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FR Trillò Accoglienza della donna straniera nei
Immigrazione e Salute nella Regione Lazio Salute Materno Infantile Frosinone 4 ottobre 2011 Accoglienza della donna straniera nei servizi territoriali Maria Edoarda Trillò La donna straniera (e italiana) cosa vuole dal Servizio Sanitario? Capire cosa le sta accadendo Facile accessibilità Aiuto a risolvere problemi di salute Percorsi assistenziali e diagnostici integrati Percorsi di prevenzione, Riuscire a Comunicare Efficienza e professionalità Qualità ....................... Stare bene con se stessa con i bambini e la famiglia ! La donna straniera (e italiana) criticità più frequenti generali Solitudine ed emarginazione in casa e fuori Difficoltà a comunicare: lingua, atteggiamenti Fragilità Difficoltà a muoversi nei servizi del SSR La donna straniera (e italiana) criticità più frequenti specifiche Gravidanza medicalizzata (da fisiologia a malattia) Frequente ricorso all’IVG Scarsa contraccezione Nascita di un figlio/a disabile Violenza intrafamiliare ed extrafamiliare Malattie Sessualmente Trasmesse Prostituzione coatta e vittime di tratta La prevenzione dei tumori femminili I rapporti con i figli adolescenti di recente ricongiunzione Un esempio: La donna straniera in gravidanza Gravidanza voluta o accaduta Solitudine Salute di genere Cambio di vita: stabilizzazione nel processo migratorio Efficienza del nord del mondo Fase normale della vita La donna straniera in gravidanza problemi maggiore complicanze durante la gravidanza rispetto alle gestanti italiane •maggiore incidenza di aborti spontanei •parti prematuri, nati morti, •neonati con basso peso alla nascita •una sorveglianza prenatale ridotta •maggiore incidenza di parto cesareo •allattamento al seno ridotto •allontanamento dalla madre e dal nucleo familiare •presenza di nuclei familiari anomali •Mutilazioni Genitali Femminili (MGF) La donna straniera in gravidanza normativa • Se non ha il permesso di soggiorno può richiederlo per il periodo della gravidanza e per i 6 mesi successivi alla nascita del bambino, portando in questura un certificato medico che attesti il mese di gestazione e la presunta epoca del parto • possono usufruire gratuitamente delle analisi cliniche e di laboratorio, visite specialistiche, ecografie (entro i periodi gestazionali previsti dalla legge), corsi di preparazione alla nascita, del ricovero per il parto ed eventuali complicanze • non è necessaria la prescrizione del medico curante • hanno diritto a non riconoscere il figlio appena nato La donna straniera in gravidanza disuguaglianze in salute Indicatori di assistenza in gravidanza –Indagini dell’Istituto Superiore di Sanità INDICATORE ITALIANE (1995-1996) IMMIGRATE IRREGOLAR1 1996 IMMIGRATE REGOLARI (1995-1996) IMMIGRATE (2000-2001) 0,5% ----- 3% 1^ visita dopo il 1° trimestre 10% 42% 25% 16% Numero medio ecografie 5 2 3 3 3° 4° 4° 3° Non assistite in gravidanza Mese della 1^ ecografia 4% I servizi sanitari pubblici e la gravidanza: attività e prestazioni Anamnesi e colloqui Visite e richiesta accertamenti diagnostici e preventivi Visite specialistiche Attività di prevenzione Corsi di accompagnamento alla nascita Gruppi di educazione alla salute nel 1° anno di vita Gruppi tra pari Gruppi di auto-aiuto e anche controlli di gravidanza compresa la consulenza psicologica e sociale • controlli del puerperio (se necessario anche a domicilio) • visite ginecologiche • visite per prevenzione e diagnosi precoce dei tumori dell’utero e del seno • visite per infertilità e consulenze sessuologiche, psicologiche e sociali • interventi in favore di donne violentate • promozione, informazione, applicazione e controllo della contraccezione, compresa la consulenza psicologica e sociale, individuale e di coppia • applicazione legge 194/78 di Interruzione Volontaria di Gravidanza con prenotazione diretta dell’intervento negli ospedali referenti • controllo della menopausa e dei disturbi a questa correlati • • • • • • • • • • • • • visite pediatriche e per adolescenti per i bilanci di salute e per patologia anche se non iscritti al SSN vaccinazioni obbligatorie e raccomandate visite ai bambini e nomadi abitanti nei campi nomadi, stranieri STP indagini psico sociali per matrimonio minori colloqui per tutela minori colloqui e indagini per minori affidati dal Tribunale dei Minorenni mediazioni familiari indagini per adozioni nazionali e internazionali colloqui e consulenze psicologiche psicoterapie individuali, di coppia, familiari e di gruppo psicodiagnostica segretariato sociale attività di gruppo I Servizi Sanitari e la gravidanza Fare rete è un’attività di salute pubblica Che cosa è la rete dei Servizi Sanitari L’insieme integrato dei servizi alla persona ovvero l’insieme di attività, servizi e prestazioni volte a favorire il benessere di tutti coloro che si trovano in situazioni di bisogno socio sanitario Esce dal paradigma della cura: anamnesi esame obiettivo diagnosi e prognosi cura Per il modello della presa in carico di "presa in carico globale" della persona nel territorio e della unitarietà degli interventi. Fa da guida e collante per gli interventi integrati in favore di soggetti con particolari necessità assistenziali. Si tratta di attivare quindi di volta in volta in maniera sistematica un processo integrato di presa in carico dei bisogni sociosanitari tra i Servizi Sanitari nelle diverse professionalità. Es. Punto Unico di Accesso (PUA) Per le malattie croniche Es. Offerta Attiva Fare rete nei Servizi Sanitari Mappa dei Servizi Sanitari e Sociali del territorio e le figure professionali Individuare il proprio interlocutore Conoscere i rispettivi campi di intervento, obiettivi e linee di attività Conoscere i rispettivi percorsi di prevenzione, diagnostici e di cura Incontrarsi per definire le necessità assistenziali e le possibili soluzioni Definire un percorso comune e condiviso e indicatori per la valutazione Riconoscimento istituzionale del percorso elaborato Sperimentare e mettere a regime Cosa si intende per Offerta Attiva? estratto dal P.O.M.I. Si tratta di un processo comunicativo che sfrutta tutti i potenziali canali sinergicamenti operanti, a partire da quelli istituzionali ma con grande impiego di quelli già costituiti e/o riconoscibili e/o creati ad hoc nella comunità, (= la rete) con modalità tarate sulle specifiche caratteristiche delle persone e dei gruppi di popolazione da coinvolgere, nella consapevolezza della complessità delle dimensioni in cui la comunicazione è iscritta (fisica, relazionale, psicologica, etica, culturale, sociale e antropologica). Lo scopo è promuovere un ripensamento individuale e comunitario sul vissuto quotidiano e sulla memoria storica, al fine di sviluppare nuove consapevolezze e nuove competenze alla luce delle nuove conoscenze proposte e valutate criticamente, con l’obiettivo di attivare processi decisionali autonomi e consapevoli. L’offerta attiva è il processo stesso di empowerment. Cosa si intende per Offerta Attiva? Offerta : ci si propone alle persone con gentilezza, empatia, compassione ed umiltà, che sono competenze professionali e non solo opzioni etiche Attiva : si avverte su di sé la responsabilità di farsi accettare e ci si interroga, da seri professionisti, sui fattori che costituiscono barriera Si ottiene migliore qualità e migliori valori degli indicatori di salute Contesti culturali ancora più differenti proposte • Percorsi di accesso facilitato • Sospensione del giudizio davanti alle più diverse rappresentazioni culturali • Attività di Consultorio Familiare • CPPN con incontri di formazione, occasione di scambio delle culture del nascere e crescere, ad accesso libero • Comunicazione inter-culturale garantita nei ricoveri ospedalieri e per il parto Contesti culturali ancora più differenti proposte • Informazione multilingue sui servizi territoriali, sul mondo del lavoro (diritti e doveri), sostegno per l’orientamento professionale • Programmi di sostegno alla genitorialità estesi alle donne straniere (Genitori+, Nati per leggere, Infant Parent Program) • Organizzazione e offerta di attività di contrasto al “rimpatrio senza madre” • Intervento della scuola nel ripiano delle differenze culturali con programmi di educazione inter e multi culturale • Attività di contrasto alle Mutilazioni Genitali Femminili metodologia • La persona straniera non è un individuo “con bisogni speciali” e che ha bisogno di risposte particolari. E’ una persona che ha bisogno di capire e di essere capita e per questo più vulnerabile • E’ essenziale facilitare l’accesso ai servizi, specie ai territoriali ad alta valenza preventiva: utilizzo di materiale informativo nelle varie lingue • E’ importante l’ascolto attivo: costruire uno spazio per riflettere insieme, tenendo conto della propria ed altrui cultura, proponendo percorsi di crescita comuni • Capacità di sospendere il giudizio davanti alle più diverse rappresentazioni culturali • L’aiuto dei Mediatori Linguistico Culturali facilita il reciproco dialogo, favorisce la comprensione di elementi che spesso restano invisibili • Le risorse e la modalità per fruirne non possono essere lasciate alla buona volontà ma devono far parte di un “pacchetto” di interventi attivati dai servizi , in grado di valorizzare anche le risorse presenti nelle comunità straniere, sia collettive (associazioni) sia individuali (mediatori culturali di supporto o in organico ai servizi) • applicare il modello di lavoro “consultoriale” in tutte le strutture sanitarie e non • Il percorso delle persone vulnerabili all’interno dei servizi sembrano un indicatore della qualità quotidiana degli stessi. (M.Prodi in Etnopediatria, Ed.Hippocrates, Milano, 2004) Le differenze possono crearci qualche difficoltà, suscitare in noi un vago senso di fastidio... E' sempre molto più "riposante" avere a che fare con ciò che già conosciamo, con persone simili a noi che in incontriamo in situazioni già collaudate, e poi... Grazie per l’attenzione Cosa ci portiamo a casa • • • • • • • L’accoglienza attenta ai problemi di salute non è scontata L’offerta attiva espone tutte le persone target all’opportunità di avere una determinata prestazione Il percorso per le persone vulnerabili nei servizi è un indicatore della qualità quotidiana degli stessi Flessibilità L’importanza della comunicazione Necessità di formazione La donna inserita nel suo contesto migratorio e familiare