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I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali

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I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora
un futuro per i distretti industriali? »
Parma, 11 Maggio
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i
“nuovi” distretti industriali
di
Cristina Brasili* e Roberto Fanfani*
*Dipartimento di Statistica, Università di Bologna, Via Belle Arti 41, 40126
Bologna
Analisi dei distretti agroalimentari:
I principali cambiamenti strutturali riguardanti i distretti industriali
nell’affrontare le sfide del nuovo millennio
 Le peculiarità dei distretti agroalimentari e il loro modello di
sviluppo a mosaico
L’ internazionalizzazione dei distretti agroalimentari
 Analisi approfondita dei distretti che si occupano della
trasformazione della carne: i distretti della produzione del prosciutto
di Parma & Reggio Emilia e S.Daniele.
 Esiste ancora “l’effetto distretto”?
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Lo sviluppo dei Distretti industriali nel nuovo
millennio
 Tra il 1990 e il 2006 (fonte ISTAT dei dati dei censimenti) il nuovo
“triangolo industriale” italiano, caratterizzato dalla presenza dei distretti
industriali, si è spostato a Nord-Est.
 Dalla metà degli anni ’80 fino alla fine degli anni ’90 vi è stato un chiaro
e positivo “effetto distretto”
 La questione fondamentale riguarda la specializzazione dell’ industria
italiana
 L’effetto della globalizzazione e il nuovo scenario competitivo sollevano
la questione della rigidità dei DI
 La produzione standardizzata deve essere abbandonata in favore di
un’organizzazione flessibile con produzioni di qualità, tipiche e di
nicchia
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
I nuovi distretti agroalimentari fra i nuovi DI







Nel nuovo scenario internazionale l’industria alimentare italiana ha
incrementato sia le esportazioni che la sua importanza in termini
occupazionali (Guelpa M., Micelli S., 2007)
I distretti agroalimentari, dal 1991 al 2004, hanno aumentato le loro
esportazioni dal 14% al 17% delle esportazioni agroalimentari totali, e
dallo 0,6% al 0,9% delle esportazioni manifatturiere totali.
Nelle aree no DI interessate dalle stesse produzioni l’occupazione si è
inizialmente ridotta dell’11% (’91-’96) per poi aumentare del 3,4% (’97’01)
Nei distretti agroalimentari l’occupazione si è ridotta del 5,3% (’91-’96)
per poi aumentare del 9,2% (’97-’01)
Cambiamenti importanti nelle esportazioni dei DI: le esportazioni verso
i Paesi non UE sono aumentate dal 16% nel 1995 al 24% nel 2005
Diversi trends sono evidenti nei distretti agroalimentari: sono aumentate
le esportazioni verso il Canada e gli USA
I prodotti non standardizzati e i DI all’interno dei quali vengono
realizzati sono meno vulnerabili alla competizione
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Capacità dell’industria manifatturiera di
intercettare il flusso di importazioni



I DI sono coinvolti nell’apertura delle filiere produttive al
mercato internazionale, i processi di delocalizzazione e di
outsourcing hanno, infatti, modificato la struttura degli scambi
commerciali
Utilizzando i dati delle importazioni e delle esportazioni a livello
provinciale è possibile ottenere una proxy in grado di misurare
questi processi
L’ indice utilizzato mette in evidenza il flusso delle
importazioni delle industrie italiane dai Paesi emergenti
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani

I prodotti dei distretti italiani
mostrano valori più elevati
rispetto all’industria
manifatturiera

Il settore alimentare è stato
meno interessato dalle
importazioni nel decennio
1995-2004

Nei DI italiani si è verificato
un processo di
concentrazione

I DI italiani mostrano una
buona vitalità e una forte
capacità di reazione ai
cambiamenti globali in atto
nei diversi settori dell’
industria manifatturiera
Capacità dell’industria manifatturiera
di intercettare il flusso di importazioni
(Industria manifatturiera =100)
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
DI in Italia per tipologia produttiva (ISTAT 2001)
La presenza dei DI all’interno
dei SLL:
156 DI sono stati identificati
utilizzando i dati dei censimenti
dell’Istat (2001), solamente 7
hanno una specializzazione
nell’industria alimentare
questi ultimi sono sottostimati:
rappresenano il 4,5% del totale,
con un numero di imprese ed
occupazione inferiore al 2% dei DI
considerati; sono localizzati nelle
regioni del Nord.
La presenza e l’importanza delle
PMI in termini di numero ed
occupazione
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Una metodologia alternativa





Proponiamo una metodologia alternativa che:
Considera specificatamente la concentrazione e la
specializzazione dell’industria alimentare (e non quella
manifatturiera) a livello comunale (e non per i SLL).
Utilizza sei indici
Identifica 8 sub-settori dell’industria alimentare
Attribuisce molto più rilievo, di quanto non faccia la
metodologia dell’ISTAT, alla presenza di clusters di
imprese e distretti nell’industria alimentare, soprattutto
l’industria della carne
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Export delle imprese italiane per
dimensione e settore (2000-2007)
Occupati %/
Settori /
2000
2007
< 50
50-249
> 250
Totale
(mil €)
Ind.
Manifatturiera
24,2
29,4
46,4
212.356
Ind.
Alimentare e
bevande
33,6
34,5
31,9
Totale
31,4
27,0
41,5
< 50
50-249
> 250
20,4
30,5
49,1
301,109
10.885
29,8
35,8
34,4
15,392
250.639
27,6
28,0
44,3
316,501
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Totale
(mil €)
Export delle imprese italiane per dimensione e
settore (2000-2007)
2000
2007
Totale
< 50
addetti
50-249
addetti
>250
addetti
Totale
40.8
177.096
28.3
28.6
43.1
258,236
25.1
39.6
5.828
28.7
22.1
49.3
9,631
38.1
20.8
41.1
2.914
36.5
25.6
37.9
4,446
28.7
26.8
44.5
26.965
24
27.3
48.7
26,082
27.7
22.7
49.6
9.712
21.4
23.6
55
11,711
Medio Oriente
35.0
25.3
39.6
8.146
24.6
26.8
48.6
15,934
Asia Centrale
30.0
25.7
44.3
1.652
26.1
31.7
42.2
4,426
Asia Orientale
30.2
28.6
41.2
15.689
29
28.4
42.6
21,386
Oceania
Mondo
31.0
31.4
27.4
27.0
41.7
41.5
2.636
250.638
28.2
27.6
24.1
28
47.6
44.3
3,961
355,815
Paese
Europa
Africa
Settentrionale
Altri Paesi
Africani
America
Settentrionale
America
Latina
< 50
addetti
50-249
addetti
>250
addetti
31.8
27.4
35.3
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Import-Export dell'agroalimentare in Italia
(milioni di euro) e % sul totale (1999-2009)
Import
Export
Import %
Export %
1999
23.034
15.692
11,1%
7,1%
2000
25.068
16.886
9,7%
6,5%
2001
25.922
18.219
9,8%
6,7%
2002
26.054
19.138
10,0%
7,1%
2003
26.620
18.999
10,1%
7,2%
2004
27.282
19.449
9,6%
6,8%
2005
28.043
20.571
9,1%
6,9%
2006
30.187
22.198
8,6%
6,7%
2007
31.856
24.141
8,5%
6,6%
2008
33.145
26.241
8,7%
7,1%
2009
29.969
24.542
10,1%
8,4%
Variazione % 2009/2008
-9,58%
-6,47%
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Italia: percentuale dell’export agroalimentare
sull’export nazionale (1999-2009)
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Emilia Romagna: Import-Export di prodotti
agroalimentari milioni di euro e % sul totale (1999-2009)
Import
Export
% import totale
% export totale
1999
3.024
2.524
20,4%
9,7%
2000
3.265
2.679
18,8%
8,9%
2001
3.532
2.820
19,7%
9,0%
2002
3.562
2.898
18,5%
9,1%
2003
3.690
2.870
19,0%
9,0%
2004
3.819
2.996
18,9%
8,7%
2005
3.679
3.152
16,4%
8,4%
2006
3.936
3.462
15,5%
8,4%
2007
4.378
3.730
15,1%
8,0%
2008
4.712
4.049
16,4%
8,5%
2009
4.349
3.863
20,1%
10,6%
Variazione % 2009/2008
-7,69%
-4,61%
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Emilia Romagna: Import-Export di prodotti
agroalimentari (milioni di euro e % sul totale)
Fonte: elaborazioni ICE su dati ISTAT
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Flussi di investimenti diretti lordi dall’ Italia all’estero
nel settore agroalimentare (2005)
Fonte: Ismea su dati Ice e Uic
Flussi di investimenti diretti lordi dall’estero in Italia
nel settore agroalimentare (2005-2006)
Fonte: Ismea su dati Ice e Uic
Imprese estere con partecipazione italiana nel
settore agroalimentare (2001, 2006)
Fonte: Ismea su dati Ice e Uic
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Partecipazione delle imprese E-R a progetti di
cooperazione, partecipazione e collaborazione con
imprese estere





Nel 2006, 271 imprese alimentari collaboravano con imprese estere
La maggior parte della collaborazione era diretta verso Paesi europei
(119 imprese)
Erano soprattutto le imprese di capitali e le cooperative a sostenere
importanti investimenti all’estero (Unioncamere 2006)
Queste imprese avevano già avuto esperienze di collaborazione
all’interno della regione o con imprese di altre regioni per progetti di
internazionalizzazione.
“Le principali forme di networking con le imprese straniere si
caratterizzano con la creazione di Consorzi, Associazioni, o
partecipazioni di capitale” (Brasili, Fanfani, 2007)

«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Analisi dei distretti del “prosciutto” di
Parma & Reggio Emilia e S. Daniele
Esiste ancora “l’effetto distretto”?
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
I Dati
L’analisi si concentra sulle imprese di trasformazione
alimentare nel decennio 1999-2008:
 110 industrie di trasformazione del prosciutto di Parma &
Reggio Emilia
14 altre imprese di trasformazione della carne nelle
provincie di Parma & Reggio Emilia
30 imprese di produzione del prosciutto a San Daniele
I distretti del prosciutto di Parma e San Daniele hanno
caratteristiche strutturali ed economiche
profondamente diverse
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Il distretto del prosciutto di Parma
•Nel distretto di Parma i maiali sono allevati principalmente nell’area di
produzione del prosciutto e vengono trasformati in loco
•Alcune dati sulla produzione del prosciutto a Parma nel 2008:
 circa 9,8 milioni di cosce di prosciutto prodotte
 2,9% in più rispetto al 2007
 164 imprese
 4.987 allevamenti suinicoli
 un fatturato intorno ai 1700 milioni di euro, di cui 1300 in Italia e 400
milioni di euro esportati
 una diminuzione del 2,7% di prosciutti venduti all’estero rispetto al
2007
 un incremento del 6,5% nelle vendite di prosciutto affettato rispetto al
2007, con un incremento rispettivamente dell’8,4% e del 5,7% all’estero
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Il distretto del prosciutto di San
Daniele
• Al contrario, il sistema locale “San Daniele” utilizza materie prime
provenienti da aree esterne al comune
• Alcune dati sulla produzione del prosciutto a San Daniele nel
2008:
 2,8 milioni di cosce di prosciutto prodotte, 2,9% in più rispetto al
2007
 30 aziende di trasformazione del prosciutto
 4.818 aziende di allevamento suinicolo
 Un fatturato di oltre 330 milioni di euro
 Un incremento delle vendite del 2% rispetto al 2007
 La produzione di prosciutto ha un trend positivo e crescente dal 1995
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Dinamica dei principali indicatori economici e finanziari nei distretti del
prosciutto di Parma & Reggio Emilia, San Daniele ed altre imprese di
trasformazione della carne nelle province di Parma e Reggio Emilia
ROS
Fonte: nostre elaborazioni su dati AIDA - Bureau Van Dijk
ROE
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Dinamica dei principali indicatori economici e finanziari nei distretti del
prosciutto di Parma & Reggio Emilia, San Daniele ed altre imprese di
trasformazione della carne nelle province di Parma e Reggio Emilia
Integrazione verticale
Fonte: nostre elaborazioni su dati AIDA - Bureau Van Dijk
c
Indice di
disponibilità
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Dinamica dei principali indicatori economici e finanziari nei distretti del
prosciutto di Parma & Reggio Emilia, San Daniele ed altre imprese di
trasformazione della carne nelle province di Parma e Reggio Emilia
Indice di liquidità
Fonte: nostre elaborazioni su dati AIDA - Bureau Van Dijk
Leverage
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro
per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti
industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Dinamica dei principali indicatori economici e finanziari nei distretti del
prosciutto di Parma & Reggio Emilia, San Daniele ed altre imprese di
trasformazione della carne nelle province di Parma e Reggio Emilia
Produttività del lavoro
(.000 Euro per occupato)
Fonte: nostre elaborazioni su dati AIDA - Bureau Van Dijk
Costo del lavoro per addetto
(.000 Euro per occupato)
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro
per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti
industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Alcune domande…

Si sono ridotte fino a sparire le “esternalità positive” e,
in particolare, i fattori economici che sono considerati
esterni alle imprese ma interni ai distretti?

È sparito il positivo “effetto distretto”, evidenziato in
molti lavori precedenti, che determinava migliori
risultati alla Piccole e medie imprese distrettuali
rispetto a quelle isolate?
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Alcune risposte…



Dall’inizio del nuovo millennio si sono verificati importanti cambiamenti
dello scenario economico nazionale e internazionale che hanno avuto un
grande impatto sull’industria manifatturiera e sui distretti in particolare
Alcuni distretti hanno mostrato capacità di reagire riposizionando la
specializzazione geografica delle loro esportazioni senza subire forti
ripercussioni occupazionali. Ciò è dovuto alla specializzazione produttiva
basata sulla tipicità e qualità.
Nel nuovo scenario internazionale l’industria alimentare italiana ha
aumentato le capacità di esportare e la sua importanza in termini
occupazionali
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
I “nuovi” distretti agroalimentari tra i “nuovi” distretti industriali, Cristina Brasili e Roberto Fanfani
Le analisi dei principali indicatori economici e finanziari delle imprese basate sui
bilanci dal 1999 al 2008 mostrano una tendenza alla convergenza dei risultati fra
le imprese del distretto del prosciutto di Parma e le altre imprese della
trasformazione della carne delle province di Parma e Reggio Emilia, anche se gli
indicatori economici e finanziari delle imprese distrettuali rimangono elevati, e
quindi permangono elementi di differenziazione
inoltre…
 Le PMI (con meno di 250 occupati) dell’industria alimentare hanno
mantenuto un’importanza molto elevata nelle esportazioni del settore con oltre
il 65% del totale, contro una media del 52% dell’ industria manifatturiera
 le diverse strategie di internazionalizzazione sono state caratterizzate de
minori livelli di IDE verso le imprese alimentari rispetto agli altri settori
caratterizzanti il Made in Italy e l’industria manifatturiera
La delocalizzazione delle imprese di trasformazione alimentare è stata meno
rilevante e non ha riguardato in particolare i processi produttivi
«Metamorfosi del “Modello Emiliano”. C’è ancora un futuro per i distretti industriali? » Parma, 11 Maggio 2011
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