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L`editoria elettronica in biblioteca: problemi, soluzioni

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L`editoria elettronica in biblioteca: problemi, soluzioni
L’editoria elettronica in biblioteca: problemi,
soluzioni, opportunità
Paola Gargiulo
[email protected]
Sommario

Editoria elettronica

il mercato editoriale di interesse accademico: origine,
evoluzione
i protagonisti : editori, aggregatori, intermediari, le
università, gli autori, i bibliotecari, consorzi
i periodici elettronici, i libri elettronici
Selezione, acquisto delle risorse elettroniche
Licenze
Organizzazione e Accesso all’informazione
Archiviazione, copyright






Strumenti pratici
Per informarci sulle tematiche relative all’editoria elettronica
 consultare /o iscriversi a ESB Notizie di Burioni
http://esbn.burioni.it/
 controllare gli indici di
Bibliotime (ft) http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/
Biblioteche oggi http:// www.bibliotecheoggi.it
Journal of electronic Publishing (ft)
http://www.press.umich.edu/jep/
Dlib magazine (ft) http://www.dlib.org/
First Monday (ft) http://www.firstmonday.dk/
Information World ( a pagamento) http://www.iwr.co.uk/iwr/
Strumenti pratici(2)
 consultare o iscriversi al newsletter AIDA LAMPI
http://www.aidainformazioni.it/lampi/
 visitare il sito di Charleston Advisor (suggerirne
l’abbonamento al proprio ente)
http://www.charlestonco.com
Editoria elettronica

Chi sono gli attori di questa nuova industria

Quali le attivita’ di questa nuova industria

Qual è il prodotto

Come si rapportano ed interagiscono tra di loro gli
attori

Quali problemi presenta e quali scenari futuri si
profilano
Editoria elettronica: gli attori
editori, distributori, aggregatori,
librerie virtuali, autori/ autoeditori,
lettori, università/enti di ricerca,
biblioteche, enti privati (produttori di
informazione oppure host),i consorzi
di biblioteche
Editoria elettronica: le attività
Produrre digitalmente in forma primaria oppure
produrre su supporto cartaceo e convertire
successivamente su supporto digitale
producono, distribuiscono,
archiviano (forse)

Editori


Distributori


Aggregatori


Librerie Virtuali

Autori/Autoeditori
producono (forse) l’IR,
distribuiscono, archiviano (forse)
producono (forse),
distribuiscono, archiviano (forse)
distribuiscono,
Producono,
archiviano (forse)
distribuiscono,
archiviano (forse)
Editoria elettronica: le attività

Leggono, eventualmente
interagiscono con l’autore,
creano,archiviano la loro

Lettori
biblioteca personale

Università/enti di ricerca


Enti privati/pubblici (consorzi

producono, distribuiscono,
archiviano
distribuiscono, archiviano
oppure enti costituiti ad hoc per la
distribuzione e archiviazione)
distribuiscono, archiviano,
possono partecipare alla
produzione in collaborazione
propri enti di riferimento


Biblioteche
Indicizzazione,
assegnazione dei
metadati
Editoria elettronica: il prodotto
Monografie
Opere di
reference
Periodici
Multimediali,
ipermaediali
Si tratta non più di un prodotto fisico ma di
contenuto informativo [immagazzinata in codice
binario] che viene trasportato da un supporto all’altro,
come accade quando si accede da un server remoto
si recupera un’informazione e la si trascina via rete
all’intermo del proprip PC, creadone una copia digitale
effimera “visualizzabile” in quanto decodificata, che
eventualmente può venire stampata o salvata su disco
o dischetto.
Il bene si materializza e viaggia lungo la rete per
raggiungere il suo utente
Antonella De Robbio, Editoria Elettronica, © 1998, 1999
<http://www.math.unipd.it/adr/e-journal/ed1.html>
Editoria elettronica: come
interagiscono i vari attori
 Fusioni, cessioni e alleanze tra editori
 Università come editori o che collaborano con
editori “responsabili”(HighWire)
 Distributori/aggregatori che stabiliscono contratti di
esclusività con gli editori
 I servizi del “BOOK ON DEMAND” /PRINT
ON DEMAND
vedono editori tradizionali e nuove figure editoriali
allearsi
Teleordering (editori, librerie, distributori utilizzano protocolli comuni per
trasmettere gli ordini , dati di fatture, scambio di informazione di tipo organizzativo e
gestionale ecc.)
Editoria elettronica: scenari futuri

Incremento dei periodici scientifici in formato
elettronico
tra 2005 e 2010 i periodici scientifici/accademici saranno
prodotti originariamente in formato elettronico. Una parte sarà
disponibile anche su supporto cartaceo; le riviste meno diffuse
saranno prodotte solo elettronicamente. Si diffonderà la pratica
del “print on demand”

Crescita dei “content databases” e
dell’interconnessione delle informazioni
L’utente finale sarà sempre più interessato ad accedere a
documenti di natura diversa interconnessi tra di loro (hyperlinking,
reference linking, cross database searching, ecc.)
 Nuove forme di comunicazione scientifica
I periodici elettronici tradizionali in parte saranno superati da contenuti
informativi di natura diversa interconessi tra di loro
Editoria elettronica: scenari futuri
 Portali/subject gateways con accesso
personalizzato (profilo personale dell’utente/gruppi di utente)
 Affermarsi del libro elettronico
ciò non significherà la fine del libro su carta per lungo tempo
 La biblioteca presterà libri su supporto cartaceo
ed elettronici
 Convivenza di supporti diversi cartacei ed
elettronici
Editoria elettronica: quali
problemi
 Copyright
(Digital Rights Management)
sistemi di protezione (criptazione, batterie digitali ecc.)
 Standard, protocolli, formati,
interoperabilità, compatibilità, portabilità
 Accesso
Integrazione con le altre risorse presenti in biblioteca, con gli opac delle
biblioteche
 Archiviazione Permanente e Accesso perpetuo
Chi se ne occupa? Obsolescenza Tecnologica. Refreshing o Migrazione? Chi
sostiene i costi della migrazione?
 Privacy
 Divario Digitale
have and have not (tra chi può permettersi di accedervi e chi no)
Periodici elettronici
Periodici nati elettronicamente




Fine anni ’80- inizio anni ‘90 , newsletter, o riviste di taglio accademico-scientifico
Diversi esperimenti che si sono avvantaggiati dell’ipermedialità, interattività
Periodici cartacei in doppia versione cartacea ed elettronica

la versione elettronica presenta funzionalità non disponibili sulla
versione cartacea

link ad altre risorse bibliografiche o ad altre risorse esterne multimediali,
reference linking, disponibilià in linea di articoli prima ancora che il fascicolo
sia uscito, e-mail degli autori,

La versione elettronica include tutti i contenuti della
versione cartacea?


Anche le lettere al direttore, la pubblicità, i necrologi, recensioni dei libri, editoriali’
Le immagini sono a colori come nell’originale cartaceo? Presentano una buona risoluzione
Strumenti pratici
 NEWJOUR
http://gort.ucsd.edu/newjour/
 Editoria Italiana on line - Osservatorio sull’editoria
elettronica italiana (a pagamento
http://eio.casalini.it/
 Directory of Open Access Journals
http://www.doaj.org
Periodici elettronici

...I veri e-journal multimediali sono prodotti digitali profondamente
diversi dal loro corrispettivo cartacea (laddove esiste): due nature
differenti con scopi diversi, differenti per forma, struttura e funzioni. Il
periodico ipermediale infatti è munito di connessioni di tipo upstream
e di tipo downstream. Upstream è il link dentro al documento,
rimanda alle note di riferimento a piè di pagina e quindi a lavori già
pubblicati e per così dire "chiusi". Il link downstream connette ad
altre risorse che non solo sono disponibili immediatamente, ma che
possono sia essere "chiuse" (una immagine statica o in movimento,
un video, un altro articolo che rimanda ad altri oggetti), sia "in
progress" e, in questi caso, rimandare a lavori che potrebbero non
esistere ancora al momento della stesura dell'articolo (newsletter,
pagine web, archivi di ricerca). Spesso un documento di questo tipo
è in formato SGML o HTML e presenta possibilità di visualizzazione,
scarico o stampa anche nel formato alternativo PDF
Antonella De Robbio Evoluzione e rivoluzione dei periodici elettronici Bibliotime», anno III,
numero 1 (marzo 2000 http://www.spbo.unibo.it/bibliotime/num-iii-1/derobbio.htm
Periodici elettronici

Gli editori commerciali e le loro politiche (continue fusioni,
creazione di nuovi servizi ecc.)

Ruolo degli intermediari ( Ebsco, Swets-Blackwell, ecc.)

Ruolo degli autori

Nuove iniziative : Open Archive Initiative (OAI), CROSSREF

Nuove forme di editoria alternativa (editoria universitaria,
proposte per la libera diffusione e circolazione dell’informazione
scientifica, iniziative di supporto come SPARC, CREATE A
CHANGE)

Ruolo dei bibliotecarii e delle biblioteche

Ruolo dei consorzi
Gli editori commerciali

concentrazione

nuovi modelli di contratto (licenze sito) basati

creazione di nuovi servizi
(ultimo acquisto della Reed Elsevier è Harcourt ,
quindi Academic Press; Reed Elsevier adesso ricopre oltre il 17% del mercato
della STM -Scientific Technical Medical con circa 1700 testate correnti, Francis
&Taylor Group ha acquistato Gordon & Breach, CSA- Cambridge Scientific ha
acquistato Bowker, Kluwer Academic Publisher e Springer sono state vendute a
Cinven & Candover)
sull’accesso elettronico e non sulla versione a stampa
(Cross Ref, Subject
gateways ( i.e Biomednet), personalizzazione dei servizi,
aumento dei backfiles elettronici)
 politiche di archiviazione (accesso permanente al
loro server, consegna di CDROM)
Le quote di mercato
Blackwell
Pubs
4%
Springer
Bertelsmann
4%
Wiley
4%
Taylor &
Francis
4%
Wolters
Kluwer
7%
Elsevier
17%
60%
Fonte:
Luca Burioni, Settembre 2002
6o%: not for profit (società professionali ecc.)
Le quote di mercato dopo
l’acquizione Harcourt (2001)
Editori di periodici con Impacf Factor (ISI, 1998)
Prima acquisizione Harcourt
Elsevier
994
12,9%
Wolters Kluwer
552
7,2%
Harcourt General
353
4,6%
Blackwell Pubs
341
4,4%
Springer Bertelsmann
326
4,2%
Wiley
279
3,6%
Taylor & Francis
191
2,5%
Altri (2045 editori)
4674
60,6%
7710 100,0%
Sage
123
1,6%
Karger
101
1,3%
IEE
93
1,2%
Cambridge UP
84
1,1%
Gordon & Breach
84
1,1%
Oxford U.P.
83
1,1%
Marcel Dekker
76
1,0%
Holtzbrink
67
0,9%
Am Inst Physics
41
0,5%
Scandinavian U.P.
39
0,5%
Univ Chicago Press
39
0,5%
Mary Ann Liebert Inc
34
0,4%
IOP Publishing
32
0,4%
American Chemical Society
31
0,4%
Havas
31
0,4%
Altri (2028 editori)
3716
48,2%
7710
Fonte:Luca Burioni, Settembre 2002
Dopo
1347
17,5%
552
7,2%
341
326
279
275
4590
7710
123
101
93
84
4,4%
4,2%
3,6%
3,6%
59,5%
100,0%
1,6%
1,3%
1,2%
1,1%
83
76
67
41
39
39
34
32
31
31
3716
7710
1,1%
1,0%
0,9%
0,5%
0,5%
0,5%
0,4%
0,4%
0,4%
0,4%
48,2%
Vendite in corso
In vendita
552
In vendita ??
In vendita
341
326
1219
878
15,8%
11,4%
Con Blackwell
Senza Blackwell
Le riviste più care riportate nel sito Create a
Change ARL http://www.createchange.org/
( fonte: dati relativi al 2000))
Intermediarii
 Agenti
• Ebsco
• Swets and Blackwell
• Rowecom (con Faxon and
IQ)

Agenzie di servizio per
editori
• HighWire
• Ingenta

Aggregatori
• Ovid Journals@Ovid
• BioMednet, Chemweb

Banche dati
Bibliografiche con link a
full text
• ISI, Web of Science
• CSA
• Ovid /SilverPlatter

Servizi di Abstract and
Indexing
• Chemical Abstract Services
(CAS)
• National Library of
Medicine
(Medline, PubMed)
Gli intermediari: politica
aggressiva in particolare degli agenti
perché minacciati dalla disintermediazione
• editori che mettono a disposizione sul loro sito le riviste
• Consorzi di biblioteche che contrattano direttamente con gli editori
• Creazione di archivi elettronici finanziati pubblicamente e-print server
• Self-archiving, self-publishing degli autori
cercano di ottenere testate a full text in esclusiva, praticano la politica
dell’embargo in modo da obbligare i clienti all’acquisto del carteceo
servizi sempre più orientati all’utente finale,
servizi personalizzati( new, alert, browsing by interest area)
potenziano le funzionalità di navigazione,
aumentano il numero delle riviste full text a cui accedere e a risorse
collegate, applicano gli standard OPEN URL, DOI per permettere un
accesso integrato alle risorse
Bisogna stare attenti alle loro politiche di archiviazione, quali accordi hanno con gli
editori? Rispetto a licenze consortili l’accesso al testo completo viene spesso limitato
alle sole riviste in abbonamento ecc.
Il contesto




Periodo di transizione, di caos, ma anche molto creativo, produttivo
Diversi i partners in gioco, il peso delle università e delle società
professionali e degli autori è determinante per modificare le regole del
gioco
E’ importante una maggiore sensibilità dei docenti/autori rispetto al
mercato editoriale
Le risorse informative tendono ad essere sempre più integrate, la
tecnologia e l’applicazione di metadati e di standard in generale
favoriscono accessi dinamici organizzati secondo gli interessi dell’utente
finale (personalized information environment) in cui i bibliotecari
svolgono un ruolo importante nel creare degli accessi rispondenti alle
necessità degli utenti;
Cosa fare?
 Coordinare gli acquisti/accessi alle risorse e aderire a forme “consortili”
 Creare competenze al proprio interno (electronic resources librarian)
Gli autori
Nuove modalità di
comunicare,scrivere, leggere
 Comunicazione diretta non mediata
• preprint /e-print, scholar’s hyperforum
 Autore come “editore” di se stesso
• Pagine web personali, archivi di “self
archiving”

Gli effetti di questa rivoluzione
Comunicazione disintermediata
Vantaggi
•
•
•
•
•
circolazione più rapida
Elimina i tempi lunghi del
lavoro dell’editore
Peer reviewing sostituito
dal controllo di qualità fatto
dalla comunità scientifica
Riduce le barriere
economiche tra le comunità
scientifiche
Possibilità di aggiornare e
modificare i propri contributi
Maggiore flessibilità per usi
futuri
Problemi
organizzazione e qualità
Instabilità
Assenza di :
•
valore aggiunto dell’editore
•
peer review
•
(interessi economico- finanziari,
politici)
•
integrazione fra fonti primarie e
secondarie
Standardizzazione dei formati
Protezione del copyright
A chi spettano i diritti economici
del diritto d’autore?
problema posto per prima dalle biblioteche
universitarie
di fronte alla “crisi dei periodici” e alle restrizioni imposte dalle
licenze all’uso, alla circolazione e alla disseminazione dell’
informazione scientifica
e alle potenzialità di comunicazione poste da Internet per l’autore
( knowedge environment, per es.Pubmed Central, techonogy
assisted instruction e la formazione a distanza)
situazione presente
in gran parte detenuti dagli editori attraverso il copyright
transfer/assignment o attraverso licenze esclusive,
in altri casi restano all’autore, ma vengono concessi i diritti in
esclusiva all’editore
posizioni differenti degli editori e delle
università
Dibattito
Editori




il trasferimento del copyright /
licenza esclusiva ad essi
Interesse economico e esperienza
nel proteggere la proprietà
intellettual in particolare nel
nuovo contesto digitale
Riservare alcuni diritti all’autore
Vantaggi per l’autore
• Deresponsabilizzazione
• Protezione fatta dea un
editore costituisce un
deterrente maggiore contro
il plagio, la pirateria ecc.
• Gestione amministrativa dei
diritti ( per es. è piu facile
reperire l’editore che non
l’autore)
Università
Ritenzione dei diritti da parte
dell’autore
 maggiore flessibilità in un’era
di grossi cambiamenti
 Contributo diretto nel creare
le nuove forme di
comunicazione scientifica
 meno oneri amministrativi e
di tempo per il” repurposing”
 All’editore il diritto della
“prima pubblicazione”
 licenza esclusiva solo per la
pubblicazione a stampa
Quali strumenti la biblioteca può offrire

Information gateway

Portali personalizzabili (come ad esempio,
MyGateway, MyLibrary@, My Updates ecc.)

Sistemi di gestione, di accesso, e di
integrazione dei contenuti digitali ed ibridi/
digital asset management system (Metalib
/SFX, Encompass, MAP, IPORT ecc.)
 servizi interattivi sincroni e asincroni di
reference
Le prime iniziative

CROSS REF (250 editori tra editori commerciali,
società professionali hanno deciso di creare un servizio
che permetta all’utente finale di poter accedere da un
articolo di una propria rivista direttamente al testo
completo degli articoli citati pubblicati da un altro editore.
L’accesso è permesso se l’utente è autorizzato)
http://www.crossref.org
 OPEN ARCHIVES INITIATIVE (promuove e
sviluppa l’interoperabilità degli standard per facilitare la
disseminazione dei contenuti scientifici)
http://www.openarchives.org/index.html
Nuove forme di editoria
 Rilancio
dell’ Editoria universitaria
 Separazione del peer reviewing dal formato di pubblicazione




Ritenzione del diritto d’autore da parte dell’autore o concesso
dall’autore all’università
Maggiore circolazione dell’informazione scientifica
Certificazione legale della pubblicazione attraverso deposito
legale (Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze)
Attivazione di politiche di marketing e di distribuzione
http://www.unifi.it/e-press (Firenze University Press)
Nuove forme di editoria

Proposte per la libera circolazione dell’informazione
scientifica
Public Library of Science, portata avanti da 11399 scienziati da 119
paesi che hanno firmato una lettera aperta nella quale chiedono agli
editori commerciali di rendere accessibili il loro materiale di archivio (gli
articoli delle riviste 6 mesi dopo la loro pubblicazione attraverso “public
libraries on line”
http://www.publiclibraryofscience.org
 Iniziative come SPARC- Scholarly Publishing Academic
Research Coalition, che favoriscono la nascita di forme alternative di
editoria per equilibare un mercato dominato da un oligopolio di editori
con politiche predatorie e favorire forme di circolazione
dell’informazione scientificamente validata ma a costi ragionevoli.
Alcune società professionale hanno aderito quali l’American Chemical
Society; riviste come Evolutionary Ecology Review è sponsorizzata da
SPARC
http://www.arl.org/sparc
Bibliotecari e la comunicazione scientifica
 Sensibilizzare gli autori sulle
problematiche connesse all’editoria
scientifico-accademica
(vedi Create Change della ARL)
 Promuovere forme di cooperazione con le
biblioteche di altre università
 Partecipare a progetti di editoria alternativa
 Creare institutional repositories
http://www.arl.org/sparc/core/index.asp?page=m0
Bibliotecari come architetti dell’informazione
 Ruolo dei bibliotecari nella creazione degli information
landscape e di portali e/o accessi personalizzati per area
disciplinare
•
•
•
•
Controllo da parte della biblioteca delle risorse accessibili
gratuite e pagamento
Utilizzo di tecnologie di linking/collegamento sensibili al contesto
Controllo e organizzazione delle diverse modalità di accesso a seconda dei
profili di utenti
Attivazione di servizi Alert e di e-mail personalizzati basati sull’OPAC
 Accesso all’informazione attraverso la creazione di link dinamici
che utilizzino lo standard OPEN URL
• La prima soluzione è SFX dell’Ex Libris già adottata da SilverPlatter
dall’ISI e da Ingenta.Oggi molti produttorie aggregatori di risorse elettroniche
hanno creato i loro prodotti
• Link sensibili al contesto
• Definizione e descrizione delle risorse informative e dei target a cui puntare
Bibliotecari come architetti dell’informazione
Gli information landscape devono
permettere navigazioni nelle quali :
 I link devono poter essere operativi attraverso molteplici
sistemi eterogenei
 I link devono funzionare per accedere a molteplici formati
dello stesso documento
 I link devono rimandare al documento appropriato
 I link devono essere definiti e gestiti localmente

da Jenny Walker “Navigatingfinformation landscapes: the role of linking technologies”
http://ensemble.unipd.it/new/abstract/walker_ft.html
Quale servizio a valore aggiunto vogliono gli utenti
L’utente nell’era dell’overload di informazione chiede
degli strumenti di accesso che gli permettano di :



ridurre il sovraccarico di informazioni
avere spazi personali dove può registrare le risorse
di suo interesse tra quelle offerte/segnalate dalla
biblioteca
poter navigare in modo trasparente da una risorsa
all’altra, recuperare documenti, dati, ecc. oggetti di
vario formato in modo integrato
Quali strumenti la biblioteca può offrire
Information Gateway
se prendiamo la definizione data da DESIRE (Development of
a European Service for Information and Research and
Education) possiamo dire che sono servizi informativi di
qualità che offrono
– link a ad altri siti Internet o a documenti
– selezione delle risorse attraverso un processo di validazione
intellettuale e secondo le finalità definite della collezione
–descrizione dei contenuti intelletuali utilizzando parole chiave e
terninologia controllata
– una struttura di browsing ben congegnata
– creazione manuale di metadati per le singole risorse almeno
parzialmente
Possiamo dire che sono uno strumento per permettere alla
comunità di utenti di scoprire informazione qualitativamente
validata in modo efficiente ed efficace
Portali personalizzabili

MyGateway (permette di organizzare le risorse web più usate
in un modo simile ad un bookmark senza però essere legato ad un pc,
inoltre ogni giorno vengono aggiunti al database dei siti web nuove
risorse. Permette inoltre di visualizzare ciò che è stato aggiunto dopo
l’ultima visita dell’utente, rendendo a quest’ultimo più facile
l’aggiornamento)
• http://www.lib.washington.edu/resource/help/MyGateway


MyLibrary (permette la creazione di interfacce
personalizzabili orientate all’utente a collezioni di risorse Wb
che la biblioteca intende mettere a disposizione alla propria
utenza ma anche ai servizi che la biblioteca offre. Quindi
l’utente si crea un ambiente personalizzato nelle quale trovano
spazio non solo l’accesso alle risorse ma anche ai servizi che
la biblioteca offre (prestito, document delivery, ILL, ecc.)
http://www.liuc.it
Portali personalizzabili: gli aspetti interessanti di
MyLibrary







Dinamicità ( nuovi messaggi agli utenti inviati dai bibliotecari rendono
l’ambiente molto dinamico ed aggiornato, man mano che la biblioteca
aggiunge delle risorse, delle informazioni, dei nuovi servizi, questi
vengono immediatamente a disposizione degli utenti)
Comunicazione (aumenta le opportunità di comunicazione da parte
della biblioteca e quindi la biblioteca si fa conoscere di più, diventa più
proattiva)
Contenuti (il database che supporta il programma contiene i links a
un insieme di risorse, banche dati bibliografiche/full text, testi
elettronici, materiale di consultazione ecc.)
Focalizzazione (l’utente seleziona le informazioni e le risorse di suo
interesse, evitando l’eccesso di informazione)
Portabilità (l’account può essere utilizzato da qualsiasi punto della
rete e vi si accede attraverso un browser Web)
Indipendenza da piattaforme hardware o software (in quanto
basato sugli standard dei browser Web)
Riservatezza dei dati
Fonte: Piero Cavaleri. Servizi Personalizzati on line della biblioteca,
2001
Digital asset management system
 Navigazione
 Gestione
degli oggetti /Object
Management

Gestione della collezione /Collection
Management

Gestione della licenza e dei diritti/
License and Rights Management
 Linking
L’architettura di un sistema di accesso e di
gestione delle risorse digitali


Contesto integrato
Architettura che unisce tutti gli elementi
•
•
•
•
Collezioni digitali locali (archives, images)
Contenuti commerciali (e-journals, e-books)
Local OPAC (Z39.50)
Banche dati bibliografiche /abstract (locali
o remote)
• Ricerca e risultati unificati
Digital asset management system
Unica Interfaccia
Resource Discovery Engine
Rights Manager
Content Router
Repository
Index
(Metadata)
Content
Repository
L
I
N
K
S
Repository
Index
(Metadata)
Content
Repository
L
I
N
K
S
Fonte: c2001 Endeavor Information Services
Library
OPAC
Z39.50
End User Access:
Resource Discovery
Risultato della
ricerca è una
struttura
gerachica di
collezioni e di
contenitori
Utente può
scorrere
attraverso i link
oppure può
iniziare una
ricerca sui
metadati
Collection Manager
Collection Metadata
Search
Collection
Metadata
Repository Resolution
Repository
Repository
Container Metadata
Container Metadata
Object Metadata
Object Metadata
Digital Text
Digital Text
Digital Object
Digital Object
Fonte: c2001 Endeavor Information Services - Encompass
Accesso consortile a risorse informative elettroniche
la finalità dei consorzi è quella di
• negoziare l’acquisizione e l’accesso a risorse informative al miglior prezzo
possibile in rapporto alla qualità (price for value)
• offrire un migliore servizio di accesso all’informazione in termini di
quantità e di qualità, in molti casi significa offrire un servizio che non
potrebbe essere mai offerto dalla singola istituzione perché i costi sarebbero
insostenibili
• ri-organizzare le politiche di acquisto, sviluppare la cooperazione negli
acquisti
• ottenere il supporto dell’istituzione di riferimento (finanziamenti, appoggio
per iniziative)
• creare nuovi servizi per la propria utenza (portali personalizzati, accesso
integrato alle risorse , reference cooperativo elettronico, creazione e
fruizione di proprie collezioni digitali, ecc.)
Accesso consortile a risorse informative elettroniche (2)
le finalità e gli obiettivi dei consorzi di acquisto italiani sono:
• negoziare l’acquisizione e l’accesso a risorse informative al miglior prezzo
possibile in rapporto alla qualità (price for value)
• offrire un migliore servizio di accesso all’informazione in termini di
quantità e di qualità, in molti casi significa offrire un servizio che non
potrebbe essere mai offerto dalla singola istituzione perché i costi sarebbero
insostenibili
• ri-organizzare le politiche di acquisto, razionalizzare gli acquisti in
particolare della letteratura periodica, sviluppare la cooperazione
interistituzionale negli acquisti su base disciplinare
• fornirsi di linee guida per la selezione, l’acquisto, lo sviluppo delle
collezioni
Forme della cooperazione in Italia

Sviluppo di collezioni digitali
•

Deposito legale delle pubblicazioni elettroniche presso la
BNCF
•

Nelle scienze sociali: ESSPER (40 biblioteche partecipanti)
Nel diritto: ESSPER Diritto
Nell’archittetura: a cura del CNBA
Creazione e gestione di servizi integrati per area disciplinare
o su base regionale
•
•

(accordo stipulato dalla BNCF con editori italiani)
Produzione di spogli di periodici italiani per ambito
disciplinare
•
•
•

Poche ancora le iniziative, segnaliamo la CIBIT-Centro Interuniversitario per la Biblioteca Italiana
telematica (14 università italiane e due straniere con il supporto tecnico del CNR-Istituto di
Linguistica Computazionale)
Nell’ambito della matematica SINM
Nell’ambito biomedico SBBL in Lombardia (biblioteche, ospedali, policlinici, istituti di ricerca)
Contratti e licenze su base consortile
•
•
Iniziative di acquisti cooperativi promossi da distributori (DEA, Burioni)
Consorzi di Supercalcolo (CILEA; CASPUR), coordinamenti universitari CIBER, CIPE
Gruppo di coordinamento promosso dall’Istituto Universitario di
Fiesole e dall’Università di Firenze e da alcune università del Centro
Nord
a cui partecipano(40) rappresentanti di biblioteche per lo più
universitarie, i consorzi di SuperCalcolo e di acquisti, è aperto alla
partecipazione di biblioteche afferenti ad altri enti
per la promozione di un uso efficiente delle risorse informative
elettroniche e per facilitarne l’uso da parte del pubblico
per la formazione di consorzi tra biblioteche, o di altre forme di
aggregazioni e di accordi relativi all’acquisizione e alla gestione di
risorse elettroniche
http://www.infer.it
Le finalità di INFER
 agire come punto di riferimento e di collegamento e di
sviluppare iniziative finalizzate alla promozione di attività e
di progetti nell’ambito della condivisione di risorse
elettroniche
 aumentare la consapevolezza ai diversi livelli istituzionali
(ministeri, universià, enti locali) e tra i bibliotecari e gli
utenti finali
 facilitare il dialogo e la mutua collaborazione tra le
biblioteche e gli altri partner (autori, editori, intermediari,
utenti finali)
 mantenere contatti con iniziative simili esistenti in altri
paesi
Selezione, Acquisizione, Negoziazione (1)
• Accesso vs Possesso
• Priorità del contenuto
• content database/database di contenuti
• Criteri per la selezione
• Linee guida per la creazione di collezioni ibride
• Valutazione dei contenuti da parte esperti della disciplin
Selezione, Acquisizione, Negoziazione (2)
• Valutazione delle interfacce/accessibilità, usabilità
• Compatibilità con la propria infrastruttura
informatica
• Analisi del mercato editoriale
• Elaborazione di modelli di licenza, strategie di
contrattazione
• Elaborazione di criteri per la suddivisione dei costi
Criteri per la selezione
 Importanza ed autorevolezza delle risorse
informative elettroniche
 Economia di scala (le risorse che permettono
economie di scala)
 i pro e i contro del “big deal”
 Valore aggiunto rispetto al cartaceo
– tempestività della versione elettronica
– contenuto arricchito di altro materiale
– integrazione delle risorse attraverso le funzionalità di
interlinking
– maggiore accessibilità grazie a collegamenti rapidi da
remoto ed in qualsiasi momento
– possibilità di condivisione delle risorse in rete perché
non dipendenti dall’ubicazione del server
 Impact Factor per le riviste
Altri criteri per la selezione
 emetrics
 studio comparato del costo di uso del
cartaceo e quello elettronico
 costi, prezzi
Costi e prezzi
 Elettronico dovrebbe costare meno del suo equivalente cartaceo
in assenza di un sostanziale valore aggiunto
 I costi di conversione sostenuti dagli editori non dovrebbe essere
ammortizzati trasferendoli integralmente alle biblioteche
 Non dovrebbero accettarsi condizioni nelle quali si è obbligati ad
acquisire la versione cartacea per accedere al formato elettronico
 I costi di contenuto e quelli di accesso dovrebbero essere separati
Contenuto (licenza)
Modalità di accesso
 E’ preferibile una politica di prezzo basata sul numero effettivo
dei propri utenti, piuttosto che quella definite sulla base della
popolazione dell’ente, una politica di prezzi flessibile che permetta
la selezione dei contenuti, il pay per view, ecc.
Punti critici nella selezione delle risorse
informative elettroniche

scarsa consapevolezza da parte delle istituzioni a cui afferiscono le
biblioteche ed in particolare da parte degli autori/ricercatori dei
costi economici dell’editoria elettronica e della possibilità di creare
forme alternative di editoria a costi ben più contenuti

necessità di una maggiore partecipazione ad iniziative volte a
promuovere l’editoria alternativa (SPARC Europe, Budapest Open
Initiative)

anche i consorzi di biblioteche possono contribuire a favorire la
circolazione e distribuzione dell’informazione accademico-scientifica
attraverso canali alternativi a quelli della grossa editoria
commerciale elettronica, appoggiando iniziative editoriali volte a
contenere i costi assicurando qualità e validazione scientifica dei
contenuti
Organizzazione delle risorse: accesso e licenze
le modalità di accesso e autenticazione
• controllo indirizzi IP, creazione di proxy server per l’utenza
remota
chi ha diritto all’ accesso
•
•
•
•
solo gli utenti autorizzati
anche gli utenti della biblioteca (walk in users)
quelli remoti non autorizzati (nel caso di un servizio
di reference elettronico non limitato alla propria
utenza)?
gli utenti iscritti ad un corso a distanza
Il prestito interbibliotecario è previsto nella
licenza?
Licenze
• Non accettare condizioni che impediscono il diritto
all’accesso permanente all’informazione acquisita
elettronicamente nel caso in cui la biblioteca decida
di non rinnovare l’abbonamento; inoltre in caso di
sospensione del servizio da parte del fornitore
prevedere forme di rimborso
• L’accesso deve essere garantito agli utenti
istituzionali permanenti e temporanei (studenti,
docenti, visiting professors, ricercatori , bibliotecari
ecc) e centri di ricerca o altre istituzioni affiliate
all’università/ente per le quali la università/ente
è tenuta a fornire informazione, e ai ”walk in”
users / “on site users” se previsti dall’istituzione.
Mentre per questi ultimi l’accesso esterno remoto
non verrà permesso, deve essere invece permesso
per gli utenti autorizzati.
Licenze
• Le dichiarazioni nel contratto relative ai diritti delle
biblioteche e degli utenti sulla circolazione del
materiale, sull’uso del materiale ecc, devono essere
chiare e ben definite
• il monitoraggio dell’uso e dell’eventuale abuso devono
poter essere effettuate dalle biblioteche sulla base di
aspettative realistiche
• Deve essere ammesso la possibilità di scaricare le
informazioni bibliografiche e rielaborarle in software
di formattazione bibliografica (Endnote, Reference
Manager ecc.)
Licenze
 Il contenuto del materiale oggetto della licenza deve poter
essere accessibile da tutti i sistemi operativi e piattaforme
supportate dalla rete della propria istituzione; l’accesso deve
essere basato su standard correnti
 Assicurarsi la possibilità di migliorare la visualizzazione dei
dati
( pur mantenendo l’integrità dei dati ) per meglio integrare il servizio alle
proprie risorse
 In caso di accesso a server remoto, i dati relativi all’uso
devono essere messi a disposizione dal fornitore e nel caso la
soluzione prescelta sia quella dell’accesso su un server locale
l’ente è tenuto a permetterne l’accesso al fornitore nel rispetto
della tutela dei dati personali
Licenze - uso
 la pratica del “fair use” deve essere permessa per tutta
l’informazione oggetto del contratto per soddisfare le
finalità di ricerca, di studio e di didattica dell’ente e dei
suoi utenti , pertanto deve essere permesso:
– La visualizzazione, la stampa e il salvataggio su hard disk e su
dischetto illimitati nel rispetto delle leggi vigenti sul copyright
 Deve essere inoltre ammessa la possibilità di prestito
interbibliotecario per scopi non commerciali via fax o per
posta elettronica attraverso la creazione di una copia in
formato immagine nel caso di un testo completo
 Deve essere ammessa la possibilità di creare una copia
come back-up, per esigenze di archiviazione e di uso
perpetuo
Funzionalità
 I dati devono essere forniti secondo gli standard correnti
(ASCII, PDF, SGML, XML, ecc.)
 L’ente deve assicurarsi di aver un’ infrastruttura di rete e un
collegamento rapido , efficiente, adeguato alle proprie
esigenze
 Le interfacce devono essere amichevoli, è preferibile avere un
numero molto limitato di interfacce diverse
 Nel caso in cui il fornitore intende cambiare formato o
contenuti del prodotto deve informare l’acquirente in tempo e
concordare tempi e modalità dell’implementazione
 Nel caso di accesso a server locale il software del prodotto
deve essere sempre aggiornato alle ultime versione del sistema
operativo
Organizzazione delle risorse: accesso e
presentazione
come accedono gli utenti alle risorse
 attraverso il catalogo della biblioteca con link alle
risorse elettroniche esterne o attraverso altri
cataloghi nazionali provvisti di link sensibili al
contesto
 attraverso la creazione di liste web per aree
disciplinari
 attraverso la creazione di information gateway, o
portali personalizzati (per es.MyLibrary@NCState)
Organizzazione delle risorse: accesso e presentazione

attraverso sofisticate soluzioni per la gestione degli accessi, la
navigazione e l' interrogazione simultanea di più archivi digitali
(Metalib, Encompass, Iport, ecc.)
 in tal caso vanno anche costruite delle collezioni virtuali per area
disciplinare
la loro creazione è un lavoro di gruppo (il catalogatore/
bibliotecario esperto di metadati, il bibliotecario addetto al reference,
il bibliotecario esperto di risorse elettroniche, l’esperto della disciplina,
l’informatico,ecc.)
I consorzi italiani incominciano a porsi questi problemi
 È possibile condividere l’organizzazione e la presentazione delle
risorse, oppure limitarsi a condividere gli eventuali costi delle
licenze dei software necessari?
Organizzazione delle risorse: distribuzione e
uso dell’informazione
 più postazioni di lavoro per gli utenti finali, permettere l’accesso
remoto da casa anche agli studenti, utilizzo di proxy server
 maggiore utilizzo delle statistiche di uso per una valutazione
efficace dei servizi offerti
• esercitare pressione sui fornitori per avere dati statistici conformi
ai parametri definiti dall’ICOLC
 maggiore promozione dell’uso delle risorse attraverso l’istruzione
all’utenza, utilizzo di portali personalizzati, in generale una più
efficace e dinamica organizzazione delle risorse,
 condurre studi sull’usabilità del servizio,sul comportamento degli
utenti
 elaborare questionari, organizzare focus group, misurare il grado di
soddisfazione dell’utenza
Accesso permanente alle risorse
 Il passaggio dal cartaceo all’elettronico chiede certezze sull’accesso
permanente alle risorse informative elettroniche
• se dismetto l’abbonamento o la banca dati bibliografica, posso
continuare ad avere l’accesso elettronico per gli anni in cui ho
sottoscritto l’abbonamento?
 Gli editori commerciali oggi si impegnano ad assicurare l’accesso
perenne alle risorse e qualora decidessero di dismettere l’archivio
storico lo affiderebbero a terzi (biblioteche nazionali, ecc. consorzi di
biblioteche)
 Alcuni consorzi in Italia, CILEA ed il CIBER/CASPUR hanno
optato per soluzioni locali in modo da assicurare che l’archivio
storico delle riviste rimanesse in dotazione dei membri del consorzio
Archiviazione

Il passaggio dal cartaceo all’elettronico chiede certezze
sull’accesso futuro alle risorse informative elettroniche
• sarò in grado di consultare tra dieci anni una rivista
elettronica/banca dati prodotta oggi
•e questa rivista tra dieci anni avrà gli stessi contenuti, sarà
fruibile allo stesso modo, o in modo diverso?

I grossi editori assicurano che provvederanno a rendere le loro
riviste/banche dati bibliografiche consultabili anche in futuro, ma i
piccoli?

Attualmente i consorzi italiani che acquistano risorse elettroniche
e le gestiscono in locale non stanno ancora affrontando questo
problema,ma sono consapevoli che dovranno presto affrontarlo. I
dati comunque immagazzinati sono in formati standard SGML ed
oggi sempre di più XML.
Copyright
 La gestione dei diritti digitali è una materia complessa
 Gli autori degli articoli andrebbero sensibilizzati e non dovrebbero
concedere i diritti esclusivi della versione elettronica all’editore
commerciale per permetterne l’archiviazione e l’accesso negli
archivi gratuiti di e-print per area disciplinare, negli archivi di e-print
del propria università/ente di ricerca
 I consorzi non firmano licenze con gli editori che siano troppo
restrittive nell’uso e nella circolazione dell’informazione elettronica
acquisita. La questione dell’ILL costituisce un problema perché
spesso non è ammesso elettronicamente e anche se effettuato via fax
viene richiesto spesso il pagamento di imposta agli enti preposti alla
liberatoria del copyright (copyright clearance centres)
PROBLEMA dell’IVA
 L’IVA al 20% per i prodotti elettronici costituisce oggi un
notevole
impedimento nella circolazione e distribuzione
dell’informazione elettronica accademico-scientifica in
formato elettronico
 Le trattative condotte dai consorzi, le condizioni ed i prezzi
ottenuti vengono fortemente penalizzati dall’imposizione
dell’IVA
 Necessità di sensibilizzare l’Unione Europea per apportare
delle modifiche alla direttiva europea in materia
• Frankfourt Group, SELL si muovono in questa direzione
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