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Diapositiva 1 - Liceo Recanati
Caratteri del romanico • Origine del nome: da “romance” che indicava il parallelo sviluppo delle lingue romanze • Diffusione a carattere europeo ma con distinzioni regionali • Ruolo fondamentale dell’ordine benedettino • Maestranze di costruttori si spostavano in Europa (come i Maestri comacini) • Esempi pre-romanici sono :le pievi e le abbazie Importanza delle vie di pellegrinaggio = Le mete: Gerusalemme, Roma e Santiago de Compostela “Era come se il mondo stesso,scuotendosi e spogliandosi della sua vecchiezza, rivestisse d’ogni parte una bianca veste di chiese” Rodolfo il Glabro,1040 Caratteri generali architettura • Influenza dell’architettura romana- (strutture costruttive) • Influenza dell’arte paleocristiana (pianta basilicale divisa in navate) • Legami con l’Architettura carolingia e ottoniana (Es. Duomo di Spira ) • Uso dell’arco a tutto sesto e della volta a crociera • Lo spazio è scandito in navate • Le campate sono quadrate • Uso di materiali diversi a seconda dei luoghi. Abbazia benedettina di S.Firmano IX sec. (Recanati) Divisa in tre navate Chiesa battesimale di S.Vincenzo a Galliano 1007 Primo romanico = ad aula unica Interno di S.Vincenzo In Europa La più grande chiesa romanica è Il duomo di Spira PIANTA DEL DUOMO DI SPIRA fondata nel 910 Importante l’Abbazia di Cluny fondata nel 910 Strutture portanti del romanico : L’arco e la volta a crociera costolone pilastro TIPOLOGIE DELLE FACCIATE A A CAPANNA MONOCUSPIDATA CORTINA Il Portale romanico strombatura Lunetta Es. di portale con PROTIRO dalla Cattedrale di San Zeno a Verona IL ROMANICO IN LOMBARDIA Complesso di S.Ambrogio a Milano esterno S.Ambrogio a Milano 1080 cainizio XII sec. Archetti ciechi lesene Presenza del matroneo Rosso mattone Grigio chiaro (Ceppo dell’Adda) IL ROMANICO IN EMILIA DUOMO DI MODENA Lanfranco PROTIRO Lastre scolpite da Wiligelmo Leoni stilofori Lastre della Genesi di Wiligelmo 1106 circa marmo e breccia rosa di Verona IL ROMANICO NELLE MARCHE IL DUOMO DI S. CIRIACO AD ANCONA (DAL VI AL XII SEC. ) VOLTE A CARENA LIGNEE DEL XIV SEC. CUPOLA DEL XIII SEC. S. MARIA IN PORTONOVO IX SEC S.Maria a Piè di Chienti – origini 936 farfensi- 1125 costruzione attuale- facciata settecentesca IN TOSCANA - Duomo di Pisa - San Miniato al Monte - Duomo di San Martino a Lucca - Battistero di San Giovanni a Firenze PLANIMETRIA DEL CAMPO DEI MIRACOLI PISA SPAZIO DEL QUADRIPORTICO Chiese Pianta Pulpito Gallery Indietro • • • • • Realizzato tra il 1302 e il 1310 da Giovanni Pisano che raggiunge così il vertice della sua potenza espressiva. Il pulpito ha una pianta ottagonale, ma gli otto lati a grande curvatura realizzano in pratica un cerchio. Giovanni Pisano è passato da una forma a sesto acuto ad una che sembra quasi barocca per la ricchezza delle scuolture In pratica l’intera opera è un esempio della grande padronanza dei mezzi espressivi raggiunta da Giovanni Pisano. Nei pannelli il programma iconografico non si discosta molto dagli altri pulpiti, ma la complessità compositiva è ancora maggiore, così come gli effetti di grande drammaticità di ogni singola scena. Indietro Indietro Altre foto Indietro Chiese Pianta Si trova inoltre la famosa tela di Domenico Ghirlandaio. Gallery Indietro Indietro Altre foto Indietro Chiese Secondo la tradizione, il santo martire Miniato, perseguitato al tempo di Decio, nel III secolo, sarebbe stato sepolto proprio sul monte ove poi sorse l'omonima chiesa. La basilica, insieme con l'annesso monastero benedettino, fu voluta dal vescovo Ildebrando nel luogo ove si riteneva fossero state rintracciate le reliquie del Santo, tuttora conservate nella cripta. L'atto di fondazione risale al 1018, quando vennero iniziati i lavori della chiesa, che si conclusero intorno al 1217. Eretto sul posto di una chiesa più antica, il nuovo edificio riflette i successivi momenti costruttivi nelle sue diverse parti, dalla più antica cripta alla ricca pavimentazione marmorea della navata centrale. Anche la bellissima facciata, bicroma secondo la tradizione toscana, fu realizzata a partire dal finto colonnato del registro inferiore. Il mosaico del frontone, raffigurante il Cristo benedicente fra la Vergine e San Miniato, risale egli inizi del XIII sec. Il policromismo che contraddistingue la facciata caratterizza anche l'interno, dominato dal presbiterio rialzato. La sua decorazione più antica è costituita da mosaici e tarsie marmoree, fra le quali spicca la fascia centrale del pavimento che reca interessanti motivi figurati, arricchiti di significati simbolici. Tra questi spicca il bellissimo Zodiaco, motivo di origina pagana che qui acquista una valenza simbolica cristiana, con la suddivisione in dodici segni allusivi, secondo alcuni, ai Dodici Apostoli. Assai ricca anche la zona absidale, dominata dal mosaico con Cristo benedicente fra la Vergine, San Miniato, i simboli degli Evangelisti e il donatore inginocchiato (1297). Pianta Gallery In sagrestia spiccano le Storie di San Benedetto di Spinello Aretino (1387 ca.). Al XV-XVI sec. appartengono invece altri capolavori come la cappella del Crocefisso e la cappella del Cardinale del Portogallo. Il vicino monastero di San Miniato, costruito insieme alla chiesa, ebbe diversi rifacimenti. L'abbazia è ricca di presenze simboliche, sulla facciata come al suo interno. Indietro Simbolismi Sulla facciata possiamo osservare diversi fregi geometrici a simmetria centrale (foto 1), fra cui si riconoscono le caratteristiche margherite a sei petali, conosciute come “Fiori della vita" (foto 2), e stelle "polari" ad otto bracci. Nel timpano, al colmo della facciata, si osserva una croce patente simile a quella dei Templari (foto 3). Più sotto, accanto al mosaico, sono ben visibili due forme circolari concentriche e riquadrate, che richiamano in un certo modo il simbolo della Triplice Cinta, intorno a finestrini rotondi (foto 4). Foto 1 – Simbolo Trinitario Foto 3 – La Croce Patente Foto 2 – Il Fiore della Vita Foto 4 – Forma circolare riquadrata Indietro Indietro Chiese Il battistero dedicato a San Giovanni Battista, patrono della città di Firenze, sorge di fronte al duomo di Santa Maria del Fiore. Inizialmente era collocato all'esterno della cerchia delle mura. Ha pianta ottagonale, con un diametro di 25,60 m, uguale a quello della cupola del duomo. L'edificio è coperto da una cupola ad otto spicchi, mascherata all'esterno dall'attico e coperta da un tetto a piramide schiacciata. Sul lato opposto all'ingresso sporge il corpo dell'abside rettangolare. La decorazione esterna, in marmo bianco di Carrara e verde di Prato, è scandita da tre fasce orizzontali, ornate da riquadri geometrici, quella mediana occupata da tre archi per lato, nei quali sono inserite superiormente finestre con timpani. I pilastri angolari in pietra serena saranno anch'essi successivamente rivestiti di marmo. La fascia superiore nasconde in parte la cupola. La decorazione interna è suddivisa, come all'esterno, in tre fasce orizzontali, la più alta però coperta dalla cupola, mentre la fascia mediana è occupata dai matronei. Inferiormente le pareti sono suddivise verticalmente in tre zone per mezzo di lesene e di colonne monolitiche in granito e in marmo cipollino di spoglio, come gran parte dei marmi del rivestimento. Pianta Mosaici Gallery Indietro I Mosaici della Cupola Indietro La cupola del battistero presenta otto spicchi ed è rivestita da mosaico su fondo dorato. Su una fascia superiore sono raffigurate le gerarchie angeliche. Su tre degli spicchi è raffigurato il Giudizio Universale, dominato dalla grande figura del Cristo: sotto i suoi piedi avviene la resurrezione dei morti, alla sua destra i giusti sono accolti in cielo dai patriarchi biblici, mentre alla sua sinistra si trova l'inferno con i suoi diavoli. Gli altri cinque spicchi sono suddivisi in altri quattro registri orizzontali, dove sono raffigurate a partire dall'alto: storie della Genesi, storie di Giuseppe, storie di Maria e di Cristo e storie di San Giovanni Battista. Indietro Altre foto Indietro NEL SUD ITALIA SICILIA E PUGLIA S. Nicola di Bari , iniziata nel 1089 Duomo di Monreale, XIII sec