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aprire un nido privato
APRIRE UN NIDO PRIVATO TIPOLOGIA DEL SERVIZIO Il nido è un servizio per la prima infanzia diurno, rivolto a bambini in età dai 3 mesi ai 3 anni, con finalità educative e sociali e svolto in collaborazione con la famiglia per la crescita e la formazione del bambino. Svolge anche servizio di mensa e riposo. L’accoglienza va da 11 a 60 bambini, il nido deve essere aperto 47 settimane all’anno da lunedì a venerdì e per 9 ore continuative. REQUISITI DEL SERVIZIO Gli asilo nido rientrano nelle unità di offerta sociali disciplinate dalla Regione Lombardia. Essi pertanto devono operare nel rispetto delle regole che definiscono requisiti e procedure di queste strutture. La normativa di riferimento è innanzitutto la Legge Regionale n. 3/2008 (“Governo della rete degli interventi e dei servizi sociali alla persona in ambito sociale e sociosanitario”), la quale prevede che in questo ambito operino sia soggetti pubblici che privati. I privati possono scegliere se richiedere l’accreditamento regionale, al fine di entrare nella rete delle unità di offerta, oppure di svolgere la loro attività rimanendo fuori dalla rete. Per tutti i nidi d’infanzia, pubblici e privati, vige l’obbligo di attenersi ai principi sanciti dall’articolo 2 della suddetta legge (es. rispetto della dignità della persona, universalità del diritto di accesso e uguaglianza di trattamento, effettività ed efficacia delle prestazioni erogate), nonché alla normativa nazionale e regionale in materia di edilizia, sicurezza e igiene. La Regione Lombardia ha fissato i requisiti minimi di esercizio; la normativa di riferimento è costituita dal DGR n. 7437 del 13 giugno 2008 che richiama il DGR n. 20588 del 11 febbraio 2005, che può essere scarica al seguente link: http://www.famiglia.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Fami glia%2FDetail&cid=1213486759868&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-torender%3D1213476611791&pagename=DG_FAMWrapper In estrema sintesi (per i dettagli si rimanda alla consultazione della normativa sopraindicata) i requisiti minimi si distinguono in: organizzativi generali (carta dei servizi, documento sulla gestione emergenza, piano della manutenzione dell’edificio, suddivisione degli spazi, piano di gestione risorse umane per pulizie e pasti); strutturali (requisiti previsti dalle norme in materia di sicurezza impianti, prevenzione incendi, prevenzione fulmini, igiene, barriere architettoniche, localizzazione della struttura; articolazione della struttura; spazi generali; spazi per la cucina; spazi per il personale; spazi esterni). Per ciò che riguarda i requisiti professionali del personale impiegato, la normativa stabilisce che nella struttura sia presente: - 1 coordinatore, laureato in scienze dell’educazione/formazione, psicologiche, sociologiche, di servizio sociale, oppure operatore socio educativo in servizio con almeno 5 anni di esperienza. - 1 operatore socio educativo ogni 8 posti di capacità ricettiva con diploma di maturità magistrale, diploma di abilitazione all’insegnamento nelle scuole di grado preparatorio, diploma di dirigente di comunità, diploma di tecnico dei servizi sociali e assistente di comunità infantile, operatore servizi sociali e assistente per l’infanzia, vigilatrice di infanzia. - 1 addetto ai servizi ogni 30 posti di capacità ricettiva per la pulizia degli ambienti . 1 cuoco, qualora i pasti vengano confezionati direttamente E’ obbligatoria la presenza di due operatori durante tutto l’orario di apertura. Informagiovani – Comune di Brescia La Legge regionale 3/2008 ha stabilito che l’inizio dell’attività di un nido d’infanzia sia subordinata a una comunicazione preventiva d’esercizio (CPE), nella quale si autocertifica il possesso dei requisiti minimi di esercizio. La comunicazione preventiva di esercizio è un’autocertificazione, da presentare al competente ufficio del comune in cui ha sede la struttura, con la quale il rappresentante legale dichiara che il servizio possiede i requisiti previsti dalle disposizioni regionali e nazionali. La medesima dichiarazione viene inviata contestualmente all’ASL competente. Il Comune che riceve la CPE accerta la sussistenza dei requisiti e richiede all’ASL la visita di vigilanza. Per quanto concerne il Comune di Brescia, tutta la procedura e la modulistica per aprire un asilo nido si trova sul portale www.comune.brescia.it (> servizi alle imprese > avere un’impresa > aprire un’attività sociale). Il nido d’infanzia è un’attività che si svolge sotto forma d’impresa e quindi, richiede tutti gli adempimenti burocratici generali propri dell’avviamento di un’impresa, ad esempio l’apertura della partita IVA, l’iscrizione al registro delle imprese ecc. Per un primo orientamento su queste tematiche, rimandiamo alla consultazione della nostra pubblicazione Lavoro autonomo e imprenditoria, scaricabile dal portale www.comune.brescia.it/informagiovani ACCREDITAMENTO L’accreditamento, facoltativo, è un processo di ulteriore qualificazione del servizio. Con l’accreditamento, il servizio si uniforma agli standard qualitativi (requisiti) richiesti dal comune di competenza e ai criteri previsti dalla regione. Presupposti per la richiesta di accreditamento sono: essere in regolare esercizio (cioè aver presentato la CPE con esito favorevole della vigilanza ASL) e possedere gli ulteriori requisiti di qualificazione richiesti dal comune di competenza. La domanda va presentata al comune in cui il nido è ubicato secondo le modalità e la modulistica prevista dal comune stesso; il possesso dei requisiti può avvenire tramite la documentazione allegata o tramite autocertificazione. Il comune che riceve la richiesta procede alla verifica dei requisiti tramite analisi della documentazione allegata o, in caso di autocertificazione, tramite sopralluogo della struttura (se sono passati più di 6 mesi dal controllo ASL). APERTURA DI UN ASILO NIDO IN AFFILIAZIONE (FRANCHISING) E’ possibile aprire un nido in regime di affiliazione (franchising). Esistono da diversi anni sul mercato aziende titolari di marchi affermati nel settore, che concedono l’affiliazione a chi vuole entrare nella loro rete rispettando i requisiti e gli standard imposti dal marchio stesso. Il regime di affiliazione consente di contare su un marchio conosciuto e su assistenza/consulenza/formazione (ad esempio ricerca degli spazi appropriati, consulenza amministrativa e fiscale ecc.) fornita dal franchisor. I costi per aprire un nido in regime di franchising variano a seconda dell’azienda a cui ci si affilia, e riguardano principalmente il diritto di entrata e le percentuali sui ricavi. E’ opportuno, quindi, effettuare una valutazione attenta dei contratti di franchising proposti dai vari marchi presenti sul mercato. I recapiti di queste aziende possono facilmente essere reperiti tramite un motore di ricerca - ad esempio ricercando asilo nido in franchising - o tramite gli elenchi telefonici. Informagiovani – Comune di Brescia RIMANDI PER APPROFONDIMENTI Di seguito riportiamo un elenco di uffici di riferimento per l’apertura di un asilo nido. Per un servizio di primo orientamento agli aspiranti imprenditori: Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Brescia Punto Nuova Impresa via Einaudi 23 – Brescia tel. 0303725298 - fax 0303725371 [email protected] www.bs.camcom.it Riceve su appuntamento Per la CPE e le richieste di accreditamento: Comune di Brescia Ufficio autorizzazioni e accreditamento unità di offerta sociale tel. 0302978933 / 0302978945 - fax o03040443 Riceve su appuntamento Per la normativa generale: Regione Lombardia Area sociale, comunicazione e relazioni Sede territoriale di Brescia via Dalmazia 94 – Brescia tel. 0303462453 – fax 030347199 [email protected] Per la consultazione della normativa si rimanda al portale regionale al seguente link: http://www.famiglia.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Redazionale_P&childpagename=DG_Fami glia%2FDetail&cid=1213486759868&packedargs=NoSlotForSitePlan%3Dtrue%26menu-torender%3D1213476611791&pagename=DG_FAMWrapper RIFERIMENTI NORMATIVI Legge Regionale n. 3/2008 “Governo della rete degli interventi e dei servizi sociali alla persona in ambito sociale e sociosanitario” DGR n. 7437 del 13 giugno 2008 “Determinazione in ordine all’individuazione delle Unità di Offerta Sociali ai sensi dell’art. 4, comma 2 della L.R. 3/2008” Decreto n. 1254 del 15 febbraio 2010 “Prime indicazioni operative in ordine a esercizio e accreditamento delle unità d’offerta sociali” DGR n. 20588 del 11 febbraio 2005 “Definizione dei requisiti minimi strutturali e organizzativi di autorizzazione al funzionamento dei servizi sociali per la prima infanzia Informagiovani – Comune di Brescia Settore Giovani, Sport e Innovazione del Comune di Brescia Redazione a cura di Lorenza Cugola Edizione: novembre 2012 Informagiovani – Comune di Brescia