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Centrale operativa 118 e gestione dell`ammalato

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Centrale operativa 118 e gestione dell`ammalato
<Centrale operativa 118 e
gestione dell‘ammalato
politraumatizzato>
<Dr.Roberto Mannella
Direttore U.O.C.CO118 Caserta
13 settembre 2012
Policastro B. Santa Marina (SA)>
<Obiettivi del Corso>:
offrire al personale del 118
l‘opportunità di incidere
positivamente sulle complicanze
e sulla mortalità,associate alle
lesioni traumatiche
Si definisce
politraumatizzato..
.. un soggetto che ha subito due o più lesioni a carico di organi vitali,
almeno una delle quali tale da metterne in pericolo la vita.
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principale causa di morte in soggetti 1- 44 anni
terza causa di morte in tutti i gruppi di età
la causa principale di ricovero
la causa principale di handicap
nel 2020 1 persona/10 morirà per evento
traumatico
TRAUMA CRANICO
Il trauma cranico costituisce uno dei
problemi più frequenti che si incontrano nel
soccorso al politraumatizzato
Importante problema di salute pubblica
 causa di morte, soprattutto in età giovanile
 causa di gravi disabilità, con conseguenti
enormi costi, economici e sociali
TRAUMA CRANICO
In Italia: 250 traumi cranici/100.000 abitanti/anno
il 67% per incidente stradale..
.. oltre ad incidenti di altra natura: sul lavoro, domestici, sportivi, …
Spesso associato (non sempre) a lesioni
lacero-contusive-ecchimotiche
Mortalità fino al 50%
metà dei decessi prima che il paziente raggiunga l’ospedale
Greenberg: Handbook of Neurosurgery, 2001, 5th edition, Thieme Medical Publishers
Mortalità da Trauma
Analisi di Trunkey
I picco
“decessi immediati”, legati a un danno primario e irreversibile
a carico dell’encefalo e dei grossi vasi
II picco
“morti precoci”, entro 1-2 h dall’evento, da emorragie massive
toraco-addominali, ipossia, danni cerebrali secondari
III picco
“decessi tardivi”, dopo giorni o settimane dall’evento,
complicanze
in seguito a
Mortalità da Trauma
Decessi immediati (circa il 50%)
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
Lesioni cerebrali
Lesioni midollari
Lesioni cardiache
Lesioni aortiche
Mortalità da Trauma
Morti precoci (circa il 30%)
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Ematomi epi-subdurali
Emotorace
Fratture importanti (pelviche, ossa lunghe)
Lesioni importanti (milza, fegato)
 Ostruzioni vie aeree (5-40%)
 Ipovolemia (7-25%)
Mortalità da Trauma
Morti tardive (circa il 20%)
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
Sepsi
ARDS
Sofferenza multiorgano
…
Danno primario – Danno
secondario
Danno primario effetto diretto dell’impatto, provocato dall’applicazione
di una forza su un’area del corpo
Danni secondari in conseguenza delle alterazioni delle funzioni vitali
(ipossia, ipovolemia, ipercapnia, scorrette manovre del
soccorritore, ..)
Danno primario – Danno
secondario
Riconoscere e Trattare i danni primari, cioè quelli legati al trauma
ed impedire l’instaurarsi di danni secondari (che peggiorano i già presenti
danni primari)
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
Ipossia
Ipercapnia
Ipotermia
ipotensione-ipovolemia (emorragie)
danni conseguenti a manovre scorrette
FINAL OUTCOME
L’outcome è drammaticamente influenzato dalla qualità del
trattamento nelle prime ore dopo il trauma ed in particolare dalla
frequentissima concomitanza di fattori sistemici di aggravamento,
quali l’ipotensione arteriosa e l’ipossia, oltre che dal ritardo
diagnostico delle lesioni chirurgiche
Prevenzione e trattamento di ipotensione e ipossia sono priorità assolute
applicare tempestivamente il CAB della rianimazione
FINAL OUTCOME
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age
severity of primary injury
pre-hospital care
emergency room resuscitation
surgical treatment
early hospital care in ICU
later hospital care
rehabilitation
Robertson CS. 2001
GOLDEN HOUR
La qualità del primo soccorso,
in particolare nella prima ora
INFLUENZA
LA PROGNOSI FINALE
(riduzione della mortalità e degli esiti invalidanti)
Tempestività, ma..


durante il primo soccorso è più importante la qualità del soccorso che non il
tempo impiegato
il primo soccorso deve essere efficace, rapido, essenziale
IL TRIAGE TELEFONICO
(Dispatch)
Il Sistema 118
Allertamento
 Con il telefonino
 Con il telefono fisso
 Attraverso le forze dell’ordine
E’ IMPORTANTE allertare il 118 il più presto possibile:
 Aumentano le possibilità di sopravvivenza dell’infortunato
 Arrivo dei soccorsi nei tempi stabiliti dalla legge:
8-10 minuti a livello urbano
15-20 minuti a livello extraurbano
Il Sistema di Allarme Sanitario
entra in contatto con la
Centrale Operativa
territoriale
118
da qualsiasi apparecchio
fisso o mobile
Il “dispatch”
L’operatore di Centrale seleziona il “codice di intervento”
in base al tipo di informazione che riceve
attuando la strategia migliore per ottimizzare tempi e risorse
IL TRIAGE
ALFANUMERICO
Il software applicativo suggerisce le domande chiave
per l’attribuzione automatica del codice di intervento
Codici di intervento
BIANCO = non sanitario
VERDE = sanitario domiciliare differibile
GIALLO = sanitario non differibile, trattabile
presumibilmente in loco
ROSSO = sanitario con evidente contenuto
di gravità, non trattabile in loco
I mezzi di soccorso
L’intervento può essere effettuato con l’impiego di:
Ambulanza tipo B
Ambulanza tipo A
Idroambulanza
Eliambulanza
Il riscontro obiettivo
Il personale intervenuto (ambulanza, SAUT, medico di base)
riferisce all’operatore di Centrale sulla patologia riscontrata
L’intervento si conclude presso
l’Ospedale più vicino e più idoneo
per trattare la patologia in atto
Cause e circostanze dell’evento
 Generalità’ del richiedente/verifica: escludere scherzi!!
 Luogo: casa, fabbrica, strada, scuola, impianto
sportivo, esercizio pubblico, …
L’indirizzo è importante!!!
Fornisce notizie utili sul tipo di patologia, sulla necessità
dei DPI, sul tipo di codice
 Numero di persone coinvolte/circostanze: numero di
ambulanze necessarie, tipo di evento
Cause e circostanze dell’evento
 Tipologia evento: malore in casa, incidente stradale,
investimento, caduta, ferita da arma da fuoco, crollo,
incendio, intossicazione, etilista, neoplasia, …
 Stato degli infortunati: coscienza, respiro, emorragie,
motilità, incastrato, dolore toracico, dolore addominale, …
 Codice di invio: R, G, V, B.
Raccolta informazioni
Riguarda la raccolta di tutti i dati
che possono essere utili
per la buona riuscita dell’intervento
Controllo della scena
Sul luogo dell’incidente bisogna innanzitutto proteggere se stessi e la
propria équipe, nonché l’infortunato e gli astanti, osservando:

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

Presenza di fumo
Eventuali tralicci o pali/cavi dell’alta tensione caduti
Cavi elettrici interrotti
Odori caratteristici
Dinamica dell’evento
E’ necessario comunicare lo scenario alla Centrale Operativa
per l’invio di mezzi aggiuntivi
Scena dell’infortunio
 Scenario non a rischio
 Scenario a rischio: esplosivo, intossicazione, liquido
infiammabile, macchina in fiamme, rischio geologico, rissa in
atto, presenza di cavi di alta tensione incustoditi, sparatorie,
ecc.
Comunicare SEMPRE
se lo scenario è a rischio (sicurezza del soccorritore)
Previsione di pericoli evidenti e/o probabili
 Black out elettrico: buio inusuale in negozi e abitazioni, cavi
sulla scena dell’incidente
 Poche vetture sulla corsia opposta
 Fumo nero: incendio di prodotti petroliferi e plastica
 Fumo bianco: fieno e vegetali
 Fumo grigio: legna, carta, indumenti
 Odori particolari: la benzina si sente a distanza
 Camion che libera fumi e vapori: con binocolo codici Kemler
 Presenza di forze dell’ordine: pericolo/feriti
Previsione di pericoli evidenti e/o Probabili
Direzione e velocità del vento sono importanti
ALLOCAZIONE
Se si tratta di sostanze pericolose porsi sopravento e un po' più in alto
 a 15 metri se non ci sono pericoli evidenti
 a 30 metri se benzina o veicolo in fiamme
 a 50 metri da cavi di alta tensione o cavi ferroviari
In ogni caso
seguire le indicazioni dei VV.FF.
Analisi ambientale/meccanismo
lesioni
 Misure di protezione: caschi, schermature, guanti..
 Le Informazioni di gravità derivano dall’osservazione
dell’incidente:
- distruzione abitacolo: alta energia cinetica
- decesso di una o più persone: alte forze interne
- investimento di pedone, motociclista, proiezione
del veicolo: elevata esposizione dell’organismo all’impatto
Indici di impatto violento
 Caduta da altezza superiore a:
6 mt per l’adulto – 3,0 mt per il bambino(o 2-3 volte
l’altezza). 1 piano=3 mt
 Rimbalzo del veicolo per più di 6 metri o scontro frontale
 Rientramento abitacolo:> 30 cm lato passeggeri,> 45 cm
qualsiasi altra sede
 Eiezione (parziale o completa)del passeggero dall’auto
 Arrotamento o impatto significativo (>32 Km/hr)
 Parabrezza a ragnatela
 Esplosione
 Automezzo pesante/auto vs
pedone/inc.motociclistico>32Km/hr
 Deceduti stesso veicolo
Indici di impatto violento
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
Trauma penetrante capo,collo,tronco,arti prossimali a ginocchio e gomito
Sospetto lembo costale
2 o piu’ piu’ fratture di ossa lunghe prossimali
Sindrome da schiacciamento,scuoiamento o mutilazione di un’arto
Amputazione prossimale a polso e caviglia
Sospetta frattura del bacino
Fratture aperte o depresse del cranio
paralisi
Fattori specifici relativi al paziente o al trauma
system
 Età:
-adulti :rischio di lesioni/decesso aumenta oltre i 55 anni
-bambini :inviare preferibilmente al trauma center pediatrico(<12anni)
 Coagulopatia
 Ustioni :
-senza altre lesioni inviare al centro ustionati
- con meccanismo traumatico inviare al trauma center
 Lesioni degli arti tempo dipendente
 Gravidanza > 20 settimana
 Giudizio clinico dei soccorritori
 Nefropatia avanzata in trattamento dialitico
 Protocolli locali
Meccanismi traumatici e possibili lesioni correlate- ATLS 2010
Impatto frontale,automobile
•Deformazione del volante
•Impronta del ginocchio sul cruscotto
•Rottura a occhio di bue del parabrezza
•Frattura colonna cervicale
•Lembo costale anteriore
•Contusione del miocardio
•Pnx
•Rottura traumatica aorta
•Lacerazione splenica o epatica
•Frattura lussazione posteriore anca e/o ginocchio
Impatto laterale automobile
•Stiramento laterale collo
•Frattura colonna cervicale
•Lembo costale laterale
•Pnx
•Rottura traumatica aorta
•Lacerazione diaframma
•Lacerazione splenica,epatica e/o renale (vedi lato impatto)
•Frattura bacino o acetabolo
Impatto posteriore automobile
•Lesione colonna cervicale
•Lesione tessuti molli del collo
Eiezione dal veicolo
•Possibili lesioni in tutto il corpo
Impatto veicolo contro pedone
•Trauma cranico
•Rottura traumatica aorta
•Lesioni di visceri addominali
•Frattura arti inferiori e bacino
<Ospedale di destinazione del
politraumatizzato>
I traumatizzati devono essere trasferiti al
piu‘ vicino ospedale idoneo a trattare le
lesioni sospettate,preferibilmente un
trauma center.
Il livello di cure prestato deve migliorare
significativamente ad ogni fase di
intervento .
Il medico del 118 deve saper valutare le
capacità professionali ed i limiti propri del
centro di riferimento.
L‘ospedale di prima accoglienza deve essere
in grado di trattare le lesioni pericolose per
la vita.
Criteri di trasporto primario di un pz presso un DEA di III Livello (ACS 2006)
Sistema nervoso centrale
Trauma cranico:
Lesione penetrante o frattura con affondamento
Lesione aperta con o senza liquorrea
GCS< 8 o anomalie neurologiche
Segni di lato
Lesione midollare o trauma vertebrale importante
Torace
Sospetta lesione di grossi vasi
Grave lesione della parete toracica o contusione polmonare
Sospetta lesione cardiaca
Pz con necessità di ventilazione polmonare assistita
Bacino/addome
Frattura instabile cingolo pelvico
“ cingolo pelvico con shock e segni di sanguinamento in atto
Lesione pelvica esposta
Lesioni di visceri parenchimali
Arti
Gravi fratture esposte
Amputazione traumatica con possibilità di reimpianto
Fratture articolari complesse
Lesioni da schiacciamento
ischemia
Lesioni multisistemiche
Trauma cranico+les.facciale+toracica+addominale o pelvica
Lesioni di piu’ di due distretti corporei
Gravi ustioni o ustioni con lesioni associate
Fratture multiple delle ossa lunghe prossimali
Fattori di comortbilità
Età:>55 < 5
Malattie cardiorespiratorie
Diabete insulinodipendente
Obesità patologica
Gravidanza
immunodepressione
peggioramento
Necessità di ventilazione meccanica
Sepsi
Insufficienza di uno o piu’ organi
Grave necrosi tissutale
Informazioni da dare al medico accettante
 Dati anagrafici del pz
 Breve storia dell’incidente,comprese le informazioni relative alla
fase preospedaliera
 Dati clinici relativi all’arrivo in PS
 Risposta del pz alla terapia somministrata
GRAZIE !
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