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Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica
POESIA, SCIENZA e FILOSOFIA in ETÀ ELLENISTICA I generi letterari in età ellenistica In età ellenistica la letteratura conosce una fioritura straordinaria: continuano a essere praticati generi poetici tradizionali (epica eroica), vengono introdotti nuovi generi e sottogeneri (poesia bucolica, epica didascalica, epillio), muta il ventaglio tematico di generi già praticati (elegia). Con il ricorso alla contaminazione dei generi vengono messi a punto interessanti ibridi (p. es. gli inni callimachei o alcuni idilli di Teocrito). In questo periodo riceve un grande impulso la prosa: la storiografia, la trattatistica scientifica (matematica, astronomia) e filosofica. Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > I generi letterari in età ellenistica Laocoonte L’elegia Dell’ampia produzione elegiaca di età ellenistica sono giunti fino a noi solo frammenti, sulla base dei quali è possibile ricostruire parzialmente alcuni tratti di questo genere letterario: taglio narrativo e interesse per argomenti mitologici, in particolare per l’esposizione di varianti meno note dei miti; preferenza per l’amore, che può assumere toni drammatici e patetici; impostazione eziologica, secondo cui miti e costumi locali servono a spiegare l’origine di riti, istituzioni e comportamenti. Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > L’elegia Frederic Leighton, Acme e Settimio (1868) I rappresentanti dell’elegia Ecco i rappresentanti più significativi a noi noti dell’elegia ellenistica: autore opera Filita di Cos il primo poeta-filologo, ossia un poeta che nei suoi componimenti prende posizione in merito a questioni letterarie. Tra le sue opere ricordiamo: Demetra, sulle origine del culto della dea; Paignia: scherzi letterari; elegie amorose per Bittide Ermesianatte di Colofone autore della Leonzio, poema in 3 libri in distici elegiaci, dedicato alla narrazione di storie d’amore infelice, che dimostrerebbero l’invincibile potenza di Eros; l’opera conteneva interventi soggettivi e un elenco di poeti vittime delle sofferenze d’amore Fanocle autore della raccolta Amori o i belli, dedicata ad amori pederotici di personaggi del mito, in cui ogni episodio era connesso con un aition Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > I rappresentanti dell’elegia L’epica didascalica In età ellenistica nasce e conosce grande fortuna l’epica didascalica, che si propone di insegnare una disciplina senza rinunciare all’eleganza formale della poesia; archetipo e modello di questo nuovo genere letterario viene considerato Esiodo (Opere e giorni). L’epica didascalica ellenistica si articola su molteplici livelli: il manuale scolastico in cui il verso ha il solo scopo di facilitare la memorizzazione (p. es. pseudo-Scimno); il poema che unisce validi contenuti didattici e intenti artistici (p. es. Arato); l’opera solo apparentemente didattica, con cui l’autore vuole dimostrare la sua abilità poetica trattando contenuti ostici (p. es. Nicandro). Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > L’epica didascalica Omero I rappresentanti dell’epica didascalica Ecco i rappresentanti più significativi dell’epica didascalica a noi noti: autore opere Arato di Soli Fenomeni, poema di argomento astronomico, costituito da: inno proemiale a Zeus, la cui presenza è rivelata dai fenomeni celesti e dalle leggi di natura (concezione stoica) descrizione della volta celeste rassegna dei segni utili a prevedere variazioni meteorologiche Nicandro di Colofone Rimedi contro gli animali velenosi: sugli animali più pericolosi, i loro veleni e i relativi antidoti Contravveleni: su veleni di origine animale, vegetale e minerale e relativi rimedi Georgiche: sull’agricoltura Metamorfosi: su miti di trasformazione Apollodoro di Atene Chronikà: opera di cronologia in 4 libri in trimetri giambici Pseudo-Scimno Periegesi: una trattazione geo-etnografica in trimetri giambici Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > I rappresentanti dell’epica didascalica Le scienze Accanto alla poesia e agli studi letterari fioriscono in età ellenistica le scienze, che si affrancano dalla filosofia e si costituiscono in ambito di studio autonomo; capitale degli studi scientifici è Alessandria d’Egitto. Oltre agli studi di meccanica, finalizzati alla costruzione di macchine belliche e di macchine “meravigliose”, nella capitale del regno dei Tolemei ricevono grande impulso gli studi di matematica e di astronomia. Euclide Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > Le scienze Matematica e astronomia Ecco i principali rappresentanti, tra quelli a noi noti, dei più importanti rami della scienza ellenistica, con una rassegna dei loro ambiti di attività: ambito studioso meriti matematica Euclide organizza il sapere matematico greco secondo un sistema assiomatico deduttivo (Elementi) Archimede di Siracusa applica la meccanica alla soluzione di problemi geometrici Eratostene applica la matematica alla cartografia e misura la circonferenza terrestre con grande esattezza Aristarco di Samo avanza l’ipotesi dell’eliocentrismo astronomia Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > Matematica e astronomia La medicina I testi della medicina ellenistica sono per noi interamente perduti, ma autori di età imperiale ci informano sugli importanti progressi in ambito anatomico, ottenuti grazie alla pratica della dissezione e della vivisezione su animali e uomini (condannati a morte). In epoca ellenistica si distinguono due scuole mediche: i dogmatici, secondo cui il medico deve conoscere le cause nascoste delle malattie, integrando con il ragionamento e la congettura i dati raccolti visitando i pazienti; gli empirici, per i quali il medico deve occuparsi di casi singoli, evitando di fare deduzioni. Un medico cura un paziente Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > La medicina La filosofia in età ellenistica Le tendenze filosofiche e le scuole sorte in età ellenistica sono caratterizzate da alcuni tratti comuni, condizionati dalle mutate condizioni socio-politiche: preminenza dell’etica rispetto alle altre branche della filosofia, dovuta all’esigenza di sopperire al vuoto lasciato dalla scomparsa della polis, col suo sistema di valori collettivi (alla filosofia si chiedono punti di riferimento per l’agire quotidiano da parte di uomini che si sentono sudditi di vaste compagini territoriali continuamente minacciate da possibili conflitti); eudemonismo: l’obiettivo della vita umana coincide con il raggiungimento della felicità personale e compito della filosofia è definire la felicità e fornire gli strumenti concettuali ed etici per realizzarla. Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > La filosofia in età ellenistica Carneade Lo stoicismo Fondatore dello stoicismo è Zenone (332-264 a.C.), originario di Cizio nell’isola di Cipro. Giunto ad Atene nel 311, sceglie come sede di insegnamento il celebre portico affrescato da Polignoto, la Stoà Poikile, da cui deriva il nome della scuola. A lui risale il nucleo delle dottrine stoiche. Scolarca della Stoà dopo di lui fu Cleante di Assòs (330-223 a.C.): particolarmente versato nei campi della filosofia naturale e della teologia, è autore di un Inno a Zeus che in 39 esametri sintetizza la teologia stoica. Il dio invocato coincide con il Logos universale, eterno e onnipotente. A Crisippo di Soli in Cilicia (281-208 a.C.) si deve l’organizzazione delle dottrine della scuola in un sistema organico e coerente. Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > Lo stoicismo Il logos Il centro unificatore dei vari ambiti dell’indagine razionale è costituito dal logos (“ragione”, “discorso”). Ragione universale che costituisce la sostanza del cosmo, di cui anche l’uomo partecipa, il logos: nella logica coincide con la ragione, centro del pensiero e del linguaggio; nella fisica è la legge che regola l’universo e i suoi fenomeni; nell’etica rappresenta la norma per l’agire virtuoso. Il logos è il principio attivo che permea la materia informe, il “fuoco artefice” che crea il cosmo e che, trascorso un lungo ciclo di anni, riassorbirà in sé ogni cosa in una conflagrazione universale. Il logos è anche dio, natura che genera i viventi, destino (inteso come concatenazione tra tutti gli enti e gli eventi). Soso di Pergamo, mosaico con colombe Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > Il logos La dottrina stoica Ecco altri contributi concettuali offerti dallo stoicismo alla storia del pensiero: I concetti chiave dello stoicismo apàtheia allontanamento delle passioni: è la condizione per raggiungere l’eudaimonia, cui si perviene vivendo in conformità alla virtù, cioè in accordo con i dettami e alle esigenze della natura umana, che è razionale cosmopolitismo in base alla partecipazione di tutti gli uomini al possesso della ragione, lo stoicismo abolisce la distinzione tra greci e barbari, liberi e schiavi, tra città e città; si è semplicemente “cittadini del mondo” allegoria è l’approccio interpretativo che gli stoici applicano alla poesia e alla religione tradizionale, per poterle conciliare con la loro teologia: ogni testo e ogni mito è portatore di un contenuto manifesto e di un contenuto latente (vero), che è compito dell’interprete rivelare Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > La dottrina stoica Lo stoicismo di mezzo Un nuovo impulso alla scuola stoica giunge con Panezio di Rodi (185-100 a.C.), iniziatore della cosiddetta Stoà di mezzo. Panezio attenua l’intellettualismo e il rigorismo morale dello stoicismo antico, rendendo più accessibile l’etica stoica per l’uomo comune e permettendone l’assimilazione ai Romani. In particolare: all’eudaimonia si perviene non più attraverso l’apàtheia, ma attraverso il prepon (“conveniente”), ossia sottomettendo le inclinazioni naturali a una norma di misura e armonia; il prepon viene raggiunto attraverso il compimento del kathekon, il “dovere” morale alla portata dell’uomo comune. La Nike di Samotracia Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > Lo stoicismo di mezzo Epicuro e il giardino Nel 306 a.C. Epicuro di Samo (341-270 a.C.) apre la sua scuola ad Atene in una casa con giardino: questa scelta è il primo passo verso la realizzazione di una delle norme fondamentali dell’etica epicurea, il “vivi nascosto”. La denominazione stessa della scuola, il “Giardino”, evoca non solo un luogo, ma una concezione della pratica della filosofia: lontananza da luoghi pubblici; intimità domestica in cui sotto la guida del maestro si riunisce un gruppo di amici (aperto anche a donne e schiavi) alla ricerca della verità; piacere derivante dalla bella cornice naturale e dalla frequentazione degli amici. Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > Epicuro e il giardino Epicuro Le opere di Epicuro Delle numerose opere scritte da Epicuro (tra cui spicca un poderoso trattato dal titolo Sulla natura, purtroppo perduto) ci restano due raccolte di massime (le cosiddette Massime capitali e lo Gnomologium Vaticanum) e tre lettere dottrinali: A Erodoto, sulla fisica; A Pitocle, sull’astronomia-meteorologia; A Meneceo, sull’etica. Alcuni frammenti di opere epicuree sono stati restituiti dai papiri rinvenuti nella villa dei Pisoni a Ercolano. Epicuro Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > Le opere di Epicuro La fisica e l’atomismo Ecco i concetti chiave della fisica epicurea: I concetti chiave della fisica epicurea atomi gli elementi minimi e indivisibili, indistruttibili e infiniti, per la cui aggregazione e disgregazione si originano e periscono gli enti parènklisis deviazione degli atomi dalla loro traiettoria rettilinea, che ne permette l’aggregazione materialismo tutto ciò che esiste è costituito da atomi, compresi l’anima (formata da atomi più sottili di quelli che costituiscono la materia) e gli dèi (formati da configurazioni atomiche più stabili degli enti terreni) Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > La fisica e l’atomismo L’etica Ecco i concetti chiave dell’etica epicurea: I concetti chiave dell’etica epicurea atarassia assenza di dolore fisico e turbamento spirituale, condizione per giungere al piacere, attraverso il quale si perviene all’eudaimonia hedonè il piacere è di due tipi: piacere cinetico o in movimento: prodotto dal moto degli atomi, è passeggero e deriva dal soddisfacimento di bisogni non necessari piacere catastematico o statico: deriva da una stabile configurazione degli atomi del corpo e dell’anima e dipende dal soddisfacimento dei soli bisogni utili e necessari; porta alla felicità tetrafarmaco quattro proposizioni che sintetizzano l’etica epicurea: il piacere è facilmente ottenibile il dolore è facilmente sopportabile la morte non è nulla per l’uomo gli dèi non sono da temersi Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > L’etica Lo scetticismo Il termine scetticismo (da skepsis, “riflessione”, “ricerca”, “dubbio”) indica in senso lato la sfiducia nelle capacità conoscitive dell’uomo e nega validità a ogni conoscenza. Come orientamento filosofico ben preciso, lo scetticismo nasce con Pirrone di Elide (365-275 a.C.). Anche secondo lui lo scopo della vita umana è il raggiungimento della felicità, che coincide con la totale indifferenza nei confronti della natura delle cose: queste sono indifferenziate e instabili, pertanto le nostre sensazioni e i nostri pensieri riguardo a esse non possono essere né veri né falsi. Bisogna pertanto essere senza opinioni, senza inclinazioni e senza agitazioni; logica conseguenza è l’astensione da ogni giudizio (afasia, epochè). Poesia, scienza e filosofia in età ellenistica > Lo scetticismo Pirrone