimento va scomposto in due fasi:
PRIMA FASE
Il primo assistente (A):
sostiene la persona posizionandosi
dietro la sua schiena;
appoggia un ginocchio sul letto;
effettua una presa “crociata”
Il secondo assistente (B):
posiziona la carrozzina accanto al letto, dopo
aver estratto il bracciolo dal lato del letto;
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I trasferimenti
CON DUE ASSISTENTI
SECONDA FASE
Il Primo assistente (A):
solleva la persona facendo leva sul proprio ginocchio
appoggiato al letto.
Il secondo assistente (B):
sostiene gli arti inferiori
afferrandoli sotto le
ginocchia . E’ importante
che mantenga una
posizione a gambe flesse
durante l’operazione.
Nel passaggio dalla carrozzina al letto i movimenti e le prese degli
assistenti restano invariati.
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... Dalla carrozzina al WC
I trasferimenti
DALLA CARROZZINA AL WC
Nel passaggio sul WC si applicano le stesse
tecniche di trasferimento viste a proposito del
passaggio letto-carrozzina e carrozzina-letto.
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I trasferimenti
SALIRE E SCENDERE DALL’AUTO
alcuni accorgimenti:
parcheggiare sufficientemente lontano dal marciapiede in modo da avere
spazio per appoggiare i piedi a terra; questo inoltre consentirà che
l’altezza del sedile da terra sia maggiore, diminuendo la fatica per alzarsi
e sedersi;
per entrare in macchina fare gli ultimi due passi camminando all’indietro,
quindi inclinarsi in avanti con il tronco in modo da appoggiare per prime le
natiche al sedile;
una volta seduti girare le gambe all’interno.
per uscire spostare prima entrambe le gambe, quindi inclinate in avanti il
tronco per facilitare il movimento verso la stazione eretta.
E’ opportuno sedersi davanti, vicino al conducente e, se l’auto è bassa, utilizzare un
cuscino. Ciò renderà più facili gli spostamenti.
La stessa sequenza è indicata anche qualora il movimento venga effettuato con
l’aiuto di un assistente che aiuti a passare dal sedile della carrozzina al sedile
dell’auto. Micaela Bianco - USC Medicina Fisica e Riabilitazione - Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Bergamo
I trasferimenti
SALIRE E SCENDERE DALL’AUTO
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Il
sollevatore
I trasferimenti
Il sollevatore
Sul mercato ne esistono molti tipi diversi. Quello più frequentemente
utilizzato è un ausilio mobile, dotato di ruote e perciò trasportabile da
un ambiente all’altro.
La base è regolabile in larghezza: allargando i due bracci che la
costituiscono è possibile avvicinarsi a sufficienza con la carrozzina (in
questa posizione tra l’altro il sollevatore è più stabile), stringendoli si
riducono le dimensioni del sollevatore per poter passare anche in
ambienti stretti.
L’ imbragatura, cioè la parte che avvolge e sostiene la
persona, può essere scelta a seconda delle caratteristiche e delle
possibilità dell’utente (a cinghie separate, ascellare, con sostegno
per il capo etc.)
L’ azionamento può essere manuale o elettrico.
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I trasferimenti
I limiti di questo modello:
è piuttosto ingombrante;
non è possibile usarlo per immergere e sollevare la persona
dalla vasca da bagno (la maggior parte delle vasche da
bagno sono murate a pavimento, mentre la base del
sollevatore dovrebbe poterci passare sotto);
è’ necessario che anche il letto sia rialzato da terra di 8-10
cm .
Un’alternativa possono essere modelli da fissare a muro
o a soffitto: evitano l’ingombro a terra, ma sono molto
più costosi.
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