Le politiche di sostegno alla maternità in Italia: da
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Le politiche di sostegno alla maternità in Italia: da
‘Le politiche di sostegno alla maternità in Italia: da avanguardia a retroguardia in Europa?’ Chiara Saraceno Honorary fellow Collegio Carlo Alberto Le contraddizioni del paese definito del “mammismo” • Ha una delle fecondità più basse • Le mamme (e anche i papa) più tardivi Ma anche • I figli che rimangono più a lungo in casa dei genitori • I genitori più indispensabili per la formazione delle nuove famiglie e in particolare • le nonne più indispensabili per la cura dei piccoli (“mamme per sempre” non è solo un fatto dell’anima ma una necessità pratica) Qualche dato La “mamma italiana” è poco feconda ormai da diverso tempo (ISTAT/Sabbadini) Già sotto i 2 figli per donna Il Nord dalle generazioni del 1933 Il Centro dalle generazioni del 1939 Il Sud dalle generazioni del 1961 Non è più il Mezzogiorno ad avere i più alti tassi di fecondità: puglia, Basilicata e Sardegna hanno i tassi più bassi, Trento, Bolzano e Valle d’Aosta più alto 2010 2.5 2.0 1.63 1.61 1.61 1.5 1.52 1.49 1.46 1.42 1.41 1.40 1.40 1.39 1.39 1.38 1.37 1.32 1.32 1.32 1.28 1.20 1.18 1.16 1.0 0.5 Sardegna Basilicata Molise Calabria Abruzzo Puglia Liguria Umbria Toscana Lazio Marche Sicilia Piemonte Friuli-Venezia Giulia Campania Veneto Emilia-Romagna Lombardia Valle d'Aosta/Vallée d'Aoste Bolzano/Bozen Trento 0.0 Si fa almeno un figlio, ma sempre più tardi (ISTAT/Sabbadin) 26,1 24,7 Hungary 25,3 Romania 26,3 28,2 28,2 28,0 27,7 26,9 26,3 25,0 Greece Luxembourg 26,8 Austria Sweden 26,8 Austria Italy 26,9 France Netherlands 27,2 Portugal 27,5 Denmark 27,6 Greece 27,5 United Kingdom 27,7 United Kingdom 27,7 Portugal 28,2 Finland 29,7 Ireland 35 30 25 20 15 10 5 0 Spain 1980 1995 29,0 Poland Hungary Romania 30,6 30,4 30,3 30,2 30,0 29,9 29,8 29,6 29,3 28,8 26,9 Finland France Portugal Austria United Kingdom Hungary Poland Romania Luxembourg France 30,7 Greece 28,9 Germany Denmark 29,2 Denmark 29,2 Sweden 29,3 Sweden 29,8 Finland 30,0 Italy Spain 30,0 Netherlands 30,2 Ireland 35 30 25 20 15 10 5 0 2010 30,8 Luxembourg 30,8 Netherlands 31,2 Ireland 31,2 Spain 31,3 Italy 35 30 25 20 15 10 5 0 Fonte: elaborazione su dati Eurostat (*) Il dato della Romania è al 2009 Cambia anche il contesto in cui si decide di avere un figlio • Ora 1 bambino ogni 4 nasce fuori da un matrimonio (erano 4 su cento nel 1980 e 8 su cento nel 1990) • Ma i figli naturali sono stati equiparati pienamente a quelli legittimi solo a dicembre 2012. Pochi figli, ma a lungo coabitanti • Dagli anni Novanta, l’età di uscita dalla famiglia di origine, mai molto precoce in Italia rispetto ad altri paesi europei, si è progressivamente alzata. • Nel 2010-2011 viveva ancora con i genitori il 41,9 per cento dei giovani tra 25 e 34 anni contro il 33,2 per cento registrato negli anni 1993-1994 (ISTAT 2012a). • un fenomeno che riguarda più i figli delle figlie, ed è più intenso nel Centro-Nord che nel Mezzogiorno • più lunga domanda di lavoro famigliare che continua ad essere poco condiviso nella coppia, e diviene più asimmetrico tra le generazioni Aumenta occupazione femminile e materna, ma paese rimane poco amichevole • L’Italia rimane uno dei pochi paesi europei e dell’OCSE in cui, non solo la presenza dei figli, ma il matrimonio provoca una uscita dal mercato del lavoro, specialmente tra le donne a bassa istruzione e soprattutto nel Mezzogiorno. • Ancora negli anni duemila, tra le donne tra 35 e 44 anni si passa da un tassi di occupazione dell’83% tra le non coniugate e senza figli al 75,4% delle coppie senza figli, al 56,9% delle coppie con figli e al 40,5% delle coppie con 3 o più figli. • Quasi una donna su cinque al momento della nascita del figlio lascia o perde il lavoro Precarietà incide su possibilità di diventare madri (Sabbadini/ISTAT) Tra le donne 25-34 anni 38,8% ancora in famiglia genitori contro 29,9% delle stabili 28,7% madri contro 31,9% delle stabili 17,5% in coppia senza figli contro 21,2% delle stabili 10,1% single contro 11,8% delle stabili Inoltre le precarie lasciano più spesso il lavoro dopo la maternità Le politiche • Fino agli anni Ottanta, Italia era tra paesi più generosi per quanto riguarda congedi di maternità e genitoriali e servizi per prima infanzia (-6 anni) : • Non molto generosa e non universalistica in sostegno al costo dei figli • Ma integrazione scolastica di bambini portatori di handicap • Dagli anni Novanta, poca innovazione anche se molti discorsi Eccezioni • Legge 53/2000 sui congedi • Legge 285/97 sull’infanzia e l’adolescenza • Assegno di maternità per le non indennizzate • 2007 piano triennale per nidi Ma, dal 2008, progressiva eliminazione del fondo sociale e dei trasferimenti agli enti locali per i servizi Ruolo importante di politiche locali, ma, in assenza di standard comuni, rafforzamento dei divari territoriali (Pavolini) Servizi per le famiglie e differenze territoriali: anni 2009-2011 Italia 15.0 10.0 Mezzogiorno 23.5 25.0 20.0 Centro-Nord 18.7 18.4 14.0 9.5 5.2 4.1 4.9 5.0 2.3 2.5 3.1 1.2 0.0 Copertura servizi pubblici infanzia Copertura nidi pubblici e privati Copertura anziani con ADI Copertura anziani tramite strutture residenziali