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Unā Voce per San Giorgio

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Unā Voce per San Giorgio
www.corounavoce.it
Unā Voce per San Giorgio
«Unā Voce» è una locuzione latina che significa «in piena armonia». Questa
espressione rappresenta il legame tra i coristi ed il messaggio che il coro si propone
di trasmettere attraverso il canto.
«Unā Voce per San Giorgio», quale miglior titolo da dare a questo evento, che
nasce da un’idea condivisa «in piena armonia» dal Coro con i referenti ed il
personale dell’Ospedale di Riabilitazione «San Giorgio» di Ferrara di proporre, nella
circostanza e nello spirito del periodo natalizio, una esibizione che vuole lanciare un
messaggio universale di accoglienza e di pace, senza dimenticare, nel clima di
festività, chi soffre.
L’iniziativa è rivolta a tutta la cittadinanza, alla comunità civile e parrocchiale, ma in
particolar modo ai pazienti dell’Ospedale di Riabilitazione «San Giorgio» di Ferrara,
alle loro famiglie, agli operatori sanitari e del volontariato.
La manifestazione vuole richiamare l’attenzione sulla realtà delle persone colpite da
lesioni cerebrali a causa di incidenti stradali o malattia e sul lungo percorso di cura
per la ricostruzione della propria vita.
A queste persone ed ai loro cari sono rivolti i più sinceri auguri di un lieto Natale.
Grazie per esserci!
Un particolare ringraziamento del Coro Unā Voce va:
agli amici coristi di altre realtà
per aver contribuito alla realizzazione di questo evento
agli amici musicisti
per averci onorato della loro preziosa collaborazione
agli amici Antonella e Silvano
per la loro disponibilità ed il fattivo contributo
al Prof. Nino Basaglia, alla Dr.ssa. Susanna Lavezzi,
alla Dr.ssa. Maria Rita Magnarella e a tutto il personale
dell’Ospedale di Riabilitazione San Giorgio che hanno condiviso l’iniziativa
e contribuito all’organizzazione dell’evento nella Città di Ferrara
al Circolo “Amici della Musica”
per l’organizzazione dell’evento
in occasione del tradizionale concerto di Santo Stefano a Martellago
Il tuo contributo con un’offerta libera sarà devoluto a sostegno
dell’Ospedale di Riabilitazione “San Giorgio” di Ferrara
L’Homme Armé (L’uomo armato)
L’uomo armato deve essere temuto!
Ovunque è stato decretato che ogni uomo debba armarsi con una “cotta” di ferro.
Kyrie
Signore pietà
Cristo pietà
Signore pietà
Sanctus
Santo, Santo, Santo è il Signore Dio dell’Universo
I cieli e la terra sono pieni della Tua gloria
Osanna nell’alto dei cieli
Agnus Dei
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi
Agnello di Dio che togli i peccati del mondo, dona a noi la pace
Benedictus
Benedetto colui che viene nel nome del Signore
Osanna nell’alto dei cieli
Largo finale
Dio tergerà tutte le lacrime
e non ci sarà più morte, né dolore, né pianto, né ci sarà mai più pena
Lodate il Signore
Coro "Unā Voce"
Il coro polifonico Unā Voce è nato nel settembre 1987 a Olmo di Martellago (VE)
sotto la guida della Maestra Monica Barbiero ed è costituito da un organico di una
trentina di coristi accomunati dalla passione per la musica ed il canto.
Il coro ha curato la propria vocalità studiando con maestri e direttori come
Piergiorgio Righele, Roberto Spremulli, Clara Puorto, Erika Baechi, Maria Dal
Bianco, Dario Tabbia; ha inoltre affinato la presenza scenica sotto la direzione
dell´attore e coreografo Fabio Bonso.
Il repertorio spazia dalla polifonia sacra a quella profana con particolare interesse
per la musica rinascimentale e, soprattutto nell´ultimo periodo, anche per la musica
contemporanea.
Nel tempo il coro ha cercato di variare il modo di presentarsi al pubblico
proponendo non una semplice successione di canti, come avviene normalmente,
ma un insieme organico di testi, brani musicali e strumentali. Ogni concerto, sia
esso a tema sacro o profano, è un percorso artistico di canti, intermezzi strumentali,
di letture, riflessioni e parti recitate tratte da composizioni poetiche o di tradizione
popolare che si propone di comunicare, oltre al piacere per il canto, anche un
messaggio di valore più elevato.
Il coro ha preso parte a concerti e rassegne in Italia ed all’estero. Di particolare
significato la partecipazione agli oratori Tutto in Lui (di Omar Francescato) nel 2005
e Passio Domini Nostri Jesu Christi (di Don Mansueto Viezzer) nel 2007.
Dal 2005 il coro organizza la rassegna “Arena in Coro”, nell´Arena di Olmo di
Martellago.
Nel 2010 il coro ha vinto il 2º premio al Concorso Nazionale per Scholæ Cantorum
Enrico Martignon a Caltana (VE).
Il coro ha cantato nella messa celebrata in occasione della visita del papa
Benedetto XVI a Venezia, a maggio 2011
Monica Barbiero si è diplomata nel 1983 in organo e composizione organistica sotto
la guida del maestro S.Tonon presso il conservatorio di musica Benedetto Marcello
di Venezia dove ha poi conseguito il diploma di perfezionamento in Didattica della
musica e Musica liturgica prepolifonica. Ha frequentato vari corsi di
perfezionamento in direzione corale, vocalità, didattica organizzati dall’ASAC e
tenuti da nomi prestigiosi della coralità.
Ensemble Strumentale
Seconda Parte
L’ensemble strumentale costituito per questa occasione è composto da
valenti musicisti che operano nel nostro territorio, a livello nazionale ed
internazionale.
Brani tratti dall’opera “The Armed Man - A Mass for Peace” di Karl Jenkins
The Armed Man (L’Homme Armé)
Kyrie
Sanctus
Violino I°
Enrico Pizzati - Sara Baruzzo
Violino II°
Klodiana Lushka - Marianna Bolzonella
Violoncello
Silvia Pilla - Giovanni Cavallin
Ottavino
Maria Letizia Pizzato
Flauto traverso
Anna Barbiero - Sonia Dartora
Tromba
Giuliano Sabadin - Lorenzo Piran
Percussioni
Vanni Vespani - Andrea Dal Bianco
Organo
Fabrizio Mason
Agnus Dei
Benedictus
Largo finale a cappella
“The Armed Man” (sottotitolo “A Mass for Peace”: Una messa per la pace), è una
composizione per solisti, coro ed orchestra, del musicista gallese Karl Jenkins.
Nell’opera, scritta nel 1999, l’autore ha combinato all’interno della forma-base della
messa una molteplicità di poesia e prosa e un’ampia gamma di stili musicali che
riflettono la società globale in cui viviamo, nel tentativo di realizzare un lavoro che
avesse a che fare in modo totale con un tema di rilevanza ed interesse universale:
la pace.
“The Armed Man” prende il titolo dall’omonima e famosa chanson medioevale
L’homme armé. La maestria di Jenkins si rivela nell’utilizzo di questa melodia
destinata a propiziare il buon esito di una battaglia o a celebrarlo, trasformandola
nel prodromo di un percorso che, partendo da un’idea di guerra, di combattimento e
di contrapposizione, ci accompagna verso la conoscenza ed accettazione dell’altro
e del diverso, fino a convincerci che è meglio la pace.
Tra i brani in programma, tratti dall’opera, vi sono quelli della messa classica (in
latino), nella rivisitazione del compositore. La loro sequenza, così come prevista
nella composizione, non è tuttavia quella della liturgia classica: il Benedictus
collocato alla fine, anziché prima dell’Agnus Dei, diventa preghiera di
ringraziamento dopo le invocazioni di perdono (Cristo abbi pietà di noi) e di pace
(dona a noi la pace).
Con tali brani l’opera porta un omaggio alla tradizione cristiana ed offre un
particolare tributo, nel Christe Eleison del Kyrie, ad una famosa messa composta
da Palestrina nel XVI secolo, autentico gioiello del repertorio musicale italiano.
Un corale “a cappella” conclude la composizione con l’affermazione dal Libro delle
Rivelazioni che assicura che un cambiamento è possibile, che dolore e pena
possono essere sconfitti: “Dio tergerà tutte le lacrime. E non ci sarà più morte, né
dolore, né pianto, né ci sarà più pena”.
Angels’ Carol (La carola degli Angeli)
Avete sentito il canto delle voci degli angeli
risuonare così melodioso, così cristallino?
Avete visto la stella brillare luminosa,
segno di Dio che Cristo, il Signore, è qui?
Avete sentito la notizia che (gli Angeli) portano dal cielo
agli umili pastori che hanno aspettato così a lungo?
Gloria nell’alto dei cieli!
Ascoltate gli Angeli intonare la loro canzone di gioia.
È venuto in pace, nell’immobilità dell’inverno,
come una nevicata nella notte calma.
Porta la gioia come il sole al mattino,
riempiendo il mondo di splendore e di luce.
Porta amore, poiché è figlio di Maria.
In una piccola stalla lo abbiamo visto nascere.
Gloria nell’alto dei cieli!
Ascoltate gli Angeli cantare: “Pace in terra”
Porterà nuova luce nell’oscurità del mondo
come una stella splendente e luminosa su nel cielo.
Porterà nuova speranza alle nazioni in attesa.
Quando verrà a regnare in purezza e amore.
Lasciate che la terra gioisca alla venuta del Salvatore.
Lasciate che i cieli si uniscano in canto al gioioso mattino.
Gloria nell’alto dei cieli!
Ascoltate gli Angeli cantare: “Cristo è nato”.
The Huron Carol (La carola degli indiani Uroni)
Era il tempo della luna d’inverno, quando tutti gli uccelli erano già migrati,
che Manitù mandò al loro posto cori di Angeli.
Davanti alla loro luce le stelle sembravano offuscate
e il cacciatore errante sentiva l’inno:
“Gesù, il vostro Re, è nato nella gloria dei cieli”.
In un ricovero di rami spezzati fu trovato il dolce Bambino,
uno stracci di pelle di coniglio avvolgeva la sua bellezza.
Ma mentre i cacciatori pellerossa si avvicinavano,
il canto degli Angeli risuonava forte nei cieli.
“Gesù, il vostro Re, è nato nella gloria dei cieli”.
O bambini della foresta libera, o figli di Manitù,
il Bambino Santo della terra e dei cieli è nato per voi.
Venite, inginocchiatevi davanti al Bambino splendente
che porta bellezza, pace e gioia.
“Gesù, il vostro Re, è nato nella gloria dei cieli”.
Prima Parte
Ring, Christmas Bells (Carola Ucraina)
Medley
Tu scendi dalle stelle (Arm. D. Stella)
Ninna nanna a Gesù Bambino (A. Cericola)
Piccola Canta di Natale (B. De Marzi)
Stille Nacht (F. Gruber)
Child in a manger (J. Rutter)
Angels’ Carol (J. Rutter)
The Huron Carol (R. B. Anderson)
La musica ha da sempre accompagnato l'uomo, soprattutto nel celebrare festività di
vario tipo. Anche il Natale non sarebbe lo stesso senza le tanto famose quanto
apprezzate melodie natalizie, in grado di farci entrare nel vero spirito della festività.
Per quanto possa sembrare strano, le radici di questi famosi canti risalgono a
migliaia di anni fa, quando l'essere umano, nel vedere arrivare l'inverno, cercava
d'ingraziarsi le varie divinità al fine di poter vedere nuovamente la luce.
Quest'usanza, nata sotto il segno del paganesimo, divenne poi cristiana con
l'istituzione stessa del Natale e, più precisamente, nel 129 d.C. quando venne
proposto il canto "Inno dell'angelo" nel corso della messa del 25 dicembre a Roma.
Successivamente, tanti furono i compositori che scrissero cantici natalizi,
prevalentemente in latino, creando vari disagi nella popolazione meno colta. Disagi
che vennero poi risolti da San Francesco D'Assisi e dai suoi Presepi Viventi, dove
gli attori raccontavano la storia della natività attraverso canti, per lo più in lingua
volgare. In seguito i canti di Natale attraversarono periodi di varia popolarità, piccoli
cori aiutarono la fama di questa tradizione intonando le tante canzoni natalizie per
le strade, portando sempre più persone ad associare queste melodie al Natale.
Ovviamente, il passo tra i canti più antichi e quelli più moderni fu breve: in poco
tempo, infatti, vari autori si misero in gioco e crearono canzoni tuttora famose. I
canti di Natale, in quanto canti corali, sono in genere espressione di profondi
sentimenti e, per le modalità di esecuzione e contenuti, affinano lo spirito e
rinforzano i valori religiosi e popolari. In qualche caso possono più semplicemente
avere caratteristiche di motivetti che comunque riconducono al clima di gioiosità e
letizia del periodo natalizio, ma se una bella canzone può rendere migliore un'intera
giornata, chissà cosa può fare in una festività importante come il Natale!
Ring Christmas Bells (Suonate campane di Natale)
Piccola canta di Natale
Suonate campane di Natale, suonate festosamente,
dite al mondo che Gesù è nato!
Proclamate ad alta voce, all’unisono, la lieta novella.
Accogliete il Signore!
Suonate campane di Natale, suonate lontano e vicino,
la nascita di Gesù è avvenuta.
Portate la notizia a vecchi e giovani, divulgatela in ogni lingua.
Suonate campane di Natale, suonate forte e a lungo,
diffondete e ripetete il vostro dolce messaggio.
Venite o voi tutti, unitevi al canto,
ripetete la storia raccontata dallo scampanellio.
Suonate campane di Natale, suonate in tutta la terra,
raccontate la lieta novella della nascita di Gesù.
Le stele in zielo passa piano piano e nelle case scure ancor se sogna.
Ghe xe soltanto sveja ‘na zampogna, che riva dal passato, de lontano.
Natale che passa, Natale che viene, volemose bene.
Una anno che viene, un anno che va, tarillallallera, tarillallarà.
Tu scendi dalle stelle
Tu scendi dalle stelle, o Re del cielo,
e vieni in una grotta al freddo, al gelo.
O Bambino mio divino, io ti vedi qui a tremar,
o Dio beato! Ah! Quanto ti costò l’avermi amato.
Ninna nanna a Gesù Bambino
O pastori veglianti correte! O fratelli: sentite, vedete?
In questa notte, a mille, a frotte,
scendono gli Angeli nella capanna a cantare la ninna nanna.
Ninna nanna, o dolce amor, Bambinello Redentor,
dormi, dormi o mio Signor, nella culla del mio cuor.
Stille Nacht (Notte silenziosa)
Notte silenziosa, notte Santa
Tutto dorme,
solo i Santi sposi (Maria e Giuseppe) vegliano.
Delizioso Bambino dai riccioli d’oro, dormi nella quiete celeste!
Notte silenziosa, notte Santa
O Figlio di Dio,
come sorride soavemente la tua bocca divina,
giacché, con la tua nascita, è scoccata per noi l’ora della salvezza, o Cristo!
Child in a manger (Il bimbo nella mangiatoia)
Il Bimbo nella mangiatoia, Gesù nostro Salvatore,
nato da una vergine umile e santa, mandato dal cielo, viene qui in gloria.
Narrate la lieta storia, date il benvenuto al bambino.
Pastori, levatevi ora, andate alla mangiatoia, cercate dove giace il bambino Gesù.
Offritegli il vostro dono, inginocchiatevi di fronte a Lui,
lodatelo e adoratelo, non siate timorosi.
Uomini saggi, venite a cercarlo, è Cristo, il nostro Redentore.
Venite a Betlemme guidati da una stella,
offritegli i vostri doni: oro, incenso e mirra; offerte preziose portate da lontano.
Lodate Cristo bambino, lodate sua madre.
Gloria a Dio nostro Padre in cielo.
Gli angeli intonano canti di gioia,
salutano il bimbo nato dall’amore di Dio.
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