La Soprintendenza lo ha ignorato fino agli anni `70, ora il
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La Soprintendenza lo ha ignorato fino agli anni `70, ora il
Latina Oggi Martedì 10 Settembre 2013 IL CASO Roccasecca dei Volsci mette in sicurezza il «connutto deglio diavolo» di epoca romana L’acquedotto è salvo La Soprintendenza lo ha ignorato fino agli anni ‘70, ora il vincolo DI MINA PICONE Sui resti dell’acquedotto di epoca romana, che a Roccasecca dei Volsci, si chiama con voce gergale «Connutto deglio Diavolo», il fronte cava di Casini non potrà più espandersi. Per il futuro le garanzie ci sono. La Soprintendenza dei Beni archeologici del Lazio, che negli anni 60-70 avrebbe ignorato l’esistenza del passaggio in Roccasecca dell’acquedotto – struttura di alta ingegneria idraulica dell’età dell’impero - che da Amaseno arrivava a Terracina, una volta messa a conoscenza del problema, ha imposto quest’anno il vincolo. In quel tratto - fa notare l’assessore di Roccasecca dei Volsci, Giuseppe Papi che ha posto la questione all’attenzione della Soprintendenza ed è autore, tra l’altro anche di interessanti pubblicazioni storiche sul paese ausono - la conduttu- L’OBBLIGO A VENTI METRI DALLE SUE MURA IL SITO ESTRATTIVO DI CAVA CASINI NON POTRA’ METTERE IN AZIONE LE PROPRIE PALE MECCANICHE GIUSEPPE PAPI ra è sotterranea. Fino a venti metri dal passaggio, il sito estrattivo deve bloccarsi. Questo per il futuro. Per il passato, invece, quello che è stato fatto non è più rimediabile. Papi interviene sulla questione anche perché sollecitato da alcuni interrogativi sul «Condotto del Diavolo» posti dal consigliere comunale di «Voler Bene a Roccasecca» Antonio Casconi. Tutto il sistema dell’acquedotto - osserva Papi - si collegava alla necessità dell’approvvigionamento idrico da convogliare su Terracina attraverso gli Ausoni e il passaggio obbligato per Roccasecca e Sonnino dove restano ancora bellissime emergenze monumentali a La Fiora nel territorio di Terracina e nella pianura di Sonnino. Oggi che è stata riacquisita la convinzione che bisogna proteggere le opere lasciate dagli antenati che furono frutto di intuizione, perizia tecnica e lungimiranza politica, è anche stornato, secondo Papi, che la presenza di un sito estrattivo nelle immediate vicinanze possa essere di danno al sistema idraulico sotterraneo di epoca romana.