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- Chiese di Settimo Milanese
Pro-manuscripto SETTIMO MILANESE 05 giugno 2016 Notiziario Settimanale - Anno VII - n. 35 Omelia del Santo Padre Francesco «Servitore di Cristo» . Abbiamo ascoltato questa espressione, con la quale l’Apostolo Paolo si definisce, scrivendo ai Galati. All’inizio della lettera si era presentato come «apostolo», per volontà del Signore Gesù . I due termini, apostolo e servitore, stanno insieme, non possono mai essere separati; sono come due facce di una stessa medaglia: chi annuncia Gesù è chiamato a servire e chi serve annuncia Gesù. Il Signore ce l’ha mostrato per primo: Egli, la Parola del Padre, Egli, che ci ha portato il lieto annuncio, Egli, che è in sé stesso il lieto annuncio, si è fatto nostro servo , «non è venuto per farsi servire, ma per servire». «Si è fatto diacono di tutti», scriveva un Padre della Chiesa. Come ha fatto Lui, così sono chiamati a fare i suoi annunciatori. Il discepolo di Gesù non può andare su una strada diversa da quella del Maestro, ma se vuole annunciare deve imitarlo, come ha fatto Paolo: ambire a diventare servitore. In altre parole, se evangelizzare è la missione consegnata a ogni cristiano nel Battesimo, servire è lo stile con cui vivere la missione, l’unico modo di essere discepolo di Gesù. È suo testimone chi fa come Lui: chi serve i fratelli e le sorelle, senza stancarsi di Cristo umile, senza stancarsi della vita cristiana che è vita di servizio. Da dove cominciare per diventare «servi buoni e fedeli»? Come primo passo, siamo invitati a vivere la disponibilità. Il servitore ogni giorno impara a distaccarsi dal disporre tutto per sé e dal disporre di sé come vuole. Si allena ogni mattina a donare la vita, a pensare che ogni giorno non sarà suo, ma sarà da vivere come una consegna di sé. Chi serve, infatti, non è un custode geloso del proprio tempo, anzi rinuncia ad essere il padrone della propria giornata. Sa che il tempo che vive non gli appartiene, ma è un dono che riceve da Dio per offrirlo a sua volta: solo così porterà veramente frutto. Chi serve non è schiavo dell’agenda che stabilisce, ma, docile di cuore, è disponibile al non programmato: pronto per il fratello e aperto all’imprevisto, che non manca mai e spesso è la sorpresa quotidiana di Dio. Il servitore è aperto alla sorpresa, alle sorprese quotidiane di Dio. Il servitore sa aprire le porte del suo tempo e dei suoi spazi a chi gli sta vicino e anche a chi bussa fuori orario, a costo di interrompere qualcosa che gli piace o il riposo che 1 NELLA NOSTRA COMUNITA’ si merita. Il servitore trascura [va oltre] gli orari. A me fa male al cuore quando vedo un orario, nelle parrocchie: “Dalla tal ora alla tal ora”. E poi? Non c’è porta aperta, non c’è prete, non c’è diacono, non c’è laico che riceva la gente… Questo fa male. Trascurare [andare oltre] gli orari: avere questo coraggio, di trascurare [andare oltre] gli orari. Così, cari diaconi, vivendo nella disponibilità, il vostro servizio sarà privo di ogni tornaconto ed evangelicamente fecondo. Anche il Vangelo odierno ci parla di servizio, mostrandoci due servitori, da cui possiamo trarre preziosi insegnamenti: il servo del centurione, che viene guarito da Gesù, e il centurione stesso, al servizio dell’imperatore. Le parole che questi manda a riferire a Gesù, perché non venga fino alla sua casa, sono sorprendenti e sono spesso il contrario delle nostre preghiere: «Signore, non disturbarti! Io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto»; «non mi sono ritenuto degno di venire da te» ; «anch’io infatti sono nella condizione di subalterno» . Davanti a queste parole Gesù rimane ammirato. Lo colpisce la grande umiltà del centurione, la sua mitezza. E la mitezza è una delle virtù dei diaconi. Quando il diacono è mite, è servitore e non gioca a “scimmiottare” i preti, no, è mite. Egli, di fronte al problema che lo affliggeva, avrebbe potuto agitarsi e pretendere di essere esaudito, facendo valere la sua autorità; avrebbe potuto convincere con insistenza, persino costringere Gesù a recarsi a casa sua. Invece si fa piccolo, discreto, mite, non alza la voce e non vuole disturbare. Si comporta, forse senza saperlo, secondo lo stile di Dio, che è «mite e umile di cuore». Dio infatti, che è amore, per amore si spinge persino a servirci: con noi è paziente, benevolo, sempre pronto e ben disposto, soffre per i nostri sbagli e cerca la via per aiutarci e renderci migliori. Questi sono anche i tratti miti e umili del servizio cristiano, che è imitare Dio servendo gli altri: accogliendoli con amore paziente, comprendendoli senza stancarci, facendoli sentire accolti, a casa, nella comunità ecclesiale, dove non è grande chi comanda, ma chi serve. E mai sgridare, mai. Così, cari diaconi, nella mitezza, maturerà la vostra vocazione di ministri della carità. Dopo l’Apostolo Paolo e il centurione, nelle letture odierne c’è un terzo servo, quello che viene guarito da Gesù. Nel racconto si dice che al suo padrone era molto caro e che era malato, ma non si sa quale fosse la sua grave malattia. In qualche modo, possiamo anche noi riconoscerci in quel servo. Ciascuno di noi è molto caro a Dio, amato e scelto da lui, ed è chiamato a servire, ma ha anzitutto bisogno di essere guarito interiormente. Per essere abili al servizio, ci occorre la salute del cuore: un cuore risanato da Dio, che si senta perdonato e non sia né chiuso né duro. Ci farà bene pregare con fiducia ogni giorno per questo, chiedere di essere guariti da Gesù, di assomigliare a Lui, che “non ci chiama più servi, ma amici”. Cari diaconi, potete domandare ogni giorno questa grazia nella preghiera, in una preghiera dove presentare le fatiche, gli imprevisti, le stanchezze e le speranze: una preghiera vera, che porti la vita al Signore e il Signore nella vita. E quando servite alla mensa eucaristica, lì troverete la presenza di Gesù, che si dona a voi, perché voi vi doniate agli altri. Così, disponibili nella vita, miti di cuore e in costante dialogo con Gesù, non avrete paura di essere servitori di Cristo, di incontrare e accarezzare la carne del Signore nei poveri di oggi. Piazza San Pietro Domenica, 29 maggio 2016 2 NELLA NOSTRA COMUNITA’ COMUNITA’ PASTORALE SANTA MARGHERITA Lunedì 6 giugno - ore 15.00 S. Messa al cimitero per i nostri defunti Nei mesi di luglio e agosto la S. Messa è sospesa Lunedì 6 giugno è sospesa la S. Messa delle ore 9.00 MONASTERO INVISIBILE Intenzioni del mese di Giugno 2015 preghiamo il Sacratissimo Cuore di Gesù per tutti quei cristiani che vivono la fede in luoghi di guerra e desolazione Preghiamo per i diaconi che verranno ordinati sacerdoti sabato 11 giugno, perché nel loro ministero risplenda la gloria di Cristo risorto. PASTORALE GIOVANILE Lunedì 6 giugno ore 21: incontro di formazione per gli ANIMATORI dell’Oratorio ciascuno nel proprio oratorio. Avviso Sabato 11 giugno dalle ore 10.00 alle 11.00 restituzione delle tuniche usate per la 1°comunione. La consegna sarà presso il salone Giovanni Paolo II . La data è inderogabile. SAN GIOVANNI Ricordiamo che il giovedì, nei mesi di giugno e luglio, verrà celebrata solo la Messa delle ore 20,30 . E’ quindi sospesa la Messa delle ore 8,30 VIGHIGNOLO Domenica 12 giugno - 0re 11.00 Celebrazione S. Messa con saluto a don Paolo Rota che è stato chiamato a prestare il servizio sacerdotale nella Parrocchia di S.ta Marcellina a Muggiano. Sulle locandine esposte troverete il programma Avviso In attesa dell’arrivo del nuovo sacerdote è disponibile, per eventuali necessità, don Gaetano Fusi - tel. 3339022831 - e gli altri sacerdoti della Comunità Pastorale SEGURO ORATORIO ESTIVO 2016 CI SIAMO QUASI - MANCANO POCHI GIORNI PER TROVARCI INSIEME !! Giovedì 9 giugno alle ore 7.30 si aprono i cancelli dei tre oratori: S. Giovanni, Seguro e Vighignolo Domenica 12 giugno - ore 11.15 Celebrazione della S. Messa con la partecipazione di padre Vincenzo Mancini nell’anniversario dei suoi 50 anni di ordinazione L’angolo del buon umore per accogliere tanti bambini per una nuova estate insieme. Ci saranno tanti giochi, ma anche il desiderio di vivere momenti di preghiera per allargare il cuore verso il Signore e i valori che contano davvero. Un augurio a tutti gli educatori e volontari che vivranno questa esperienza per crescere tutti assieme come vera comunità. 3 NELLA NOSTRA COMUNITA’ “ venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, ed io vi ristorerò” (Mt. 11,28) La devozione al Sacro Cuore di Gesù in verità è anti-ca quanto la Chiesa che, come ben sappiamo, è "nata dal Cuore trafitto del Redentore" (Haurietis aquas, n. 39). Il Signore per donarci il suo immenso amore, non solo si è fatto uomo, ma ha patito ed è morto per noi sulla croce, versando sangue dalla ferita del suo cuore. Quando i primi cristiani baciavano il costato aperto di Gesù Crocifisso, come potevano non rivolgere un pensiero a quel Cuore che aveva sofferto e donato tutto sino all'ultima stilla del suo sangue per redimere l'umanità? "Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò... Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore e troverete ristoro per le vostre anime" (Mt 11, 28-29). Il ricordo vivo dell'amore di Cristo per noi ha trovato un'espressione nella devozione del suo Cuore. Da questo Cuore squarciato viene a noi tutto: l'amore infinito del Padre, la grazia e la salvezza. In tal modo possiamo e-sclamare con l'apostolo Giovanni: "Abbiamo conosciuto e creduto alla carità che Dio ha per noi". San Giovanni aveva sentito palpitare quel tenero cuore, nell'ultima cena, ma non lo aveva potuto vedere in quanto non si era ancora rivelato. Per tutti noi quel Cuore fu aperto sulla croce; tutti noi lo abbiamo ferito con i nostri peccati, tutti e senza distinzioni di razze, siamo l'oggetto della sua carità e delle sue attenzioni ed è per questo che dobbiamo essergli fervidamente devoti e riconoscenti. Sotto tale luce questo Cuore diventa il centro, l'a-nima, la vita di tutta la Chiesa per cui in terra o in cielo non si forma un santo pensiero, non si compie un atto virtuoso, non si gusta una gioia celeste, di cui non sia esso la vera sorgente ed origine di ogni bene. DIACONIA (Recapiti telefonici) S. Margherita – S. Giovanni Battista – Settimo centro Don Paolo Torti Parroco ( e mail - [email protected]) Don Primo Bolzoni Vicario della Comunità pastorale Don Marco Basilico Vicario della Comunità pastorale Diac. Romolo Colombo Collaboratore della Comunità pastorale Diac. Marco Gerli Collaboratore della Comunità pastorale Comunità delle Suore di S. Giovanna Antida Thouret Segreteria Parrocchiale San Giovanni e.mail [email protected] Segreteria Oratorio San Giovanni 348.7125489 02.33503117 347.4125160 02.3283624 02.33500987 02.33503486 02.3284871 333.3919589 S. Giorgio – Seguro Don Domenico Gilardi Vicario della Comunità pastorale 02.3284737 S. Maria Nascente – Vighignolo Segreteria Parrocchiale Sito internet Comunità Pastorale: 02.3284778 www.chiesedisettimomilanese.it 4