Dott. M. Lo Bello - L`ecografia nello studio del linfedema
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Dott. M. Lo Bello - L`ecografia nello studio del linfedema
L’ecografia nello studio del linfedema secondario Dr. Michele Lo Bello • Il linfedema dell’arto superiore secondario a trattamento chirurgico e/o radioterapico del carcinoma mammario è una patologia cronica invalidante ma curabile • Nelle donne operate al seno con linfoadenectomia ascellare compare a seconda delle casistiche, con frequenza variabile tra il 15% ed il 25%. 2 Tale frequenza aumenta se viene associata la radioterapia, con punte del 40% in studi con follow-up di 15-20 anni delle donne operate. 3 Indagini utilizzabili nello studio del linfedema • Ecotomografia Ecografia tessuti molli Eco color-Doppler • Imaging di medicina nucleare Linfoscintigrafia • Imaging radiografico non invasivo TC RMN • Imaging radiografico invasivo Linfografia 4 Individuazione di stadio operativo • Valutazione clinica • Ecografia dei tessuti molli con color Doppler • Linfoscintigrafia 5 Ruolo dell’ ecografia • Indagine di primo livello • Facilmente ripetibile • Innocua ed a basso costo 6 Ruolo dell’ ecografia Materiali e metodi • Utilizzo di sonde elettroniche di elevata frequenza e risoluzione(10-13MHz) • Modulo color Doppler 7 Ruolo dell’ ecografia Materiali e metodi • Pressione di applicazione della sonda minima • Confronto con regione controlaterale • Valutazione mirata ad aree clinicamente evidenti di edema 8 Ruolo dell’ ecografia Materiali e metodi Il nostro studio si è basato su 15 pz con segni clinici di linfedema, dal settembre 2006 9 Anatomia ecotomografica • Cute • Tessuto sottocutaneo • Fascia muscolare • Collettori linfatici localizzati nella parte più profonda del sottocute (500µ) 10 Anatomia ecotomografica 11 Collettori linfatici 12 Pattern ecotomografici nel linfedema • Distribuzione sovra e sottofasciale dell’edema • Condizioni di connettivizzazione • Aumento di spessore dei diversi strati • Ectasia dei collettori linfatici e/o laghi linfatici 13 Pattern ecotomografici nel linfedema Distribuzione dell’edema • Diffuso aumento dell’ecogenicità del tessuto adiposo sottocutaneo associato ad una rete ipoanecogena circostante espressione della ectasia progressiva del sistema linfatico • Tessuto muscolare con aumento della ecogenicità e perdita della normale struttura fascicolare 14 Distribuzione dell’edema 15 Distribuzione dell’edema 16 Distribuzione dell’edema 17 Distribuzione dell’edema 18 Gradi di connettivizzazione 19 Gradi di connettivizzazione 20 Pattern ecotomografici nel linfedema Alterazione di spessore dei diversi strati Nel linfedema tutti gli strati (dermico, sottocutaneo e muscolare ) appaiono aumentati di spessore 21 Pattern ecotomografici nel linfedema 22 Pattern ecotomografici nel linfedema 23 Pattern ecotomografici nel linfedema Laghi linfatici Quando il fluido si raccoglie al di fuori dei collettori si formano veri e propri “ laghi linfatici” che formano una rete anecogena serpiginosa, priva di pareti evidenziabili che non risponde alla compressione con la sonda 24 Laghi linfatici 25 Laghi linfatici 26 Laghi linfatici 27 Laghi linfatici 28 Ruolo dell’ eco color-Doppler Si procede sempre ad una valutazione dello stato del circolo venoso degli arti con eco color-Doppler per escludere patologie di natura non linfatica e per verificare la presenza di condizioni patologiche coesistenti(es. trombosi venose recenti) 29 Ruolo dell’ eco color-Doppler 30 Ruolo dell’ eco color-Doppler 31 Ruolo dell’ eco color-Doppler 32 Ruolo dell’ eco color-Doppler 33 L’ecotomografia con tali pattern semeiologici può prospettare una classificazioni del linfedema in stadi 34 Stadio I • Edema sovrafasciale • Connettivizzazione normale • Modesto aumento di spessore 35 Stadio II • Edema sovra e sotto-fasciale • Connettivizzazione accentuata • Spessore variabile 36 Stadio III • Edema sovra e sottofasciale • Connettivizzazione in tralci • Laghi linfatici 37 Ruolo dell’ ecografia Reperti occasionali 38 Ruolo dell’ ecografia Reperti occasionali 39 Tale classificazione in definitiva va agganciata al quadro e ai sintomi clinici per una definizione diagnostica e terapeutica quanto più possibile precisa e tempestiva 40 Linfoscintigrafia • Metodica che permette non solo uno studio anatomico dei vasi linfatici ma anche una valutazione funzionale • Si utilizzano isotopi radioattivi che emettono radiazioni rilevate con apposite gamma-camere 41 Linfoscintigrafia Il quadro normale prevede la visualizzazione del tracciante come banda di radioattività che dalla regione mediale del braccio raggiunge il cavo ascellare, ove si visualizza un pacchetto linfonodale 42 Linfoscintigrafia Nel linfedema secondario si assiste a mancata rimozione del tracciante dal punto di iniezione, formazione di circolo collaterale e mancata visualizzazione dei linfonodi per ostruzione prossimale, stravaso di tracciante in un linfocele. 43 Fine