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Via Miriam al pilastro Irene dell`Antimedale.
© www.ariadimontagna.net 10/11/2007 Via Miriam al pilastro Irene dell'Antimedale. Alberto in uscita dal tettino dell'ultimo tiro della via Miriam al pilastro Irene. Piacevolissima arrampicata autunnale, nel complesso divertente e con singoli passaggi impegnativi. Personalmente non capisco il motivo per cui tutte le guide di arrampicata che ho consultato non la considerino di bellezza almeno pari agli altri storici itinerari della parete: qui oltretutto la roccia non è ancora unta! Terminata la via, decidiamo si raggiungere la via Ferrata del Alpini e, tramite di essa, raggiungere la vetta principale del Medale. Da qui, per tornare a valle dal lato dell'Antimedale, seguiamo il sentiero segnalato che scende verso Ovest e, più in basso, si ricollega alla traccia di discesa che proviene dal termine delle vie dall'Antimedale. Antimedale - Via Miriam, 800 (Grigne) Regione: Gruppo montuoso: Dislivello: Tempo di percorrenza: Difficolta: Materiali: Lombardia Prealpi Orobie 200 3 h. 6a+ 2 mezze corde da 50 metri, 10 rinvii, qualche friend, cordini, fettucce, moschettoni, casco. Periodo migliore: Tutto l'anno a parte i mesi più caldi. La roccia asciuga molto velocemente. Sull'estrema destra della bastionata rocciosa dell'Antimedale, in corrispondenza di quel vago sperone che prende il nome di Pilastro Irene, si sviluppa questa poco frequentata via di arrampicata. Se da un lato la vicinanza alla battutissima via ferrata del Medale espone gli scalatori ad eventuali scariche di pietre, dall'altro la roccia per nulla unta (fatto molto strano per questo posto così vicino alla città) e la varietà e bellezza dei passaggi rendono questo itinerario comunque appetibile. L'importante è affrontare la via quando la ferrata non è molto affollata. Al termine dell'arrampicata, è possibile proseguire lungo la parete del Medale attaccando la via Brianzi o la vicina via Bonatti, oppure raggiungere i cavi della via ferrata e, tramite di essa, salire in vetta al Medale o scendere direttamente alla base della parete. Attacco Da Lecco seguire la vecchia strada per la Valsassina che passa per il rione di Rancio. In prossimità di uno stretto tornante verso destra, curvare a sinistra (indicazioni per il cimitero di Rancio) e parcheggiare dove possibile. Proseguire a piedi fino alla fine della strada e poi risalire la scalinata successiva (segnavia 52) che conduce sulla stradina sovrastante. Dopo un tornante la stradina diventa sterrata: poco oltre imboccare una scalinata sulla sinistra (indicazioni per "Ferrata Alpini del Medale") al cui termine si giunge presso una serie di reti protettive in caso di frane. Costeggiare le reti per alcune centinaia di metri tramite una comoda sterrata; in seguito, seguendo ancora le indicazioni per la ferrata, tagliare sul sentiero a destra che si addentra nel bosco. Più avanti il sentiero traversa una zona di ghiaioni e, procedendo a mezza costa, raggiunge la base del pilastro Irene e l'attacco della ferrata. Risalire la ferrata per una cinquantina di metri fino ad una cengia che si segue verso destra (tratto attrezzato). La cengia termina presso un comodo terrazzo alla base della parete su cui si sviluppa la via. Descrizione dell'itinerario 1° TIRO: 1 © www.ariadimontagna.net Vincere un diedro basale con piccole tacche, uscire a destra e proseguire più facilmente sino ad una difficile placca liscia. La placca si vince salendo in diagonale da sinistra a destra; al termine si sosta su comodo terrazzo (35 m, V e VI). 2° TIRO: Risalire la bella fessura successiva fin dove termina: con un passo delicato traversare quindi a destra andando in piena placca. Scalare la bellissima placca al cui termine si sosta su comoda cengia (30 m, V+). 3° TIRO: Un breve tratto facile ed appoggiato permette di raggiungere la base di un diedro verticale. Scalarlo direttamente ed uscire a destra, poi, per rocce più semplici, si arriva in sosta (25 m, IV+). 4° TIRO: Traversare orizzontalmente a destra su cengia fino alla base di un muro fessurata che si scala direttamente con bella arrampicata. Al termine si piega a sinistra e si attacca il difficile muro successivo restando inizialmente leggermente a destra (35 m, V e VI). 5° TIRO: Con un passo faticoso si supera un breve tratto verticale (possibilità di aggirare il passaggio a sinistra). Facili rocce gradonate conducono alla base di un diedro giallo verticale di roccia stupenda a gocce. Risalire il diedro fin sotto un tetto dove si sosta (30 m, V+, IV e 6a). 6° TIRO: Con un passo piuttosto difficile, uscire dal tetto a destra portandosi sull'aereo spigolo il prima possibile. Alcuni metri di rocce più semplici conducono verso una serie di brevi strapiombi che tuttavia si superano agevolmente su buoni appigli (25 m, VI e 6a+). 7° TIRO: Per roccette sfasciumate e vegetazione, risalire gli ultimi saltini andando a fare sosta sul cavo della via ferrata (40 m, II). 2