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Unità 4
Confronto tra dati quantitativi (1) Confronto tra dati quantitativi (2) Un dato quantitativo trae significato dal confronto con altri dati. Il confronto è la prima e più immediata forma di analisi dei dati. Abbiamo diversi modi di confrontare i dati. Consideriamo il seguente esempio relativi alla produzione di uva per ettaro in 2 regioni italiane a) per differenza E. R. Emilia Romagna Piemonte Anno t 123,24 q/ha 60,79 q/ha Anno t+1 148,62 q/ha 79,06 q/ha Piemonte 148,62 q /ha - 123,24 q /ha = 25,38 79,06 q /ha - 60,791 q/ha = 18,27 (la crescita è maggiore in Emilia Romagna) In quale delle due regioni la produzione per ettaro è cresciuta di più? Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 1 Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano Confronto tra dati quantitativi (3) Confronto tra dati quantitativi (4) b) per rapporto oppure calcolando la variazione relativa Emilia Romagna (148.62 − 123.4 ) q / ha = 0.21 123.4 q / ha Piemonte ( 79.06 − 60.79 ) q / ha = 0.30 60.79 q / ha Emilia Romagna: 148.62 q / ha = 1.21 123.4 q / ha Piemonte: 79.06 q / ha = 1.30 60.79 q / ha Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 2 (confrontando i dati attraverso i rapporti, la crescita risulta essere maggiore in Piemonte) 3 Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 4 Confronto tra dati quantitativi (5) I rapporti statistici (1) Se confrontiamo i dati attraverso il loro divario assoluto il risultato è espresso nella metrica del fenomeno osservato: richiede l’assoluta omogeneità delle grandezze messe a confronto. La classe dei rapporti statistici comprende tutti gli indicatori che risultano dal rapporto di due dati statistici. Permettono di confrontare l’intensità di un fenomeno in tempi e luoghi diversi Il divario relativo e la variazione relativa sono invece quantità adimensionali. Alcuni tipi di rapporti statistici In tal modo è possibile confrontare variazioni di fenomeni eterogenei, riferiti a grandezze diverse G e L, o di fenomeni omogenei con diverso ordine di grandezza. Rapporto di composizione (o parte al tutto) Il dato a numeratore è parte del denominatore. Tipico esempio di rapporto di composizione è la frequenza relativa. Per costruzione, il quoziente che risulta da un rapporto di composizione è compreso nell’intervallo [ 0, 1] . Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 5 6 I rapporti statistici (3) I rapporti statistici (2) Rapporto di coesistenza Altri Esempi: rapporto • del numero di operai di un azienda e numero di addetti • tra spesa relativa ad una certa marca di detersivo e spesa tot per detersivi • dei pernottamenti turistici effettuati ad agosto sui pernottamenti annui; • numero di disoccupati sui membri delle Forze di Lavoro (tasso di disoccupazione) Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 7 E' un rapporto che confronta la dimensione statistica di due gruppi compresenti in un certo insieme. Esempi: • tra i nati maschi e i nati femmina in un collettivo • tra numero di operai di un azienda e numero di impiegati • tra la popolazione in età lavorativa e quella in età non lavorativa in una nazione Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 8 I rapporti statistici (4) I rapporti statistici (5) Rapporto di densità E’ il rapporto tra la misura di un fenomeno ed una dimensione a cui il fenomeno in oggetto è collegato. Esempio: • densità abitativa (Pop/territorio occupato dalla pop in kmq numero di abitanti per 1Kmq) Rapporto di derivazione E' un rapporto in cui il dato a denominatore riguarda un insieme che costituisce il presupposto fenomenico della grandezza posta a numeratore; i due dati sono rispettivamente un dato di stato e un dato di flusso. I rapporti di derivazione permettono di confrontare l’intensità di un fenomeno in luoghi o tempi diversi eliminando l’effetto della diversa consistenza numerica degli insiemi che costituiscono il presupposto necessario del fenomeno. Esempi: • tasso di fecondità in una popolazione umana Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 9 I rapporti statistici (5) Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 10 I rapporti statistici (6) Nota • Supponiamo di voler confrontare la propensione a trascorrere le vacanze all’estero degli abitanti di due nazioni A e B. Se si confronta il numero di persone che trascorrono vacanze all’estero in A e B non si tiene conto che le due nazioni hanno popolazioni numericamente diverse. Ha invece senso individuare una grandezza che standardizzi rispetto alla dimensione demografica dei due paesi: Turisti andati all'estero × 1000 Popolazione Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 11 Accanto al rapporto è necessario considerare il dato in valore assoluto Altrimenti si rischiano affermazioni come questa: "il 33% delle cavie a cui è stato somministrato un nuovo farmaco ha dato risposta positiva, un altro terzo non ha fatto segnalare significativi miglioramenti, mentre la terza è fuggita durante l’esperimento”. Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 12 Numeri indici (1) Serie storiche (1) Nella classe dei rapporti statistici i numeri indici servono a confrontare l’intensità di una grandezza in due tempi o luoghi diversi (numeri indici temporali e territoriali, rispettivamente). Unità statistica è il tempo (anno, trimestre, mese, giorno) rileviamo il fenomeno su tempi diversi: unità temporale Y1 , Y2 ,..., Yt −1,Yt , Yt +1 ,..., Yn I numeri indici vengono spesso utilizzati per lo studio del comportamento dei fenomeni che si sviluppano nel tempo, ossia in serie storica. L'osservazione nel tempo di un certo fenomeno permette di costruire una serie storica. Una serie storica può essere rappresentata su un grafico cartesiano in ascissa: dimensione temporale; in ordinata: carattere (successione di punti o spezzata) Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 13 Serie storiche (2) Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 14 Serie di livelli e serie di variazioni (1) Yearly rainfall (in inches) in Nevada City, 1873-1978 Se rapportiamo il valore Yt a quello precedente Yt −1 otteniamo un tasso di variazione (%). La serie di tassi che ne risulta non dipende dall'unità di misura né dall'ordine di grandezza del fenomeno: si possono quindi fare confronti. 120 90 60 30 0 1873 1883 1893 1903 1913 1923 1933 1943 1953 1963 1973 inches Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 15 Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 16 Serie di livelli e serie di variazioni (2) Serie di livelli e serie di variazioni (3) Consumi finali nazionali per abitante Esempio: anni Consumi finali nazionali per abitante Consumo in t / (migliaia di lire correnti) consumo in t-1 1990 18.103 --1991 19.887 110 1992 21.167 106 1993 21.481 101 1994 22.552 105 1995 23.889 106 1996 25.318 106 1997 26.636 105 1998 27.882 105 1999 29.087 104 2000 30.661 105 Serie di livello (in aumento). Serie di variazioni (mostra rallentamenti nell'aumento) Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 33.000 31.000 29.000 27.000 25.000 23.000 21.000 19.000 17.000 15.000 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 consumo anno t / consumo anno t-1 112 110 108 106 104 102 100 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 17 Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 18 I numeri indici (3) I numeri indici (2) Semplici: valutazione della variazione di un singolo fenomeno Complessi: valutazione della variazione congiunta di due o più fenomeni In generale, il numero indice semplice si ottiene dividendo il valore qt assunto da Q in un tempo t per il valore della grandezza nella situazione b presa a riferimento, detta “base”: I = b t Numeri indici semplici Nella classe dei rapporti statistici i numeri indici semplici servono a confrontare l’intensità di una sola grandezza Q in due tempi diversi (numeri indici temporali). Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 19 qt 100 = numero indice con base b riferito al tempo t qb In una serie storica {qt : t = 0,..., n} , presa come base l’origine t = 0 , la successione dei rapporti semplici per 0 ≤ t ≤ n è detta serie dei numeri indici a base fissa in 0; tale successione permette di valutare l’evoluzione del fenomeno nell’arco di tempo in cui è stato osservato. Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 20 I numeri indici a base fissa – Esempio 1 I numeri indici a base fissa – Esempio 2 Arresti legati all'alcolismo a Chicago numero indice a base fissa 1890 200.00 anni 1995 1999 Prezzo unitario del cinema (£) n.i. a base fissa (%) 8000 10000 13000 Prezzo unitario di un Pc (mil.) n.i. a base fissa (%) 2000 100 125 162 5 3,5 3 100 70 60 100.00 Il prezzo del cinema: • è aumentato del 25% dal 95 al 98 • è aumentato del 62% dal 95 al 00 0.00 1891 1896 1901 1906 Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 1911 Il prezzo del Personal computer: • è diminuito del 30% dal 95 al 98 • è diminuito del 40% dal 95 al 00 1916 21 Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano Numeri indice a base mobile Numeri indice a base mobile - Esempio Se, invece, interessa studiare le variazioni relative di Q da un tempo t − 1 a quello successivo t , si divide ogni valore qt per il precedente qt −1 , e si ottiene la serie dei numeri indici a base mobile anni 1995 Prezzo unitario del cinema (£) n.i a base mobile (%) 8000 10000 13000 Prezzo unitario di un Pc (mil.) n.i a base mobile (%) qt t −1 I t = qt −1 numero indice a base mobile riferito al tempo t. Non è possibile determinare in numero indice relativo al tempo iniziale 1998 125 5 22 2000 130 3,5 3 70 86 Il prezzo del cinema: • è aumentato del 25% dal 95 al 98 • è aumentato del 30% dal 98 al 00 Il prezzo del Pc: • è diminuito del 30% dal 95 al 98 • è diminuito del 14% dal 98 al 00 Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 23 Unità 4 - Corso di Statistica e Probabilità (FAI), Modulo di Statistica – C. Trivisano 24