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pdf locandina - Yuri Guccione flautist
Domenica 27 luglio 2014 - ore 21.00
Lugano, Palazzo dei Congressi
Opera a Lugano
Don Giovanni
di Wolfgang Amadeus Mozart
Umberto Finazzi, direzione musicale
Laura Cosso, regia
Claudio Cinelli, scene
Elisabeth Bohr, costumi
Opera studio internazionale “Silvio Varviso”
Ensemble strumentale del Conservatorio della Svizzera italiana
direttore musicale ▪
regia ▪
scene ▪
costumi ▪
aiuto regia ▪
assistente ai costumi ▪
luci ▪
Umberto Finazzi
Laura Cosso
Claudio Cinelli
Elisabeth Bohr
Luisa Travaglini
Rugile Norkute
Erez Abramovich
e con il contributo della pittrice ▪ Raffaela Zenoni
Cast
Don Giovanni ▪
Don Ottavio ▪
Donna Anna ▪
Donna Elvira ▪
Leporello ▪
Commendatore ▪
Masetto ▪
Zerlina ▪
Daniel Antonangeli (Italia)
Jeon Wook Kang (Corea)
Eva Corbetta (Italia)
Melania Maggiore (Italia)
Daniele Piscopo (Italia)
Michael MacKinnon (Canada)
Bruno Vargas (Cile)
Sandra Ferró (Spagna)
Ensemble strumentale
del Conservatorio della Svizzera italiana
violino I ▪
violino II▪
viola ▪
violoncello ▪
contrabbasso ▪
flauto ▪
oboe ▪
clarinetto ▪
fagotto ▪
corno ▪
percussioni ▪
mandolino ▪
fortepiano ▪
Cesare Zanetti
Filippo Maligno
Sara Martinez
Barbara Misiewicz
Flavio Mieto
Yuri Guccione
Cecilia Mugnai
Nikolett Urbán
Patricia Pazos Pintor
Charles Crabtree
Andrea Tiddi
Giovanni Merisi
Angela Zaccaria
direttore ▪ Alice Meregaglia
maestri collaboratori ▪ Yuka Gohda, Alessandra Danesi
danzatori ▪ Davide Fior, Caterina Hoertig,
Klare Lanne
Opera studio internazionale “Silvio Varviso”
L'Opera Studio internazionale “Silvio Varviso” è parte integrante del
programma didattico e pratico di Ticino Musica, Festival di musica classica
nella Svizzera italiana. L'obiettivo è quello di dare la possibilità a giovani
cantanti di studiare e interpretare opere liriche scelte, mettendo alla prova le
proprie capacità e il proprio talento.
Tramite un bando internazionale, vengono realizzate audizioni per
selezionare le nuove voci. Per ciascun ruolo vengono scelti due cantanti, in
modo da offrire ad un numero maggiore di giovani la possibilità di
partecipare a questo interessante progetto. La direzione musicale è affidata a
personalità musicali che durante le 3 settimane di studio preparano
l'allestimento dell'opera. La rappresentazione sulla scena è curata da un
esperto regista d'opera e i costumi da un famoso scenografo. Le azioni
sceniche vengono elaborate con cura e preparate alla perfezione.
Il direttore musicale, il regista con il suo assistente e lo scenografo
garantiscono insieme ai giovani musicisti una perfetta realizzazione dell'opera
con entrambi i cast. Per il Festival 2014 è stata scelta l'opera “Don Giovanni”
di Wolgang Amadeus Mozart. La preparazione e le prove si tengono al Teatro
San Materno di Ascona. Per la preparazione musicale sono responsabili
Umberto Finazzi e Laura Cosso, per le scene invece Claudio Cinelli.
Don Giovanni, visto da Laura Cosso
Una striscia che fende diagonalmente il palcoscenico; elementi che calano
dall’alto, una parete mobile con cui restringere o allargare lo spazio:
costruzioni astratte, geometriche, pensate non per “ambientare” il Don
Giovanni in un’epoca determinata, ma per potenziare le dinamiche
dell’azione. Come tutti i miti, anche il mito Don Giovanni è senza tempo;
cosicché senza tempo vuole essere la mia concezione della scena. Saranno
piuttosto i costumi a suggerire le varie incarnazioni del mito, lungo la storia
della cultura occidentale: costumi dunque dettati da una ricercata
commistione di stili, dal Settecento alla contemporaneità.
Dei tanti significati che, nei secoli, si sono stratificati intorno al mito di Don
Giovanni, il tema della dismisura, dell’eccesso, è ancora così attuale da non
aver bisogno di esemplificazioni: la ricerca continua di soddisfazione, la
coazione a ripetere, la dipendenza dal denaro, dal sesso, dal potere, sono
realtà che conosciamo tutti molto bene. Per tale ragione, non ho voluto
giocare su questo tasto, per evitare il rischio di ridurre il Don Giovanni a un
banale specchio delle nostre vicende odierne. Nel delineare il “mio” Don
Giovanni, mi sono invece concentrata sulla natura dei rapporti umani, dei
legami tra i personaggi. Ho pensato alla figura di Don Giovanni come
all’immagine di un buco nero: la calamita capace di attrarre verso di sé, ma è
anche l’elemento che fagocita chi entra nella sua orbita. Don Giovanni
possiede questo potere straordinario di seduzione (erotica, ma non solo), così
come un potere distruttivo che ne fa un elemento di disgregazione. Nessun
personaggio, dopo essere venuto a contatto con lui, sarà più come prima; e a
me interessava soprattutto indagare cosa succede nella psiche di coloro che ne
sono stati toccati, quale sarà il loro percorso, la loro reazione: dall’evoluzione
psicologica di Donna Elvira, al blocco traumatico in cui si arena Donna Anna,
e così via.
Lasciandomi guidare dalla musica. Del resto, uno degli aspetti più
straordinari dell’opera mozartiana è la capacità di far convivere le antitetiche
componenti del comico e del tragico. Vorrei essere ancora più chiara: Il Don
Giovanni di Mozart non si limita a far compenetrare il comico al tragico; no,
fa molto di più, sovrappone comico e tragico senza mescolarli tra loro, li
presenta simultaneamente, mantenendoli tuttavia ben separati. Così, la verità
dei personaggi ci appare sempre attraverso prospettive diverse; Mozart non ci
dà una sola lettura della realtà umana, ma un ventaglio di possibilità. Tutto
questo è modernissimo e immenso; e impone al regista l’obbligo di lavorare
soprattutto sulla recitazione, sulle capacità sceniche e interpretative dei
cantanti. Cosa essenziale, per un Laboratorio Opera-Studio.
Trama
Atto primo
Don Giovanni, nottetempo, è penetrato furtivamente nelle stanze di Donna
Anna, mentre Leporello monta la guardia imprecando contro il proprio
destino di servo. Un grido: Donna Anna ha resistito al seduttore e cerca di
riconoscerlo; accorre il padre di lei, il Commendatore, con la spada sguainata.
Don Giovanni lo uccide e fugge con Leporello, mentre il sopraggiunto Don
Ottavio giura alla fidanzata Donna Anna che il seduttore verrà scoperto e il
delitto non resterà impunito.
Nella strada Don Giovanni passeggia in cerca di avventure. Compare una sua
vecchia conquista, Donna Elvira, che lo cerca per ricondurlo alla promessa
fatta. Il cavaliere evita di rispondere, e la lascia con Leporello che, per
consolarla, le recita lo sterminato elenco delle conquiste del padrone. Partita
Donna Elvira, Don Giovanni si mescola a una allegra brigata di contadini che
festeggia le nozze di Zerlina con Masetto. Subito il seduttore riesce a far
allontanare Masetto e insidia la sposina, ma Donna Elvira, rientrata, sventa la
manovra. Assieme a Don Ottavio compare anche Donna Anna che, dalla voce,
riconosce in Don Giovanni l’assassino del padre. Ma egli è già lontano e la
fanciulla, sconvolta, racconta tutti i particolari del tentativo notturno di
seduzione a Don Ottavio, e lo incita di nuovo alla vendetta. Intanto Leporello,
secondo gli ordini del padrone, ha organizzato una festa nel suo palazzo, dove
Don Giovanni si prepara ad altre conquiste.
Nel giardino di Don Giovanni sono già presenti i contadini, mentre Zerlina
cerca di tranquillizzare Masetto. Entrano poi, in maschera, Donna Anna,
Donna Elvira e Don Ottavio.
In una sala del palazzo iniziano le danze e nell’animazione generale Don
Giovanni cerca di allontanarsi con Zerlina mentre Leporello trattiene
Masetto; ma la ragazza grida, Don Giovanni afferra Leporello facendo credere
che sia lui il seduttore, e ancora una volta il cavaliere si salva anche se il
progetto di rapire Zerlina è stato stroncato.
Atto secondo
In strada Don Giovanni scambia gli abiti con Leporello per dedicarsi con
miglior agio alla conquista della cameriera di Donna Elvira; ma alla finestra si
affaccia proprio Donna Elvira e Don Giovanni le fa credere di essere ancora
innamorato di lei. Donna Elvira scende in strada e nel buio scambia
Leporello, che ne indossa gli abiti, per Don Giovanni il quale poi fa in modo
che si allontanino per poter proseguire indisturbato nel tentativo di conquista
della cameriera. Ma viene sorpreso e interrotto da Masetto che va in cerca di
lui per ucciderlo. Il contadino però non lo riconosce negli abiti di Leporello, e
il furbo cavaliere lo inganna, lo bastona e fugge. A Zerlina, giunta in soccorso
del fidanzato, non resta che il piacere di consolarlo.
Intanto Leporello e Donna Elvira sono giunti nella casa di Donna Anna, e
mentre arrivano con lumi anche Don Ottavio e Donna Anna, Leporello cerca
di fuggire. Ma viene fermato da Zerlina e Masetto che stanno entrando, e
verrebbe ucciso se non si facesse finalmente riconoscere per il servo di Don
Giovanni e, approfittando dello stupore generale, riesce a fuggire.
Leporello ha raggiunto il padrone in un luogo appartato, che si scopre essere
il cimitero dove si trova anche la statua del Commendatore ucciso.
Irridendolo, Don Giovanni lo invita a cena, e con stupore di lui e terrore di
Leporello la statua accetta.
Già dimentico dello strano invito, Don Giovanni sta allegramente cenando nel
suo palazzo, servito da Leporello, mentre un gruppo di suonatori allieta la
serata. Entra Donna Elvira, che tenta ancora una volta di far cambiare vita
all’impenitente seduttore, ma invano.
Inaspettatamente, giunge la statua del Commendatore, a chiedere a Don
Giovanni di pentirsi dei suoi misfatti; egli rifiuta e viene trascinato all’inferno.
A tutti i presenti — sopraggiunti per arrestare il cavaliere — Leporello narra la
morte del padrone. Un coro finale (“Questo è il fin di chi fa male”) inneggia
alla ritrovata serenità.
Umberto Finazzi
Nato a Bergamo, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio G. Verdi di
Milano. Ha perfezionato il repertorio solistico col M° K. Bogino e studiato
direzione d'orchestra col M° J. Kalmar. Ha ricevuto preziosi consigli dal M°
Arturo Benedetti Michelangeli. Ha svolto per anni la funzione di maestro
collaboratore nei principali teatri italiani affiancando all'attività pianistica
quella di direttore d'orchestra e di coro.
Dal 1978 ad oggi ha tenuto centinaia di concerti in Italia, Francia, Germania,
Inghilterra, Svizzera, Repubblica Ceca, Austria, Olanda, Sud Africa, Corea,
Cina, Taiwan e Stati Uniti in veste di solista e con ogni tipo di formazione
cameristica: dal duo, trio, quartetto e quintetto con archi e fiati, con cantanti,
sia nel repertorio operistico che liederistico e come direttore d'orchestra e
maestro del coro, collaborando con grandi strumentisti, cantanti e direttori.
Dal 1997 collabora con l'Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del
Teatro alla Scala, in qualità di docente di spartito. È attualmente titolare del
corso di “Prassi Esecutiva e Repertorio Teatrale” per pianisti al Conservatorio
G. Verdi di Milano dopo aver collaborato per dieci anni nella classe di Canto
Lirico di Giovanna Canetti. È docente di masterclasses sull'opera italiana per
Cantanti Lirici e Maestri Collaboratori in Italia e nel mondo.
Laura Cosso
Laura Cosso ha compiuto studi teatrali (Scuola del Teatro Nuovo di Torino),
musicali (Conservatorio di Milano) e letterari (Facoltà di Lettere e Filosofia di
Torino). È diplomata in Canto e laureata in Storia della musica.
Fin da subito ha affiancato attività registica e musicologica. Ha firmato la
regia di opere di Mozart, Paër, Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini e Stravinskij,
lavorando in teatri Italiani ed europei, in Corea del Sud e in Cina. Ha ideato
spettacoli teatrali di attinenza musicale, occupandosi anche di teatro
multimediale. Tra i teatri italiani per cui ha lavorato vi sono Il Teatro Regio di
Torino e il Regio di Parma; è stata invitata dal Festival Nei Stëmmen
(Lussemburgo) a mettere in scena la trilogia di Mozart - Da Ponte; da anni, è
regista al Festival Ticino Musica di Lugano.
Dal 2008, con alcuni colleghi milanesi, ha fondato il Laboratorio OperaStudio del Conservatorio di Milano di cui cura le produzioni operistiche.
Grazie alle sue numerose pubblicazioni in ambito musicologico, è invitata dai
maggiori teatri lirici a scrivere saggi e a tenere conferenze; partecipa a
trasmissioni radiofoniche e televisive, collabora con riviste musicali, tiene
Masterclass sul teatro d'opera. È considerata tra i maggiori esperti italiani di
musica francese dell'Ottocento e in particolare di Berlioz, autore a cui ha
dedicato ben due monografie e vari scritti.
È docente di Arte scenica al Conservatorio di Milano.
Claudio Cinelli
È una della figure più eclettiche del panorama artistico teatrale italiano. Le
sue esperienze spaziano dal teatro, all'opera lirica, dal teatro di figura alla
danza.
In 42 anni di attività ha realizzato circa 60 spettacoli e partecipato a circa 500
Festival sia in Italia sia all'estero. Molti sono i premi nazionali e internazionali
conseguiti dai suoi spettacoli e dalle sue regie. Attore, regista, scenografo, e
drammaturgo ha lavorato con gruppi storici del teatro di ricerca italiano
sollecitando attori, cantanti, danzatori e mimi a cimentarsi con tecniche
teatrali inusuali, (marionette, ombre, video).
Ha lavorato con Andrea Andermann, Zubin Metha e Vittorio Gassman. Dal
1986 al 1990 lavora per la televisione italiana. Nel 1991 crea il gruppo teatrale
Porte Girevoli del quale è tuttora direttore artistico. Dal 1995 è chiamato da
diversi enti lirici italiani e stranieri: Fondazione Puccini di Torre del Lago,
Teatro Regio di Torino, Teatro Pergolesi di Jesi, Cité de la Musique di Parigi,
Teatro Rivoli di Porto, Opera Mobile di Anversa e non ultimo Ticino Musica
di Lugano. Cura la regia, scene e costumi per numerose produzioni
operistiche e teatrali. Lavora come maestro di animazione con Lindsey Kemp
nell’Iris di Mascagni (produzione CEL di Livorno) e con Carole Hermitage per
Sheerazade (prodotto dal Teatro Comunale di Firenze).
Claudio Cinelli rappresenta da diversi anni una vera e propria autorità nel
campo del Teatro di Figura a livello internazionale; tiene stage di
qualificazione e formazione per Istituti ed Accademie di Teatro, collabora a
riviste internazionali di settore; è laureato in Architettura, ha un diploma di
Regia e Scenografia. www.claudiocinelli.it
Alice Meregaglia, direttore
Dopo aver ultimato con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore il
biennio di specializzazione in pianoforte (indirizzo maestro collaboratore) al
conservatorio G.Verdi di Milano, nella classe di U. Finazzi, ha ottenuto il
posto di chef de chant presso l’Opera Studio dell’Opéra national du Rhin,
dove attualmente lavora come maestro collaboratore. Si è inoltre laureata con
il massimo dei voti e la lode in Musicologia e Beni Musicali presso l’Università
Statale di Milano.
In qualità di maestro collaboratore ha accompagnato masterclasses di T.
Berganza, B. Manca di Nissa, C. Remigio, L. Serra, S. Sass, S. Valayre, F.
Pollet, P. Lafont, N. Martinucci, E. Wilke e ha partecipato alle attività
dell’Opera Studio 2011 dei docenti R. Scotto, A. Vandi e C. Scarton
all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Roma). Ha collaborato all’interno
delle produzioni de Il Trovatore (laboratorio curato da D. Agiman), La
Traviata, La serva padrona, L’elisir d’amore (per il conservatorio di Milano),
La scala di seta, L’occasione fa il ladro (per il festival Ticino Musica di
Lugano), Blanche-Neige, Owen Wingrave, Aladin, La colombe, Le pauvre
Matelot, Il Campanello (per l’Opéra national du Rhin).
Ha seguito lezioni di perfezionamento cameristico con F. Faes, O. Marshev e
P. N. Masi, e ha studiato alla Scuola di Musica di Fiesole con B. Casino. Ha
studiato direzione d'orchestra al Conservatorio di Strasburgo e approfondisce
il repertorio operistico sotto la guida di V. Monteil. Nel 2013 ha diretto la
produzione de La cambiale di matrimonio all'interno dell'Opera Studio
Ticino Musica e ha partecipato alla direzione musicale di Cosí fan tutte per il
laboratorio Nei Stämmen del Lussemburgo.
Daniele Antonangeli, baritono
Ha iniziato gli studi musicali nel 2000 come sassofonista frequentando il
conservatorio A. Casella di L'Aquila. Nel 2008 intraprende gli studi di canto
lirico sotto la guida del Maestro Delfo Meniccucci presso il Conservatorio G.
Verdi di Milano. Nel 2011 vince la 65ª Edizione del Concorso Europeo “Teatro
Lirico Sperimentale di Spoleto” debuttando nel ruolo di Sharpless nella
Madama Butterfly.
Perfeziona la tecnica di canto con Renato Bruson e Rolando Panerai e
approfondisce lo studio del repertorio con Enza Ferrari, Carlo Palleschi e
Marco Boemi. Nella stagione 2012 del “TSL di Spoleto” debutta in Traviata
nel ruolo di Giorgio Germont. Partecipa a recital e gala d'opera nelle città di
Seoul, Milano, Londra e San Pietroburgo presso il Teatro d'opera
dell'Hermitage dove debutta anche il ruolo di Uberto nella Serva Padrona.
Nel 2013 incide un disco dell'opera Adelaide di Borgogna di Pietro Generali
con la casa discografica Bon Giovanni, prima esecuzione in tempi moderni.
È L'Olandese Volante nella produzione Aslico del Teatro sociale di Como in
una lunga tournée nei principali teatri italiani. Debutta a Broadway nel New
York City Center e a Parigi nell’Espace Pierre Cardin in un theatrical concert
prodotto dalla Fondazione Pavarotti della quale fa parte dal 2013.
Sarà Figaro nel Barbiere di Siviglia a Seoul nel prossimo Novembre.
Jeon Wook Kang, tenore
Ha conseguito nel 2007 la laurea in canto lirico all'Università di Chung-Ang
di Seoul (Corea del Sud) e nel 2010 si diploma in canto lirico al Conservatorio
G. Martucci di Salerno. Nel 2014 ha frequentato l’Opera Studio di alto
perfezionamento tenuto da Renata Scotto all'Accademia Nazionale di Santa
Cecilia.
Ha partecipato a diversi concorsi internazionali, risultando vincitore del I
premio al X concorso internazionale “Città di Pesaro”, del I premio nel III
concorso internazionale “Città di Ostuni” e del premio speciale al XXIX
concorso internazionale lirico “Premio Boni” in Mantova. È stato inoltre
finalista dei concorsi internazionali “Città di Bologna” nel 2011 e “Città di
Caserta Belvedere di San Leucio” nel 2011.
Nel 2011 ha debuttato ne L'elisir d'amore al Parco Comunale di Paratico e ha
pure intrepretato ruoli ne Il barbiere di Siviglia al Teatro Guardassoni di
Bologna nel 2012 e nel Don Giovanni al Teatro Davide di Roma nel 2013.
Eva Corbetta, soprano
Nata a Seregno, inizia lo studio del canto all'età di 20 anni. Si laurea in
Scienze dei beni culturali con indirizzo musicologico nell'aprile 2007. Nel
2009, consegue il diploma di canto presso il conservatorio G.B. Pergolesi di
Fermo.
Nel dicembre 2009 entra a far parte dell'accademia di alto perfezionamento
del teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago dove debutta nel ruolo di
Lauretta nel Gianni Schicchi di Puccini. Ha inoltre interpretato il ruolo di
Contesa ne Le Nozze di Figaro a Perugia per l'Accademia lirica Cimarosa di
Firenze.
Ha partecipato ad una serie di concerti in Sicilia per il “Bellini and Romantic
Festival” diretta da A. Veronesi, nel ruolo di Elvira (I Puritani). Selezionata
per l'Opera ensamble del Carlo Felice di Genova, vi ha debuttato in Die
Zauberflöte come Erste Dame ed è stata cover di Lauretta nel Gianni Schicchi
di Puccini.
Ha recentemente debuttato il ruolo di Alice Ford nel Falstaff di Verdi al teatro
dell’opera di Varna (Bulgaria), ruolo che ha poi portato in tournèe nei
maggiori teatri dell’Olanda.
Melania Maggiore, soprano
Nata a Roma nel 1988, inizia lo studio del canto lirico nel 2008 con Delfo
Menicucci, del quale ha frequentato numerose masterclass e sotto la sua
guida sta per conseguire il Biennio di II livello in canto presso il
Conservatorio G. Verdi di Milano. Finalista al Premio Lirico d'esecuzione
Galliano Masini 2012, nel 2013 ha debuttato nel ruolo di Violetta nella
Traviata di G. Verdi per l’Opera Studio dell’Associazione Culturale Maria
Grazia Vivaldi a Montalto Ligure con la partecipazione del soprano Luciana
Serra, accompagnata dalla Riviera Opera Orchestra diretta da Paolo Bianchi.
Studia presso l’Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma con
Renata Scotto, Anna Vandi e Cesare Scarton. È inoltre diplomata in violino
col massimo dei voti con Pasquale Pellegrino e ha seguito corsi di
perfezionamento con Eddy Perpich, Stefan Kamilarov, Sergey Girshenko. Ha
suonato in numerose formazioni orchestrali dirette da artisti quali Alexander
Lonquich, Marco Angius, Daniele Giorgi, Paolo Olmi, Bruno Campanella,
Tonino Battista e dal 2011 collabora con l’International Chamber Ensemble
diretta dal maestro Carotenuto.
Daniele Piscopo, baritono
Nato a Varese nel 1986, frequenta l'Accademia del Festival Puccini di Torre
del Lago e il Centre de Perfecionament Plácido Domingo di Valencia. Tra le
produzioni più importanti citiamo: Elisir d'amore e Madama Butterfly per la
Fondazione Festival Pucciniano, Amelia al Ballo al Palau de les arts Reina
Sofia Valencia per la direzione di Placido Domingo, Le nozze di Figaro a
Valencia per la regia di Ruggero Raimondi, Così fan tutte al teatro Perèz
Galdos di Las Palmas, Carmen al Macerata Opera Festival, Il Barbiere di
Siviglia allo Stresa Festival, Così fan tutte al Teatro Donizetti di Bergamo, Le
nozze di Figaro ai teatri di Douai e Chennevières sur Marne in Francia, Amici
opera contemporanea al Teatro Verdi di Pisa. Premio “Giovane promessa” al
28° Concorso Ismaele Voltolini, primo premio al IV Concorso lirico Silvano
Pagliuca, secondo premio e Premio Giovane Promessa al concorso La città
sonora, finalista concorso ASLICO 2011.
Michael MacKinnon, basso
È un artista poliedrico, nato a Glasgow, in Scozia. Ha iniziato la sua carriera a
Vancouver, in Canada, ma attualmente è attivo in Germania. I suoi precedenti
ruoli operistici includono Don Alfonso nel Così fan tutte e Leporello in Don
Giovanni (Burnaby Lyric Opera); Vodnik in Rusalka, Bartolo in Le nozze di
Figaro, e Frère Laurent nel Roméo et Juliette (per l’Opera Nuova a
Edmonton); Mefistofele nel Faust di Gounod (per l’Opera l'Isola di
Vancouver), e ha ricoperto il ruolo del Botanist in Jack Pine (l'Opera
Vancouver nelle scuole). Due volte vincitore del premio “Distretto Canada-
Occidentale” del Metropolitan Opera, ha ricevuto numerosi premi canadesi. Il
suo debutto europeo è avvenuto lo scorso anno, con le Young Opera Company
a Friburgo, dove è stato nuovamente invitato nell'autunno 2014. Ha
recentemente debuttato in Elisir d'amore il ruolo di Dulcamara per il
Landestheater di Detmold, in Germania.
Bruno Vargas, basso
Il basso cileno ha completato gli studi di teoria musicale a Santiago del Cile e
si è poi diplomato in canto alla Universidad Católica de Chile, collaborando
allo stesso tempo con il coro dell’opera del Teatro Municipale di Santiago. Nel
2008, grazie ad una borsa di studio, ha iniziato a studiare alla Folkwang
Universität der Künste con i prof. Rootering e Wolfgang Millgramm.
Ha lavorato con importanti direttori quali Andreas Homoki, Marco-Arturo
Marelli e David Mouchtar-Samorai, interpretando numerosi ruoli operistici
come Truffaldin nell’Ariadne auf Naxos di Strauss, Don Alfonso in Così fan
Tutte e Bartolo in Le Nozze di Figaro di Mozart, Falstaff nelle Allegre comari
di Windsor di Nicolai, Simone nel Gianni Schicchi di Puccini e Melisso
nell’Alcina di Händel. Nel 2012 è stato premiato al Concorso lirico
internazionale cameristico Schloss Rheinsberg.
Sandra Ferró, soprano
Nata a Castellón de la Plana, Spagna, ha studiato alla ESCM dove si è
dipolomata con lode. Si perfeziona con il soprano Mariella Devia. Ha vinto il
Premio Internazionale Arca D’Oro Giovani Talenti 2014 di Torino, il Premio
IV Hispanica, il Concurso Juventudes Musicales de Spagna, il Yamaha
Competition e Doña Montserrat Caballé- Don Bernabé Martí.
Debutta il ruolo di Corinna ne Il Viaggio a Reims di G. Rossini nel Rossini
Opera Festival 2013 e partecipa all’Accademia Rossiniana di Pesaro diretta da
Alberto Zedda. Debutta anche i ruoli di Katiuska nella Katiuska, la Mujer
Rusa, Delia ne Il Viaggio a Reims, Susanna ne Le Nozze di Fígaro, Bastienne
nella Bastien und Bastienne, Duquesa Carolina nella Luisa Fernanda di F.
Moreno Torroba, Zerlina nel Don Giovanni, Clorinda ne La Cenerentola e
Nella nel Gianni Schicchi di G. Puccini.
lunedì 28 luglio 2014
ore 17.30
Lugano, Aula Magna del Conservatorio
Concerto pomeridiano
I giovani maestri si presentano, con i partecipanti ai corsi di alto perfezionamento
ore 21.00
Lugano, Chiesa di S. Maria degli Angeli
Trio d'archi in residence
Trio d’archi “Opus 8”: Iryna Gintova, violino - Anton Vilkhov, viola - Magdalena Rosa Dür, violoncello
ore 21.00
Minusio, Centro culturale Elisarion
I giovani maestri si presentano
con i partecipanti ai corsi di alto perfezionamento di musica da camera
docente: Ulrich Koella
Ticino Musica ringrazia:
TICINO MUSICA – c.p. 722 – 6903 Lugano | tel. 091 980 09 72 – fax 091 980 09 71
[email protected] | www.ticinomusica.com
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