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La prima guerra mondiale…

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La prima guerra mondiale…
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
cinema
letteratura
stampa
d’epoca
LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Ma anche…
canti di guerra
diari di guerra
LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I
CANTI DI GUERRA
Scena finale di «Orizzonti di
Gloria» (di Stanley Kubrick.
La canzone si intitola «Der
Treue Husar»
Enrico Ruggeri,
Lettera dal fronte
(Ta-pum)
Il testamento
del capitano
La canzone del Piave
Ta pum
LA PRIMA GUERRA MONDIALE E I
CANTI DI GUERRA
PRIMA GUERRA MONDIALE E
LETTERATURA
Addio alle armi (A Farewell to Arms) è un
romanzo dello scrittore statunitense Ernest
Hemingway, pubblicato nel 1929.
Il romanzo, parzialmente basato su
esperienze personali dello scrittore (che
negli ultimi mesi della prima guerra
mondiale aveva prestato servizio come
conducente di ambulanze nella Croce
Rossa Americana, era stato ferito e aveva
avuto un rapporto affettivo con una
infermiera
americana,
Agnes
von
Kurowsky), racconta una storia di amore e
di guerra che si svolge in Italia prima,
durante e dopo la battaglia di Caporetto.
PRIMA GUERRA MONDIALE E
LETTERATURA
Niente di nuovo sul fronte occidentale
(titolo originale Im Westen nichts Neues) è
un romanzo autobiografico scritto nel
1929 da Erich Maria Remarque.
Trama. Facendo leva sugli ideali della
patria, onore e orgoglio, gli insegnanti di
una scuola tedesca persuadono i propri
allievi ad arruolarsi come volontari per
difendere la loro patria. Il protagonista
Paul Bäumer si arruola insieme ad alcuni
suoi compagni di classe. Hanno tutti
diciannove anni e sono convinti di vivere
una bella avventura. I ragazzi si
accorgono, con il passare del tempo, di
come la guerra sia inutile e si chiedono,
senza avere delle risposte ben precise,
chi volesse fare la guerra e per quale
motivo, ma si accorgono anche che,
giorno dopo giorno, l'avventura si
trasforma in una tragedia
PRIMA GUERRA MONDIALE E
LETTERATURA
Un anno sull'Altipiano è un libro di
memorie di Emilio Lussu.
Ambientato sull'altopiano di Asiago, è
una delle maggiori opere della
letteratura italiana sulla prima guerra
mondiale. Il libro fu scritto tra il 1936 ed
il 1937 e pubblicato nel 1938 a Parigi,
mentre l'autore era in esilio perché
perseguitato politico (la vicenda della
sua fuga dall'isola di Lipari, dove era
stato confinato, è raccontata da Lussu
nel suo memoriale La catena). Il libro
racconta, per la prima volta nella
letteratura italiana, l'irrazionalità e il
non-senso della guerra, della gerarchia
e dell'esasperata disciplina militare in
uso al tempo.
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
Orizzonti di gloria (Paths of Glory) è un
film del 1957 diretto da Stanley Kubrick
e tratto dal romanzo omonimo di
Humphrey Cobb.
Trama. Francia, 1916: in una guerra di
trincea, giocata sul continuo, irrisorio
spostamento dei due fronti avversi, il
Generale Mireau, spinto dal Generale
Broulard, ordina al Colonnello Dax di
conquistare la postazione nemica detta
“il formicaio”. Un’impresa impossibile,
che si risolverà nel peggiore dei modi.
Per difendere il proprio onore, e dare
esempio alle truppe, Mireau accusa di
viltà i soldati e pretende la fucilazione
di tre di loro
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
All'ovest niente di nuovo (All Quiet on
the Western Front) è un film del 1930
diretto da Lewis Milestone, vincitore di
un premio Oscar durante 3ª edizione
della cerimonia di premiazione nel
novembre del 1930 come oscar al
miglior film e oscar al miglior regista.
Venne tratto dal romanzo di Erich
Maria Remarque Niente di nuovo sul
fronte occidentale, ed è considerato
universalmente come un classico
dell'antimilitarismo, nonché una
denuncia delle atrocità della guerra.
Nel 1979 ne venne realizzato un
remake, un film tv denominato Niente
di nuovo sul fronte occidentale.
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
Niente di nuovo sul fronte
occidentale (titolo
originale: All Quiet on the
Western Front) è un film tv
del 1979, diretto da
Delbert Mann, con
Richard Thomas, Ernest
Borgnine e Patricia Neal.
Il film è tratto
dall'omonimo romanzo di
Erich Maria Remarque, ed
è un remake di All'ovest
niente di nuovo del 1930.
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
La grande guerra è un film del 1959 diretto da Mario
Monicelli, prodotto da Dino De Laurentiis e interpretato da
Alberto Sordi e Vittorio Gassman.
Trama. 1916: Oreste Jacovacci, romano, e Giovanni
Busacca, milanese, sono due furbastri scansafatiche. Dopo
aver cercato invano di imboscarsi, si trovano arruolati e al
fronte. Da quel momento vivono tutte le disgrazie di una
guerra: il cibo pessimo, le marce forzate, il freddo, la paura,
qualche piccola distrazione militare, persino un'avventura
con una prostituta (la vive il "milanese" Gassman). In una
cosa i due sono sempre in prima fila: nell'evitare le grane,
piccole o grandi che siano. Riescono a farla franca tutte le
volte, ma una notte si trovano per caso in una cascina che
viene presa dai nemici. Cercano di scappare travestendosi
da austriaci, vengono catturati e, proprio in virtù del
travestimento, potrebbero essere fucilati. Il colonnello
nemico promette che li salverà se riveleranno l'ubicazione
di un certo ponte di barche sul Piave. I due conoscono
l'informazione delicatissima e decidono, per salvarsi, di
parlare. Ma il colonnello dice la frase sbagliata e provoca
nei due un incredibile rigurgito di orgoglio. È Gassman il
primo a reagire, con la famosa battuta, al colonnello: "...
visto che parli così, mì a tì te disi propri un bel nient, faccia
di merda..."...
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
Uomini contro è un film del 1970 diretto da Francesco
Rosi, liberamente ispirato al romanzo di Emilio Lussu Un
anno sull'Altipiano.
Trama. Nel corso della prima guerra mondiale, i
soldati del generale Leone, dopo aver conquistato,
lasciando sul terreno tremila caduti, una cima
considerata strategicamente indispensabile, ricevono
l'ordine di abbandonarla. Poi l'ordine cambia: occorre
che la cima venga di nuovo tolta al nemico. Gli
austriaci, però, vi si sono saldamente insediati e la
difendono accanitamente con due mitragliatrici. Gli
inutili assalti, nemmeno protetti dall'artiglieria, si
susseguono, provocando ogni volta una strage tra gli
attaccanti. Stanchi di essere mandati al massacro da
un
generale
tanto
incompetente,
quanto
stupidamente esaltato, una parte dei soldati inscena
una protesta: il generale Leone ordina, come risposta,
di punirli con la decimazione. Costretti ad uccidere o
ad essere uccisi da uomini come loro, vittime dello
stesso mostruoso ingranaggio, i soldati italiani, in gran
parte ex contadini, rivolgono la loro fiducia a quei
pochi ufficiali - come i tenenti Ottolenghi e Sassu - che
giudicano quella e tutte le guerre come inutili stragi.
PRIMA GUERRA MONDIALE E CINEMA
Gli anni spezzati (Gallipoli) è
un film del 1981 diretto da
Peter Weir.
Il film narra uno dei tragici
episodi della sanguinosa
battaglia di Gallipoli,
campagna della prima
guerra mondiale dove, tra il
1915 e il 1916, tra gli altri,
persero la vita 8.587 uomini
dell'ANZAC, parte del corpo
di spedizione
comprendente soldati
dell'esercito australiano e
neozelandese.
La storia è incentrata sul
valore della vita e la
leggerezza con cui è
bruciata dalla ferocia della
guerra.
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