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Il Secondo Contest del Molino Chiavazza
Il Secondo Contest del Molino Chiavazza Mani in Pasta Indice Ricetta Blog Maccarrones cum bagna de petta ‘e polcu di Dana Recchi e pizzarieddi di Pat & Spery http://teebriciole.blogspot.com 4 http://patespery.blogspot.com 8 Tagliatelle di castagne ai porri, speck e crema di zola piccante di Tania Maccheroni col ferretto con ragù di polpette Maccarruni i casa cu rraù i purpetti di Ago Tianiello di fusilli fatti in casa di Alme http://speckandthecity.blogspot.com 12 http://www.mypaneburroemarmellata.com 16 http://lacucinadellostregone.blogspot.com 20 Fusilli alla calabrese col ferro da calza (Maccarruni aru fierru ) di La Pasticciona Corzetti di Le Cerase e i Mostaccioli http://unapasticcionaincucina.blogspot.com 23 http://leceraseeimostaccioli.blogspot.com 27 I maccaruna cu u sugu e milinciani fritti di Fabiola Laena e fasuli di Neve di Marzo http://olioeaceto.blogspot.com 30 http://17modidimangiareilmango.blogspot.com 34 Maccheroni calabresi di Mimì http://lericettedimimi.blogspot.com 38 Fusi di Stefania http://nuvoledifarina.blogspot.com 46 Orecchiette Pugliesi di SingerFood & Chiccherie Culurgiones di patate di Nicoletta http://singerfood.blogspot.com 50 Gnocchi alla sorrentina di Paola http://nikyp.blogspot.com http://paneamorecioccolata.blogspot.com 57 Le Pincinelle di Lara http://www.lacucinadilara.net 62 I pisarei di PiccoLina http://lacucinapiccolina.blogspot.com 68 Le Sagne Torte di Stefania http://ilmiociboperlanima.blogspot.com http://rosemarieandthyme.blogspot.com 70 I Vincisgrassi di Rosy 73 Pasta fresca all'uovo e tajarin di Sayuri http://japanthewonderland.blogspot.com 76 Trofie di patate al pesto genovese di Sayuri http://japanthewonderland.blogspot.com 78 Tagliatelle con sugo ai funghi porcini e castagne di Sayuri Maccheroni alla chitarra con ragù di agnello di Dana Quadrucci ricotta e bieta di Ele http://japanthewonderland.blogspot.com 79 http://teebriciole.blogspot.com 80 http://eleme.giallozafferano.it 83 Laine, fasuli e pulieo di Alme http://lacucinadellostregone.blogspot.com 84 Tagliatelle fatte in casa di Zagara http://ilprofumodizagara.blogspot.com 85 Gnocchi al gambero con asparagi di bosco di Max Tagliatelle al profumo d'inverno di Rafil http://max-blogdimax.blogspot.com 87 http://zuppaepanbagnatodirafil.blogspot.com 89 Tagliatelle fatte in casa di Ele http://eleme.giallozafferano.it 91 Picagge liguri con burro e salvia di Le Cerase e i Mostaccioli Gnocchi di patate di Zia Elle http://leceraseeimostaccioli.blogspot.com 93 http://incucinaconziaelle.blogspot.com 95 Fettuccine tricolore di Zia Elle http://incucinaconziaelle.blogspot.com 97 Sos malloreddus a sa campidanesa di Dana http://teebriciole.blogspot.com 98 Gnocchi verdi agli spinaci di Mimì http://lericettedimimi.blogspot.com 102 Scialatielli Cozze e Fagioli di Rosaria http://sosidolcesalato.blogspot.com 104 Scialatielli ai frutti di mare di Inthekitchenforfun Maltagliati con pancetta e "barbabuc" di Sayuri http://inthekitchenforfun.blogspot.com 106 http://japanthewonderland.blogspot.com 108 http://www.molinochiavazza.it/ 2 Pagina 54 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Scialatielli Amalfitani alla Rana pescatrice di Enza http://dolcidecorazionietentazioni.blogspot.com 109 Tagliatelle fegatini e funghi di Anna http://www.cibovinoeparole.com 112 Ravioli fontina e noci di Selina http://cuordicucchiaio.blogspot.com 113 Ravioli ai funghi porcini profumati al timo di Gabri Gnocchi napoletani senza patate di Stefania http://ilprofumodellemadeleines.blogspot.com 116 http://skacciakitchen.blogspot.com 119 E pettol' e gran' (tagliatelle integrali) di Milady Ravioli con la panna di Agata http://maisonmilady.blogspot.com 122 http://idolcidiagata.blogspot.com 124 Gli Strascinati di Grazia http://blog.giallozafferano.it/graziaincucina/ 127 Agnolotti alla piemontese di Sayuri http://japanthewonderland.blogspot.com 131 Fileja tropeani di Clavirste http://lafamevienmangiando.blogspot.com 133 Maxi farfalle estive di Agata http://idolcidiagata.blogspot.com 135 Tagliatelle di Schüttelbrot con asparagi bianchi di Terlano e speck di Anny Tortelli di zucca di Molly http://pasticcigourmet.blogspot.com 136 http://mollyincucina.blogspot.com 138 I Cappelletti di Molly http://mollyincucina.blogspot.com 140 Stelline ai funghi porcini Tartufate di Molly http://mollyincucina.blogspot.com 143 Gnocchetti d’autunno di Molly http://mollyincucina.blogspot.com 146 Ravioli di Fagiano di Molly http://mollyincucina.blogspot.com 148 Ravioli rosa a sorpresa di Molly http://mollyincucina.blogspot.com 150 Mezzelune ai carciofi in fonduta di Molly http://mollyincucina.blogspot.com 152 Caramelle di Piccione in salsa piccante di Peperone di Molly Ravioli di pasta di patate di Molly http://mollyincucina.blogspot.com 154 http://mollyincucina.blogspot.com 156 Galletti e Tagliolini di Molly http://mollyincucina.blogspot.com 158 I Tortelli Cremaschi di Germana http://laterradeiviolini-germana.blogspot.com 160 La pasta e fagioli della Domenica di Daniela http://danieladiocleziano.blogspot.com 162 Ciriole Ternane Con Gli Asparagi di Fiamma Ricetta pervenuta via mail da Fiamma 166 Orecchiette al sugo di pomodoro di Michela Ricetta pervenuta via mail da Michela 169 http://www.molinochiavazza.it/ 3 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Maccarrones cum bagna de petta ‘e polcu Blogger: Dana http://teebriciole.blogspot.com Blog: Ho già attinto dal museo di nonno Gigi e sono tornata a prendermi il torchio, sa macchina po faghe sos maccarrones. Presente nella cucina di ricchi proprietari, risale alla fine dell'800 e le trafile sono in ottone http://www.molinochiavazza.it/ 4 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta E' il pezzo n° 694 del settore CS casalinghi E' stato solo un esperimento, una curiosità indotta dal contest del Molino Chiavazza sugli attrezzi per la pasta regionale. Ho trovato sempre grande soddisfazione impastare ma devo dire che in occasione di questa ricerca è come se l'interesse si fosse acutizzato fino alla mania. Non credo mi fermerò qui, di formati e sughi da scoprire, da provare, le mie regioni, l'Abruzzo e la Sardegna, ne offrono ancora. Ingredienti: Per la pasta: semola rimacinata di grano duro Molino Chiavazza acqua tiepida un pizzico di sale Per il sugo: carne di maiale costine di maiale olio cipolla aglio sale salvia maggiorana un pizzico di noce moscata (ottimo consiglio di nonna Lina, la mamma di Marco, mio marito) vino bianco passato di pomodoro http://www.molinochiavazza.it/ 5 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Nell'olio caldo, con aglio e cipolla, rosolare la carne a tocchetti e le costine. Salare. Sfumare con vino bianco e lasciare evaporare. Aggiungere il passato, sale e noce moscata, salvia e maggiorana. Cuocere lentamente per almeno un'ora e 1\2. Dopo aver ottenuto un impasto piuttosto sodo e averlo fatto riposare per circa 30 minuti, formare un cilindro e inserirlo nel torchio. Chiudere e girare... http://www.molinochiavazza.it/ 6 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta finché la pasta non spunterà della lunghezza desiderata tagliarla e lasciare che asciughi su un piano infarinato. Cuocere in acqua bollente salata e condire. http://www.molinochiavazza.it/ 7 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Recchi e pizzarieddi Blogger: Pat & Spery http://patespery.blogspot.com Blog: Grazie all'iniziativa e alla gentilezza di Molino Chiavazza, partecipiamo a questo fantastico contest ed io, a quasi due mesi dall'apertura di questo spazio, posso dedicare un intero post al mio maritozzo. Io e Maurizio ci siamo conosciuti nel febbraio del 2006 a Brescia, una città che ci ha regalato tanto: amicizie, possibilità di lavoro e tanti bei ricordi. Come mi ha conquistata quest'uomo? Con un piatto di orecchiette, fatte da lui, ovviamente! Da buon pugliese, ha una manualità nel prepararle da far invidia alla miglior massaia salentina. Con il tempo ho imparato anch'io e durante le mie vacanze a Maruggio (suo paesino natale), l'amore per la cucina, mi ha portato a documentarmi sulle specialità del luogo. Sia "li recchi" (orecchiette) che "li pizzarieddi" si preparano, come da tradizione, impastando semola di grano duro e acqua "allu taulieri" (la spianatoia di legno utilizzata per impastare). Si tratta di una vera e propria arte che si tramanda di generazione in generazione. E non provate a chiedere le quantità di semola ed acqua da utilizzare perché vi risponderanno che vi serve "una francata" di semola per ciascun commensale che siederà alla vostra tavola. Per "francata", si intende la quantità di farina che riuscite a racchiudere tra le mani, avvicinandole (si veda foto sotto). http://www.molinochiavazza.it/ 8 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Per le orecchiette, si divide l'impasto in piccoli pezzi da un centimetro circa e con l'aiuto di un coltello e del pollice, si formano dei cappelletti da rivoltare. Per i pizzarieddi, invece, si utilizza "lu frizzulu", che altro non è se non un ferretto, che un tempo si reperiva dagli ombrelli rotti, che viene posto sui pezzetti di pasta, i quali vanno fatti rotolare con una leggera pressione del palmo della mano. Quest'operazione fa sì che la pasta si allunghi e che il maccherone diventi vuoto all'interno. http://www.molinochiavazza.it/ 9 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Per quanto riguarda i condimenti, ci sono due varianti: cime di rape oppure ragù con "li brascioli" (involtini) di cavallo, con spolverata di cacioricotta. Non potevamo non partecipare a quest'iniziativa con entrambe le varianti! http://www.molinochiavazza.it/ 10 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti per 6 persone: Per la pasta: 500 gr di semola rimacinata di grano duro Molino Chiavazza Acqua q.b. Per il ragù: 1,5 kg di passata di pomodoro 150 ml di olio evo 1 cipolla bianca 500 gr di carne di cavallo (fettine sottili) sale, prezzemolo, aglio, pepe, q.b 1/2 bicchiere di vino bianco 1 cucchiaino di zucchero cacioricotta q.b. Per le cime di rapa: 100 ml di olio evo sale, pepe, aglio q.b. 5 filetti di acciuga sott'olio 1 kg di cime di rapa Impastare la semola con tanta acqua quanto basta ad ottenere un impasto liscio, omogeneo e non molto morbido. Preparare la pasta, come spiegato sopra, aiutandosi con sequenza fotografica. Lasciare asciugare la pasta per 24 ore avvolta in un panno di lino o cotone pesante. Cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Scolare e condire con i due sughi proposti Preparare gli involtini, spolverizzando la carne con sale, aglio a pezzetti, pepe e prezzemolo. chiudere gli involtini con uno stuzzicadenti; In una casseruola capiente, mettere l'olio e la cipolla a tagliata a julienne. Mettere sul fuoco e lasciar imbiondire la cipolla. Aggiungere gli involtini. Lasciar rosolare ben bene la carne. Aggiungere il vino e lasciar evaporare. Aggiungere il pomodoro, salare e lasciar cuocere un paio d'ore, rimescolando di tanto in tanto. Con il sugo ottenuto, condire la pasta, che andrà poi spolverizzata di cacioricotta. Pulire le cime di rapa e sbollentarle in abbondante acqua salata. In questa stessa acqua, cuocere la pasta. In una casseruola capiente, mettere olio, aglio e acciughe. Accendere il fuoco e lasciar rosolare. Togliere l'aglio e aggiungere le cime di rapa. Salare, pepare e continuare la cottura per alcuni minuti, fino ad amalgamare i sapori. Quando la pasta sarà cotta, versarla nella casseruola e saltare il tutto. http://www.molinochiavazza.it/ 11 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tagliatelle di castagne ai porri, speck e crema di zola piccante Blogger: Tania Blog: http://speckandthecity.blogspot.com “Con questo contest vorremmo “raccogliere” non solo ricette regionali di pasta (con o senza condimento), ma anche - attraverso la vostra documentazione fotografica - i principali strumenti utilizzati un tempo dalle nonne nella vostra regione per preparare la pasta: storici mattarelli, rotelle tagliapasta e grattugie, nonché ferri per maccheroni, trafile, bigolari, ciuliri, pettini per garganelli, chitarre… Questo materiale iconografico andrà ad alimentare sul nostro blog una sezione dedicata agli “strumenti” d’epoca per preparare la pasta fatta in casa...” Quando ho letto il post in cui il blog di Molino Chiavazza presentava il secondo contest mi sono detta "wow! andrò alla ricerca di qualcosa di speciale" ma in realtà legato alla mia famiglia (nonni) non ho trovato nulla... Ma non mi sono fatta sconsolare, grazie all'aiuto di Irene e Sonia sono riuscita a combinare qualcosa di buono (almeno credo!). Irene mi ha fatto conoscere la sua nonnina Irma (83 anni questo mese!) che vive in Trentino e che per questo motivo non siamo riuscite a realizzare insieme la ricetta, mi ha fornito foto documentate di un paio di strumenti "d'epoca" e considerando l'età meritano questa denominazione. http://www.molinochiavazza.it/ 12 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Un mattarello del 1881 appartenente alla nonna della nonnina Irma, tre generazioni lo hanno utilizzato quasi quotidianamente per tirare paste, torte e chissà quanto altro tutto rigorosamente fatto in casa! Oltre ad un valore storico hanno anche un valore affettivo inestimabile! Che meraviglia!! ed un setaccio che non siamo ancora riusciti a datare!! Passiamo alla ricetta Tagliatelle di castagne, bhè a questa ovviamente ci ho pensato io rivisitandole con un condimento particolare speck, rigorosamente trentino, porri e zola piccante. http://www.molinochiavazza.it/ 13 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti x 4 persone: Per la pasta: 150 g farina di castagne 150 gr farina 00 di grano tenero antigrumi Molino Chiavazza 3 uova Per il condimento: 500 gr porri 100 gr speck 40 gr burro 20 gr panna fresca 30 gr zola piccante (che non è piccante ma ha solo un sapore più forte) Setacciare le farine e disporle a fontana su una spianatoia, unire le uova al centro e con l'aiuto di una forchetta incorporare man mano le farine. Iniziare poi a lavorare la pasta energicamente fino a quando l'impasto risulterà liscio ed omogeneo. (n.b. grazie alla farina di castagne, l'impasto risulterà di colore marrone!) Formare una palla con l'impasto e lasciarlo riposare per almeno 30 minuti. Passato questo tempo, tirare con l'aiuto del mattarello la pasta fino a quando sarà sottilissima (se faticate o non avete una grande spianatoia dividete l'impasto in due o tre parti ripetendo l'operazione che segue). Quando risulterà sottile, spargere un pochino di farina ed iniziare ad arrotolare la pasta su se stessa. Risulterà alla fine un "lungo salsicciotto" che andrete a tagliare a fettine della larghezza di una tagliatella. Otterrete così tante piccole girelle (avete presente come quelle di liquirizia?!) ecco a questo punto dobbiamo srotolarle et voilà ecco le tagliatelle! Disporle su un vassoio infarinato e farle asciugare un pochino. http://www.molinochiavazza.it/ 14 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Mettere a bollire in una grossa pentola dell'acqua che andrà poi salata. Nel frattempo lavare, pulire e tagliare a rondelle i porri. In una padella sciogliere 20 gr di burro, unire i porri e farli appassire per circa 10 minuti. Dopodiché unite 80 gr di speck tagliato a listarelle e proseguire la cottura per altri 5 minuti. In un altra padella sciogliere i restanti 20 gr di burro, unire la panna e lo zola tagliato a tocchetti fino a farlo fondere. Cuocere le tagliatelle nell'acqua bollente per 3/4 minuti, scolarle e condire con il sughetto di porri e speck. Impiattare ed unire la salsina di zola e una fettina di speck avanzato. Grazie a Irene, a nonna Irma per avermi prestato i suoi "attrezzi del mestiere" e la sua immagine, grazie a Sonia per le foto, senza di te oggi non sarei proprio riuscita a pubblicare la ricetta! http://www.molinochiavazza.it/ 15 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Maccheroni col ferretto con ragù di polpette Maccarruni i casa cu rraù i purpetti Blogger: Ago Blog: http://www.mypaneburroemarmellata.com Sul mio blog non ci sono molte ricette tradizionali calabresi: vi dirò, in archivio ne ho fotografate un bel po’, ma è un periodo che non sto avendo molto tempo per parlare dei miei piatti (non ve ne siete accorti proprio eh? :-D) e quando ne ho, finisce che le ricette tradizionali passano in secondo piano per lasciare spazio agli ultimi esperimenti... Oggi però no, oggi tocca alla ricetta che ho scelto tra tutte: i maccheroni col ferretto con ragù di polpette! Di ricette tradizionali, in Calabria, ce ne sono tante, ma questo tipo di pasta è stata la prima cosa che ho imparato a fare: non saprei nemmeno dirvi quanti anni avessi, credo davvero molto pochi quando mia madre mi insegnò ad allungare il cubetto di pasta nel ferretto fino ad ottenere il maccherone. E non crediate che sia una bazzecola, ce ne son voluti di anni per affinare la tecnica, per ottenere una pasta asciutta al punto giusto o per non far appiccicare l'impasto al ferro...impastare i maccheroni è, in un certo senso, qualcosa che porta indietro nel tempo, quando gli stessi gesti venivano fatti dalle nostre nonne e bisnonne...è un pò quello che accade quando si impasta tutta la pasta in casa...fermatevi un attimo a pensare, non è così? Sono momenti magici in cui, chiudendo gli occhi, l'immaginazione vola... http://www.molinochiavazza.it/ 16 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Vola dove, direte voi...la mia immaginazione vola a tanti anni fa, quando mia nonna impastava i maccheroni con tutte le sue figliolette intorno che davano forma all'impasto: erano dieci in famiglia, quindi il quantitativo di pasta per sfamare tutti doveva essere industriale! Oggi è un pò come una volta ed i gesti sono sempre gli stessi, questa è la tradizione ed è bella per questo! Il ferretto è un arnese che viene utilizzato spesso per ottenere diversi formati di pasta: per me, a Reggio Calabria, i maccheroni di cui vi parlo oggi, verso Vibo Valentia si producono i Fileja (leggi "j" alla francese), poi ci sono i Fusilli dalle parti di Cosenza...insomma, tanti formati simili ed un pochino diversi l'uno dall'altro. I maccheroni (o maccarruni), sono di soliti conditi con del semplice ragù, oppure con il sugo della capra cotta in umido o anche il ragù di maiale. Spessissime volte li si condisce con il ragù di polpette: questo è il piatto tipico del Martedì grasso o anche di tutte le domeniche di una volta, quando si impastavano le polpette e se ne lasciava una parte da mettere nel ragù. Questa è la cucina tradizionale calabrese: bella, colorata, dai sapori forti ed un pò piccantini... Maccarruni i casa cu rraù i purpetti: Ci servono: - 400 gr di maccheroni col ferretto - polpette di carne - ragù con le polpette e la 'nduja di Spilinga Maccheroni col ferretto Ingredienti per 4 persone: 400 gr di farina (mista di grano duro e tenero) 200 gr di acqua circa Attrezzatura: ferretto adatto o stecco di legno Versare la farina in una terrina ed iniziare ad impastare con un pò di acqua. Il quantitativo di acqua è abbastanza indicativo, dipende molto da quanta ne assorbirà la farina che andrete ad utilizzare, quindi versatela con cautela. Dovrete ottenere un impasto abbastanza elastico, asciutto e sodo (fig.1). Dividetelo in strisce e formate dei tubicini che andrete a tagliare a cubetti (fig.2). Allungare un cubetto di 2 cm ed inserirvi al centro il ferretto (fig.3). http://www.molinochiavazza.it/ 17 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Iniziare ad arrotolare l'impasto al ferretto, in modo da assottigliarlo ed allungare in questo modo il maccherone (fig 4). Sfilare con delicatezza la pasta dal ferro e riporre su una superficie infarinata (fig. 6). Continuare così fino ad esaurimento degli ingredienti. http://www.molinochiavazza.it/ 18 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Le polpette di carne mista: Ingredienti: 200 gr di carne tritata di vitello 200 gr di salsiccia di maiale sminuzzata 200 gr di pane grattugiato (circa) 150 gr di pecorino (o parmigiano, a piacere) abbondante prezzemolo tritato 1 spicchio d'aglio, tritato molto finemente sale q.b. 3 uova In una terrina, Unire le carni, le uova, il prezzemolo, l'aglio, il pecorino (o parmigiano, a piacere) ed il sale. Impastare il tutto ed unire il pangrattato, gradualmente, facendo attenzione a non far seccare il composto. Mescolare bene il tutto e lasciare a riposo per una mezz'oretta. Inumidire le mani e dal composto ottenuto, ricavare le polpette. Friggere in abbondante olio di oliva. Il composto deve essere morbido, altrimenti vi verranno delle polpette troppo dure e mal amalgamate! Il ragù di polpette e 'nduja Ingredienti: 2 litri di salsa di pomodoro 1 cucchaio di 'nduja (circa gr 10) 1 cipolla rossa di Tropea, finemente tritata olio extravergine d'oliva polpette Versare in un tegame dell'olio evo, farlo intiepidire ed unire la cipolla e la 'nduja. Far andare lentamente il tutto, fino a che la cipolla non diviene trasparente. Unire la salsa di pomodoro, coprire e lasciar cuocere per una mezz'oretta. Unire le polpette preparate precedentemente e lasciar cuocere per un'altra oretta. Assemblaggio A questo punto, non ci resta che cuocere i maccheroni in abbondante acqua salata, fate attenzione, si cuociono praticamente subito. Scolarli e condirli con il ragù di polpette. Infine, si può spolverizzare sopra con del pecorino calabrese grattugiato, oppure con un po’ di ricottina salata...Buon appetito! http://www.molinochiavazza.it/ 19 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tianiello di fusilli fatti in casa Blogger: Alme Blog: http://lacucinadellostregone.blogspot.com Il tianiello, magico e splendido “contenitore del contenuto”; non è niente più che una piccola pentola in creta dalla grande proprietà, scrigno di sapori oramai scomparsi. Il profumo di questo piatto, porta alla memoria le domeniche di festa, la cottura che faceva la nonna infornandoli in forno a legna, il profumo del legno bruciato e quella voglia da adolescente di infilzare la forchetta in quello spettacolo. La cosa bella inoltre che ricordo è che tra gli sbuffi di farina, che sembrava neve, si vedevano mani callose dei vecchi di casa che arrotolavano i fusilli con stecche ricavate da vecchi ombrelli, gesti semplici di vita vissuta all’insegna della genuinità! Ingredienti: 1 kg di farina di grano duro sale acqua qb 3 mozzarelle di bufala 500g di pomodoro ( salsa e polpa home) 500 g di macinato di vitello 300g di bocconcini di vitello 500g di bocconcini di maiale 1 grossa cipolla 3 spicchi di aglio carote sedano pepe sale http://www.molinochiavazza.it/ 20 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Preparare un sugo facendo soffriggere la cipolla,gli spicchi di aglio,la carota e il sedano tritato in uno specchio di olio e un mezzo cucchiaio di sugna. Farci rosolare le carni, unire il sugo e la polpa di pomodoro,salare, pepare e portarlo a cottura finale facendolo addensare; servirà buona mezza giornata a rendere succulento questo sugo e tutta la successiva preparazione. Impastare la farina con il sale e tanta acqua quanto basta ad ottenere un composto duro e liscio. A poco alla volta arrotolarlo a sottili cilindri, lunghi massimo 7cm. Con l'aiuto di un ferro liscio e sottilmente cilindrico (va bene anche un ferro per maglia o ferro di ombrellone, ben pulito e sterilizzato), partendo dalla base del cilindro e con una piccola angolazione risalire arrotolando la pasta sul ferro su se stessa, sfilare dal ferro e passare i fusilli nella farina. http://www.molinochiavazza.it/ 21 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Una volta finito portare a bollore abbondante acqua e cuocere la pasta al dente. Nel frattempo affettare la mozzarella in fette, e tagliare a pezzettini più piccoli le carni. Prendere i tianielli, disporre un mestolo di sugo sul fondo, sovrapporvi un primo strato di pasta condita col sugo,un po’ di pezzetti di carne, formaggio grattugiato e fettine di mozzarella. Fare cosi almeno per due strati, concludendo con un mestolo di sugo e fettine di mozzarella. Infornare a 180° per 20 minuti e servire in tavola direttamente nel tianiello. http://www.molinochiavazza.it/ 22 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Fusilli alla calabrese col ferro da calza ( Maccarruni aru fierru ) Blogger: La Pasticciona Blog: http://unapasticcionaincucina.blogspot.com Questa è una ricetta della più antica tradizione calabrese; i Fusilli, preparati nella mia zona, ovvero la provincia di Cosenza, sono il tipo di pasta fatta in casa che più rappresenta la tradizione culinaria calabrese. Lunghi ben 25 cm, assumono la caratteristica forma grazie ad uno strumento ormai caduto in disuso: il ferro da calza, eccolo qui: http://www.molinochiavazza.it/ 23 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Lungo e sottile, non cilindrico ma quadrato, come nella mia foto: Questa forma quadrata, infatti, permette una migliore riuscita dei Fusilli. Il ferro da calza visto nelle foto mi è stato lasciato dalla mia bisnonna Lena , che soleva preparare ogni domenica questi Fusilli per tutta la famiglia. Costituivano, in effetti, il vero e proprio pranzo di questo giorno di festa e l'importanza che rivestiva, un tempo, la preparazione di questa pasta è testimoniata anche dal seguente antico detto calabrese: una donna non può sposarsi se non conosce 15 maniere diverse di lavorare la pasta; tra queste, vi erano proprio i Fusilli. I Fusilli vengono anche chiamati Maccarruni, per via delle etimologie di questo termine: Maccarruni, dal latino maccare, che significa impastare Maccarruni, dal greco µακάριος, che significa felice, dunque cibo che dà la felicitàI Fusilli , quindi , come cibo in grado di rendere felici , considerati addirittura da alcuni come "cibo divino". Ancora, un antico proverbio calabrese afferma che 3 sono le cose essenziali per stare bene: nu saccu, nu casciuni e nu piattu i maccarruni, ossia: un sacco (pieno di grano ), un cassone (in cui si teneva la farina) ed un piatto di Maccarruni. Per quanto riguarda il condimento di questi Fusilli, la tradizione prevede 2 versioni: una prima versione prevede sugo preparato con la carne di agnello, la seconda sugo con carne di maiale, a cui si accompagna la salsiccia secca. Io ho preparato questa seconda versione. Voglio dedicare questa ricetta alla mia bisnonna Lena che, come detto, era solita prepararla per i suoi cari. Ingredienti: Per i fusilli: 400 g di farina 00 Molino Chiavazza acqua q.b. un ferro da calza Per il sugo: 500 g di bocconcini di carne di maiale 2 salsicce secche uno spicchio di aglio 1/4 di cipolla una bottiglia da 750 ml di salsa di pomodoro pepe nero q.b. un ciuffo di prezzemolo sale q.b. 4-5 foglie di basilico 1 foglia di alloro 3 foglie di salvia http://www.molinochiavazza.it/ 24 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta I FUSILLI: Impastate farina ed acqua quanto basta: deve risultare un impasto morbido. Quindi preparate dei bastoncini di pasta di 10 cm come questi: Poggiate su ognuno di essi il ferro da calza e premete fino a farlo scomparire all'interno, come si vede dalla foto qui sotto: Con le palme delle mani fate ruotare il bastoncino sul tavolo, finché non si sarà allungato, come sotto: http://www.molinochiavazza.it/ 25 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Sfilate il ferro ed allungate piano piano la pasta, come da foto: Adagiate quindi il fusillo su un vassoio infarinato e fate asciugare per un'oretta: IL SUGO: In una pentola , fate soffriggere aglio e cipolla, aggiungete la carne e la salsiccia e fate rosolare un po’; versate, quindi, la salsa di pomodoro, aggiungete un po’ d'acqua per far cuocere la carne, sale, pepe, prezzemolo, alloro, basilico, salvia. Fate cuocere a fiamma bassa per circa un'oretta. Intanto, fate cuocere i fusilli in abbondante acqua salata per 10-15 minuti: scolateli ,conditeli con il sugo, la carne e la salsiccia. http://www.molinochiavazza.it/ 26 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Corzetti Blogger: Le Cerase e i Mostaccioli Blog: http://leceraseeimostaccioli.blogspot.com Ingredienti: Per la pasta: 400 gr di farina Molino Chiavazza Tipo "00" di Grano Tenero 2 uova (solo i tuorli) 50 ml di acqua 1 cucchiaino di sale Per il pesto: 160 gr. di foglie di basilico 100 cc. di olio extra-vergine 50 gr. di parmigiano grattugiato 1 spicchio d'aglio 25/30 gr. di pinoli. PESTO ALLA GENOVESE: Staccate le foglie dai mazzi di basilico e mettetele a bagno in acqua fredda, lasciandole lì per dieci minuti. Poi mondate le foglie di basilico e asciugatele accuratamente. Mettete le foglie nel frullatore, con i pinoli e l'aglio. Quando tutte le foglie saranno tritate grossolanamente, aggiungete un cucchiaio di formaggio. A frullatore in funzione, aggiungete l'olio a filo. Dopo avere incorporato un po' d'olio, aggiungete il restante formaggio e ripetete questa operazione fino ad esaurire gli ingredienti. Durante questa operazione, il composto dovrebbe aumentare di volume, "montando" leggermente a causa dell'olio che viene emulsionato. Togliete il bicchiere dal frullatore e fatelo riposare in frigo per una mezz'oretta. Se il pesto risultasse troppo denso potete allungarlo gradualmente con uno o due cucchiai di acqua di cottura. CORZETTI GENOVESI: Per la questa ricetta la sfoglia va impastata per un bel po’, per cui procedete con la classica fontana di farina, dove all' interno verserete: i due tuorli d'uovo, l'acqua e sale e impastare il tutto per 20 minuti circa, poi lasciare riposare la pasta per altre 3 ore. A piacimento per stendere la pasta potete utilizzare il mattarello o la sfogliatrice, fino a che non avrete ottenuto una sfoglia sottilissima, ma ricordate che se vorrete ottenere un risultato un po’ più "rustico" potete lasciare la sfoglia leggermente più spessa. http://www.molinochiavazza.it/ 27 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Utilizzate la parte convessa dello stampo per "coppare" la pasta fresca ed ottenere così tanti piccoli dischetti. http://www.molinochiavazza.it/ 28 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ora potrete procedere a stampare i corzetti: infarinate leggermente i due lati di ogni dischetto e ponete quest' ultimo sopra il primo stampo, poi con l'altra parte dello stampo esercitate una discreta pressione, in modo tale da stampare i corzetti su entrambi i lati. Quando avrete finito di "stampare" tutti i corzetti, fateli riposare su un telo di cotone o per 2 ore, girandoli di tanto in tanto. A questo punto potete procedere con la cottura, cuocete i corzetti in abbondante acqua salata, e mescolate spesso con un cucchiaio di legno per impedire che si attacchino tra di loro. Allungare il pesto con una cucchiaiata di acqua di cottura. Fare cuocere per circa 10/ 12 minuti, e scolateli con una schiumarola Conditeli a strati direttamente nel piatto. http://www.molinochiavazza.it/ 29 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta I maccaruna cu u sugu e milinciani fritti Blogger: Fabiola Blog: http://olioeaceto.blogspot.com Questo è un tipo di pasta fresca che si usa fare dalle mie parti "I Maccarruna", è fatta con ingredienti semplici, acqua, farina di grano duro e sale, ma sono molto buoni e abbastanza gustosi, si realizzano usando "I Busi", per cercare di spiegarvi cosa sono mi sono documentata ma sinceramente non ho trovato una spiegazione, ho chiesto anche alla mia nonna, le sue parole sono state, "non so di preciso che nome ha questa pianta, so solo che cresce in montagna come l'erba, ma è molto più spessa e resistente, e poi viene tagliata e lasciata essiccare". La spianatoia su chi si lavora si chiama "Scanaturi". Questi sono conditi con sugo semplice e melanzane fritte, che secondo me è il condimento perfetto semplice ma che si sposa bene con questo tipo di pasta. http://www.molinochiavazza.it/ 30 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti: Per la pasta: 300 Gr di farina di grano duro 1 cucchiaino di sale Acqua q.b. Per il sugo: Passata di pomodoro Sale Cipolla Olio d'oliva Peperoncino Melanzane Olio per friggere In una ciotola unire farina, il sale ed un po’ di acqua, cominciare ad impastare, per quanto riguarda la dose dell'acqua bisogna regolarsi, la cosa importante che l'impasto non risulti troppo morbido, deve essere asciutto e compatto, dopo averlo amalgamato bene lasciare riposare l'impasto per 1 oretta. “i busi ed u scanaturi” Riprendere l'impasto staccarne una parte e lavorarla, formare tanti tocchetti lunghi e sottili, infilzare su ogni tocchetto una "busa", cominciare ad allungare la pasta, procedere con la mano molto leggera per evitare che si appiccichi. http://www.molinochiavazza.it/ 31 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Sfilare u maccarruni dalla busa e stenderlo o nello stendipasta o su un ripiano, lasciare asciugare la pasta per almeno un'ora. http://www.molinochiavazza.it/ 32 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Nel frattempo preparare il sugo: soffriggere la cipolla grattugiata nell'olio d'oliva, aggiungere la passata di pomodoro, cuocere a fiamma bassa e salare. Tagliare la melanzane salarla, metterla a scolare, dopo mezz'ora friggerla in olio bollente e metterla da parte. In una pentola mettere l'acqua per cuocere la pasta, aggiungere un filo d'olio d'oliva, cuocere i maccarunna, la cottura è molto rapida, scolarli al dente e mantecare con il condimento, servire con le melanzane fritte. http://www.molinochiavazza.it/ 33 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Laena e fasuli Blogger: Neve di Marzo Blog: http://17modidimangiareilmango.blogspot.com La laena, dal latino laena ossia mantello, e' una sfoglia sottilissima e molto larga che assomiglia ad un mantello, tirata a mano con il laenaturo, cioè il mattarello, il primordiale strumento da lavoro per la pasta all'uovo. Oggi ho deciso di imbarcarmi in quest'avventura, non nuova per me, di tirare la sfoglia a mano! La sfoglia tirata con il mattarello e' un'arte che si propaga per tutto lo stivale da Bologna che vanta le mitiche "Sfogline", abili donne dalle forti braccia che tirano una sfoglia sottilissima, quasi fosse un velo da sposa, fino alla Campania e più giù ancora. Non so se posso io confrontarmi con queste abili mani antiche, ma ci ho provato! Anche perché, e' vero che "la nonna papera" aiuta molto ma io amo il contato diretto con gli ingredienti, adoro sporcarmi le mani, sentire sulle mie mani la soddisfazione di una bella faticata! Dopo questo preambolo,non solo vi mostrerò come si fa la sfoglia all'uovo, passo passo, base per la preparazione della mia ricetta, ma vi svelerò il mio segreto, quello che rende la mia sfoglia porosa e profumata! http://www.molinochiavazza.it/ 34 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti: 400g di farina di grano duro Molino Chiavazza 100di semola di grano duro Molino Chiavazza (eccolo il mio segreto per una sfoglia ultra porosa) 5 uova fresche un pizzico di sale Strumenti da utilizzare:un Lainaturo (mattarello di legno), un Tumpagno (spianatoio di legno per stendere la pasta) ed ovviamente.......delle belle braccia forti e muscolose! Formare una montagna di farina sullo spianatoio, farvi un buco al centro e metterci le uova ed un pizzico di sale. Impastare bene ed energicamente per almeno mezz'ora, inumidite appena la superficie e sarà pronta quando premendo con il pollice l'impasto ritorna su, questo ci indica che la pasta è sufficientemente elastica. Lasciar riposare per un'oretta coprendo l'impasto con un contenitore, per evitare che faccia la crosticina. Adesso bisogna aggiungere l'olio di gomito... ossia prendere il mattarello e stirare per bene la pasta fino a renderla sottile come un "mantello", si lascia asciugare una decina di minuti ancora. http://www.molinochiavazza.it/ 35 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta A questo punto si arrotola su se stessa e si taglia a striscioline più o meno larghe e si srotola come in foto. Si lasciano riposare per un po' e sono pronte per essere buttate in acqua salata; appena vengono su sono pronte. http://www.molinochiavazza.it/ 36 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta A questo punto entrano in gioco i fagioli cannellini, rigorosamente italiani e messi in ammollo per 12 ore. Si sbollentano in acqua salata con uno spicchio d'aglio ed una foglia d'alloro,dopo di che s prepara un sughetto fatto con un soffritto di carote sedano e cipolla, passata di pomodoro, non più di qualche cucchiaio; appena si è insaporito il tutto si versa l'acqua di cottura dei fagioli ed un pizzico di origano profumato. Si aggiunge la pasta ed il piatto e' fatto: http://www.molinochiavazza.it/ 37 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Maccheroni calabresi Blogger: Mimì Blog: http://lericettedimimi.blogspot.com I maccheroni si ritrovano nella gastronomia di quasi tutte le regioni meridionali. Si tratta di maccheroni di grano duro realizzati con l'aiuto di un sottile stelo di busa o zisu o di un apposito ferretto. Possono essere anche chiamati cannizzuoli e devono il loro nome all'erba busa o zisu, un giunco, una canna a stelo sottilissimo. Quanto all'attrezzo, in mancanza del ferretto tipico a sezione quadrata, o dell'erba adatta, non utilizzate il ferro da calza (uncinetto) perché essendo di sezione rotonda trattiene la pasta e vi rende difficoltoso tirare via il maccherone. Un tempo qui in Calabria le massaie utilizzavano per tradizione il ferretto di un ombrello rotto, perfetto per dimensioni e forma, l'unico inconveniente è che era poco sicuro utilizzare il ferro dell'ombrello perché appuntito e con l'andar avanti del tempo si arrugginisce. L'altro giorno, un'amica molto esperta in maccheroni calabresi fatti in casa mi ha parlato dell'erba busa o anche chiamata zisu, è un'erba dalle foglie spinose. Di quest'erba viene raccolto lo stelo e spogliato del rivestimento esterno ottenendo una canna sottilissima, ma dalla forma e dimensione adatte e precise per realizzare i maccheroni con facilità. Così me lo sono fatta dare da questa mia cara amica, che ringrazio, e l'ho provato subito. Se però voi non riuscite a trovarlo, può andar benissimo anche un lungo spiedino di legno. Ricordate sempre di infarinare sia la pasta che lo strumento che utilizzate per fare i maccheroni. Man mano che li farete prenderete la mano, il meccanismo diventerà quasi automatico e andrete molto più spediti. Potete anche prepararne in grande quantità e congelarla cruda, magari nel fine settimana, così da averla pronta all'uso, nei giorni particolarmente pieni di impegni. I maccheroni calabresi, come qualsiasi altra preparazione che facciamo qui in Calabria, devono essere conditi con un sugo molto saporito e per niente leggero (io ho condito con del ragù ristretto fatto cuocere in una pentola di terracotta a fuoco lentissimo per 2 ore e mezza). http://www.molinochiavazza.it/ 38 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta INGREDIENTI per 6 persone: 500 gr di farina di semola di grano duro rimacinata 250 gr di acqua calda Attrezzatura: busa anche chiamata zisu o un semplice spiedino (di legno o di ferro) Su di un piano di lavoro abbastanza ampio versate la farina e formate la classica fontana. Versate poco alla volta l'acqua calda nella buca formata al centro della farina. Incorporate la farina poco a poco e continuate ad aggiungere l'acqua calda fino a che sia necessario ad ottenere un impasto sodo. Quando la farina avrà assorbito tutta l'acqua risulterà un panetto molto duro e grezzo. http://www.molinochiavazza.it/ 39 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Per amalgamare bene l'impasto per i maccheroni calabresi dovrete seguire i seguenti movimenti: 1. Schiacciate un po’ il panetto e afferrate un lembo del panetto d'impasto 2. Alzate il lembo e portandolo verso di voi 3. schiacciatelo su se stesso 4. Tirate l'impasto per stenderlo un po’. Girate l'impasto dall'altro lato e ripetete il procedimento per un paio di volte. A questo punto, dovrete seguire quest'ultimo passaggio. Prendete il panetto e con le mani schiacciatelo sulla base dai lati girando continuamente l'impasto per i maccheroni calabresi. http://www.molinochiavazza.it/ 40 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Schiacciate leggermente la superficie dell'impasto e ripetete l'operazione per un paio di volte. Una volta che il vostro impasto è pronto, mettetelo in una busta alimentare per freezer e riponetelo in frigo per mezz'ora. Staccate dalla palla di pasta, che terrete coperta con un tovagliolo, un pezzo grande come un limone e rullatelo con le mani fino a formare un cilindro. http://www.molinochiavazza.it/ 41 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Da questo ricavate dei piccoli cilindri lunghi. Dovranno avere il diametro quanto quello di una sigaretta. Tagliate i cilindri così ottenuti in cilindri lunghi 4-5 cm. Ponete il cilindretto di pasta nel mezzo della spianatoia infarinata in senso orizzontale, spolveratelo appena di farina e sovrapponetegli la busa o spiedino (di legno o di ferro) in senso obliquo. Attorcigliate a spirale il cilindretto di pasta attorno alla busa. http://www.molinochiavazza.it/ 42 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Con il palmo della mano rullate/strisciate pasta e busa (o spiedino) sulla spianatoia con un movimento deciso di avanti e indietro finché non sentirete che il cilindro di pasta si è allungato aderendo alla busa. Potete farli lunghi o corti, della dimensione che preferite. http://www.molinochiavazza.it/ 43 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Sollevate la busa (o spiedino) con una mano e con l'altra sfilate la pasta che apparirà ora come un maccherone bucato. Per far venire intero il maccherone occorre rullare la pasta col solo palmo della mano. Maccherone corto: Maccherone lungo: Man mano che li fate, collocate i maccheroni sopra un piano spolverato di farina, senza sovrapporli. Disponete i vostri maccheroni calabresi su dei vassoi infarinati, ben distanziati l'uno dall'altro, e lasciateli asciugare per almeno 1 ora. http://www.molinochiavazza.it/ 44 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Mettete a cuocere in abbondante acqua salata insieme ad un cucchiaio d'olio extravergine d'oliva che serve a non far attaccare la pasta fresca fatta in casa. Scolateli al dente (circa 5 minuti). I maccheroni calabresi, come qualsiasi altra preparazione che facciamo qui in Calabria, devono essere conditi con un sugo molto saporito e per niente leggero (io ho condito con del ragù ristretto fatto cuocere in una pentola di terracotta a fuoco lentissimo per 2 ore e mezza). Servite in tavola belli caldi con una spolverata di formaggio stagionato grattugiato. http://www.molinochiavazza.it/ 45 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Fusi Blogger: Stefania Blog: http://nuvoledifarina.blogspot.com Quando ho visto il contest della Molino Chiavazza sulle paste tipiche regionali sono stata molto felice, sia perché tramite questo contest è possibile far conoscere a tutti qualcosa in più della cucina triestina, molto poco nota in Italia, sia perché ogni volta che si fa una ricetta tradizionale si comincia a respirare magia nell'aria, quella magia che deriva da antichi gesti tramandati da quelle donne che hanno reso grande il nostro Paese. La cucina triestina rispecchia la storia della città, e i piatti tipici coniugano molte tradizioni culinarie: dalla mediterranea alla mitteleuropea; la cucina che ha influenzato forse maggiormente i piatti triestini è quella istriana, soprattutto in seguito all'esodo degli italiani dall'Istria all'Italia. E' proprio dalle radici istriane che è nato questo piatto tipico, che si può ancora ritrovare sulle tavole della Pasqua in casa di quelle persone che amano mantener vive le tradizioni. La pasta è molto semplice e gli ingredienti e gli strumenti per farla rispecchiano i "materiali" che avevano a disposizione i contadini: uova, farina, olio, ma soprattutto le mani e il manico del mestolo da usare come stampo artigianale per formare questa specie di cannoli. Non è richiesto il sale nella preparazione, ma come insaporitore viene usato un goccio di vino. Ecco come si procede: Ingredienti: 500 gr di farina 00 (io Molino Chiavazza) 3 uova un goccio di vino un filo di olio un goccio di acqua se serve per l'impasto Si dispone la farina a fontana su una spianatoia, al centro si mettono le uova, il vino e l'olio; con una forchetta si battono le uova e piano piano si cerca di far incorporare la farina. Quando con la forchetta diventa difficoltoso allora si inizia a impastare con le mani; se l'impasto dovesse risultare molto duro, si può aggiungere un goccino di acqua e si continua a impastare a lungo finché non si ottiene una bella pasta soda. Impastiamo con la forchetta Proseguiamo poi con le mani http://www.molinochiavazza.it/ 46 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Con la pasta formiamo una palla, che lasceremo riposare almeno un'oretta prima di tirarla con il matterello; trascorso questo tempo tiriamo la sfoglia rigorosamente col mattarello, la pasta non deve essere troppo sottile ma nemmeno troppo spessa. Dalla sfoglia ricaviamo delle strisce di circa 4 cm di larghezza. Tiriamo la pasta Formiamo le strisce Ogni striscia, poi, deve essere tagliata in modo da formare dei quadratini delle dimensione di 4 cm x 4 cm; ogni quadratino va messo in senso romboidale, ovvero mettiamo uno degli angoli verso di noi, sull'angolo poggiamo il manico di un mestolo di legno e cominciamo ad arrotolare la pasta sul manico come per formare un cannolo; pressiamo bene per far aderire e poi lo sfiliamo via dal nostro "stampo". E procediamo così fino ad esaurimento dei quadratini. lo "stampo" http://www.molinochiavazza.it/ 47 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Mani e mestolo: i soli strumenti I fusi Adesso siamo pronti per cuocere i nostri fusi in abbondante acqua bollente salata per 10 minuti e condirli con il sughetto. Cuociamo in acqua salata Per il condimento, storicamente ci sono tre sughi che venivano usati per condire i fusi: gli istriani di Momiano e Castelvenere infatti erano soliti usare un sugo di tartufi perché quella zona ne era e ne è tuttora molto ricca; nella zona di Cremegne il sugo tipico era a base di cacciagione (soprattutto cinghiale e capriolo). C'era però un terzo sugo che era preparato da tutti gli istriani e non aveva stagioni per prepararlo, era il sugo di gallina vecchia. Voi vi chiederete perché proprio la gallina e perché proprio quella vecchia? La risposta la fornisce sempre la storia della vita dei nostri nonni e bisnonni: se i galli servivano da riproduttori, i polli venivano usati per il commercio e per avere carne morbida, le galline giovani facevano le uova, http://www.molinochiavazza.it/ 48 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta chi restava a cui poter tirare il collo senza intaccare l'economia domestica? Proprio loro, le galline vecchie. E qui le massaie di un tempo si adoperavano per far un sughetto che doveva cuocere a lungo per intenerire la carne. La mia versione, non avendo a disposizione galline vecchie, si rifà alla tradizione di Cremegne, per cui il mio piatto di fusi è condito con un saporito e profumatissimo sugo di cinghiale. Fusi al ragù di cinghiale http://www.molinochiavazza.it/ 49 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Orecchiette Pugliesi Blogger: SingerFood & Chiccherie Blog: http://singerfood.blogspot.com La domenica, in generale, mi fa venire voglia di impastare su un bel tavoliere infarinato e di fare la pasta fresca (cosa che tipicamente capita a tutti i ragazzi della mia età…no?!). Questa domenica, in particolare, mi sono svegliato ispirato. Il sole mi ha trasmesso ulteriore entusiasmo insieme alla nostra piantina di basilico, grande come una palma dei viali di Beverly Hills e quel bel medaglione di cacio ricotta che è lì in frigo già da una settimana…non vorremmo mai che andasse a male. Allora invitiamo una coppia di cari amici a pranzo e facciamo le ORECCHIETTE! A fare l’impasto ci vuole poco: 10 minuti di olio di gomito. Verso a fontana la farina di semola di grano duro sulla spianatoia e aggiungo al centro dell’acqua tiepida un po’ salata, mentre con le dita della mano destra faccio un movimento rotatorio (tutto questo in attesa http://www.molinochiavazza.it/ 50 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta dell’impastatrice planetaria..va bene la tradizione, ma quando a pranzo si è in tanti potrei ottimizzare i tempi). La consistenza è quella giusta: ora bisogna lavorarla un po’ perché diventi una palla liscia e compatta. Una volta fatto riposare l’impasto per una ventina di minuti, inizio a fare dei serpenti del diametro di 1cm circa. Da questi serpenti taglio dei tocchetti (tipo gnocchetti, cercando di fare attenzione che siano della stessa dimensione). http://www.molinochiavazza.it/ 51 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta A questo punto realizzo le orecchiette con una delle due seguenti tecniche: - Trascino il pollice arrotolando la pasta su se stessa, ricavando quasi un cavatello e poi lo apro spingendo sempre con il pollice creando l’orecchietta. - Eseguo la stessa operazione aiutandomi con un coltello che agli occhi dei più potrebbe sembrare comune, ma..non lo è! Questo è IL coltello, che si tramanda nella famiglia di Francesca proprio per realizzare le orecchiette . Sono scuole di pensiero: ogni nonna custodisce la sua tecnica che cerca di tramandare, io prediligo la prima e mia nonna anche ;) Qualsiasi tecnica abbiate usato ora dovrete rovesciare all'indietro le orecchiette ottenute aiutandovi con le dite, otterrete in questo modo la classica "gobbetta" che le caratterizza ( e permette di concentrare il condimento ). http://www.molinochiavazza.it/ 52 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Le lascio asciugare su un panno per un’oretta prima di cuocerle in acqua bollente salata. La storia narra che la scelta di conferire loro una forma arcuata ( a forma di “orecchio” appunto ) sia stata fatta per facilitarne l’essiccazione e quindi consentiva di conservarle più a lungo. Proprio questo ha permesso che dalla Provenza francese giungessero fino alla Puglia e alla Basilicata, durante i lunghi viaggi della dinastia degli Angioini che nel duecento dominava le nostre regioni. Dal lungo viaggio dal Nord verso il Sud, proprio in questa calda Domenica il nostro amore per la cucina pugliese le ha fatte riemigrare verso il Settentrione. http://www.molinochiavazza.it/ 53 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Culurgiones di patate Blogger: Nicoletta Blog: http://nikyp.blogspot.com Eccomi qui con una ricetta per me fantastica della mia regione. Con questo piatto partecipo al contest sulle paste fresche regionali organizzato Dal Molino dei f.lli Chiavazza. Pensavo con ansia ad una ricetta particolare della Sardegna, una challenge per me, qualcosa che non avevo proprio mai fatto e ho pensato subito a questi ravioli. I Culurgiones, chiamati anche Culirgionis o Culingionis, sono dei ravioli di patate a forma di spiga, tipici dell’Ogliastra e della Barbagia. Come tantissime ricette in Sardegna, ci sono varie versioni a seconda della zona e della stagione. Il ripieno e’ comunemente fatto con delle patate farinose (meglio se quelle rosse), della menta, olio, aglio e formaggio. Il formaggio più usato è il casaxedu, un formaggio di pecora acidulo e freschissimo, ma in alcune zone della Sardegna si usa anche solo il pecorino fresco. Secondo la storia questo era un piatto della festa di tutti i santi, ma ora nelle zone dell’Ogliastra e Barbagia viene preparato per tutte le ricorrenze importanti. Mia madre li faceva spesso a casa e io sono sempre rimasta affascinata dalla forma a spiga di questo raviolo, ma non avevo mai provato a farli fino ad ora, mi sono sempre sembrati difficilissimi, invece ci vuole tanta pazienza sicuramente, perché vanno chiusi rigorosamente a mano, ma non sono poi così difficili!!! Sono veramente contenta del risultato. http://www.molinochiavazza.it/ 54 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ed ecco a voi come ho preparato questi ravioli: Ingredienti (circa 30 ravioli): Per la sfoglia: 50 gr di semola rimacinata Molino Chiavazza 150 gr di farina 00 Antigrumi Molino Chiavazza acqua Sale Per il ripieno: 2 patate medie(circa 400gr) menta fresca Olio aglio 150 gr circa di pecorino pastore sardo fresco grattugiato Impastare la farina con l’acqua salata fino a quando si ottiene un impasto morbido ed elastico. Lo si lascia riposare per circa mezz’ora coperto con un panno. Lessare le patate, pelarle e schiacciarle con lo schiacciapatate. In un pentolino fare rosolare dell’olio extra vergine d’oliva con 2 spicchi d’aglio, far raffreddare per bene l’olio. Unire alle patate, la menta fresca tritata finemente, il pecorino, l’olio e aggiustare di sale. Stendere la pasta con il mattarello e formare dei cerchietti dal diametro di circa 7 cm. Mettere una pallina di ripieno in ogni dischetto e richiudere la pasta sul ripieno pizzicando i lembi, così da dar loro la forma di una spiga. http://www.molinochiavazza.it/ 55 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Proprio da questo tocco deriva il nome di spighitta o spighedda attribuito ai ravioli di patata. Cuocere i ravioli in acqua salata e condire con un semplice sugo al pomodoro e pecorino grattugiato. http://www.molinochiavazza.it/ 56 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Gnocchi alla sorrentina Blogger: Paola Blog: http://paneamorecioccolata.blogspot.com Essendo nata nella fantastica penisola dei limoni,dei profumi e dei sapori non potevo non farvi assaggiare questa bontà!!! La storia degli gnocchi di patate ha inizio quando vennero importate in Europa le prime patate provenienti dal continente americano. Gli altri tipi di gnocchi comparvero prima nei banchetti rinascimentali della Lombardia; venivano impastati con mollica di pane, latte e mandorle tritate e venivano chiamati "zanzarelli". Nel Seicento invece subirono un lieve cambiamento nel nome e nella preparazione. Venivano chiamati "malfatti" e invece delle mandorle e del pane veniva aggiunta farina, acqua e uova. Nella città di Roma, gli gnocchi rappresentano il piatto tradizionale del giovedì, seguendo il detto "Giovedì gnocchi, Venerdi pesce (o anche "ceci e baccalà"), Sabato Trippa". Ancora sopravvivono antiche hostarie e trattorie dove si segue la tradizione. Noto è il detto "Ridi, ridi, che mamma ha fatt' i gnocchi" (usando la "i" come articolo, e non "gli" come vorrebbe la grammatica; il proverbio sottolinea l'importanza del giovedì come giorno quasi festivo, che necessita d'un piatto elaborato e gustoso e che anticipa quello di magro del giorno successivo). In varie città la tradizione degli gnocchi varia, infatti al sud il giorno tradizionale degli gnocchi conditi con sugo ed un pizzico di mozzarella a cubetti sciolta (appunto gli Gnocchi alla sorrentina) è la domenica. L’arte culinaria degli Italiani gode di fama mondiale, ma, tra le tante specialità‚ tradizionali della nostra penisola, ce ne sono alcune che sono diventate dei veri e propri simboli della cucina italiana all’estero, tra queste, dopo pasta e pizza, un posto di rilievo è occupato senza dubbio dagli gnocchi alla sorrentina. Che l’invenzione di questa ricetta sia da attribuirsi al genio culinario dei sorrentini è evidenziato dal nome stesso di questo gustoso primo, quello che spesso non viene sottolineato abbastanza è quanto la realizzazione stessa di questo piatto sia strettamente legata alla sua terra d’origine. Purtroppo per tutti coloro che vorrebbero gustarsi un bel piatto di gnocchi alla sorrentina a Roma, Firenze o Londra, bisogna http://www.molinochiavazza.it/ 57 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta sottolineare infatti che la particolarità‚ e la conseguente fama di questo primo, non sono il risultato dell’ esecuzione di ricette particolarmente sofisticate e complesse, ma sono diretta conseguenza degli ingredienti. Dei tipici prodotti della produzione alimentare della costiera. La base e il segreto degli gnocchi alla sorrentina sono infatti i pomodori, la mozzarella ed il basilico locali che donano a questa ricetta il suo particolare gusto, motivo per cui anche il più bravo degli chef avrà‚ serie difficoltà‚ a preparare i veri gnocchi alla sorrentina senza gli ingredienti originali. Ingredienti: Per l’impasto degli Gnocchi 800 gr. di Patate 150 gr. di Farina 00 Molino Chiavazza 150 gr. di Semola di Grano Duro 1 uovo 1 pizzico di sale 50 gr. di Parmigiano Per il condimento: Due barattoli di pomodori pelati (400 gr. l'uno) una fetta di cipolla un pizzico di sale olio extravergine di oliva qualche foglia di basilico 250 gr. di mozzarella abbondante Parmigiano Lessare le patate. Avendo il microonde con la funzione della cottura a vapore ho abbondantemente ridotto i tempi riducendo le patate a spicchi e facendole cuocere con la campana per 16 minuti. Nel frattempo tagliare la mozzarella a cubetti e metterla ad asciugare in frigo. Preparare il sugo. In una padella mettere la fetta di cipolla tritata finemente,i pomodori,sale,olio e una foglia di basilico ridotta a pezzetti con le mani. Mettere a cuocere mescolando di tanto in tanto fin quando non raggiunge una consistenza non troppo densa. http://www.molinochiavazza.it/ 58 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta In una ciotola mettere la farina 00 e la semola con parmigiano e sale e mescolare con un cucchiaio. Formare una fontana con la miscela e mettere al centro l'uovo e sbattere leggermente con una forchetta facendo attenzione a non farlo cadere nei lati. Passare le patate nello schiacciapatate al centro della fontana. Adesso sul piano infarinato impastare il composto. Con un coltello tagliare a fette e formare dei rotolini, dopodiché tagliare tanti piccoli gnocchi e metterli sul piano infarinato di semola. http://www.molinochiavazza.it/ 59 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Passare gli gnocchi sull'arricciagnocchi per dare la caratteristica rigatura. Ecco tutti gli gnocchi Cuocere in abbondante acqua salata finché gli gnocchi non vengono a galla (due minuti circa). Scolare la pasta e condire con due mestoli di sugo,una spolverata di parmigiano e qualche cubetto di mozzarella. Nei contenitori di terracotta sporcare di pomodoro, adagiare gli gnocchi, mettere la mozzarella, di nuovo gnocchi e finire con un cucchiaio di sugo, mozzarella e una spolverata di parmigiano. http://www.molinochiavazza.it/ 60 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Infornare per massimo 10 minuti con grill a 200 gradi. Ecco gli gnocchi pronti!!!! Ho messo tanto di quell'amore e di passione nel realizzare questi gnocchi e serviti proprio in questo modo perchè mi ricordano la mia infanzia,di quando qualche volta i miei genitori mi portavano al ristorante e l'unica cosa che volevo era una bella "caccavella di gnocchi fumanti" !!! http://www.molinochiavazza.it/ 61 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Le Pincinelle Blogger: Lara Blog: http://www.lacucinadilara.net Oggi vi voglio parlare di questa spettacolare pasta che si prepara in casa nella nostra zona. Innanzi tutto il nome nella mia zona è pincinelle, ma spostandosi di qualche kilometro appena, cambiano nome in penciarelle e poco più in là ancora pencarelli. Comunque vogliate chiamare questa pasta, parliamo sempre di primo tipico della tradizione delle Marche. Anticamente infatti, quando era costume confezionare il pane fatto in casa, vi era anche l'uso di togliere una certa quantità alla pasta di pane per preparare le pincinelle o penciarelle. Infatti questa pasta è essenzialmente povera perché creata solo con acqua, farina e lievito di birra senza uova, ma viene accompagnata tipicamente da un sugo molto ricco preparato con guanciale, pancetta e salsiccia, sugo intenso, corposo e denso. Bisogna necessariamente rispettare i tempi di lievitazione della pasta e di cottura del sugo che deve essere lasciato bollire lentamente per due ore. Nella preparazione di questa pasta non vengono utilizzati attrezzi artigianali particolari...anzi sì le nostre mani!! E allora andiamo a vedere come prepararle. http://www.molinochiavazza.it/ 62 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti(per quattro persone): Per la pasta: 450 gr. di farina "00" di grano tenero Molino Chiavazza 25 gr. di lievito di birra acqua (quella che impasta) Per il sugo: 1 salsiccia 1hg. di guanciale 200 gr. di pancetta 650 gr. di pomodori pelati Olio extravergine d'oliva, sale grosso e peperoncino 1 cipolla dorata 1 costa di sedano 1 carota 50 gr. di pecorino grattugiato Prepariamo il sugo: Tagliamo il guanciale a dadini. Mettiamo il guanciale e la pancetta in una padella abbastanza larga, con un cucchiaio di olio extravergine d'oliva e peperoncino. Soffriggiamo il tutto a fuoco allegro. In un'altra padellina, invece facciamo rosolare la salsiccia, da sola, in pezzettini, schiacciandola con la forchetta. Appena rosolata spengiamo il fuoco. La pancetta deve essere rosolata a lungo. Da noi si dice che la pancetta “deve fa la bava” ossia ci deve essere abbondanza di bolle prodotte dal grasso incandescente della pancetta. Nel frattempo prepariamo un trito di carota, sedano e cipolla. Quando finalmente la pancetta è rosolata, aggiungiamo il trito. Soltanto quando la cipolla è "appassita", possiamo aggiungere la salsiccia. Logicamente tutte queste procedure vanno sempre eseguite a fuoco allegro. Ora è arrivato il momento di aggiungere il pomodoro e il sale grosso nella quantità per noi più opportuna. Come inizia il bollore, abbassiamo il fuoco al minimo e lasciamo bollire piano, piano per due ore. Prepariamo la massa: in una ciotola mettiamo la farina. Poi in un pentolino sciogliamo il lievito di birra con un pochino di acqua tiepida (un paio di dita). Creiamo il buco al centro e ci versiamo il lievito sciolto iniziando ad impastare con la forchetta raccogliendo la farina ai lati. http://www.molinochiavazza.it/ 63 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Appena il composto inizia ad indurirsi, iniziamo ad impastare con le mani aggiungendo lentamente acqua tiepida, fino ad esaurire tutta la farina. Otterremo un composto appiccicoso è questo il momento di smettere di aggiungere acqua. Riversiamo l'impasto sul tavolo leggermente infarinato e lo lavoriamo un pochino con la farina fin tanto che non risulti più appiccicoso. Infariniamo una ciotola, dove andremo a mettere il nostro impasto a riposare, coperto con un panno di cotone, per un'ora e mezza. Sul tavolo pulito e asciutto mettiamo un pochino di farina. Tagliamo una parte di pasta ormai lievitata. http://www.molinochiavazza.it/ 64 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Maneggiamola leggermente. Con un mattarello stendiamo la pasta a forma di ovale dello spessore di circa mezzo centimetro. Spolveriamo abbondantemente con farina e ripieghiamo la pasta su se stessa (come si usa per le tagliatelle). http://www.molinochiavazza.it/ 65 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Con un coltello ben affilato, tagliamo la pasta di una larghezza di due-tre millimetri. Non esitiamo ad aggiungere farina, altrimenti le pence irrimediabilmente sul tavolo e sul coltello. Srotoliamo velocemente la pasta e spolveriamo con farina. http://www.molinochiavazza.it/ 66 si appiccicheranno http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Seguiamo la stessa procedura per la parte di pasta rimanente: stendiamo, infariniamo, ripieghiamo su se stessa, infariniamo, tagliamo, srotoliamo ed infariniamo. Ecco le pincinelle sono pronte. Non appena l'acqua salata avrà raggiunto il bollore, tuffiamo le pence. Appena queste risalgono verso la superficie dell'acqua e ora di toglierle velocemente. Scoliamo la pasta e tuffiamola nella padella con il sugo, riaccendendo il fuoco. Spolveriamo con abbondante pecorino grattugiato e mantechiamo velocemente. Impiattiamo. In un libretto stampato per spiegare i nostri piatti tipici si legge “a questo punto puoi servirle nei piatti con il garbo di chi sa di aver compiuto un miracolo, e ne avrai la prova, perché i tuoi familiari ti adoreranno per sempre!”. Soltanto queste poche righe vi possono far realmente capire il vero gusto delle pincinelle. http://www.molinochiavazza.it/ 67 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta I pisarei Blogger: PiccoLina Blog: http://lacucinapiccolina.blogspot.com Io non sono piacentina. I miei sono nati e cresciuti qui in Brianza, da genitori nati e cresciuti qui, da nonni nati e cresciuti qui, ma prima di imparare a cucinare il risotto, ho imparato a impastare i pisarei, dei gnocchetti di farina e pan grattato tipici di Piacenza e dintorni. Tutto merito della zia suora. Lei si e' sempre occupata dei bambini all'asilo e molti (troppi!) anni fa prestava servizio nel piacentino. Ha trascorso tanti anni a Travo, un paesino in Val Trebbia. L'asilo era meraviglioso, molto grande, pieno di giochi, con un'orto che si spingeva fin quasi al fiume. Ricordo che avevano tantissime piante di rabarbaro!!! La mamma in estate ci mandava dalla zia a trascorrere le vacanze. Io e mia sorella trascorrevamo i pomeriggi a fare costruzioni e leggere fumetti! C'era una vecchina che abitava accanto all'asilo che spesso si metteva a preparare pisarei e la zia, orgogliosa di farle conoscere le sue nipoti, ci portava da lei che ci ha insegnato a farli! La ricetta tradizionale prevede che si gustino con un sugo fatto con pancetta, fagioli borlotti, pomodori e prezzemolo; i "Pisarei e faso". A casa noi li prepariamo spesso, mia mamma rigorosamente con sugo tradizionale, io spazio dal semplice burro e salvia, al pesto. Vi lascio la ricetta per preparare i pisarei così come l'ho imparata io. http://www.molinochiavazza.it/ 68 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti: 300 gr di farina bianca (io Molino Chiavazza) 200 gr di pangrattato latte q.b. 1 pizzico di sale Mescolare in una scodella la farina col pangrattato e il sale. Aggiungere latte a sufficienza per ottenere un impasto sodo, appena appiccicoso. Lasciare riposare un quarto d'ora in uno straccio inumidito, poi procedere a formare i pisarei. Bisogna formare dei serpentelli di pasta con le mani, spessi circa mezzo centimetro. Tagliarli quindi a tocchetti di 1 cm e poi affondare il pollice dentro ogni tocchetto strisciando il dito sul piano di legno in modo che l'impasto si arricci sull'unghia del dito. L'asse di legno e' indispensabile, altrimenti l'impasto scivolerebbe via e formare i gnocchetti risulterebbe impossibile! Non servono strumenti particolari, si preparano velocemente e senza difficoltà (mi aiutano spessissimo anche le belve in questo!) e sono un'ottima alternativa al riciclo del pane raffermo. Si cuociono in abbondante acqua salata. Si possono anche congelare disponendoli su un ampio vassoio in modo da non sovrapporli. Una volta congelati si possono mettere in un sacchetto e all'occorrenza basta tuffarli in acqua bollente. http://www.molinochiavazza.it/ 69 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Le Sagne Torte Blogger: Stefania Blog: http://ilmiociboperlanima.blogspot.com Se avete visitato il Salento, conoscerete di sicuro questo formato di pasta, le "sagne torte" o "ncannulate" (questo nome deriva dal fatto che possono essere confezionate utilizzando una canna per arrotolarle). È un formato che mi piace tantissimo perché raccoglie i sughi alla perfezione e soprattutto, nella versione "estiva", mi ricorda le domeniche in cui si tornava dal mare e il profumo del sugo di pomodoro fresco invadeva le scale prima ancora di entrare in casa. Durante l'inverno, invece, si condisce con il ragù di carne (non alla bolognese, ovviamente... Il classico ragù del sud con la carne di manzo o di cavallo a pezzi, le polpette, la salsiccia... Anche qui naturalmente ogni famiglia ha la sua versione!). Ingredienti: Per la pasta: Farina di semola rimacinata ca. 65g a persona Acqua Per la salsa: Pomodori freschi (S.Marzano o altro "modello" a forma allungata) ca. 200g a persona Cipolla tanta (es. mezza cipolla non troppo grande per un paio porzioni) Olio extravergine d'oliva Cacioricotta pugliese Peperoncino (facoltativo) Basilico fresco http://www.molinochiavazza.it/ 70 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta La pasta è molto semplice da realizzare. Impastate la farina con acqua e poi lasciatela riposare per una mezz'ora. Nel frattempo tagliate a pezzi i pomodori e spremetene i semi. Se volete, potete conservarli. A questo proposito, ho una piccola curiosità da condividere: dalle mie parti, il succo che si ricava dai pomodori e che si vede nella foto si chiama "criddhu" e siccome nella tradizione contadina (anche a causa della povertà che esisteva in tempi ormai remoti) le nostre nonne si ingegnavano per non buttare nulla e utilizzare tutto il possibile dei cibi, questo sughetto veniva insaporito con sale e il nostro ottimo olio d'oliva del Salento e utilizzato per condire le friselle. Vi assicuro che è una cosa buonissima! Tutto il sapore e il profumo del pomodoro fresco concentrato in pochi cucchiai. Tornando alle nostre sagne, fate soffriggere la cipolla nell'olio e quando si sarà imbiondita aggiungete i pomodori e fateli cuocere finché non si saranno ammorbiditi. Non troppo a lungo, altrimenti si perde la freschezza che è la peculiarità di questa salsa. Adesso è il momento di riprendere la vostra pasta. Tirate la sfoglia, a mano o con la macchinetta. Utilizzando un coltello a lama liscia, tagliate delle strisce larghe circa 1 cm e mezzo. Ora bisogna arrotolarle e per far questo ci sono due metodi: tenete ferma una striscia da un lato e con il palmo dell'altra mano la arrotolate delicatamente su se stessa facendo attenzione a non schiacciarla. In alternativa, arrotolate la striscia sul dito indice e con l'altra mano tirate l'estremità finale. Srotolando la striscia, la pasta si arrotolerà naturalmente su se stessa. Questa volta ho utilizzato il secondo metodo. In entrambi i casi, dopo avere eseguito questa manovra piegate la pasta a "U". http://www.molinochiavazza.it/ 71 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta A questo punto, cuocete la pasta in abbondante acqua salata, condite con il sugo e un'abbondante grattugiata di cacioricotta. Aggiungete qualche fogliolina di basilico fresco spezzettata e, a piacere, del peperoncino. http://www.molinochiavazza.it/ 72 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta I Vincisgrassi Blogger: Rosy Blog: http://rosemarieandthyme.blogspot.com In campagna, nella provincia di Macerata, nascono come piatto "povero" dei contadini marchigiani poiché sono fatti con la pasta all'uovo tirata a mano, e le uova nelle fattorie non mancavano. Come condimento si usavano tutte le parti avanzate e meno nobili di polli e galline. Tutte le aie disponevano di pennuti di vario tipo, anche papere e oche finivano nel piatto! In occasioni particolari quali possono essere le raccolte stagionali della mietitura e della vendemmia, i vincisgrassi erano preparati in abbondanza per essere mangiati da chi aveva partecipato alla raccolta. Dopo il duro lavoro questo piatto ristorava i braccianti. A seconda dei luoghi, cambiava il tipo di coltivazione, ma la fatica no. Ad esempio nel maceratese, per la maggior parte pianeggiante, venivano coltivati, oltre al grano, anche la barbabietola da zucchero ed il tabacco. Inoltre i vincisgrassi erano un piatto festivo e quindi anche con cadenza settimanale venivano portati in tavola la domenica. Fra le parti meno nobili dei pennuti utilizzati troviamo testa, collo, zampe, ali e interiora (fegato, grecile, budella, cuore e reni). In particolare, le budella venivano aperte con un paio di forbici, svuotate, lavate e messe a bagno con sale e aceto per diverse ore fin quando non risultavano sbiancate. Adesso le budella non vengono più utilizzate. Per motivi igenico-sanitari non dovrebbero, credo, essere più in commercio. http://www.molinochiavazza.it/ 73 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Recuperate quindi tutte le parti, venivano pulite le zampe. Come si puliscono le zampe? È semplice: si passano velocemente sul fuoco vivo, al fine di far rigonfiare la pelle e rendere più facile spellarle poi si tagliano le unghie. Ciascuna famiglia modificava la ricetta in base agli ingredienti a disposizione, ad esempio era più probabile che in campagna si trovasse il pecorino per la presenza di ovini e non il parmigiano. Nella versione "ricca" oltre che con il sugo gli strati venivano composti anche con la besciamella, alcune famiglie invece, aggiungevano un mestolino solo di besciamella al sugo per dare una leggera cremosità. La mamma di Erminia aggiungeva nel condire gli strati dell'uovo sodo per dar colore al piatto e della mozzarella a tocchetti e non metteva la besciamella. C'è chi nel sugo mette della salsiccia. Insomma, varianti infinite. Ecco perché non c'è una sola ricetta dei vincisgrassi. Ma la versione “povera” del piatto non prevedeva queste aggiunte. Preparata il giorno prima questa pasta al forno si insaporisce ed è più buona! Ingredienti per 6 - 8 persone (teglia 32 x 24 cm.): pasta fresca sugo un mestolo di besciamella 250 - 300 g.di pecorino o parmigiano Per il sugo: lardo di maiale, 1 cipolla intera, 3/4 chiodi di garofano, 1 costa di sedano, 1 carota, 8-10 rametti di maggiorana fresca, rigaglie di pollo e/o altri pennuti 300 g. carne mista di pollo dalle zampe, manzo e maiale a tocchetti, 2 bicchieri di vino per sfumare, 5 - 6 cucchiai di passata di pomodoro densa o 2 di concentrato, sale http://www.molinochiavazza.it/ 74 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Per la pasta fresca: 500 g. di farina 00 5 uova un pizzico di sale Strumenti: Spianatoia di legno e mattarello, rotella per tagliare. Fare un battuto con il lardo di maiale, trasferire nel tegame e far sciogliere lentamente. Aggiunge una cipolla intera con tre quattro chiodi di garofano conficcati nella polpa. Confezionare un mazzetto con gli odori: sedano, carota e maggiorana (molto usata in cucina nelle Marche) e unire al fondo. Mettere a rosolare tagliati a pezzetti i grecili, la carne e, se le avete, le budelline, le zampette, il collo (che verranno tolti a fine cottura) far rosolare lentamente e far sfumare con il vino. Aggiungere la passata di pomodoro o il concentrato diluito in poca acqua, che deve servire a colorare solo leggermente il sugo rendendolo rosato. Lasciare il tutto sul fuoco dolce portando a cottura la carne e badando che il fondo sia sufficientemente denso per poter condire gli strati di pasta fresca. Preparare la pasta: versare la farina a fontana sulla spianatoia, creare un avvallamento al centro e aggiungere un pizzico di sale e le uova, che avrete precedentemente aperto e controllato una per una dopo averne lavato il guscio. Lavorare inizialmente con una forchetta il composto e poi continuare con le mani dando ogni tanto delle pieghe all'impasto. L'impasto sarà pronto quando si formerà una palla che si staccherà facilmente dalla spianatoia., e risulterà liscio e ben amalgamato. Far riposare almeno 30 minuti per far allentare le maglie di glutine. Nell'impasto della pasta tradizionalmente veniva usato anche un po' di vincotto o mosto cotto marchigiano (spremuta di uva ridotta sul fuoco del 50%) da non confondere con il vincotto pugliese (ridotto fino a a diventare denso come il miele). Preparata la pasta fresca all'uovo, tirata sottilissima con il mattarello o anche con la macchina della pasta, tagliarla a rettangoli circa 10 x 20 cm. e lessarla per un attimo in acqua bollente salata (come si fa per le lasagne). Fermare la cottura in acqua fredda salata, scolare e poggiare su un canovaccio ad asciugare. In una teglia di circa 32 x 24 cm. già oleata e bagnata con un po’ di sugo, stendere un primo strato di pasta che non deve essere spianata ma "pizzicata" in modo che si arricci e crei delle ondine che si vedranno quando si tagliano le porzioni. Questa è una particolarità dei vincisgrassi. Condire gli strati di pasta alternando abbondante parmigiano (o pecorino) al sugo e finendo con un ricco strato di sugo e formaggio. Cuocere in forno a 180°C per circa 35 minuti, alzare a 200°C per 10 minuti per far colorire e diventare croccante la superficie. Servire calda o meglio lasciare ad insaporire fino al giorno dopo. La ricetta è una ricetta tradizionale piatto detto povero ma in effetti ricco - ricchissimo nei suoi ingredienti, lardo e uova comprese. Per dovere di cronaca, quindi, non sono state fatte modifiche. Per una dieta salutare un sugo con il battuto di lardo va mangiato una volta ogni tanto. Quindi moderazione! Per chi volesse preparare più spesso un piatto come questo la sostituzione con olio d'oliva andrebbe considerata, cambierà senz'altro il sapore del piatto, ma sarà meno dannoso per il vostro organismo. http://www.molinochiavazza.it/ 75 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Pasta fresca all'uovo e tajarin Blogger: Sayuri Blog: http://japanthewonderland.blogspot.com Oggi è proprio un gran giorno. Finalmente ho avuto l'opportunità di provare a fare la pasta fatta a mano. Quando ero piccola aiutavo sempre mia nonna a tirare la sfoglia e a fare i tajarin, la pasta fresca all'uovo tipica Piemontese (in particolare delle Langhe). Lei era una cuoca eccellente e mi ha sempre abituata a stare ai fornelli. Era sempre un divertimento aiutarla e il mio incarico ufficiale era di "girare la manovella" della macchina per la pasta! Poi la aiutavo a prendere le tagliatelle e a disporle sui canovacci. Qesti sono davvero ricordi preziosi della mia infanzia e mi ha commossa vedere come gli insegnamenti di mia nonna non sono andati perduti. Forse almeno in questo sarebbe orgogliosa di me! Tralasciando i miei ricordi, ho rammentato con piacere che per fare la pasta non serve una grande manualità o bravura (se ci riusciva una bambina di 6 anni... :P). Mi sono divertita troppo a montare la macchina e a stendere la pasta. Tra l'altro, non mi ricordavo che diventasse talmente sottile da sembrare trasparente! Io ho usato solo n uovo perché non mi piacciono le cose troppo cariche. Poi la quantità di uova influisce solo sul colore della pasta, che verrà più o meno gialla. Insomma, è stato un modo piacevole per passare la mattinata. Non vedo l'ora che torni mia madre da Milano per farle vedere i tajarin. Ingredienti: 200g miscela per pasta fresca Molino Chiavazza (è farina mista 00 e semola di grano duro) 1 uovo grande 1 filo di olio evo http://www.molinochiavazza.it/ 76 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Formare una fontana con la farina e romperci dentro l'uovo. Aggiungere un filino di olio, che renderà la pasta maggiormente elastica (poco ortodosso ma decisamente pratico). Sbattere l'uovo all'interno della buca e spingere un po’ di farina sopra l'uovo aiutandosi con una spatola di plastica (vi assicuro che è una comodità pazzesca...). Quando l'impasto sarà sufficientemente compatto iniziare a lavorarlo con le mani infarinate. Io non ho usato tutti i 200g di farina, sono andata molto a occhio. Quando riuscirete a impastare la palla senza che vi si appiccichi alle mani vuol dire che è pronta. La farina che avanza usatela per spolverare il piano di lavoro e un canovaccio. Lasciar riposare la pasta bella compatta tra due piatti per almeno 30 minuti. Montare la macchina per la pasta e mettere la rotella sulla prima tacca (quella che mantiene lo spessore più ampio). Schiacciare lievemente l'impasto e infarinarlo un pochino. Passare la pasta nella macchina, piegare in 3 parti la pasta e ripassarla almeno 3 volte. Non sarà necessario infarinare ulteriormente, a meno che non si strappi la sfoglia (a me non è successo per fortuna). Scalare la manopola di due tacche per stringere il rullo e ripassare la sfoglia. Adesso spostare la rotella sull'ultima tacca e passare la sfoglia tenendola mentre esce dal rullo (attenzione che diventa tipo lenzuolo...XD). Infarinare lievemente la sfoglia e posarla su un canovaccio infarinato. Aspettare che la sfoglia si secchi un po’ e montare il rullo a righe più fini per i tajarin. Passare la sfoglia nella macchina e raccogliere la pasta. Disporre i tajarin su un vassoio o un canovaccio infarinato e separarle. Lasciare seccare la pasta per qualche ora. http://www.molinochiavazza.it/ 77 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Trofie di patate al pesto genovese Blogger: Sayuri Blog: http://japanthewonderland.blogspot.com Oggi è uno di quei giorni in cui vorrei possedere una macchina del tempo per saltare direttamente ad agosto... quando finalmente potrò spalmarmi al sole e passare 10 giorni senza pensare allo studio, alla laurea che incombe e cose allegre del genere! Mi piacerebbe tantissimo tornare a Savona a vedere il mio mare e la mia adorata riviera di Ponente. Mi manca... mi mancano le passeggiate sul lungomare, la panissa, il gelato dalla signora che mi conosce da quando ero un soldo di cacio, il tempo che cambia ogni quarto d'ora... In attesa del ritorno al mare, mi sono concessa un bel piattone di trofie con un pesto genovese da paura! =) Ingredienti: 500g patate a pasta gialla 250g farina per pasta 1 uovo 1 barattolo pesto genovese sale grosso Lavare le patate e cuocerle in acqua salata fino a quando diventano morbide. Pelarle quando sono ancora bollenti e schiacciarle con il passaverdura. Unire l'uovo e la farina poco per volta e impastare fino ad ottenere un impasto consistente e leggermente appiccicoso. Formare le trofie allungando dei pezzi di impasto sul piano di lavoro o aiutandosi con il ferro da calza della nonna come ho fatto io. Buttare le trofie in acqua bollente con un goccio di olio e cuocerle 5 minuti da quando salgono a galla. Scolarle e condirle con il pesto alla genovese. http://www.molinochiavazza.it/ 78 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tagliatelle con sugo ai funghi porcini e castagne Blogger: Sayuri Blog: http://japanthewonderland.blogspot.com Ingredienti: 200g farina per pasta fresca 1 uovo grande 1 filo di olio evo sugo ai funghi porcini e castagne Formare una fontana con la farina e romperci dentro l'uovo. Aggiungere un filino di olio, che renderà la pasta maggiormente elastica. Sbattere l'uovo all'interno della buca e spingere un po’ di farina sopra l'uovo aiutandosi con una spatola di plastica. Quando l'impasto sarà sufficientemente compatto iniziare a lavorarlo con le mani infarinate. Io non ho usato tutti i 200g di farina, sono andata molto a occhio. Quando riuscirete a impastare la palla senza che vi si appiccichi alle mani vuol dire che è pronta. La farina che avanza usatela per spolverare il piano di lavoro e un canovaccio. Lasciar riposare la pasta bella compatta tra due piatti per almeno 30 minuti. Montare la macchina per la pasta e mettere la rotella sulla prima tacca (quella che mantiene lo spessore più ampio). Schiacciare lievemente l'impasto e infarinarlo leggermente. Passare la pasta nella macchina, piegare in 3 parti la pasta e ripassarla almeno 3 volte. Non sarà necessario infarinare ulteriormente, a meno che non si strappi la sfoglia. Scalare la manopola di due tacche per stringere il rullo e ripassare la sfoglia. Adesso spostare la rotella sull'ultima tacca e passare la sfoglia tenendola mentre esce dal rullo. Posare la sfoglia su un canovaccio infarinato e lasciarla asciugare un po’. Montare lo strumento per le tagliatelle e inserire la manovella nella trafila di media grandezza (quella più piccola è per i tajarin mentre quella più grossa è per le pappardelle). Ricavare le tagliatelle e metterle ad asciugare. Scaldare abbondante acqua salata con un filino d'olio (giusto per precauzione per evitare che si attacchino in cottura) e buttare la pasta. Una volta cotta, condirla con questo delizioso sughetto e ...voilà! http://www.molinochiavazza.it/ 79 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Maccheroni alla chitarra con ragù di agnello Blogger: Dana Blog: http://teebriciole.blogspot.com Piatto tradizionale abruzzese, richiede, in effetti, lo strumento. La chitarra, con tanto di corde e suono melodico, si può acquistare in tutti i mercatini della regione ad un prezzo irrisorio. I maccheroni, e non pasta, alla chitarra si accompagnano di solito con sughi di carne di agnello, castrato o maiale, dai sapori forti, decisi. http://www.molinochiavazza.it/ 80 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti per 5 persone: 400 gr. di semola rimacinata di grano duro 4 uova Impastare bene, lasciare riposare l'impasto per 30 minuti e stenderlo ad un'altezza corrispondente allo spazio che c'è tra una corda e l'altra della chitarra. Tagliarlo a strisce, infarinare e posarlo sulle corde. Passare con decisione il mattarello. http://www.molinochiavazza.it/ 81 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti ragù per 5 persone: 400 gr. di polpa di agnello 1\2 cipolla piccola 2 spicchi d'aglio Salvia Rosmarino Peperoncino vino bianco 1 l. passata di pomodoro Olio Sale Nell'olio soffriggere a fuoco basso la cipolla tritata, l'aglio, la salvia, il rosmarino e il peperoncino. Aggiungere la carne a piccoli pezzi, alzare la fiamma e rosolare. Salare. Unire poco vino bianco e lasciare evaporare sempre a fuoco vivace. Quindi la passata. Salare anche questa, abbassare il fuoco al minimo e cuocere lentamente per 2 ore. Lessare i maccheroni e condire. Cospargere di formaggio pecorino. Buon appetito! http://www.molinochiavazza.it/ 82 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Quadrucci ricotta e bieta Blogger: Ele Blog: http://eleme.giallozafferano.it La pasta ripiena è una mia grande passione: ravioli, tortellini, agnolotti, quadrucci… mi piacciono tanto. La loro lavorazione è piuttosto lunga,ma che piacere vedere nascere, uno dopo l’altro il ravioletto che, una volta cotto e condito, arricchirà la nostra tavola! Oggi ho provato un ripieno nuovo: ricotta e bieta. Scelta indovinatissima! Ingredienti: Per la pasta: 200 gr. di farina 00 100 gr. di farina di semola di grano duro 3 uova Per il ripieno: un cespo di bieta q.b. di olio extra vergine di oliva 1 spicchio di aglio 150 gr. di ricotta sale e pepe un pugno di pane grattugiato per condire burro fuso salvia secca e/o fresca parmigiano reggiano grattugiato Impastare le farine con le uova, lavorare a lungo e formare con l’aiuto della macchina della pasta (nonna papera) delle lunghe sfoglie. Lavare, tagliare a piccoli pezzi e cuocere a fuoco vivace per pochi minuti la bieta in olio e aglio; salare e pepare. Far raffreddare e mescolare con la ricotta, amalgamando bene. Io ho usato un vecchio vassoietto (ha circa 35 anni) sul quale si stende la sfoglia, si completa con il ripieno a mucchietti (un piccolo mucchietto in ogni quadratino), si copre con altra sfoglia e con l’aiuto del mattarello si pressa bene. Questa operazione taglia la pasta in quadrucci che si formano da soli… che bello!!!!! Cuocere i quadrucci in acqua bollente salata per 10 minuti circa. Scolare, condire con burro fuso e salvia e cospargere di parmigiano grattugiato. http://www.molinochiavazza.it/ 83 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Laine, fasuli e pulieo Blogger: Alme Blog: http://lacucinadellostregone.blogspot.com Il pulieio è un’erba aromatica tipica del Sannio e dell’Irpinia, risale ai tempi dei romani il suo uso, purtroppo per i molti sconosciuta, ma per mia fortuna ne ho una bella pianta e oggi ve la offro in questa versione culinaria. Ingredienti: 500g di farina 1 cucchiaino di sale Acqua qb 300 g di fagioli cannellini 1 peperoncino Un bel mazzetto di Pulieio 1 bicchierino di Olio 2 spicchi di aglio Preparare la laina, in dialetto sta a dire tagliatella, con la sola farina sale ed acqua, stendendola e tagliandola a striscioline. Portare a bollore abbondante acqua salata e con un filo di olio cuocere le laine .In una grossa padella far soffriggere l’aglio con il peperoncino e unire i fagioli precedentemente lessati, far cuocere per alcuni minuti fino a che si crei una leggera crema con i fagioli che si disfano, ed a questo punto versare il pulieio tritato e far cuocere ancora. Scolare le laine e condirle direttamente nella padella dei fagioli, quindi servire caldissime decorando con un rametto di pulieio fresco http://www.molinochiavazza.it/ 84 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tagliatelle fatte in casa Blogger: Zagara Blog: http://ilprofumodizagara.blogspot.com Ingredienti: 600 gr.di farina di grano duro Molino Chiavazza 3 uova acqua q.b. olio q.b. sale circa 10 gr. Disporre la farina a fontana e rompere le uova nel centro il sale e un po’ d'olio. Con una forchetta sbattere le uova iniziando a raccogliere la farina quando si forma un impasto morbido iniziare ad aggiungere l'acqua un po’ alla volta perché l'impasto deve risultare liscio, quindi non appiccicoso, unite ancora un po’ d'olio. Stendete una sfoglia sottilissima con il mattarello su un piano infarinato, potete utilizzare anche la macchina per stendere la pasta. Avvolgere questa sfoglia su se stessa,io consiglio di avvolgerla sul mattarello, e quando è tutta arrotolata sfilare il mattarello. http://www.molinochiavazza.it/ 85 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Praticare dei tagli tutti della stessa misura come nella foto in alto con un coltello a lama liscia. Dopo di che con le mani srotolare i singoli pezzi di pasta tagliata e lasciarla asciugare un po’. La ricetta è garantita da nonna Rosa (mia suocera) e vi assicuro che è buonissima. Per come condirla scegliete voi, è così buona che anche olio d'oliva e parmigiano grattugiato vanno più che bene http://www.molinochiavazza.it/ 86 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Gnocchi al gambero con asparagi di bosco Blogger: Max Blog: http://max-blogdimax.blogspot.com Ho lessato le patate, quindi le ho pelate e ho aggiunto la farina necessaria, non ho pesato, ho messo la farina richiesta dalle patate comunque molto farinose e vecchie (700gr di patate), ho usato un uovo, patate e farina e sale. Quindi ho impastato ben bene e formato un salsicciotto ho tagliato per fare gli gnocchi. Non uso i rebbi della forchetta ma bensì uno spargimiele. http://www.molinochiavazza.it/ 87 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Nel frattempo ho anche lessato in acqua salata gli asparagi selvatici. Per il sugo ho imbiondito uno spicchio d'aglio in una generosa quantità di olio, quindi non appena imbrunito l'ho tolto e vi ho versato i gamberi, alcuni privi del carapace altri interi. Ho anche preparato un fumetto con i carapaci e ne ho versato qualche mestolo nella padella. A metà cottura ho aggiunto qualche pomodorino ciliegia nero, privo di semi e tagliati a metà, ho quindi aggiustato di sale e pepato. Necessitano pochissimi minuti per la preparazione di questo sughetto. Ho lessato gli gnocchi in abbondante acqua salata, non appena a galla con una schiumarola li ho versati nella padella con il sughetto. Nel mentre che gli gnocchi si cuocevano ho acceso la fiamma sotto il sugo e ho versato gli asparagi facendoli prendere di sugo ma mi interessava averli belli croccanti. http://www.molinochiavazza.it/ 88 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tagliatelle al profumo d'inverno Blogger: Rafil Blog: http://zuppaepanbagnatodirafil.blogspot.com Il cielo è grigio e fa freddo anche a Palermo, è una di quelle giornate in cui se non trovi qualcosa da fare ti ritrovi annoiato davanti alla tivù...naaaaaaaa non è da me....inventerò la cena di questa sera, ma qualcosa che riesca ad impegnarmi l'intero pomeriggio!!! Così mi metto all'opera http://www.molinochiavazza.it/ 89 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti: Per le tagliatelle: 250 gr di farina00 2 uova intere 40 gr di funghi porcini secchi un pizzico di sale acqua filtrata dei funghi (solo all'occorrenza) Per il condimento: Radicchio 250 gr di macinato misto 1/2 cipolla 1/2 bicchiere di vino bianco un vasetto di panna 50 gr di gherigli di noci prezzemolo fresco olio evo sale Per la cialda di parmigiano: circa 100 gr di parmigiano Mettiamo i funghi in acqua per almeno un'ora, impastiamo la farina con le uova, strizziamo bene i funghi che avevamo lasciato in ammollo, tritiamoli e aggiungiamoli all'impasto assieme al pizzico di sale e l'acqua filtrata dei funghi se l'impasto dovesse risultare ancora duro, lasciamo riposare avvolta in un canovaccio per un'ora. Mentre la pasta riposa prepariamo il condimento. Tritiamo molto finemente la cipolla e facciamo un soffritto al quale aggiungiamo il macinato ed il radicchio tagliato a listarelle, lasciamo rosolare per bene e sfumiamo con il 1/2 bicchiere di vino, aggiungiamo 1 bicchiere d'acqua, saliamo, pepiamo e portiamo a cottura. Aggiungiamo la panna, i gherigli di noce, tenendone da parte un po’ per la guarnizione e il prezzemolo Stendiamo la pasta e a questo punto io uso la nonna papera ma si può fare anche a mano, tagliamo le nostre tagliatelle, lasciamo riposare stese sopra un vassoio spolverato di farina o ancora meglio stese. Prepariamo la cialda facendo scaldare del parmigiano in una padella antiaderente e dandole ancora calda la forma che desideriamo. Cuociamo la pasta (pochissima cottura circa 3 minuti) e saltiamola con il condimento, sistemiamola sulla cialda e spolveriamo con altre noci e prezzemolo. http://www.molinochiavazza.it/ 90 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tagliatelle fatte in casa Blogger: Ele Blog: http://eleme.giallozafferano.it Domenica ho preparato un profumatissimo spezzatino misto di polpa e guancette di manzo e maiale. Come utilizzarlo oltre che come piatto unico con le patate? Ho pensato di fare le tagliatelle (quante ne preparavo, tanti anni fa, nella cucina di mia mamma!). E così mi sono divertita a preparare tagliatelle e maltagliati (con i ritagli di pasta). Che soddisfazione! Ingredienti: 150 gr. di farina 00 150 gr. di semola di grano duro 3 uova un pizzico di sale Impastare le farine con le uova e il sale finché si ottiene una pasta morbida e liscia e farla riposare avvolta in pellicola per circa un’ora. Dividere la pasta in pezzetti e passarli alla “nonnapapera” per 10 volte alla massima apertura dei rulli tira-sfoglia ripiegandoli in due ad ogni nuovo passaggio. Ripassare le sfoglie ottenute nelle successive posizioni fino alla penultima (a noi piacciono di questo spessore, ma volendo si possono tirare anche più sottili). Far riposare 10 minuti le sfoglie e passarle poi nella trafila delle tagliatelle. Cuocerle per 7 minuti e condirle a piacere. http://www.molinochiavazza.it/ 91 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Queste sono condite con il sugo dello spezzatino: http://www.molinochiavazza.it/ 92 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Picagge liguri con burro e salvia Blogger: Le Cerase e i Mostaccioli Blog: http://leceraseeimostaccioli.blogspot.com Ingredienti: Per la pasta: 400 gr di farina Molino Chiavazza Tipo "00" di Grano Tenero 2 uova (solo i tuorli) 50 ml di acqua 1 cucchiaino di sale Per il condimento: 10 foglie di salvia fresca 50 gr. di burro Per la questa ricetta la sfoglia va impastata per un bel po’, per cui procedete con la classica fontana di farina, dove all' interno verserete: i due tuorli d'uovo, l'acqua, e sale e impastare il tutto per 20 minuti circa, poi lasciare riposare la pasta per altre 3 ore. Stendete la pasta fino ad ottenere una sfoglia con uno spessore omogeneo, adagiate la pasta in vassoi per circa 40 minuti in un luogo asciutto e a temperatura ambiente; arrotolate la pasta ripiegandola su se stessa e tagliate con un coltello affilato, o con la macchina per la pasta, l'importante è che le picagge siano dello spessore di 1 cm circa. Procedete con questa operazione fino a che non avrete finito la pasta. http://www.molinochiavazza.it/ 93 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ora "srotolate" le picagge e infarinatele leggermente, questo aiuterà a non farle attaccare A questo punto potete procedere con la cottura, cuocete le picagge per 10/15 minuti in acqua salata e mescolate spesso con una forchetta di legno per impedire che si attacchino tra di loro. Nel frattempo, in una padella salta pasta fate sciogliere il burro e le foglie di salvia e fate rosolare il tutto per qualche minuto. Scolate la pasta e versatela nella casseruola e mescolate bene a burro e salvia. http://www.molinochiavazza.it/ 94 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Gnocchi di patate Blogger: Zia Elle Blog: http://incucinaconziaelle.blogspot.com Tutte le migliori trattorie romane il giovedì, come vuole la tradizione, vi cucinano gli gnocchi. Per l'ottima riuscita degli gnocchi è fondamentale la qualità delle patate. Scegliete le patate a pasta gialla per gli gnocchi (asciutte e farinose) oppure, meglio ancora, patate con la buccia rossa. Ingredienti: 4 patate lessate (con la buccia) g 300 circa di farina un pizzico di sale Innanzitutto setacciate la farina e mettetela da una parte. Sbucciate le patate (meglio se ancora calde) e passatele con lo schiacciapatate, potete anche schiacciarle con la passaverdura o semplicemente con una forchetta. Disponete ora la farina intorno alla montagnetta di patate che avete ottenuto, aggiungete un po’ di sale per condire le patate e cominciate ad impastare. All'inizio l'impasto risulterà un po’ sbricioloso ma continuate ad impastare per renderlo a poco a poco più compatto fino a che non diventi una palla di pasta liscia e morbida. A questo punto dategli una forma un pò allungata e cominciate a tagliare dei pezzetti. http://www.molinochiavazza.it/ 95 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Lavorate ogni pezetto stendendolo fino a creare una sorta di serpente Preparatene un paio per volta, cospargeteli di farina e cominciate a tagliare dei piccoli pezzetti (coltello a lama fine). Continuate a stendere strisce e a tagliare fino ad esaurimento della pasta a disposizione. Per cuocerli basta buttarli in acqua bollente salata ed attendere che tornino a galla. Appena galleggiano sono cotti. Rovesciateli in una ciotola e conditeli come più vi piace: al ragù, ai funghi porcini, ai quattro formaggi, o semplicemente con sugo di pomodoro e parmigiano, i miei preferiti! Buon appetito! http://www.molinochiavazza.it/ 96 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Fettuccine tricolore Blogger: Zia Elle Blog: http://incucinaconziaelle.blogspot.com Il 17 Marzo si avvicina. Non che io non ci dorma la notte, sia chiaro. Mi vengono in mente a dire il vero le parole di Caparezza: "Come ti sei ridotta in questo stato, dimmi chi ti ha ridotta in questo stato.." E ci sarebbe tanto da parlare, discutere, analizzare. Ma non è questo il luogo (e non sono io all'altezza). Ingredienti: Per la sfoglia verde: g 300 di farina 00 Molino Chiavazza 1 uovo g 100 di spinaci bolliti, tritati e fatti raffreddare un pizzico di sale Per la sfoglia tradizionale: g 300 di farina 00 Molino Chiavazza 2 uova un pizzico di sale Per la sfoglia rossa: g 300 farina 00 Molino Chiavazza 1 uovo 2 cucchiai di triplo concentrato di pomodoro peperoncino in polvere a piacere un pizzico di sale Preparate le tre sfoglie singolarmente. Per ognuna mettete la farina a fontana, le uova, il sale e gli spinaci per quella verde e il pomodoro per quella rossa. Lavorate ogni sfoglia fino a farne una bella palla di pasta che lascerete riposare per almeno 15 minuti. Riprendete una palla di sfoglia alla volta e tiratela con il mattarello o con la macchinetta per la pasta e ricavatene delle fettuccine. Buonissimo il gusto del mix! Sceglieteci il sugo che più vi piace, anche con solo pomodoro e basilico sono ottime! http://www.molinochiavazza.it/ 97 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Sos malloreddus a sa campidanesa Blogger: Dana Blog: http://teebriciole.blogspot.com Un museo in casa! La fortuna di tornare indietro nel tempo, di poter conoscere e toccare arnesi desueti che mani esperte hanno usurato con il lavoro tanto tempo fa, la dobbiamo a nonno Gigi. Nonno Gigi, mio suocero, da una vita cerca e raccoglie vecchi strumenti della vita quotidiana. Ne ha collezionato circa 4.000, tutti numerati e catalogati, ed ha allestito un vero e prezioso museo etnografico, uno dei più interessanti in Sardegna, che avrebbe meritato un'attenzione maggiore da parte degli enti locali, uno spazio onorevole e che invece occupa un intero piano della casa dove abitiamo. E' qui, nel fornitissimo settore cucina, che ho preso in prestito "su chiliru", a Bosa, il setaccio, per cavare sos malloreddus. E poi il piatto e la forchetta! Conosciuti anche come gnocchetti sardi, malloreddus è il diminutivo di tori, in campidanese, lingua, e non dialetto, della Sardegna centro meridionale, e quindi vitellini. Una pasta "cicciotta" come un vitello. Il condimento? Tipico del Campidano ma apprezzato in tutta l'isola! Ingredienti: Per la pasta: 400 gr di semola rimacinata di grano duro Molino Chiavazza acqua tiepida 1\2 bustina di zafferano un pizzico di sale http://www.molinochiavazza.it/ 98 Per il ragù: 300 gr di salsiccia fresca 1 l. di passato di pomodoro 1 spicchio d'aglio 1\2 cipolla Olio Basilico 1\2 bustina di zafferano http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Preparare il ragù. Soffriggere bene la salsiccia sbriciolata con l'olio. Aggiungere aglio e cipolla tritati finemente, continuare a far rosolare a fuoco basso e unire il passato. Salare. Continuare lentamente la cottura per 1 ora e 1\2 o fino a che non riaffiora il grasso. A qualche minuto dalla fine aggiungere lo zafferano diluito in poca acqua calda e il basilico. Per la pasta. Mettere la farina a fontana e bagnare con l'acqua a cui è stato aggiunto lo zafferano. Impastare fino ad ottenere una pasta soda e liscia. Lasciare riposare sotto una ciotola per almeno 1\2 ora. Formare dei rotolini dal diametro di 1\2 cm. e tagliarli a tocchetti da 1 cm e 1\2 ( o anche più piccoli) http://www.molinochiavazza.it/ 99 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta con il pollice passarli sul setaccio imprimendo una piccola pressione per " cavarli" http://www.molinochiavazza.it/ 100 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Sistemare la pasta sulla spianatoia infarinata e lasciare leggermente asciugare. Cuocere in acqua bollente salata e condire. Il setaccio non facile da reperire può essere sostituito con un riga gnocchi! http://www.molinochiavazza.it/ 101 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Gnocchi verdi agli spinaci Blogger: Mimì Blog: http://lericettedimimi.blogspot.com Gli gnocchetti verdi sono una sfiziosa variante dei classici gnocchi di patate, a donare agli gnocchi il caratteristico colore sono gli spinaci, amalgamati insieme alle patate. Gli gnocchetti verdi si sposano bene con qualsiasi tipo di condimento: gli gnocchetti verdi saranno ottimi conditi semplicemente con del burro fuso e una spolverata di parmigiano, oppure con una salsa ai formaggi. Ingredienti: 100 gr di farina 00 + 1 tazza per lavorare l'impasto sul piano di lavoro 700 gr di patate farinose 400 gr di spinaci sale q.b. In una pentola fate cuocere le patate (meglio se tutte della stessa dimensione), mettendole a lessare con la buccia per 30-40 minuti. Mondate gli spinaci e, in una casseruola dai bordi alti, fateli lessare in poca acqua salata. A cottura ultimata, scolate gli spinaci e strizzateli per bene, una volta cotti il loro peso dovrà ridursi circa alla metà (circa 200 gr). Una volta strizzati, mettete gli spinaci su un tagliere e tritateli con un coltello. Quando anche le patate saranno cotte, lasciatele raffreddare per qualche minuto e sbucciatele. Schiacciatele con uno schiacciapatate e disponete la purea ottenuta su un piano infarinato, unite quindi anche gli spinaci tritati. Anche se gli ingredienti utilizzati per l’impasto sono tutti già salati, potrebbe essere necessario aggiungere dell’altro sale, per capirlo non vi resta che assaggiare l’impasto e verificare secondo il vostro gusto. Amalgamati tutti gli ingredienti, aggiungendo la farina fino ad ottenere un impasto compatto, state attenti a non lavorare troppo l'impasto altrimenti gli gnocchetti risulteranno duri. Dividete l’impasto a pezzetti e formate con essi dei filoni che dovranno avere lo spessore di circa 2-3 cm l’uno. Con un coltello o con un tarocco suddividete i filoni in tanti tocchetti. http://www.molinochiavazza.it/ 102 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Rigare dando la classica forma dello gnocco, facendo una leggera pressione sui rebbi di una forchetta oppure utilizzando l'arricciagnocchi, l'apposito strumento utilizzato per modellare gli gnocchi. Disponete gli gnocchetti verdi così preparati su un canovaccio infarinato. Cuoceteli in acqua bollente e conditeli come preferite (provate con ragù di carne). http://www.molinochiavazza.it/ 103 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Scialatielli Cozze e Fagioli Blogger: Rosaria Blog: http://sosidolcesalato.blogspot.com Era un po' che volevo preparare la pasta fagioli e cozze e quindi ho unito i due "pensieri" insieme....anche perché o ora o l'inverno prossimo perché vi avverto non e' proprio un piatto leggerissimo!! Ingredienti: 500 gr di farina 00 Antigrumi di Molino Chiavazza 200 gr di latte intero 1 uovo 50 gr parmigiano 10 gr sale Impastare tutti gli ingredienti insieme e lavorare l'impasto a lungo finché non diventa bello sodo e non appiccicoso. Io ho messo tutto nel Bimby. Fate riposare l'impasto 15/20 minuti e poi potete cominciare a stenderlo. Ora entra in gioco mio marito che per 2 dico 2 ore di orologio (avevamo preparato ben più di 1/2 kg di pasta!!!) ha tirato la pasta con un tirapasta che è elettrico ma pur sempre preistorico! Una volta stesa tutta la pasta il mio beneamato marito l'ha tagliata. Lo spessore è di circa 3/4 mm, quindi sono più spessi delle tagliatelle, e la lunghezza di circa 12/14 cm Per quanto riguarda il condimento: cozze (la quantità dipende dai gusti) 1 barattolo di fagioli borlotti circa 150 gr di pomodoro ciliegino semisecco 1 cipolla brodo vegetale caldo non salato ( o acqua) vino bianco q.b sale q.b http://www.molinochiavazza.it/ 104 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Lavare e pulire le cozze metterle in un tegame coperto e farle aprire. Quando si sono intiepidite separare il mollusco dalle valve e filtrare poi l'acqua, che si e' formata sul fondo, e mettere da parte. In una pentola far stufare con olio e un po' di vino la cipolla tritata sottile sottile. Aggiungere i pomodorini. Quando i pomodorini sono appassiti un po' ho aggiunto il brodo vegetale ( la quantità dipende da quanta pasta si cala e se vi piacciono più o meno brodosi) e il brodo delle cozze. Solo a questo punto ho assaggiato per vedere se era necessario altro sale. Anche qui dipende dai gusti. Per me non era necessario. Ho portato tutto a bollore e poi l'onore a mio marito di calare gli scialatielli. Alla fine ho aggiunto le cozze e questo e' il risultato Gli scialatielli sono tipici della costiera sorrentina e amalfitana e il loro nome viene da una parola napoletana “sciglià” che vuole dire scompigliare riferito ai capelli. http://www.molinochiavazza.it/ 105 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Scialatielli ai frutti di mare Blogger: Inthekitchenforfun Blog: http://inthekitchenforfun.blogspot.com Ingredienti: Per gli scialatielli: 500 gr di farina 00 200 gr di latte intero 1 uovo 50 gr parmigiano basilico tritato prezzemolo tritato sale q.b. Impastare tutti gli ingredienti insieme. Lavorarli tanto, sia che si usi una impastatrice sia che si proceda a mano. Noi abbiamo scelto di effettuare la prima parte dell'impasto con l'impastatrice e di completarla poi a mano sulla spianatoia. Lavorandola tanto l'impasto risulta liscio e compatto e non necessita di ulteriore farina, nemmeno quando si tagliano gli scialatielli e li si sistema sulla spianatoia prima di cuocerli. Per il condimento lavare 500 gr di vongole. In una padella mettere olio evo, 2 pezzetti di aglio e qualche pomodorino tagliato grossolanamente. Quando il pomodorino appassisce, aggiungere le vongole e coprire per permettere loro di aprirsi e di cacciare la loro acqua. http://www.molinochiavazza.it/ 106 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Nel frattempo mettete abbondante acqua salata in una pentola e portate ad ebollizione. Calate la pasta e aspettate che gli scialatielli tornino a galla. Ci vogliono davvero pochi minuti. A quel punto padellate gli scialatielli insieme al sugo di pomodori e vongole. Per completare spolverate di abbondante prezzemolo tritato. http://www.molinochiavazza.it/ 107 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Maltagliati con pancetta e "barbabuc" Blogger: Sayuri Blog: http://japanthewonderland.blogspot.com Oggi vi mostro un bel piattone di maltagliati con pancetta e barbabuc, ovverosia gli agretti. I maltagliati li ho preparati seguendo la solita ricetta per la pasta fresca. L'unica differenza è che la sfoglia non va tirata troppo sottile (diciamo che va bene la penultima tacca della macchinetta) e i maltagliati vanno tagliati a coltello quando la pasta è ancora fresca. Potete dargli la forma che preferite: triangolare, romboidale… Ingredienti: 2 porzioni di maltagliati 6 fette di pancetta cruda (quella per uso culinario, non il salume) 250g barbabuc (agretti) 4 cucchiai olio evo Sale cipolla bianca novella Pulire i barbabuc staccando le foglie dallo stelo legnoso, come fareste per pulire del prezzemolo. Cuocerli in acqua salata per 7-8 minuti. Nel frattempo, rosolare la pancetta in padella antiaderente senza olio fino a quando non è cotta. Tritare la cipolla e metterla in un tegame con l'olio. Rosolare la cipolla e unire i barbabuc e la pancetta col grasso di cottura. Cuocere la pasta e scolarla. Saltare i maltagliati nel sugo e gustare il tutto bello caldo. http://www.molinochiavazza.it/ 108 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Scialatielli Amalfitani alla Rana pescatrice Blogger: Enza Blog: http://dolci-decorazionietentazioni.blogspot.com Gli Scialatielli sono un formato di recente invenzione: la loro creazione viene attribuita ad uno chef amalfitano alla fine degli anni '60, e grazie ad un premio attribuitogli un decennio più tardi, questo tipo di pasta prende piede sia nella ristorazione che nella preparazione industriale. Resta comunque una pasta tipicamente campana: lo stesso nome deriva infatti da un termine dialettale che ne indica l'aspetto "scarmigliato" che assume una volta impiattata. Il formato ricorda quello di una tagliatella, ma è più spessa e soprattutto la lunghezza è irregolare... tant'è che ognuno oggi propone la sua versione di "scialatiello"... in origine comunque aveva la stessa misura di uno spaghetto. E visto che è di origini costiere, la morte dello scialatiello è con un sughetto di mare, solitamente a base di frutti di mare e crostacei. Io invece ve lo propongo in una versione più delicata, ma altrettanto squisita! Ingredienti per l'impasto: 500 gr di farina Miscela per Pasta Fresca Molino Chiavazza 350 gr di acqua 2 cucchiai di olio prezzemolo q.b. Tritate il prezzemolo finemente ed aggiungetelo agli altri ingredienti per l'impasto. Lavorate il tutto ed aggiungete una spolverata di farina se necessario per ottenere un panetto morbido ma compatto. Lasciatelo riposare per una mezz'ora coperto ed in un luogo fresco. Notate com'è evidente la punteggiatura del prezzemolo tritato nella palla di impasto? http://www.molinochiavazza.it/ 109 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Trascorso il tempo necessario al riposo, infarinate bene il vostro piano di lavoro e col mattarello cominciate a stendere la pasta: ricordatevi di lavorare sempre dal centro verso l'esterno, per evitare l'effetto molla. Lo spessore della pasta dev'essere di circa 2mm. Con un coltello ben affilato ritagliate gli scialatielli: devono essere larghi più o meno come un dito mignolo. Mentre gli scialatielli riposano, passiamo al sughetto. In una padella con olio evo e scalogno tritato, aggiungiamo la polpa di rana pescatrice tagliata a cubetti e la testa e la lisca: gli ultimi servono per dare più sapore al nostro piatto. Sfumate con vino bianco secco e lasciate cuocere per pochi minuti. In un'altra padella, lasciate imbiondire in olio evo uno spicchio d'aglio e del prezzemolo. Aggiungete i pomodorini (io ho usato i ciliegini) e dopo qualche minuto la polpa della rana pescatrice col suo fondo di cottura. Questo fondo darà al nostro intingolo la giusta cremosità. http://www.molinochiavazza.it/ 110 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Intanto lessate al dente gli scialatielli e ripassateli in padella col condimento... serviteli con prezzemolo fresco tritato e peperoncino... http://www.molinochiavazza.it/ 111 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tagliatelle fegatini e funghi Blogger: Anna Blog: http://www.cibovinoeparole.com Ingredienti: Per le tagliatelle: 250 gr farina bianca 250 gr semola di grano duro 5 uova intere 2 cucchiai di olio di oliva Sale q.b Per il ragù di fegatini e funghi: 300 gr funghi porcini o alti funghi a piacere 250 gr fegatini di coniglio o di pollo 1 cucchiaio di concentrato di pomodoro ½ bicchiere di vino rosso 1 cipolla piccola 1 spicchio di aglio Rosmarino 1 cucchiaio prezzemolo tritato olio Sale e pepe Mischiate le due farine e fate una fontana sulla tavola dove lavorerete, unite le uova l’olio e il sale. Con una forchetta cominciate ad amalgamare le uova e gli altri ingredienti ,poi con un movimento circolare tirate all’ interno tutta la farina; a questo punto impastate con le mani finché la pasta risulterà bella liscia, fate una palla avvolgetela nella pellicola trasparente e lasciatela riposare mezzora. Prendere la palla di pasta, tagliatela in fette di 2- 3 cm e passatene uno per volta nei rulli lisci, prima nella posizione di massima apertura, poi sempre più stretti fino ad ottenere una sfoglia dello spessore desiderato. Passate poi questa sfoglia nei rulli dentati più o meno sottili a seconda che vogliate fare tagliatelle o tagliolini. Stendete la pasta su di un asse per fare si che si asciughino un po’. Per il ragù tagliate a cubetti una cipollina già pulita e 1 aglio pulito soffriggete il tutto con 2–3 cucchiai di olio, aggiungete i fegatini interi senza tagliarli puliti e lavati, rosolateli da tutte e due le parti a fuoco lento per 5 minuti . Levateli dalla la padella e lasciateli intiepidire. Nella padella dove avete rosolato i fegatini ci metterete a cuocere i funghi a fuoco vivo. Intanto prendete i fegatini e tritateli fini ed aggiungeteli ai funghi, versate il vino e fatelo evaporare ,mettete il rosmarino possibilmente legato , il prezzemolo e il cucchiaio di concentrato, salate pepate e portate a cottura con un po’ di brodo. Avrete messo a cuocere l’ acqua per la pasta e quando bolle salatela e immergete le tagliatelle, pochi secondi e scolatele .Condite le tagliatelle con questo bel ragù di fegatini e porcini e con una bella manciata di parmigiano. Questa è una ricetta Piemontese esattamente Astigiana . E una ricetta di nonna Bina , una ricetta caduta un po’ in disuso perché i fegatini non si mangiano più tanto volentieri , ma queste tagliatelle sono una cosa da leccarsi i baffi !! http://www.molinochiavazza.it/ 112 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ravioli fontina e noci Blogger: Selina Blog: http://cuordicucchiaio.blogspot.com Fin da piccola mi piaceva osservare la mia nonna cucinare: dalla sua cucina, fin dal mattino presto, si sprigionavano i migliori profumi che uno si possa immaginare. Adoravo i suoi maccheroni fatti al ferro (da buona calabrese quale era) e le sue lasagne, ma soprattutto, mi divertivo un sacco quando si preparavano i ravioli, come in una specie di catena di montaggio, e se ne preparavano in quantità industriale. I miei preferiti erano quelli ripieni di carne d'arrosto e quelli di magro, con erbette e ricotta. La ricetta che vi propongo non è una ricetta storica della nonna, se non per la pasta all'uovo e i trucchi per stenderla al meglio; ho voluto abbinare alla sua pasta all'uovo un ripieno che possa richiamare i profumi e i sapori del territorio dove adesso vivo, la Valle d'Aosta. Ingredienti (per la pasta all'uovo): 300g di semola rimacinata di grano duro Molino Chiavazza 3 uova a temperatura ambiente 1 cucchiaio di olio extra vergine d'oliva Su una spianatoia versare a fontana la farina, fare un buco al centro e unire le uova e il cucchiaio d'olio, impastare bene il tutto. Quando è omogeneo, formare una palla e avvolgerla nella pellicola per alimenti e far riposare 15-20 minuti. Prima di preparare la pasta però, consiglio di iniziare a preparare il ripieno. Ingredienti (per il ripieno): 250g di fontina 200g di latte 40g di noci sminuzzate http://www.molinochiavazza.it/ 113 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tagliare a cubetti la fontina e metterla in ammollo nel latte per almeno un'oretta. Sminuzzare quindi le noci grossolanamente. Trascorsa un'ora, scolare la fontina dal latte e metterla in un pentolino e farla sciogliere a bagnomaria, finché non raggiunge la giusta densità (come in foto). Procedere quindi a stendere l'impasto per fare le sfoglie dei ravioli. Prendere un pezzetto di pasta (lasciando il resto avvolto nella pellicola altrimenti si secca), infarinarlo leggermente da entrambi i lati e stenderlo un pò col mattarello. Inserirlo nella "nonna papera" spessore 3 (intermedio). Dopodichè, piegare in tre l'impasto, dargli una passata di mattarello e ripassarlo sempre a spessore 3. Successivamente, se la sfoglia è uscita perfettamente liscia, stenderla a spessore 2 (il penultimo verso il sottile) e la sfoglia per i nostri ravioli è pronta. Io l'ho adagiata su un raviolatore (precedentemente infarinato). All'interno ho messo un pò di fontina e delle noci sminuzzate. Ho quindi ripiegato la sfoglia. E passato sopra con il mattarello per formare i ravioli. http://www.molinochiavazza.it/ 114 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Con queste dosi ne escono più o meno 700g. Li ho cotti qualche minuto in acqua bollente salata e conditi con burro e salvia, anche se quelli che ho congelato li proverò con una salsa di noci. Purtroppo come strumenti ereditati ho ben poco, ho lo storico mattarello in legno, ma è un classico mattarello, se ne vedono a decine nei supermercati, ma per me ovviamente ha un inestimabile valore affettivo. Mentre il raviolatore che utilizzava la nonna lo utilizza mio fratello. http://www.molinochiavazza.it/ 115 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ravioli ai funghi porcini profumati al timo Blogger: Gabri Blog: http://ilprofumodellemadeleines.blogspot.com Ingredienti: Per la pasta: 200 gr di farina 00 "Antigrumi" Molino Chiavazza 2 uova medie 1 cucchiaio di olio sale Per il ripieno: 50 gr di porcini secchi 100 gr di bietole lessate e strizzate 150 gr di ricotta 1 uovo timo parmigiano grattugiato sale, noce moscata Per il condimento: 300 gr di funghi misti surgelati 1 spicchio d'aglio un ciuffo di prezzemolo 2 cucchiai di panna da cucina parmigiano grattugiato burro, olio timo Preparate il ripieno: ammollate i funghi secchi in un po' di acqua tiepida, strizzateli (non buttate via l'acqua dell'ammollo) e metteteli nel frullatore insieme all'uovo, un po' di sale, un pizzico di noce moscata e uno di timo, la ricotta, una spolverata di parmigiano e le bietole lessate e strizzate. Frullate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. http://www.molinochiavazza.it/ 116 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Preparate il condimento: Mettete l'aglio in una padella con i bordi alti (io uso il wok oppure la pastaia), insieme all'olio e a un pezzetto di burro. Unite il prezzemolo tritato e fate soffriggere. Unite i funghi ancora surgelati (ovviamente, se trovate un mix di funghi freschi...che ve lo dico a fa'?) e fateli cuocere a fiamma media, coperti, aggiungendo, se necessario, un po' della loro acqua di ammollo filtrata. A metà cottura unite il timo. Quando saranno pronti, regolate di sale, eliminate l'aglio, aggiungetevi la panna e del parmigiano grattugiato. Vi conviene preparare il condimento e la farcitura prima della pasta, altrimenti quest'ultima seccherà troppo e poi le sfoglie non si sigilleranno bene. Preparate la pasta: disponete la farina sulla spianatoia, unite le uova, un pizzico di sale e un cucchiaio di olio extra vergine d'oliva. Impastate bene con la punta delle dita, fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico. Coprite con un canovaccio pulito e asciutto e fate riposare per qualche minuto. Poi, tagliate la pasta in piccoli panetti, appiattiteli con le mani e fateli passare, uno alla volta, nella macchina per la pasta: all'inizio nella trafila più larga, ripiegando la striscia di pasta su se stessa ogni volta e passandola ancora nella macchina fino a che non la sentiremo omogenea e non appiccicosa (infarinatela un pochino prima di inserirla nella macchina). A questo punto, diminuite di volta in volta lo spessore della trafila, arrivando infine a tirare la striscia nella penultima trafila (deve essere sottile, ma non tanto da rompersi poi quando la farciremo) Quando la pasta è pronta, se avete come me a disposizione un raviolatore a stampo, come quello che vedete qui sotto, infarinatelo bene, stendetevi una striscia di pasta, mettete al centro un cucchiaino raso di farcitura, copritelo con un'altra striscia di pasta e premeteci sopra il matterello, fino a formare i ravioli. Se invece non avete quest'aggeggio (comodissimo ma non indispensabile), potrete stendere la sfoglia su un piano infarinato, incidere -senza tagliare- la sfoglia con uno stampino, in modo da sapere dove disporre i mucchietti di impasto e distribuire un cucchiaino di ripieno al centro di ogni raviolo inciso. Stendete l'altra sfoglia sopra il ripieno e con le dita eliminate l'aria presente tra le due sfoglie. Con lo stesso stampino tagliate i ravioli, mucchietto per mucchietto. http://www.molinochiavazza.it/ 117 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Cuocete i ravioli in abbondante acqua salata, scolateli e versateli nella pastaia insieme al condimento. Fateli insaporire e spolverateli ancora di parmigiano. http://www.molinochiavazza.it/ 118 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Gnocchi napoletani senza patate Blogger: Stefania Blog: http://skacciakitchen.blogspot.com Questa è una ricetta tipica della tradizione culinaria napoletana che la signora Marisa, suocera di Marianna, ha trasmesso e insegnato anche a noi beneventane! Dei buonissimi gnocchi, per chi ama farli in casa e non comprarli e per chi non gradisce quelli con le patate. Per prepararli basta davvero poco: solo acqua e farina! Mettere a bollire in una pentola l'acqua un po’ salata e con un filo d'olio. Setacciare tre manciate di farina di semola (circa 500 g) e una di farina bianca Molino Chiavazza http://www.molinochiavazza.it/ 119 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Aggiungere al centro della farina circa 200 ml di acqua calda e lavorare l'impasto; eventualmente aggiungere altra farina qualora l'impasto risultasse troppo umido. Dividere l'impasto in pezzi e ricavare un cordoncino lungo e sottile come un dito e tagliarlo in piccoli pezzi di circa 1,5 cm e cavarli con l'indice. http://www.molinochiavazza.it/ 120 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Mettere gli gnocchi su di un vassoio infarinato, cuocerli in acqua bollente fino a che non salgono a galla. Gli gnocchi possono essere conditi con un ottimo ragù napoletano e una dadolata di scamorza! http://www.molinochiavazza.it/ 121 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta E pettol' e gran' (tagliatelle integrali) Blogger: Milady Blog: http://maisonmilady.blogspot.com La ricetta che segue è di una pasta povera ma molto gustosa, fatta con sola farina integrale e acqua e un pò d'olio. Il risultato è una pasta fresca dal sapore rustico e pieno. Qui in Maison è molto apprezzata, la faccio (e si divora!) spesso. Il condimento in questo caso è fatto con pomodorini, lardo e pezzetti di cotica, ma si può condire come si preferisce, anche con sugo di pomodoro semplice. Oppure seccarla, spezzarla e abbinarla ai legumi per un primo naturale e a tutto benessere... Ingredienti per 4 persone: 400 g di farina integrale 1 cucchiaio d'olio circa 250 ml di acqua fare la fontana sulla spianatoia, unire l'olio e l'acqua, tenendo presente di non unirla tutta insieme perche l'assorbimento dipende dal tipo di farina. Lavorare bene la pasta, almeno per un quanto d'ora, fino ad ottenere un composto liscio, sodo e non appiccicoso, fare la palla e lasciar riposare circa 15 minuti coperto con un tovagliolo http://www.molinochiavazza.it/ 122 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Trascorso il tempo, stendere la pasta in sfoglie sottili e lasciarle asciugare ancora un po’. Dopodiché tagliare le "pettole" con un coltello a lama liscia. e lasciarle asciugare ancora un po’ all'aria. Preparare il sugo, facendo imbiondire un aglio a pezzetti in un po’ d'olio, aggiungere un pezzetto di lardo a tocchetti e i pomodorini interi, coprire e lasciar cuocere. Se piace, a metà cottura unire pezzetti di cotica precedentemente sbollentata, e portare a cottura. Per cuocere la pasta, bastano pochi minuti, scolarla e condirla col sugo preparato, volendo aggiungere parmigiano grattugiato. Il "mattarello anomalo" che si vede in foto, è un bastone, non è niente di speciale... Ma è proprio quello che usava la nonna paterna per le sue sfoglie... Per il resto, mani e olio di gomito! Buon appetito http://www.molinochiavazza.it/ 123 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ravioli con la panna Blogger: Agata Blog: http://idolcidiagata.blogspot.com Ho messo nella mia planetaria 300 gr. di farina OO di grano tenero Molino Chiavazza (ideale per pasta fresca), 2 uova a temperatura ambiente e pochissima acqua; ho impastato per bene e lasciato riposare il tempo di preparare il ripieno. Ho soffritto nell'olio EVO ( Extra Vergine d'Oliva), della cipolla lunga e un trito di pollo e vitello, sfumato con del vino bianco, salato e pepato e fatto freddare poi ho tagliuzzato a coltello ma finemente, una bella fetta di prosciutto cotto, e unito il tutto con una manciata di parmigiano. Ho preso il mio bellissimo panetto di pasta fresca... http://www.molinochiavazza.it/ 124 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta ...e l'ho lavorato nella sfogliatrice... ...a questo punto hanno iniziato a giocare i miei figli, e messo su ogni rettangolo tanti mucchetti del ripieno per i ravioli... ...e via con mattarello, rotella e farina ovunque... ...poi un veloce tuffo in abbondante acqua salata. http://www.molinochiavazza.it/ 125 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Il piatto non ha che da essere condito, servito e...GUSTATO!!! La ricetta non sarà nuovissima, ma con l'ottima qualità dei prodotti che ho utilizzato vi assicuro che ne è uscito fuori un primo eccezionale. Figuratevi che il mio piccino per la prima volta in 9 anni ha mangiato la pasta ripiena da lui definita: "imbottita". http://www.molinochiavazza.it/ 126 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Gli Strascinati Blogger: Grazia Blog: http://blog.giallozafferano.it/graziaincucina/ Quando ho letto del contest del Molino Chiavazza in cui vogliono ”andare alla ricerca di profumi e sapori ormai dimenticati. Ricette regionali che utilizzano prodotti locali e attrezzature artigianali. Gli attrezzi sono infatti espressione della cultura locale: dalle macchinette a torchio delle zone più industrializzate, agli arnesi semplici delle zone povere dove la fantasia e l’abilità delle mani dovevano supplire alla mancanza di mezzi” ho pensato di partecipare con una ricetta della mia regione di origine :la Puglia e cioè gli strascinati (in dialetto li strascnat). Si tratta di una preparazione di pasta fresca ,senza uova,quindi fatta solo di farina e acqua (100gr di farina e 100ml di acqua tiepida x ogni commensale). Si fa l’impasto con acqua e farina e si ricava una palla liscia da far riposare x 1h o anche + (x lavorarla meglio) coperta con un canovaccio infarinato;trascorso il tempo del riposo ,si divide l’impasto a tocchetti e si ricavano dei filoncini da tagliare a tocchetti lunghi 3-4 cm http://www.molinochiavazza.it/ 127 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Il nome deriva dal metodo con cui la pasta è modellata,cioè “trascinata” sul piano di lavoro in legno con le dita della mano (indice e medio…oppure indice,medio e anulare se la pasta viene tagliata a tocchetti più lunghi). http://www.molinochiavazza.it/ 128 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Con questo metodo di lavorazione si ottiene un lato liscio quello che è stato a contatto con il legno e uno irregolare cioè quello venuto a contatto con le dita. La parte irregolare trattiene il condimento con cui si andranno a condire “ li strascnat“. http://www.molinochiavazza.it/ 129 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta L’importante è infarinare il piano di lavoro x evitare che si attacchino. Per realizzare questi strascnat ho usato 400gr di farina antigrumi del Molino Chiavazza, 400ml di acqua tiepida e ho condito il piatto con un sugo fatto con bietola e pomodoro. Si possono condire anche con cime di rapa con olio a crudo o pomodoro e finocchietto. http://www.molinochiavazza.it/ 130 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Agnolotti alla piemontese Blogger: Sayuri Blog: http://japanthewonderland.blogspot.com Ecco qui il mio orgoglio: gli agnolotti alla Piemontese! Sono ancora meravigliata per il fatto di essere riuscita a prepararli... sembrava una missione impossibile. Va precisato che la forma degli agnolotti alla Piemontese dovrebbe essere quadrata, ma avevo solo la raviolamp per panzerotti triangolari. Ingredienti: 200g farina per pasta 1 uovo 1 filo olio evo 2 etti carne tritata mista costine q.b. 1 uovo parmigiano grattugiato a piacere sugo vegetariano Pulire e tagliare a fettine le costine. Metterle grondanti d'acqua in una pentola con un filo d'olio e cuocerle coperte per circa 5 minuti. A parte cuocere la carne trita con un filo d'olio e uno spicchio d'aglio in camicia. Lasciare raffreddare la carne e scolare le costine. Strizzarle molto bene e tritarle con la mezzaluna. Mettere in una ciotola la carne e le costine freddi e unire l'uovo e il parmigiano. Mescolare bene e mettere in frigo. Formare una fontana con la farina e romperci dentro l'uovo. Aggiungere un filino di olio. Sbattere l'uovo all'interno della buca e spingere un po’ di farina sopra l'uovo aiutandosi con una spatola di plastica. Quando l'impasto sarà sufficientemente http://www.molinochiavazza.it/ 131 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta compatto iniziare a lavorarlo con le mani infarinate. Io non ho usato tutti i 200g di farina, sono andata molto a occhio. Quando riuscirete a impastare la palla senza che vi si appiccichi alle mani vuol dire che è pronta. La farina che avanza usatela per spolverare il piano di lavoro e un canovaccio. Lasciar riposare la pasta bella compatta tra due piatti per almeno 30 minuti. Montare la macchina per la pasta e mettere la rotella sulla prima tacca (quella che mantiene lo spessore più ampio). Schiacciare lievemente l'impasto e infarinarlo leggermente. Passare la pasta nella macchina, piegare in 3 parti la pasta e ripassarla almeno 3 volte. Non sarà necessario infarinare ulteriormente, a meno che non si strappi la sfoglia. Scalare la manopola di due tacche per stringere il rullo e ripassare la sfoglia. Adesso spostare la rotella sulla penultima tacca e passare la sfoglia tenendola mentre esce dal rullo. Infarinare le sfoglia da una lato e poggiarla dal lato infarinato sulla raviolatrice. Disporre una nocciola di ripieno in ciascuna cavità e coprire con una seconda sfoglia ancora umida. Passare una mano sopra le sfoglie per togliere l'aria. Dovete praticamente poggiare i palmi e fare una leggera pressione partendo dal centro della sfoglia e muovendovi verso l'esterno in modo che il ripieno si schiacci e l'aria esca. Passare il mattarello in ogni direzione facendo una leggera pressione ma stando attenti a non strappare o raggrinzire la pasta. Rivoltare lo stampo su un vassoio di alluminio coperto di farina e mettere in frigo. Quando è ora di mettere la pasta a cuocere separare gli agnolotti con una rotella dentellata e buttarli in acqua salata con un filo d'olio. Dovranno cuocere circa 15 minuti. Scolarli con una schiumarola e servirli con un sughetto al pomodoro o vegetariano. Non usate sughi complessi perché "ammazzerebbero" il sapore del ripieno! http://www.molinochiavazza.it/ 132 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Fileja tropeani Blogger: Clavirste Blog: http://lafamevienmangiando.blogspot.com I fileja, pasta tipica tropeana, fatta in casa. Ingredienti: 80/100 gr.di farina di grano duro a persona acqua tiepida (q.b.) Impasto la farina di grano duro con dell'acqua, in quantità necessaria fino a che la farina la assorbe in modo da farmi ottenere un impasto omogeneo, compatto, vellutato ed elastico. Dall'impasto ottenuto ricavo dei bastoncini grossi più o meno come una matita e lunghi all'incirca una decina di cm. Poi, avvolgo ogni bastoncino in uno steccone (vanno bene quelli di legno che vengono usati per gli spiedini) e premo "leggermente" sulla spianatoia facendolo rotolare una volta avanti e una volta indietro (assottigliando e allungando il bastoncino di pasta) ricavando così una specie di ricciolo. Estraggo lievemente il "ricciolo" di pasta dallo steccone e uno per volta li adagio su un panno leggermente infarinato. http://www.molinochiavazza.it/ 133 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Lesso i Fileja in acqua bollente salata, con l'aggiunta di un cucchiaino d'olio evo (per evitare di fare attaccare tra di loro i fileja). Li cuocio per circa 7/8 minuti (devono risultare callosi) e, una volta scolati, condisco con del sugo semplice o, per renderli ancora più saporiti, sopra il sugo semplice cospargo con pezzettini di 'nduja piccante (che col calore della pasta si scioglie e....sai che bontà!?!) e tanto formaggio pecorino grattugiato...(sapori forti, decisi ma buoni e genuini!) Altro consiglio per un condimento saporito adatto ai fileja tropeani: quando preparo la salsa al sugo per condire i fileja, un quarto d'ora prima di spegnere, aggiungo dei ceci lessati. Provateli e poi mi direte!!! http://www.molinochiavazza.it/ 134 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Maxi farfalle estive Blogger: Agata Blog: http://idolcidiagata.blogspot.com In meno di mezz'ora, ho fatto questa ricettina velocissima ma gustosa, che alla mia famiglia è piaciuta molto!! Infatti mentre affettavo la cipolla e uno spicchio di aglio (rigorosamente del mio orticello), ho lavato e tagliato i pomodorini ciliegini e le olive nere. Ho rosolato i pomodori con aglio e cipolla in olio Evo e spento i fornelli. Nel frattempo ho impastato nella planetaria la mia pasta fresca con 1/2 kg di farina di semola rimacinata di grano duro del Molino Chiavazza e 4 uova. Ho steso la pasta e ne ho ricavato tante striscioline e poi con la rondellina ne ho fatto dei rettangoli, ho unito con le dita al centro di ogni rettangolo, ottenendo delle farfalle o meglio dei farfalloni, viste le dimensioni! A questo punto non mi rimaneva che buttare giù per pochi minuti la pasta fresca, scolarla al dente e farla finire di cuocere in padella, facendola saltare con i pomodorini. Prima di spegnere ho aggiunto una manciata di olive nere e se l'avete in casa, tanto prezzemolino tritato. http://www.molinochiavazza.it/ 135 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tagliatelle di Schüttelbrot con asparagi bianchi di Terlano e speck Blogger: Anny Blog: http://pasticcigourmet.blogspot.com Si è appena concluso a Bolzano il Festival del gusto Alto Adige... Siccome sono qui a Padova, e mi mancavano un po' le mie montagne, ho preparato un piatto che racchiude in se molti ingredienti tipici della mia regione, che come avrete capito amo moltissimo! Un nome un programma... in realtà è un piatto semplicissimo e, a parte la preparazione delle tagliatelle, anche molto veloce. Le tagliatelle allo Schüttelbrot si trovano in commercio da noi, ma dubito che siano già arrivate nel resto d'Italia, però mi dicono che si trovano online... io comunque vi lascio la mia ricetta. Cos'è sto Schüttelbrot? Chi è stato in Südtirol l'ha mangiato sicuramente, è quel pane di segale piatto, secco e croccantissimo e splendidamente aromatizzato da varie spezie, in primis i semi di finocchio ed il cumino...purtroppo non è proprio facile farlo, almeno non mi ci sono ancora cimentata, e quindi ne faccio scorta quando passo per casa (tanto é secco!), ma lo trovate anche in alcuni supermercati (tipo Despar e Pam). Arriviamo alla ricetta...almeno agli ingredienti: http://www.molinochiavazza.it/ 136 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti (dosi per 2 persone): Per le tagliatelle di Schüttelbrot: 100 gr di farina 100 gr di Schüttelbrot 2 uova grandi 1 pizzico di sale Per il condimento: 4-5 asparagi bianchi (io ovviamente ho usato quelli di Terlano) 50 gr di speck in fette sottili mezzo bicchiere di traminer aromatico (Gewürztraminer) mezzo bicchiere di panna fresca qualche stelo di erba cipollina mezza cipolla bianca 1 noce di burro sale e pepe bianco parmigiano Spezzettate il pane e mettetelo nel mixer, tritatelo in modo da ridurlo a farina. Miscelate le due farine, fate la solita fontana, rompeteci le uova al centro, salate e iniziate ad impastare. Fate riposare l'impasto in frigo per 1 oretta, stendetelo e formate le tagliatelle. Lavate e pulite gli asparagi, tagliateli in piccoli tocchetti. Tritate la cipolla e soffriggetela nella noce di burro. Aggiungete gli asparagi, fate insaporire e sfumate con il vino. Portate a cottura, eventualmente aggiungendo un po' di brodo vegetale e la panna. Salate e pepate. Tagliate lo speck a striscioline e rendetelo croccante, saltandolo in una padellina a parte. Cuocete le tagliatelle in abbondante acqua salata e conditele poi con il sugo di asparagi, cospargete con lo speck, l'erba cipollina tritata e se vi piace una spolverata di parmigiano. http://www.molinochiavazza.it/ 137 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tortelli di zucca Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Sicuramente ne esistono svariate versioni, dall'Emilia alla Lombardia e oltre, ma a casa mia i turtè con la sucà si fanno così: Ingredienti (per circa 4 persone): 400 r di zucca pulita 1 tazza di parmigiano reggiano grattugiato 4-5 amaretti sale e pepe noce moscata 3 uova 250 gr di farina 00 Molino Chiavazza 150 gr di farina di semola di grano dura rimacinata Molino Chiavazza 1 cucchiaino d'olio La tradizione vorrebbe che la zucca fosse cotta in forno per un'oretta a 180 °C circa. Per praticità io la cuocio in microonde, già pelata, con un pizzico di sale, un goccio d'acqua, coprendo con pellicola senza sigillare, per una decina di minuti a media potenza, controllando la cottura. Altrimenti se ne ho molta la cuocio a vapore nella pentola a pressione, già lavata e pelata, dieci minuti a partire da quando fischia. Risparmio così tempo ed energia!!! Una volta pronta la zucca, la mescolo insieme al parmigiano grattugiato, una presa di sale, pepe, una generosa spolverata di noce moscata e gli amaretti ridotti in polvere, più o meno a seconda di quanto è saporita la zucca!! Quindi si assaggia!! e se risulta molto saporita và benissimo, altrimenti aggiungete altro formaggio e amaretti!!! Preparate anche la sfoglia d'uova impastando le due farine con le uova e l'olio, quindi cominciate a formare i tortelli: http://www.molinochiavazza.it/ 138 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Stendete una sfoglia per volta (non troppo lunga, in modo che non vi si asciughi subito) passando un pezzetto di pasta prima nella farina e poi assottigliandolo via via con la macchinetta da tirare la sfoglia, fino ad arrivare al penultimo foro. Non aggiungete troppa farina altrimenti vi si secca subito. Distribuite quindi l'impasto a mucchiettini ben distanziati, divideteli con la rotellina, e richiudeteli a formare i tortelli; prima sigillateli bene tutti , poi passate all'opera di rifinitura!!! Reimpastate gli avanzi di pasta e riformate una nuova sfoglia, procedete così finché non avrete esaurito tutto il pesto di zucca. Se volete prepararli prima, come ho fatto io, una volta preparati sbollentateli per 5 minuti in acqua salata, quindi lasciateli scolare e raffreddare su un canovaccio pulito, poi trasferiteli in freezer sempre distesi, una volta congelati raccoglieteli in sacchetti da freezer e 'al momento del bisogno' non dovete che tuffarli direttamente in acqua salata bollente per altri 10 minuti, e condirli con burro fuso e salvia, oppure, per chi è a dieta come noi, conditi con abbondante soffritto di lardo!!!! Ma lo sapete fare il soffritto???? A casa mia si fa così: tritate un quarto di cipolla finissima e pelate uno spicchio d'aglio, quindi fateli soffriggere dolcemente in circa 200 gr di lardo macinato, quando inizia a rosolare, aggiungete un cucchiaio di triplo concentrato di pomodoro e un pizzico di sale, lasciate cuocere ancora cinque minuti a fuoco basso , quindi condite i tortelli, abbondando!!!!!!!!! http://www.molinochiavazza.it/ 139 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta I Cappelletti Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com È una di quelle ricette profondamente radicate sia nelle tradizioni della mia regione che di casa mia, e considerando che sono metà veneta e metà emiliana, nata in Emilia, saper fare i cappelletti è un dovere! Solitamente adotto questo schema di gioco: 1° giorno: preparo la carne per il ripieno il Parmigiano Reggiano 'buono' grattugiato il pangrattato 2° giorno: assemblo il ripieno per una prima trance il resto della carne la suddivido in piccole porzioni e congelo il semi-pesto preparo un piccola quantità di sfoglia Ne preparo pochi alla volta che congelo subito, poi, quando ho tempo e voglia, scongelo una porzione, completo il ripieno e ne produco un'altro pochino! Semplice ed efficiente no? Sono ancora scioccata dal ricordo delle 'asdore' che si riunivano e per ore preparavano montagne di cappelletti con montagne di pesto e sfoglia! Preparazione del ripieno: Descrivere la composizione del pesto dei cappelletti in modo univoco è praticamente impossibile. Ogni famiglia ha la sua versione, considerate poi che qui in Emilia Romagna da provincia a provincia cambia perfino il nome e la forma. Io vi propongo la ricetta di casa mia e come vi dicevo la mia mamma è pure veneta, però ha imparato a farli ottimi subendo per anni l'influenza emiliana. http://www.molinochiavazza.it/ 140 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ingredienti: 300 gr di carne macinata di manzo 300 gr di carne macinata di maiale 300 gr. di carne macinata di pollo (petto) 2 salsicce 2-3 puntine 1 noce di burro un rametto di rosmarino 1 spicchio d'aglio pelato e privato del germe 1/2 dado una spolverata di pepe a piacere 2-3 fette di Prosciutto crudo di Parma Parmigiano Reggiano 'buono' pangrattato da 'pane comune' noce moscata pochissimo vino bianco secco Mettete sul fuoco una casseruola capiente con il burro, l'aglio, il rosmarino, tutte le carni e la salsiccia sbriciolata, il dado, una spolveratina di pepe, tranne il prosciutto. Lasciate rosolare a fuoco dolce, sfumate appena con un goccino di vino bianco secco!, allungate con acqua e lasciate cuocere coperto, a fuoco basso, eventualmente con la retina frangi fiamma, per almeno 3-4 ore. Mescolate e controllate ogni tanto ed eventualmente aggiungete altra acqua se tende ad attaccare. A cottura ultimata fate asciugare scoperto, dovete ottenere una specie di ragù asciutto. Togliete l'aglio e il rametto di rosmarino, (lasciate qualche foglia) disossate le puntine e mettete tutto nel vaso del robot insieme alle fette di prosciutto, azionate al max fin quando non avrete ottenuto un impasto omogeneo!. A questo punto dividetelo in piccole porzioni, da 2-3 etti e congelate quelle in più, tenete solo quello che utilizzerete considerando che dopo l'aggiunta di formaggio e pane la quantità sarà più o meno raddoppiata. In una ciotola mescolate alle carni una quantità pari a circa 2/3 di Parmigiano Reggiano grattugiato e solo 1/3 di pangrattato e anche meno, un pizzico di sale e pepe, una generosa spolverata di noce moscata. A seconda di quanto resta bagnato l'impasto aggiungete altro formaggio e pane, sempre rispettando le proporzioni: il pane serve solo per legare, non eccedete. Deve risaltare di più il sapore del Parmigiano e rilevante deve essere il profumo di noce moscata. Qui fondamentale è l'assaggio: deve risultare un pesto sodo, asciutto e mooolto mooolto saporito ma anche ben equilibrato. Considerate che con la cottura la sapidità diminuisce notevolmente!! Tutto sommato non è così complicato, Si passa quindi alla sfoglia d'uovo , meglio prepararla una mezz'ora prima e lasciarla riposare coperta con la pellicola. Ingredienti: 2/3 di farina 00 1/3 di farina di semola di grano duro rimacinata 4 uova http://www.molinochiavazza.it/ 141 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Fate la fontana con tutti gli ingredienti e impastate aggiungendo altra farina se serve Diciamo che questi quantitativi più o meno dovrebbero bastare per tutto il pesto ottenuto a partire da 2-3 etti di impasto tritato, è difficile per me quantificare. Quando si prepara la sfoglia si deve lavorare bene e deve risultare elastica e asciutta quanto basta da poterla tirare con la macchinetta della sfoglia, il mattarello lo lasciamo ai devoti. E soprattutto tirate piccoli pezzi di sfoglia per volta altrimenti vi si secca e non riuscite a finire di chiuderli. Anche sullo spessore della sfoglia il dibattito è aperto. Io preferisco lasciarla non troppo sottile e molto umida, così non mi si secca subito e riesco a rivestire palline consistenti di ripieno e assottigliare bene i bordi. La dinamica della 'piegatura a cappelletto' da spiegare a parole è a dir poco un impresa. Dovete stendere la sfoglia dello spessore che preferite, tagliarla a quadretti più o meno di 1,3 x 1,3 cm di lato, con la classica rotella. Generalmente si procede, dopo aver tagliato i quadrati, a posizionare al centro di tutti le palline di ripieno e poi alla chiusura. Io preferisco procedere con pochi per volta, sempre per evitare che gli ultimi abbiano la sfoglia già secca prima di chiuderli. Si prende il quadratino e si richiude la pallina formando un triangolo, si prendono i 2 lati alla base e si uniscono, un po' come per formare un nodo a un fazzoletto. Una volta preparata una certa quantità li allargo sulla spianatoia e li lascio asciugare anche una notte intera al fresco,in modo tale che il giorno seguente li trasferisco in sacchetti da freezer e congelo, oppure li trasferisco subito su un vassoio e li metto in congelatore, così mentre preparo gli altri si congelano e li posso trasferire poi in un sacchetto da freezer, per poi utilizzarne solo il quantitativo necessario. Spero di essere stata abbastanza esauriente, ma temo sia un compito arduo per chiunque insegnare a parole come si fanno i caplét!! http://www.molinochiavazza.it/ 142 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Stelline ai funghi porcini Tartufate Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Non è un piatto veloce da preparare, a meno che non facciate come me: preparo in anticipo i ravioli di porcini e li congelo, e anche i cestini di pasta di pane si posso preparare in anticipo, così non vi resta che cuocere i ravioli e riempire i cestini. Ingredienti: Per i ravioli: 1 salsiccia 250 gr di porcini freschi o surgelati già puliti olio evo 1 scalogno tritato fine sale e pepe 1 spicchio d'aglio pelato e privato del germe dado o brodo di carne vino bianco per sfumare prezzemolo tritato panna da cucina 2 cucchiai di besciamella 1 tazza di parmigiano reggiano grattugiato http://www.molinochiavazza.it/ sale e pepe noce moscata Per la sfoglia d'uova: 3 uova 250 gr di farina 00 circa 100 gr di farina di semola di grano duro rimacinata 1 cucchiaio d'olio evo Per i cestini: pasta da pane o pizza già pronta Per condire: panna da cucina sale e pepe parmiggiano reggiano grattuggiato salsa al tartufo (facoltativa) prezzemolo tritato 143 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Preparare i ravioli. Questo è il passaggio più lungo e laborioso. In un padellino antiaderente preparate il ripieno rosolando con un filo d'olio lo scalogno, aggiungete la salsiccia sbriciolata, l'aglio, sale e pepe e infine i funghi tagliati a pezzetti, sfumate con abbondante vino bianco, aggiungete un po' di brodo di carne o un pizzico di dado e acqua e lasciate cuocere a fuoco vivace per almeno una mezz'ora coperto, mescolando di tanto in tanto per evitare che attacchi. A fine cottura deve risultare un sugo molto denso, passate quindi al mixer, senza però ridurre tutto in 'pappa', deve restare un po' granuloso. Aggiungete il parmigiano, 1 cucchiaio di panna, la besciamella, una spolverata di noce moscata e 2 cucchiai di prezzemolo tritato. Amalgamate bene il tutto e assaggiate il vostro pesto. Preparare la sfoglia d'uova. Sulla spianatoia disponete le farine a fontana, sgusciatevi le uova, aggiungete l'olio e impastate, fino ad ottenere una palla elastica, eventualmente aggiungete altra farina. lasciate riposare mezz'ora, al fresco, avvolta nella pellicola. Aiutandovi con la macchinetta per tirare la sfoglia cominciate a preparare i ravioli, tirando una prima sfoglia sottile, ripassandola più volte per lo stesso foro, infarinando se necessario, ma non troppo, fino ad arrivare al penultimo foro. Distribuite sulla sfoglia il ripieno considerando le dimensioni dello stampino che utilizzerete per ritagliare i ravioli, a me piacciono 'cicciottelli' quindi di solito abbondo di ripieno. Sopra questa sfoglia stendetene un'altra sottile uguale e sigillata bene intorno al ripieno, per poi ritagliare le stelline, o la forma che preferite con gli stampini natalizi da biscotti, oppure se vi trovate in difficoltà ad utilizzare una sfoglia intera fate come me: ho ritagliato dei quadrati e preparato una stellina per volta, così ero sicura che fossero sigillate bene!! Se li preparate in anticipo potete disporli su di un vassoio rivestito con carta forno e surgelare, per poi passarli direttamente nell'acqua bollente per cuocerli. http://www.molinochiavazza.it/ 144 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Preparare i cestini: Sempre per semplificare le cose potete utilizzare pasta da pizza o pane già pronta, io preferisco preparala con la mia solita ricetta, una volta pronta non dovete far altro che stenderla in piccole sfoglie, alte meno di mezzo cm, grandi abbastanza da rivestire uno stampino, anche monouso, da muffin. Bucherellare con la forchetta e infornare, ripiano centrale forno caldo, a 200 ° ventilato per circa 20 minuti,controllando la cottura. Portate a bollore non acqua salata, ma brodo di dado e lessatevi i ravioli, circa 7-10 minuti, quindi scolateli in un padellino antiaderente in cui avrete scaldato la panna con sale e pepe. Saltateli per qualche istante, spolverate con abbondante parmigiano reggiano grattugiato e farcite i cestini, spolverate di prezzemolo e gocce di salsa al tartufo. http://www.molinochiavazza.it/ 145 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Gnocchetti d’autunno Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Gnocchetti di patate conditi con un sughetto 'light' di steccherini freschi e salsiccia morbidamente avvolti da panna. Il nostro protagonista è lo 'steccherino', il nome scientifico, perdonatemi, non lo ricordo, ma sono funghetti inconfondibili. Il loro colore giallo è un po' meno vivace di quello dei galletti, ma anche loro crescono 'a famiglia', ovvero si trovano in colonie, nel sottobosco più umido e non possono passare inosservati, specie se diventano grandi. Il sapore non è proprio quello dei galletti, ma è abbastanza corposo e anche la consistenza alla cottura è molto carnosa, non viscida. Ingredienti per 2 persone: Per gli gnocchi: Patate: 2 grandi o 4 piccole 1 uovo piccolo Farina OO quella necessaria per ottenere un impasto malleabile pepe,sale noce moscata una generosa grattata Parmigiano grattugiato 2-3 cucchiai Per il condimento: due manciate di steccherini puliti 1 salciccia scalogno circa metà tritato fine 1-2 spicchi d'aglio Passata di pomodoro 3-4 cucchiai Vino bianco secco per sfumare Olio evo Panna da cucina Prezzemolo tritato sale & pepe Per prima cosa pelare e lessare le patate. Io essendo microonde-dipendente solitamente le pelo, le taglio a pezzi, le metto in una tazza che le possa ospitare comodamente, aggiungo due dita di acqua, sale, copro con la pellicola senza sigillare e faccio andare 8-9 min. a 600w. Altrimenti le potete cuocere nella pentola a pressione a vapore, oppure lessare. Una volta cotte mettere un po' di farina sulla spianatoia e con l'apposito attrezzo passare le patate, aprirle bene per farle intiepidire, distribuirvi sopra il formaggio http://www.molinochiavazza.it/ 146 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta grattugiato, ,sale, pepe e la noce moscata, quindi aspettare due minuti che raffreddino. Quando la temperatura è scesa a sufficienza da non cuocere l'uovo aggiungerlo al resto e cominciare a impastare. Aggiungere farina fino a consistenza giusta e sale fino alla sapidità voluta. Se l'impasto risulta saporito, non troppo farinoso e della giusta consistenza perché si possa lavorare allora è OK! Bene a questo punto si lascia riposare coperta la nostra palla sopra un abbondante strato di farina per evitare che si appiccichi all'asse e si passa al condimento. Se i funghetti non vengono dal vostro freezer dovrete pulirli. E dopo quest'opera certosina li passate in padella con un filo d'olio a buttar fuori l'acqua di vegetazione che poi eliminerete. Togliete quindi i funghi scolati e soffriggete lo scalogno tritato e l'aglio e con un filo d'olio evo aggiungete la salciccia pelata e sgranata e i funghetti a pezzettoni e fettine, quando la salsiccia comincia a dorarsi sfumare col vino. Una volta sfumato aggiungere la passata, regolare di sale e pepe e spolverare di prezzemolo, eventualmente aggiungete due dita d'acqua, coprite e lasciate cuocere una mezz'oretta, mentre passate a comporre gli gnocchi. Mettete a bollire l'acqua salata. Prendete un pezzo di impasto alla volta, stendetelo a formare un salamino abbastanza spesso e tagliate dei tocchetti quadrati della grandezza di un dado, spolverateli di farina e uno alla volta passateli su di una grattugia rovesciata, per caratterizzarne la forma a gnocchetti. Man mano che sono pronti metteteli su un vassoio ben infarinati e quando l'acqua bolle versateveli dentro tutti insieme. Mescolate bene con la schiumarola e dopo qualche minuto li vedrete emergere a galla pronti per essere scolati. Quando il sugo ha raggiunto la giusta densità aggiungete 2 cucchiai di panna (anche 3, sempre per la versione light) e un'altra spolverata di prezzemolo. E finalmente scolatevi dentro gli gnocchi e lasciate mantecare a fuoco vivace per qualche istante. http://www.molinochiavazza.it/ 147 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ravioli di Fagiano Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Vi assicuro che questi ravioli non hanno nulla da invidiare ai soliti ravioli di carne e ai tortellini. Dimenticavo una cosa importante: anche qui dovete partire per tempo!!! Il fagiano io lo lascio riposare una notte a bagno nel latte con tutte le spezie e le verdure da soffritto e il giorno dopo deve cuocere almeno 2 ore. Poi dovrete lasciarlo intiepidire per disossarlo e poi dovrete preparare l'impasto (grattugiare il formaggio, ce ne va una montagna). Fatto il ripieno dovrete poi impastare la sfoglia. Inoltre dovrete far spazio nel congelatore per congelarli man mano che li preparate. quindi non pensiate adesso di farli stasera per cena!!! Ingredienti: 1 fagiano, piccolino, già pulito 6 fettine di Pancetta Piacentina affettata sottile 4 fette di Speck dell'Alto Adige affettato invece spesso l'equivalente di 1 bicchiere di plastica di misto di verdure tritate per soffritto (carota, sedano, cipolla) una noce di burro un filo d'olio evo Racchiusi in un sacchettino di garza, perché non si disperdano e si possano poi togliere a fine cottura: 2 spicchi d'aglio privati del germe, 1 rametto di rosmarino fresco 2 bacche di ginepro, 2 foglie di salvia e 1 chiodo di garofano http://www.molinochiavazza.it/ Altrettante verdure e altrettante spezie per la marinatura il latte necessario a ricoprire il fagiano Brandy o cognac per sfumare spezie di provenza pepe & sale 1 dado da brodo 1/2-3/4 di l. circa di latte 200 ml di panna da cucina tanto Parmigiano Reggiano grattugiato una grattatina di noce moscata pangrattato Per la sfoglia: 4 -5 uova, 1/2 kg di farina (2/3 OO e 1/3 semola rimacinata) 1 cucchiaino d'olio d'oliva 148 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Prendete i fagiano già pulito e lasciatelo a bagno nel latte con spezie e verdure per una notte. In una bella casseruola fate soffriggere nel burro e olio il mix di verdure con 3/4 della pancetta tritata fine fine e lo speck tritato grossolanamente, aggiungete il fagiano intero e farcito all'interno con la pancetta rimasta, un po' di speck, una briciola di dado e spolveratelo abbondantemente con le erbe di provenza. Quindi aggiungete il sacchettino con gli aromi, il resto del dado e quando inizia a rosolare sfumate con abbondante brandy o cognac. Aggiungete un po' di sale e pepe, quindi annegate nel latte (almeno 4 dita dal fondo), coprite col coperchio e lasciar cuocere per circa 2 ore o 2 ore e mezza (un’oretta e mezza in pentola a pressione dal fischio). Una volta cotto estraete il fagiano, con taaanta pazienza provvedete a spolpare il fagiano e mi raccomando: attenzione alla miriade di ossicini. Nel vaso del robot riunite quindi tutta la polpa ricavata e il sughetto rimasto nella pentola, compresi speck e pancetta prestando sempre attenzione agli ossicini. Eliminate il sacchettino di spezie, aggiungete 2 cucchiai di pangrattato, la noce moscata e una montagna di Parmigiano grattugiato e azionate alla max potenza, fin quando non avrete ottenuto un impasto omogeneo. Dovrebbe risultare non eccessivamente duro ma tutto dipende da quanto lascerete asciugare il sughetto del fagiano. Per renderlo più sodo aggiungete eventualmente altro pangrattato e formaggio in pari quantità, ma non esagerate. Dovrete riuscire a manipolarlo e formare delle palline. Manca quindi la sfoglia, ma questa è cosa facile. Metto le due farine in parti uguali a fontana sull'asse e vi rompo le uova,aggiungo l'olio, quindi aiutandomi con una forchetta amalgamo il tutto senza lasciar scappare fuori le uova. Continuo a lavorare e ad aggiungere farina normale fino a che non ho ottenuto una bella palla soda ed elastica. Prendo piccoli pezzi di pasta per volta, altrimenti vi si secca mentre chiudete i raviolini, la tiro più volte con la macchinetta aggiungendo la farina necessaria e riducendo via via lo spessore, fino ad arrivare al penultimo buco. La ripasso una seconda volta nello stesso buco, tal quale, quindi con la rotella la divido in quadrati di 3x3 cm e al centro dispongo una bella pallina di ripieno grossa circa come una nocciola. Una volta tagliati i quadrati e porzionato il ripieno, veloci veloci chiudeteli a triangolo, prima che la pasta si asciughi. Adesso li potete rifilare uno a uno con la rotella e ricordatevi di sigillare bene bene i bordi, altrimenti durante la cottura si potrebbero aprire. La loro morte (e quella del vostro colesterolo..) è servirli saltati con la panna scaldata con un pizzico di sale e pepe e una spolverata di noce moscata. http://www.molinochiavazza.it/ 149 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ravioli rosa a sorpresa Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Ingredienti: Per il ripieno: 300 gr di carne da brodo lessa 300 gr. di arrosto (vitello,maiale) più 2 cucchiai del suo sughetto 100 gr. di spinaci lessati tritati 2 noci di burro 1/2 scalogno 1/4 di dado sale e pepe noce moscata abbondante parmigiano reggiano grattugiato Per la sfoglia d'uova: 4 uova 300 gr di farina 00 150-200 gr. di farina di semola di grano duro rimacinata 1 cucchiaino d'olio 2 cucchiai di doppio concentrato di pomodoro Nel vaso del robot mettete le carni, il lesso di manzo e pollo spezzettato e privato di ossa, pelle e grasso, l'arrosto a fette o pezzi, e azionate alla max potenza finché non avrete ottenuto un impasto omogeneo. Soffriggete in una padella antiaderente il burro e il sughetto dell'arrosto con lo scalogno tritato fine, l'aglio pelato e privato del germe e quando caldo aggiungete gli spinaci lessati passati al mixer. Aggiungete il dado, sale e pepe e lasciate cuocere scoperto per una decina di minuti a fuoco vivace, mescolando di tanto in tanto. Aggiungete quindi il mix di carni e amalgamate bene e lasciate cuocere per 10 minuti a fuoco basso, coperto, aggiungendo eventualmente un goccino d'acqua o brodo. http://www.molinochiavazza.it/ 150 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Alla fine dovrete ottenere un ragù molto asciutto, se necessario lasciate asciugare a fuoco vivace ancora qualche minuto sempre mescolando. Lasciate intiepidire e aggiungete 1 tazza abbondante di parmigiano reggiano e una grattatina di noce moscata. Assaggiate se vi sembra equilibrato come sapore, altrimenti aggiungete altro parmigiano. Mettete le 2 farine a fontana sulla spianatoia, aggiungete le uova, l'olio e il doppio concentrato, diluito con un goccino d'acqua, e impastate fino ad ottenere una palla liscia e soda. Se necessario aggiungete altra farina 00 e lasciate riposare la pasta coperta con pellicola per evitare che si asciughi. Otterrete una palla di color rosa salmone. Una volta pronto pesto e sfoglia tiro con la macchinetta 1 sfoglia, partendo dal foro più largo riducendo via via fino al penultimo, infarinando la sfoglia, ma non troppo. Infarino con la semola bene bene lo stampo per i ravioli, vi stendo la sfoglia allargandola e premendo leggermente per adattarla ai fori, distribuisco abbondante pesto nei fori, considerate palline grosse come nocciole. Stendo la 2° sfoglia allo stesso modo della precedente e delicatamente la posiziono sopra l'altra. Con la pressione delle dita, leggermente, sigillo i ravioli e rendo evidenti i loro contorni, poi, con decisione rovescio lo stampo sulla spianatoia infarinata, in modo da trasferire la sfoglia ripiena sull'asse, e sul tracciato fatto con le dita passo la rotellina e divido i ravioli. Sigillo poi con la pressione delle dita 1 a 1 tutti i ravioli e li rifilo. Li trasferisco su un vassoio, sopra ad un foglio di carta forno, e quando ne ho preparati abbastanza li metto in freezer a congelare. Una volta congelati li raccolgo in sacchettini da freezer. http://www.molinochiavazza.it/ 151 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Mezzelune ai carciofi in fonduta Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Adoro i carciofi ed era da molto tempo che non li cucinavo così ieri sera sono stati protagonisti del bis di primi!!! La preparazione non è complessa, ma come tutte la pasta fresca ripiena richiede il suo tempo. Li ho serviti con una fonduta di brie a cui ho unito speck rosolato e noci, un poco di panna per legare, il tutto passato al mixer per renderlo una crema. Ingredienti per 2 persone: Per il condimento: 60 gr.di Brie latte intero sale e pepe 1 fettina di speck tritato vino bianco secco 4-5 noci sgusciate panna da cucina Per le mezzelune: 4-5 cuori di carciofo (surgelati) 1 pezzo di luganega (10 cm.) 2 cucchiai di ricotta 3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato sale e pepe dado prezzemolo olio evo vino bianco secco 4 uova 300 gr. circa di farina 00 100 gr. di farina di semola di grano duro rimacinata Per il condimento il procedimento è semplice e veloce. In una ciotola che possa andare in microonde mettete il brie a pezzettoni (io lascio anche un po' di crosta) con 2 dita di latte, un pizzico di pepe e sale. Passate in microonde, coperto con pellicola, ma non sigillato, alla minima potenza per 2 minuti, poi controllate e mescolate. Se non è abbastanza sciolto ripetete il riscaldamento. (se non avete il microonde potete fondere il formaggio a bagnomaria). In un padellino antiaderente fate stufare lo speck tritato con un goccio di latte insieme a 2 noci tritate, poi sfumate con vino bianco, lasciate asciugare per qualche minuto http://www.molinochiavazza.it/ 152 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta a fuoco vivace, sempre mescolando. Riunite formaggio, speck e un cucchiaio di panna da cucina nel vaso del minipimer e riducete il tutto a crema. Rimettete nel padellino antiaderente, aggiungete le noci rimaste tritate grossolanamente e quando saranno quasi cotti i ravioli scolateli direttamente nel sugo e terminate la cottura mantecandoli bene. Per i ravioli, la sfoglia d'uova potete prepararla prima e lasciarla riposare coperta con pellicola. Impastate le uova con 1 cucchiaino di olio e le due farine aggiungendo eventualmente altra farina, se necessaria, fino ad ottenere una palla elastica e soda, ma non troppo asciutta. Lessate in acqua salata con dado i carciofi (conservate l'acqua di cottura può servire successivamente) poi rosolateli in padella con lo scalogno tritato fine e un filo d'olio evo, aggiungete la luganega sbriciolata, sfumate con abbondante vino bianco, aggiustate di sale e pepe, spolverate di prezzemolo tritato, aggiungete eventualmente un po' d'acqua di cottura dei carciofi e lasciate cuocere coperto per 15 minuti a fuoco basso, poi fate asciugare e rosolare. Aggiungete quindi la ricotta e il parmigiano, amalgamate bene il tutto poi passate al mixer finché non otterrete un pesto. Assaggiate e regolate di sale e pepe, se necessario aggiungete altro formaggio grattugiato, deve risultare come sempre molto saporito perché poi perde di sapidità in cottura. Tirate come sempre, poca sfoglia alla volta, con la macchinetta per tirare la sfoglia dal foro più largo fino al penultimo, ripassandola più volte per foro e aggiungendo eventualmente altra farina in modo da ottenere una sfoglia elastica ma sufficientemente umida. Dividetela in rettangoli di 12-15 cm. di lunghezza e posizionate agli angoli di tutti i quadrati 1/2 cucchiaino di ripieno, poi ripiegate la pasta sul ripieno e sigillate bene. Con l'apposito tagliapasta ricavate le mezze lune, altrimenti utilizzate un bicchiere dal bordo sottile. Chiudeteli prima tutti, così la pasta non vi si secca, poi uno alla volta sigillate bene il bordo con la pressione delle dita e rifilateli con la rotellina. Una volta terminato il pesto cuocete, in abbondante acqua salata, quelli che vi servono, gli altri congelateli, e poi scolateli al dente direttamente nella padella del sugo. Saltate qualche minuto per completare la cottura e insaporire bene, spolverate infine con prezzemolo tritato. http://www.molinochiavazza.it/ 153 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Caramelle di Piccione in salsa piccante di Peperone Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Ingredienti per 2 persone: Per il condimento: 1/2 peperone rosso o giallo 1/2 scalogno 2 cucchiai di passata di pomodoro basilico tritato peperoncino secco dado vino bianco secco olio evo panna da cucina Per le caramelle: 1 piccione 1 fetta di prosciutto di praga cognac dado mix di verdure per soffritto olio evo burro farina sale e pepe latte 3 spicchi d'aglio 1 bacca di ginepro 1 chiodo di garofano rosmarino salvia 1 fetta di prosciutto di Praga 1 tazza di parmigiano reggiano grattugiato 100 gr. di spinaci lessati 1/2 scalogno prezzemolo tritato sale e pepe 4 uova 300 gr. di farina 00 200 gr. di farina di semola di grano duro rimacinata 1 cucchiaino d'olio Per il condimento. Il sughetto ai peperoni è molto semplice e veloce da preparare. In un padellino antiaderente fate soffriggere lo scalogno tritato con un filo d'olio evo, aggiungete il peperone lavato e tagliato a listarelle, fate rosolare e sfumate con abbondante vino bianco, aggiungete un pizzico di dado, sale e pepe la passata di pomodoro, il basilico tritato e peperoncino a piacere. http://www.molinochiavazza.it/ 154 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Lasciate cuocere coperto per 10 - 15 minuti poi fate asciugare a fuoco vivace e passate il tutto al mixer aggiungendo 2 cucchiai di panna da cucina. Rimettete in padella e quando avrete quasi cotto le caramelle scolatele direttamente nel sughetto e completate la cottura facendo insaporire bene. Per le caramelle. Brevemente vi spiego come preparare il piccione arrosto per il ripieno: la notte prima lo lascio marinare con 2 cucchiai di mix di verdure tritate per soffritto, 1 spicchio d'aglio pelato e tagliato a metà e le varie spezie, ricoprendo completamente di latte. Nella pentola a pressione (se non l'avete utilizzate una casseruola antiaderente e raddoppiate i tempi di cottura) fate soffriggere nel burro e olio 2 cucchiai di mix di verdure e 1 spicchio d'aglio pelato e privato del germe, aggiungete il prosciutto di Praga tritato, (tranne un pochino con cui farcirete il piccione) e racchiusi in una garza un rametto di rosmarino e 2-3 foglie di salvia, e i fegatini e il cuore tritati. Lavate a asciugate il piccione togliete la pelle, tranne che sulle cosce, inserite all'interno un pochino di prosciutto tritato e 1/2 dado, infarinatelo leggermente e aggiungetelo al soffritto, rosolate un pochino e poi sfumate con abbondante cognac. Aggiungete sale e pepe e 1/2 dado, 1 bicchiere di latte e 1 di acqua, chiudete con il coperchio e lasciate cuocere 1 ora da quando inizia a fischiare. Al termine aprite e controllate la cottura, lasciate quindi asciugare a fuoco vivace. Se volete potete tenere da parte i petti e le coscette da mangiare come secondo, altrimenti disossatelo e raccogliete tutta la carne e il sughetto. In un padellino antiaderente fate soffriggere con 3 noci di burro lo scalogno tritato fine e aggiungete gli spinaci precedentemente lessati in brodo di dado e tritati, regolate di sale e pepe. Lasciate cuocere una decina di minuti a fuoco vivace finché saranno ben asciutti e rosolati. Mettete tutto nel vaso del robot, la carne e il sughetto, gli spinaci, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, e il parmigiano reggiano. Azionate alla max potenza e riducete in crema. Assaggiate e aggiustate di sale e pepe. Preparate la sfoglia d'uovo,tenendo da parte 1 albume e tirate poca alla volta, con la macchinetta per tirare la sfoglia, dal foro più grande fino al penultimo, ripassando più volte aggiungendo eventualmente altra farina. Tagliate la sfoglie a rettangoli, dividendo a metà nel senso della lunghezza la sfoglia poi trasversalmente ricavando rettangoli di 5 cm. di lato. Distribuite in ognuno 1 cucchiaino di pesto, e richiudete ognuno 'a caramella' sigillando bene con un po' d'albume e assottigliando e rifilando le due estremità per eliminare la sfoglia in eccesso. Dovrete ottenere delle caramelle di 3 cm di lunghezza più o meno e alle estremità i 2 fiocchetti proporzionati. Portate ad ebollizione l'acqua salata e cuocetevi le caramelle, scolatele al dente direttamente nel padellino del sugo, e portate a cottura mescolando. I ravioli che vi restano passateli subito in congelatore, così li avrete pronti per ogni occasione. http://www.molinochiavazza.it/ 155 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ravioli di pasta di patate Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Ho utilizzato la pasta degli gnocchi di patate a mò di sfoglia e ho ricavato dei ravioli, farciti però con un ripieno 'leggero', per non coprire il sughetto d'anatra, che, essendo in 'in bianco', quindi abbastanza delicato, andava valorizzato. E ho pensato ad un cuore di formaggio fondente, tipo scamorza affumicata e brie. Ingredienti: 3 patate medie 1 uovo farina 00 sale e pepe noce moscata 4 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato scamorza affumicata tagliata a cubettini brie tagliato a cubettini eventualmente altri formaggi a pasta molle e filanti sugo a piacere che ben si abbini al cuore di formaggio fondente http://www.molinochiavazza.it/ 156 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Il procedimento è il medesimo degli gnocchi di patate, si aggiunge però altra farina e si lavora come una sfoglia di pasta all'uovo, utilizzando la macchinetta per la sfoglia o il mattarello per stendere la pasta. Dovete quindi lessare le patate, io, come al solito, le pelo e cuocio in microonde, con un dito d'acqua e un pizzico di sale, coprendo con pellicola, senza sigillare, a media potenza, per 10 minuti circa. Sulla spianatoia disponete un po' di farina, il formaggio grattugiato, un cucchiaio scarso di sale fino, abbondante noce moscata e una spolverata di pepe. quindi con l'apposito attrezzo magico schiacciatevi sopra le patate bollenti. Cominciate ad impastare e appena si sono intiepidite le patate, aggiungete l'uovo, continuate ad impastare, aggiungendo la farina necessaria per ottenere una palla elastica e abbastanza asciutta. Tiratela con la macchinetta fino ad ottenere una sfoglia alta 3-4 mm, non sottilissima, e resterà bagnata come per l'impasto degli gnocchi. Distribuitevi sopra il formaggio a cubetti. Preparate una seconda sfoglia e ricoprite la precedente, sigillate bene intorno ai cubetti di formaggio e ritagliate i ravioli con le 'formine da biscotti' delle forme che preferite. Ne ho preparati un po' e li ho disposti su un vassoio, rivestito di carta forno, ben infarinati e passati in freezer subito. La cottura è come per gli gnocchi: tuffateli nell'acqua bollente salata e lasciate che ritornino a galla. Lasciateli 2-3 minuti a galleggiare, poi scolateli direttamente nella padella del sughetto e fate insaporire bene per 2-3 minuti a fuoco vivace. http://www.molinochiavazza.it/ 157 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Galletti e Tagliolini Blogger: Molly Blog: http://mollyincucina.blogspot.com Io avrei pensato di far sposare questi meravigliosi galletti, che ho raccolto in queste settimane, con salsiccia di cinghiale e un velo di panna, per poi condire sottili tagliolini preparati al momento. Ingredienti (per 4-6 persone): Per il sughetto: circa 200 gr.di galletti freschi puliti 2 salsicce di cinghiale piccole (sostituibili con quelle di maiale) 1 scalogno tritato finissimo 2 spicchi d'aglio olio evo http://www.molinochiavazza.it/ sale e pepe vino bianco per sfumare 4 cucchiai di passata di pomodoro panna da cucina Per i tagliolini: 3 uova 100 gr. farina di semola rimacinata 200-300 gr.di farina 00 1 cucchiaino di olio 158 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Per il sughetto. Se riuscite a procurarvi i galletti, puliteli accuratamente e tagliateli a pezzettini. Scaldate nella casseruola un filo d'olio, aggiungete i funghi e l'aglio pelato e privato del germe e lasciate che perdano tutta l'acqua a fuoco vivace. Scolate i funghi e l'aglio, gettate la loro acqua di vegetazione, senza sciacquare la casseruola versatevi un'altro filo d'olio, aggiungete la salsiccia pelata e sbriciolata e lo scalogno e fate soffriggere a fuoco vivace, aggiungete i funghi con l'aglio, sfumate con abbondante vino bianco secco. Aggiungete la passata, spolverate di sale e pepe, coprite e lasciate cuocere a fuoco lento per un'oretta circa, controllando di tanto in tanto che non si asciughi troppo. A fine cottura aggiungete 2-3 cucchiai di panna da cucina (anche in questo caso sempre secondo le vostre preferenze) e tenete in caldo fino al momento di scolare la pasta. Per i tagliolini. Si prepara la sfoglia impastando le uova con la farina e l'olio aggiungendone se necessario, fino ad ottenere una palla soda ed elastica, copritela con pellicola e prelevatene poca per volta per tirarla con la macchinetta per la sfoglia, partendo dal foro più largo fino ad arrivare all'ultimo, aggiungendo la farina via via necessaria e ottenendo alla fine una sfoglia sottilissima. Tirate tutta la sfoglia e dividetela in lunghe strisce e solo quando sarà ben asciutta, arrotolate a sigaro ogni pezzo ben infarinato e con un coltello ben affilato tagliate a striscioline di 3-4 mm di spessore per formare i tagliolini, stendeteli sulla spianatoia e lasciateli seccare bene. A questo punto non resta che portare ad ebollizione abbondante acqua salata e cuocere i tagliolini, finché non ritornano a galla. Essendo sottilissimi sono sufficienti pochi minuti di cottura. Scolate quindi direttamente in una padella dove avrete riscaldato il sughetto e saltate i tagliolini a fuoco vivace per insaporirli bene. http://www.molinochiavazza.it/ 159 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta I Tortelli Cremaschi Blogger: Germana Blog: http://laterradeiviolini-germana.blogspot.com Questi tortelli giocano su un binomio: si tratta di un incontro tra il dolce del ripieno con il salato della pasta, un dualismo tipico della cucina regionale italiana risalente all'epoca romana. Crema é una ridente cittadina in provincia di Cremona, che ha sempre avuto un rapporto un po' "distaccato" dal capoluogo, da rasentare quasi un sano campanilismo. Fatta questa premessa, tornando alla ricetta dei tortelli devo dire che l'origine di questo piatto é difficile. Sembra che abbia avuto sviluppo durante la dominazione di Venezia. A supporto di questa ipotesi ci sono almeno due fattori: - é quasi esclusivamente un piatto tipico dei paesi della diocesi di Crema, cioè di tutte quelle località dell'antica provincia veneto-cremasca - il ripieno di spezie, provenienti dai commerci dell'oriente, sui quali i veneziani avevano un netto predominio. Il ripieno é molto particolare, che forse piace solo a noi, credo però che una volta nella vita si potrebbe provare. Ingredienti per 8/10 persone: Per la sfoglia: 1000 g di farina 0 2 uova acqua tiepida q.b. Per il ripieno: 500 g di amaretti Gallina (quelli scuri) 200 g di grana grattugiato 80 g di uvetta ammollata http://www.molinochiavazza.it/ 50 g di cedro candito 1 mostaccino (biscotto speziato) 2 mentine (caramelle dure) 1/2 bicchiere di Sambuca 1 uovo una grattata di cioccolato fondente (a piacere per ammorbidire il gusto) Per condire: ottimo burro qualche foglia fresca di salvia poco brodo 160 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Versate in una terrina gli amaretti pestati, il cedro, l'uvetta ammollata ed asciugata, il mostaccino pestato, il grana, le mentine,il cioccolato grattugiato, l'uovo, il Sambuca, se l'impasto risultasse un po' asciutto aggiungere un goccio di brodo. Fate riposare il ripieno una giornata nel frigorifero. Il giorno seguente preparare la sfoglia come di consueto e fatela riposare almeno un'ora. Tiratela poi sottile (penultimo buco dell'Imperia) e con un bicchiere o coppa pasta tagliate dei dischetti di 8 cm di diametro, distribuite il ripieno e chiudete pizzicando il bordo tra il pollice e l'indice tre volte o quattro volte.( noi li chiamiamo a cresta di gallo perché in effetti la ricordano). Cuoceteli in acqua salata avendo cura di mescolare. Un consiglio per gustarli meglio: scolate i tortelli in una terrina (noi in dialetto la chiamiamo bàsgia) alternando strati di tortelli con una spolverata di grana ed il burro crudo a tocchetti. Coprite per un minuto e servite nei piatti con alcune foglie di salvia fresca. Questi tortelli, sono la "risposta" ai Marubini, tipici della città di Cremona. I tortelli sono il piatto della domenica delle feste religiose più importanti, delle sagre paesane e dei matrimoni. In effetti sono un po' laboriosi, ma nella nostra mentalità le feste sono "sacre" e bisogna onorarle esclusivamente con i piatti della tradizione. http://www.molinochiavazza.it/ 161 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta La pasta e fagioli della Domenica Blogger: Daniela Blog: http://danieladiocleziano.blogspot.com La pasta e fagioli è forse uno dei piatti poveri più conosciuti della tradizione culinaria italiana, a tal punto che ne esistono diverse varianti in differenti regioni del nostro paese. La tradizione di questo piatto è molto radicata in Veneto ed anche nella mia regione possiamo trovare diverse varianti e rivisitazioni della ricetta. Per secoli i fagioli sono stati considerati alimento delle classi povere, alternativo alla carne, ed in particolare qui in Veneto i fagioli hanno permesso la sopravvivenza delle popolazioni povere e le hanno salvate dalle carestie e dalle malattie come la pellagra, grazie al loro alto contenuto di proteine. Nelle famiglie povere i fagioli erano il cibo quotidiano e venivano propinati in tutte le salse: fagioli conditi con la cipolla e il lardo, fagioli con il radicchio, fagioli con il pomodoro, polenta con i fagioli, minestra di fagioli, pasta e fagioli ecc. Avete presente la scena tratta dal film Forrest Gump e in particolare il dialogo in cui Bubba illustra a Forrest la storia della sua famiglia e le numerose qualità e ricette preparate con i gamberi? Qui’ in Veneto, nel periodo dopoguerra, era praticamente la stessa cosa, solo che ad avere innumerevoli proprietà erano appunto i fagioli. Anche nei giorni di festa dunque il menù era a base di fagioli, solo che in questa occasione venivano preparati con un gran cura, e con i migliori ingredienti a disposizione. Ecco quindi la ricetta della pasta e fagioli della domenica:“tajadee coi fasioi” (tagliatelle con i fagioli). Durante la settimana la pasta e fagioli veniva preparata con i fagioli borlotti, oppure con i fagioli all’occhio, nei giorni di festa si usavano i fagioli del papa o di Lima e solo in rarissime occasioni i fagioli bianchi di Spagna; inoltre per insaporire i fagioli durante http://www.molinochiavazza.it/ 162 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta la settimana si aggiungevano delle ossa di maiale con le cotiche, alla domenica invece si aggiungevano delle ossa di vitello. Nei giorni lavorativi la pasta impiegata erano dei maccheroncini “subiotini” alla domenica invece la pasta si preparava in casa: ”le tajadee”. Quando si parla di fagioli e ci si trova in Veneto è d’obbligo parlare dei fagioli di Lamon, un comune in provincia di Belluno, famoso in tutto il mondo per la produzione dei suoi fagioli. Delle quattro varietà dei fagioli tipici di Lamon, i fagioli del papa (varietà Calonega, vedi foto) è quello che ha le dimensioni maggiori e il suo gusto ricorda molto quello della castagna. Oggi è probabilmente il meno coltivato , ed è difficile da reperire. Veniamo quindi alla mia ricetta di famiglia. Ingredienti per 4 persone: 300 gr di fagioli del papa 2 patate medie 1 osso carnoso di vitello 1 carota 1 gambo di sedano 1 gambo di sedano 1 cipolla bianca 1 rametto di rosmarino 1 foglia di alloro olio extra vergine di oliva Il tempo di idratazione di questi fagioli è superiore alla norma, devono essere lasciati in ammollo per almeno 15 ore. Poi si sciacquano sotto l’acqua corrente, si inseriscono in un tegame capiente con circa 3 litri di acqua, si aggiungono le patate, le carote , il sedano , 1/2 cipolla, rosmarino, alloro e l’osso di vitello. Devono cuocere per almeno 2 ore; se utilizzate la pentola a pressione il tempo si riduce notevolmente, circa 25 minuti. http://www.molinochiavazza.it/ 163 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta In un tegame capiente dal fondo spesso, fare un soffritto con ½ cipolla tritata molto fine, e pochissimo olio extra vergine di oliva, a fuoco molto dolce, perche la cipolla si deve solo imbiondire e non bruciare, poi spegnere il fuoco. Con il passaverdure (utilizzare la maglia sottile) passare i fagioli e porli in un tegame con il soffritto , aggiungere il sale e far cuocere sino a quando i fagioli avranno ottenuto la consistenza di una crema. Ed ora procediamo con la preparazione delle tagliatelle. Ingredienti per 4 persone: Per le tagliatelle: 200 gr. di Farina Miscela per pasta fresca Molino Chiavazza 2 uova biologiche qualche goccia di succo di limone biologico. un pizzico di cannella un pizzico di sale Setacciare con cura la farina sulla spianatoia e formare la classica fontana, e al centro formare un incavo, rompere le uova e versarle nell’incavo, con qualche goccia di linone, un pizzico di cannella ed un pizzico di sale. Sbattere le uova con una forchetta, quindi iniziare ad incorporare la farina con la punta delle dita, partendo dai bordi della fontana, continuate l’operazione carpendo di volta in volta un po’ di farina, in modo che lentamente le uova siano completamente assorbite. Lavorate con le mani il composto per alcuni minuti, avendo cura di cospargere di tanto in tanto la spianatoia con un poco di farina. Continuate in questo modo sino ad ottenere un composto sodo ed omogeneo , poi formate una palla avvolgetela nella pellicola e lasciatela riposare per 15 minuti circa. Dividete la pasta in pezzetti quindi passatela con l’apposita macchinetta allo spessore desiderato (nel mio caso n° 3). Lasciate asciugare la sfoglia per qualche minuto , quindi passatela nell’apposita bocca per tagliatelle. Fate asciugare le tagliatelle stendendole nello stendi pasta . Per questa ricetta le tagliatelle devono essere completamente asciutte. http://www.molinochiavazza.it/ 164 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Un tempo non tutte le massaie possedevano lo stendi pasta, quindi si ingegnavano con quello che avevano a disposizione. Ricordo che quando ero bambina, mi ero recata da una vicina di casa, e quando sono entrata nella sua cucina c’era una grande quantità di tagliatelle stese ad asciugare su dei manici di scopa in legno, ricordo ancora il mio stupore. Quando le tagliatelle non sono completamente asciutte, arrotolatele a forma di piccola matassa e lasciatele asciugare completamente. Ingredienti aggiuntivi della ricetta: olio extra vergine di oliva pepe nero in grani Sgretolate grossolanamente le tagliatelle con le mani (un pugnetto a persona è la dose che risulta dall’antica ricetta) e fatele cuocere nella crema di fagioli, mescolando spesso con cucchiaio di legno. Guarnire il piatto con un filo d’olio extra vergine di oliva, e una macinata di pepe nero. Formaggio Montasio stravecchio grattugiato, a piacere. Vino consigliato: Merlot rosè del Veneto Orientale. http://www.molinochiavazza.it/ 165 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Ciriole Ternane Con Gli Asparagi - li picchittini co' li sparaci Autore: Fiamma Ricetta pervenuta via mail Ricetta tipica umbra (Terni). E' una ricetta semplicissima da preparare e molto gustosa. La non regolarità nella lavorazione a mano di questa pasta ne garantisce la tenuta con il condimento. Ingredienti per 4 persone: farina 600 g acqua circa 280 g 2 spicchi di aglio 400g di pomodorini ciliegino 500 g di asparagi sale olio evo http://www.molinochiavazza.it/ 166 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Formate una fontana con la farina e versatevi a poco a poco l'acqua nel mezzo, aggiungete un pizzico di sale e impastate con le mani. Formate una palla con la pasta, continuando ad aggiungere acqua fino a renderla compatta ma sempre morbida e lavorabile. Togliete un pizzico di pasta alla volta e sfregatela in mezzo al palmo delle mani formando un piccolo vermicello. Poi passatela sulla spianatoia e continuate a sfregarla facendo scorrere le mani dal centro verso le estremità, allungandola come uno spaghetto. Formerete così le “ciriole”. http://www.molinochiavazza.it/ 167 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Tritate finemente i due spicchi di aglio e metteteli a soffriggere in una padella antiaderente con un filo di olio evo. Aggiungetevi poi gli asparagi dopo averli lavati, mondati della parte dura e tagliati a pezzettini. Aggiungete infine i pomodorini, lavati e tagliati in quattro. Quando gli asparagi e i pomodorini saranno ammorbiditi, fate scaldare una pentola di acqua, salatela e appena raggiungerà il bollore buttatevi le ciriole. Fate cuocere per circa dieci minuti (la cottura dipende dallo spessore che avrete dato alle ciriole in fase di preparazione). Scolate la pasta e fatela saltare nella padella con il condimento. Servite calde con una spolverata di parmigiano. Le varianti alla ricetta, rimanendo nella tradizione ternana sono: sugo di pomodoro e aglio semplice, sugo con i funghi, sugo di cinghiale. http://www.molinochiavazza.it/ 168 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta Orecchiette al sugo di pomodoro Autore: Michela Ricetta pervenuta via mail Orecchiette: CHE PASSIONE!!! Questo è uno dei piatti tipici della mia regione, la Puglia, dove da sempre si cucinano in molti modi. Le origini delle orecchiette sono abbastanza lontane nel tempo e dalla Puglia, infatti si sente parlare di questo tipo di pasta già nel Medioevo in Provenza(Francia). Anche la modalità di lavorazione era diversa da quella attuale perché si trattava di una pasta molto spessa e a forma di dischi, incavata al centro mediante la pressione del dito pollice: questa forma particolare ne facilitava l'essiccazione, e quindi la conservazione per fronteggiare i periodi di carestia. Sembra anche che ne venissero imbarcate grandi quantità sulle navi che si accingevano ad affrontare lunghi viaggi. E proprio grazie a questi lunghi viaggi le orecchiette giunsero fino alla Puglia e alla Basilicata. Ingredienti per 4 persone: 1 uovo 150 gr di semola di grano duro 250 gr di farina 2 cucchiai di olio e.v.o. acqua quanto basta Bisogna porre sulla spianatoia la farina e fare una fontanella al centro: al suo interno aggiungere l’uovo e l’olio cominciando ad impastare il tutto aggiungendo un po’ d’acqua. Lavorare la pasta per alcuni minuti fino ad ottenere un composto omogeneo e morbido. Lasciare riposare la pasta per un’ora circa, coprendola con un canovaccio. http://www.molinochiavazza.it/ 169 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/ Mani in Pasta A questo punto tagliamo la pasta a tocchetti, ricavando da ognuno di essi una sorta di serpentina che poi verrà suddivisa in piccoli cilindri che dovranno essere tutti, più o meno, della stessa grandezza. A questo punto possiamo realizzare l’orecchietta con una tecnica che non ha bisogno di utensili particolari, ma solo di una buona manualità che, ovviamente, si acquisisce con la pratica costante: prendiamo uno dei nostri piccoli cilindri di pasta e con il pollice trasciniamolo verso l’alto. A questo punto rovesciate la pasta su se stessa aiutandovi con la mano libera e otterrete, così, l’orecchietta. Una volta terminate lasciatele asciugare un po’ all’aria prima di cuocerle in acqua salata. Impiattate e servite con un buon sugo di pomodoro fresco e una spolverata di parmigiano e BUON APPETITO!!!!! http://www.molinochiavazza.it/ 170 http://cultura-del-frumento.blogspot.com/