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Sci club Coelli ignorato dalla Città dello sport
La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO A Romanengo si vive bene con buona pace delle classifiche Gentile direttore, leggo su ‘La Provincia’ del 19 marzo, nella pagina della cronaca del cremonese, l’articolo sulla classifica dei Comuni ‘virtuosi’, che riprende la pubblicazione dei dati 2013 in base all’accordo sottoscritto tra Regione Lombardia e Anci su ‘modalità di definizione degli indici di virtuosità dei Comuni lombardi’. (...) Sono di Romanengo e leggendo che il mio paese è in fondo alla classificazione dei detti Comuni virtuosi, sono rimasto perplesso, perché vivendoci ritengo che sia un paese con i servizi sociali alla persona e culturali amministrativi di un buon livello di servizio pubblico. Quindi un paese dove si vive e si sta bene, ben servito e ben governato, con un elevato senso di socialità nella convivenza pubblica. Dunque dove sta l’inghippo interpretativo di questa stesura burocratese? Non sono tecnico di diritto amministrativo, ma mi sembra che non si tenga conto e che non ve ne sia riscontro negli indicatori di virtuosità nell’ambito delle analisi, della forma amministrativa dell’Unione dei Comuni. E mi meraviglia che l’Anci non segnali l’incongruenza dell’analisi amministrativa che può derivare tra Comuni ‘normali’ e Comuni che convivono in una gestione consociata di bilanci, come accade in una Unione dei Comuni. E i paesi di Romanengo, Casaletto di Sopra e Ticengo, da più di dieci anni, si amministrano, anche, nell’ambito dell’Unione dei Fontanili. Per questi Comuni la maggior parte delle attività sociali e di investimento, passa attraverso il bilancio dell’Unione e mi chiedo se quel protocollo degli indicatori di virtuosità registri l’anomalia della gestione corrente e di efficienza dei servizi erogati, così come di un diverso calcolo di bilancio. Già l’approvazione di uno Statuto di Unione dei Comuni è di per sé qualcosa di ‘virtuoso’ o no? Così come la gestione programmata dei servizi in questi Comuni. Ma questo aspetto non rientra negli indici per la determinazione di virtuosità. Comunque a Romanengo, lo ripeto, stiamo e viviamo bene, con la buona pace degli analisti regionali. Teodoro Scalmani (Romanengo) ...................................................................................... . Il mio cellulare ritrovato da uno sconosciuto: grazie Egregio direttore, chiedo aiuto al quotidiano da lei diretto per ringraziare pubblicamente un signore che con grande sollecitudine mi ha fatto ritrovare il cellulare che avevo perso ieri pomeriggio 21 marzo in Via Brescia all’altezza della farmacia. Le chiedo di pubblicare il mio ringraziamento in quanto per una serie di circostanze non ho potuto conoscerlo e ringraziarlo personalmente. Chissà che a seguito della pubblicazione di questo mio annuncio lo possa finalmente fare. Mariuccia Minelli (Cremona) ...................................................................................... . Il laicismo dello Stato sconvolge l’unificazione di un popolo Egregio direttore, lo sfogo di carattere pedestramente elettorale di E. Alberichi, su ‘Spazio’ del 12 marzo, mi riporta a quella insistente affermazione della laicità dello Stato, che è il frutto, maturato nella storia, esploso principalmente con l’Illuminismo ideologico. Ciò richiama la definizione di «religione civile», che qualche filosofo imperniò sul concetto moderno di Stato. Con essa nacque così un’etica laica, vale a dire quella degli uomini, che si sentono «tutti» innalzati a deucci la cui onnipotenza sarebbe in grado d’imporre la propria morale agli altri sfociando nella relatività e sconvolgendo il saggio pensiero antico, che unificava un popolo per la lingua, per i propri usi e, soprattutto, per una fede che lo trascendeva portandolo a guardare in alto anzichè crogiolarsi nella sua presunzione di essere umano libero, ma succube delle proprie debolezze. Chi rappresenta la Chiesa cattolica non fa altro che chiedere ai propri figli, nel nome di Dio dell’amore, di ritrovarsi in quei valori etici che la saggezza dei propri Padri ha portato avanti nei secoli. Claudio Fedeli (Cremona) ...................................................................................... . Il sottopasso di San Felice è inutile e crea disagio Signor direttore, sono ormai più di due settimane che via San Felice è chiusa al traffico a livello dell’immissione su via Postumia a causa di lavori collegati alla costruzione del cavalcavia ferroviario. Gli abitanti del quartiere sono costretti a raggiungere la città percorrendo via Mantova, allungando quindi la strada con perdita di tempo e maggiore spesa di carburante (spesso infatti ci si deve spostare più volte al giorno). Ci tengo a sottolineare che tale cavalcavia è assolutamente inutile, non voluto dai cittadini e chiaro esempio di spreco di soldi pubblici. E pensare che i nostri amministratori, quando sono venuti a presentarci questa opera, hanno assicurato che i lavori non avrebbero causato alcun disagio ai cittadini perché via San Felice sarebbe stata chiusa solo il giorno stesso dell’apertura del cavalcavia. Mi sembra una chiara dimostrazione di scarsa conoscenza e superficialità nella gestione della cosa pubblica. Alla luce di questo piccolo ma emblematico esempio trovo oltremodo appropriate le parole del candidato sindaco Galimberti, che in un incontro pubblico ha dichiarato: «La prima cosa che chiederò ai miei collaboratori sarà studio, studio e studio». Solo quando avremo una classe dirigente veramente competente potremo sperare di risollevare le sorti del Paese. Giovanna Allegri (Cremona) ...................................................................................... . LA POLEMICA LUNEDÌ 24 MARZO 2014 IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Sci club Coelli ignorato dalla Città dello sport Egregio direttore, ho appreso dal suo giornale che giovedì sera a palazzo Cittanova è in programma la cerimonia conclusiva di ‘Cremona città europea dello sport’. Ho letto con grande interesse anche il lunghissimo elenco delle società premiate e mi congratulo con tutti i loro esponenti. Non ho capito però quale sia il motivo per cui lo Sci club Coelli sia rimasto tagliato fuori da questo elenco: che cosa abbiamo fatto di male? Perché la nostra attività che va avanti da decenni a Cremona non è stata presa in considerazione? E’ forse una colpa o un demerito per una città come Cremona contare su una società come lo Sci club Coelli che, nonostante mille sacrifici e tante difficoltà, tiene in vita un settore che altrimenti sparirebbe? Con grande amarezza e senza riuscire a comprendere quali siano le ragioni di una simile scelta, giro le domande al consigliere delegato allo sport Marcello Ventura e, con dispiacere, anche al sindaco Oreste Perri. Ma ripeto, proprio non capisco e come me non capiscono tutti coloro che in oltre I profughi si impegnino a tenere pulita Cremona Signor direttore, se l’ozio è il padre dei vizi e il lavoro dà dignità all’uomo, anche se volontario, non capisco perché tutti i profughi che soggiornano alla Casa dell’Accoglienza, mentre aspettano un lavoro non possano fare pure loro del volontariato (organizzati dagli addetti ai lavori) e ripulire varie aree della bella Cremona. D.M. (Cremona) ...................................................................................... . Fare un buon caffè richiede lavoro e cura molto particolari Buongiorno signor direttore, mi occupo di bar e molto di caffè, le scrivo per complimentarmi col signor P.T. che, con le sue riflessioni e considerazioni sul caffè, sulla sua gestione, e sulla capacità di erogazione della bevanda stessa, ha messo in luce costa la metà o rende il doppio di quello di Cremona allo stesso prezzo? Un mio buon conoscente che abita in vicolo Stazione a Brescia, con un appartamento da 80 metri quadrati ha speso di teleriscaldamento, nell’inverno 2012/2013 circa la metà di quanto ho speso io con una superficie di 75 metri quadri. Da controlli effettuati non sono risultate perdite o dispersioni di nessun tipo nel nostro impianto di via Villa Glori. Quindi la soluzione che stiamo prendendo in considerazione, per ridurre questo costo insostenibile, è quello di ritornare alla vecchia caldaia a gas o ricorrere ad altri sistemi innovativi. Spero di ottenere una risposta precisa da Aem. Luciano Reggiani (Cremona) ...................................................................................... . Assicurazione dell’auto: il passaggio mi fa dannare Il ‘Coelli’ alla Festa dello Sport 2013 30 anni di attività hanno partecipato alla vita e all’attività del Club Coelli. Fausto Coelli (presidente Sci Club Coelli, Cremona) nch’io mi sono meravigliato A nel vedere esclusa la sua società, che ha dato molto e per molti anni allo sport cremonese crescendo tanti talenti e che è stata premiata alla nostra Festa dello Sport 2013. Ritengo che sia doverosa una spiegazione da parte del Comune. quanto fare un buon caffè non sia un semplice gesto automatico e facile, ma che richiede un lavoro e una cura particolare, anche dietro le quinte, cosa che spesso sfugge e a cui non viene data importanza sia dall’utenza che dagli/le operatrici dietro un banco. Pasquale Milone (Cicognolo) ...................................................................................... . Il teleriscaldamento a Brescia costa la metà che a Cremona Egregio direttore, ho letto attentamente quanto comunicato da me il 28-02-2014, ma la risposta non è completa: non voglio fare polemiche, ma attenermi esclusivamente ai fatti. Il costo del teleriscaldamento nel condominio dove abito (in fondo a via Villa Glori) nel giro di 7 anni è triplicato; le nostre bollette lo dimostrano. Quale servizio di pubblica utilità (luce, acqua, gas, ecc.) è aumentato in tale misura? Perché a Brescia il teleriscaldamento Gentile direttore, le rubo solo un attimo per portarLa a conoscenza di un fatto estremamente vergognoso riguardante l’assicurazione auto. Ebbene dopo oltre settecentomila chilometri la mia auto mi lascia definitivamente a piedi quindi decido per la demolizione e l’acquisto di un’altra auto e qui cominciano i problemi non tanto per il passaggio di proprietà, ma quanto per il passaggio dell’assicurazione. Non sto ad entrare nei particolari ma Le dico solo che tra certificati, richieste assurde, il tutto condito poi da una burocrazia feroce, sono quindici giorni che mi sto letteralmente dannando l’anima senza peraltro poter disporre dell’auto. Non ci si stupisca se poi l’Italia con una tale burocrazia, come si dice non cresce. Marco Pedrabissi (Trescore Cremasco) ...................................................................................... . Cremarena dedicata a De André E’ una priorità della città? Signore direttore, leggendo ‘La Provincia’ di venerdì 14 marzo, il mio sguardo si è fermato sul paragrafo ‘Proposta di Piloni’ intitolare Cremarena a De Andrè (perché proprio a De Andrè? Autore preferito di Piloni?). Raccolte 551 firme , ma a Crema gli abitanti sono 34.202 (agosto 2013). «Sono sicuro che gli assessore Vailati e Bergamaschi sapranno dare il giusto risalto all’iniziativa». Sono queste le priorità per la città e per i cittadini? Intitolare uno spazio a qualcuno? Spostare la statua di piazza Trento e Trieste , la lasciamo qui o è meglio là? Abbellire piazza Duomo e cercare posto per la moschea (ma ch fine ha fatto l’idea della moschea)? L. Assandri (Crema) ...................................................................................... . Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Egregio direttore, da più di un anno, con scadenza periodica, sul suo giornale o sul periodico on line ‘Oglio Po news’ ritrovo l’accusa ai ‘parroci degli ultimi decenni di S. Leonardo a Casalmaggiore’ di incuria nei confronti delle strutture parrocchiali (chiesa e casa parrocchiale). Ho deciso di lasciar perdere una, due, tre volte… e l’avrei fatto ancora, se non avessi pensato che tale accusa riguarda non solo me (parroco degli ultimi sette anni), ma anche i miei predecessori defunti e quindi ingiustamente infangati senza possibilità di replica. Desidero chiarire i fatti per restituire a loro e a me il rispetto che, su questo punto, credo meritato. Don Piero Salini per incuria ha costruito l’oratorio: non certo il migliore possibile, ma così praticamente imposto dalle autorità ‘co mpetenti ’ di allora, coinvolgendo l’entusiasmo e la generosità dei parrocchiani, senza particolari aiuti pubblici. Don Luigi Furlotti per incuria ha restaurato esternamente chiesa e casa parrocchiale, aiutato dal fratello, salesiano e insegnante nei collegi salesiani di sicura competenza SAN LEONARDO DI CASALMAGGIORE ECCO I FATTI: SE QUESTA È INCURIA... in campo tecnico e artistico, aiutato da tecnici importanti di Casalmaggiore e non solo e, comunque, sotto gli ordini della Sovrintendenza di Brescia, senza la quale nessun intervento è possibile sui monumenti affidati alla cura di noi preti. Io sono arrivato alla fine di novembre del 2005. La commissione parrocchiale, in sicura buona fede, mi disse che la chiesa era in ordine con i tetti appena sistemati: qualche problema interno alla casa parrocchiale che io ho voluto lasciare per ultimo in un programma che mi faceva pensare ad almeno nove anni di permanenza in parrocchia. Da quando sono arrivato ho dovuto porre telecamere per cercare (per la verità con poco riscontro) di superare il vandalismo di giovani problematici che frequentavano l’oratorio e ai quali ho cercato di dare una mano (tipica colpa di certi preti…). Successivamente sono dovuto intervenire sulla caldaia del riscaldamento dell’oratorio, aiutato dall’allora sindaco Luciano Toscani (che ringrazio nuovamente) e, più tardi, su metà delle condutture dello stesso riscaldamento, corrose dal tempo. Nel frattempo ho fatto elaborare un progetto di restauro interno della chiesa parrocchiale, che ha dovuto essere preceduto dalla costruzione di uno scannafosso intorno alla chiesa stessa per superare il problema dell’umidità, non risolto dai precedenti restauri. Trovati i fondi per partire con il restauro (con una parte da restituire della quale mi sentivo garante, non prevedendo di dover lasciare la parrocchia in tempi così brevi) si è proceduto al restauro dell’abside e della cappella della Madonna della Cintura, terminata nel luglio del 2012. A maggio 2012 la caduta in chiesa di particelle di guano dai fori della volta deputati al passaggio delle funi di antichi paramenti in uso nel passato mi a por- tato a far fare un’ispezione al sottotetto della Chiesa, scoprendo la gravità dea situazione. I lavori da finire in chiesa e le successive ferie estive delle possibili ditte competenti mi hanno impedito di intervenire come necessario. A settembre ho lasciato Casalmaggiore non prima di avvisare don Alberto della situazione e della momentanea difficoltà di farvi fronte economicamente, anche se i finanziamenti e i pagamenti per i restauri avrebbero dovuto dare a breve, se seguiti, la possibilità di recuperare la cifra necessaria per l’intervento (o così sembrava dai programmi…). Preciso che noi preti non siamo tecnicamente competenti e dobbiamo fidarci dei tecnici, essendo fortunati se li troviamo all’altezza del compito). Questo è quanto. Se si tratta di incuria o di irresponsabilità chiedo perdono ai casalesi e a chi ha dovuto assumersi i gravosi oneri lasciati. Resta da dire che ho lasciato per obbedienza al vescovo e non per ‘fuga programmata’, abituato come sono ad affrontare le mie responsabilità senza sfuggirle. Don Mario Martinengo (ex parroco di S. Leonardo, Agnadello) PROPONE DIRETTAMENTE I SUOI IMMOBILI in vendita a prezzi convenienti oppure in affitto con riscatto APPARTAMENTI IN CREMONA VIA VECCHIA DOGANA nuovo intervento in fase di completamento bilocali e trilocali di varie metrature con possibilità box e cantina. Per informazioni rivolgersi presso i nostri uffici GUSSOLA (CR) Via Fiume, 92 Tel. 0375.64185 7 APPARTAMENTI IN CREMONA VIA SESTO CASCINA RONCACESA ristrutturazione di casa padronale: bilocale e mansarda con possibilità di box e cantina. CREMONA QUARTIERE MARISTELLA VIA FALCONE E BORSELLINO nuova realizzazione di alloggi e mansarde in classe “A” con doppi box e cantine. CASALMAGGIORE case a schiera e bifamiliari da completare. Le finiture sono a scelta dell’acquirente e il prezzo viene concordato chiavi in mano restano da aggiungere l’iva di legge e le spese notarili La nostra amministrazione vi seguirà in qualsiasi pratica di finanziamento