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La cellulite è uno degli inestetismi più democratici che ci sia perchè colpisce praticamente tutte
le donne, senza badare alla taglia o all’età. Come ogni buon stratega insegna per combattere il
nemico bisogna innanzitutto conoscerlo e perciò questa guida, nata a partire dagli articoli
pubblicati su Vivodibenessere, va in primo luogo alla scoperta della cellulite, per capire cos’è
e in quante forme si presenta per poi passare ai diversi attacchi da sferrare ricorrendo a
trattamenti, prodotti ma anche ad uno stile di vita in grado di prevenirne la formazione perché la
cellulite, oltre che nemica della nostra bellezza, minaccia anche il benessere interno del
nostro corpo.
Capitolo 1 - Cos’è la Cellulite?
pag 4 Gli stadi evolutivi
pag 6 Le cause
Capitolo 2 - Creme e prodotti
pag 9 Creme
pag 12 Fanghi
pag 14 Pantaloncini
Capitolo 3 - Trattamenti estetici
pag 15 Massaggio
pag 16 Linfodrenaggio
pag 13 Apparecchiature
pag 18 Visita medica
pag 20 Interventi chirurgici
Capitolo 4 - Alimentazione
pag 23 Cosa mangiare?
pag 26 Tisane
Capitolo 5 - Sport
pag 27 Sport anticellulite
pag 28 Corsa e Jogging
pag 29 Nuoto e Acquafitness
pag 30 Cyclette e Spinning
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Detta pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica (PEFS), la cellulite è una patologia del
connettivo sottocutaneo, ossia un’alterazione del derma e dell’ipoderma, che si manifesta in
superficie con aspetto spugnoso e bucherellato della pelle , parestesie (formicolii), turbe
dell’irrorazione sanguigna superficiale (cute fredda), rigonfiamenti più o meno evidenti e dolore
cutaneo.
In condizioni ottimali le cellule adipose sono una riserva di energia per il corpo che
all’occorrenza brucia i grassi ma in caso di cellulite il circolo venoso diviene statico e questa
riserva diventa difficilmente utilizzabile, così da accumularsi e comprimere i vasi sanguigni.
Quest’ultimi iniziano così a trasudare plasma dalle pareti (divenute porose) che s’infiltra fra le
cellule e, col tempo, provoca infiammazione del tessuto adiposo e fibrosi dei tessuti
sottocutanei.
Di conseguenza, i capillari vengono compressi ancor di più e il drenaggio dei liquidi eccedenti si
fa sempre più difficile: è così che si innesca un circolo vizioso che alimenta continuamente la
patologia. La cellulite quindi, è una condizione che non dipende direttamente dall’essere
magri o grassi ma dall’azione degli estrogeni (ormoni sessuali femminili) che favoriscono una
maggiore ritenzione di liquidi e deposito di grasso in zone particolari del corpo (cosce, glutei,
fianchi).
La cellulite dunque, non è una patologia che appare all’improvviso, ma è una
evoluzione-degenerazione con molteplici cause (metaboliche, endocrine,
circolatorie). Oltre all’inestetismo, non dobbiamo dimenticare che è quindi un
organico, dato dall’incapacità dell’organismo di eliminare in maniera corretta
metaboliche e da uno scarso drenaggio linfatico.
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continua
posturali,
problema
le scorie
1.1 Gli stadi evolutivi e le varietà di cellulite
La cellulite non è sempre uguale per questo bisogna specificare gli stadi e le varietà esistenti
di questo inestetismo. Per stadi evolutivi s’intende il livello di progressiva degenerazione del
tessuto interessato:
- Fase edematosa: fase precoce in cui si manifesta una stasi di liquidi, adipociti (cellule
adipose) e microcircolo nella norma con un deficit circolatorio iniziale e i primi segni visibili
quando si comprime la parte interessata.
- Fase fibrosa: si presenta un edema con gonfiore e tensione, pelle a buccia d’arancia, fibre
reticolari, deficit del microcircolo, tessuti pastosi al tatto; poi una marcata fibrosi, pesantezza
degli arti, piccoli noduli, aumento del pannicolo adiposo, perdita di elasticità e aumento di
rigidità del tessuto connettivo di sostegno, zone fredde e teleangectasie (dilatazione di piccoli
vasi sanguigni generalmente superficiali)
- Fase sclerotica: caratterizzata da una fibrosi irreversibile, dolore agli arti e alla palpazione,
ingrossamento dei noduli, ispessimento del pannicolo adiposo può evolversi in una vera e
propria fibrosi e sclerosi (pelle a materasso) caratterizzata da dolore costante, noduli grossi,
insufficienza venosa, cute fredda e pallida.
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Oltre allo stadio, bisogna considerare anche la varietà di cellulite possibile (strettamente legata
alle fasi sopradescritte):
- Cellulite molle: le zone interessate appaiono flaccide e si muovono al variare di posizione o
dei movimenti che si fanno. Può insorgere fin dall’inizio o essere un’evoluzione della cellulite
dura e si manifesta soprattutto in persone sopra i 35 anni (con tessuti ipotonici) o che cambiano
spesso di peso, specialmente all’interno di cosce e braccia.
- Cellulite dura: si presenta come massa dura con scarsa mobilità (non si muove o varia sia in
posizione eretta che in posizione distesa) e alla palpazione è dolorosa. L’epidermide è fine e
delicata mentre la pelle ruvida e secca e, spesso, compaiono le prime smagliature; tra le dita il
tessuto sembra essere incollato ai piani sottostanti ed è difficilmente sollevabile.La cellulite
dura, che con il tempo può trasformarsi in molle, colpisce specialmente i soggetti con meno di
25 anni, che hanno una buona condizione fisica e una muscolatura tonica, ma anche persone
obese o in sovrappeso o magre, soprattutto su cosce, glutei e la parte interna delle ginocchia
- Cellulite edematosa: si manifesta in associazione a quella dura, soprattutto sulle gambe; il
tessuto ha un aspetto spugnoso e gonfio ed è caratterizzato da una rilevante stasi dei liquidi e
infiltrazioni sierose tossiche.
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1.2 Le principali cause della cellulite
La cellulite è causata da una concomitanza di
fattori molto diversi tra loro che possono essere
distinti in tre tipologie fondamentali: primari,
secondari e aggravanti.
L’ereditarietà (legata a fattori genetici, sensibilità
ormonale, fragilità capillare), la razza e il sesso
(basti pensare che la donna bianca mediterannea
ha generalmente una conformazione “a pera” in cui
prevale l’azione degli ormoni femminili) sono fattori
primari, non eliminabili.
I fattori secondari, invece, sono tipici di alcune fasi
della vità (pubertà, gravidanza, menopausa) e
dipendono dall’assunzione di farmaci o da
patologie specifiche (fattori ormonali ovarici,
ipofisari e tiroidei).
Infine ci sono i fattori aggravanti che, al contrario dei
precedenti, possono essere controllati se non addirittura
evitati; parliamo infatti dello stile di vita, di un riposo
notturno scarso o non sufficiente; di affaticamento
psichico e fisico, di stress e dell’alimentazione, infatti
una dieta ricca di calorie, grassi e sale e con poca
acqua contribuisce ad un accumulo di adipe localizzato,
ritenzione idrica e formazione di “cuscinetti”.
Da evitare infine l’abuso di caffè, alcool e fumo, che
ha un’azione vasocostrittrice e di aumento dei radicali
liberi, dunque fumare provoca danni alla circolazione e
invecchiamento dell’organismo.
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La comparsa di cellulite, però, è favorita anche da un dimagrimento eccessivo e troppo rapido
che indebolisce il tessuto muscolare; da disturbi digestivi, meteorismo e stitichezza, senza
dimenticare infine la vita sedentaria e la postura: se da una parte stare troppo tempo seduti o
con le gambe accavallate comprime i vasi sanguigni e ostacola la circolazione,dall'altra stare
troppo in piedi immobili impedisce al sangue di risalire gli arti inferiori e quindi apporta
conseguenze negative alla circolazione venosa e linfatica.
L’ultimo fattore da prendere in considerazione è molto sottovalutato ma non per questo meno
importante: il vestiario.
Scarpe inadatte, troppo strette, tacchi
alti (oltre i 5 cm.) comportano
l’insorgenza di cellulite alle caviglie e ai
polpacci
e
limitano
l’importante
funzione di “pompa venosa” dei piedi;
vestiti e biancheria troppo stretti
comprimono i vasi e ostacolano la
circolazione linfatica e sanguigna,
portando all’insorgenza di cellulite alle
gambe, spalle e braccia (ad esempio,
vestiti con bordi rigidi e stretti sono
causa della cellulite molle inguinale e
dei cuscinetti alle cosce).
Il sistema più efficace e utile per
evitare la comparsa di cellulite è quindi
adottare fin da giovani uno stile di
vita sano, dinamico e vitale:
mangiare più sano, avere una vita più
tranquilla o comunque con meno
stress, effettuare regolare attività fisica
e utilizzare prodotti specifici in
abbinamento a trattamenti mirati, tutti
temi che verranno trattati nei prossimi
capitoli.
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Per combattere l’odiosa pelle a buccia d’arancia sono diversi i prodotti e i trattamenti tra cui
scegliere, da quelli che si possono fare comodamente a casa a quelli che necessitano di
professionisti in centri estetici specializzati.
Creme, gel e fanghi rappresentano il primo approccio per combattere la cellulite. La
costanza è il requisito fondamentale per avere dei risultati con questi prodotti che,
generalmente, vanno applicati 1 o 2 volte al giorno con un leggero massaggio circolare fino al
completo assorbimento della crema solitamente a base di Caffeina, Alghe marine e Escina.
2.1 Le creme anticellulite
Orientarsi nella scelta di una crema anticellulite efficace non è affatto semplice: in commercio
sugli scaffali di farmacie, profumerie o supermercati si trovano tantissimi prodotti e linee
anticellulite proposte dai diversi marchi.
Da sempre Somatoline è sinonimo di anticellulite (e anti-smagliature) e per combattere la pelle
a buccia d’arancia propone un Trattamento Pancia e Fianchi, che come suggerisce il nome, è
specifico per queste zone del corpo; il Trattamento Menopausa, con una formula specifica per
gli inestetismi tipici di questa delicata fase per le donne; un Trattamento pelli sensibili e un
Trattamento Intensivo Notte, che sfrutta la ricettività della pelle nelle ore notturne.
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La notte è il momento in cui entra in azione anche il Superconcentrato Notturno di Collistar per
tutti i tipi di cellulite, che fa parte della linea Strategia Anticellulite (ogni prodotto ha un prezzo
consigliato che oscilla tra 40-50 euro) che comprende Siero Intensivo con cellule staminali ad
effetto ultrasuoni, il Crio Gel ad effetto freddo che stimola la microcircolazione capillare; la
Crema Termale per cellulite normale e tessuti rilassati; il Gel Termale, drenante e specifico per
le gambe pesanti.
Rilastil proprone la linea Lipofusion (concentrato in fiale, gel crema, intensivo notte e gel
doccia) che, basandosi sull’aromaterapia, miscela i principi attivi agli oli essenziali per stimolare
il metabolismo energetico delle cellule; per questo nella linea troviamo anche la Candela, una
giara di vetro che sprigiona nell’ambiente gli stessi oli essenziali presenti nei prodotti anticellulite
per coccolarsi e rilassarsi quando ci prendiamo cura della nostra bellezza.
Retinol anticellulite intensive è invece la soluzione di ROC per la cellulite, un prodotto che
utilizza il forskolin invece che la caffeina.
Per combattere la cellulite in maniera “low cost” ecco qualche prodotto che unisce l’efficacia ad
un costo contenuto, come Staminaline Anticellulite di Cadey, la prima crema ad utilizzare cellule
staminali vegetali di Stella Alpina e Verbena ad un prezzo contenuto per una crema del genere;
Nivea Good-bye cellulite nella versione gel e in Siero 10 giorni, per un’azione rapida; Bodytonic
è invece la linea di Garnier che propone diversi prodotti per contrastare le diverse cause della
cellulite ed ecco che abbiamo il Gel drenante, il Roll-on doppio massaggio con Lipo caffeina, e
la Crema Fluida rassodante idratante.
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Clinians oltre alla tradizionale crema (concentrata Forte plus) propone per un’azione d’urto il
siero ultraconcentrato in fiale e, per chi non ha la “pazienza” di massaggiarsi ecco il Cell patch,
il cerotto anticellulite a rilascio continuato per 24 ore resistente all’acqua.
Con Bottega Verde ci addentriamo nel mondo della cosmesi naturale con prodotti che sfruttano
i principi attivi del mondo vegetale; il marchio propone la linea Anticell+ con prodotti a base di
Escina, estratti di alghe e argilla, Carnitina, Isoflavoni di Soia e Caffeina.
Iniziamo dal prodotto di maggior successo,
Crema notte effetto sauna con Argilla bianca e
un mix di principi attivi anticellulite come
Caffeina, Rusco, Escina con un leggero effetto
riscaldante per un assorbimento ottimale di
questi principi attivi durante la notte che, come
sappiamo, è il momento della giornata in cui la
pelle è più ricettiva.
Ad azione notturna è anche il Concentrato
lipodissolvente con isoflavoni di soia che
migliorano l'eliminazione di liquido e scorie
dalle zone critiche, oltre a garantire idratazione
e tonicità alla pelle.
La ricerca di nuovi trattamenti anticellulite è sempre in atto e così è nato Criocell, la crema con
caffeina ad effetto freddo che ha un effetto tensore che favorisce l'attività dei principi attivi e
potenzia l'efficacia dei prodotti. Possiamo definire questo gel un 2 in 1 perchè oltre a
combattere la cellulite dona, soprattutto alle gambe, un immediato senso di sollievo dal gonfiore
causato dalla stanchezza di una lunga giornata d’attività o dal caldo.
Chiudiamo con due prodotti che, già dal nome, vogliono realizzare il sogni di
tutte le donne: Cancellulite! La linea si compone di un gel a rapido
assorbimento con ginko biloba e caffeina e una crema da massaggio a base
di Ippocastano e quercia marina che combattono la pelle e buccia d’arancia
e che per la particolare texture ben si presta per un buon massaggio
anticellulite.
Per aumentare ancora di più l’efficacia dei prodotti di cui abbiamo parlato è
possibile preparare la pelle al trattamento anticellulite con lo Scrub levigante
con cristalli di sale (ad azione esfoliante) e oli vegetali (ad azione
emolliente).
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2.2 I fanghi d’ alga
Una scelta alternativa a questi prodotti è rappresentata dai fanghi che possono essere
comodamente utilizzati in casa, al pari delle creme anticellulite, anche se rispetto a queste
hanno bisogno di qualche passaggio in più per poter essere applicati.
Come prima cosa bisogna miscelare accuratamente il prodotto e poi distribuirlo in modo
omogeneo sulla zona di pelle desiderata; per un assorbimento più veloce e – soprattutto - per
evitare di dover restare immobili per paura di sporcare tutto, è consigliato avvolgere la parte
infangata con della pellicola trasparente (la classica usata in cucina).
Sono sufficienti poi 20-40 minuti (dipende dal tipo di fango utilizzato) affinché il prodotto
agisca (si avverte una sensazione di calore) e in questo tempo si possono tranquillamente
svolgere attività quotidiane; passato il “tempo di posa” basterà lavarsi con acqua tiepida per
togliere l’impacco e concludere il trattamento.
Per potenziarne l’effetto ci si può stendere sotto una coperta avvolti dall’accappatoio o
dall’asciugamano per aumentare la traspirazione della pelle e la liberazione di quest’ultima dalle
tossine (pausa di reazione). Di solito si suggeriscono 2 applicazioni a settimana, per 3 mesi,
come trattamento efficace e se si precede ogni applicazione con uno esfoliante la pelle è più
predisposta ad assorbire il fango.
Tra i fanghi i più conosciuti sono senza
dubbio i Fanghi d’Alga Guam che danno
risultati già dopo poche applicazioni con
una visibile riduzione del giro coscia;
inoltre, tonificano la pelle, la stimolano e la
rassodano, mantenendola elastica.
L’uso di questi fanghi può portare un
rossore cutaneo ma non vi sono
controindicazioni, si tratta infatti di una
normale reazione dell’epidermide.
E’ possibile utilizzare il prodotto d’impatto,
facendo il trattamento ogni giorno per 3
giorni, poi ogni 2 giorni fino ad arrivare ad 1 sola applicazione alla settimana.
Le alghe dei Fanghi Guam son testate e talmente riconosciute per le loro proprietà naturali
contro gli inestetismi cutanei della cellulite da avere addirittura un certificato di qualità; la
confezione è presente in vari formati e, quindi, vi sono varie fasce di prezzi.
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I Fanghi Geomar sono disponibili sia tradizionali sia ad effetto freddo: i primi sono molto
cremosi e profumati e dopo la prima settimana di “attacco” intensivo si possono già notare i
primi risultati; i secondi sono più adatti a pelli con fragilità capillare per questo sono più liquidi
rispetto ai precedenti (attenzione al momento in cui spalmano) e presentano una profumazione
gradevole al mentolo.
Nella confezione sono compresi i pantaloncini da utilizzare dopo aver spalmato il fango così da
non sporcare.
Il Fango anticellulite Venus ha vari formati, dalle buste mono dose al barattolo formato maxi e
si trova sia nelle profumerie sia al supermercato per un costo veramente contenuto. L’impatto
sensoriale e visivo è positivo in quanto la pelle viene purificata ed è più liscia: si consiglia
sempre di cominciare con 2 applicazioni per le prime 3 settimane per poi proseguire con 1 ogni
15 giorni. Le buste singole sono metallizzate, ideali anche per due applicazioni, e quindi
estremamente comode anche da portare in giro.
Il
Fango
anticellulite
Collistar
pluriattivo utilizza un particolare tipo di
argilla
bianca
amazzonica
dalle
eccezionali proprietà detossinanti e la
formulazione è arricchita da speciali
microcapsule assorbenti che ne
aumentano il potere drenante. Già dalle
prime applicazioni la pelle appare più
liscia, tonica e levigata; poi, con
costanza e pazienza, anche la linea si
modella pian piano.
La confezione contiene il pratico
pantalone-sauna lungo fino alla caviglia
ed è confezionato sotto-vuoto per
assicurare l’assoluta integrità del fango:
il costo si aggira intorno ai 40 euro per
la confezione da 700gr.
Possiamo anche provare a preparare da noi il fango da applicare, acquistando la polvere di
alga Kelp e mescolandone 50 gr con argilla verde (30gr), farina di fieno greco (20gr), 5 gocce di
olio essenziale di rosmarino e 5 di menta, acqua (50gr). Ottenuto un composto omogeneo si
procede con l'applicazione sulla pelle.
Non è un fango nel senso più puro del termine ma Crema-fango anticellulite ai fanghi del
Mar Morto di Bottega Verde unisce l’efficacia dei fanghi alla praticità di applicazione di una
crema: con un leggero massaggio si assorbe rapidamente e non è necessario risciacquare.
L’azione anticellulite è garantita dai fanghi del Mar Morto, dalla Caffeina e dall' estratto di Carota
con azione rimodellante e, per concludere, dall’estratto di Rusco che ha un’azione tonificante.
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2.3 I pantaloncini snellenti
I pantaloncini o guaine snellenti sono
indicati per chi vuole smaltire il grasso in
eccesso che solitamente si va a
localizzare nel girovita, nelle cosce e nei
glutei; grazie all’effetto termico unito al
continuo micro massaggio sulla pelle;
oltre ai grassi i pantaloncini eliminano e
prevengono
la
formazione
degli
inestetismi della cellulite.
A vederli e a toccarli questi pantaloncini
possono far nascere qualche dubbio
sulla possibilità della pelle di respirare,
ma nessun timore in questo senso per
cui questi pantalonici fatti di lattice
(aumenta la temperatura del corpo e
migliora
la
circolazione),
cotone
(favorisce un micromassaggio continuo)
e tessuto elasticizzato (contiene le forme
e le modella, esercitando un ulteriore
micromassaggio su tutta la zona da
trattare) si possono indossare anche in
palestra e per tutta la giornata sotto
l'abbigliamento (faranno anche bene ma
sono tutto tranne che estetici!).
Da mostrare sono invece i jeans Eve di
Lerock che, oltre all’effetto bottom-up,
svolgono anche un’azione anticellulite
se portati per 8 ore al giorno, per 28
giorni consecutivi.
Il funzionamento è semplice: il tessuto
del pantalone funziona come un cerotto a
rilascio lento grazie ad uno speciale
trattamento fissato sul jeans a base di
caffeina, escina e vitamina E.
Dopo 4 lavaggi, il prodotto snellente e
dimagrante si esaurisce, ma con i
pantaloni si vende anche il flacone della
ricarica.
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Se la cellulite non ne vuol proprio sapere di lasciarvi, nonostante l’alimentazione sana e
bilanciata, l’attività fisica (di cui parleremo, rispettivamente, nei Capitolo 4 e 5) e l’applicazione
casalinga di creme e fanghi, è arrivato il momento di andare a bussare alle porte di un centro
estetico dove professionisti del settore diventeranno i vostri migliori alleati nella lotta contro
questo inestetismo.
3.1 Massaggio
Il massaggio anticellulite è fondamentale perché agisce a livello locale e costringe l’organismo
a lavorare ed utilizzare risorse per ripristinare una zona che “considera” deposito di scorie; una
regola base è però eseguirlo costantemente: l’efficacia è direttamente proporzionale alla
costanza di trattamento.
Ma come riconoscere un buon massaggio anticellulite? Dura dai 20 ai 40 minuti e deve
essere graduale e progressivo: da manovre superficiali lunghe e lente (non forti, in quanto
potrebbero rompere i capillari) si passa al picchettamento (movimento ritmico eseguito con le
punta delle dita vicino alle zone con cellulite) e all’impastamento (si solleva la pelle per scollarla
dai piani sottostanti: indicato con la cellulite molle, faticoso e doloroso con quella dura).
Si giunge così alla torsione a S (si forma con le mani un movimento opposto, ossia una piega a
forma di S: indicato per le cosce) e infine alla frizione profonda (espelle le scorie liberate dalle
fasi precedenti. Le mani son ben aderenti alla pelle ed esercitano una pressione energica
costante dalla periferia verso il tronco). Il massaggio sarà effettuato con oli o, ancor meglio, con
prodotti anticellulite (spesso professionali come Lipolitic Cream di Dermal Institute), così da
unire l'azione del massaggio a quella dei principi attivi delle creme.
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3.2 Linfodrenaggio e Pressoterapia
Molto diffuso è il linfodrenggio che consiste in manipolazioni che convogliano la linfa dagli arti
inferiori al tronco, riattivando la circolazione linfatica e quindi lo smaltimento delle tossine; è
molto efficace e si ottiene subito una riduzione della circonferenza della parte coinvolta e un
colorito roseo della pelle, grazie alla migliore ossigenazione.
Se quest’azione viene svolta
mediante una macchina, si
parla di pressoterapia: si
inseriscono gli arti in speciali
gambali che, gonfiandosi e
sgonfiandosi, comprimono e
rilasciano la zona interessata
riattivando il flusso sanguigno e
fungendo da azione drenante
(consultare prima il medico
però,
per
evitare
controindicazioni con eventuali
altre patologie: insufficienza
cardiaca
tromboflebite,
problemi respiratori o renali).
La seduta di 45 minuti è molto
rilassante: dopo 2 o 3 cicli è
opportuno però associarla con
altre
tecniche
come
il
linfodreaggio manuale o la
ionoforesi.
Quest’ultimo
trattamento utilizza la corrente
elettrica debole a basso
voltaggio per convogliare i
farmaci (scelti da un medico)
nei tessuti.
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3.3 Trattamenti con apparecchiature
L’elettrostimolazione comprende tutti quei pacchetti di trattamenti offerti dai centri estetici che,
con apparecchiature specifiche per utilizzo e principio d’azione, vanno a tonificare, rassodare e
stimolare l’eliminazione della buccia d’arancia e a riattivare la circolazione. E’ quindi una
ginnastica passiva che risulta utile, ma che non può esser paragonata all’esercizio fisico attivo
per qualità e quantità di effetti e benefici che quest’ultimo apporta.
Gli ultrasuoni sono delle vibrazioni (onde
sonore
ad
alta
frequenza)
che
attraversano i tessuti e determinano sia
fenomeni chimici sia fenomeni termici: i
primi sono causati dalle vibrazioni che
aumentano
la
permeabilità
della
membrana cellulare e quindi stimolano i
processi metabolici-meccanici, quando
invece le onde attraversano i tessuti,
l’energia si trasforma in parte in calore.
E’ proprio per la combinazione di questi
fattori che da tempo gli ultrasuoni
vengono utilizzati per combattere la
cellulite: la frequenza è tale da riuscire a
penetrare di 2-3 cm smuovendo i liquidi
stagnanti e rompendo le cellule di grasso
che
vengono
così
riassorbite
dall’organismo.
Generalmente,
sono
sufficienti 4-8 sedute.
La cavitazione estetica può essere
considerata un’evoluzione dell’utilizzo
degli
ultrasuoni
che
vanno
a
“bombardare” le cellule adipose fino alla
loro progressiva scomparsa.
I tessuti circostanti (più resistenti e
dunque non danneggiati dall’implosione)
vengono liberati dalle cellule adipose, i liquidi in eccesso vengono smaltiti attraverso i vasi
linfatici e la figura risulterà rimodellata.
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3.4 Quando è necessario il medico
Se i trattamenti prevedono l’infiltrazione sottopelle di sostanze drenanti e/o riducenti allora
è il momento di affidarsi ad un medico specialista onde evitare indesiderati effetti collaterali o
rischiare degli errori nell’esecuzione del trattamento.
La mesoterapia è uno di questi, infatti consiste in un’iniezione di più farmaci mescolati, a
basso dosaggio, tramite aghi sottili applicati a multiniettori che possono avere da 3 a 18 aghi
posizionati circolarmente e linearmente, lunghi circa 4 mm.
La modalità di utilizzo ed il cocktail di farmaci da iniettare viene decisa dal medico in seguito ad
un' accurata diagnosi che da un lato permette di valutare la possibilità d’insorgenza di traumi,
ematomi, intolleranze, allergie e dall'altro tiene conto, logicamente, della zona e del tipo di
cellulite da curare.
La mesoterapia è indolore e non richiede anestesia; dopo il trattamento è assolutamente
normale rilevare dei piccoli lividi e gonfiore sulle parti trattate (scompaiono in qualche giorno); è
bene però non esporsi al sole nei giorni successivi. Il ciclo di cura comprende da 8 a 15 sedute,
con cadenza settimanale.
Un tecnica più aggiornata ed indolore della mesoterapia è la microterapia che si effettua con un
dispositivo a ventosa (SIT) che ha nella cavità un ago di appena 2 mm (per le sue ridotte
dimensioni non raggiunge le terminazioni nevose e, quindi, non provoca dolore).
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La laser terapia è indicata invece in caso di cellulite molle o edematosa e per preparare i
tessuti a successivi interventi; non ha controindicazioni o effetti collaterali, non è dolorosa e
agisce sull’unità microvascolo-tissutale, migliorando l’ossigenazione e lo scambio intra ed
extracellulare.
Un ulteriore trattamento anticellulite è la terapia ad ozono; quest’ultimo reagisce con gli acidi
grassi insaturi riuscendo a scindere la catena dei lipidi che, diventando idrofili, sono più
facilmente eliminabili, e determina una migliore ossigenazione dei tessuti. Sono richieste da 10
a 20 sedute (a cadenza settimanale o bisettimanale) e può esser usata anche come terapia di
mantenimento durante l’anno, finito il ciclo di sedute, per stimolare la circolazione.
L’ossigeno-ozono terapia è un mix di ossigeno e ozono iniettato sotto la cute (mediante delle
microiniezioni) che ha effetto lipolitico, drenante, rimodellante e rivitalizzante dei tessuti
circostanti e non presenta controindicazioni collaterali o intolleranze.
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3.5 Gli interventi chirurgici
Gli “ultimi” trattamenti anticellulite da prendere in considerazione sono quelli che si tengono in
sala operatoria sempre dopo il consulto di un serio ed esperto chirurgo professionista. Se
davvero ne avete bisogno - si tratta pur sempre di un’operazione con rischi e controindicazioni
da non prendere alla leggera - ecco i tipi di intervento più conosciuti e diffusi.
La liposuzione consiste nell’aspirazione del grasso in eccesso attraverso delle cannule di 1215 cm. collegate ad apparecchi aspiranti, che vengono inserite in piccole incisioni fatte nella
zona da trattare. L’intervento viene generalmente effettuato in day-hospital ma è bene affidarsi
ad una struttura che possa garantire anche un eventuale ricovero in caso di complicanze.
L’intervento determina la formazione di ematomi che scompaiono in circa 2 settimane, viene
effettuato in anestesia locale, generale o perdurale (in dipendenza dall’entità dell’inestetismo) e,
salvo casi particolari, permette e richiede subito alla paziente di muoversi per riattivare la
circolazione.
Nella settimana successiva all’intervento bisogna fasciarsi con apposite bende elastiche e in
seguito, per circa un mese, indossare delle calze o guaine elastiche per compattare i tessuti.
I risultati si notano dopo 3-4 mesi, quando si è risolto l’edema (il linfodrenaggio può aiutare la
ripresa) ma il problema non è risolto per tutta la vita: gli adipociti che rimangono (perché uno
strato deve forzatamente rimanere), se si riprendono le abitudini errate e non si controlla
l’alimentazione, potranno nuovamente aumentare e vanificare tutto lo sforzo e l’intervento fatto.
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La microliposuzione invece viene preferita se le adiposità sono particolarmente circoscritte e
localizzate: caviglie, ginocchia,etc. Si esegue con piccole cannule collegate a siringhe per
aspirare e, anche in questo caso, è necessario un bendaggio post intervento ma dopo alcuni
giorni, su visita e parere del medico, si procede all’asportazione delle bende. È consigliabile
effettuare poi dei massaggi per rassodare i tessuti.
La liposcultura superficiale è simile per metodica alla lipoaspirazione ma interviene più in
superficie, sotto il derma, così che le incisioni sono in grado di cicatrizzarsi da sole
spontaneamente in pochi giorni ed il post intervento è più veloce e meno fastidioso e doloroso.
Gli interventi fin qui illustrati (liposuzione, microliposuzione e liposcultura superficiale) hanno
possibili controindicazioni: una cute non elastica, non tonica e incapace di rimodellarsi se
svuotata dal grasso, non può essere operata, così come non si può intervenire se si soffre di
insufficienza venosa con marcate varici.
Per questo è fondamentale l’assistenza di un chirurgo competente che sappia valutare la
situazione della paziente e si accerti del suo stato ottimale di salute, tramite visite ed esami
preliminari.
La liposcultura ultrasonica sfrutta invece l’azione degli ultrasuoni per scindere le cellule di
grasso che, fluidificato, viene aspirato da cannule specifche; questa tecnica ha il vantaggio di
essere meno invasiva e traumatica.
La laserlipolisi interstiziale si utilizza per ridurre i cuscinetti localizzati: la luce emessa dal
laser provoca un calore tale da riuscire a distruggere la cellula di grasso e l’intermittenza della
luce e il suo raggio ridotto permettono di non danneggiare alcun tessuto circostante.
La cannula per aspirare è un grosso ago ed il trattamento si effettua infiltrando la zona
interessata con un anestetico locale, un vasocostrittore e bicarbonato di sodio, ad azione
“lesiva” sulle cellule grasse che devono essere colpite ripetutamente dal laser e il loro contenuto
aspirato.
Il periodo dopo l’intervento è molto meno fastidioso e portando collant elasticizzati o una guaina
contenitiva, dopo alcun giorni il paziente potrà tornare alla sua vita quotidiana riprendendo a
fare anche sport.
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4.1 Cosa mangiare?
La cellulite, oltre che un inestetismo, è la conseguenza, come si è già detto, della difficoltà
dell’organismo di eliminare in maniera corretta le scorie e dello scarso drenaggio linfatico.
Se creme, prodotti e trattamenti anticellulite sono dei validi strumenti per eliminare la pelle a
buccia d’arancia, maggiori effetti e risultati saranno visibili se abbinati ad una sana
alimentazione.
Buona regola è consumare cibi ricchi di acqua e sali minerali come frutta e verdura che oltre a
snellire la figura ed eliminare le scorie, contrastano l’ azione acida dei cibi: su questo si basa la
“regola del 4 a 1”, ovvero per ogni elemento ad azione acidificante, come carne, uova, salumi o
formaggi, occorre assumere 4 cibi ad azione alcalinizzante, tra cui frutta e verdura (in insalata,
zuppa o minestre) che ricche di vitamine, fibre (che aiutano il transito intestinale) sali e potassio
contrastano il sodio e riducono l’assorbimento di zuccheri e grassi.
Solo per fare qualche esempio il sedano contiene ben il 90% di acqua ed è uno dei vegetali con
il potere alcalinizzante più forte, ricco di potassio e di vitamina C; le melanzane sono ricche
d’acqua e sali minerali, tra cui il potassio, responsabile del controllo dell’equilibrio idrico nel
corpo, e sono un alimento molto versatile in cucina, prestandosi a diverse preparazioni; infine gli
spinaci stimolano la circolazione e contengono importanti sali minerali. La verdura in assoluto
più drenante sono però gli asparagi, ricchi di enzimi che favoriscono l’eliminazione delle
tossine.
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La frutta è ideale per gli spuntini di metà mattina o del pomeriggio, da mangiare da soli,
centrifugati (quest’anno vanno di moda lo smoothie) o con con uno yogurt magro e non c’è che
l’imbarazzo della scelta: anguria, pesche prugne, frutti di bosco e in particolare i mirtilli che
contengono bioflavonoidi, sostanze utili per la microcircolazione sanguigna.
L’ananas è da sempre conosciuto come cibo brucia grassi e anticellulite grazie alla presenza di
bromelina ed è ottima da sola o in insalata; infine i kiwi, ricchi di bioflavonoidi e vitamina C,
possono addirittura essere utilizzati per accompagnare in salsa dei secondi piatti come
hamburger o trancio di salmone.
Bere almeno 1 litro e mezzo di acqua al giorno dovrebbe essere un’abitudine quotidiana, a
prescindere dalla presenza o meno di cellulite, essendo l’idratazione fondamentale per il nostro
organismo; nella lotta contro la pelle a buccia d’arancia ricordiamo però di preferire acqua
povera di sodio; per lo stesso motivo impariamo a rinunciare ad un po’ di sale preferendo
spezie e aromi per insaporire i piatti, così come aglio e cipolla (anche se non sempre sono
graditi).
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Evitiamo tutti quegli alimenti che affaticano il fegato e lo ostacolano nell’opera di
eliminazione delle scorie, come caffé, cioccolato, bevande alcoliche, fritti, bevande gassate o
succhi, pizza e focacce, salumi e insaccati, formaggi.
Limitiamo il consumo di dolci e zucchero raffinato per controllare il picco glicemico, ovvero il
rapido incremento della glicemia responsabile dell’accumulo di grasso nei punti critici a causa
della difficoltà del ritorno del sangue e della linfa verso il cuore; preferiamo il pane integrale, i
cereali in grani e in fiocchi (soprattutto orzo e farro) al pane bianco e alla pasta.
Scegliamo proteine di qualità: sconsigliate dunque le carni ricche di sodio (anatra, capra,
maiale, anguilla, aringa) e via libera alle carni bianche (da preferire alle rosse), non
assumendo in generale carni più di 3-4 volte alla settimana. Il pesce è meglio se fresco e
consumato a mezzogiorno (evitare pesce conservato sott’olio o a secco); infine è consigliato
limitare il consumo di latte e latticini, preferendo lo yogurt e, al massimo, formaggi freschi.
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4.2 Tisane drenanti e integratori
Per favorire la diuresi e l’effetto drenante oltre che le giuste scelte a tavola si può optare
anche per un “aiutino” che viene sempre dal mondo naturale: le tisane e gli infusi drenanti che
aiutano a depurare l’organismo ed eliminare le scorie grazie ai principi attivi presenti in alcune
piante. Le più utilizzate per ottenere questo effetto sono il tarassaco, l’equiseto, il ciliegio
(estratti dei peduncoli), l’ortica, il finocchio, la verga d’oro, la betulla, l’asparago, l’ippocastano,
la centella e l’arancia amara (solo per citarne alcune); in erboristeria sapranno certamente
consigliarvi e prepararvi nelle giuste dosi la tisana più adatta alle vostre esigenze.
Preparare una tisana è molto semplice: in un pentolino con l’acqua (l’equivalente di una tazza)
basta far bollire le erbe per circa 5 minuti, lasciarle riposare fino a quando non si depositano sul
fondo per poi filtrare il tutto e bere.
In alternativa sono in commercio diverse tisane drenanti in bustina da preparare come un
classico thè con filtro: Istituto Erboristico Sant’Angelica e Fitomagra (Aboca), ad esempio,
propongono tisane anticellulite, ma anche concentrati da diluire con acqua ed integratori
alimentari sotto forma di capsule.
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5.1 Sport Anticellulite
Uno stile di vita sano, oltre che una dieta equilibrata, comprende naturalmente lo sport e il
fitness: un’attività fisica mirata e consapevole aiuta a contrastare i cuscinetti e la pelle a buccia
d’arancia, oltre che a tonificarci e farci sentire in forma.
Premettendo che tutti gli sport, se praticati con costanza, possono aiutare a contrastare la
cellulite, è pur vero che ci sono alcune attività fisiche da preferire e sono quelle aerobiche
come nuoto, corsa e ciclismo che permettono di bruciare più grassi rispetto alle attività
anaerobiche (sollevamento pesi tra tutte) utili per aumentare la massa muscolare.
Detto questo la scelta tra gli sport aerobici è da fare in base ai propri gusti (se si preferisce fare
attività all’aria aperta, in casa o in palestra) e alle proprie esigenze: ad esempio la corsa è più
adatta ai soggetti dinamici; il nuoto e l’acquagym a chi soffre, tra l’altro, di problemi
articolari; la cyclette permette di bruciare le calorie (e i tempi!) più rapidamente.
Vediamo più nel dettaglio le caratteristiche di questi sport così da avere più elementi a
disposizione per poter scegliere quale praticare.
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5.2 Corsa, jogging e camminata
E’ lo sport più pratico, comodo ed economico perchè si può camminare o correre
praticamente ovunque: tuta, scarpe da ginnastica e un lettore mp3 sono la “dotazione” base
per questo sport; un parco o un prato (attenzione ai terreni troppo duri che potrebbero
sollecitare troppo le ginocchia provocando disturbi a piedi e polpacci) solo la scelta ideale per
stare a contatto con la natura, respirare aria buona e combattere la cellulite, infatti l’impatto del
piede sul suolo favorisce la risalita del sangue e della linfa verso il cuore, impedendo il ristagno
di questi liquidi nelle cosce.
Se si è alle prime armi è sempre bene iniziare per gradi e non strafare per evitare danni
muscolari: si inizia con una camminata a passo spedito per aumentare progressivamente il
ritmo sia che si pratica jogging sia che si è a casa o in palestra sul tapis roulant: in quest’ultimo
caso si può anche optare per una camminata veloce con un’angolazione di 10-15 gradi in
modo da sollecitare maggiormente i muscoli di cosce e glutei. Molto in voga quest’anno è anche
il walking, esercizi aerobici (per braccia, spalle ed addominali) che si effettuano a ritmo di
musica sul tapis roulant meccanico, cioè un tappeto a nastro che si muove con la sola forza
degli arti inferiori.
Lo jogging è tra gli sport più conosciuti e praticati ed anche il primo a cui si pensa quando si
vuol perdere peso e ridurre la cellulite, ma per ottenere il massimo dei risultati è preferibile
correre a digiuno (l’organismo consuma più grassi), a giorni alterni, a ritmo sostenuto,
oscillando le braccia (mai correre con gli arti superiori penzoloni), così da effettuare un
allenamento completo che coinvolge tutto il corpo; da non dimenticare lo stretching prima e
dopo per distendere i muscoli di polpacci,cosce e glutei per evitare stiramenti e strappi
muscolari.
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5.3 Nuoto e acquafitness
Gli sport praticati in acqua sono tra quelli maggiormente consigliati per contrastare i
cuscinetti e la buccia d’arancia perché permette di coinvolgere nello sforzo fisico tutti i muscoli
del corpo e allo stesso tempo l’acqua, oltre a fare resistenza ostacolando i movimenti, svolge un
delicato massaggio in grado di riattivare la circolazione linfatica e sanguigna.
Oltre al nuoto sono tantissimi i corsi di fitness praticati in acqua che sfruttano i movimenti
caratteristici dei corsi tradizionali praticati in palestra e allo stesso tempo usufruiscono dei
benefici del praticarli “a mollo” (il livello dell’acqua permette di praticare questi sport anche a chi
non sa nuotare). Aquagym e hydrobike sono sicuramente i corsi più noti ma ce ne sono
sempre di nuovi come l’acquakombat (un tipo di allenamento che sfrutta i movimenti tipici della
boxe), l’acquastep e l’acqua dance.
I corsi di acqua fitness sono mirati al potenziamento muscolare (coinvolgono arti superiori e
inferiori), al miglioramento della capacità cardiovascolare e della flessibilità muscolare e sono
indicati anche per chi è in forte sovrappeso permettendo anche a questi soggetti di praticare
uno sport che altrimenti non potrebbero svolgere in palestra grazie alla spinta di
galleggiamento.
Gli sport in acqua, inoltre, permettono di bruciare molte calorie (una lezione di aquagym da 30
minuti fa consumare in medi ben 300 calorie) e, infine, il rischio di traumi articolari e muscolari è
molto basso, a differenza degli sport tradizionali non praticati in acqua.
Se non volete seguire corsi acquatici con istruttore si può optare per una bella nuotata: da
sempre considerato uno sport “completo” il nuoto permette di scolpire una silhouette
armoniosa e combatte gli inestetismi della cellulite per l’azione drenante svolta naturalmente
dall’acqua bracciata dopo bracciata. Tutti gli stili vanno bene ma il migliore contro la cellulite è lo
stile rana perchè sollecita maggiormente cosce (soprattutto interno cosce) e glutei.
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5.4 Bicicletta o cyclette e spinning
Con l’arrivo della bella stagione fare una bella pedalata in campagna o in città è il modo
migliore per bruciare calorie e combattere i cuscinetti; purtroppo non tutti possono permettersi di
fare sport all’aria aperta per cui l’alternativa alla bici è la cyclette o la bici da spinning; ormai
tutte le palestre propongono corsi di questo tipo: si tratta di un allenamento vario perchè si
possono assumere diverse posizioni in sella, ognuna delle quali va a sollecitare una precisa
catena di muscoli, e permette inoltre di bruciare molte calorie (con un’ora di allenamento si
bruciano dalle 300 alle 600 calorie a seconda dell’andatura).
Se la classica cyclette o la bici da spinning risultano scomode soprattutto per la seduta, in
alternativa si può optare per la cyclette orizzontale che munita di schienale e di una comoda
seduta permette di allenarsi senza affaticare la schiena.
La bicicletta è un ottimo alleato per combattere le cellulite perché pedalando a velocità costante,
per almeno 20-30 minuti ogni volta, si riattiva la circolazione linfatica e sanguigna; se si
sceglie anche un percorso con diverse pendenze e velocità si avranno benefici anche nella
perdita di peso.
Come ogni sport è importante però essere costanti allenandosi almeno 2-3 volte alla settimana
senza mai esagerare:se si inizia ad essere affannati durante la pedalata significa che
l’allenamento è eccessivo e si sta superando una certa frequenza cardiaca (ciò porta
l’organismo a bruciare gli zuccheri piuttosto che i grassi). Per monitorare la frequenza cardiaca
ci si può affidare ad un rilevatore di frequenza o, in alternativa, ad un semplice trucco: vedere se
si riesce a chiacchierare senza affanno durante la pedalata; in questo caso, la frequenza è
quella giusta.
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IMPORTANTE
Lo Staff di VivodiBenessere spera che questo ebook sia stato di vostro gradimento, e che
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Tutti i testi riportati in questa guida sono stati scritti dallo staff di Vivodibenessere e ne è vietata
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