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Clay Shirky - Internet ti rende più intelligente

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Clay Shirky - Internet ti rende più intelligente
Internet ti rende intelligente?
di Clay Shirky
Articolo originale: Does the Internet Make You Smarter? - 4 giugno 2010, Wall Street Journal
I media digitali hanno reso la creazione e diffusione di testi, suoni e immagini
economica, semplice e globale. La maggior parte dei mezzi di comunicazione
accessibili al pubblico è oggi creata da persone che conoscono poco gli
standard professionali e le pratiche dei media tradizionali.
Invece, questi dilettanti producono flussi interminabili di mediocrità,
erodendo le norme culturali di qualità e accettabilità, e causando previsioni
sempre più allarmate di caos incipiente e collasso intellettuale.(PROBLEMA)
Ma, naturalmente, questo è ciò che accade sempre. Ogni aumento nella
libertà di creare o consumare informazione, dai libri tascabili a YouTube,
allarma le persone abituate alle restrizioni del vecchio sistema,
convincendole che i nuovi media istupidiranno i giovani. Questa paura risale
almeno all'invenzione dei caratteri mobili.
Mentre la stampa di Gutenberg si diffondeva in Europa, la Bibbia veniva
tradotta nelle lingue locali, consentendo l'incontro diretto con il testo; questa
diffusione veniva accompagnata da una marea di letteratura contemporanea,
in maggior parte mediocre. Le versioni in volgare della Bibbia insieme a
confusi scritti secolari alimentarono l'inquietudine religiosa e la confusione
civica, portando a sostenere l'opinione che la stampa, se non controllata,
avrebbe potuto portare al caos e allo smembramento della vita intellettuale
europea.
Queste affermazioni erano, naturalmente, corrette. La stampa alimentò la
Riforma protestante, che in effetti distrusse il potere della Chiesa paneuropea sulla vita intellettuale. Quello che i nemici della stampa del 16°
secolo non immaginavano, non potevano immaginare, era ciò che segue:
abbiamo costruito nuove regole per nuova e abbondante letteratura
contemporanea. Romanzi, giornali, riviste scientifiche, la separazione di
fiction e non-fiction, tutte queste innovazioni sono state create durante il
crollo del sistema degli amanuensi, e tutte ebbero l'effetto di aumentare,
anziché diminuire, il livello intellettuale e i risultati sociali.(TESI)
Per fare un esempio famoso, l'intuizione fondamentale della rivoluzione
scientifica fu la revisione tra pari (peer review), cioè l'idea che la scienza
fosse uno sforzo collaborativo che includeva la partecipazione e i feedback
degli altri.(ARGOMENTO 1) La peer review fu un istituto culturale che dava
la stampa per scontata come modo per distribuire rapidamente e
ampiamente i risultati della ricerca, ma che aggiungeva il tipo di vincoli
culturali che l'hanno resa importante.
Stiamo vivendo oggi un'analoga esplosione di capacità editoriale, in cui i
media digitali collegano oltre un miliardo di persone attraverso la stessa
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rete. Tale connessione globale ci permette di misurare il nostro surplus
cognitivo, i miliardi di ore l'anno di tempo libero che la gente istruita del
pianeta passa a fare cose che la interessano. Nel 20° secolo la maggior parte
di questo tempo è stato speso a guardare la televisione, ma il nostro surplus
cognitivo è così enorme che deviare anche una piccolissima frazione di tempo
dal consumo alla partecipazione può creare enormi effetti positivi.
(ARGOMENTO 2)
Wikipedia ha avuto l'idea della peer review e la ha applicata a volontari su
scala globale, diventando la più importante opera di riferimento in lingua
inglese in meno di 10 anni. Eppure, il tempo totale dedicato alla creazione di
Wikipedia, qualcosa come 100 milioni di ore di pensiero umano, gli americani
lo spendono ogni fine settimana solo a guardare gli annunci pubblicitari. E'
sufficiente solo un cambiamento frazionale in direzione della partecipazione
per creare notevoli nuove risorse educative. Allo stesso modo, il software
open source, creato senza il controllo gestionale dei lavoratori o la proprietà
del prodotto, è stato fondamentale per la diffusione del web.(ARGOMENTO
3) Ricerche su tutto, dalle supernove ai numeri primi, adesso vengono
attuate come giganteschi sforzi distribuiti. Ushahidi, la strumento di mapping
della crisi in Kenya inventato nel 2008, ora aggrega report popolari sulle
crisi di tutto il mondo. PatientsLikeMe, un sito web progettato per accelerare
la ricerca medica abilitando i pazienti a condividere pubblicamente le loro
informazioni sanitarie, ha riunito un gruppo di malati del morbo di Lou Gehrig
più ampio di quello aggregato da ogni agenzia farmaceutica, facendo appello
alla volontà condivisa di incrementare i progressi della medicina.
Naturalmente non tutto ciò a cui la gente è interessata costituisce un grande
progetto. Ogni volta che i media diventano più abbondanti, la qualità media
scende rapidamente,(ANTITESI) mentre i nuovi modelli istituzionali per la
qualità nascono lentamente.(CONFUTAZIONE) Oggi abbiamo i video più
divertenti del mondo disponibili online 24/7 su YouTube, mentre gli utilizzi del
surplus cognitivo potenzialmente in grado di cambiare il mondo sono ancora
prematuri tranne casi particolari.
Questo è sempre accaduto. Nella storia della stampa abbiamo avuto romanzi
erotici 100 anni prima di avere delle riviste scientifiche, e lamentele crescenti
riguardo alla distrazione che ciò comportava; un beneficiario della stampa
come Martin Lutero lamentava, "La moltitudine di libri è un grande male.
(ARGOMENTO 1AT) Non c'è limite a questa febbre per la scrittura." Edgar
Allan Poe, scrivendo in un periodo in cui molti nuovi libri venivano pubblicati,
concludeva: "La moltiplicazione enorme di libri in ogni ramo della conoscenza
è uno dei più grandi mali di questa età, dal momento che rappresenta uno
degli ostacoli più gravi all'acquisizione di informazioni corrette." La risposta
alla distrazione, allora come oggi, era la struttura sociale. La lettura è un atto
innaturale; non siamo più adatti evolutivamente a leggere libri piuttosto che
a usare il computer. Le società alfabetizzate lo diventano investendo risorse
straordinarie, ogni anno, per insegnare a leggere ai bambini. Ora tocca a noi
capire di quale risposta necessitiamo per dare forma al nostro impiego di
strumenti digitali.
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L'ipotesi di stupidità indotta dai mezzi digitali fa supporre che abbiamo fallito
nell'integrare le libertà digitali nella società a differenza di quanto avvenuto
nell'integrare l'alfabetizzazione. Questa ipotesi a sua volta si basa su tre
convinzioni: che il passato recente sia stata una gloriosa e insostituibile
ondata di realizzazione intellettuale; che il presente sia caratterizzato solo da
roba stupida e non da nobili esperimenti; e che questa generazione di
giovani non riuscirà a inventare norme culturali che impieghino l'abbondanza
di Internet analogamente a quanto gli intellettuali del 17° secolo fecero per
la cultura della stampa.
Ci sono anche tre ragioni per ritenere che Internet alimenterà le conquiste
intellettuali della società del 21° secolo. In primo luogo, il passato roseo dei
pessimisti non era, a ben guardare, così roseo. Il decennio al quale i
pessimisti vogliono tornare è, per noi, il 1980, l'ultimo periodo prima che la
società avesse qualche significativa libertà digitale. Nonostante la frequente
genuflessione ai romanzi europei, in realtà abbiamo trascorso molto più
tempo a guardare "Il mio amico Arnold" che a leggere Proust, prima della
diffusione di Internet. La Rete, infatti, ripristina la lettura e la scrittura come
attività centrali nella nostra cultura.(ARGOMENTO 3)
Il presente è, come noto, caratterizzato da un sacco di artefatti culturali usa
e getta, ma la cosa bella di questo materiale usa e getta è che viene buttato
via. Il problema non è se c'è un sacco di roba stupida on-line, come c'è un
sacco di roba stupida nelle librerie. La questione è se ci sono oggi idee così
buone da sopravvivere nel futuro. Diversi iniziali utilizzi del nostro surplus
cognitivo, come il software open source, sembra che passeranno questa
prova. Il passato non era così d'oro, né il presente è così di cattivo gusto,
come suggeriscono i pessimisti, ma l'unica cosa di cui veramente vale la
pena discutere è il futuro. La nostra disgrazia, in qualità di generazione
storica, è di vivere la più grande espansione nella capacità espressiva nella
storia umana, una disgrazia poichè l'abbondanza distrugge molte più cose
della scarsità. Stiamo ora assistendo all'attacco rapido dei vecchi istituti
accompagnato dallo sviluppo lento e intermittente di alternative
culturali. Così come la necessità di istruzione fu una risposta alla stampa,
utilizzare bene Internet richiede nuove istituzioni culturali e non solo nuove
tecnologie.(CONCLUSIONI)
Si è tentati di volere PatientsLikeMe senza stupidi video, proprio come
potremmo desiderare riviste scientifiche senza romanzi erotici, ma non è così
che i media funzionano. Maggiore libertà di creare significa anche maggiore
libertà di creare materiale usa e getta, così come la libertà di indulgere nella
sperimentazione rende probabile la creazione di buoni nuovi prodotti
culturali. Non c'è un modo facile per attraversare una rivoluzione mediatica
di questa portata; il compito che abbiamo adesso è quello di sperimentare
nuovi modi di utilizzare un mezzo che è sociale, onnipresente ed economico,
un mezzo che cambia lo scenario distribuendo libertà di stampa e libertà di
riunione così come la più ampia libertà di parola.
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