Comments
Description
Transcript
pdf locandina - Yuri Guccione flautist
Domenica 27 luglio 2014 - ore 21.00 Lugano, Palazzo dei Congressi Opera a Lugano Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart Umberto Finazzi, direzione musicale Laura Cosso, regia Claudio Cinelli, scene Elisabeth Bohr, costumi Opera studio internazionale “Silvio Varviso” Ensemble strumentale del Conservatorio della Svizzera italiana direttore musicale ▪ regia ▪ scene ▪ costumi ▪ aiuto regia ▪ assistente ai costumi ▪ luci ▪ Umberto Finazzi Laura Cosso Claudio Cinelli Elisabeth Bohr Luisa Travaglini Rugile Norkute Erez Abramovich e con il contributo della pittrice ▪ Raffaela Zenoni Cast Don Giovanni ▪ Don Ottavio ▪ Donna Anna ▪ Donna Elvira ▪ Leporello ▪ Commendatore ▪ Masetto ▪ Zerlina ▪ Daniel Antonangeli (Italia) Jeon Wook Kang (Corea) Eva Corbetta (Italia) Melania Maggiore (Italia) Daniele Piscopo (Italia) Michael MacKinnon (Canada) Bruno Vargas (Cile) Sandra Ferró (Spagna) Ensemble strumentale del Conservatorio della Svizzera italiana violino I ▪ violino II▪ viola ▪ violoncello ▪ contrabbasso ▪ flauto ▪ oboe ▪ clarinetto ▪ fagotto ▪ corno ▪ percussioni ▪ mandolino ▪ fortepiano ▪ Cesare Zanetti Filippo Maligno Sara Martinez Barbara Misiewicz Flavio Mieto Yuri Guccione Cecilia Mugnai Nikolett Urbán Patricia Pazos Pintor Charles Crabtree Andrea Tiddi Giovanni Merisi Angela Zaccaria direttore ▪ Alice Meregaglia maestri collaboratori ▪ Yuka Gohda, Alessandra Danesi danzatori ▪ Davide Fior, Caterina Hoertig, Klare Lanne Opera studio internazionale “Silvio Varviso” L'Opera Studio internazionale “Silvio Varviso” è parte integrante del programma didattico e pratico di Ticino Musica, Festival di musica classica nella Svizzera italiana. L'obiettivo è quello di dare la possibilità a giovani cantanti di studiare e interpretare opere liriche scelte, mettendo alla prova le proprie capacità e il proprio talento. Tramite un bando internazionale, vengono realizzate audizioni per selezionare le nuove voci. Per ciascun ruolo vengono scelti due cantanti, in modo da offrire ad un numero maggiore di giovani la possibilità di partecipare a questo interessante progetto. La direzione musicale è affidata a personalità musicali che durante le 3 settimane di studio preparano l'allestimento dell'opera. La rappresentazione sulla scena è curata da un esperto regista d'opera e i costumi da un famoso scenografo. Le azioni sceniche vengono elaborate con cura e preparate alla perfezione. Il direttore musicale, il regista con il suo assistente e lo scenografo garantiscono insieme ai giovani musicisti una perfetta realizzazione dell'opera con entrambi i cast. Per il Festival 2014 è stata scelta l'opera “Don Giovanni” di Wolgang Amadeus Mozart. La preparazione e le prove si tengono al Teatro San Materno di Ascona. Per la preparazione musicale sono responsabili Umberto Finazzi e Laura Cosso, per le scene invece Claudio Cinelli. Don Giovanni, visto da Laura Cosso Una striscia che fende diagonalmente il palcoscenico; elementi che calano dall’alto, una parete mobile con cui restringere o allargare lo spazio: costruzioni astratte, geometriche, pensate non per “ambientare” il Don Giovanni in un’epoca determinata, ma per potenziare le dinamiche dell’azione. Come tutti i miti, anche il mito Don Giovanni è senza tempo; cosicché senza tempo vuole essere la mia concezione della scena. Saranno piuttosto i costumi a suggerire le varie incarnazioni del mito, lungo la storia della cultura occidentale: costumi dunque dettati da una ricercata commistione di stili, dal Settecento alla contemporaneità. Dei tanti significati che, nei secoli, si sono stratificati intorno al mito di Don Giovanni, il tema della dismisura, dell’eccesso, è ancora così attuale da non aver bisogno di esemplificazioni: la ricerca continua di soddisfazione, la coazione a ripetere, la dipendenza dal denaro, dal sesso, dal potere, sono realtà che conosciamo tutti molto bene. Per tale ragione, non ho voluto giocare su questo tasto, per evitare il rischio di ridurre il Don Giovanni a un banale specchio delle nostre vicende odierne. Nel delineare il “mio” Don Giovanni, mi sono invece concentrata sulla natura dei rapporti umani, dei legami tra i personaggi. Ho pensato alla figura di Don Giovanni come all’immagine di un buco nero: la calamita capace di attrarre verso di sé, ma è anche l’elemento che fagocita chi entra nella sua orbita. Don Giovanni possiede questo potere straordinario di seduzione (erotica, ma non solo), così come un potere distruttivo che ne fa un elemento di disgregazione. Nessun personaggio, dopo essere venuto a contatto con lui, sarà più come prima; e a me interessava soprattutto indagare cosa succede nella psiche di coloro che ne sono stati toccati, quale sarà il loro percorso, la loro reazione: dall’evoluzione psicologica di Donna Elvira, al blocco traumatico in cui si arena Donna Anna, e così via. Lasciandomi guidare dalla musica. Del resto, uno degli aspetti più straordinari dell’opera mozartiana è la capacità di far convivere le antitetiche componenti del comico e del tragico. Vorrei essere ancora più chiara: Il Don Giovanni di Mozart non si limita a far compenetrare il comico al tragico; no, fa molto di più, sovrappone comico e tragico senza mescolarli tra loro, li presenta simultaneamente, mantenendoli tuttavia ben separati. Così, la verità dei personaggi ci appare sempre attraverso prospettive diverse; Mozart non ci dà una sola lettura della realtà umana, ma un ventaglio di possibilità. Tutto questo è modernissimo e immenso; e impone al regista l’obbligo di lavorare soprattutto sulla recitazione, sulle capacità sceniche e interpretative dei cantanti. Cosa essenziale, per un Laboratorio Opera-Studio. Trama Atto primo Don Giovanni, nottetempo, è penetrato furtivamente nelle stanze di Donna Anna, mentre Leporello monta la guardia imprecando contro il proprio destino di servo. Un grido: Donna Anna ha resistito al seduttore e cerca di riconoscerlo; accorre il padre di lei, il Commendatore, con la spada sguainata. Don Giovanni lo uccide e fugge con Leporello, mentre il sopraggiunto Don Ottavio giura alla fidanzata Donna Anna che il seduttore verrà scoperto e il delitto non resterà impunito. Nella strada Don Giovanni passeggia in cerca di avventure. Compare una sua vecchia conquista, Donna Elvira, che lo cerca per ricondurlo alla promessa fatta. Il cavaliere evita di rispondere, e la lascia con Leporello che, per consolarla, le recita lo sterminato elenco delle conquiste del padrone. Partita Donna Elvira, Don Giovanni si mescola a una allegra brigata di contadini che festeggia le nozze di Zerlina con Masetto. Subito il seduttore riesce a far allontanare Masetto e insidia la sposina, ma Donna Elvira, rientrata, sventa la manovra. Assieme a Don Ottavio compare anche Donna Anna che, dalla voce, riconosce in Don Giovanni l’assassino del padre. Ma egli è già lontano e la fanciulla, sconvolta, racconta tutti i particolari del tentativo notturno di seduzione a Don Ottavio, e lo incita di nuovo alla vendetta. Intanto Leporello, secondo gli ordini del padrone, ha organizzato una festa nel suo palazzo, dove Don Giovanni si prepara ad altre conquiste. Nel giardino di Don Giovanni sono già presenti i contadini, mentre Zerlina cerca di tranquillizzare Masetto. Entrano poi, in maschera, Donna Anna, Donna Elvira e Don Ottavio. In una sala del palazzo iniziano le danze e nell’animazione generale Don Giovanni cerca di allontanarsi con Zerlina mentre Leporello trattiene Masetto; ma la ragazza grida, Don Giovanni afferra Leporello facendo credere che sia lui il seduttore, e ancora una volta il cavaliere si salva anche se il progetto di rapire Zerlina è stato stroncato. Atto secondo In strada Don Giovanni scambia gli abiti con Leporello per dedicarsi con miglior agio alla conquista della cameriera di Donna Elvira; ma alla finestra si affaccia proprio Donna Elvira e Don Giovanni le fa credere di essere ancora innamorato di lei. Donna Elvira scende in strada e nel buio scambia Leporello, che ne indossa gli abiti, per Don Giovanni il quale poi fa in modo che si allontanino per poter proseguire indisturbato nel tentativo di conquista della cameriera. Ma viene sorpreso e interrotto da Masetto che va in cerca di lui per ucciderlo. Il contadino però non lo riconosce negli abiti di Leporello, e il furbo cavaliere lo inganna, lo bastona e fugge. A Zerlina, giunta in soccorso del fidanzato, non resta che il piacere di consolarlo. Intanto Leporello e Donna Elvira sono giunti nella casa di Donna Anna, e mentre arrivano con lumi anche Don Ottavio e Donna Anna, Leporello cerca di fuggire. Ma viene fermato da Zerlina e Masetto che stanno entrando, e verrebbe ucciso se non si facesse finalmente riconoscere per il servo di Don Giovanni e, approfittando dello stupore generale, riesce a fuggire. Leporello ha raggiunto il padrone in un luogo appartato, che si scopre essere il cimitero dove si trova anche la statua del Commendatore ucciso. Irridendolo, Don Giovanni lo invita a cena, e con stupore di lui e terrore di Leporello la statua accetta. Già dimentico dello strano invito, Don Giovanni sta allegramente cenando nel suo palazzo, servito da Leporello, mentre un gruppo di suonatori allieta la serata. Entra Donna Elvira, che tenta ancora una volta di far cambiare vita all’impenitente seduttore, ma invano. Inaspettatamente, giunge la statua del Commendatore, a chiedere a Don Giovanni di pentirsi dei suoi misfatti; egli rifiuta e viene trascinato all’inferno. A tutti i presenti — sopraggiunti per arrestare il cavaliere — Leporello narra la morte del padrone. Un coro finale (“Questo è il fin di chi fa male”) inneggia alla ritrovata serenità. Umberto Finazzi Nato a Bergamo, si è diplomato in pianoforte al Conservatorio G. Verdi di Milano. Ha perfezionato il repertorio solistico col M° K. Bogino e studiato direzione d'orchestra col M° J. Kalmar. Ha ricevuto preziosi consigli dal M° Arturo Benedetti Michelangeli. Ha svolto per anni la funzione di maestro collaboratore nei principali teatri italiani affiancando all'attività pianistica quella di direttore d'orchestra e di coro. Dal 1978 ad oggi ha tenuto centinaia di concerti in Italia, Francia, Germania, Inghilterra, Svizzera, Repubblica Ceca, Austria, Olanda, Sud Africa, Corea, Cina, Taiwan e Stati Uniti in veste di solista e con ogni tipo di formazione cameristica: dal duo, trio, quartetto e quintetto con archi e fiati, con cantanti, sia nel repertorio operistico che liederistico e come direttore d'orchestra e maestro del coro, collaborando con grandi strumentisti, cantanti e direttori. Dal 1997 collabora con l'Accademia di Perfezionamento per Cantanti Lirici del Teatro alla Scala, in qualità di docente di spartito. È attualmente titolare del corso di “Prassi Esecutiva e Repertorio Teatrale” per pianisti al Conservatorio G. Verdi di Milano dopo aver collaborato per dieci anni nella classe di Canto Lirico di Giovanna Canetti. È docente di masterclasses sull'opera italiana per Cantanti Lirici e Maestri Collaboratori in Italia e nel mondo. Laura Cosso Laura Cosso ha compiuto studi teatrali (Scuola del Teatro Nuovo di Torino), musicali (Conservatorio di Milano) e letterari (Facoltà di Lettere e Filosofia di Torino). È diplomata in Canto e laureata in Storia della musica. Fin da subito ha affiancato attività registica e musicologica. Ha firmato la regia di opere di Mozart, Paër, Rossini, Donizetti, Verdi, Puccini e Stravinskij, lavorando in teatri Italiani ed europei, in Corea del Sud e in Cina. Ha ideato spettacoli teatrali di attinenza musicale, occupandosi anche di teatro multimediale. Tra i teatri italiani per cui ha lavorato vi sono Il Teatro Regio di Torino e il Regio di Parma; è stata invitata dal Festival Nei Stëmmen (Lussemburgo) a mettere in scena la trilogia di Mozart - Da Ponte; da anni, è regista al Festival Ticino Musica di Lugano. Dal 2008, con alcuni colleghi milanesi, ha fondato il Laboratorio OperaStudio del Conservatorio di Milano di cui cura le produzioni operistiche. Grazie alle sue numerose pubblicazioni in ambito musicologico, è invitata dai maggiori teatri lirici a scrivere saggi e a tenere conferenze; partecipa a trasmissioni radiofoniche e televisive, collabora con riviste musicali, tiene Masterclass sul teatro d'opera. È considerata tra i maggiori esperti italiani di musica francese dell'Ottocento e in particolare di Berlioz, autore a cui ha dedicato ben due monografie e vari scritti. È docente di Arte scenica al Conservatorio di Milano. Claudio Cinelli È una della figure più eclettiche del panorama artistico teatrale italiano. Le sue esperienze spaziano dal teatro, all'opera lirica, dal teatro di figura alla danza. In 42 anni di attività ha realizzato circa 60 spettacoli e partecipato a circa 500 Festival sia in Italia sia all'estero. Molti sono i premi nazionali e internazionali conseguiti dai suoi spettacoli e dalle sue regie. Attore, regista, scenografo, e drammaturgo ha lavorato con gruppi storici del teatro di ricerca italiano sollecitando attori, cantanti, danzatori e mimi a cimentarsi con tecniche teatrali inusuali, (marionette, ombre, video). Ha lavorato con Andrea Andermann, Zubin Metha e Vittorio Gassman. Dal 1986 al 1990 lavora per la televisione italiana. Nel 1991 crea il gruppo teatrale Porte Girevoli del quale è tuttora direttore artistico. Dal 1995 è chiamato da diversi enti lirici italiani e stranieri: Fondazione Puccini di Torre del Lago, Teatro Regio di Torino, Teatro Pergolesi di Jesi, Cité de la Musique di Parigi, Teatro Rivoli di Porto, Opera Mobile di Anversa e non ultimo Ticino Musica di Lugano. Cura la regia, scene e costumi per numerose produzioni operistiche e teatrali. Lavora come maestro di animazione con Lindsey Kemp nell’Iris di Mascagni (produzione CEL di Livorno) e con Carole Hermitage per Sheerazade (prodotto dal Teatro Comunale di Firenze). Claudio Cinelli rappresenta da diversi anni una vera e propria autorità nel campo del Teatro di Figura a livello internazionale; tiene stage di qualificazione e formazione per Istituti ed Accademie di Teatro, collabora a riviste internazionali di settore; è laureato in Architettura, ha un diploma di Regia e Scenografia. www.claudiocinelli.it Alice Meregaglia, direttore Dopo aver ultimato con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore il biennio di specializzazione in pianoforte (indirizzo maestro collaboratore) al conservatorio G.Verdi di Milano, nella classe di U. Finazzi, ha ottenuto il posto di chef de chant presso l’Opera Studio dell’Opéra national du Rhin, dove attualmente lavora come maestro collaboratore. Si è inoltre laureata con il massimo dei voti e la lode in Musicologia e Beni Musicali presso l’Università Statale di Milano. In qualità di maestro collaboratore ha accompagnato masterclasses di T. Berganza, B. Manca di Nissa, C. Remigio, L. Serra, S. Sass, S. Valayre, F. Pollet, P. Lafont, N. Martinucci, E. Wilke e ha partecipato alle attività dell’Opera Studio 2011 dei docenti R. Scotto, A. Vandi e C. Scarton all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Roma). Ha collaborato all’interno delle produzioni de Il Trovatore (laboratorio curato da D. Agiman), La Traviata, La serva padrona, L’elisir d’amore (per il conservatorio di Milano), La scala di seta, L’occasione fa il ladro (per il festival Ticino Musica di Lugano), Blanche-Neige, Owen Wingrave, Aladin, La colombe, Le pauvre Matelot, Il Campanello (per l’Opéra national du Rhin). Ha seguito lezioni di perfezionamento cameristico con F. Faes, O. Marshev e P. N. Masi, e ha studiato alla Scuola di Musica di Fiesole con B. Casino. Ha studiato direzione d'orchestra al Conservatorio di Strasburgo e approfondisce il repertorio operistico sotto la guida di V. Monteil. Nel 2013 ha diretto la produzione de La cambiale di matrimonio all'interno dell'Opera Studio Ticino Musica e ha partecipato alla direzione musicale di Cosí fan tutte per il laboratorio Nei Stämmen del Lussemburgo. Daniele Antonangeli, baritono Ha iniziato gli studi musicali nel 2000 come sassofonista frequentando il conservatorio A. Casella di L'Aquila. Nel 2008 intraprende gli studi di canto lirico sotto la guida del Maestro Delfo Meniccucci presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Nel 2011 vince la 65ª Edizione del Concorso Europeo “Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto” debuttando nel ruolo di Sharpless nella Madama Butterfly. Perfeziona la tecnica di canto con Renato Bruson e Rolando Panerai e approfondisce lo studio del repertorio con Enza Ferrari, Carlo Palleschi e Marco Boemi. Nella stagione 2012 del “TSL di Spoleto” debutta in Traviata nel ruolo di Giorgio Germont. Partecipa a recital e gala d'opera nelle città di Seoul, Milano, Londra e San Pietroburgo presso il Teatro d'opera dell'Hermitage dove debutta anche il ruolo di Uberto nella Serva Padrona. Nel 2013 incide un disco dell'opera Adelaide di Borgogna di Pietro Generali con la casa discografica Bon Giovanni, prima esecuzione in tempi moderni. È L'Olandese Volante nella produzione Aslico del Teatro sociale di Como in una lunga tournée nei principali teatri italiani. Debutta a Broadway nel New York City Center e a Parigi nell’Espace Pierre Cardin in un theatrical concert prodotto dalla Fondazione Pavarotti della quale fa parte dal 2013. Sarà Figaro nel Barbiere di Siviglia a Seoul nel prossimo Novembre. Jeon Wook Kang, tenore Ha conseguito nel 2007 la laurea in canto lirico all'Università di Chung-Ang di Seoul (Corea del Sud) e nel 2010 si diploma in canto lirico al Conservatorio G. Martucci di Salerno. Nel 2014 ha frequentato l’Opera Studio di alto perfezionamento tenuto da Renata Scotto all'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ha partecipato a diversi concorsi internazionali, risultando vincitore del I premio al X concorso internazionale “Città di Pesaro”, del I premio nel III concorso internazionale “Città di Ostuni” e del premio speciale al XXIX concorso internazionale lirico “Premio Boni” in Mantova. È stato inoltre finalista dei concorsi internazionali “Città di Bologna” nel 2011 e “Città di Caserta Belvedere di San Leucio” nel 2011. Nel 2011 ha debuttato ne L'elisir d'amore al Parco Comunale di Paratico e ha pure intrepretato ruoli ne Il barbiere di Siviglia al Teatro Guardassoni di Bologna nel 2012 e nel Don Giovanni al Teatro Davide di Roma nel 2013. Eva Corbetta, soprano Nata a Seregno, inizia lo studio del canto all'età di 20 anni. Si laurea in Scienze dei beni culturali con indirizzo musicologico nell'aprile 2007. Nel 2009, consegue il diploma di canto presso il conservatorio G.B. Pergolesi di Fermo. Nel dicembre 2009 entra a far parte dell'accademia di alto perfezionamento del teatro Giacomo Puccini di Torre del Lago dove debutta nel ruolo di Lauretta nel Gianni Schicchi di Puccini. Ha inoltre interpretato il ruolo di Contesa ne Le Nozze di Figaro a Perugia per l'Accademia lirica Cimarosa di Firenze. Ha partecipato ad una serie di concerti in Sicilia per il “Bellini and Romantic Festival” diretta da A. Veronesi, nel ruolo di Elvira (I Puritani). Selezionata per l'Opera ensamble del Carlo Felice di Genova, vi ha debuttato in Die Zauberflöte come Erste Dame ed è stata cover di Lauretta nel Gianni Schicchi di Puccini. Ha recentemente debuttato il ruolo di Alice Ford nel Falstaff di Verdi al teatro dell’opera di Varna (Bulgaria), ruolo che ha poi portato in tournèe nei maggiori teatri dell’Olanda. Melania Maggiore, soprano Nata a Roma nel 1988, inizia lo studio del canto lirico nel 2008 con Delfo Menicucci, del quale ha frequentato numerose masterclass e sotto la sua guida sta per conseguire il Biennio di II livello in canto presso il Conservatorio G. Verdi di Milano. Finalista al Premio Lirico d'esecuzione Galliano Masini 2012, nel 2013 ha debuttato nel ruolo di Violetta nella Traviata di G. Verdi per l’Opera Studio dell’Associazione Culturale Maria Grazia Vivaldi a Montalto Ligure con la partecipazione del soprano Luciana Serra, accompagnata dalla Riviera Opera Orchestra diretta da Paolo Bianchi. Studia presso l’Opera Studio dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma con Renata Scotto, Anna Vandi e Cesare Scarton. È inoltre diplomata in violino col massimo dei voti con Pasquale Pellegrino e ha seguito corsi di perfezionamento con Eddy Perpich, Stefan Kamilarov, Sergey Girshenko. Ha suonato in numerose formazioni orchestrali dirette da artisti quali Alexander Lonquich, Marco Angius, Daniele Giorgi, Paolo Olmi, Bruno Campanella, Tonino Battista e dal 2011 collabora con l’International Chamber Ensemble diretta dal maestro Carotenuto. Daniele Piscopo, baritono Nato a Varese nel 1986, frequenta l'Accademia del Festival Puccini di Torre del Lago e il Centre de Perfecionament Plácido Domingo di Valencia. Tra le produzioni più importanti citiamo: Elisir d'amore e Madama Butterfly per la Fondazione Festival Pucciniano, Amelia al Ballo al Palau de les arts Reina Sofia Valencia per la direzione di Placido Domingo, Le nozze di Figaro a Valencia per la regia di Ruggero Raimondi, Così fan tutte al teatro Perèz Galdos di Las Palmas, Carmen al Macerata Opera Festival, Il Barbiere di Siviglia allo Stresa Festival, Così fan tutte al Teatro Donizetti di Bergamo, Le nozze di Figaro ai teatri di Douai e Chennevières sur Marne in Francia, Amici opera contemporanea al Teatro Verdi di Pisa. Premio “Giovane promessa” al 28° Concorso Ismaele Voltolini, primo premio al IV Concorso lirico Silvano Pagliuca, secondo premio e Premio Giovane Promessa al concorso La città sonora, finalista concorso ASLICO 2011. Michael MacKinnon, basso È un artista poliedrico, nato a Glasgow, in Scozia. Ha iniziato la sua carriera a Vancouver, in Canada, ma attualmente è attivo in Germania. I suoi precedenti ruoli operistici includono Don Alfonso nel Così fan tutte e Leporello in Don Giovanni (Burnaby Lyric Opera); Vodnik in Rusalka, Bartolo in Le nozze di Figaro, e Frère Laurent nel Roméo et Juliette (per l’Opera Nuova a Edmonton); Mefistofele nel Faust di Gounod (per l’Opera l'Isola di Vancouver), e ha ricoperto il ruolo del Botanist in Jack Pine (l'Opera Vancouver nelle scuole). Due volte vincitore del premio “Distretto Canada- Occidentale” del Metropolitan Opera, ha ricevuto numerosi premi canadesi. Il suo debutto europeo è avvenuto lo scorso anno, con le Young Opera Company a Friburgo, dove è stato nuovamente invitato nell'autunno 2014. Ha recentemente debuttato in Elisir d'amore il ruolo di Dulcamara per il Landestheater di Detmold, in Germania. Bruno Vargas, basso Il basso cileno ha completato gli studi di teoria musicale a Santiago del Cile e si è poi diplomato in canto alla Universidad Católica de Chile, collaborando allo stesso tempo con il coro dell’opera del Teatro Municipale di Santiago. Nel 2008, grazie ad una borsa di studio, ha iniziato a studiare alla Folkwang Universität der Künste con i prof. Rootering e Wolfgang Millgramm. Ha lavorato con importanti direttori quali Andreas Homoki, Marco-Arturo Marelli e David Mouchtar-Samorai, interpretando numerosi ruoli operistici come Truffaldin nell’Ariadne auf Naxos di Strauss, Don Alfonso in Così fan Tutte e Bartolo in Le Nozze di Figaro di Mozart, Falstaff nelle Allegre comari di Windsor di Nicolai, Simone nel Gianni Schicchi di Puccini e Melisso nell’Alcina di Händel. Nel 2012 è stato premiato al Concorso lirico internazionale cameristico Schloss Rheinsberg. Sandra Ferró, soprano Nata a Castellón de la Plana, Spagna, ha studiato alla ESCM dove si è dipolomata con lode. Si perfeziona con il soprano Mariella Devia. Ha vinto il Premio Internazionale Arca D’Oro Giovani Talenti 2014 di Torino, il Premio IV Hispanica, il Concurso Juventudes Musicales de Spagna, il Yamaha Competition e Doña Montserrat Caballé- Don Bernabé Martí. Debutta il ruolo di Corinna ne Il Viaggio a Reims di G. Rossini nel Rossini Opera Festival 2013 e partecipa all’Accademia Rossiniana di Pesaro diretta da Alberto Zedda. Debutta anche i ruoli di Katiuska nella Katiuska, la Mujer Rusa, Delia ne Il Viaggio a Reims, Susanna ne Le Nozze di Fígaro, Bastienne nella Bastien und Bastienne, Duquesa Carolina nella Luisa Fernanda di F. Moreno Torroba, Zerlina nel Don Giovanni, Clorinda ne La Cenerentola e Nella nel Gianni Schicchi di G. Puccini. lunedì 28 luglio 2014 ore 17.30 Lugano, Aula Magna del Conservatorio Concerto pomeridiano I giovani maestri si presentano, con i partecipanti ai corsi di alto perfezionamento ore 21.00 Lugano, Chiesa di S. Maria degli Angeli Trio d'archi in residence Trio d’archi “Opus 8”: Iryna Gintova, violino - Anton Vilkhov, viola - Magdalena Rosa Dür, violoncello ore 21.00 Minusio, Centro culturale Elisarion I giovani maestri si presentano con i partecipanti ai corsi di alto perfezionamento di musica da camera docente: Ulrich Koella Ticino Musica ringrazia: TICINO MUSICA – c.p. 722 – 6903 Lugano | tel. 091 980 09 72 – fax 091 980 09 71 [email protected] | www.ticinomusica.com