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Ladri dal tetto, ripulita la cassaforte

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Ladri dal tetto, ripulita la cassaforte
24
DOMENICA 24 MAGGIO 2009
L’ECO DI BERGAMO
PROVINCIA
Torre Boldone Ma il giovane arrestato è già tornato libero: minorenne, rischia solo tre anni
IIIII VILLONGO, IN EDICOL A
Ucciso in Brasile, la figlia torna
La ragazzina affidata alla nonna: «Ostacoli burocratici, l’ho aspettata 4 mesi»
La fazenda nella quale è stato
ucciso l’imprenditore bergamasco
TORRE BOLDONE È tornata a Torre Boldone la figlia quattordicenne
di Giuseppe Codeluppi, l’imprenditore bergamasco di 59 anni ucciso a fucilate lo scorso 10 gennaio
nella sua fattoria di Caucaia in
Brasile (vicino a Fortaleza)
per motivi ancora non del
tutto chiari. Caterina,
questo il nome della ragazzina, dopo la morte del padre era rimasta per quattro mesi
sotto la tutela giuridica di Pierattilio Maino, un imprenditore
bergamasco che da
più di dieci anni vive
Giuseppe
in Brasile ed è amico
Codeluppi
della famiglia, poi nei
giorni scorsi il giudice dei minori ha autorizzato il rientro in Italia e l’affidamento – per ora
temporaneo – alla nonna.
La giovane, accompagnata da un
parente volato in Brasile per occuparsi dei vari aspetti burocratici della vicenda, è decollata venerdì sera dall’aeroporto di Fortaleza e ieri mattina è arrivata all’aeroporto
di Milano Malpensa. Quindi è stata accompagnata alla casa della
nonna Luigina Andreoletti, che abita in via San Martino Vecchio a Torre Boldone ed è la parente più stretta della ragazzina: «Sono contenta che sia tornata – ha spiegato ieri la nonna – e l’ho vista abbastanza serena. Per quattro mesi ho
aspettato questo momento, ci sono
stati tanti ostacoli burocratici: telefonavo quasi tutti i giorni in Brasile, ma ogni volta mancava qualcosa e la partenza veniva posticipata. Il bello viene ora: la prima cosa a cui dovremo pensare sarà la
scuola, cercheremo di farle completare gli studi senza farla rimanere indietro».
L’avvocato Luigi Riccardi, che assiste la famiglia Codeluppi, ha aggiunto: «Abbiamo raggiunto l’obiettivo principale: la ragazzina, sebbene sia stata ospitata e accudita amorevolmente da Pierattilio Maino,
era lontana dai suoi parenti ed era
giusto che tornasse in Italia. In Brasile, inoltre, conduceva una vita ritirata perché il presunto assassino del padre è tornato a piede libe-
ro». Reo confesso dell’omicidio, infatti, è un ragazzo di 15 anni, nipote del custode della fattoria: dato
che il giovane è minorenne, è stato
scarcerato e affidato ai servizi sociali. Rischia una condanna di appena tre anni, a meno che non vengano a galla i mandanti del delitto:
mandanti, perché nel corso delle
indagini è tramontata la pista passionale secondo la quale il ragazzino avrebbe ucciso il bergamasco
perché questo si opponeva a una
sua presunta relazione con la figlia,
mentre ha preso corpo la pista economica, secondo la quale qualcuno ha armato il quindicenne per appropriarsi della fattoria di Codeluppi, tra l’altro rapinata per ben due
volte poco giorni dopo l’omicidio.
La famiglia intende costituirsi
parte civile nel processo che partirà tra qualche mese e sta valutando anche il da farsi per riportare in
Italia la salma dell’imprenditore. È
in corso anche un inventario dei beni mobili e immobili di Codeluppi
in Brasile in vista di una possibile
vendita.
Albano Raid notturno alla Lactis di via Nazionale: spariti 7.000 euro
Ladri dal tetto, ripulita la cassaforte
ALBANO Una banda di ladri ha preso di mira la Lactis di Albano Sant’Alessandro nella notte tra giovedì e venerdì scorso. I malviventi sono riusciti ad eludere il sistema d’allarme
della ditta – che si occupa di latte e
suoi derivati e si trova in via Nazionale – e ad entrare negli uffici, dove hanno forzato una cassaforte con
un flessibile e hanno rubato contanti per circa 7.000 euro. Del fatto si
stanno occupando i carabinieri della tenenza di Seriate, intervenuti sul
posto per un sopralluogo.
Secondo una prima e sommaria ricostruzione, i malviventi sarebbero
entrati in azione nella tarda nottata:
nonostante il sistema d’allarme fosse inserito e funzionante e fosse presente anche un custode, i ladri sono riusciti ad entrare negli uffici dello stabilimento. A quanto si è appreso, sarebbero riusciti ad entrare passando da un varco nel tetto, proprio
come avevano fatto i ladri che la notte prima avevano preso d’assalto il
supermercato Unes di Seriate, in cor- IIIII IN BREVE
so Europa. Una volta all’interno i
malviventi si sono diretti verso una
cassaforte e l’hanno tagliata con un
flessibile: così sono riusciti ad arraffare contanti per circa 7.000 euro, oltre ad assegni e altri documenti il cui
valore non è stato reso noto. Anche ➔ Villa d’Adda ha dato l’ultimo saluto a Pierino
il fatto che i ladri abbiano usato un
Gambirasio, papà del nostro collaboratore Franflessibile richiama il colpo messo a
co. Pierino Gambirasio, muratore fin dall’età di
segno all’Unes, dove i banditi aveva12 anni, era nato il 19 giugno del 1937 a Sotto
no aperto la cassaforte proprio con
il Monte. Era nipote di Celestino Agazzi, quel «Cequel tipo di arnese. Al momento,
lestì» che gestiva un’osteria, specialità pane e sadunque, non è escluso che entramlame, in cui spesso andava anche Angelo Ronbi i colpi possano essere stati messi
calli, il futuro Giovanni XXIII. Pierino Gambiraa segno dalla stessa banda specializsio era malato ed è morto al policlinico di Ponzata.
te San Pietro. A Franco Gambirasio, alla mamDopo aver preso il bottino, i ladri
ma e agli altri familiari le condoglianze di tutta
sono scappati e hanno fatto perdere
la redazione de «L’Eco di Bergamo».
le loro tracce: il furto è stato scoperto alle 7 di venerdì mattina e sono stati avvertiti i carabinieri. Sul posto è
intervenuta una pattuglia della tenenza di Seriate, competente per territorio, che ha effettuato un sopralluogo
➔ Un automobilista l’altra notte è stato denuncianella ditta e avviato le indagini.
to dai carabinieri per guida in stato d’ebbrezza.
È successo a Clusone in viale Gusmini: verso le
2,30 una pattuglia del nucleo operativo radiomobile di Clusone ha fermato un trentaduenne e lo
ha sottoposto al test dell’etilometro. L’uomo è risultato positivo, così è scattata la denuncia a piede libero con il ritiro immediato della patente.
L’ultimo saluto di Villa d’Adda
a Pierino Gambirasio
Clusone, alticcio al volante
Denunciato un automobilista
Lallio Due col taglierino razziano 105 euro
Rapina all’ufficio postale
LALLIO Due rapinatori hanno assaltato l’ufficio postale di Lallio ieri
mattina, ma sono riusciti a portare
via un bottino quasi irrisorio: dai
primi conteggi infatti mancherebbero all’appello soltanto 105 euro
in contanti.
Il raid nella filiale di via Mascagni è avvenuto verso le 9,30: i due
malviventi, a volto scoperto, hanno
fatto irruzione nell’ufficio postale e
hanno minacciato il personale con
un taglierino. Fortunatamente nessuno dei presenti ha subito violenze. I malviventi sono riusciti ad impossessarsi dei contanti e sono scappati a bordo di una Fiat Punto di colore blu, che è stata intercettata dai
carabinieri, ma è riuscita a scappare dopo un breve inseguimento, al
quale ha preso parte anche l’elicottero dell’Arma.
I militari nelle vicinanze dell’ufficio postale hanno trovato un’altra
auto sospetta: si tratta di una Y10 il
cui furto era stato denunciato venerdì alla stazione dei carabinieri
A Treviglio coro dell’Antoniano
e processione dai Salesiani
di via delle Valli. Secondo i carabinieri quella è la macchina impiegata dai banditi per raggiungere l’ufficio postale: una delle tecniche utilizzate dai malviventi per evitare di ➔ Tre interessanti appuntamenti oggi a Treviglio.
essere scoperti durante gli assalti
Il primo è la presentazione del 15° Quaderno delè quella di cambiare auto diverse
la Geradadda a opera del Centro studi storici delvolte, non solo dopo il colpo ma anla Geradadda di Treviglio alle 10, nell’auditoche prima. La Y10 rubata è stata rerium della Cassa Rurale in via Carcano 15. Alcuperata e sequestrata dai carabile 16, per iniziativa della Cassa Rurale, il Picnieri: sarà sottoposta a tutti i rilievi
colo coro dell’Antoniano di Bologna si esibirà nel
scientifici del caso per cercare evenPalazzetto Zanovello nel Centro salesiano. Alle
tuali impronte lasciate dai malvi20,45 dalla Casa Salesiana si snoderà, presieduventi nell’abitacolo. Delle indagita dal prevosto monsignor Giovanni Buga, la proni si stanno occupando i carabiniecessione di Maria Ausiliatrice fino al santuari della stazione di Curno.
rio. Seguirà la Messa.
Quello di ieri non è il primo colpo all’ufficio postale di Lallio: la sede di via Mascagni, infatti, era già
stata rapinata altre tre volte volte nel
2008. L’ultimo colpo è avvenuto lo
scorso settembre, quando un bandito solitario e armato di pistola riu- ➔ Quaranta squadre provenienti da tutta la Lomscì a portarsi via 900 euro: per quel
bardia daranno vita, oggi a Piazza Brembana, a
colpo fu arrestato dai carabinieri un
un torneo di calciobalilla. Appuntamento al
quarantaseienne di Pedrengo.
«Chocolat Cafè»,in via Sante Calvi, dalle 14,30.
Piazza Brembana, 40 squadre
si sfidano al torneo di calciobalilla
E. B.
Emanuele Biava
Blitz, via tutti i «Gratta e vinci»
Bottino duemila euro. E una refurtiva
piuttosto insolita: i tagliandi del «Gratta e vinci». È successo venerdì poco dopo le 11,30 a Villongo, quando due stranieri, con ogni probabilità originari dell’Est, si sono presentati al banco dell’edicola di via Aldo Moro, in una zona
residenziale a Villongo San Filastro, a
poca distanza dalla chiesa parrocchiale. Uno dei due aveva anche un oggetto
appuntito nascosto sotto la maglia, for-
se un coltello. Ma dopo aver minacciato l’edicolante la coppia di rapinatori
ha sdegnato i contanti, preferendo fare
man bassa dei tagliandi «Gratta e vinci» posizionati in vista. Un raid rapido
e peraltro messo in atto in una zona trafficata, con parcheggi pubblici e con altre realtà commerciali adiacenti all’edicola. I due rapinatori si sono dileguati, forse in cerca di un posto tranquillo per «grattare» il bottino.
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