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Agricoltura 1 - Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali

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Agricoltura 1 - Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali
Geografia degli spazi rurali
L’Agricoltura
Facoltà di Scienze Economiche ed Aziendali (S.E.A.)
Corso di Laurea in
Economia e Gestione delle Risorse - Enogastronomiche
Dott.ssa Angela Cresta
L’evoluzione dell’occupazione in agricoltura
Per secoli l’agricoltura è stato il settore economico che assorbiva il maggior
numero degli occupati: il processo si è invertito in seguito a processi di
industrializzazione e modernizzazione
La meccanizzazione in agricoltura ha favorito:
 incrementi della produzione per unità di superficie (land-saving inputs)
 incrementi di produzione per unità lavorata (labour saving inputs)
La meccanizzazione dell’agricoltura ha influenzato le
metodologie di allevamento, la lavorazione dei terreni, la
raccolta di cerali e ortofrutta
Contrazione della domanda di lavoro dell’azienda agricola moderna
Il modello di Bicanic (1972)
Stadio 1: la popolazione
agricola aumenta in termini
assoluti e diminuisce in termini
relativi
Stadio 2: la popolazione
agricola è stazionaria in termini
assoluti e diminuisce in termini
relativi
Stadio 3: la popolazione
agricola diminuisce in termini
assoluti e relativi (Europa dal
1945)
Il mercato dei prodotti agricoli
si espande lentamente
2. Economia essenzialmente di
sussistenza
3. Gli agricoltori puntano a
massimizzare la produzione
4. Frazionamento delle aziende
5. Surplus di manodopera;
aumento% dei braccianti
6. Lo sviluppo industriale è
insufficiente a offrire
opportunità di impiego non
agricolo
7. L’agricoltura progredisce
incrementando gli inputs di
manodopera
8. Contese per il possesso della
terra: provvedimenti di
riforma
1.
Il mercato dei prodotti agricoli
di sussistenza si espande
2. L’agricoltura commerciale
cresce a spese
dell’agricoltura di sussistenza
3. 4. 5. Diminuisce il numero dei
braccianti in termini assoluti
e aumento % dei coltivatori
diretti
6. Lo sviluppo industriale
assicura opportunità di
impiego non agricolo
7. 8. La produzione non soddisfa
la domanda: lo stato
interviene a stimolare la
produzione
1.
1.
2. 3. Gli agricoltori puntano a
massimizzare la produzione
pro-capite
4. La struttura dell’impresa
agricola è dominata dai
grandi proprietari
5. Gravi problemi di
manodopera: braccianti e
piccoli proprietari si inurbano
6. Persiste la carenza di
manodopera: la forza lavoro
più robusta abbandona la
campagna
7. Sostituzione della
manodopera con le
macchine
8. Aumenta la differenza tra
redditi agricoli e non agricoli
La meccanizzazione dell’agricoltura in Italia
Anni ’50
- Sostituzione progressiva del lavoro animale
- Importazione di mezzi meccanici dall’estero
Anni ’60
- Sostituzione della manodopera agricola
- Incremento delle macchine in azienda a seguito dei
finanziamenti per lo sviluppo degli investimenti
aziendali (Piani Verdi)
Anni ’80
- Conclusione del processo di meccanizzazione
- per l’ampia diffusione avvenuta negli anni precedenti
- per la riforma PAC
- per la staticità delle strutture agricole
Dal 1994
- Sostegno all’ammodernamento strutturale delle aziende agricole
attraverso misure del POP prima, del POR dopo
Il contoterzismo in agricoltura
Anni ’60 -’80
- Nasce come fenomeno trasversale al processo di
meccanizzazione e si estende nel tempo a diverse colture
- Risponde all’esigenza delle imprese di ridurre gli
investimenti in macchine e gli immobilizzi di capitale
- Svolge un importante ruolo nella trasmissione e
diffusione di innovazioni e tecnologie
Dagli Anni ’90
- Nascono le imprese contoterziste professionali
I diversi tipi di agricoltura (Whittlesey, 1936)
1.
attività nomadi di caccia e raccolta
2.
allevamento del bestiame
3.
coltivazione non stanziale
4.
colture stanziali di base
5.
colture intensive di sussistenza con predominanza del riso
6.
colture intensive di sussistenza senza risaie
7.
agricoltura commerciale di raccolta organizzata in piantagioni
8.
agricoltura mediterranea
9.
cerealicoltura commerciale
10. allevamento del bestiame e colture commerciali
11. agricoltura mista di sussistenza
12. imprese lattiero-casearie
13. orticoltura specializzata
I diversi tipi di agricoltore (Newby, 1980)
Orientamento al mercato
Basso
Alto
Grado di coinvolgimento nella gestione
dell’impresa
Basso
Gentiluomo
di campagna
Azienda agricola
familiare
Alto
Agri-businessman
Imprenditore
agricolo
I limiti del modello di Newby
Il modello di Newby non prende in considerazione una
tipologia di agricoltori molto diffusa,
quella dell’agricoltore part-time
L’autore distingue due tipologie di lavoro agricolo a tempo parziale:
 quello in cui l’agricoltore e la sua famiglia sono alla ricerca di una
occupazione non agricola per integrare i loro redditi agricoli
 quella in cui l’agricoltura è un hobby o uno svago, dove il coinvolgimento
dell’agricoltore è legato a motivazioni essenzialmente non agricole
(obiettivi fiscali, d’investimento, riacreative…) e l’impresa agricola
costituisce una forma di reddito puramente nominale
Svantaggi e vantaggi del Part-time
Le aziende sono piccole, spezzettate
e con produttività scarsa
Rischio di “incolto sociale”
Le erbacce e i parassiti delle proprietà abbandonate possono invadere le
proprietà limitrofe
I poderi possono intralciare i piani di ampliamento delle aziende di cui
beneficerebbero i lavoratori agricoli a tempo pieno
Però…. la crescita dell’hobby farming (in Gran Bretagna, negli Stati Uniti
e in Australia), favorisce:
 l’utilizzo delle case di campagna nei week – end
 la lavorazione del terreno circostante come attività di svago
Le aziende part-time in Italia (1)
Il part-time agricolo permette
all’agricoltore di ottenere un reddito
complementare lavorando presso altre
aziende dello stesso settore primario
Interessa il 16,3% del totale delle aziende condotte a part-time
Si concentra quasi esclusivamente nelle aree dell’agricoltura
intensiva del Mezzogiorno
È favorito in quelle zone in cui prevale la coltura arborea rispetto
all’allevamento del bestiame
Le aziende part-time in Italia (2)
Il part-time extra - agricolo permette
all’agricoltore di ottenere un reddito
complementare lavorando presso altri
settori produttivi
Spesso è accompagnato da attività complementari di carattere artigianale
E’ indipendente dall’attività primaria e dalle condizioni dell’abitare
contadino e spesso si concentra in aree in cui il part-time agricolo è
sconosciuto
Assume connotazioni diverse a seconda delle occupazioni
offerte dai diversi settori economici
Al Nord favorisce l’applicazione di tecniche Labour saving , spesso al Sud può
essere un ostacolo per il rinnovamento strutturale dell’agricoltura
L’intervento pubblico in Agricoltura degli Stati Uniti
Gli assunti delle politiche:
1. Favorire una larga partecipazione della comunità rurale alla prosperità
economica del paese
2. Fornire a tutti quantità di cibo a prezzi ragionevoli
3. Importante contributo dell’agricoltura alla Bilancia dei Pagamenti
4. L’agricoltura e l’impresa agricola sono elementi caratteristici del
sistema di vita americano
Due tipi di politiche
Programmi pubblici miranti a
dotare gli agricoltori di risorse e
competenze al fine di accrescere
l’efficienza e ridurre i costi
unitari di prodotto
Es. Forniture d’acqua per l’irrigazione,
sviluppo della rete ferroviaria, centri di
ricerca, ….
Programmi pubblici miranti a
sostenere i prezzi e controllare
la produzione
Agricultural Adjustment Act (1933)
L’intervento pubblico in Agricoltura degli Stati Uniti
Agricultural Adjustment Act (1933)
Obiettivo primario:
Elevare il potere d’acquisto degli agricoltori
Interventi:
Pagamenti agli agricoltori che consentisse loro di disporre di eccedenze di prodotti
agricoli e di bestiame
Sostegno ai prezzi per un rialzo dei prezzi delle derrate sul mercato
Limitazione alla produzione per acro di superficie
Agriculture ad Consumer Protection Act (1973)
Interventi:
Sospensione dei controlli sulla produzione
I prezzi obiettivo furono sostituiti dai prezzi di sostegno
L’intervento pubblico in Agricoltura degli Stati Uniti
Piano “Baratto coltura contro prodotto” (1983)
In seguito alla riduzione delle entrate dovuta agli alti tassi di interesse, al
rallentamento dei consumi e alla forte concorrenza della produzione della Comunità
Europea e del Giappone, il piano “Baratto coltura contro prodotto” mirava a
sostenere i prezzi e a ridurre la produzione di derrate già eccedenti:
“gli agricoltori che avessero rinunciato a coltivare una parte delle loro terre avrebbero
ricevuto in cambio, da parte dello Stato, una quantità di prodotto immagazzinato pari
all’80-90% della loro normale produzione”
L’intervento pubblico in Agricoltura in Europa Occidentale
Dopo il secondo conflitto mondiale la preoccupazione dell’Europa Occidentale
fu quella di espandere con tutti i mezzi possibili la produzione agricola
Interventi:
Redditi garantiti agli agricoltori
Sostegno ai prezzi
Crediti e sovvenzioni agli investimenti agricoli e ai miglioramenti dei metodi di
coltivazione
Intorno agli anni ’50 la produzione agricola nell’Europa occidentale
superava del 50% quella di prima della guerra…
….anche grazie agli aiuti portati dagli americani nell’ambito del Piano
Marshall e ai progressi tecnologici ed agronomici
Nascita ed evoluzione della Politica Agricola Comunitaria
Il Trattato di Roma (1957) all’art.39 ha previsto la necessità di una
Politica Agricola Comunitaria (PAC) con la quale unificare le
politiche di settore dei partners, e con i seguenti obiettivi:
 riduzione del divario tra i redditi agricoli e quelli di altri settori in modo tale
assicurare alla popolazione agricola un accettabile livello di vita
 aumento d’efficienza del settore agricolo
 stabilizzazione dei mercati
 garantire la regolarità dell’offerta
 assicurare ai consumatori prezzi ragionevoli
 intervenire in favore di un appianamento delle disparità strutturali presenti tra le
diverse regioni agricole europee
La Politica Agricola Comunitaria
Politica dei prezzi
e dei mercati
Sezione
Garanzia
Politica delle
strutture agricole
Sezione
Orientamento
FEOGA
Obiettivi:
Obiettivo:
1) Sostegno dei prezzi agricoli
2) Sviluppo redditi agricoli
1) Orientare le modificazioni
strutturali del settore produttivo
Meccanismo di funzionamento della PAC
Politica dei prezzi e dei mercati
Strumento cardine:
OCM (organizzazione comune di mercato)
1) comune sistema di prezzi
2) protezione esterna
3) comuni interventi di mercato
4) sostegno accoppiato
Principi:
1) Unicità del mercato
2) Preferenza comunitaria
3) Solidarietà finanziaria
Strumenti:
1) Prelievi variabili
2) Restituzioni variabili
3) Agenzie di intervento
La PAC e i suoi limiti
Modello intensivo di
agricoltura
Diffusione di tecniche e
sistemi produttivi
fortemente omologati
Emarginazione delle
produzioni più
tradizionali
Abbandono delle
aree rurali
Incoerenza con le dinamiche di mercato
Insostenibilità rispetto alle dinamiche del bilancio comunitario
Insostenibilità sul fronte delle relazioni internazionali
Incoerenza con le moderne dinamiche sociali
Libro Verde 1985
(Documento di riflessione della Commissione sui mutamenti di scenari in agricoltura)
Risponde a 2 esigenze….
1. Ri-orientamento al mercato della PAC
(maggiore equilibrio tra Dom. e Offerta eliminando le eccedenze e rispettando i vincoli di bilancio)
2. Riequilibrio interno della PAC a favore della politica strutturale
…attraverso 3 opzioni di fondo
- compatibilità ambientale
- integrazione
Si valorizza la funzione di
salvaguardia ambientale
Si riconosce all’agricoltura un ruolo fondamentale all’interno
del processo di integrazione dello sviluppo regionale
- disaccoppiamento
Si ricorre a politiche di aiuti diretti
Dai limiti alle Riforme
Limiti di garanzia
Definiscono le quote di produzione e si
applica al principio di corresponsabilità degli
agricoltori
Set Aside
Messa a dimora dei fondi
Estensivizzazione
In risposta all’intensificazione delle produzioni
degli anni ’60-’70
Stabilizzatore di
bilancio
Definizione del tetto massimo di spesa
relativa al funzionamento dell’OCM
Meccanismo di funzionamento della PAC
Politica strutturale
Politica Strutturale
Libro Verde
1985
Atto Unico 1986
Futuro del
Mondo Rurale
1988
Riforma Fondi Strutturali
- Politica regioni in ritardo
- Politica per lo sviluppo rurale
•Aree con “pressione dell’evoluzione moderna”
•Aree caratterizzate da “declino rurale”
•Aree caratterizzate da “marginalizzazione”
Configurazione della PAC negli anni ‘90
Politica dei Prezzi e dei
Mercati
Politica Strutturale
- OCM riformate: riduzione dei prezzi garantiti
compensata con aiuti diretti agli agricoltori
Ristrutturazione settore agricolo
……
- Reg. 2079/92 (prepensionamento)
Sviluppo Rurale
…….
- Leader II (Iniziativa Comunitaria Sviluppo Rurale)
Politica Agroambientale
Politica della
concorrenza
(armonizzazione norme
alimentari e politiche per la
qualità)
………
- Reg. 2078/92 (set aside – agricoltura biologica –
estensivizzazione)
- Reg. 2080/92 (imboschimento e attività forestali)
- Reg. 2081/92 (DOP e IGP)
- Reg. 2082/92 (AS)
I suggerimenti di riforma di Agenda 2000
 Dalla produttività alla competitività
 Dalla sicurezza degli approvvigionamenti ad approvvigionamenti di qualità
 La PAC come creazione dei presupposti e le occasioni per fonti di reddito
anche al di fuori dell’agricoltura
 Salvaguardia dell’ambiente e promozione di una agricoltura sostenibile
L’Ultima riforma della PAC (2003)
Regolamento 1782/2003
- disaccoppiamento totale: pagamento unico per azienda
- ipotesi di disaccoppiamento parziale
- obbligo del principio di condizionalità
- modulazione degli aiuti dal 2005 al 2013
L’intervento pubblico in Agricoltura in Europa Orientale
La ripresa nell’Europa Orientale è stata più lenta e dominata dalla ideologia
comunista-marxista:
1) Trasferimento della manodopera dalla campagna alla città
2) Mantenimento di una eccedenza agricola sufficiente a soddisfare il
fabbisogno interno e i mercati esteri
Dal
1949
al
1962
Dal
1962
AZIENDE AGRICOLE
STATALI
AZIENDE AGRICOLE
COLLETTIVE
APPEZZAMENTI
INDIVIDUALI
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