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1.4 Venite e vedrete - gennaio 2016
Preghiera “Venite e vedrete” 08 gennaio 2016 Comunità “Il Mandorlo” QUESTIONE DI SGUARDI FATTO UOMO COME NOI Hai Hai Hai Hai guardato con occhi di uomo, era sguardo di Dio pensato con mente di uomo, i pensieri di Dio amato con cuore di uomo, era amore di Dio parlato con voce di uomo, la Parola di Dio Fatto uomo come noi, figlio di Dio tu sei, Signore Gesù, Signore Gesù Hai vissuto una vita da uomo, era vita di Dio Hai portato con spalle di uomo, la fatica di Dio Hai cercato tu figlio dell’uomo, il volere di Dio E hai pianto sul male dell’uomo, era il pianto di Dio Hai sofferto in un corpo di uomo, il dolore di Dio E sei morto tu vero uomo, ma non è morto Dio Sei risorto e risorge l’uomo, fatto figlio di Dio Sei vivente e fai vivere l’uomo, nella gloria di Dio Dal Vangelo secondo Luca (19,1-10) Entrò nella città di Gerico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomoro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù 1 alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». TEMPO DI SILENZIO GUIDAMI Guidami, guidami, sulla via della vita, salvami, salvami, da una strada sbagliata. E io vivrò, finalmente vivrò con te mio Signore io vivrò. Parlami, parlami, nel segreto del cuore, donami, donami, la tua forza d’amare. E io vivrò, finalmente vivrò con te mio Signore io vivrò. Chiamami, chiamami, se da te mi allontano, cercami, cercami, se nel buio cammino. E io vivrò, finalmente vivrò con te mio Signore io vivrò. Tienimi, tienimi, con la dolce tua mano. Portami, portami, come fossi un bambino. E io vivrò, finalmente vivrò con te mio Signore io vivrò. Aprimi, aprimi, quando busso al mistero. Prendimi, prendimi, con gli amici del regno. E io vivrò, finalmente vivrò con te mio Signore io vivrò. 2 P RIMO M OMENTO LO SGUARDO DELLA FOLLA PER RIFLETTERE Ma come? Proprio lui? Sconcertante! Non riesco a capire! Com’è possibile? Assurdo! Non posso accettarlo! Gesù, il Salvatore, quello che doveva cambiare tutto, che avrebbe messo fine alle angherie dei Romani.. ora ci mangia insieme! Amico dei pubblicani! Amico di chi ci ruba il denaro per finanziare i tiranni! Noi, il popolo di Israele, avevamo fiducia in Gesù. Siamo stati illusi dalle sue belle parole, dai suoi bei racconti… diceva che ci avrebbe liberati. Liberati dall’oppressore… e invece eccolo a braccetto con quel parassita! Che ingenui che siamo stati! Ora abbiamo capito da che parte sta veramente: è entrato in casa di un nemico! Non riesco a capire davvero cosa abbia fatto Zaccheo per meritarsi l’attenzione di Gesù! Solo perché si è arrampicato sull’albero? Guarda la folla lo segue: tutti che vogliono incontrarlo, parlargli dei loro problemi, a qualcuno basterebbe riuscire anche solo a toccarlo… e lui invece dà credito al peggiore dei furfanti! Non mi ha degnato di uno sguardo; invece ascolta Zaccheo e lo segue pure in casa sua. Come se lui avesse bisogno di aiuto e non avesse già ricevuto ciò che gli spettava : è entrato in casa di un indegno! 3 Ipocrisia! Come può questo Gesù definirsi più grande di Giovanni il Battista e poi essere amico di un truffatore? Siamo ai limiti dell’incredibile! Uno che conosce davvero la Legge, come me, non degnerebbe nemmeno di uno sguardo uno come Zaccheo! Uno che osserva i precetti del Dio di Israele non si permetterebbe mai di farsi toccare da un tale impostore! Costui vuole venirci ad insegnare le cose di Dio? Costui dovrebbe essere il Messia che tutti i profeti hanno annunciato? Suvvia! Dio lo punirà di certo dopo quello che ha fatto: è entrato in casa di un peccatore! TEMPO DI SILENZIO Salmo 38 (37) Le mie colpe hanno superato il mio capo, sono un carico per me troppo pesante. I miei amici e i miei compagni si scostano dalle mie piaghe, i miei vicini stanno a distanza. Io come un sordo non ascolto e come un muto non apro la bocca; sono come un uomo che non sente e non vuole rispondere. Avevo detto: «Non ridano di me! Quando il mio piede vacilla, non si facciano grandi su di me!». Ecco, io confesso la mia colpa, sono in ansia per il mio peccato. 4 S ECONDO M OMENTO LO SGUARDO DI ZACCHEO PER RIFLETTERE Non ci vedo, non so dove sono, mi manca l’aria. Più di qualcuno mi spintona, mi calpesta… Per loro non esisto, “sono come chi scende nella fossa” (Sal 27, 1). Allora corro, faccio spazio: non so da dove venga questa forza ma mosso dalla speranza comincio a scalare i miei schemi, mi arrampico sul mio stesso limite che mi impediva di vedere e ora rende stranamente più agile il mio salire; con fede il mio sguardo Ti cerca. Ho bisogno di vederTi… C’è chi ride di me: staccarmi dalla folla per salire sul sicomoro è compromettente, da vertigine, fa paura, ma non appena Tu, proprio Tu, guardi me, il più piccolo, brutto e peccatore tra tutti… beh… [indicibile] Tutto d’un tratto, dopo che hai posato i Tuoi occhi sui miei sento che il Tuo sguardo di Bene mi cambia da dentro fino a trasformare il mio modo di guardare. Non mi guardi come la folla, che sa vedere solo un ladro, e non mi guardi come io guardo me stesso: un peccatore indegno di essere guardato; certo Tu vedi anche queste cose ma in Te non c’è giudizio, non condanna: solo Amore, “oggi per questa casa è venuta la salvezza”. Ed è così che mi insegni ad amare: amandomi perché impari da Te! Per fare sì che io mi ravveda anche Tu ti ravvedi dal castigo che avrei meritato, perché mi ami e sai sempre come prendermi; me beato! Per tutta una vita “ho udito il Tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto” (Gen 3, 10) e ora, per un miracolo della Tua Grazia, arrampicato su una pianta, attraversato dal Tuo sguardo, sento che hai qualcosa da dirmi e che solo oggi, per la prima volta, sono disponibile ad ascoltare. “Zaccheo, scendi subito…". In fondo nessuna situazione è incompatibile con la salvezza. 5 TEMPO DI SILENZIO Salmo 34 (33) Ho cercato il Signore: mi ha risposto e da ogni mia paura mi ha liberato. Guardate a lui e sarete raggianti, i vostri volti non dovranno arrossire. Questo povero grida e il Signore lo ascolta, lo salva da tutte le sue angosce. Gustate e vedete com’è buono il Signore; beato l’uomo che in lui si rifugia. Gli occhi del Signore sui giusti, i suoi orecchi al loro grido di aiuto. Il Signore riscatta la vita dei suoi servi; non sarà condannato chi in lui si rifugia. T ERZO M OMENTO LO SGUARDO DI GESÙ PER RIFLETTERE Avvicinandoci alla città sempre più gente si affretta ad accogliermi, salutarmi. Vedo nei loro occhi una gioia sincera e la speranza, la speranza che io sia finalmente il loro liberatore. Vedo tra i tanti chi dubita, chi esita e chi invece ripone in me i propri 6 desideri e aspettative, non sapendo che tra poco sarò per loro motivo di scandalo, non capiranno ciò che sto per fare perché hanno posto a Dio la veste che più piace ai loro occhi e non sono ancora pronti per capire la mia missione. Zaccheo invece si. Già sono vicino al sicomoro da cui sento il suo cuore aspettarmi. Quando a fatica, tra le tante persone, riesco a essere presso di lui, lo guardo ed è per un sollievo incrociare lo sguardo di chi cerca sinceramente verità, perdono, misericordia, senza freni dovuti alla coscienza di essere peccatore, ma al contrario bisognoso di me. Nel momento in cui lo chiamo sento caricarsi di sdegno lo sguardo della folla, incredulità per ciò che ho detto, stupore e quasi vergogna anche tra i miei stessi apostoli. Si, oggi porto la salvezza all' uomo che tanti di loro odiano e disprezzano, e che però, nel suo essere peccatore, ha amato il desiderio di incontrarmi... si Zaccheo, non temere, non disdegno venire a casa tua perche sono qui per te che, peccatore, cerchi la salvezza, e lascia che dicano, accusino e si scandalizzino, il mio amore non cerca consensi ma cuori sinceri che sappiano accogliere il mio sguardo. TEMPO DI SILENZIO MAGNIFICAT (LA MIA ANIMA CANTA) La mia anima canta la grandezza del Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore. Nella mia povertà l’Infinito mi ha guardata in eterno ogni creatura mi chiamerà beata. La mia gioia è nel Signore che ha compiuto grandi cose in me la mia lode al Dio fedele che ha soccorso il suo popolo e non ha dimenticato le sue promesse d’amore. Ha disperso i superbi nei pensieri inconfessabili ha deposto i potenti ha risollevato gli umili ha saziato gli affamati e ha aperto ai ricchi le mani. PADRE NOSTRO 7 BENEDIZIONE E SALUTO LE TUE MERAVIGLIE Ora lascia Signore che io vada in pace perché ho visto le tue meraviglie il tuo popolo in festa per le strade correrà a portare le tue meraviglie La tua presenza ha riempito d’amore le nostre vite le nostre giornate in te una sola anima un solo cuore siamo noi con te la luce risplende splende più chiara che mai La tua presenza ha inondato d’amore le nostre vite le nostre giornate tra la tua gente resterai per sempre vivo in mezzo a noi fino ai confini del tempo cosi ci accompagnerai Grazie della tua presenza, ti attendiamo al prossimo appuntamento venerdì 05 febbraio ore 20.45 per continuare a camminare insieme. Se lo desideri puoi tenere il libretto per pregare personalmente… 8