Comments
Transcript
La green economy - Liceo Statale "Ischia"
Il futuro della green economy (il mondo, l’Europa, l’Italia) Daniela Palma Ischia 30 marzo 2012 Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile Gli snodi della questione La green economy come rivisitazione dell’analisi dello sviluppo Green economy, sviluppo sostenibile e suoi antecedenti nell’analisi economica L’innovazione come «driver» della green economy La green economy, la grande crisi e la nuova divisione internazionale del lavoro Europa e Italia a confronto La green economy come rivisitazione dell’analisi dello sviluppo Green economy, economia low carbon … Valore ambientale (gravità della questione climatica) Crisi economica Valore economico e sociale (riconversione economica e uscita dalla crisi, green jobs) Green economy, sviluppo sostenibile e suoi antecedenti nell’analisi economica - 1 1987 - Rapporto Brundtland (Commissione Onu sull’ambiente), «Il futuro di tutti noi»: «uno sviluppo sostenibile esige che siano soddisfatti i bisogni primari di tutti e che sia estesa a tutti la possibilità di realizzare le proprie aspirazioni a una vita migliore». 1972 – Rapporto Meadows (commissionato dal Club di Roma a ricercatori del MIT), «I limiti dello sviluppo», lo sviluppo è limitato dallo sbilanciato rapporto tra risorse e crescita della popolazione e delle società industriali. …Rivoluzione industriale: lo straordinario sviluppo che essa comporta induce una sistematica riflessione degli economisti. Green economy, sviluppo sostenibile e suoi antecedenti nell’analisi economica - 2 Economisti classici (18°-19° sec.) Quesnay, Smith, Malthus, Ricardo, Marx. Approccio del «sovrappiù economico» – Condizioni di riproducibilità Green economy, sviluppo sostenibile e suoi antecedenti nell’analisi economica - 3 Scarsità relativa (Ricardo) versus scarsità assoluta (Malthus) – Stato stazionario Dimensione sociale della produzione Ruolo della tecnologia nel processo di sviluppo Dimensione storica del cambiamento economico e dei bisogni (in Marx rapporto organico tra accesso alla natura e “modi di produzione”) Green economy, sviluppo sostenibile e suoi antecedenti nell’analisi economica - 4 In definitiva: gli economisti classici si caratterizzano per una concezione “a circolo” del processo economico; Studiano le condizioni della perpetuazione e dello sviluppo della produzione; Chiariscono il ruolo che le diverse merci svolgono nel processo sociale della produzione. Green economy, sviluppo sostenibile e suoi antecedenti nell’analisi economica - 5 Neoclassici:economia della scarsità con visione “ad arco”, come “ corso a senso unico, che porta dai fattori della produzione ai beni di consumo” Keynes:visione “utopica” ma anche visione di “qualità dello sviluppo” (Prospettive economiche per i nostri nipoti) Oggi: lo sviluppo sostenibile riassume in sè ambiente-economia-società; mantiene una visione sistemica - che non separa l’economia dall’ecologia – e ha forti implicazioni etiche Green economy, sviluppo sostenibile e suoi antecedenti nell’analisi economica - 6 Oggi: Europa 2020, sviluppo e ambiente. La sua è una storia decennale,a partire dal Protocollo di Kyoto del 1997 per la riduzione delle emissioni: Dai termini della cosiddetta “strategia di Lisbona” del 2000 (l’obiettivo di fare dell’Unione Europea l’economia basata sulla conoscenza più competitiva e dinamica del mondo, in grado di realizzare una crescita economica sostenibile con nuovi e migliori posti di lavoro e una maggiore coesione sociale), l’Unione Europea è passata a esplicitare gli obiettivi della salvaguardia ambientale come parte integrante del nuovo modello di sviluppo (Goteborg, 2001) e a delineare un vero e proprio “progetto” di sviluppo sostenibile individuando nel manifatturiero il “potenziale tecnologico” della sostenibilità e del rilancio competitivo delle proprie economie, come appare chiaramente dal cosiddetto “Piano di azione per le tecnologie ambientali” (ETAP, 2004). Green economy, sviluppo sostenibile e suoi antecedenti nell’analisi economica - 7 ECOINDUSTRIA: In base alla definizione di Ocse ed Eurostat: L’industria dei beni e servizi ambientali è composta dalle attività volte a misurare, limitare, minimizzare o correggere i danni ambientali all’acqua, all’aria ed al suolo, oltre che i problemi connessi ai rifiuti, al rumore e all’ecosistema. Tutto questo include tecnologie più pulite, prodotti e servizi che riducono il rischio ambientale e che minimizzano l’inquinamento e l’impiego di risorse. L’innovazione come «driver» della green economy - 1 Necessità di permeare il sistema produttivo con l’eco-innovazione (modifica sostanziale delle modalità di produzione) “Environmental sector” come espressione di un nuovo paradigma di innovazione in cui si delinea un asse MANIFATTURIERO-SERVIZI L’innovazione come «driver» della green economy – 2 Cos’è, in effetti, l’eco-innovazione? Secondo una definizione dell’Eco-Innovation Observatory (EIO 2010) “ l’eco-innovazione chiama in causa l’introduzione di prodotti nuovi o significativamente avanzati (beni o servizi), processi, cambiamenti organizzativi, o soluzioni di marketing finalizzati alla riduzione dell’uso delle risorse naturali (materiali, energia, acqua e terra) e del rilascio di sostanze dannose, su tutto l’arco della produzione”. L’innovazione come «driver» della green economy – 3 L’eco innovazione genera “spillover tecnologici” anche in altri campi, mentre è spesso difficile distinguere le innovazioni finalizzate all’ambiente da quelle che non lo sono. L’eco innovazione si commisura a ciascun specifico «sistema nazionale di innovazione» La green economy, la crisi e la nuova «divisione internazionale del lavoro», tendenze del commercio internazionale (numero indice 1998=100) – 1 2,000 1,800 1,600 Manufacturing Renewable Energy Photovoltaics 1,400 1,200 1,000 800 600 400 200 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010* La green economy, la crisi e la nuova «divisione internazionale del lavoro», il fotovoltaico (quote sulle esportazioni mondiali)– 2 70 60 50 40 E uropean Union (27) S outh-E as t As ia* United S tates of America 30 20 10 0 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 La green economy, la crisi e la nuova «divisione internazionale del lavoro», il fotovoltaico e i deficit commerciali dell’Europa e dell’Italia (domanda di fotovoltaico vs deficit )– 3 60 Poly. (Italy - pv trade balance) 50 Poly. (EU15 - pv trade balance) 40 Poly. (Italy - cumulative installed pv capacity) Poly. (EU15 - cumulative installed pv capacity) 30 20 10 0 -10 -20 -30 -40 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 La green economy, la crisi e la nuova «divisione internazionale del lavoro», la competitività tecnologica a livello europeo (commercio High –Tech, quote sulle esportazioni mondiali)– 4 12 10 8 France incl. Monaco & overseas Germany Italy incl. San Marino & Vatican 6 Netherlands Portugal 4 Spain Sweden United Kingdom 2 0 Europa e Italia a confronto: specializzazione produttiva e sistema nazionale di innovazione (R&D su valore aggiunto industriale). Europa e Italia - Quota degli occupati high-skilled (laureati) sul totale degli occupati nel 2006 e relativa dinamica 2006-2000 35 2006 var. 2000-2006 30 25 20 15 10 Portogallo Italia Austria UE27 Grecia Irlanda Regno Unito Germania Spagna Francia Belgio Paesi Bassi Svezia Danimarca 0 Finlandia 5 Europa e Italia - Quota degli occupati high skilled (laureati) sul totale dei laureati - anno 2006 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% Spagna Irlanda Belgio Regno Unito Francia Finlandia Austria Grecia Germania Paesi Bassi Italia Danimarca Svezia 0% Portogallo 10% Europa e Italia – Il gap tecnologico e quello del lavoro Le competenze “skilled” risultano in Italia inoccupate (nel contesto di una quota di laureati inferiore alla media dei maggiori paesi): siamo in una situazione di “overeducation”. I nuovi lavori possono essere creati in un bacino di competenze non adeguatamente rappresentato in Italia causa specializzazione produttiva in settori tradizionali. Europa e Italia - Policy per i green jobs • Europa: Strozzature dal lato dell’offerta di competenze high skilled (necessità di nuove policies della formazione) • Italia: Vincoli sulla crescita di competenze high skilled determinati dalle caratteristiche della specializzazione produttiva (policies della formazione + politiche industriali centrate anche sullo sviluppo di settori che presentano contiguità di tipo tecnologico) CONCLUDENDO La green economy è sviluppo ma … A CONDIZIONE CHE CIASCUN PAESE INTRAPRENDA LA STRADA DELLA RICERCA E DELL’INNOVAZIONE