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L`orso JJ5 avvistato a Dossena ea Lenna
20 MARTEDÌ 10 MARZO 2009 L’ECO DI BERGAMO PROVINCIA L’orso JJ5 avvistato a Dossena e a Lenna La conferma da due gruppi di cacciatori: il letargo è finito «Affamato, è sceso a cercare cibo fino a quota 600 metri» le tappe L’ARRIVO JJ5, figlio di una coppia di orsi sloveni, compare sulle Orobie,proveniente dal Parco dell’Adamello, alla fine del maggio 2008. Per sei mesi scorrazzerà nelle Alte Valli Seriana e Brembana. LE FOTOGRAFIE Alla fine di agosto JJ5 viene fotografato. Un cacciatore di Sedrina piazza una fototrappola in Alta Valle Brembana, tra i monti Ortughera e Menna, e immortala l’orso in quattro scatti. Immediata la reazione del Parco delle Orobie che emette un’ordinanza che vieta di avvicinare, cibare e fotografare l’orso. I RISARCIMENTI Nel corso della sua permanenza sulle nostre montagne,che ha visto solo una breve assenza per una trasferta sui monti dell’Aprica,JJ5 ha ucciso 120 pecore e distrutto sei arnie. Apicoltori e allevatori danneggiati sono stati risarciti da Regione, Provincia e Parco delle Orobie. IL RISVEGLIO Dopo tre mesi di letargo JJ5 è tornato in circolazione. Due settimane fa al passo del Branchino sono state avvistate le prime impronte nella neve. Ora il plantigrado è sceso di quota alla ricerca di cibo. VALLE BREMBANA Ebbene sì, a quanto pare si è proprio risvegliato. Se prima a lasciar pensare che l’orso fosse uscito dal letargo c’erano solo le impronte, ora a documentarne la presenza ci sono le testimonianze, convalidate dagli agenti della polizia provinciale, di alcuni gruppi di cacciatori che nel fine settimana hanno avvistato il plantigrado mentre si aggirava sulle Orobie. Assente dalla fine dell’Ottocento, l’orso bruno è quindi tornato a trascorrere l’inverno sulle montagne bergamasche, dove ha dormito dal novembre scorso fino a qualche giorno fa. E anche se nessuno per ora ha ancora avuto modo di vederlo da vicino, sono addirittura due i gruppi di cacciatori che, «armati» di binocoli, tra sabato e domenica lo hanno avvistato tra la Valle Seriana e la Valle Brembana. I primi a documentare l’avvenuto risveglio sono stati tre cacciatori di selezione mentre, guidati dal responsabile del settore 5 Bruno Calvi, stavano effettuando il censimento primaverile dei cervi in località Monte Ortighera-Canal del Loch, in comune di Dossena. Sabato, attorno alle 17, i tre uomini, attraverso dei cannocchiali, hanno avvistato JJ5 a una distanza di circa 300 metri. E l’orso è tornato a farsi vivo anche il mattino seguente, quando un altro gruppo di cacciatori l’ha individuato mentre si aggirava in località Piani di Scalvino, nel comune di Lenna. Il grande mammi- L’orso JJ5 sulle Orobie (foto Sonzogni) In Bergamasca verrà formato personale specializzato per la dissuasione dell’orso qualora si avvicinasse troppo alle abitazioni fero, risvegliatosi dal letargo e affamato, deve essere sceso a fondovalle per procacciarsi il cibo, come spiega Giacomo Moroni, responsabile del Servizio faunistico della Provincia di Bergamo. «Mentre sabato è stato avvistato ad una quota di 1.400 metri – spiega Moroni – domenica è sceso a quota 600 metri, in un bosco di latifoglie». Ad aver portato JJ5 a tornare esattamente dove era stato avvistato e fotografato nel giugno scorso deve essere stata la memoria alimentare, come sottolinea Moroni, che ricorda anche che a breve l’orso com- pirà un anno di soggiorno nella Bergamasca: «Evidentemente – commenta il responsabile del Servizio faunistico – l’orso sta bene nella nostra terra. D’altra parte la sua presenza è il migliore certificato di qualità che le nostre Orobie possono avere, in quanto il fatto che il più grande mammifero carnivoro d’Europa scelga di vivere tra la Valle Seriana e la Valle Brembana, significa che in quelle zone esistono dei lembi quasi incontaminati e di elevata naturalità». E mentre l’orso continua ad aggirarsi sulle nostre montagne, la Re- gione Lombardia, in accordo con le Province interessate dalla presenza del plantigrado (oltre a Bergamo, anche quella di Brescia e quella di Sondrio), ha dato il via al «Programma di divulgazione e sensibilizzazione della cittadinanza e delle categorie critiche verso la presenza dell’orso bruno e di formazione degli operatori di Province e Parchi per la gestione della specie». Due le attività previste dall’iniziativa messa in campo dal Pirellone: «Oltre all’organizzazione di apposite serate divulgative in Valle Brembana e in Valle Seriana, che avran- Undici Comuni bergamaschi interessati dal tracciato. Dal 28 la pubblicazione del progetto definitivo Pedemontana, da fine mese l’elenco degli espropri ■ Se la presentazione pubblica del progetto definitivo di Pedemontana è slittata da lunedì prossimo alla prima settimana di aprile, restano invece confermate le tappe dell’iter burocratico dei 157 chilometri (87 di autostrada e 70 di viabilità locale) che collegheranno Osio Sotto a Malpensa, attraversando i Comuni bergamaschi di Bottanuco, Capriate, Filago, Brembate e Osio Sotto appunto. Oltre a Filago, Madone, Bonate Sotto e Bonate Sopra, Chignolo e Terno d’Isola interessati dalla dorsale che verrà realizzata insieme a Pedemontana e a carico della stessa società. L’ELENCO DEGLI ESPROPRI Il 27 marzo il progetto definitivo dell’opera da 4,5 miliardi di euro verrà validato da Cal (Concessionaria autostrade lombarde, società di Anas e Regione), dopodiché si aprirà la fase di pubblicazione. «Che comporta - ha ricordato l’assessore provinciale alle Grandi infrastrutture Felice Sonzogni, aggiornando il cronoprogramma in commissione - da una parte la pubblicazione dell’elenco dei proprietari coinvolti dagli espropri; dall’altra la definizione del termine per la presentazione di contributi migliorativi del progetto da parte dei Comuni, in una procedura con Regione e Province, che porterà a un parere della Regione al Cipe». Comitato interministeriale per la programmazione economica che dovrebbe approvare il progetto definitivo a luglio, per avere in autunno l’avvio della prima fase dei lavori (varianti di Como e Varese) e nel 2010 la gara per la costruzione di tutta l’autostrada, la cui entrata in funzione è prevista per l’Expo 2015. che creerebbe una barriera tra bosco e fiume». Altro aspetto particolare: se per Brebemi (direttissima Brescia-Bergamo-Milano) sono state previste due cave di prestito a Caravaggio e Antegnate per reperire i materiali necessari, per la Pedemontana c’è il rischio di aver fin troppa ghiaia. «Nel caso di Pedemontana - rileva infatti Sonzogni - il problema non sono le cave, ma il rischio di avere un avanzo di materiale. L’opera nel complesso, infatti, attraversa molti contesti urbani e necessita di sbancamenti». C’è poi tutto il fronte della mitigazione e compensazione ambientale : 100 milioni di euro da dividere tra i Comuni attraversati. Il progetto del ponte sull’Adda della Pedemontana IL CASELLO DI OSIO SOTTO «Il tratto che riguarda la Bergamasca - precisa Sonzogni - non ha subito modifiche, a parte l’aggancio tra Pedemontana e autostrada A4, che ha trovato una soluzione condivisa con il Comune di Osio Sotto». Una soluzione che ha visto il parere favorevole anche della Provincia, ma che secondo l’assessore Sonzogni è ancora passibile di miglio- rie nella fase di approfondimento tecnico che si aprirà dal 27 marzo in poi. «In particolare - anticipa Sonzogni - possono essere considerate meglio la continuità con l’Ipb (interconnessione Pedemontana-Brebemi) e la continuità tra il Bosco dell’Itala e la sponda del fiume Brembo. Dal punto di vista ambientale, la parte terminale della strada potrebbe essere incassata, anziché la soluzione a raso Adda Nord Il Parco si presenta ai paesi I FINANZIAMENTI Soddisfazione, comunque, per il poker di infrastrutture portato a casa col pacchetto del Cipe di venerdì scorso, che comprende anche l’Alta velocità ferroviaria (2 miliardi e 750 mila euro in tutto, comprensivi della tratta Treviglio-Brescia), il sistema pedemontano (2 miliardi di euro, comprensivi della Lecco-Bergamo, cioè la variante di Cisano e la Terno-Calusco) e la Brebemi (1,5 miliardi). «La conferma dei finanziamenti nazionali per le opere bergamasche - commenta l’assessore Sonzogni - premia la nostra programmazione». Rassicurazioni anche sui cantieri di Tav e Brebemi. «A differenza di quanto emerso all’inizio - sostiene Sonzogni - le due opere partiranno contestualmente, e quindi non ci sarà più il rischio di separare gli interventi e tornare ad aprire cantieri sugli stessi territori a distanza di poco tempo». Benedetta Ravizza Patrik Pozzi Dalla Provincia 40 riconoscimenti agli operatori dell’emergenza neve I numeri del «Miracol» La Pro loco di Treviglio e la nostra cronaca trei fare anch’io portando dati molto diversi, ma non desidero fare polemiche. Lasciamo giudicare ai tanti suoi lettori che hanno partecipato a questa e alle precedenti edizioni. Dal canto mio, insieme alle tantissime persone che si sono rallegrate con noi della Pro loco, ritengo che il notevole successo di pubblico che abbiamo registrato, confermi anche il desiderio della gente di vivere la città senza essere assediata dalle auto. Egregio presidente, abbiamo di nuovo verificato i dati, e le imprecisioni non ci paiono poi così gravi. Gli sbandieratori di Urgnano (come conferma il presidente Marco Gastoldi) erano 26; le compagnie dialettali due, perché abbiamo contato come terza la Schola cantorum che ha eseguito «Lodiamo Maria». L’affluenza: la polizia di Treviglio stima poco più di 5 mila persone presenti. Una folla, come recitava il nostro titolo, pur con un calo che, secondo alcuni, potrebbe essere Elio Massimino imputabile allo stop alle aupresidente to della domenica ecologica. Pro loco Treviglio Nulla di più. Desirée Cividini TREZZO Un espositore di materiale divulgativo nelle biblioteche dei 34 comuni che fanno parte del suo territorio. Così il Parco Adda Nord, che si estende sulle province di Bergamo, Milano e Lecco, conta di mettere a conoscenza un numero sempre maggiore di persone delle sue iniziative ma soprattutto delle ricchezze naturalistiche che custodisce. Per questo sono stati convocati nella sede del Parco, a Trezzo, i rappresentanti delle biblioteche e delle Pro loco. Ha detto il presidente Agostino Agostinelli: «Siete il terminale che ci permette di entrare in contatto con la popolazione». Da qui l’idea di distribuire a ciascuna biblioteca comunale un espositore con materiale divulgativo sul parco e le sue iniziative. L’idea dell’espositore è stata motivata dai membri del Consiglio di amministrazione Giuseppe Tentori, delegato al Turismo sostenibile, e Roberto Locatelli, delegato alla Promozione culturale. «Molte persone ancora non sanno che cos’è il Parco Adda Nord – ha spiegato Locatelli – chiediamo quindi alle biblioteche di diventare il nostro presidio sul territorio e di rendere visibili e disponibili a tutti le nostre brochure e guide turistiche». Ai rappresentanti delle Pro loco è stata affidata la distribuzione di una serie di cartoline che riproducono le fotografie delle bellezze naturalistiche e architettoniche del Parco Adda Nord scattate da Mario Donadoni. Alcune delle fotografie riprodotte sono già state esposte nella mostra itinerante «Dal cielo al fiume - Volando sopra l’Adda in mongolfiera». Altre sono inedite. Dietro ciascuna sono riportate le coordinate geografiche utili a raggiungere il luogo fotografato. «Molti residenti non si rendono conto delle bellezze naturalistiche distanti da loro solo pochi chilometri – ha spiegato Tentori –, mostrandogliele contiamo di far sorgere in loro la curiosità e il desiderio di visitarle». ➔ la lettera Egregio direttore, colgo varie imprecisioni nella cronaca della nostra rievocazione storica «Miracol si grida», apparsa ieri del suo giornale: gli sbandieratori erano 40 e non 25, le compagnie dialettali che hanno partecipato due e non tre e via dicendo. Viene anche riferito che il pubblico presente si sarebbe ridotto a sole 5 mila persone contro le 7 mila della precedente edizione, con una flessione quindi di quasi il 30 per cento! Immagino che il suo cronista sia pronto a citare una fonte di qualche Corpo di polizia, come po- no come fine la tutela di questa specie superprotetta – spiega Giacomo Moroni – il programma attuato dalla Regione include la formazione di tre squadre di agenti o di guardiecaccia che siano specializzate in interventi di dissuasione dell’orso qualora decida di avvicinarsi troppo ad abitazioni, stalle o insediamenti abitativi. In pratica i gruppi, servendosi di petardi o pallini di gomma, qualora necessario si occuperanno di mettere in atto degli interventi per indurre l’orso a diffidare dei manufatti umani». Uno degli operatori in azione per l’emergenza neve ■ Dalla Provincia un attestato di riconoscimento per una quarantina tra volontari, dipendenti e tecnici della Provincia e imprese sul territorio, per l’impegno e lo spirito di solidarietà dimostrati in occasione dell’emergenza neve del 7 e 8 febbraio e del 5 e 6 marzo. Il ringraziamento è arrivato dal presidente della Provincia, Valerio Bettoni, dall’assessore alla Viabilità e Protezione civile, Valter Milesi e dal dirigente del settore Protezione civile, Franco Sonzogni. Il presidente Bettoni ha sottolineato il forte senso di squadra che si è creato di fronte alle difficili situazioni nelle Valli: «Abbiamo avuto la conferma della voglia di fare che appartiene al Dna della nostra gente». L’assessore Valter Milesi ha posto l’accento sullo spirito di solidarietà dimostrato sul campo: «Vogliamo ringraziare chi ha lavorato senza troppi ma e se». Questo l’elenco dei premiati: le imprese Co.Se.Pi, Paccani, Midali; i cantonieri Adolfo May, Angelo Migliorati, Eusebio Morandi, Giacomo Bossetti, Rosario Pizio, Carmelo Simoncelli, Vitale Chioda; i sorveglianti Simone Bonaldi, Renato Pasini, Stefano Regazzoni, Valter Cortinovis, Marco Locatelli; gli elicotteristi delle società Elitellina ed Elimasi; il geologo Federico Rota; il personale del settore Viabilità Renato Stilliti, Giuseppe Castro, Matteo Centurelli, Davide Chiodi, Alessandro Arrigo, Stefano Moroni, Carlo Traini; il personale della Protezione civile Carlo Magalli, Mauro Daizano, Tiziana Marra, Gemma Russo; le associazioni di volontariato ed enti Soccorso alpino, Ana Comunità montana Valle Brembana; Anpas Lombardia Comitato provinciale di Bergamo; Antincendio boschivo Protezione civile Barzana; Gruppo intercomunale Area Zingonia-Dalmine; Gruppo volontari Protezione civile Cividate al Piano; Protezione volontaria civile Bergamo; Gruppo comunale Urgnano; Gal Gruppo antincendio Lombardia; Akja-Associazione volontari soccorso e sicurezza piste sci; Volontari soccorso San Giovanni Bianco; Avpc Parco del Brembo.